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Comunicato di Luca Marco Comellini, Segretario Generale del Sindacato dei Militari

Il premier Draghi e ministro Guerinidovrebbero spiegarci come potranno fruire del pasto di servizio i militari che hanno scelto di non vaccinarsi? Lo domando perché stando a quanto stabilito dall’ultimo decreto legge del Governo, a partire dal prossimo 6 agosto, questi militari senza il Green Pass non potranno più accedere nei locali chiusi dove viene effettuata la ristorazione, quindi anche nelle mense di servizio. Cosa faranno, metteranno dei tavoli all’aperto, fuori della porta delle mense, con tanto di ombrelloni colorati e una bella recinzione con su scritto “area riservata ai non vaccinati”?

Senza entrare nel merito della dubbia legittimità della scelta del Governo, credo che il provvedimento sia irrazionale e non troverà facile applicazione nelle caserme e negli aeroporti militari perché si correrebbe il rischio di incidere negativamente sulle attività operative della Difesa.

Infatti, la consumazione del pasto è ancora troppo spesso, seppure impropriamente, considerata un obbligo di servizio ed è rigorosamente disciplinata da norme e regolamenti interni la cui violazione può dar luogo a delle contestazioni disciplinari.

Quando si fanno delle scelte che incidono sulla vita dei cittadini, e a maggior ragione nei confronti di quelli, come i militari, i cui diritti sono ancora pressoché inesistenti, gli “esperti” e i “migliori” che ancora ostinatamente pretendono di governare il paese dovrebbero considerarne tutti gli aspetti e valutarne tutte le conseguenze possibili, anche quelle ritenute irrilevanti ma che poi potrebbero rivelarsi estremamentee pericolose.

Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui anche Marzia Chiocchi di Mercurius5, e Monica Tomasello di Catania CreAttiva, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale.

di Massimo Citro

Medico Chirurgo, Specialista in Psicoterapia, Dottore in Lettere Classiche a indirizzo storico

Autore di “Eresia, riflessioni politicamente scorrette sulla pandemia”, Byoblu Ed. 2021 (25.000 copie).

Giuseppe De Donno è un martire del Fronte di Liberazione Nazionale che spontaneamente si costituiscefra i cittadini che si oppongono all’odierna oligarchia di governo e reclamano verità e giustizia. Primario di Pneumologia all’Ospedale “Carlo Poma” di Mantova, De Donno ha salvato moltissime vite applicando l’antica e collaudata terapia con il plasma iperimmune. Durante un’epidemia mortale, ha avuto il coraggio di curare i pazienti che il Sistema oligarchico, asservito agli interessi delle élite finanziarie sovranazionali, non voleva che guarissero. Per accrescere il numero di morti che avrebbero legittimato le restrizioni illegali, il regimedi polizia e l’approvazione di sostanze iniettabili, impropriamente spacciate per vaccini, che altrimenti non l’avrebbero mai ottenuta, se non in una situazione di emergenza, che non c’era. Inscenata sulla pelle della gente sacrificata sull’altare di un crimine mondiale eugenetico.

De Donno ha osato curarli e il Sistema non gliel’ha perdonato, l’ha perseguitato senza tregua, umiliandolo oltre misura, fino a che il suo animo buono e ipersensibile non ha più retto. Il Sistema è responsabile della sua morte, come lo è di quei tre milioni nel mondo, che già costituiscono mezzo olocausto. Con De Donno l’oligarchia si è spinta oltre ogni limite tollerabile: centinaia di Colleghi sono caduti sul campo per salvare vite umane, ma quello che è stato fatto a Giuseppe è la goccia che fa traboccare il vaso e forse l’inizio della reazione popolare per riconquistare la libertà. Non si dimentichi che fu proprio l’assassinio dell’ammiraglio Coligny a scatenare la Notte di San Bartolomeo. La CoViD-19 si cura benissimo e facilmente, se la si cura subito e bene, a casa, e non necessita né di “vaccini” nédi monoclonali. La cura c’è già, c’è sempre stata, e su questo il Sistema ha mentito e continua a mentire, per giustificare il crimine. I responsabili dovranno risponderne alla sbarra di un Tribunale italiano o internazionale o del popolo, magari con i parenti delle vittime come giurati.

