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19 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Eventi Avversi

Treviso, sbanda per un malore e provoca un frontale: un morto e due feriti
La vittima è Cristina Faraon, originaria di Tarzo e residente a Colle Umberto: la donna ha perso il controllo della Fiat Panda a cui era alla guida.

L’auto ha iniziato a sbandare prima a destra e poi a sinistra e all’improvviso ha invaso la corsia opposta. È stato violento l’impatto tra una Fiat Panda guidata da Cristina Faraon, classe 1953, originaria di Tarzo ma da anni residente a Colle Umberto, che andava verso Oderzo, e una Peugeot 2008 che andava verso Conegliano.

Le due auto si sono scontrate frontalmente: Faraon è morta sul colpo mentre gli occupanti dell’altro mezzo sono rimasti gravemente feriti ma non sono in pericolo di vita. I due sono stati trasportati in elicottero agli ospedali di Conegliano e Treviso dove si trovano tuttora ricoverati. L’incidente, avvenuto alle 19.30 circa lungo la Cadore Mare, è stato molto probabilmente causato da un malore, come riferito da alcuni testimoni che hanno visto l’auto sbandare all’improvviso fino a scontrarsi con il mezzo che proveniva dalla direzione opposta.

La donna infatti era già morta per arresto cardiaco all’arrivo dei soccorsi del Suem 118. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Codognè con l’ausilio del nucleo radiomobile di Conegliano per regolare il traffico.

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Trani, malore in strada: 52enne muore nell’ex Pronto soccorso

Un 52enne di Trani è morto per arresto cardiaconella tarda mattinata di ieri, presso la Postazione fissa medicalizzata 118 dell’ex ospedale di Trani, oggi Presidio territoriale di assistenza. Poco dopo mezzogiorno ha avvertito un dolore toracico mentre era per strada con amici ed uno di loro lo ha condotto nell’ex Pronto soccorso, dove gli sono stati somministrati massaggi cardiaci di tutti i tipi, compreso quello attraverso l’utilizzo del macchinario denominato Lucas. Dopo un’ora di trattamento, però, il suo cuore ha cessato di battere.

All’esterno, nel frattempo, si era radunata una folla di parenti, amici e conoscenti del paziente in un clima di crescente dolore.

La salma è stata trasferita successivamente all’obitorio del civico cimitero, non essendo il Pta più dotato della camera mortuaria.

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Malore alla guida: accosta e salva il figlioletto. L’ultimo saluto a Fausto Lachi

Una tragedia immensa che ha suscitato grande commozione in tutta la comunità e non solo.

La comunità intera di Monte San Savino si è stretta attorno al dolore della famiglia Lachi nell’ultimo saluto a Fausto,48enne morto in seguito ad un improvviso malore che lo ha stroncato lo scorso venerdì pomeriggio.

Un episodio drammatico che non ha tardato a sconvolgere profondamente la cittadina savinese dove Fausto viveva da sempre. Secondo quanto appreso, al momento dell’accaduto si trovava al volante della propria auto, tra Castiglion Fiorentino e il Monte, insieme al figlioletto di 5 anni. Poco prima di perde i sensi il 48enne savinese è riuscito a fermare il veicolo mettendo in sicurezza il bambino e chiamare un amico il quale, a sua volta, ha immediatamente allertato i soccorsi. Inutile la disperata corsa dei sanitari che una volta giunti sul posto non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita.

Una tragedia immensa che ha suscitato grande commozione in tutta la comunità e non solo. Apprezzato imprenditore edile, Fausto Lachi era particolarmente conosciuto e benvoluto a Monte San Savino dove viveva insieme ai genitori e ai suoi figli di 5 e 10 anni. Nella chiesa di Sant’Agostino sono stati officiati i funerali. Tanti i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia arrivati in queste ultime ore da parte degli innumerevoli amici del 48enne.

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Gita tragica: 48enne fulminato da un malore sull’autostrada A14, illeso il cavallo che aveva nel rimorchio

Voleva raggiungere Pesaro per una gita a cavallo a Pasquetta, ma è morto fulminato da un malore sull’autostrada A14.

