“Ora è certificato: Nature conferma alterazioni sistema immunitario” ▷ Prof. Frajese spiega lo studio
03 Aprile 2022 – Redazione
Il sistema immunitario può subire conseguenze dalla vaccinazione ravvicinata? Il dubbio su possibili legami tra vaccino e danni immunitari è stato inizialmente tacciato come propaganda No-Vax fino ad affermarsi con sempre maggiore forza anche nel mondo scientifico. Sotto accusa la somministrazione eccessivamente ravvicinata delle dosi vaccinali. L’utilizzo in un range temporale eccessivamente breve potrebbe infatti compromettere la capacità delle difese immunitarie con possibili gravi complicazioni.
Ora a certificare tale processo potenzialmente lesivo del sistema immunitario è anche la nota rivista Nature. Secondo quanto riportato dal prof. Giovanni Frajese il famoso magazine scientifico inglese ha riportato nero su bianco il legame tra vaccinazioneed indebolimento nella produzione delle immunoglobuline. Queste rappresentano un tassello fondamentale per le nostre difese immunitarie in quanto molecole glicoproteiche prodotte dai linfociti B. Come dunque sembra confermare Nature il legame tra vaccinazione e sistema immunitario è ben lungi dall’essere un’arma del complottismo ma una reale conseguenza scientifica.
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“Qui non bisogna essere medici o scienziati, ma bisogna utilizzare la logica che ci siamo persi per casa. una persona che di fatto è sana per quale ragione dovrebbe essere demansionata o non entrare in contatto come se fosse sempre una persona in grado di infettare gli altri. Abbiamo trasformato i non vaccinati in malati permanenti. A livello scientifico le pubblicazioni continuano ad uscire. Su Nature è uscito, settimana fa, un articolo completo sui cambiamenti fisiopatologici e tira fuori che ci sono alterazioni immunologiche dopo la vaccinazione per il Covid-19, questo dovrebbe essere un semaforo giallo se non addirittura rosso su tutta la questione. Una cosa è dire parliamo di protezione e basta, un’altra cosa è, come pubblica una delle riviste scientifiche più importanti, che esiste un’alterazione della produzione nelle immunoglobuline, sostanze che rappresentano il sistema immunitario in quanto tale. Cose che sapevamo ma che adesso sono certificate e più complesse di quello che ci aspettavamo. Di fronte a tutto questo chiedere ancora alle persone di vaccinarsi per un virus che c’era due anni e mezzo fa, magari uno che si è preso Omicron sei mesi, per quale ragione? La logica non esiste. Sembra sia solo una questione punitiva. Tu non hai voluto fare ciò che ti avevo paternamente consigliato e allora ti deve punire. Lo stato è diventato padre-padrone che giudica e fa giudicare”.
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