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23 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Un dossier esplosivo, 60 pagine (con tanto di nomi) firmate da Livia Codarin, Laura Harth e Jichang Lulu, ricercatori per il Comitato globale per lo Stato di diritto «Marco Pannella» e Sinopsis, un progetto della Ong ceca AcaMedia e della facoltà di Sinologia dell’Università Carolina di Praga, mette in evidenza il fatto che l’Italia è facile terra di conquista per la Cina, con un vasto sistema di agenzie di influenza organizzato dal PCC (dai media agli istituti di cultura) che arriva fin dentro il nostro Parlamento italiano. Occorre infatti, si afferma nel dossier ripreso da Libero,

coltivare relazioni con un nucleo pienamente allineato al PCC e circondare questo nocciolo duro di sostenitori con ulteriori ‘strati’ di individui altrettanto efficaci nel legittimare il PCC, sia per la loro maggiore popolarità sia per le loro critiche costruttive”.

La diplomazia alternativa la fanno realtà come l’Associazione di Amicizia del Popolo Cinese con l’Estero (CPAFFC), di cui partner chiave in Italia è l’Italy China Friendship Association, nata nel 2012 e guidata dall’ex presidente della Camera, e conduttrice televisiva, Irene Pivetti. Ma uno dei perni maggiori di questa ‘Spectre neo-post-nazional-comunista’ per nulla di fantasia è il Dipartimento per i contatti internazionali (ILD). Il suo referente italiano è l’Associazione parlamentare Italia-Cina, o Associazione Amici della Cina. Vinicio Peluffo, già deputato del Partito Democratico (PD) e oggi suo segretario regionale in Lombardia, l’ha presieduta dal 2013 al 2019. Poi è subentrata Maria Rizzotti, senatrice di Forza Italia, che nel marzo 2020 bucò i media di Pechino per le lodi rivolte alla gestione cinese del CoViD-19, altra lancia della più recente propaganda cinese verso lo Stivale”. 

Nel 2019 delegazioni degli “Amici” sono state a Pechino e in Tibet, ripetendo sul secondo le fake news della prima. “A guidarle era Mauro Maria Marino, deputato di Italia Viva, all’epoca presidente della Commissione Bilancio del Senato. Altro membro notevole dell’Associazione è Marina Berlinghieri, deputata del PD, che nel 2016 era nello Yunnan e che nel 2019 ha incontrato l’ILD. Oggi però più degli “Amici” conta l’Istituto per la Cultura Cinese. Fondato nel 2016 dall’allora senatore PD Alessandro Maran e dell’ambasciata cinese in Italia quando Matteo Renzi era premier, prevede per statuto la partecipazione di rappresentanti sia del ministero italiano degli Esteri sia dell’ambasciata cinese nelle riunioni dirigenziali”.

Alla presidenza Maran è poi seguita quella di Vito Petrocelli (M5S), presidente della Commissione Esteri del Senato. “Oggi presiede invece Ettore Rosato, vicepresidente della Camera e coordinatore nazionale di Italia Viva. L’ambasciata cinese si congratulò per la sua nomina due settimane dopo avere tuonato contro i parlamentari italiani che avevano osato videocollegarsi con l’attivista democratico di Hong Kong, Joshua Wong, come pure aveva espresso “disappunto” la Farnesina. Davide Antonio Ambroselli, impiegato nell’ufficio legislativo del Senato per Italia Viva, è l’attuale vicepresidente e direttore dell’ICC. Il comitato scientifico lo guida Stefania Giannini, già ministro dell’Istruzione del governo Renzi, poi al vertice del Dipartimento Istruzione dell’UNESCO”.

Nel 2017, all’assemblea pubblica dell’ICC in Senato, c’erano Pier Ferdinando Casini (Centristi per l’Europa), già presidente della Camera, e soprattutto l’allora presidente del Senato Pietro Grasso (Partito Democratico e ora Liberi e Uguali), che due anni prima incontrò il premier Li Keqiang in Cina e svolse una lezione di “etica politica” alla Scuola centrale del PCC. Quando lo stesso anno l’ICC organizzò la presentazione della traduzione del libro di Xi Jinping, Governare la Cina (Giunti), Grasso tenne l’orazione inaugurale. Oltre all’allora vicepresidente della Camera e attuale viceministro degli Esteri, Marina Sereni (PD) e all’ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, vi era anche l’allora ambasciatore d’Italia in Cina Ettore Sequi”.