Si tratta di un 48enne di Santarcangelo di Romagna, che stava raggiungengo Pesaro  con il proprio mezzo ed un rimorchio con un cavallo. Intorno alle 9,30 si è sentito male, ha provato ad accostare ed ha chiamato i soccorsi. L’auto ha finito la sua corsa contro il muretto (nessuna conceguenza per il cavallo) ed i primi soccorsi sono stati portati da un amico che faceva la stessa strada ed ha riconosciuto il mezzo. Purtroppo, però, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La careggiata è stata ridotta, si sono verificati code e rallentamenti sull’autostrada A14.

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Cadavere donna danese trovato a Siracusa, forse malore

I carabinieri hanno trovato in un appartamento nel centro storico di Ortigia il cadavere di una 56enne, originaria della Danimarca, domiciliata a Siracusa.
Secondo una prima ricostruzione dei militari la donna potrebbe avere avuto un malore e sarebbe caduta a terra sbattendo la testa. La donna, residente a Londra, doveva recarsi da alcuni parenti in Toscana. Sarebbero stati proprio questi ultimi non avendo notizie ad avvisare le forze dell’ordine.
Gli investigatori hanno effettuato alcuni rilievi nell’appartamento della donna ma sarà il medico legale, incaricato dalla Procura di Siracusa che ha aperto un’inchiesta sul decesso, a chiarire le cause della morte.

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Stroncato da un malore. Tragedia nella mattina di Pasqua

Commozione in città per la scomparsa di Pier Francesco Mercati. Soccorsi inutili

Profonda commozione a Sansepolcro ha suscitato l’improvvisa quanto prematura scomparsa di Pier Francesco Mercati, persona molto conosciuta in città, che avrebbe compiuto 52 anni il prossimo luglio. Dalla festa alla tragedia nel giro praticamente di pochi minuti: era infatti la mattinata del giorno di Pasqua quando Pier Francesco, rientrato nel frattempo in città a casa della madre, è stato colto da un malore: immediati i soccorsi e il trasferimento al San Donato di Arezzo, dove i sanitari hanno tentato il tutto per tutto al fine di salvarlo, senza però riuscirvi. Si può allora benissimo immaginare quale piega abbia preso la domenica.

Mercati aveva lavorato per oltre una ventina di anni a Casa Buitoni, che – come noto – ha chiuso definitivamente la propria attività nel marzo del 2018; al momento, viveva nel Forlivese, dove era dipendente di un’azienda del posto e ogni fine settimana non perdeva l’occasione per tornare a far visita alla mamma Verdiana, ma anche per rivedere i tanti amici del Borgo, che lo ricordano come persona brava e squisita, di quelle che per carattere e modo di fare erano da tutti benvolute.

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18 Aprile 2022 – Redazione

ARTICOLO DEL 2010, RECUPERATO DA UNA RIVISTA STATUNITENSE, RACCONTA CONE OBAMA, DA SENATORE, AGEVOLO’ LA COSTRUZIONE DI UN BIOLAB DI LIVELLO 3 A ODESSA.

Un articolo cancellato dal web e successivamente recuperato da The National Pulse rivela che l’ex presidente Barack Obama ha guidato un accordo che ha portato alla costruzione di biolaboratori che gestiscono “agenti patogeni particolarmente pericolosi” in Ucraina.

La notizia arriva lo stesso giorno in cui Victoria Nuland, punta di diamante del regime di Biden, ha dichiarato pubblicamente al Senato che il governo degli Stati Uniti teme che le strutture di ricerca biologica possano cadere nelle mani dei russi a causa del conflitto in corso nell’Europa orientale.

Pubblicato originariamente il 18 giugno 2010, l’articolo “un Biolab apre in Ucraina” spiega come Obama, mentre era senatore dell’Illinois, ha aiutato a mediare un accordo per costruire un laboratorio di livello di biosicurezza 3 nella città ucraina di Odessa.

L’articolo, che mette in evidenza anche il coinvolgimento dell’ex senatore Dick Lugar, è stato incluso persino nel numero 818 del Counterproliferation Center dell’Aeronautica degli Stati Uniti (USAF) Outreach Journal.

