Nebbia cerebrale dopo il vaccino covid? Ecco perchè

25 Marzo 2022 – Redazione

Il vaccino Pfizer può danneggiare le cellule cerebrali e il sistema immunitario, suggerisce un nuovo studio.

Un NUOVO studio di prestampa condotto in Polonia e pubblicato su bioRxiv indaga l’effetto del vaccino a mRNA sulle cellule gliali in vitro (al di fuori della fisiologia). Le conclusioni indicano i possibili effetti dei vaccini a mRNA sulle funzioni cerebrali cruciali.

Le cellule gliali o neuroglia sono cellule non neuronali nel sistema nervoso centrale, tra cui il cervello, la colonna vertebrale e il sistema nervoso periferico, che non producono impulsi elettrici. Mantengono l’omeostasi e formano il rivestimento grasso bianco chiamato mielina che protegge gli assoni, le vie di comunicazione elettrica tra i neuroni.

Le cellule gliali hanno diverse funzioni principali nel cervello, tra cui:

1. circondare i neuroni e tenerli in posizione

2. fornire nutrienti e ossigeno ai neuroni.

3. isolare un neurone da un altro

4. distruggere gli agenti patogeni e rimuovere i neuroni morti

5. proteggere l’integrità della barriera emato-encefalica

6. facilitare la neurotrasmissione e le connessioni sinaptiche

7. sostenere processi fisiologici come la respirazione

Le cellule gliali hanno molta più diversità e funzioni cellulari rispetto ai neuroni e possono rispondere e manipolare la neurotrasmissione in molti modi.

Inoltre, le cellule gliali possono influenzare sia la conservazione che il consolidamento dei ricordi.

Gli autori dell’articolo erano principalmente impegnati a dimostrare l’efficacia della nuova tecnologia di imaging RAMAN da utilizzare nello studio delle alterazioni nei percorsi biochimici associati allo sviluppo del cancro.

Tuttavia, la loro ricerca ha inaspettatamente rivelato una serie di effetti del vaccino mRNA Pfizer sui mitocondri che equivalgono a riduzioni delle risposte immunitarie da parte delle cellule gliali che normalmente operano per sostenere l’immunità e il funzionamento del cervello.

Gli autori concludono:

“Abbiamo osservato l’effetto del vaccino a mRNA sulla biodistribuzione di diversi componenti chimici, in particolare il citocromo c, negli organelli specifici delle cellule gliali del cervello umano: nucleo, mitocondri, goccioline lipidiche, citoplasma, reticolo endoplasmatico ruvido e membrana.

“Abbiamo dimostrato che il vaccino a mRNA (Pfizer) cambia i mitocondri mediante downregulation del citocromo c con conseguente minore efficacia della respirazione (fosforilazione ossidativa) e minore produzione di ATP. Può portare a una minore risposta del sistema immunitario”.

Gli autori concludono inoltre che le alterazioni nella produzione di lipidi (grassi) nella membrana mitocondriale sono coerenti con i cambiamenti normalmente associati ad una maggiore aggressività dei tumori cerebrali e alla morte cellulare.

Questo è un documento altamente tecnico che è spiegato in un video qui.

Lo studio è stato condotto al di fuori del cervello in vitro (la ricerca cellulare in vivo, all’interno del cervello, è al di là dei mezzi tecnici attuali) quindi le sue conclusioni sono soggette a cautela. Inoltre, per gli stessi motivi, non sappiamo quanto, o se, il vaccino mRNA Pfizer penetra nel cervello. Lo studio è anche un preprint, il che significa che non è ancora stato sottoposto a un’ampia revisione tra pari, sebbene sia stato giudicato adatto da bioRxiv per il rilascio pubblico e il commento.

Tuttavia, le sue conclusioni sono molto preoccupanti. Sono coerenti con altri studi che dimostrano che l’mRNA Pfizer degrada la risposta immunitaria e indicano la necessità di ulteriori ricerche in questa direzione. Abbiamo precedentemente scritto che sono disponibili informazioni insufficienti sull’effetto del vaccino a mRNA sulle funzioni umane superiori.

Soprattutto, questo studio conferma chel’introduzione dei vaccini a mRNA è stata affrettata senza sufficienti test di sicurezza degli effetti secondari a lungo termine e dello spettro più ampio. Conferma inoltre che l’introduzione di sequenze genetiche attive nella fisiologia umana può avere gravi effetti sulla stabilità (omeostasi) e sulla mutagenesi attraverso una ridotta capacità immunitaria. I percorsi molecolari ed elettrici nel cervello sono strettamente controllati, energizzati e protetti attraverso funzioni basate sui geni. L’interferenza con la funzione genica può avere molteplici esiti inaspettati come è successo qui alle cellule cerebrali in vitro.

Gli autori dello studio implicano che potrebbe esserci una morte accelerata delle cellule gliali le cui funzioni, elencate all’inizio di questo articolo, supportano processi cerebrali cruciali.

Questo studio sottolinea quanto sia stata lontana la risposta globale alla pandemia di Covid da un approccio precauzionale. I nostri governi dovrebbero prenderne atto. Il lancio di nuove tecnologie genetiche in fretta e furia senza test adeguati può portare a gravi esiti avversi incontrollati.

LEGGI LO STUDIO: ⤵️
https://www.biorxiv.org/content/10.1101/2022.03.02.482639v1

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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