De Donno era un medico nel senso sacrale della parola enon un sanitario, termine che nella neolingua vorrebbe apparentare i medici agli accessori dei bagni per desacralizzarli e asservirli agli interessi industriali. L’ho ricordato nel mio libro “Eresia”: Giuseppe dichiarò, più di un anno fa che “la scienza deve essere gratuita, uno scienziato pagato non è credibile e noi medici siamo imissionari della scienza”. Se il Sistema ha creduto, eliminando Giuseppe, di aver neutralizzato i medici missionari, fedeli al giuramento ippocratico e non ai decreti di un regime illegale, si sbaglia di grosso: siamo un fronte unito di medici che hanno giurato, fedeli alla sacralità del ruolo e del dolore, al rispetto per la personae per le leggi divine, e che mai si piegheranno a questa oligarchia. Il dottor De Donno è con noi, nei nostri cuori, ogni giorno, fino alla fine. Al Sistema d’ora in poi non resta che tremare e ripensare ai peccati di Riccardo III che fanno ressa alla sbarra gridando: “Traditori! Spergiuri oltre ogni limite! Assassini! Assassini crudeli oltre ogni limite!”.

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https://cataniacreattiva.it/a-un-martire-della-verita/

FONTE: ADNKRONOS

Anche “in quelli che hanno fatto una singola dose può creare malattia grave”.Quello che vediamo è che la variante Delta” del coronavirus “può infettare anche i vaccinati e aumenta così la frazione degli asintomatici; in quelli che hanno fatto una singola dose può creare malattia grave; in quelli che hanno fatto due dosi, se hanno superato i 7-8 mesi dalla vaccinazione e sono persone fragili e anziane, può causare malattia grave”. A sottolinearlo all’Adnkronos Salute è il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, parlando del dibattito in corso sulla terza dose del vaccino contro il coronavirus. “Per questo per i fragili andrebbe valutata l’opportunità della terza dose di vaccino Covid-19. Tuttavia, bisognerebbe vedere anche qui se c’è qualche dato, qualcosa che ci dia un po’ di conforto”, aggiunge.

Un dibattito acceso da alcuni dati diffusi da Pfizer in relazione proprio alla variante Delta, secondo cui il terzo richiamo aumenterebbe i livelli di anticorpi neutralizzanti. La terza dose è un’opzione verso la quale sembrerebbe avviarsi Israele, al vaglio anche in altri Paesi, Italia compresa. “Vanno visti i dati”, ribadisce l’esperto.
In generale, “le vaccinazioni” anti-Covid “non basteranno a bloccare il contagio” con la variante Delta di Sars-CoV-2 che corre. “In Inghilterra fanno un milione di tamponi al giorno e hanno un sistema di App che in qualche modo funziona, perché ogni giorno mettono in quarantena quasi mezzo milione di persone. E questo sta aiutando a contenere. E’ una strategia che funziona, lo sto dicendo da un anno”.

Da sole le vaccinazioni non bastano – ribadisce – tanto è vero che in Gb sono arrivati a 40mila casi” al giorno. “Ora sono scesi perché, da un lato, non ci sono più le scuole e gli Europei sono finiti, quindi si sono ridotte anche le occasioni di aggregazione. Ma quello che è entrato in campo in particolare è stato il sistema di tracciamento che hanno”, insiste.

Il virologo non si stupisce per le parole dello scienziato Usa Anthony Fauci, che ha evidenziato come la variante Delta abbia cambiato il quadro e il livello di virus nei vaccinati che si infettano, un evento più raro che può verificarsi, sia esattamente lo stesso rispetto al livello di virus nelle persone non vaccinate che vengono contagiate.

Questo è normale – commenta Crisanti – Non avevamo la stessa carica virale anche negli asintomatici? La vaccinazione praticamente sta aumentando la frazione degli asintomatici. Quello che sicuramente è vero è che questa variante infetta anche i vaccinati: in quelli che hanno fatto una singola dose può creare malattia grave, in quelli che hanno fatto due dosi, se hanno superato i 7-8 mesi dalla vaccinazione e sono persone fragili e anziane, può causare malattia grave – ripete – Per il resto, aumenta la frazione degli asintomatici”.