Il signor Lugar ha detto che il progetto è iniziato  nel 2005 quando lui e l’allora senatore Barack Obama hanno stretto una partnership con alcuni funzionari ucraini. Lugar e Obama hanno anche aiutato a coordinare i lavori tra i ricercatori americani e ucraini quell’anno per studiare e prevenire l’influenza aviaria“, afferma l’autrice Tina Redlup.

Un rapporto del 2011 del National Academy of Sciences Committee chiamato Anticipating Biosafety Challenges related to the Global Expansion of High-Containment Biological Laboratories (“Anticipare le sfide di bio sicurezza legate alla diffusione globale dei biolaboratori ad alto contenimento”) spiega come il laboratorio con sede a Odessa  “è responsabile dell’identificazione di agenti patogeni biologici particolarmente pericolosi.”

Questo laboratorio è stato ricostruito e tecnicamente aggiornato al livello BSL-3 attraverso un accordo di cooperazione tra il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e il Ministero della Salute dell’Ucraina a partire dal 2005. Questa collaborazione mira a prevenire la diffusione di tecnologie, agenti patogeni e conoscenze che potrebbero essere utilizzati per lo sviluppo di armi biologiche”, continua il rapporto.

Il laboratorio aggiornato al nuovo livello di bio sicurezza  funge da laboratorio di riferimento centrale provvisto di deposito di agenti patogeni. In conformità con le normative ucraine, è infatti consentito lavorare con batteri e virus del primo e del secondo gruppo“, spiega il rapporto.

Un documento separato pertinente al progetto di prevenzione delle armi biologiche, che descrive in dettaglio la rete di biolab ucraini, spiega ulteriormente la portata dei patogeni che la struttura ha studiato.

Tra i virus studiati dal laboratorio vi sono Ebola e “virus di patogenicità del gruppo II con metodi virologici, molecolari, sierologici ed espressivi”.

Inoltre, il laboratorio ha fornito “una formazione speciale per specialisti in materia di biosicurezza  generale e biosicurezza relativa alla manipolazione di agenti biologici patogeni pericolosi“.

La scoperta di questo biolab avviene in seguito alla rischiosa decisione del governo degli Stati Uniti di finanziare quella procedura nota come “guadagno di funzione” a Wuhan in un laboratorio gestito dal Partito Comunista Cinese a sua volta legato con l’apparato militare.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

 

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18 Aprile 2022- Redazione

Controlli a raffica nel Centro Italia. Nel corso del 2021 sono 955 le persone denunciate per percezione del beneficio in violazione della normativa.

In un lasso di tempo di circa un anno, dal primo gennaio del 2021 al mese di febbraio 2022, il Reddito di cittadinanza è stato percepito in modo indebito da ben 955 persone. La somma erogata a questi soggetti, che non avevano diritto al sussidio pubblico, è pari a oltre 5 milioni di euro che sono sono andati a finire nei conti in banca di chi non avrebbe dovuto riceverli. La scoperta è stata fatta dai carabinieri delle Regioni Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Sardegna, inquadrati nel Comando Interregionale “Podgora” e dei locali Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro. Le persone che sono state denunciate sono 955 persone, accusate di percezione del beneficio in violazione della normativa.

False dichiarazioni per avere il Reddito di cittadinanza

Tra questi c’era anche qualcuno che si era “dimenticato” di dichiarare di essere proprietario di alcuni beni immobili, per i quali percepiva reddito; chi aveva dichiarato il falso riguardo la composizione effettiva del proprio nucleo familiare, con conseguente reddito; chi aveva invece dichiarato il falso riguardo il proprio luogo di residenza; chi non aveva dichiarato misure di prevenzione o cautelari a proprio carico o a carico di suoi familiari; chi lavorava in nero, e anche soggetti stranieri che avevano dichiarato di essere residenti in nel nostro Paese da almeno 10 anni, pur non essendo vero, e che quindi, come prevede la normativa, avevano diritto a percepire il Reddito di cittadinanza.

