L’ex collaboratore di Enrico Mattei, ad Ascoli per un convegno a 50 anni dalla morte dal creatore dell’Eni, usa parole durissime:
“Hanno svenduto il nostro Paese. Draghi diede mille miliardi di patrimonio pubblico a Goldman Sach’s, in cambio di una sola lira”.
“Si sono chiuse attività che portavano profitti allo Stato come la Nuovo Pignone, la Lebole, la chimica di base. Si distrusse l’Eni. Il patrimonio immobiliare dell’Eni, che valeva mille miliardi di lire, è stato venduto a Goldman Sach’s per una lira..
Quindi vi fu un attacco allo Stato imprenditore organizzato dalle grandi banche d’affari, che convinsero Ciampi e Amato a liberalizzare il settore pubblico. Mario Draghi, allora direttore generale del Ministero del Tesoro, spinse verso la privatizzazione. Venne distrutto lo Stato imprenditore, l’Eni da 130 mila dipendenti si ridusse a 30 mila, scaricando ai cittadini il costo di questa operazione”.
L’ex collaboratore di Enrico Mattei, ad Ascoli per un convegno a 50 anni dalla morte dal creatore dell’Eni, uso’ parole durissime: “Hanno svenduto il nostro Paese. Draghi diede mille miliardi di patrimonio pubblico a Goldman Sach’s, in cambio di una sola lira”. “Si sono chiuse attività che portavano profitti allo Stato come la Nuovo Pignone, la Lebole, la chimica di base. Si distrusse l’Eni. Il patrimonio immobiliare dell’Eni, che valeva mille miliardi di lire, è stato venduto a Goldman Sach’s per una lira..
Quindi vi fu un attacco allo Stato imprenditore organizzato dalle grandi banche d’affari, che convinsero Ciampi e Amato a liberalizzare il settore pubblico. Mario Draghi, allora direttore generale del Ministero del Tesoro, spinse verso la privatizzazione. Venne distrutto lo Stato imprenditore, l’Eni da 130 mila dipendenti si ridusse a 30 mila, scaricando ai cittadini il costo di questa operazione”.
QUESTO IL VIDEO DI 10 ANNI FA IN CUI LIVI RACCONTO’ TUTTO QUESTO👇👇👇
Benito Livigni su Enrico Mattei, contrario alle privatizzazioni. Chi era e perché fu ucciso👇
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CREDO CHE OGNI TERMINE CALZANTE SIA STATO UTILIZZATO PER DESCRIVERE I NOSTRI “ILLUSTRISSIMI” GOVERNANTI, MA SCAVANDO NEI CASSETTI DELLA MEMORIA, UNA NUOVA SIMILITUDINE SI PUÒ TROVARE, PARAGONANDOLI AL CLAN DEI MARSIGLIESI. IL LORO UNICO OBIETTIVO È RAGGIUNGERE I PROPRI SCOPI AD OGNI COSTO, E COSÌ, IN UN MOMENTO PARTICOLARMENTE CAOTICO A LIVELLO SOCIALE E ECONOMICO, CON PICCOLE E MEDIE IMPRESE CHE RISCHIANO LA CHIUSURA O HANNO GIÀ ABBASSATO LA SARACINESCA, ANZICHÉ AIUTARLE A RIMANERE IN VITA, I FILOCINESI DEL NOSTRO “ENCLAVE” POLITICO, STANNO A GUARDARE COME INSAZIABILI FAINE CHE GODONO NELL’UCCIDERE E DISOSSARE LA PREDA. LORO DECIDONO VITA E MORTE ECONOMICA (E NON SOLO) DEL POPOLO, A MENO CHE NON NE ABBIANO ANCORA BISOGNO, PER SVILUPPARE I DISEGNI MACHIAVELLICI, A LORO AFFIDATI DAI DEMONI DELLA TERRA, E NON ANCORA TERMINATI. IN QUESTA PROSPETTIVA, MENTRE LE PENSIONI MEDIE E BASSE RIMANGONO AL PALO SENZA RICEVERE DA TEMPO GLI ADEGUATI AUMENTI, MENTRE MOLTI IMPRENDITORI ATTENDONO CONTRIBUTI DI AIUTO, E PARTI DI TERRITORIO ITALIANO SI TROVANO IN STATO DI EMERGENZA, PER LA MANIPOLAZIONE METEO CLIMATICA (PERCHÉ DI QUESTO SI TRATTA) A ROMA COSA DECIDONO?!……….DI AUMENTARE LO STIPENDIO AI SINDACI!!!
QUESTO SIGNIFICA FARE BINGO PER I LORO LOSCHI AFFARI! PECUNIA NON OLET...E VISTO CHE CON I SOLDI, MOLTO SPESSO, SI OTTIENE TUTTO, ECCO SERVITO L’INCIUCIO. I SINDACI SONO COLORO CHE POSSO AGIRE A MANI PIENE (SEMPRE SECONDO i “MARSIGLIESI” DI CUI SOPRA) CIASCUNO NEI PROPRI TERRITORI. E QUALE MIGLIORE DECISIONE, SE NON COMPRARE LE PERSONE CON IL DANARO?! A VOI LE CONCLUSIONI, INVITANDOVI ANCHE A RIVEDERE UN FILM CHE SU QUESTO TEMA HA CENTRATO IL MESSAGGIO PIÙ DI OGNI ALTRO…”L’AVVOCATO DEL DIAVOLO”… BUONA RIFLESSIONE….
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Pubblichiamo questo articolo con le parole pronunciate da un medico/sindaco guerriero, appena appresa la decisione del governo…
“Ecco come comprano il consenso i bastardi al governo: “Nella finanziaria, Draghi ha aumentato le indennità dei sindaci…..da sindaco, quale sono, una vergogna in questo momento storico”.
(Riccardo Szumski)
In totale, per finanziare la misura, sono disponibili 100 milioni per il 2022, 150 milioni per il 2023, 220 milioni a decorrere dal 2024. Gli aumenti saranno del 100 per cento per i sindaci metropolitani, con percentuali a calare per gli altri comuni in base al numero dei residenti
Dicono che a ogni tornata elettorale per le amministrative sia sempre più difficile trovare persone disposte a candidarsi come sindaco in una città media o grande. Il motivo? Gli stipendi, giudicati troppo bassi. Sarà per questo motivo che il governo di Mario Draghi ha deciso di aumentare le paghe dei primi cittadini. Nella manovra appena approvata dal Consiglio dei ministri si aumenta l’indennità di funzione spettante ai sindaci. In totale, per finanziare la misura, sono disponibili 100 milioni per il 2022, 150 milioni per il 2023, 220 milioni a decorrere dal 2024.
Nella bozza della legge di bilancio si legge che l’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei comuni ubicati nelle regioni a statuto ordinario “può essere incrementata, in misura graduale per ciascuno degli anni 2022, 2023 e in misura permanente a decorrere dall’anno 2024, sulla base del trattamento economico complessivo dei presidenti delle regioni“. Gli aumenti saranno del 100 per cento per i sindaci metropolitani, con percentuali a calare per gli altri comuni in base al numero dei residenti. Lo stipendio crescerà dell’80 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100.000 abitanti; del 70 per cento per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a 100.000 abitanti; del 45 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti; del 35 per cento per i sindaci comuni con popolazione da 30.001 a 50.000 abitanti; del 30 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 10.001 a 30.000 abitanti; del 29 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti; del 22 per cento per i sindaci dei comuni con popolazione da 3.001 a 5.000 abitanti e del 16 per cento per i sindaci comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti. (ANSA). La bozza, raddoppio per primi cittadini delle metropoli.