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FONTE: Avv. Alberto Rizzo

Presso il Tribunale capitolino, grazie al ricorso promosso dagli Avvocati Linda Corrias e Francesco Scifo, si discuterà – il prossimo 3 agosto – la richiesta di abolizione del green pass.
Con gli Avvocati Roberto Zappia, Francesco Cinquemani, Laura Mana ed Eleonora Leoncini (https://youtu.be/vaOP5JCBGLU), è stato predisposto l’intervento ad adiuvandum, per supportare l’azione legale che ha come obiettivo l’abolizione del green pass. Chiunque può aderire al ricorso.

È sufficiente scrivere a: inforicorsoadiuvandum

Verranno, in risposta alla mail, fornite tutte le istruzioni per aderire alla causa.
L’azione punta a raccogliere quante più Persone possibili, accumunate dalla volontà di difendere le nostre libertà costituzionali ed i diritti fondamentali. Il termine per l’adesione scadrà questa sera 31 Luglio 2021. C’è ancora qualche ora per poter aderire

ESISTE ANCORA LO STATO DI DIRITTO?

È una domanda che molti si pongono a causa delle continue proroghe dello stato di emergenza, della marginalizzazione del Parlamento, esautorato da una alluvione di atti amministrativi, quali i DPCM, solo formalmente coperti da generici decreti legge  e dalla compressione dei diritti e delle libertà dei Cittadini, sottoposti a penetranti controlli e pesanti sanzioni. Ed è una domanda che tanti Cittadini si pongono dopo l’adozione del Decreto Legge che consente l’ingresso ad eventi sportivi, congressi, musei, teatri, cinema, concerti, bar, ristoranti, piscine, palestre, solo a chi ha effettuato la terapia genica anticovid, o ha un tampone negativo, o è in possesso del cosiddetto green pass.

LA DISCRIMINAZIONE INTRODOTTA E ADOTTATA PER DECRETO LEGGE

La cosa che sconcerta di più è l’introduzione di un criterio di discriminazione tra Cittadini, introdotta dal Decreto e basato sull’adesione o no a determinati trattamenti sanitari, dei quali chiunque verrebbe a conoscenza per il semplice fatto della presenza fisica in determinati luoghi. Ciò violerebbe sia il diritto alla privacy (diritto inviolabile della Persona, ex art. 2 della Costituzione), sia il principio di eguaglianza sostanziale (art. 3 della Costituzione), ravvisabile nel principio di ragionevolezza, in forza del quale la legge deve regolare in maniera uguale situazioni uguali ed in maniera diversa situazioni diverse.

Il principio di uguaglianza verrebbe violato con una irragionevole discriminazione tra cittadini non vaccinati e cittadini vaccinati, per i quali non sussiste alcuna certezza circa l’immunizzazione, considerato che il Decreto Legge stesso prevede la sottoposizione a quarantena, nel caso di contatti con soggetti positivi.

LA TERAPIA GENICA E’ IN FIERI

Al riguardo, è opportuno osservare che le innovative tecniche di stimolazione genetica con sperimentazione ancora in corso, dovrebbero suggerire particolari cautele sugli eventuali effetti avversi e sulla reale efficacia, atteso che gli stessi produttori e le autorità di vigilanza affermano che non vi è ancora la certezza che il preparato produca l’immunità sterilizzante e interrompa la trasmissione del contagio. Quindi, se non vi è evidenza scientifica sull’immunizzazione, cade il presupposto stesso del green pass, che rivela la sua vera natura d’inaccettabile forma di pressione, pienamente incompatibile con i principi dello Stato di Diritto.