Come abbiamo precedentemente reso noto, le irregolarità emerse nei comuni del Lazio, Toscana, Marche, Sardegna e Umbria sono 955, ovvero circa il 10% delle 9.575 persone che sono state oggetto di controllo. Tra i denunciati ci sono 584 soggetti già noti alle forze dell’ordine e 472 stranieri. In totale, le irregolarità riscontrate dai militari hanno fatto emergere la cifra di ben 5.245.341 euro percepiti in modo indebito. Una nota dei carabinieri spiega: “Fondamentale si è rivelata la sinergia istituzionale con l’Inps che ha fornito la propria collaborazione all’Arma. All’ente previdenziale, cui è già stata data comunicazione degli illeciti accertati, spetterà inoltre avviare la procedura per il recupero della somma complessiva indebitamente percepita”.

Controllate cinque regioni

Andiamo a vedere la situazione regione per regione. Come reso noto, gli uomini dell’Arma nella regione Lazio hanno denunciato 543 persone su 2.504 di quelle controllate che beneficiavano del reddito di cittadinanza, per un ammontare totale di redditi indebitamente percepiti pari a 3.116.522 euro. In Toscana invece, su 1.810 persone controllate, 153 sono risultate senza i requisiti necessari dalla normativa, con un reddito complessivo indebitamente percepito pari a 636.998. Sono state 67 le persone denunciate nella Regione Marche su 1.447 controllate con 450.075 di redditi indebitamente percepiti. In Sardegna, su 3.260 persone controllate, quelle denunciate sono state 163, con 863.670 euro di redditi indebitamente percepiti. Infine nella Regione Umbria, su 554 persone controllate dai carabinieri, sono risultate prive dei requisiti e sono quindi state denunciate, 29 persone, che hanno percepito indebitamente redditi per 178.075 euro.

Il Reddito di cittadinanza era stato voluto dal Movimento 5 stelle e approvato dal governo Conte con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 come misura di contrasto alla povertà. Avrebbe dovuto essere un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale.

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29 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: ( Come Don Chisciotte) di Lorenzo Merlo
theunconditionalblog.com

Stupido o comandato? In ogni caso, anello della catena del nuovo ordine della vita a punti, imperativo categorico per un’egemonia occidentale tanto in sgretolamento quanto disposta a tutto per mantenere la posizione.

L’opera del signor Mario
Il signor Mario ci rassicura che il vaccino è indispensabile per non morire e che il grinpaz permette di ritrovarsi in ambiente asettico dal Sars-Cov2. Ma tanta fluida impudenza allude a essere presi dall’esaltante emozione del dominio. Un’esperienza ordinaria quando si ha a che fare con chi consideriamo senza valore, impaurito, impotente.

Il signor Mario si esprime nei confronti del parlamento come nei confronti di un sottoposto. E intima anche di non fargli perdere la pazienza sennò pianta tutto e ci lascia a piedi.

Il signor Mario senza indugio alcuno, come d’obbligo al primo della classe, dichiara che manderà armamenti all’Ucraina. Per la pace naturalmente. Davvero non si avvede dell’incongruenza? Davvero non sa la storia?

Il signor Mario, infatti, chiede se preferiamo la pace o l’aria condizionata a chi gli fa presente gli inconvenienti nazionali dell’adesione alla politica delle sanzioni alla Russia.

Il signor Mario dice di non sapere bene cosa significhi il pagamento in rubli del gas russo, né il pagamento in euro o dollari poi riconvertito in rubli. Ma balbettare corrisponde a sostenere qualcosa che non coincide al pensiero, mentre si teme di essere visti.

Per chi non lo sapesse, il signor Mario non è stato eletto da nessuno. In nessun modo è nostra espressione. In tutti i modi è espressione di potentati, le cui ramificazioni e il cui potere hanno gittate e forze che sovrastano la nostra possibilità di concepirle. Possiamo solo temere che possano fare di noi più o meno ciò che torna loro utile.

Dunque, il signor Mario, nonostante quanto su riferito, non può essere considerato stupido. Visto che si tratta di bugie e/o di espressioni e scelte contrarie alla nostra nazione, il suo è un esercizio di raffinata lucidità.

