Niente scatti di anzianità per il dipendente pubblico che non ha il green pass. Ecco cosa prevedono le linee guida del ministro Brunetta

LASCIAMOLI SFOGARE! IL LORO DELIRIO MASSONICO, COSTRUITO SU UNA CARICA DI CATTIVERIA FUORI LUOGO VERSO L’ESSERE UMANO LI STA CONDUCENDO SU UN BINARIO UNICO CHE NON LI PORTERA’ MOLTO LONTANO, SE NON AD UNO SCONTRO FRONTALE CONTRO IL POPOLO RISVEGLIATO, E IN PARTE MAI ADDORMENTATO, CHE HA CAPITO DOVE QUESTI “ ILLUSTRI” MASNADIERI INTENDEREBBERO COLLOCARE IL L’UMANITÀ SUBALTERNA (SECONDO LORO). MA QUANTO E’ GRANDE LA TORTA DA SPARTIRE TRA TUTTI I VENDUTI DEL NOSTRO PAESE? MA I NOSTRI POLITICANTI DA 4 SOLDI, CREDONO DAVVERO CHE RIMARRANNO IN ETERNO SU QUELLO SCRANNO PARLAMENTARE CON TUTTI I BENEFIT CHE LA POSIZIONE ELARGISCE? MA COME RECITA UN ADAGIO POPOLARE:

Il più grande nemico della Conoscenza non e’ l’ignoranza, ma l’illusione della Conoscenza”

Marzia MC Chiocchi

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FONTE: orizzontescuola.it

L’ultima bozza delle linee guida firmate dal ministro della Salute Roberto Speranza e da quello della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che attuano il decreto approvato il 16 settembre (127/2021), prevedono alcune novità per i dipendenti pubblici.

Nel testo si ribadisce che i lavoratori che non possono accedere al lavoro perché sprovvisti di green pass (non sono cioè in grado di esibirlo in formato cartaceo o digitale) sono considerati assenti ingiustificati: per ciascun giorno di mancato servizio non avranno diritto non solo alla retribuzione ma neanche al contributo previdenziale, oltre a perdere l’anzianità di servizio.

Così come segnala il Sole 24 Ore, le linee guida precisano che “in relazione alle giornate di assenza ingiustificata, al lavoratore non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati, intendendosi qualsiasi componente della retribuzione (anche di natura previdenziale) avente carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario comunque denominato, previsto per la giornata di lavoro non prestata”.

Inoltre “i giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione di ferie e comportano la corrispondente perdita di anzianità di servizio”.

Niente lavoro agile per il personale scolastico senza Green pass, Ministero: dal 15 ottobre in presenza tutta la PA

Il personale privo di certificazione verde COVID-19 ha diritto di richiedere di svolgere la propria attività lavorativa in smart working? No, non esiste questo diritto: a precisarlo il ministero con una FAQ. Il diritto allo smart working è previsto, ad ora, fino al 31 ottobre 2021 per i lavoratori fragili ai sensi dell’art. 26 co. 2 bis del decreto-legge n. 18/2020.

Il restante personale che non ha la certificazione verde non ha diritto di svolgere la propria prestazione in modalità agile per ovviare alla mancanza della certificazione – chiarisce ancora il ministero. L’organizzazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile, infatti, spetta esclusivamente al dirigente scolastico ai sensi dell’art. 263 del decreto-legge n. 34/2020.

Peraltro, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2021 prevede che, a decorrere dal 15 ottobre 2021, la modalità di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni sarà di regola quella in presenza.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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