LA SCONCERTANTE POSIZIONE DI DRAGHI SUL GREEN PASS

Il premier Draghi, nella conferenza stampa di presentazione del green pass, ha affermato che non vaccinarsi significa scegliere di morire. Per questo vorrebbe l’obbligatorietà! MA C’E’ TUTTAVIA UNA GRANDE DIFFERENZA A LIVELLO GIURIDICO TRA L’OBBLIGATORIETA’ E LA FACOLTATIVITÀ: COLUI CHE SUBISCE UN DANNO DA VACCINAZIONE OBBLIGATORIA HA DIRITTO AUTOMATICAMENTE AD UN INDENNIZZO DA PARTE DELLO STATO ( LEGGE 210/93). E visto il consenso (formalmente anche a uccidere) che viene fatto sottoscrivere ai Cittadini all’atto della punturina, non è poca cosa sapere di rimanere invalidi – seppure in ipotesi statistiche minimali – con due soldi in tasca.

Il green pass è inapplicabile di fatto, perché costringerà i baristi a fare i poliziotti, e mostruoso di diritto, perché costringerà i giudici a cestinarlo. Adesso la parola passa al TAR Lazio e ciascuno dei lettori di questo articolo potrà aderire a questa fondamentale battaglia di Vita e di Civiltà Giuridica.

RICORDIAMO CHE BASTERÀ INOLTRARE UNA MAIL A QUESTO INDIRIZZO ENTRO STASERA 31 LUGLIO 2021
inforicorsoadiuvandum@gmail

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di Marzia MC Chiocchi (www.mercurius5.it)

Non c’è più sordo di chi non vuol sentire. E così, il popolo che crede ancora nell’inquilino del Colle e nella quantità smisurata di parvenu che scaldano le sedute dell’emiciclo parlamentare, nei prossimi mesi, sarà costretto a riflettere profondamente. Il CTS, mentore di quell’Armata Brancaleone, che ci sta governando con approssimazione morale e politica, in preda al delirium tremens di un cervello pieno di segatura, continua a prendere decisioni farneticanti accelerando ogni loro mossa, con la paura che il Piano venga svelato. La parola d’ordine e’ sempre quella…vaccinare come se non ci fosse un domani! Senza sosta! Dopo gli anziani, gli operatori sanitari adesso toccherà anche a giovani e giovanissimi, mentre il popolo, ubriaco di frasi fatte imparate come un mantra dai mainstream di stampo bulgaro e massonico, continua la sua transumanza tra gli hub vaccinali. “L’ho fatto per senso civico”…”per dovere sociale”…”per rispetto degli altri”…BALLEEEEE…l’hai fatto e lo fai perché’ sei omologato, perché non hai gli attributi per lottare e difendere diritti e libertà’, perché informarsi e’ impegnativo e faticoso, mentre guardare e ascoltare in TV, gli assoldati dal nuovo piano mondiale, e’ più facile. E per quando riguarda il dovere sociale in quanti, prima d’ora, hanno compreso cosa sia? Gente che vive in un palazzo e non conosce i propri vicini di casa, o persone che non hanno mai aiutato anche amici in difficoltà, lavandosene le mani come Ponzio Pilato. E adesso, come per magia, nasce in voi…il dovere sociale…Santa Ipocrisia!

Vorrei soffermarmi su una notizia uscita esattamente il 20 Novembre 2020, di cui, per correttezza, riporto il link del giornale on line

https://quifinanza.it/info-utili/video/coronavirus-vaccino-persone-escluse/436760/

Chi sono le persone che non potranno ricevere il vaccino

Ci sono persone che, per problemi legati alla propria salute o per malattie/patologie pregresse non possono essere vaccinate. Sottoporsi a vaccinazione è sconsigliato a questi pazienti perché, di fatto, o non avrebbe nessun effetto su di loro o – in alcuni casi – potrebbe peggiorare la propria situazione. Tra questi rientrano quelli con un sistema immunitario compromesso, come gli immunodepressi.

A chi ha allergie specifiche o ha una storia clinica complessa potrebbero essere consigliati e prescritti ulteriori accertamenti prima di sottoporsi al trattamento. Essendo questa la prima volta nella storia in cui viene sviluppato un vaccino contro il Covid-19, in questi casi bisognerà accertarsi sugli effetti collaterali e sulle conseguenze che queste avrebbero sui singoli pazienti (specie quelli che soffrono di gravi allergie o che sono più soggetti a complicazioni).

E la notizia e’ stata riportata anche nel capoverso di un articolo sul green pass, dal settimanale “NUOVO” uscito in edicola giovedì 29 luglio, di cui allego foto.

