Obama ed i finanziamenti ai biolab in Ucraina
18 Aprile 2022 – Redazione
ARTICOLO DEL 2010, RECUPERATO DA UNA RIVISTA STATUNITENSE, RACCONTA CONE OBAMA, DA SENATORE, AGEVOLO’ LA COSTRUZIONE DI UN BIOLAB DI LIVELLO 3 A ODESSA.
Un articolo cancellato dal web e successivamente recuperato da The National Pulse rivela che l’ex presidente Barack Obama ha guidato un accordo che ha portato alla costruzione di biolaboratori che gestiscono “agenti patogeni particolarmente pericolosi” in Ucraina.
La notizia arriva lo stesso giorno in cui Victoria Nuland, punta di diamante del regime di Biden, ha dichiarato pubblicamente al Senato che il governo degli Stati Uniti teme che le strutture di ricerca biologica possano cadere nelle mani dei russi a causa del conflitto in corso nell’Europa orientale.
Pubblicato originariamente il 18 giugno 2010, l’articolo “un Biolab apre in Ucraina” spiega come Obama, mentre era senatore dell’Illinois, ha aiutato a mediare un accordo per costruire un laboratorio di livello di biosicurezza 3 nella città ucraina di Odessa.
L’articolo, che mette in evidenza anche il coinvolgimento dell’ex senatore Dick Lugar, è stato incluso persino nel numero 818 del Counterproliferation Center dell’Aeronautica degli Stati Uniti (USAF) Outreach Journal.
“Il signor Lugar ha detto che il progetto è iniziato nel 2005 quando lui e l’allora senatore Barack Obama hanno stretto una partnership con alcuni funzionari ucraini. Lugar e Obama hanno anche aiutato a coordinare i lavori tra i ricercatori americani e ucraini quell’anno per studiare e prevenire l’influenza aviaria“, afferma l’autrice Tina Redlup.
Un rapporto del 2011 del National Academy of Sciences Committee chiamato Anticipating Biosafety Challenges related to the Global Expansion of High-Containment Biological Laboratories (“Anticipare le sfide di bio sicurezza legate alla diffusione globale dei biolaboratori ad alto contenimento”) spiega come il laboratorio con sede a Odessa “è responsabile dell’identificazione di agenti patogeni biologici particolarmente pericolosi.”
“Questo laboratorio è stato ricostruito e tecnicamente aggiornato al livello BSL-3 attraverso un accordo di cooperazione tra il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e il Ministero della Salute dell’Ucraina a partire dal 2005. Questa collaborazione mira a prevenire la diffusione di tecnologie, agenti patogeni e conoscenze che potrebbero essere utilizzati per lo sviluppo di armi biologiche”, continua il rapporto.
“Il laboratorio aggiornato al nuovo livello di bio sicurezza funge da laboratorio di riferimento centrale provvisto di deposito di agenti patogeni. In conformità con le normative ucraine, è infatti consentito lavorare con batteri e virus del primo e del secondo gruppo“, spiega il rapporto.
Un documento separato pertinente al progetto di prevenzione delle armi biologiche, che descrive in dettaglio la rete di biolab ucraini, spiega ulteriormente la portata dei patogeni che la struttura ha studiato.
Tra i virus studiati dal laboratorio vi sono Ebola e “virus di patogenicità del gruppo II con metodi virologici, molecolari, sierologici ed espressivi”.
Inoltre, il laboratorio ha fornito “una formazione speciale per specialisti in materia di biosicurezza generale e biosicurezza relativa alla manipolazione di agenti biologici patogeni pericolosi“.
La scoperta di questo biolab avviene in seguito alla rischiosa decisione del governo degli Stati Uniti di finanziare quella procedura nota come “guadagno di funzione” a Wuhan in un laboratorio gestito dal Partito Comunista Cinese a sua volta legato con l’apparato militare.
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
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