Sequi è poi diventato prima Capo di gabinetto poi Segretario generale del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Lo stesso Di Maio che nel marzo 2019 firmò da vicepremier e da ministro per lo Sviluppo economico il ‘Memorandum d’intesa’ con Pechino, ispirato dal suo Sottosegretario, Michele Geraci, che è un mero inginocchiamento politico del nostro Paese alla strategia tentacolare della cosiddetta «Nuova via della seta» con cui la Cina vuole sinizzare la globalizzazione. E Sequi ha gestito il Piano d’azione triennale per il rafforzamento della collaborazione, 2021-2023 fra Italia e Cina, denunciato in giugno su Formiche.net da Laura Harth, una delle autrici del dossier Sinopsis. Il linguaggio del “Piano” è infatti l’opposto di quello usato da Mario Draghi quando, al G7 di Carbis Bay, manifestò l’intenzione di rivedere il ‘Memorandum Geraci/Di Maio’. Che infatti non è ancora stato riveduto”.

Fonte: Il Paragone

LA VIA DELLA SETA ⤵️

https://www.agi.it/economia/belt_and_road_via_della_seta_italia_cina-5114937/news/2019-03-08/amp/

L’ombra di Pechino si sta allungando su tutto il nostro Paese. Accade giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, quartiere dopo quartiere, fabbrica dopo fabbrica: ⤵️

https://www.panorama.it/amp/cina-conquista-italia-mario-giordano-libro-2644803155

I 29 ACCORDI ITALIA/CINA (Affari Italiani: 29 accordi tra Italia e Cina punto per punto.

LE FOTO PIÙ ELOQUENTI

ACCORDO CINA/VATICANO ⤵️

http://www.asianews.it/notizie-it/Pechino:-Il-rinnovo-dell%E2%80%99accordo-sino-vaticano-s%C3%AC,-probabilmente-51012.html

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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22 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.li

Nonostante ci sia una bella fetta di onorevoli preoccupati all’idea di un ritorno al voto, che minaccerebbe le loro preziose poltrone, quella delle elezioni anticipate è ipotesi sempre più forte con l’avvicinarsi della scelta del prossimo Presidente della Repubblica. Una data già segnata in rosso sul calendario da tutti i partiti, impegnati in serrate trattative per individuare il successore di Sergio Matterella. E che segnerà la fine della legislatura, con successiva, nuova tornata elettorale. Scenario sostenuto anche da una personalità di spicco del governo come Matteo Renzi.

Matteo Renzi a “La Leopolda”

Il leader di Italia Viva, impegnato in questi giorni sul palco della Leopolda, non ha infatti usato troppi giri di parole, indicando il ritorno al voto nel 2022 come “molto probabile”. Anche se non lo ha detto apertamente, l’ex premier condivide l’opinione di molti analisti: la maggioranza a sostegno del governo Draghi è sempre più frammentata e schizofrenica. Forse non esiste già più, come dimostrato dalle tante tensioni all’interno dei partiti: i gruppi parlamentari di Pd e M5S, in particolare, non sembrano rispondere ai rispettivi leader, rassegnati ormai all’idea di dover riazzerare.

Giorgia Meloni

A premere è anche Giorgia Meloni, che vuole passare presto all’incasso e approfittare di sondaggi che la danno sempre più leader del centrodestra. E allora, il dado è presto tratto. Sulle pagine di Libero, Alessandro Sallusti ha sottolineato d’altronde come non sia un caso che Renzi parli apertamente di elezioni. Numeri alla mano, Italia Viva non trarrebbe alcun vantaggio da un ritorno al voto che finirebbe per ridurne, e di parecchio, il peso in Parlamento. Forse addirittura a spazzarlo via. Il sospetto, allora, è che dietro le parole dell’ex premier ci sia altro.

Renzi è ormai noto per il suo modo machiavellico di intendere la politica. Tesse trame e sottotrame, alterna annunci e smentite. Se parla di elezioni, quindi, è possibile che stia in realtà preparando un piano B proprio per scongiurarle. Anche se il ritorno al voto nel 2022 si fa, col passare delle settimane, sempre più probabile.

Fonte: Il Paragone

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22 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Toti nel mirino della Gdf, indagine per finanziamento illecito. Il presidente della Liguria Giovanni Toti è finito nel mirino della guardia di finanza per un presunto finanziamento illecito diretto alla sua fondazione Change. Una vicenda molto simile, a quella relativa a Matteo Renzi, con la lente d’ingrandimento degli inquirenti puntata sui soldi arrivati alla Fondazione Open.