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L’ARGOMENTO VACCINI STA RIEMPIENDO LA SCENA MONDIALE ORMAI DA 20 MESI, E PER QUESTO, DOBBIAMO EVITARE OGNI TIPO DI DISTRAZIONE ANCHE SU ALTRI ARGOMENTI, ALTRETTANTO IMPORTANTI E URGENTI, CHE STANNO PRODUCENDO DECISIONI SCELLERATE A SCAPITO DEI POPOLI. IN ITALIA, CON L’ARRIVO A PALAZZO CHIGI DI DRAGHI, CAVALIER SERVENTE DELL’EUROPA FINANZIARIA E BANCARIA, IL CONSIGLIO DEI MINISTRI E IL PARLAMENTO STANNO APPROVANDO LEGGI E LEGGINE CHE GRAVERANNO SULLE TASCHE DELLE CLASSI MEDIO/BASSE. TUTTO QUESTO FINIRÀ IN POCO TEMPO SE LA NOSTRA COESIONE SARÀ TOTALE! RICORDIAMOCI CHE ANCHE CHI SI CREDE AL SICURO, SUBIRÀ! LOTTARE IN COMUNIONE D’INTENTI CI PORTERÀ VELOCEMENTE FUORI DA QUESTO NUOVO TOTALITARISMO. LEGGENDO CHE ALCUNE DI QUESTE NORMATIVE ENTRERANNO IN VIGORE FRA DUE/TRE ANNI, NON TRINCERIAMOCI DIETRO AD UNA FRASE DEL TIPO: “MA TANTO TUTTO QUESTO NON ACCADRÀ SUBITO…QUALCHE SANTO AIUTERÀ!” PERCHÉ NON FUNZIONA COSÌ E DOBBIAMO LOTTARE PER PREVENIRE. RICORDIAMICI CHE, ANCHE PARTE DEL MONDO ASSICURATIVO, E’ IN MANO AI POTENTI DELLA TERRA, E VI E’ CERTEZZA CHE NON AIUTERANNO A FAR LEGGI PER IL NOSTRO BENEFICIO, MA SOLO PER IL LORO TORNACONTO. MEDITATE…
Marzia MC Chiocchi
______________________ FONTE: IL Paragone.it/ notizia anche su Tg Sky/Adnkronos
Come al solito, viene tutto architettato a scapito dei cittadini e a favore delle grandi compagnie, in questo caso di assicurazioni. Sembrerebbe una barzelletta ma non è così: LA POLIZZA DIVENTERÀ OBBLIGATORIA ANCHE PER CHI NON USA L’AUTO. A CHIEDERLO E’ LA CARA MATRIGNA EUROPA.
l’assicurazione andrà pagata anche se il mezzo non viene utilizzato. Chi quindi parcheggia l’auto nel proprio cortile o nel garage, in un terreno privato o in un ricovero al chiuso dovrà comunque avere l’assicurazione rc-auto. E ciò indipendentemente dal fatto che il mezzo non venga messo in circolazione”.
Gli unici mezzi che verranno risparmiati saranno quelli totalmente privi della capacità di trasporto, ovvero, i “relitti” -così li definisce l’agenzia- privi di ruote o di motore, tanto da potersi ritenere ormai delle carcasse incapaci di circolare. La direttiva europea in materia di Rc auto è stata approvata in via definitiva la settimana scorsa dal Parlamento europeo e non consentirà neanche di sospendere una polizza assicurativa Rc auto quando non si utilizza il veicolo.
Le nuove regole, che modificano la direttiva 2009/103, non andranno in vigore subito: dopo l’adozione formale da parte del Consiglio Ue e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, gli Stati avranno a disposizione due anni di tempo per l’adattamento. Mentre attualmente le norme italiane non impongono l’obbligo di copertura in aree private, per cui non c’è sanzione, ma in caso d’incidente è il proprietario a dover pagare di tasca propria i danni; con le modifiche appena introdotte, verrà eliminata la limitazione dell’obbligo assicurativo alle sole aree pubbliche o aperte al pubblico e verrà estesa anche alle aree private.
L’ALTERNATIVA?…NON AVERE L’AUTO!
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Un’imbarcazione da trasporto colma di banchi a rotelle, destinati a essere smaltiti in discarica: l’immagine è stata diffusa ieri da molti utenti dei social veneziani. Ma e’ quello che sta cadendo in molte città italiane. A decidere di disfarsi dei banchi è stato un liceo di Venezia, il Benedetti-Tommaseo, che li aveva acquistati un anno fa, al tempo dell’appalto Consip. I banchi con le rotelle erano stati pensati per garantire maggiore distanziamento tra gli alunni nelle aule scolastiche.
Sono costati 119 milioni di euro, alcuni sono durati meno di una stagione. Poi i presidi sono stati costretti a chiuderli in magazzino, perché provocavano mal di schiena ai ragazzi. Nelle scuole veneziane ne sono arrivati 10 mila, le prime decine sono già al macero.
Stefania Nociti, la preside del Benedetti-Tommaseo, ha deciso di disfarsene. Nei giorni scorsi, vista l’impossibilità di utilizzarli, la dirigente ha chiamato una ditta chioggiotta di trattamento rifiuti ingombranti, che ieri ha effettuato il trasporto. La vicenda è diventata spunto di polemiche di politici locali, tra cui il deputato leghista Alex Bazzaro, in particolare contro l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e l’ex commissario Covid Domenico Arcuri.
«I banchi a rotelle della Azzolina sono un fallimento. Lo abbiamo sempre detto, lo ripetiamo adesso a maggior ragione dopo aver visto le incredibili immagini delle chiatte a Venezia dove vengono gettati per portarli in discarica. – spiegano i consiglieri regionali della Lega Roberta Vianello e Gabriele Michieletto – La scelta dell’Istituto scolastico di liberarsi degli ingombranti banchi con le rotelle, era la più logica e doverosa, dopo il loro non utilizzo perché ritenuto causa del mal di schiena ai ragazzi ed accantonati nei magazzini, occupando spazio inutile per qualcosa che non verrà mai usato. Il problema politico però è capire come si sia potuti arrivare a questo scempio. Perché il danno economico resta, eccome: sono stati spesi oltre 100 milioni di euro».
Raffaele Speranzon, capogruppo Fratelli d’Italia in consiglio regionale, ha commentato: «Quel mucchio di banchi destinati al macero fa infuriare: sono stati spesi oltre cento milioni di euro di denaro pubblico, un investimento completamente inutile visto che sono passati direttamente dai magazzini alla discarica. Perché si è insistito tanto per acquistarli, quando tutti si erano dichiarati perplessi, se non esplicitamente contrari? Mi auguro che su questo fatto intervenga la Corte dei Conti: la foto di quella barca piena di banchi da buttare è la testimonianza di un fallimento e di un danno grave per le casse dello Stato, e qualcuno deve prendersene la responsabilità».
