Chi pronuncia molte “P” trasmette il Covid più facilmente

06 Aprile 2022 – Redazione

PUBBLICHIAMO QUESTO ARTICOLO PER METTERE IN EVIDENZA IL PROCESSO DI BOLLITURA E REGRESSIONE COGNITIVA A CUI, IN QUESTI DUE ANNI, SONO ANDATI INCONTRO MOLTI CERVELLI.
SENZA SOTTOVALUTARE IL FATTO CHE, TANTI DI QUESTI, SONO ANCORA PAGATI PER DIRE E SCRIVERE VALANGHE DI MINCHIATE! E LI CHIAMANO SCIENZIATI!

Attento a come parli, potresti trasmettere il Covid più facilmente. L’assurda ricerca arriva dall’Irlanda, dove l’“Irish Journal of Medical Science” ha pubblicato uno studio scientifico secondo il quale la fonetica diversa delle lingue parlate nel mondo avrebbe un effetto sulla trasmissione del virus.

Secondo questa ricerca, dal risultato sorprendente, la ricorrenza della consonante occlusiva “p”, che prevede una rapida emissione di flusso d’aria dalla bocca di chi la pronuncia, sarebbe associata al «numero di riproduzione di base del virus».

Nello studio viene analizzato in particolar modo il comportamento di 4 consonanti (b,d,p,t). E, si legge, “ci sono prove recenti” che rispetto ad altre lettere pronunciate, possano causare una maggiore emissione di goccioline.

Gli scienziati sottolineano però che si tratta di consonanti di uso molto comune nelle lingue di tutto il mondo e la cui frequenza varia  dal 60 all’80%. I risultati della ricerca hanno mostrato che la frequenza di “occorrenza” delle consonanti b,d,t non ha alcuna correlazione con il numero di riproduzione di base del virus. È stata osservata invece una piccola correlazione per quanto riguarda la consonante “p”.

Ciò “potrebbe suggerire” si legge tra le conclusioni, “che le lingue che utilizzano la consonante “p” con più frequenza abbiano una maggiore possibilità di trasmettere il virus”. Ma questo potrebbe non essere vero per tutte le lingue.

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