Lamorgese: profughi ucraini negli immobili confiscati alla mafia. Non potevamo utilizzarli anche per gli italiani in difficoltà?
08 Marzo 2022 – Redazione
L’Italia ha già aperto le porte a chi sta scappando dalla guerra, ma è evidente che, per fornire l’ accoglienza ai profughi ucraini, occorra un piano nazionale con un coordinamento in grado di fornire soluzioni rapide. Per questo motivo, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ha proposto di utilizzare i beni (case, palazzine e altri stabili) confiscati alla criminalità organizzata e alla mafia. Cosi l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, ha avviato il censimento dei beni confiscati in gestione, che possono essere destinati in tempi brevi, anche in via temporanea, per accogliere gli ucraini”.
“Con la collaborazione delle prefetture – aggiunge – l’Agenzia diretta dal prefetto Corda individuerà inoltre gli immobili trasferiti ai Comuni ma non ancora utilizzati, idonei per essere impiegati nell’ambito della rete di protezione e tutela per fronteggiare l’emergenza umanitaria”.
Tutto questo deve far riflettere su una questione tutta italiana. Perché il ministro Lamorgese, grande genio dei movimenti ondulatori, non ha pensato di predisporre l’utilizzo di questi beni, anche per le numerose famiglie italiane in difficolta’, per colpa della crisi che sta attanagliando il nostro Paese?