VIDEO👇👇👇
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QUESTO PERIODO STORICO E’ GIUNTO AD UN BIVIO IN CUI CIASCUNO DI NOI DOVRÀ SCEGLIERE DA CHE PARTE STARE! E NON SARÀ SOLO NECESSARIO MA INDISPENSABILE! CONSAPEVOLI CHE NON POTRÀ MAI ESISTERE UN MONDO PERFETTO E NEPPURE L’OMOLOGAZIONE DI PENSIERO (ANCHE SE STANNO PROVANDO IN TUTTI I MODI AD APPIATTIRE LA MENTE CRITICA), CONTINUIAMO A FAR LEVA SU CIÒ CHE E’ IMPORTANTE SAPERE E CHE ANCORA PUÒ SFUGGIRE A CHI, IMPAURITO E IMPANICATO, SI STA LASCIANDOTRAVOLGERE DAGLI EVENTI RISPONDENDO SEMPRE SIGNORSÌ
NON MOLLIAMO E MANTENIAMO SEMPRE LA MENTE APERTA! IN QUANTI SANNO QUALE MINISTERO EMETTE IL GREEN PASS? POCHISSIMI! EBBENE…I DATI DEL GREEN PASS SONO GESTITI DALLA SOGEI SI TRATTA DELLA SOCIETÀ GENERALE D’INFORMATICA CONTROLLATA AL 100% DAL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE. MA DORMITE SONNI TRANQUILLI, PERCHÉ I NOSTRI POLITICI VORREBBERO FARCI CREDERE CHE LA QUESTIONE E’ SOLO SANITARIA!!!
Carlo Freccero, esperto di media e linguaggi televisivi, ospite ieri a Piazza Pulita (La 7) con Formigli e Myrta Merlino continua la sua battaglia contro governo e mainsteam «So che per voi è tutto assurdo ma purtroppo c’è qualcosa che si agita, molto importante. Attraverso il green pass, che altro non è che una tessera digitale, si sta affermando un sistema autoritario senza precedenti in un nessun altro sistema»
«È così semplice. Le élite e il potere hanno capito che il sistema cinese è quello che sta riuscendo meglio a far crescere l’economia. Anche noi stiamo sviluppando un sistema cinese…» dice Freccero, ma Formigli sbotta: quindi Draghi vuole trasformare l’Italia nella Cina?
«Se volete banalizzate fatelo, ma lo sapete che IL GREEN PASS APPARTIENE AL MINISTERO DELLE FINANZE? SE NON LO SAPETE STUDIATE PRIMA DI FARE I MORALISTI. È ovvio che serve a controllare, se ne parla già».
Il cancro del nostro Paese, come è noto, di sviluppa in metastasi quali: la corruzione, l’evasione e l’organizzazione criminale.
La digitalizzazione è la soluzione per affrontare le questioni indicate attraverso l’immagazzinamento di miliardi di dati in calcolatori enormi, capaci di elaborarli in secondi. Per questo, allo stato attuale, il vero controllo e’ attuato principalmente sulle singole persone, sul popolo bue, che non si pone domande. Ed e’ chiarissimo ogni giorno di più, che il green pass non ha alcuna validità sanitaria, ma di controllo anche fiscale. Attenzione a ciò che spendete, come spendete, dove andate e quando. E mi rivolgo in particolare a voi baristi e ristoratori, che alcune volte non rilasciate ricevuta, per non rimanere schiacciati dalla continua ed elevata pressione fiscale! Fate attenzione a consegnare sempre gli scontrini a chi si presenta con il green pass, sopratutto con l’arrivo della stagione invernale, che vedrà molti clienti, costretti ad usufruire del servizio ai tavoli, all’interno dei locali. Con i registratori di cassa di ultimissima generazione, collegati direttamente all’agenzia delle entrate, e con le mille trappole che il governo s’inventa per complicare la vita, pensate se decidesse di controllare l’esatta corrispondenza del numero di clienti greenpassati con le fatture e le ricevute emesse! MA IL MIO RIFERIMENTO È PER QUEI LOCALI IN CUI, NON SOLO TI RECITANO IL MENU’ A MEMORIA SENZA DARTI IL CARTACEO CON I PREZZI DI OGNI PIETANZA, MA TI FANNO PAGARE SENZA RILASCIARTI RICEVUTA FISCALE, MA SOLO CONTABILE! E IL MOTIVO PER CUI NE PARLO NON È PERCHÉ LA COSA MI DIA FASTIDIO, MA SEMPLICEMENTE PERCHE’, SE GLI UOMINI DELLA GUARDIA DI FINANZA, DECIDESSERO DI CONTROLLARE GLI SCONTRINI EMESSI IN BASE AI GREEN PASS, I DUOLI SAREBBERO ASPRI! PERCIÒ VI INVITIAMO A NON PRESTATE IL FIANCO ALLOSTATO CHE VA A CACCIA SOLO DEI PESCI PICCOLI! RICORDATE CHE, NEL NOSTRO PAESE, L’ EVASIONE FISCALE, QUELLA DELLA GRANDE INDUSTRIA, DELLE MULTINAZIONALI ETC, NON VIENE VOLUTAMENTE COMBATTUTA! AD ESSERE SEMPRE CONTROLLATI SONO, INFATTI, I SOLITI NOTI, VESSATIANCHE PER UN AMMANCO DI POCHI EURO!
MEDITATE…..E CONTINUATE A LOTTARE…
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Prima di tutto… Giù tanto di capello! A tutti quelli che sono riusciti a trasformare il Coronavirus in una crisi sanitaria mondiale, in una pandemia globale. Ringraziamo i media allarmisti, i politici dittatoriali, gli scienziati corrotti e dogmatici. Con questo articolo, vogliamo esprimervi tutta la nostra gratitudine
Gratitudine che ha le medesime radici dalla parola “grazia”, intesa come dono. Si, siamo stati toccati dalla grazia, … grazie a voi. Questa crisi è una rivelazione, uno svelamento, un’apocalisse. E dopo l’apocalisse viene un altro mondo. Non torneremo mai più al mondo di prima, Malgrado tutti coloro che ci si attaccano ancora. Ormai già da molti anni percepivamo che qualcosa andava storto in questo mondo. Presi dalla vita di ogni giorno, con questo sentimento confuso di qualcosa che non andava, Vagavamo senza comprendere, attaccandoci a questo mondo stantio per evitare il dolore di staccarsene. Per fortuna il virus e la sua narrativa burlesca, invadendo tutta la superficie del pianeta, ci ha travolti e strappato via i nostri paraocchi, permettendoci di contemplare il disastro. Prima di tutto abbiamo tentato di capire, e, posso dirvelo: non abbiamo mai lavorato così tanto. Siamo tutti volontari! Abbiamo spulciato gli articoli di scienza, tutte le informazioni, leggi, decreti e ordinanze. Abbiamo letto tutte le informazioni, quelle dei media mainstream, cosi come quelle dei complottisti. Abbiamo imparato a padroneggiare internet, le piattaforme dei social, i media, la grafica, la comunicazione non violenta. Abbiamo scritto, filmato, pubblicato, coordinato, disegnato, cantato, danzato, creato opere d’arte. Ci alziamo all’alba, e andiamo al letto quando ci si chiudono gli occhi.Volevate impoverirci… ci avete arricchiti così tanto. Le nostre conoscenze sono più vaste. Abbiamo scoperto nuovi talenti. Abbiamo superato i nostri limiti. Più che mai ci siamo riempiti di speranza, di coraggio e di allegria. Volevate la nostra morte, ma noi ci sentiamo più vivi e raggianti che mai. Volevate farci disperare? non abbiamo più bisogno di speranza per darci da fare. Grazie a voi abbiamo potuto identificare ciò che non vogliamo. Non vogliamo vivere mascherati, Non vogliamo vivere diffidando gli uni dagli altri, Non vogliamo vivere nel senso di colpa di ipoteticamente “dare la morte” ai nostri carI trasmettendogli un virus, Non vogliamo vivere con l’obbligo di vaccinarci ogni mese per tutti i virus che esistono o che verranno, Non vogliamo il passaporto sanitario, il riconoscimento facciale, Non vogliamo vivere schedati, Non vogliamo essere incarcerati nelle nostre case Volevate separarci? Ci avete riuniti! Volevate farci paura? Siamo usciti dalla caverna. Giocate da soli con le nostre ombre. Volevate rimbambirci davanti alle nostre televisioni, le abbiamo spente e domani butteremo dalla finestra tutti i vostri beni di consumo dall’obsolescenza programmata. Volevate imporci il passaporto sanitario, sorvegliarci, seguirci con il riconoscimento facciale? Abbiamo fame di libertà. Volevate venderci medicinali costosi dalla dubbia efficienza e scarsa sicurezza, Noi esaminiamo altre vie per la nostra salute. Volevate imporci la vostra visione del mondo mercantilistica, basata sul debito perenne, con l’obiettivo dell’esproprio totale fino addirittura a quello della nostra medesima vita? Stiamo posando le prime pietre per un nuovo mondo basato sulla gratitudine, la gioia ed il sostegno al prossimo. Allora… un immenso Grazie a voi Per tutti questi benefici.
Carol e Louis Fouché
Questa è la lettera in videomessaggio👇👇👇👇👇
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Risorse dimezzate per il cashback. Nella nuova versione del Recovery plan ci saranno meno soldi per la misura voluta da Giuseppe Conte, che ora rischia lo stop nel 2022. Risultato, anziché erodere quasi 5 dei 209 miliardi in arrivo da Bruxelles, ne assorbirà al massimo due e mezzo. Il resto delle risorse sarà dirottato verso altri strumenti in grado di favorire l’uso della moneta elettronica. I tecnici del Mef stanno facendo i conti e alla luce di come sta andando il cashback stimano che per pagare i rimborsi ordinari (fino a 150 euro a semestre per utente) possano bastare nel 2021 circa 2 miliardi di euro, a cui va sommata una spesa di 300 milioni di euro per erogare il supercashback destinato ai maggiori utilizzatori di carte e app di pagamento.
Il grosso del risparmio (almeno un miliardo) deriverebbe però dallo stop anticipato: l’attuale data di scadenza del cashback indica giugno del 2022, ma visto che gli unici rimasti a difenderlo sono i Cinquestelle, più che altro per un senso di riconoscenza nei confronti dell’ex premier, l’ipotesi che cali il sipario sulla misura con sei mesi di anticipo sta prendendo sempre più forza con il passare dei giorni. L’Europa del resto non vede di buon occhio l’iniziativa: alla fine dell’anno scorso la Bce aveva pure espresso le sue perplessità sull’efficacia del cashback. Per giunta le risorse di Bruxelles utilizzate per il cashback non rientrano tra i contributi a fondi perduto: verranno prese a prestito e andranno restituite.
Ma i rimborsi di Stato finora hanno coinvolto meno di otto milioni di italiani e secondo le previsioni di via XX settembre la platea dei partecipanti non salirà oltre la soglia dei 10 milioni di utenti quest’anno. Il rimborso medio per semestre non dovrebbe superare invece i 100 euro. Nubi scure pure sul supercashback, il premio da 1500 euro per i primi 100 mila che effettueranno più pagamenti digitali nell’arco di un semestre. Il problema dei furbetti del cashback, che quando fanno benzina frazionano i pagamenti per scalare più rapidamente la classifica che porta al maxi-premio, non è ancora stato risolto. Come affermato anche dal sottosegretario all’Economia Maria Cecilia Guerra, la società in house di Palazzo Chigi che gestisce il cashback, PagoPa, è al lavoro per individuare le transazioni cosiddette anomale che potrebbero essere escluse dal conteggio. Non si tratta però di un’operazione semplice e nonostante il rafforzamento dei controlli si rischia comunque che il supercashback finisca poi sui conti di qualche furbetto. Ragion per cui non è escluso che la corsa al maxi-premio venga fatta ripartire da zero, imponendo un limite giornaliero ai micro-pagamenti pari o inferiori a un euro che è possibile effettuare nello stesso negozio, soluzione caldeggiata in primis dai gestori di impianti di carburante. In caso di ripartenza, il supercashback verrà rinviato a dicembre e i 100 mila fortunati riscuoteranno alla fine dell’anno tremila euro in un colpo solo. Stando al piano, il tesoretto derivante da un eventuale taglio al cashback verrà speso per altre iniziative a favore della diffusione della moneta elettronica che il nuovo governo reputa più efficaci. Una parte delle risorse recuperate potrebbe andare ai corsi di formazione sui pagamenti digitali destinati al personale delle amministrazioni pubbliche locali.
Si era parlato anche di sospendere il cashback già da giugno, ma le resistenze dei grillini non rendono praticabile questa strada. Nel frattempo si è conclusa la fase dei pagamenti relativi all’extra cashback di Natale, gestita da Consap. Questa la mappa dei rimborsi: sono stati in tutto 3,2 milioni i partecipanti all’extra cashback di Natale che a dicembre hanno raggiunto la soglia minima delle 10 transazioni e di questi il 3,1 per cento ha totalizzato 150 euro di cashback. ______________________ [Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale che europea, che mondiale]
L’Aula di Palazzo Madama, con voto segreto, si è espressa a favore della cosiddetta “tagliola”, chiesta da Lega e Fratelli d’Italia, che fa saltare l’esame degli articoli ed emendamenti al testo. Iter bloccato per 23 voti, secondo il Pd ne mancano all’appello almeno 16 favorevoli al disegno di legge. Esultano Salvini e Meloni. Di Maio: un voto “vergognoso”. Letta: “Il Paese è da un’altra parte. E presto si vedrà”. Tensione in Forza Italia, accuse tra dem e renziani.