La Guardia di Finanza, su mandato della Procura di Genova, lo scorso marzo ha bussato alla porta di tre grandi gruppi industriali: Moby di Vincenzo Onorato, Europam della famiglia Costantino, Waste Italia di Pietro Colucci. I finanzieri del nucleo di polizia economica e finanziaria di Genova hanno chiesto alle aziende di fornire le delibere con cui negli anni scorsi i rispettivi consigli di amministrazione hanno autorizzato versamenti da decine di migliaia di euro a beneficio del Comitato Change e del Comitato Giovanni Toti Liguria, entrambi legati al presidente della Regione Liguria.

Finanziamento illecito, le ipotesi

L’ipotesi degli inquirenti – prosegue il Fatto – è che le donazioni effettuate da queste aziende siano finanziamenti illeciti diretti a Toti, ex coordinatore di Forza Italia e oggi leader di Cambiamo, partito che conta 15 parlamentari tra Camera e Senato. L’inchiesta nasce da una serie di segnalazioni di operazioni sospette inviate da varie banche alla Uif, l’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia. Sotto la lente degli inquirenti, il fascicolo per ora è a carico di ignoti, sono finiti soprattutto i conti correnti del Comitato Change, fondato nel gennaio del 2016, sette mesi dopo l’elezione di Toti alla presidenza della Regione Liguria, e poi diventato Fondazione Change.

TOTI: FINANZIAMENTI TUTTI REGOLARMENTE REGISTRATI

In una nota, lo staff del presidente della Regione Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti, in merito agli articoli dei due quotidiani relativi all’inchiesta, lo difende scrivendo “Nei fatti, i finanziamenti di cui si parla sono tutti regolarmente registrati nei termini di legge, si riferiscono a molte annualità di bilancio e sono stati erogati con rigorosa attenzione a quanto previsto dalle norme di legge che regolano la materia”. 

A VOI LA RIFLESSIONE!

Fonte: Affari Italiani

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22 Novembre 2021 – di Davide Donateo (DatabaseItalia)

L’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha lanciato un appello a tutto il mondo affinché uomini e donne si uniscano contro le forze oscure del globalismo. 
L’arcivescovo Viganò ha inviato a The Gateway Pundit il suo video/appello per un’alleanza antiglobalista.
La sua è una commovente chiamata all’unità, al coraggio, alla forza e alla fede.

Il video e il testo sono un appello internazionale per la creazione di un’alleanza antiglobalista per sconfiggere le élite malvagie che desiderano schiavizzare uomini e donne liberi

Dall’Arcivescovo Viganò: ⤵️

Questa alleanza Anti-Globalista dovrà riunire le Nazioni che intendono sfuggire al giogo infernale della tirannia e affermare la propria sovranità, stringendo accordi di mutua collaborazione con Nazioni e popoli che ne condividano i principi e il comune anelito alla libertà , giustizia e bontà . Dovrà denunciare i crimini dell’élite, identificare i responsabili, denunciarli ai tribunali internazionali e limitare il loro strapotere e l’influenza dannosa. Dovrà impedire l’azione delle lobby, soprattutto lottando contro la corruzione dei funzionari statali e di coloro che lavorano nel settore dell’informazione, e congelando il capitale utilizzato per destabilizzare l’ordine sociale.

L’intera questione della pandemia è strumentale al Grande Reset, ed è quest’ultimo che dobbiamo combattere. Penso che, in questo momento, sia più opportuno creare un movimento di popolo che chiami, in un’Alleanza Antiglobalista, cattolici, cristiani e persone di buona volontà. Questo è il primo appello che faccio in tal senso.
…Se l’attacco è globale. Anche la difesa deve essere globale

FONTI: Testo del messaggio di Mons. Vigano’⤵️
https://it.scribd.com/embeds/540484236/content?start_page=1&view_mode=scroll&access_key=key-2LhAFGlBFTWOHTer8WfP

VIDEO MESSAGGIO IN INGLESE ⤵️

https://rumble.com/embed/vmsfd5/?pub=5o49d#?secret=FtZQUL2Bqc

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22 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Adriano Celentano torna a far discutere, attraverso un post su Instagram. Il cantante nel suo lungo discorso attacca “certi conduttori tv” che ritiene “responsabili dell’odio che c’è nelle strade”. Il molleggiato, poi, definisce gli stessi degli “Ignoranti”. L’argomento cruciale che ha scaturito la sua ira è il Covid e le ospitate di virologi e altre personalità nei vari talk televisivi.