Sarebbe più semplice sostenere siano stupidi il signor Di Maio, il signor Letta e i loro signori sodali. Ma, anche per questi, vedremmo che crederli stupidi non permetterebbe di trovare l’origine di come tante idiozie possano essere politicamente impunemente pronunciate. E poi, il signor Mario non ha mai ritenuto di doversi scusare o di ravvedersi per quanto detto e fatto. Anche se gli stupidi scelgono di far finta di niente, per una persona del suo calibro non si può credere abbia scelto di non ammettere le sue malefatte per meschina fuga. È più pertinente temere lo abbia fatto per scelta. E, in questo caso, allora, c’è una ragione.

La ragione del signor Mario
E se il signor Mario non può e non deve essere considerato uno stupido, cosa si può addurre per comprendere come abbia potuto e possa esporsi tanto?

Si può addurre sia comandato. Del resto, è stato messo lì da un’autorità nascosta, con una modalità non corrispondente alla democrazia, come già i signori Ciampi, Dini e Monti. Non è un politico, ma un tecnocrate. La sua azione è di tipo imprenditoriale, a lui interessa il profitto. In questo caso, da intendersi secondo la logica del Great reset. Un profitto che si identifica con l’attestazione della nuova normalità: sviluppo sostenibile, intelligenza artificiale, resilienza, 6G, valute e tracciamento digitali, transumanesimo [6], affinché denaro e potere possano essere ulteriormente risucchiati dall’umanità.Un profitto irrinunciabile dopo l’impegno e gli investimenti profusi per lunghi anni. Necessario all’esigenza dell’egemonia economico-militare sul mondo.

Con Fukuyama tutto stava filando liscio (le guerre loro non le contano), ma non era stato previsto il colpo di coda dei terzomondisti. E, adesso che c’è, sembra che l’Occidente, pur di non contraddire la sua predizione, pur di confermarla, sia disposto ad usare ancora una volta la forza.

Comandato si diceva. Infatti, come sennò legittimare, nel senso di trovare rispettabile logica e origine, tanta sfrontatezza, tanta dichiarata svendita di ciò che è nostro, tanta dedizione agli armamenti, tanta dimenticanza dei servizi sociali e tanta serenità nel pronunciare puttanate che costerebbero il posto a chiunque già dopo le prime sillabe?

E anche, come non dare importanza all’eventualità che il signor Mario, sospinto da un’ola d’entusiasmo per il migliore, avviata dalla curva dei media sottomessi e mercenari, divenga a breve presidente di una Repubblica presidenziale? Tipo di stato il cui consenso è in via di pasturazione da tempo. E tipo di stato che nulla ha a che fare con ciò che fino a ieri intendevamo. L’epoca della consapevolezza analogica è stata spinta nel cesso. Quella della stretta di mano non è che un graffito scolpito in una morale che ormai sa di leggenda, della quale in futuro si dubiterà l’effettiva apparizione nella storia.

Siamo, quindi, in attesa di una Repubblica presidenziale della nuova normalità, ad ammiraglio tecnocratico-digitale. Non è solo un’evoluzione, non è solo un’esponenzializzazione di quella analogico-tradizionale. Non sarà solo sburocraticizzazione ed efficienza. È un tassello mancante. Nella logica globalista, la guerra per la supremazia occidentale, la volontà di egemonia, il terrore di vedersi ridurre l’onnipotenza del Destino manifesto, il rischio di sedersi sul banco degli imputati in numerosi processi di varie Norimberghe, certificano e garantiscono un robotico made in risolutezza che una volta era vanto delle stirpi che la protodemocrazia non esitava a mandare a morte. Stalin, Hitler e via dicendo, uomini analogici, impiegavano la brutalità. Ora si usa il controllo, la persuasione, il punteggio, il volontariato obbligatorio. Ora che non si capisce più nulla, il signor Mario può affermare posizioni analogicamente senza speranza di seguito, ma digitalmente ordinarie e funzionali.

Il signor Mario sta dunque solo seguendo la procedura del dichiarato progetto della Quarta rivoluzione industriale [7] .

Vista così, la stupidità diviene intelligenza. E l’intelligenza espressione di un potere di cui evidentemente non abbiamo unità di misura per stimare le dimensioni. Al massimo possiamo arrivare a certificare che è sufficiente per proteggere quanto il signor Mario ha dimostrato di poter dire e fare.

C’è da chiedersi cosa la cricca abbia promesso al signor Mario, la segreteria della Nato forse? O alla Nato hanno promesso un uomo fedele e fidato? E se ha venduto certamente bene se stesso, anche noi sì, stupidamente, siamo stati venduti, se non portati in dono, affinché l’Italia torni grande anche e soprattutto in quanto roccaforte occidentale della Nato.
Del resto, nel do ut des, se l’affare è buono si può anche far finta di essere stupidi.

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19 Aprile 2022 -Redazione – Fonte: Il Tempo.it

La notizia arriva dalla Svizzera dove la casa farmaceutica Pfizer ha ottenuto dall’ente regolatorio la proroga della scadenza del proprio vaccino a 12 mesi. Se non avesse ottenuto questa proroga molte fiale (circa 400mila) sarebbero state da buttare via questa primavera.

L’Istituto per gli agenti terapeutici Swissmedic ha spiegato che “l’estensione della durata di stabilità è valida da subito per tutti i lotti attualmente disponibili e per quelli futuri”. In pratica il prolungamento concesso è di tre mesi. Anche l’Italia a settembre scorso aveva stabilito una proroga simile, prolungando la validità da marzo a giugno 2022. Al momento non si sa se verrà concessa una ulteriore proroga. Sono circa 10 milioni le dose inutilizzate Pfizer nel nostro Paese. Molte di queste verranno donate ai paesi più poveri.   www.iltempo.it

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18 Aprile 2022 – Redazione

Cinquanta medici del Comitato per le terapie domiciliari precoci, guidato da Erich Grimaldi, hanno querelato l’infettivologo genovese Matteo Bassetti «per averli diffamati nel corso della trasmissione “Zona Bianca” andata in onda su Rete4 il 19 gennaio 2022». Secondo il Comitato, «il professor Bassetti definiva i predetti medici quattro santoni millantatori, fattucchieri e maghi, che hanno curato la gente con la liquirizia e gli infusi sulle cosce d’acqua fredda». Bassetti, sempre secondo il Comitato, «incautamente affermava, nel corso della trasmissione, che “anzi non l’hanno curata in quanto è morta un sacco di gente”, e sosteneva che dietro alle terapie domiciliari ci fosse solo un grande business senza alcuna volontà di curare i pazienti, con terapie addirittura paragonate a quelle di stregoni e millantatori».

La denuncia è stata presenta alla Procura della Repubblica di Napoli e riguarda anche il deputato Andrea Romano. «Il professor Bassetti e il ministro della Salute Roberto Speranza dovrebbero solo far tesoro delle esperienze dei medici volontari (medici di medicina generale, specialisti, ospedalieri ed ex docenti) che andrebbero ringraziati, senza indugio, atteso che, in questi 2 anni, senza alcun profitto, hanno sottratto migliaia di pazienti Covid ad un’ospedalizzazione certa», precisa Grimaldi.

«Esigo rispetto per chi è stato accanto ai cittadini colmando un vuoto della sanità territoriale, motivo per cui ci costituiremo parte civile al fine di ottenere il risarcimento di tutti i danni conseguenza delle condotte illecite poste in essere da Bassetti, che dimentica di essere stato, con Agenas, tra gli autori delle prime linee guida di cura domiciliare che prevedevano la vigile attesa con il paracetamolo nei primi giorni dai sintomi, indicazione terapeutica confermata da una sentenza solo politica del Consiglio di Stato», conclude Grimaldi, garantendo che «eventuali somme liquidate a titolo risarcitorio verranno devolute in beneficenza». Lo ha riportato il Messaggero.

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18 Aprile 2022 – Redazione

E’ morta a 77 anni Catherine Spaak. Nata in Francia da una famiglia belga, aveva conosciuto il successo in Italia come attrice, cantante, conduttrice televisiva e ballerina. Malata da tempo, era ricoverata in una clinica di Roma. Due anni fa era stata colpita da un’emorragia cerebrale. Per il ministro della Cultura, Dario Franceschini, se ne va “un’artista poliedrica, colta ed elegante che nel nostro Paese ha trovato una casa che l’ha accolta e amata”.