Ciò significa che questi grandi masnadieri collezionisti di bugie, manipolatori di masse, giocatori senza scrupoli sulla pelle di quella parte di italiani che, fino ad oggi, ha creduto e crede con fede alle loro parole, se ne guarda bene di ricordarlo, perorando una campagna killer “sierale” e seriale, di stampo naziglobalista! E coloro che si informano, ascoltano e memorizzano ogni singola dichiarazione, dovrebbero credere a questa rosa di prescelti millantatori? Più che politici sembrano valenti piazzisti di improbabili prodotti, imbonitori da televendita e venditori porta a porta! Ma quel che mi chiedo è …..il vaccinato riuscirà a prendere sonno, sapendo che nel suo organismo sta circolando un siero dalla composizione ufficialmente ai più sconosciuta? Informatevi ed aiutate a informare coloro che, ancora, credono che il governo ci voglia tutelare! Leggete i resoconti dell’AIFA, noi stessi li abbiamo pubblicati rseguite i video e non solo degli avvocati in trincea da oltre un anno. I piani si stanno svelando, il tempo sta per terminare, e attendiamo, fiduciosi, il giudizio universale…

NO PREVALEBUNT! AD MAIORA

Puoi leggere l’articolo , CORREDATO DI FORMATO AUDIO di lettura PER I NON VEDENTI

https://cataniacreattiva.it/il-valzer-dei-vaccini-di-marzia-chiocchi/

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di Monica Tomasello (www.CataniaCreAttiva.it)

Non convince la morte del professor Giuseppe De Donno, ex primario di pneumologia dell’ospedale “Carlo Poma” e padre della terapia anti Covid con il plasma iperimmune, 54 anni, trovato impiccato, nel tardo pomeriggio di martedì 27 luglio, nella sua casa di Eremo di Curtatone a Mantova.

La Procura di Mantova ha immediatamente aperto un’inchiesta. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo. Gli inquirenti vogliono approfondire le circostanze che hanno portato alla sua morte e, dopo aver ascoltato le testimonianze dei familiari, hanno già sequestrato pc e cellulari dell’ex primario.

Un atto certamente dovuto… sulla base dei fatti che hanno caratterizzato l’intera vicenda.
In attesa di tutti gli accertamenti tecnici che potrebbero essere decisi nell’inchiesta. non resta dunque che riporre la massima fiducia nel lavoro della magistratura.

In tarda serata il dott. Mariano Amici, altro medico in trincea nella difesa per i diritti e la libertà’, ha ricordato la grandezza del collega De Donno attaccando lo Stato, ritenendolo responsabile di quanto accaduto.

Lo Stato si deve assumere le sue responsabilità, ha dichiarato Amici.“Esprimo tutto il mio cordoglio alla famiglia De Donno ed a tutti i medici, impegnati nella lotta per la verità, profondamente colpiti da questa tragica morte. Si è aperto uno scenario profondamente inquietantesi in quanto un medico che sceglie la morte quale liberazione da un mondo nel quale non ci si ritrova più ha ben altre soluzioni, molto più semplici, per togliersi la vita. Indipendentemente dal fatto che il dott. De Donno si sia suicidato o che l’abbiano “suicidato” una cosa e’ certa: lo Stato ha consentito ai media nazionali che il dott. De Donno venisse letteralmente ridicolizzato dalle reti televisive nazionali, RAI compresa alla quale paghiamo anche il canone, solo perché ha dimostrato con i fatti di aver salvato molte vite con il suo metodo di cura”.

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COMUNICATO STAMPA dell’Associazione Nazionale Partite Iva:

Ci lasciano perplessi le dichiarazioni che arrivano dal Viminale, la cui linea, come apprendiamo, sembra essere di non vietare i raduni, imponendo tuttavia delle regole severe e soprattutto pesanti sanzioni.

Come riportano alcune fonti di informazione, inerenti le indicazioni date dal Ministro Lamorgese , le manifestazioni dovranno essere “statiche”.

La strategia del Viminale vorrebbe andare nella direzione di “dimostrare che non c’è alcuna dittatura sanitaria, ma nemmeno la libertà di muoversi senza precauzioni”.

