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02 Febbraio 2022 – Redazione

Ovunque in rete si moltiplicano fake news sulla guerra in Ucraina, spesso accreditate da “autorevoli” quotidiani e telegiornali italiani. Ecco un riassunto di tutte le bufale di questi giorni

Con l’esplosione della guerra fra Russia e Ucraina esplodono anche le fake news sui giornali, quotidiani e internet. Sono tanti i contenuti, siano essi foto, video o semplici informazioni, erroneamente riportati. Alcuni sono veri e propri fake, altri maliziosamente male interpretati, mentre altri infine denotano una certa pigrizia da parte dei giornalisti. Tutte queste bufale, come al solito, vanno a sfavore della Russia e cercavo di dipingere il conflitto come un mero atto di pazzia da parte del dittatore folle Vladimir Putin. Che in queste ore viene raffigurato sempre più come un Hitler del ventunesimo secolo. Andiamo più nel dettaglio e cerchiamo di catalogare tutte le fake raccontate in queste ore.

La copertina del Time al Tg1

Una delle fake più dibattute in rete riguarda la copertina del Time di prossima uscita nel mese di marzo. Nel corso di un approfondimento durante il Tg1 diretto da Monica Maggioni è stata mostrata in anteprima. Invece, però, di quella originale raffigurante un carro armato russo il notiziario di Rai 1 ne ha mostrata una finta nella quale si vede una foto di Putin sovrapposta a un’altra di Hitler. La Maggioni si è in seguito scusata per l’incidente.

Il carro armato ucraino

In uno dei primi giorni del conflitto sono circolate in rete le immagini di un carro armato che, forse intenzionalmente, sbandando investiva il conducente di un’auto che gli stava passando accanto in senso opposto. In molti si sono affrettati a catalogare il fatto come un gesto gratuito, derivante dalla mera crudeltà dei soldati russi. In realtà il carro armato era parte delle forze ucraine e l’incidente è stato a tutti gli effetti un incidente. L’autista dell’auto ne è poi uscito illeso.

Il Tg2 manda in onda un videogioco

Una delle fake maggiormente degne di nota riguarda ancora una volta un telegiornale Rai. Stavolta è il Tg2 a cascarci. Durante le prime ore del conflitto ha mandato in onda le immagini di un videogioco  War Thunder – spacciandole come la prova di un bombardamento avvenuto a Kiev. Un servizio ripreso poi dalle edizioni serali dei principali notiziari Rai. Talmente grossolano come errore da avere provocato dei malumori anche in Commissione Vigilanza Rai.

Il missile contro l’edificio

È stato diffuso dall’emittente Nexta il video di un missile lanciato a Kiev terminato contro un palazzo abitato da civili. Le immagini, indubbiamente forti, hanno catturato anche l’attenzione del ministro degli esteri Luigi Di Maio: “Stanno bombardando anche gli edifici residenziali – scrive su Facebook il 26 febbraio – Tra le vittime di questi terribili bombardamenti, sempre di più negli ultimi giorni, ci sono centinaia di civili, e tra questi anche diversi bambini”. Sono diversi gli organi di stampa che hanno riportato la notizia come un attacco russo. Peccato che il gesto sia stato smentito direttamente dal Cremlino e probabilmente sarebbe da imputare a un errore ucraino, come riporta Francesco Santoianni su L’Antidiplomatico: “Il Corriere della Sera riferendosi allo stesso video diffuso da di Maio aveva specificato che ‘Potrebbe essersi trattato di un missile antiaereo ucraino che ha avuto un malfunzionamento’”. Intanto il post di Di Maio rimane ancora visibile sui social.

Gli aerei da caccia nei cieli ucraini

Uno dei primi video circolati con lo scoppio del conflitto in Ucraina è stato quello di una lunga serie di caccia che sorvolavano i cieli ucraini. In un’atmosfera lugubre, i suoni stridenti e cupi dei velivoli incutevano timore e davano sensazioni quasi apocalittiche. Ancora una volta però si tratta di un filmato vecchio. Gli aerei stavano facendo solamente un’esercitazione, non a febbraio 2022 ma a maggio del 2020.

FONTE: Il Giornale d’Italia

1 Marzo 2022 – Redazione

Rudik, donna eletta al parlamento ucraino dice  a Fox News: “Non solo combattiamo per l’Ucraina, combattiamo per il nuovo ordine mondiale”.

 membro del parlamento ucraino Kira Rudik ha detto ad alta voce, tutta bella e tranquilla a Fox News, quale sia la posta in gioco nella guerra in Ucraina.

Durante l’intervista, Rudik ha dettagliato gli sforzi che gli ucraini stanno facendo per difendersi dall’azione militare di Putin, sottolineando come innumerevoli civili abbiano “preso le armi” e siano pronti, compresa lei stessa.

Le persone sono “pronte a combattere” per il loro paese, ha detto.

Tuttavia, c’è qualcos’altro per cui stanno combattendo e non c’entra nulla il Donbass o Kiev. Secondo Rudik, il popolo ucraino sta mettendo la propria vita in pericolo per la democrazia nei termini del “Nuovo Ordine Mondiale”.