Adriano Celentano attacca: “I responsabili di odio sono i conduttori Tv. Degli ignoranti”

ECCO COSA HA SCRITTO:⤵️

“Dal comando supremo di Provocata-Pandemia è stato emesso un nuovo BOLLETTINO di GUERRA, il quale ci informa che il vero pericolo dei contagi, oggi come oggi, sembra non dipendere tanto dal Virus, quanto da certi INSIDIOSI – ESSERI chiamati CONDUTTORI. Bestie docili al vedersi, ma i loro artigli sono a dir poco MICIDIALI. Essi si presentano come OSPITI sotto forma di esseri umani pronti a distribuire la loro rabbia (molto spesso con la bava alla bocca) nei vari Talk show” –

L’attacco, tra le righe, a luca Telese

Il molleggiato poi attacca una persona in particolare senza fare il nome: “Il capostipite di questi distributori di ODIO, non voglio fare il nome altrimenti non viene radiato, è un tipo grassottello coi baffi non sempre tagliati bene… individui chiamati apposta per parlare sopra a chi (con pacatezza) dice cose sensate, in modo che L’onda NERA dell’ODIO sgorghi come un fiume in piena nelle case degli italiani. Ma i veri responsabili di questo grave INNESTO che sta mettendo a dura prova la pazienza degli italiani, sono i Conduttori. Andrebbero licenziati – TUTTI in TRONCO – sia maschi che femmine”.

“Non ci vuole tanto per capire che sono proprio loro i MAGGIORI RESPONSABILI di tutto questo ODIO che invade le strade. È chiaro che non lo fanno apposta. La loro è solo PURA ignoranza. PERICOLOSA, ma ignoranza. E io che sono il Re ne conosco bene la materia. Ma loro no. Perché ignorano completamente il fatto che per condurre una trasmissione ci vuole COMPETENZA. Poveri ignoranti che non siete altro… è questa la vostra disgrazia”.

Adriano Celentano sul caso delle minacce a Bassetti

Il molleggiato nel lungo post si sofferma sulle minacce di morte ricevute da Bassetti e scrive: “Non avete ancora capito che il Conduttore non è quello che aizza, interrompe, non fa parlare e prende le difese dell’amico di chi ti da lo stipendio. Il vero Conduttore non è di parte e non ha paura di essere licenziato. Il vero Conduttore è il bravo prete di campagna amico, sia di chi si – VACCINA – e in egual MISURA di chi – NON si VACCINA. Ecco perché, sempre di più, sto maturando l’idea di tornare in televisione. Perché la vostra non è televisione. La vostra è solo un misero schermo scolorito, pieno di voi stessi. Per fare televisione bisogna essere ROCK.. e voi purtroppo siete LENTI.. Come LENTI sono quei pazzi che hanno minacciato di morte Bassetti. Noooo ragazzi!!! Non avete capito un CA**O e mi scuso per il Ca**o ma ormai l’ho scritto… purtroppo siete fuori moda e non capisco come non vi entri in mente che nessuna battaglia può essere vinta con la violenza”.

Come fate a non capire che la violenza UCCIDE chi la fa… non chi la subisce… Chi la subisce al massimo muore. Ma chi la fa, vive in uno stato di continua SOFFERENZA... Perché dal momento che uccide, la MORTE ce l’avrà nel CUORE.. Ma voi, potete rimediare… se volete… Sarebbe una SACROSANTA lezione di Rock a tutto il mondo politico e non…” Firmato “L’Inesistente”. 

Adriano Celentano: “Grassottello coi baffi non è riferito a Maurizio Costanzo”

All’indomani del post publicato su Instagram, Adriano Celentano fa un’importante precisazione. Qualcuno ha pensato che il molleggiato in un certo qual modo facesse riferimento, nel suo discorso, a Maurizio Costanzo. Celentano precisa: Caro Costanzo, detto anche Maurizio il grande! Quando parlavo del grassottello coi baffi non sempre tagliati bene, non mi riferivo a te. Tu, anche quando attacchi non sei mai arrogante! Sai come sono i giornalisti, a volte non capiscono…”.