Sono proprio certe precauzioni, che hanno messo in ginocchio il comparto delle partite IVA, che abbiamo già visto in altre situazioni non essere rispettate da chiunque, si-vax, no-vax, pro-vax , in pratica tutte le categorie e non solo quelle categorie che oggi scendono in piazza a reclamare dei precisi diritti.

Una serie di controsensi, da parte del Ministro, dal momento che prima ha parlato di “manifestazioni inaccettabili che indignano“, poi ha evidenziato che le manifestazioni di sabato “non erano autorizzate“. Dichiarazioni di dubbia interpretazione che potrebbero lasciare intravedere altro.

Così la decisione della Questura di Roma che ha dato notizia della scelta di spostare il sit-in da Montecitorio in accordo con la Prefettura, dopo aver analizzato la questione in sede di Comitato di ordine e sicurezza pubblica, a Piazza del Popolo.

“Non è prevedibile ipotizzare il numero di partecipanti che potrebbe aderire all’iniziativa che potrebbe essere superiore a quello indicato dai promotori in quanto la stessa è stata ampiamente pubblicizzata anche sui canali social, non solo dai diretti organizzatori“.

La risposta a Sangalli di Confcommercio, che dice No alle manifestazioni anti-pass come quella organizzata l’ altro ieri a Roma, sì ai vaccini e al ricorso massiccio al certificato verde per uscire dall’emergenza e azzerare i fattori di rischio che minacciano la ripresa dell’economia. «Solo profilassi e certificato ci faranno uscire dal tunnel», è formulata direttamente dal Presidente delle Partite IVA, Angelo Di Stefano.

“Caro Sangalli, anziché criticare le nostre manifestazioni ed iniziative si incominci a chiedere perché sono nate associazioni come ” Le partite iva “, ci avete lasciato da soli a chiedere di lasciarci vivere.”

E conclude: “A volte a tacere si fa più bella figura”.

Desideriamo ricordare che questa organizzazione è apartitica e rappresenta le migliaia di Partite IVA che hanno subito pesanti perdite, ed in troppi casi la chiusura delle attività, negli ultimi due anni.

Le nostre proteste diventano quindi legittime, dal momento che il Governo ci ha abbandonati.

Ufficio Stampa Associazione Nazionale Partite I.V.A.

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https://cataniacreattiva.it/15280-2/

di Marzia MC Chiocchi

Povero Ippocrate che si rivolterà nella tomba per avere, tra i suoi colleghi, individui che non rispettano il codice deontologico della professione e, ciò che è peggio, professano la religione delle case farmaceutiche in base ai bonifici bancari che da queste ricevono, oltre a una serie di ghiotte agevolazioni per loro stessi e famiglie. SEGNALATECI ALLA NOSTRA MAIL I MEDICI CHE STANNO FACENDO QUESTO.

FONTE: Cesare Sacchetti👇👇👇👇👇

In virtù di cio’sono diversi i medici che stanno affiggendo fuori dalla porta dei loro studi, cartelli che riportano il messaggio che non cureranno i non vaccinati. La missione del medico è quella di curare, indipendentemente dalle sue opinioni personali o persino dalla sua onestà e disonestà. Il medico deve prestare cure a tutti coloro che ne hanno bisogno. Quando il medico smette di fare questo e si rifiuta di dare cure ai pazienti che hanno opinioni che ledono gli interessi del medico legato alle case farmaceutiche, allora non è più medico. E’ soltanto uno sporco mercenario.

Ricordiamo i nomi di questi medici che si stanno imprimendo addosso un marchio d’infamia perché quando questo regime crollerà, ed è mia opinione che non manca molto a quel momento, saranno i primi che dovranno essere allontanati dalla loro professione perché si sono rifiutati di adempiere al giuramento di Ippocrate e di esercitare il dovere che quel giuramento e la legge stessa gli impone, ovvero quello di curare tutti senza alcun tipo di discriminazione.

