Reddito di cittadinanza, voragine senza fine: altri mille furbetti, altri 5 milioni di euro buttati

18 Aprile 2022- Redazione

Controlli a raffica nel Centro Italia. Nel corso del 2021 sono 955 le persone denunciate per percezione del beneficio in violazione della normativa.

In un lasso di tempo di circa un anno, dal primo gennaio del 2021 al mese di febbraio 2022, il Reddito di cittadinanza è stato percepito in modo indebito da ben 955 persone. La somma erogata a questi soggetti, che non avevano diritto al sussidio pubblico, è pari a oltre 5 milioni di euro che sono sono andati a finire nei conti in banca di chi non avrebbe dovuto riceverli. La scoperta è stata fatta dai carabinieri delle Regioni Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Sardegna, inquadrati nel Comando Interregionale “Podgora” e dei locali Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro. Le persone che sono state denunciate sono 955 persone, accusate di percezione del beneficio in violazione della normativa.

False dichiarazioni per avere il Reddito di cittadinanza

Tra questi c’era anche qualcuno che si era “dimenticato” di dichiarare di essere proprietario di alcuni beni immobili, per i quali percepiva reddito; chi aveva dichiarato il falso riguardo la composizione effettiva del proprio nucleo familiare, con conseguente reddito; chi aveva invece dichiarato il falso riguardo il proprio luogo di residenza; chi non aveva dichiarato misure di prevenzione o cautelari a proprio carico o a carico di suoi familiari; chi lavorava in nero, e anche soggetti stranieri che avevano dichiarato di essere residenti in nel nostro Paese da almeno 10 anni, pur non essendo vero, e che quindi, come prevede la normativa, avevano diritto a percepire il Reddito di cittadinanza.

Come abbiamo precedentemente reso noto, le irregolarità emerse nei comuni del Lazio, Toscana, Marche, Sardegna e Umbria sono 955, ovvero circa il 10% delle 9.575 persone che sono state oggetto di controllo. Tra i denunciati ci sono 584 soggetti già noti alle forze dell’ordine e 472 stranieri. In totale, le irregolarità riscontrate dai militari hanno fatto emergere la cifra di ben 5.245.341 euro percepiti in modo indebito. Una nota dei carabinieri spiega: “Fondamentale si è rivelata la sinergia istituzionale con l’Inps che ha fornito la propria collaborazione all’Arma. All’ente previdenziale, cui è già stata data comunicazione degli illeciti accertati, spetterà inoltre avviare la procedura per il recupero della somma complessiva indebitamente percepita”.

Controllate cinque regioni

Andiamo a vedere la situazione regione per regione. Come reso noto, gli uomini dell’Arma nella regione Lazio hanno denunciato 543 persone su 2.504 di quelle controllate che beneficiavano del reddito di cittadinanza, per un ammontare totale di redditi indebitamente percepiti pari a 3.116.522 euro. In Toscana invece, su 1.810 persone controllate, 153 sono risultate senza i requisiti necessari dalla normativa, con un reddito complessivo indebitamente percepito pari a 636.998. Sono state 67 le persone denunciate nella Regione Marche su 1.447 controllate con 450.075 di redditi indebitamente percepiti. In Sardegna, su 3.260 persone controllate, quelle denunciate sono state 163, con 863.670 euro di redditi indebitamente percepiti. Infine nella Regione Umbria, su 554 persone controllate dai carabinieri, sono risultate prive dei requisiti e sono quindi state denunciate, 29 persone, che hanno percepito indebitamente redditi per 178.075 euro.

Il Reddito di cittadinanza era stato voluto dal Movimento 5 stelle e approvato dal governo Conte con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 come misura di contrasto alla povertà. Avrebbe dovuto essere un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale.

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