Il Ddl Zan si blocca al Senato. L’Aula di Palazzo Madama, con voto segreto, si è espressa a favore della cosiddetta “tagliola” che fa saltare l’esame degli articoli ed emendamenti al testo (CHE COS’È LA TAGLIOLA). A favore della tagliola, chiesta da Lega e Fratelli d’Italia, hanno votato 154 senatori, mentre 131 hanno detto no e due si sono astenuti: ad affossare la legge sono quindi 23 voti. Secondo il Pd, mancano all’appello almeno 16 voti favorevoli al Ddl. Tante le reazioni dopo l’esito della votazione. Esulta Matteo Salvini: “Sconfitta l’arroganza di Letta e dei 5Stelle”. Soddisfatta anche Giorgia Meloni. Per Luigi Di Maio è stato un voto “vergognoso”. “Chi gioisce per il sabotaggio vada a dirlo al Paese”, ha detto Giuseppe Conte. “Hanno voluto fermare il futuro. Ma il Paese è da un’altra parte. E presto si vedrà”, ha commentato Enrico Letta. Dal Pd accuse ai renziani. Tensione in Forza Italia, con Elio Vito che ha rivendicato il suo voto contro la tagliola e ha lasciato gli incarichi nel partito. Il commento della Cei, con il presidente Gualtiero Bassetti: “Il voto del Senato offre un’ulteriore considerazione nel segno del concetto stesso di democrazia: una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’obiettivo con l’intolleranza. Tra l’approvazione di una normativa ambigua e la possibilità di una riflessione diretta a un confronto franco, la Chiesa sarà sempre a fianco del dialogo e della costruzione di un diritto che garantisca ogni cittadino nell’obiettivo del rispetto reciproco”. Il testo contro la omotransfobia era stato approvato dalla Camera il 4 novembre 2020. Il disegno di legge non potrà più essere riproposto e un nuovo ddl con un tema analogo dovrà aspettare sei mesi per essere trattato in Senato (COSA PREVEDE – I PUNTI CONTROVERSI).
Cos’è successo al Senato
Oggi, mercoledì 27 ottobre, in Senato si parlava di Ddl Zan. Conclusa la discussione in Aula, la presidente di Palazzo Madama Elisabetta Casellati ha riferito che erano state presentate due richieste di “non passaggio all’esame degli articoli”, da Lega e FdI. I due partiti hanno anche chiesto che il voto avvenisse a scrutinio segreto. “L’ennesima trappola sul cammino del ddl”, aveva commentato subito il deputato Pd Alessandro Zan su Twitter, chiedendo di respingere la richiesta (VIDEO). “Non si tratta di un voto truffa o peggio ancora una trappola, è un istituto previsto”, aveva ribattuto il senatore della Lega Roberto Calderoli. La presidente del Senato ha accettato la richiesta di Lega e FdI. “Il presidente ritiene ammissibili le due richieste di votazione segreta in base al regolamento e ai precedenti. La mia decisione, per quanto legittimo contestare, perché si tratta di interpretazione, ha delle solide fondamenta di carattere giuridico – ha spiegato Casellati –. Io sono stata chiamata esclusivamente a giudicare sulla votazione segreta, che è una questione puramente giuridica, infatti ho citato il regolamento e i precedenti che mi hanno indotto alla concessione del voto a scrutinio segreto”. Il voto segreto quindi c’è stato e l’Aula del Senato ha detto sì alla “tagliola”.
I NUMERI
senatori presenti in Aula erano 288, 287 i votanti. Da quanto risulta finora ai singoli gruppi su presenze e assenze, 2 senatori della Lega erano assenti sul totale di 64 e 3 gli assenti di Forza Italia rispetto al totale di 49. Si tratta di Niccolò Ghedini, Renato Schifani e Massimo Ferro. Per Fratelli d’Italia, invece, presenti tutti i 21 senatori. Nel Pd si contano 2 assenze su 38, 4 (tra cui Matteo Renzi) nel gruppo di Italia viva su 16 e 2 tra gli scranni del M5S sul totale di 74. Per il gruppo delle Autonomie un’assenza su 8 senatori, così come per L’alternativa c’è (ex M5S, che sono oggi nel gruppo Misto): presenti 3 su 4. I favorevoli alla tagliola sono stati 154, mentre 131 senatori hanno detto no e due si sono astenuti: un risultato accolto da un lungo applauso del centrodestra trionfante, che si è detto pronto a “ripartire da zero”. “Noi ci aspettavamo 140 voti di chi era a favore del Ddl e quindi contro la tagliola, ne mancano all’appello almeno 16″, hanno spiegato fonti del Pd al Senato. Ora il partito cercherà di capire se i franchi tiratori sono dentro il Pd o nell’area più allargata che ufficialmente era a favore del Ddl Zan. I parlamentari democratici hanno subito puntato l’indice su Italia viva, anche se qualcuno non ha escluso sabotatori interni di area riformista. Lo stesso Goffredo Bettini della direzione del partito è convinto che siano state le “giravolte di sovranisti e riformisti ad affossarlo”. I renziani hanno invece accusato Pd, M5S e Leu.
LE REAZIONI: ESULTANO MELONI E SALVINI
“Sconfitta l’arroganza di Letta e dei 5Stelle: hanno detto di no a tutte le proposte di mediazione, comprese quelle formulate dal Santo Padre, dalle associazioni e da molte famiglie, e hanno affossato il Ddl Zan. Ora ripartiamo dalla proposte della Lega: combattere le discriminazioni lasciando fuori i bambini, la libertà di educazione, la teoria gender e i reati di opinione”, ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini. Soddisfatta anche la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Cala il sipario sul ddl Zan, una pessima proposta di legge che Fratelli d’Italia ha contrastato con coerenza e nel merito fin dall’inizio”.
TENSIONI IN FORZA ITALIA
Anche Forza Italia ha ufficialmente votato a favore della tagliola: tra i presenti, però, c’è stato almeno un voto in dissenso. Barbara Masini, infatti, ha spiegato in Aula: “Il Ddl Zan resta una legge imperfetta che avrebbe potuto essere migliorata e liberata da alcune ambiguità che la rendono di difficile condivisione per tutti, ma dal momento in cui è diventato chiaro che l’alternativa sarebbe stata quella di non avere nessuna legge che tuteli una comunità, che da 25 anni aspetta il riconoscimento del suo diritto di esistere e di non avere paura, allora la mia storia personale e la mia coscienza mi hanno costretto a votare contro le mozione di non passaggio agli articoli presentata da Lega e FdI, andando anche contro il mio gruppo di riferimento”. A luglio la senatrice, protagonista di un coming out mesi prima, aveva fatto un intervento commosso in Aula dicendo di essere favorevole al disegno di legge Zan, pur con alcune riserve. Dopo il voto di Forza Italia, inoltre, Elio Vito ha scritto una lettera al presidente Silvio Berlusconi per lasciare gli incarichi interni al partito: “Per coerenza con le mie convinzioni, che mi portarono a votare a favore della proposta di legge alla Camera quando pur nella posizione contraria del gruppo fu garantita comunque la possibilità di votare secondo coscienza, a malincuore rimetto l’incarico che mi hai affidato”.
ITALIA VIVA: L’ARROGANZA DI M5S E PD HA PRODOTTO LA SCONFITTA INCREDIBILE
Dopo l’esito della votazione, dal Pd sono arrivate accuse ai renziani. Non si è fatta attendere la risposta di Italia Viva. “Per mesi ho chiesto di trovare un accordo per evitare di far fallire il Ddl Zan. Hanno voluto lo scontro e queste sono le conseguenze. Chi polemizza sulle assenze dovrebbe fare i conti con i 40 franchi tiratori. La responsabilità di oggi è chiara: e dire che per Pd e Cinque Stelle stavolta era facile, più facile dei tempi di ‘O Conte o morte’. Non importava conoscere la politica, bastava conoscere l’aritmetica”, ha commentato il leader Matteo Renzi. “L’arroganza di M5S e Pd ha prodotto una sconfitta incredibile non solo per il Parlamento, che ha perso l’occasione di far approvare una legge di civiltà, ma per le tante donne e uomini che aspettavano di essere finalmente tutelati da aggressioni e discriminazioni. La cecità e l’ostinazione di pochi ha fatto affossare una legge necessaria al Paese “, ha detto la presidente dei deputati di Iv Maria Elena Boschi. “Dopo essere sopravvissuti di un solo voto a scrutinio palese a luglio, accettare oggi la roulette russa di un voto segreto senza un piano e senza paracadute, rifiutando anche un rinvio di qualche giorno per trovare una soluzione, è il più raro esempio di insipienza e dilettantismo cui mi sia capitato di assistere in questi anni di politica”, ha aggiunto il sottosegretario all’interno Ivan Scalfarotto (Iv).
LA DELUSIONE DI PD E SINISTRA
Hanno voluto fermare il futuro. Hanno voluto riportare l’Italia indietro. Sì, oggi hanno vinto loro e i loro inguacchi, al Senato. Ma il Paese è da un’altra parte. E presto si vedrà”, ha scritto su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta. “È evidente che c’è stato un travaso di voti dal centrodestra, ma sinceramente non mi aspettavo questo voto. Bisognerà fare una riflessione anche su come è stata gestita questa vicenda. Se questa è la conclusione vuol dire che errori sono stati fatti”, ha detto invece Andrea Marcucci, senatore del Pd. “Il voto di oggi affossa una legge che mirava ad ampliare i diritti senza toglierne a nessuno. Una legge contro la discriminazione, l’intolleranza e l’odio che sin dall’inizio la destra ha voluto solo abbattere nascondendosi dietro una bugiarda disponibilità al dialogo che si è dimostrata oggi inesistente. Ma i numeri dicono chiaramente che questo risultato negativo è stato reso possibile solo dalle defezioni di alcuni che a parole hanno detto di voler discutere la legge in Aula, come sarebbe stato non solo giusto ma anche doveroso fare, e nel voto hanno invece fatto la scelta opposta”, ha attaccato la capogruppo di LeU al Senato Loredana De Petris. “Oggi il Senato, anche grazie alla decisione della sen. Casellati che ha favorito l’imboscata, scrive una pagina nera sul libro dei diritti. La bocciatura della legge Zan è una pessima notizia per il Paese e per tutti noi”, sono invece le parole del segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
M5S “ VERGOGNOSO”M5S
Delusione e rabbia anche nel M5S. “Tutti si erano schierati dalla parte dei diritti civili, ma alla fine il Ddl Zan è stato spazzato via, nel segreto dell’urna, al Senato. Vergognoso”, ha scritto su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (M5S). “Il Ddl Zan – ha aggiunto – doveva diventare legge in pochi giorni, invece sono passati mesi su mesi, scuse su scuse, fino a far saltare il provvedimento. Diciamocelo chiaramente: in Italia ci sono ancora forti discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali. Questa è la verità. In un Paese moderno questo è inaccettabile”. “Sul ddl Zan registriamo un passaggio a vuoto su un percorso di civiltà e di contrasto a ogni forma di discriminazione e violenza per l’orientamento sessuale. Chi oggi gioisce per questo sabotaggio dovrebbe rendere conto al Paese che su questi temi ha già dimostrato di essere più avanti delle aule parlamentari”, ha scritto invece il presidente del M5S Giuseppe Conte. Nel Movimento, poi, c’è chi se la prende con gli alleati: il “M5S si è fidato dell’esperienza del Pd, questo è il risultato”, ha commentato Alessandra Maiorino. (Fonte: RaiNews, Tg24)
Per approfondimenti puoi leggere 👉Che cos’è la “tagliola” che ha affossato il Ddl Zan al Senato, de ”Il Sole 24 ore”:
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]
Ci è appena giunto il comunicato del coordinamento 15 ottobre dei portuali di Trieste con il quale rendono noto quanto segue:👇
Nel corso della riunione odierna il Coordinamento 15 Ottobre ha stabilito di modificare la propria ragione sociale /definizione in COORDINAMENTO 15 OTTOBRE – F.V.G. Il Coordinamento 15 Ottobre-F.V.G. si occuperà di proseguire nelle azioni già intraprese nel territorio della regione Friuli Venezia Giulia.
Come conseguenza di ciò il Coordinamento 15 Ottobre–F.V.G. invita i cittadini a costituirsi in autonomi “Coordinamenti 15 Ottobre – “____”, uno per ciascuna regione d’Italia(ex: Coordinamento 15 Ottobre – Veneto; Coordinamento 15 Ottobre- Toscana e così via…) Il Coordinamento potrà costituirsi a seconda delle esigenze e peculiarità di ciascun territorio, con l’unica condizione di raccogliere esponenti delle diverse categorie lavorative/professionali (ex: operatori portuali/ operai/ impiegati e dipendenti, pubblici o privati/ liberi professionisti/ FFOO ecc…; i componenti non dovranno appartenere a nessuna forza politica e o sindacale. I componenti dovranno essere semplici cittadini e lavoratori. E’ tuttavia consigliabile che ciascun coordinamento si costituisca in un numero di componenti non superiore a 5, al fine di agevolare la gestione interna, ma rimane libera la organizzazione in capo a ciascuna regione, purché sia favorita la snellezza e semplicità di gestione. Ciascun coordinamento aderisce e si impegna a rispettare con il massimo scrupolo gli obiettivi ed il codice etico che il Coordinamento 15 ottobre – FVG ha delineato in queste settimane, ovvero: OBIETTIVI: 1. No Green Pass; 2. No Obbligo Vaccinale per nessuna categoria. CODICE ETICO: 1. No violenza ma solo manifestazioni e resistenza pacifiche; 2. Sì ad azioni di qualunque genere finalizzate a favorire la solidarietà, al dialogo ed alla reciproca comprensione tra cittadini anche di pensiero diverso, alla riaffermazione dei valori fondanti lo Stato di Diritto, al recupero delle nostre radici culturali, sociali e umane ed al rispetto dei precetti contenuti nella nostra Costituzione. Il Coordinamento 15 Ottobre-FVG si riserva il diritto di dissociarsi pubblicamente e di vietare l’utilizzo del nome “Coordinamento 15 ottobre” laddove gli obiettivi e soprattutto il codice etico definiti in questo documento non vengano rispettati. Insieme si vince. La gente come noi non molla mai. Coordinamento 15 ottobre”.
Inoltre “dichiarano questa esperienza conclusa”👇👇👇
Praticamente si occuperanno soltanto del Friuli Venezia Giulia… Ed invitano i cittadini alla costituzione di altri gruppi regionali che continuino la protesta in maniera indipendente…
Continua ad imporsi dunque il ”DIVIDI ET IMPERA”, e non ci vuole molto a capire che il DIVIDI è riferito al popolo, mentre l’IMPERA…
Attoniti ed anche un po’ delusi ne diamo notizia.. Anche se in verità ce lo aspettavamo… Ma, si sà, si fa sempre fatica a lasciare andar via un sogno…
Aggiornamento 28 ottobre, ore 12.30
Comunicato n° 7/2021 Trieste, 28 ottobre 2021 Il Coordinamento 15 ottobre, in MERITO alla costituzione del gruppo “La gente come noi – FVG”, annunciato ieri in un comunicato stampa, precisa che, come chiarito in una nota stampa questa mattina da Stefano Puzzer, non vi è stata alcuna rottura con il Coordinamento, ma soltanto la necessità di creare un NUOVO ASSETTO ed una diversa sinergia, più efficace, tra competenze diverse, che hanno modalità organizzative e peculiarità comunicative differenti. Lo scopo è quello di soddisfare al meglio le esigenze sopravvenute. Quindi, “nessuna spaccatura o astio, ma solamente due modi diversi di collaborare insieme e di arrivare all’obiettivo, che rimane comune” – ha ribadito Puzzer. Coordinamento 15 ottobre
Questo dunque il comunicato di stamane… Volto a fugare ogni dubbio (legittimo) e/o timore (più che legittimo).
L’opinione
La sottoscritta, in qualità di esperta in scienze politiche e sociali (sì, io ho studiato ed anche insegnato queste materie, al contrario di molti…) resta comunque della medesima idea espressa ieri: l’azione intrapresa è, che dir si voglia, di rottura. L’obiettivo era, è e resta comune, ok, ma se l’iniziativa aveva cominciato ad avere successo lo si è dovuto proprio a quella “fiamma” di UNITÀ riaccesa nel cuore di tanti italiani… “Trieste chiama…” e a quel richiamo tutte le città d’Italia avevano risposto. “Finché una cosa funziona, non toccarla!”: lo affermava pure mia nonna! Adesso possono dire quel che vogliono ma la verità è che viene di fatto a mancare un coordinamento nazionale! Ma soprattutto viene ad intaccarsi la “scintilla” che aveva dato “fuoco alle polveri”. Stava funzionando così…, che bisogno c’era di cambiare in direzione di una frammentazione? Io la risposta ce l’avrei… ma mi riservo di esprimerla in un successivo mio apposito editoriale.
Monica Tomasello
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Siamo arrivati anche ai blocchi di partenza della nuova querelle sul clima. Gia’ incamminatosi sulla via del tramonto il mantra dei vaccini ecco che, il Nuovo Ordine Mondiale, ci presenta la sceneggiatura di una nuova commedia dell’assurdo dal titolo “ EMERGENZACLIMATICA”. Ma la Storia, gli studi e gli ultimi eventi, ci insegnano che i fenomeni meteorologici si possono manipolare. Per questo, invito tutti voi cari lettori, a leggere questo interessante articolo della collega Monica Tomasello, (con cui abbiamo costituito il Co.Te.Li -Comitato Tecnico Libera informazione) che riporta con accuratezza e preparazione, tutto ciò che c’è da sapere, per un buon approccio alla materia. All’interno dell’articolo stralci di documenti con relativi link, con cui poter approfondire l’argomento. Un plauso a Monica per il lavoro svolto e l’impegno di ricerca. Vogliamo cogliere l’occasione anche per ripubblicare, in apertura, un articolo a mia firma di un mese fa circa, sulle scie chimiche e la manipolazione meteo che sta avvenendo sopra le nostre teste. Buone letture
Marzia MC Chiocchi
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27 ottobre 2021 (di Monica Tomasello)
Non per fare la “complottista”…, ma alla luce degli ultimi eventi accaduti ieri (vedi:
e previsti anche per domani 👇
in Sicilia ed in particolare a Catania, era inevitabile che una come me, che da sempre ama analizzare ogni evento, sia esso di natura politica e/o sociale, fisica e/o psichica, naturale e/o spirituale, sotto ogni sua “angolatura”, facesse un minimo di ricerca su un argomento così “affascinante” come la geo-ingegneria e le sue possibili applicazioni nel controllo del clima. Il mio qui vuole dunque soltanto essere uno spunto su cui riflettere…
La storia insegna
Fermo restando che nel corso della storia la Terra ha conosciuto numerosissimi eventi climatici naturali più o meno catastrofici, basti pensare ad esempio all’era glaciale che causò la scomparsa dei dinosauri, è pur vero anche che sin dall’antichità gli uomini hanno cercato (e stanno continuando a cercare) di manipolare la forza degli elementi naturali anche per usi bellici.
A tal proposito ho trovato un articolo davvero interessante, che non viene dal sito “www.complottistiallariscossa.com”, e nemmeno da “bufalari.doc”, bensì dal decisamente più autorevole www.carabinieri.it e che vi invito a leggere cliccando sul link seguente: https://www.carabinieri.it/editoria/natura/la-rivista/home/tematiche/ambiente/armi-climatichee dove troverete tante belle informazioni… tipo questa 👉Il cloud seeding è un processo che comporta l’inserimento di particelle di ioduro di argento nelle nubi per aumentare le precipitazioni. E’ una procedura utilizzata fin dagli anni cinquanta negli USA e successivamente in Russia, Cina e Indonesia”
Un altro interessante articolo lo potete trovare sul sito della rivista internazionale OrientalReview.org; questo il link:
Per chi non fosse molto avvezzo con l’inglese, ho deciso di tradurlo e condividerne qui i contenuti 👇
Do Climate Weapons Exist? – ESISTONO DAVVERO LE ARMI CLIMATICHE? – Written by Leonid SAVIN on 04/08/2021 – Scritto da Leonid Savin il 4 agosto 2021
Le fortissime piogge che hanno colpito i Paesi dell’Europa e dell’Asia, gli incendi che hanno devastato il mondo, hanno rilanciato un vecchio argomento: può l’uomo controllare i fenomeni naturali?
Se una tale tecnologia esistesse davvero, sorgerebbe forte una domanda: può essere usata per scopi distruttivi? In altre parole, esistono armi climatiche(geomagnetiche, stratosferiche, etc.)?
Non ci addentreremo nel merito di teorie normalmente considerate cospirazioniste/complottista. Ci limiteremo a considerare l’argomento in modo razionale.
Non c’è dubbio che le tecnologie per modificare il clima esistano. Basti pensare a come vengono disperse le nuvole in occasione di eventi importanti all’aperto, in modo che la pioggia non possa rovinarli. Tuttavia, in un contesto più ampio, queste tecnologie sono direttamente collegate all’ideologia politica.
Il controllo degli elementi fu discusso seriamente in America nella prima metà del XIX secolo, quando si stava sviluppando la dottrina del “destino fatale” — ovvero della “funzione divina” dell’America … il diritto a dominare il mondo.
Questa tecnologia fu usata per la prima volta nel 1916 in Texas (con successo), quando Charles Hatfield usò una sua invenzione per generare fortissime piogge. È difficile, tuttavia, definirlo un successo nel senso lato del termine, perché causarono distruzione e perdita di vite umane. E poi, il ruolo svolto da Hatfield restò sempre in discussione, considerando che i precedenti tentativi non avevano avuto successo.
Fin dagli anni ’90 si è parlato, in Occidente, della necessità di tali tecnologie come parte integrante dell’agenda ambientale. Dagli anni 2000 è stato introdotto il termine “geoingegneria”, considerata da alcuni Governi come una strategia inestricabilmente legata alla politica estera.
Nel 2011, ad esempio, il quotidiano britannico The Guardian scrisse che: “Gli schemi di geoingegneria sono stati progettati per affrontare direttamente gli effetti del cambiamento climatico, rimuovendo dall’aria la CO2 o limitando la quantità di luce solare che raggiunge la superficie del pianeta. Nonostante la geoingegneria su larga scala sia ancora allo stadio concettuale, i suoi sostenitori affermano che potrebbe diventare essenziale per evitare i peggiori effetti del cambiamento climatico. I critici, al contrario, sostengono che la geoingegneria non sia realistica e che si tratti solo di una distrazione dalla riduzione delle emissioni di anidride carbonica”. Al contrario, esiste una gran varietà di possibili tecnologie, come l’uso di polimeri plastici, l’aggiunta di calce nell’acqua, il pompaggio della CO2 nelle vecchie miniere di carbone, il pascolo più razionale del bestiame, il lancio di solfati nella stratosfera per riflettere la luce del sole, lo spruzzare acqua di mare nell’aria per aumentare la copertura nuvolosa, il dipingere i tetti di bianco per aumentare la riflettività e persino il posizionare piccoli specchi nello spazio tra la Terra e il Sole.
Si è persino pensato che: “… se i solfati stratosferici rilasciati in una grande eruzione nell’emisfero settentrionale fossero prontamente contrastati da un deliberato rilascio di solfati in quello meridionale, entrambi gli emisferi si raffredderebbero. La ITCZ [Intertropical Convergence Zone] resterebbe immutata e così si potrebbero evitare fenomeni di siccità. Sarebbe una fantastica vittoria”. Ma, visto che non si possono effettuare adeguati esperimenti, tali ipotesi restano al livello di speculazione teorica.
The Guardian riconosce, inoltre, che la gestione di qualsiasi schema di geoingegneria sollevi ovvie questioni di geopolitica e di governance globale … e questo è già un chiaro conflitto d’interessi fra i diversi Stati.
Il Council on Foreign Relations, nel suo blog, si riferisce direttamente all’uso come armi di queste tecnologie: “La geoingegneria si riferisce a quelle tecnologie di manipolazione del clima che vengono impiegate nei beni comuni globali (CBG). Possono agire nella stratosfera o in alto mare e comprendono l’iniezione di aerosol stratosferico, la fertilizzazione degli oceani con il ferro e la creazione delle nuvole in mare. Il CBG non è ancora governato in modo completo dal Diritto Internazionale. Le leggi ambientali e quelle di guerra si applicano solo indirettamente o in condizioni specifiche. Tuttavia, il quadro della sicurezza nazionale è inseparabile dalle questioni scientifiche, legali ed etiche che circondano il CBG, proprio come lo fu per lo sviluppo della bomba atomica. Se una grande potenza come gli Stati Uniti decidesse di utilizzare il CBG, questo potrebbe essere visto come un tacito permesso alle altre grandi potenze, come la Cina, o medie potenze con buone capacità scientifiche, come il Regno Unito, di fare la stessa cosa, specialmente se considerassero questa tecnologia come un vantaggio strategico o tattico. Tutto questo potrebbe poi sfociare in una sorta di ‘corsa agli armamenti climatici’, in cui ogni Stato potrebbe manipolare il clima a proprio vantaggio”.
Si tratta di un palese riconoscimento all’esistenza delle armi climatiche.
La rivista “Foreign Affairs” del “Council on Foreign Relations”ha spinto il tema della geoingegneria per molti anni. Le sue preoccupazioni riguardo una corsa agli armamenti climatici non dovrebbero essere fraintese. Gli Stati Uniti, in effetti, possiedono un certo numero di brevetti in questo settore. La legalizzazione di tali tecnologie e il loro uso a livello internazionale porterebbero non solo enormi profitti alle aziende americane, ma darebbe loro una sorta di diritto morale ad essere in cima alla piramide nella gestione di questi processi.
Uno dei primi brevetti in questo settore è lo US3613992. Nome: Metodo di modifica del clima. L’inventore è Robert Knollenberg e il brevetto è stato depositato nel marzo 1966. Da allora, il Governo degli Stati Uniti ha sperimentato tutti i tipi di innovazione per cercare di modificare il clima.
Un brevetto simile è lo US3564253: “Sistema e metodo per l’irradiazione delle superfici dei pianeti”. L’inventore è Arthur Buckingham della Westinghouse Electric Corporation, mentre il brevetto è stato registrato il 16 febbraio 1971. Con questo metodo non si tratta più di “inseminare”le nuvole (cosa che si può fare semplicemente usando gli aerei), ma di un’applicazione più mirata che assomiglia alla meccanica di un’arma.
Fra i brevetti più recenti è interessante lo US5762298: “Uso di satelliti artificiali in orbite terrestri per modificare l’effetto della radiazione solare sul clima terrestre”. L’inventore è Franklin Chen e il brevetto è stato concesso nel giugno 1998. Inoltre, c’è un certo numero di “brevetti chiusi” — in altre parole, i dettagli sono secretati per ragioni militari o d’Intelligence degli Stati Uniti.
Ci sono già diverse aziende — esistenti o in fase di sviluppo — che producono sistemi e dispositivi basati su queste tecnologie. Ma ci sono anche alcune organizzazioniche ne monitorano l’emersione e che descrivono in dettaglio il loro impatto. Quindi, non è un segreto per nessuno che ci siano di per sé delle armi climatiche.
Ciò che è più difficile da determinare è l’interdipendenza tra fenomeni meteorologici gravi e il possibile uso di tecnologie di geoingegneria. Per ora, i globalisti occidentali danno tutta la colpa al riscaldamento globale e propongono di combatterlo con i metodi che, seppur in parte, abbiamo visto sopra.
Haarp: le foto satellitari Nasa che dimostrano la manipolazione climatica
Le immagini satellitari della NASA hanno rivelato ciò che viene definita “la prova scioccante della geoingegneria climatica”.
Come potete osservare:
L’immagine sopra, insieme a quelle mostrate di seguito, mostrano quelle che sono definite come “varianti degli impatti delle radiofrequenze”:
Secondo Dane Wigington, giornalista per Wakeup-World, le regioni costiere africane sono un focolaio per gli esperimenti di geoingegneria, nonostante questi eventi siano citati dai media mainstream come il risultato di “polvere” nell’aria…
In quest’ultima foto possiamo osservare modelli di nuvole dall’ aspetto unico che si sono formati vicino ad una stazione HAARP
Un’altra interessante lettura la potete trovare cliccando sul seguente link👇
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