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https://cataniacreattiva.it/quando-i-medici-si-vendono-al-potere/

Si apre un nuovo scenario sul tema vaccini. E’ di poche ore fa, la dichiarazione resa pubblica da Anthony Fauci, il noto virologo statunitense, sulla carica virale di un vaccinato e non. Un vero boomerang, che andrebbe immediatamente a colpire tutti quei governi travestiti da “regimi”,per le bugie fino ad oggi raccontate. Non che avessimo dubbi a tal proposito, ma la sua ammissione ci conforta e conferma che avevamo capito tutto da tempo! Fauci ammette che “ la carica virale rilevata nei vaccinati è sostanzialmente uguale a quella dei non vaccinati

“I dati sono chiari. Ora che abbiamo la variante delta, questo ha cambiato completamente lo scenario. Perché se guardiamo al livello del virus, nelle mucose delle persone vaccinate che vengono contagiate da un’infezione di delta nonostante il vaccino, è esattamente lo stesso livello di carica virale presente in una persona non vaccinata che è infetta. Questo è il problema. Questi dati sono stati molto convincenti ed è questo che ha determinato il cambiamento di linea nell’orientamento della CDC”.

Qui👇👇👇👇👇di seguito, l’intervento di Fauci in lingua originale

https://youtu.be/wpTWaquJWek

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https://cataniacreattiva.it/notizia-bomba-vaccini-inutili-fauci-carica-virale-identica-sia-nei-vaccinati-che-nei-non-vaccinati/

di Monica Tommasello

E’ morto l’ex primario di Pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, Giuseppe De Donno, promotore della terapia con il plasma iperimmune per la guarigione dei pazienti Covid e che lui stesso aveva utilizzato in numerosi pazienti, compresa una mamma in attesa, salvandogli la vita.

Il dott. De Donno, aveva appena compiuto 54 anni e, secondo le prime informazioni, si sarebbe suicidato nel pomeriggio di ieri nella sua abitazione di Curtatone, vicino Mantova, impiccandosi. Per la sua cura al plasma iperimmune era stato da più parti criticato ed osteggiatoed infine zittito.

Un nostro video, caricato ad aprile 2020 sul Canale YouTube di Catania CreAttiva, che ne parlava, riportando molto semplicemente le prime interviste del dott. De Donno ad alcuni giornali locali, è stato immotivatamente censurato ed eliminato…)

Evidentemente, interessi economici molto grossi (es. sui sieri genici sperimentali, alias “vaccini”) premevano a che la cura del dott De Donno venisse oscurata, e così è stato.

Il cordoglio di Massimo Mazzucco

Avevo parlato con Giuseppe De Donno nel marzo scorso, mentre completavo il mio video “Covid le cure proibite” (GUARDA IL VIDEOperchè volevo verificare l’accuratezza di alcune informazioni che mi apprestavo a divulgare.

Giuseppe De Donno era un uomo distrutto.

Dopo quasi un anno dagli eventi che lo avevano coinvolto, ancora non riusciva a capacitarsi del perchè la sua cura non fosse stata promossa e sperimentata in tutto il mondo. “Io lo so che funziona – mi diceva – ho visto i pazienti guarire sotto i mei occhi. Eppure sembra che la cosa non interessi a nessuno”. In quella breve telefonata provai in qualche modo a spiegargli che gli interessi economici coinvolti erano troppo forti, e che guarire i malati, in quel momento, non era la priorità di nessuno, ai piani alti del potere. Ma capii che da quell’orecchio non ci sentiva. Ebbi l’impressione di avere di fronte una persona sincera ma profondamente ingenua, totalmente impreparata all’orribile dispetto che gli stava riservando il destino.

Le parole di Red Ronnie

Queste le parole di Red Ronnie, pronunciate in una sua Diretta su Facebook, non appena appresa la notizia…: ⤵️

Guarda il video

L’amarezza ed il dolore di Stefano Burbi

Mi giunge notizia della morte del dottor Giuseppe De Donno, il medico eroe di Mantova che salvò 58 malati terminali di Covid su 58 grazie alla terapia del plasma. Si è suicidato. Non ha retto a tutto il veleno che gli hanno versato addosso. Maledetti vigliacchi.