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21 Novembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi – montaggio video di Monica Tomasello – a cura della redazione Co.Te.Li (Comitato Tecnico Libera Informazione) – foto e video Rossana Lomonaco

La piazza del Circo Massimo a Roma era la più attesa dopo quella del 9 ottobre scorso che aveva convogliato nell’URBE, in Piazza del Popolo, migliaia di persone per protestare contro la politica anticostituzionale, le restrizioni, le imposizioni vaccinali e il marchio a fuoco che le contraddistingue, ovvero il Green Pass. Il Circo Massimo del 20 novembre era pieno si, ma con una difficoltà ottica a rilevare il grande afflusso, dal momento che il luogo si presentava e si presenta di un enorme vastità e dispersione. E siamo stati in molti a pensare che il comune di Roma abbia concesso questa enorme area, nella speranza che la manifestazione risultasse visivamente un flop. Ma non è stato proprio così. Saremmo potuti essere molti di più, ma il risultato e’ stato comunque positivo, e il palco ha visto l’alternarsi di quei cavalli di razza che, in questo anno e mezzo, hanno girato l’Italia in lungo e largo per svegliare un paese, sotto ipnosi e per buona parte terrorizzato dal tam tam mediatico destabilizzante! Ci riferiamo, tra gli altri, ai due principali influenzer del web, Andrea Colombini e Zainz, Ornella Mariani Forni, il medico sospeso Mariano Amici, lo scrittore Michele Giovagnoli, il manager internazionale Rosario del Priore e, a chiudere la serata il cantautore Povia.

Prima che gli interventi entrassero nel vivo, abbiamo intervistato Ornella Mariani Forni e Rosario del Priore, oltre che chiedere ad alcune persone della piazza, cosa le avesse spinte a partecipare

ECCO IL SERVIZIO ⤵️⤵️⤵️

https://youtu.be/-eh8wU9ayzw

Terminata la narrazione giornalistica, entro nello specifico, per analizzare alcuni comportamenti e fare le valutazioni necessarie sul futuro di questi appuntamenti di lotta.
Il governo, ben consapevole di come la pensa una significativa percentuale di italiani, continua a portare avanti il suo programma distruttivo e restrittivo, come da tabella di marcia, consegnata dai massoni della Terra mentre, molti giornalisti, che io definirei piuttosto giornalai, stanno cercando la rissa, nella speranza di accendere una miccia, su cui la maggioranza non vuole avvicinare il cerino.

Selvaggia Lucarelli

E’ IL CASO DELLA FACINOROSISSIMA SELVAGGIA LUCARELLI, DISGUSTOSA ATTACCABRIGHE, ONNIPRESENTE E COSTANTE OSPITE DELLA TV TRASH, CON L’UNICO SCOPO DI CALDEGGIARE LA DITTATURA DI PENSIERO DELLA NOSTRA POLITICA. LA LUCARELLI, IN UN VIDEO, HA DENUNCIATO CHE SAREBBE STATA ATTACCATA, PROPRIO AL CIRCO MASSIMO, DA UN NO VAX AL QUALE AVREBBE RIVOLTO UNA DOMANDA.

CARA LUCARELLI. IL TUO TENTATIVO DI DENIGRARE LA PIAZZA NON È ANDATO COME SPERAVI, PERCHÉ OLTRE LE TUE STRENUE E IDIOTE PROVOCAZIONI NON SAI ANDARE.
PURTROPPO, DA OLTRE UN ANNO, STAI CERCANDO VISIBILITÀ E CONSENSO DAL TUO PARTITO DI RIFERIMENTO CHE, NON SAPENDO COME USCIRE ILLESO DA QUESTO CUMULO DI BUGIE, ADESSO SI ATTACCA A DONNETTE E DONNICCIUOLE E INFLUENZER DI POCO CERVELLO, PER INFASTIDIRE E DENUNCIARE, CHI NON LO STA CERCANDO. E CIÒ CHE E’ PEGGIO È CHE SCEGLI, CON PRECISIONE CHIRURGICA CHI, PIÙ FUMANTINO DI ALTRI, POTREBBE RISPONDERTI CON MOLTA IMPULSIVITÀ.

MA NOI, PRESENTI AL CIRCO MASSIMO, NON CI SIAMO ACCORTI DI NIENTE, LA POLIZIA (TANTA) ERA TRANQUILLA NELLE SUE POSTAZIONI DI CONTROLLO INTORNO E DENTRO LA PIAZZA, ASCOLTANDO SENZA CONFLITTO. MA MI SORGE UNA DOMANDA…NON E’ CHE HAI MONTATO QUESTO BREVISSIMO REALITY PER SCATENARE UN POLVERONE SU QUALCOSA A CUI NEPPURE TU CREDI? INOLTRE, SE LA POLIZIA AVESSE VOLUTO, PERCHÉ NON HA OBBLIGATO I PRESENTI CHE NON INDOSSAVANO LA MASCERINA A METTERLA? ANCHE QUESTA DOMANDA, CHE TU PONI A NOI E NON ALLE FORZE DELL’ORDINE, NON TI FA PENSARE CHE PURE LORO SI STANNO PONENDO DELLE DOMANDE? FINISCO QUI. DI TE HO PARLATO FIN TROPPO. QUINDIA CHI ERA PRESENTE LASCIO LE PROPRIE VALUTAZIONI.