Rudik ha spiegato:

“Non sono sorpresa nel vedere la determinazione ucraina a combattere. Abbiamo combattuto Putin negli ultimi 8 anni e abbiamo avuto altre tre rivoluzioni nel nostro paese quando non eravamo d’accordo con quello che stava accadendo.

“Ma in questo momento è un momento critico perché sappiamo che non solo combattiamo per l’Ucraina, ma combattiamo per il Nuovo Ordine Mondiale e per i paesi ‘democratici’. Sappiamo che siamo lo scudo per l’Euro. Sappiamo che stiamo proteggendo non solo l’Ucraina, ma stiamo proteggendo tutti gli altri paesi che sarebbero i prossimi ad essere aggrediti se fallissimo. Ecco perché non possiamo fallire”.

IL VIDEO ANDATO IN ONDA SU FOX NEWS ⤵️

https://twitter.com/TimRunsHisMouth/status/1498312171159228421?s=20&t=HPldDkmZV748fR6VizFDVw

1 Marzo 2022 – Redazione

Sia chiaro, la guerra mi fa orrore e mi ritengo un non violento.

Non credo nemmeno che al giorno d’oggi ci siano leader particolarmente illuminati o meno stronzi. Oggi sono tuttavia parecchio preoccupato perché questa crisi potrebbe diventare presto molto seria e inglobarci senza nemmeno il tempo di dire “ma”.

Fatta questa doverosa premessa, qualcuno se la ricorda la strage di Odessa, cioè il massacro avvenuto il 2 maggio 2014 presso la Casa dei Sindacati in piazza Euromaidan? In concomitanza del rogo, preceduto e seguito da linciaggi e violenze nei confronti degli aggrediti, trovarono la morte almeno 48 persone

Sapete che nel Donbass, ad oggi, sono state ammazzate circa 15.000 persone, tra cui donne e bambini? Perché questa guerra è nata proprio nel 2014, quando in Ucraina fu compiuto un colpo di stato sostenuto dagli Stati Uniti (Biden vicepresidente e Hillary Clinton segretario di Stato) che esautorarono il Presidente ucraino filo-russo Janukovyč (rifugiato a Mosca), presero il potere con la forza e piazzarono un governo filo-americano. 

Dopo il colpo di stato, il nuovo governo emanò delle leggi anti russe. Sappiamo che l’Ucraina è un paese notoriamente diviso in due, a ovest ucraini, nazionalisti e vicini all’Europa, ad est e in Crimea la popolazione è russa.

Fu così che la Russia con un colpo di mano si riprese la Crimea senza sparare un colpo (perché in quella penisola il 90% della popolazione è russa e fu inoltre condotto un referendum sull’autodeterminazione). 

Mentre nelle altre province nazionaliste furono compiute persecuzioni (multe a chi parlava in russo, sparatorie a chi pregava in russo). I dati OSCE parlano di 15.000 morti fra civili e militari nel Donbass in 7 anni. 

Nel 2014 ci fu la strage di Odessa, ma le TV ne parlarono poco, perché forse in quegli anni c’erano altre priorità culturali, tipo il Grande Fratello o Uomini e Donne. 

Gli ucraini diedero fuoco a un sindacato che era pieno di anziani, donne con bambini, quelli che scamparono all’incendio furono uccisi a colpi di fucile. Putin ha più volte denunciato il genocidio nel Donbass, ma nessuno nei media occidentali ha approfondito.

La strage fu principalmente condotta per opera del battaglione “Azov”, cioè un reparto militare ucraino neonazista con compiti militari e di polizia, inquadrato nella Guardia nazionale dell’Ucraina e istituito con lo scopo principale di contrastare le crescenti attività di guerriglia dei separatisti filo-russi del Donbass.

Il reparto è divenuto famoso a seguito di accuse di crimini di guerra e tortura. Nel 2017 fu eletto Trump e l’Ucraina rimase da sola, a lui non interessava. Ci fu un “cessate il fuoco” e furono intrapresi gli accordi di Minsk che prevedevano il riconoscimento delle due repubbliche da parte dell’Ucraina come regioni a statuto speciale.

Arriviamo così all’elezione di Biden nel 2021, il quale appena eletto affermò subito che Putin era un killer e che gliel’avrebbe fatta pagare.

Interessante notare che il figlio di Biden, Hunter, possiede diversi gasdotti in Ucraina per un giro di affari milionari. Biden ha chiesto subito l’ingresso nella Nato dell’Ucraina: inaccettabile per la Russia. 

Inaccettabile perché i missili sarebbero puntati a 300 km da Mosca, oltre che su Pechino (infatti la Cina ha sostenuto la Russia con contratti sul gas altissimi). 

Da dicembre è così iniziata l’isteria americana sull’inizio della guerra. L’attuale presidente Zelensky è stato incoraggiato a bombardare di nuovo il Donbass per riprenderselo con la promessa americana di un aiuto militare

LUI CI E’ CASCATO!!!!!

Così la Russia si è seduta al tavolo con tutti i presidenti e con tutti i ministri degli esteri ma senza risultati. Nessuno voleva trattare, ma ribadivano che l’Ucraina avesse il diritto di entrare nella Nato. La Russia ha offerto di demilitarizzare l’Ucraina e renderla uno stato cuscinetto, un po’ come la Svizzera, per il transito di gas e di merci, ma senza armi. Gli è stato risposto di no.