Covid, EMA: tromboembolia venosa effetto collaterale del vaccino Johnson&Johnson
di Filomena Fotia – MeteoWeb.eu
L’EMA ha concluso che esiste un possibile collegamento a rari casi di tromboembolia venosa (Tev) con il vaccino anti-Covid Johnson&Johnson
Il Comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha concluso che esiste un possibile collegamento tra rari casi di tromboembolia venosa (TEV) ed il vaccino anti-Covid Johnson&Johnson.
LA TEV è una condizione in cui si forma un coagulo di sangue in una vena profonda, solitamente in una gamba, un braccio o un inguine, e può raggiungere i polmoni causando un blocco dell’afflusso di sangue, con possibili conseguenze potenzialmente letali.
Il problema di sicurezza è distinto dall’effetto collaterale molto raro della trombosi con sindrome da trombocitopenia (Tts) (cioè coaguli di sangue con piastrine basse).
La Tev è stata inclusa nel piano di gestione del rischio per il vaccino Johnson&Johnson come un problema di sicurezza da indagare, sulla base di una percentuale più elevata di casi di Tev osservati all’interno del gruppo vaccinato rispetto al gruppo placebo nell’ampio studio clinico che è stato utilizzato per autorizzare questo vaccino.
La questione è stata tenuta sotto stretto controllo.
Il comitato ha riesaminato nuove prove dallo studio sopra descritto, nonché nuove prove da un altro ampio studio clinico, ed ha concluso che esiste una ragionevole possibilità che rari casi di Tev siano collegati alla vaccinazione con il vaccino Johnson&Johnson.
Il comitato raccomanda pertanto di elencare la Tev come un raro effetto collaterale del vaccino Johnson&Johnson nelle informazioni sul prodotto, insieme a un avvertimento per sensibilizzare gli operatori sanitari e le persone che assumono il vaccino, in particolare coloro che potrebbero avere un aumentato rischio di Tev.