La riflessione, adesso, si pone su un altro fronte. La piazza così com’è, ha ancora un senso? Io credo che sia urgente un salto quantico. Le parole pronunciate, trasmesse con pathos dai protagonisti di questa stagione di lotta, dovrebbero essere trasformate in fatti concreti, azioni, ma credo, purtroppo, che in molti si stiano appoggiando a chi sta lottando al loro posto, zavorrandosi su quelle persone che, invece, avrebbero bisogno di sostegno e non solo a parole. Un pensiero convalidato dalla mia esperienza sul campo proprio ieri, quando, andando in mezzo alla gente per chiedere la motivazione che li avesse portati li, ho ottenuto molti rifiuti a rispondere davanti alla telecamera, e chi ha accettato, aveva una fantastica vitalità’ e determinazione. Motivazione del diniego? “

NON VOGLIAMO APPARIRE PER NON ESSERE SCHEDATI COME NO VAX, PER POI RISCHIARE RIPERCUSSIONI NEGATIVE NEL NOSTRO VIVERE QUOTIDIANO” oppure “ABBIAMO TIMORE CHE MANIPOLIATE LE NOSTRE RISPOSTE. NON CI FIDIAMO”. E CIÒ CHE PIÙ NON È PIACIUTO, È CHE A DIRE NO SONO STATE TROPPE DONNE!
MA IN QUESTO MODO….DOVE VOGLIAMO ANDARE?

È TUTTO!

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21 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li –

IL DISEGNO MASSONICO DI IMPOVERIRE IL PAESE ITALIA SI STA CONCRETIZZANDO OGNI GIORNO DI PIÙ’ ANCHE SE, COME SEMPRE, IL MAINSTREAM CE LA METTERÀ TUTTA PER DIRE CHE LE LUCCIOLE SON DIVENTATE LANTERNE! E COSÌ, DA QUI IN AVANTI, COME HA ANCHE SOTTOLINEATO IL PRESIDENTE MATTARELLA, SARÀ’ DIVULGATA SENZA FRENO, LA FALSA NOTIZIA CHE L’ECONOMIA È IN NETTO MIGLIORAMENTO E CHE LA CRISI È ALLE NOSTRE SPALLE! PAZZO O PIUTTOSTO IPNOTIZZATO A CHI CREDE A TUTTO CIÒ! LEGGERE LA NOTIZIA CHE SEGUIRÀ NON SARA, INFATTI, PER NIENTE CONFORTANTE…

Confturismo-Confcommercio-Swg parla chiaro e lancia già un allarme: se un mese fa 35 milioni di italiani erano pronti a partire per le vacanze tra il ponte dell’Immacolata, Natale e Capodanno, adesso le disdette arrivano a due milioni e mezzo, con undici milioni di italiani che erano pronti a prenotare.

Ciò che sta prevalendo è l’incertezza e non la pauraha dichiarato il presidente di Confturismo-Confcommercio Luca Patané, alle agenzie di stampa – “e per questo, servono indicazioni chiare e immediate delle autorità competenti sulle eventuali regole da adottare per affrontare in sicurezza le prossime festività”. Anche Assoutenti ipotizza un impatto fortissimo delle restrizioni per il Covid sul turismo natalizio. Le perdite per l’economia italiana potrebbero arrivare a 10 miliardi. Un ulteriore drastica frenata per un settore che nel 2020 ha già perso oltre 100 miliardi, un quarto della caduta del Pil. La stagione invernale, come sappiamo, è un dei momenti cruciali dell’anno per gli operatori del turismo italiani. La presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli, ricorda che “hanno lavorato davvero solo per 70 giorni, per cui adesso «i protocolli devono essere ragionevoli, il tema delle capienze e dei controlli non è banale». Dal settore si chiede, inoltre, che alle città d’arte vadano garantiti gli arrivi degli stranieri, anche andando oltre i “corridoi” stabiliti con alcuni Paesi.