Era stato attaccato, ridicolizzato, offeso, perché aveva osato contraddire la narrazione ufficiale e salvava vite, ma non con i protocolli scellerati dell’OMS; gli avevano mandato i NAS per intimidirlo; lo avevano costretto a lasciare l’ospedale per fare il medico di famiglia. Il Dottor De Donno era un uomo buono e lo hanno annientato.

Se pensate che questa dittatura sanitaria, che ancora alcuni pervicacemente negano, si preoccupi veramente della vostra salute, credo che dobbiate aprire gli occhi.

Domani -(n.d.r. Oggi)- a Roma, in Piazza del Popolo, ci sarò anche per lui, più determinato che mai.

Addio, Dottor De Donno e grazie di quello che ha fatto. Non lo dimenticheremo.”

(Stefano Burbi)

“Un eroe…”, Armando Siri

Addio Professor De Donno

Quando non c’era nulla, quando arrivavano i pazienti dopo settimane di “vigile attesa” in gravi condizioni lui ha dato loro una speranza e una cura.

Si è battuto per le Terapie Domiciliari e come molti altri colleghi è stato emarginato e isolato.

Un eroe, ma evidentemente non per il “pensiero unico”.” (Armando Siri)

“Certi sciacalli non hanno sentimenti nè anima”, Paolo Del Debbio

Questa è veramente una brutta brutta brutta notizia che non avremmo mai voluto dare…
Speriamo che non abbiamo inciso tutte le vergognose polemiche che ha dovuto subire dopo aver sperimentato con successo nel suo ospedale la terapia al plasma iperimmune per combattere il Covid, altrimenti qualcuno potrebbe avere difficoltà a prendere sonno stanotte… Ma che dico, certi sciacalli non hanno sentimenti né anima…
” (Paolo Del Debbio

De Donno: “Una certa parte politica ha cercato di zittirmi”

Sì… È morto De Donno…, lo stesso uomo che poco più di un mese fa così parlava:

Io sono molto franco: c’era e c’è la volontà di nascondere questo trattamento. Se guardate i media si parla solo di vaccino, mentre il trattamento al plasma non costa quasi nulla. Una certa parte politica, la mia audizione al Senato è chiara, ha cercato di zittirmi. Ma con me, così, ottieni l’effetto contrario“.

Lo ha detto, in collegamento con il liceo Scientifico ‘Leonardo da Vinci’ di Maglie (Lecce), dove Il medico ha parlato dello scetticismo sulla cura del Covid col plasma da paziente convalescente. “Sono morte 34mila persone – ha sottolineato – ma i nostri risultati ci dicono che avremmo potuto salvarne almeno la metà”.

(Fonte: ansa.it/puglia/notizie)

Le sue ultime parole…

Io mi sono esposto molto in prima persona, ovviamente rinunciando tantissimo ai miei affetti e rinunciando tantissimo alla mia vita privata e ho ricevuto tantissime critiche, tantissimi attacchi e capisco anche che, quando uno si espone così in modo violento mediaticamente, può starci che venga poi attaccato a sua volta. Però quello che a me interessava era cercare di salvare più vite possibile…” (Giuseppe De Donno in una sua ultima intervista)

Potete ascoltare queste sue ultime parole, più una breve riflessione di Andrea Giuffrida, di Catania CreAttiva Web Radio Podcast, sulla sua figura ispiratrice di eroe della storia umana, in questo 

episodio fuori programma del podcast Teukos trasmesso proprio oggi su Spreaker

ASCOLTA il nostro AUDIO PODCAST TEUKOS a lui dedicato: CLICCA QUI PER ASCOLTARE.

Dal Web: “Voglio sia chiara una cosa per le Case Farmaceutiche e i loro finanziatori: anche se De Donno si è suicidato… lo avete ucciso voi comunque”.

Ma ormai De Donno non c’è più… Ed ogni altra frase è, adesso, (forse) superflua… Tranne due…: una è “Grazie eroe!”, l’altra è… “Adesso basta!

Vedi anche l’articolo di Monica Tommasello su CataniaCreAttiva 👇

https://cataniacreattiva.it/e-morto-giuseppe-de-donno/

Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.I.), di cui fa parte anche Catania CreAttiva, e che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui Mercurius5, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale