19 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Eventi Avversi
Treviso, sbanda per un malore e provoca un frontale: un morto e due feriti
La vittima è Cristina Faraon, originaria di Tarzo e residente a Colle Umberto: la donna ha perso il controllo della Fiat Panda a cui era alla guida.
L’auto ha iniziato a sbandare prima a destra e poi a sinistra e all’improvviso ha invaso la corsia opposta. È stato violento l’impatto tra una Fiat Panda guidata da Cristina Faraon, classe 1953, originaria di Tarzo ma da anni residente a Colle Umberto, che andava verso Oderzo, e una Peugeot 2008 che andava verso Conegliano.
Le due auto si sono scontrate frontalmente: Faraon è morta sul colpo mentre gli occupanti dell’altro mezzo sono rimasti gravemente feriti ma non sono in pericolo di vita. I due sono stati trasportati in elicottero agli ospedali di Conegliano e Treviso dove si trovano tuttora ricoverati. L’incidente, avvenuto alle 19.30 circa lungo la Cadore Mare, è stato molto probabilmente causato da un malore, come riferito da alcuni testimoni che hanno visto l’auto sbandare all’improvviso fino a scontrarsi con il mezzo che proveniva dalla direzione opposta.
La donna infatti era già morta per arresto cardiaco all’arrivo dei soccorsi del Suem 118. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Codognè con l’ausilio del nucleo radiomobile di Conegliano per regolare il traffico.
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Trani, malore in strada: 52enne muore nell’ex Pronto soccorso
Un 52enne di Trani è morto per arresto cardiaconella tarda mattinata di ieri, presso la Postazione fissa medicalizzata 118 dell’ex ospedale di Trani, oggi Presidio territoriale di assistenza. Poco dopo mezzogiorno ha avvertito un dolore toracico mentre era per strada con amici ed uno di loro lo ha condotto nell’ex Pronto soccorso, dove gli sono stati somministrati massaggi cardiaci di tutti i tipi, compreso quello attraverso l’utilizzo del macchinario denominato Lucas. Dopo un’ora di trattamento, però, il suo cuore ha cessato di battere.
All’esterno, nel frattempo, si era radunata una folla di parenti, amici e conoscenti del paziente in un clima di crescente dolore.
La salma è stata trasferita successivamente all’obitorio del civico cimitero, non essendo il Pta più dotato della camera mortuaria.
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Malore alla guida: accosta e salva il figlioletto. L’ultimo saluto a Fausto Lachi
Una tragedia immensa che ha suscitato grande commozione in tutta la comunità e non solo.
La comunità intera di Monte San Savino si è stretta attorno al dolore della famiglia Lachi nell’ultimo saluto a Fausto,48enne morto in seguito ad un improvviso malore che lo ha stroncato lo scorso venerdì pomeriggio.
Un episodio drammatico che non ha tardato a sconvolgere profondamente la cittadina savinese dove Fausto viveva da sempre. Secondo quanto appreso, al momento dell’accaduto si trovava al volante della propria auto, tra Castiglion Fiorentino e il Monte, insieme al figlioletto di 5 anni. Poco prima di perde i sensi il 48enne savinese è riuscito a fermare il veicolo mettendo in sicurezza il bambino e chiamare un amico il quale, a sua volta, ha immediatamente allertato i soccorsi. Inutile la disperata corsa dei sanitari che una volta giunti sul posto non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita.
Una tragedia immensa che ha suscitato grande commozione in tutta la comunità e non solo. Apprezzato imprenditore edile, Fausto Lachi era particolarmente conosciuto e benvoluto a Monte San Savino dove viveva insieme ai genitori e ai suoi figli di 5 e 10 anni. Nella chiesa di Sant’Agostino sono stati officiati i funerali. Tanti i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia arrivati in queste ultime ore da parte degli innumerevoli amici del 48enne.
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Gita tragica: 48enne fulminato da un malore sull’autostrada A14, illeso il cavallo che aveva nel rimorchio
Voleva raggiungere Pesaro per una gita a cavallo a Pasquetta, ma è morto fulminato da un malore sull’autostrada A14.
Si tratta di un 48enne di Santarcangelo di Romagna, che stava raggiungengo Pesaro con il proprio mezzo ed un rimorchio con un cavallo. Intorno alle 9,30 si è sentito male, ha provato ad accostare ed ha chiamato i soccorsi. L’auto ha finito la sua corsa contro il muretto (nessuna conceguenza per il cavallo) ed i primi soccorsi sono stati portati da un amico che faceva la stessa strada ed ha riconosciuto il mezzo. Purtroppo, però, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La careggiata è stata ridotta, si sono verificati code e rallentamenti sull’autostrada A14.
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Cadavere donna danese trovato a Siracusa, forse malore
I carabinieri hanno trovato in un appartamento nel centro storico di Ortigia il cadavere di una 56enne, originaria della Danimarca, domiciliata a Siracusa.
Secondo una prima ricostruzione dei militari la donna potrebbe avere avuto un malore e sarebbe caduta a terra sbattendo la testa. La donna, residente a Londra, doveva recarsi da alcuni parenti in Toscana. Sarebbero stati proprio questi ultimi non avendo notizie ad avvisare le forze dell’ordine.
Gli investigatori hanno effettuato alcuni rilievi nell’appartamento della donna ma sarà il medico legale, incaricato dalla Procura di Siracusa che ha aperto un’inchiesta sul decesso, a chiarire le cause della morte.
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Stroncato da un malore. Tragedia nella mattina di Pasqua
Commozione in città per la scomparsa di Pier Francesco Mercati. Soccorsi inutili
Profonda commozione a Sansepolcro ha suscitato l’improvvisa quanto prematura scomparsa di Pier Francesco Mercati, persona molto conosciuta in città, che avrebbe compiuto 52 anni il prossimo luglio. Dalla festa alla tragedia nel giro praticamente di pochi minuti: era infatti la mattinata del giorno di Pasqua quando Pier Francesco, rientrato nel frattempo in città a casa della madre, è stato colto da un malore: immediati i soccorsi e il trasferimento al San Donato di Arezzo, dove i sanitari hanno tentato il tutto per tutto al fine di salvarlo, senza però riuscirvi. Si può allora benissimo immaginare quale piega abbia preso la domenica.
Mercati aveva lavorato per oltre una ventina di anni a Casa Buitoni, che – come noto – ha chiuso definitivamente la propria attività nel marzo del 2018; al momento, viveva nel Forlivese, dove era dipendente di un’azienda del posto e ogni fine settimana non perdeva l’occasione per tornare a far visita alla mamma Verdiana, ma anche per rivedere i tanti amici del Borgo, che lo ricordano come persona brava e squisita, di quelle che per carattere e modo di fare erano da tutti benvolute.
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