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, c’è comunque un 35,5% di italiani, più di 12 milioni, che partiranno comunque e ai quali le stringenti maglie del green pass non fanno paura. Bisogna però annotare che, nella metà dei casi, si parla di individui che trascorreranno le vacanze presso familiari o amici. Ciò significa che all’indotto del turismo arriverà ben poco, poiché non usufruiranno di di servizi turistici veri e propri. Chi resiste, dunque, è chi non sarà costretto a confrontarsi col complesso meccanismo di “selezione” messo in campo dal green pass e chi non si dovrà preoccupare di nuove, allarmanti, decisioni che potrebbero giungere dal governo dopo la cabina di regia prevista per martedì.

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21 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonti: varie e citate

I MASSONI CHE CI GOVERNANO NON DEMORDONO E NOI… MENO DI LORO. CONTINUANO, QUOTIDIANAMENTE, A FARE LE STESSE, IDENTICHE E FERALI DICHIARAZIONI, PENSANDO CHE, IL LAVAGGIO DEL CERVELLO INDOTTO CON MESSAGGI SUBLIMINALI (ES:PUBBLICITÀ) IN TUTTI QUESTI ANNI, POSSA ESSERE ANCORA EFFICACE PER LA TOTALITÀ DELLE PERSONE. MA I CONTI SENZA L’OSTE NON SI FANNO, E ARRIVA UN MOMENTO IN CUI, SUBIRE NON VA BENE PIÙ BENE A NESSUNO. RISULTATO…MAI SOTTOVALUTARE IL POPOLO SOVRANO! DIVENTA ATTO DI LESA MAESTÀ. TRAETE VOI IL “ DADO”!

E COSÌ ⤵️

In prima linea nella battaglia per l’obbligo vaccinale è il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti , il quale si sta facendo portavoce di una richiesta sempre più pressante proveniente dalle regioni del nord. Richiesta che, negli ultimi giorni, ha raccolto anche Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca, erede di Grisù lanciafiamme, che ha dichiarato: «Mi sembra il minimo». (Affari Italiani)

Anche il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa è sulla stessa linea: «Siamo stati il primo Paese in Europa a introdurre l’obbligo vaccinale per i sanitari e io non escludo di poter fare una riflessione e valutare se è opportuno introdurre l’obbligo per altre categorie che hanno un contatto costante con il pubblico, le forze dell’ordine, coloro che operano nella grande distribuzione».

A ruota Francesco Boccia, deputato del Partito Democratico: «Non vedo altra strada rispetto all’obbligo vaccinale. La scelta dell’Austria a favore dell’obbligo da febbraio è una dura e disperata rincorsa dopo le scelte parziali fatte nei mesi scorsi. Evitiamo di trovarci nella stessa condizione. Per quanto ci riguarda, lo diciamo da mesi e abbiamo sempre sostenuto iniziative improntate sul massimo rigore».

Tramite SkyTg24 si leggono le seguenti opinioni:

Walter Ricciardi

Walter Ricciardi, consigliere del ministro alla Salute Roberto Speranza, sottolinea: è giusto l’obbligo «per i professionisti della sanità ma andrebbe introdotto anche per chi lavora nella scuola».

Così anche Guido Rasi, consulente del Commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo: «Se si deve arrivare all’obbligo di vaccinazione, ci si arrivi! Non è tollerabile riempire di nuovo gli ospedali di Covid quando ci sono migliaia di patologie che aspettano ormai da due anni, non è proprio più morale».

A favore anche Sergio Abrignani, immunologo all’Università statale di Milano e membro del Cts: «Proporrei l’obbligo vaccinale perché le malattie infettive le contieni quando vaccini tutti e lo abbiamo visto con la polio, il vaiolo e altre malattie».

Giorgio Palu’

Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco e componente del Comitato tecnico scientifico, si è espresso in modo chiaro a favore della vaccinazione obbligatoria: «Credo che sia necessario interrogarsi sull’opportunità di introdurre l’obbligo vaccinale per chi ricopre una funzione pubblica: operatori sanitari, insegnanti, forze dell’ordine e altra categorie. Ricordiamo che la salvaguardia del bene pubblico è tutelata anche dall’articolo 2 della Costituzione».

«Sono favorevole ad esplorare tutte le soluzioni che consentano di mettere quanto più possibile in sicurezza gli italiani», ha aperto alla possibilità di introdurre l’obbligo il ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Netta la presa di posizione del leader della Cisl Luigi Sbarra: «La Cisl chiede al governo e al Parlamento un’assunzione forte di responsabilità approvando subito una legge che preveda l’obbligo alla vaccinazione per tutti i cittadini».

Dura anche la linea del presidente di Federmeccanica, Federico Visentin: «Obbligo di green pass per andare al lavoro, per chi non vuole vaccinarsi il costo dei tamponi non deve essere sostenuto dalle aziende, e chi non accetta né vaccini ne tamponi resta a casa senza stipendio».

Anche il segretario del Pd Enrico Letta ha affrontato la questione in maniera netta: «Sono fra i favorevoli all’obbligo vaccinale».

Matteo Renzi

Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ritiene «giusto l’obbligo della vaccinazione per i docenti e servono regole, perché se non siete vaccinati fate un danno a voi, all’economia e in più potete contagiare qualcuno».

Per il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci «servono il buon senso e una più capillare campagna di informazione». Ma – sottolinea – «per alcune categorie l’obbligo è essenziale».

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20 novembre 2021 – di Redazione

Il 19 novembre del 2021 sarà una data da ricordare sui libri di storia come l’inizio della rinascita siciliana.

Comunicato Stampa:

Nel tardo pomeriggio di ieri, 19 novembre 2021, a Catania, presso un noto studio notarile, in una atmosfera serena, cordiale e gioiosa, numerosi esponenti di differenti aggregazioni sicilianistepresenti ed operanti nelle varie province dell’Isola hanno dato vita, carichi di entusiasmo ad un nuovo soggetto politico e culturale denominato “Movimento Siciliano d’Azione”.

Negli intenti dei suoi fondatori, il Movimento Siciliano d’Azione è un movimento politico-culturale nato spontaneamente in Sicilia e per iniziativa di Siciliani dall’unione di vari gruppi indipendentisti, autonomisti, federalisti e meridionalisti da molti anni presenti ed operanti nell’Isola; è un inedito movimento trasversale (in quanto prescinde dalle tradizionali divisioni di carattere ideologico e partitico) che si propone di difendere gli interessi della Sicilia e dei Siciliani nell’ambito nazionale ed internazionale promuovendo – per un verso – la riscossa politica, economica e sociale dell’Isola attraverso l’ormai indifferibile applicazione pratica dello Statuto Siciliano e – per altro verso – lo sviluppo culturale della Sicilia attraverso una capillare diffusione nel suo territorio della conoscenza della storia, della lingua e delle tradizioni popolari siciliane.

Il Movimento Siciliano d’Azione si rivolge a tutti i Siciliani che amano la propria terra, che credono fermamente in una nuova Sicilia (comprese le varie categorie professionali, le forze sociali, le Associazioni socio-culturali e compresi i movimenti politici ed i sindacati) e che non intendono separarsene per nessuna ragione. È un movimento che crede fermamente nel diritto del popolo siciliano ad autodeterminarsi.

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20 novembre 2021 (di Vincenzo Mannello)

In Olanda la polizia spara contro i manifestanti anti lockdown…, quello che, in Italia, aveva chiesto il famigerato Cazzola.

Già le legnatone e gli arresti di Roma, con tanto  di provocatori “in borghese” sparsi tra la gente a misurare il “movimento ondulatorio”, avrebbe dovuto mettere sul chi vive quanti credevano ancora di essere cittadini di uno “stato di diritto” e poter liberamente manifestare per la difesa della costituzione.

Sono seguiti, a ruota, gli atti repressivi di Torino, Trieste e Milano ove la polizia ha alluvionato, picchiato, denunciato ed arrestato dimostranti pacifici senza neppure la motivazione dello “assalto alla CGIL”.

Tutte operazioni repressive assunte con le stesse modalità in Francia, Germania, Belgio, Danimarca, persino in Australia ed altri paesi occidentali perché il filo che unisce le dittature introdotte grazie al Covid è unico, specie in quello che (pomposanente) si autodefinisce “mondo libero”.

Leggi repressive e limitazioni sempre maggiori delle libertà individuali. Questo il menù proposto in particolar modo nella Unione Europea.

Giorni fa il parlamento greco ha approvato un provvedimento con il quale potrà sbattere in galera chiunque diffonda “fake news”. Ovviamente sarà lo stesso governo a decidere cosa considerare tali.

Ieri sera, come da cappelletto iniziale, ad Amsterdam la polizia ha sparato sui dimostranti .. esattamente quello che gli emuli di Bava Beccaris hanno auspicato si facesse per eliminare il dissenso. Che, a questo punto, è dimostrato non possa certo sopravvivere mediante canti e balli pacifici ed energetici ..

Grazie per l’attenzione

Vincenzo Mannello

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