Dal grande al piccolo schermoLa sua fama è esplosa in Italia negli anni Sessanta e Settanta: ha recitato, tra gli altri, in film come “Il sorpasso” e “La voglia matta”, dove interpretava una spregiudicata adolescente. In tv è stata per 15 stagioni al timone di “Harem” su Rai3 e, all’inizio degli anni Ottanta, è stata la prima conduttrice di “Forum”. Ha anche partecipato a “Ballando con le stelle” all'”Isola dei Famosi”.

Nel corso del suo lungo percorso cinematografico la Spaak ha lavorato con alcuni dei più grandi regista della nostra commedia, da Mario Monicelli (“L’armata Brancaleone”) a Dino Risi (“Il sorpasso”), da Luciano Salce (“La voglia matta”) a Nanni Loy (“Made in Italy”), da Luigi Comencini (“La bugiarda”) fino al più recente Paolo Virzì (“I più grandi di tutti”). Ma a lei si sono affidati altri mostri sacri come Alberto Lattuada, Marco Ferreri, Dario Argento, Damiano Damiani, Roger Vadim e l’elenco sarebbe ancora lungo.

Il matrimonio con Johnny Dorelli Anche la sua vita privata è finita spesso all’onore delle cronache: quattro matrimoni, il primo nel 1963, giovanissima, durato pochi mesi con Fabrizio Capucci. Il secondo il più celebre, con Johnny Dorelli, durato 15 anni e dal quale ha avuto un figlio, Gabriele. Nel 1993 le terze nozze con l’architetto Daniel Rey, durate 17 anni, poi la relazione con Vladimiro Tuselli, di 18 anni più giovane di lei.

Nel 2020 la rivelazione sul suo stato di saluteA settembre 2020, durante la promozione televisiva del suo nuovo film “La vacanza”, aveva raccontato dei suoi problemi di salute. “Non provo nessuna vergogna a parlarne. Tante persone che hanno problemi di salute tendono a nasconderlo. Sei mesi fa ho avuto un’emorragia cerebrale e, successivamente, delle crisi epilettiche dovute alla cicatrice”. “Un’emorragia non fa piacere a nessuno – aveva detto -, ma oggi qui con il sorriso, con la capacità di ragionare e di parlare, ma anche di ribellarmi. Non ho perso la mia grinta e il mio coraggio. Dico a tutti che si va avanti”.

L’omaggio dei colleghi Classe, garbo, eleganza, talento, fascino aristocratico: così colleghi e fan ricordano Catherine Spaak. “Gentile e garbata, per me con il suo ‘harem’, una musa ispiratrice. Mi dispiace moltissimo”, scrive Simona Ventura. “Libera, affascinante, misteriosa, discreta… ciao Catherine Spaak”, è il ricordo di Antonella Clerici.

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17 Aprile 2022 – Redazione – Fonte Adnkronos

Il leader triestino delle battaglie no Green pass Stefano Puzzer è stato licenziato. A rivelarlo è stato lo stesso portuale in un lungo video su Facebook. «Sono insieme alla mia famiglia

che è tuttora al mio fianco», ha detto Puzzer, che ha aggiunto: «Sono tranquillissimo, sereno».

Puzzer ha raccontato di aver avuto la lettera di licenziamento ieri pomeriggio: «Alle 16.30 sono arrivato a casa e ho trovato una raccomandata. Era della mia azienda, c’era scritto che sono stato licenziato. Era una cosa a cui sapevo che potevo andare incontro, ma la preoccupazione è tutta per la mia famiglia», ha spiegato, aggiungendo: «Non voglio rendermi martire, sono orgoglioso di quello che ho fatto io, i miei colleghi, i cittadini di Trieste e i cittadini che sono venuti qui da tutta Italia».

«Sono fiero di essere stato coerente e di non essermi piegato al sistema. Sono fiero di aver detto il 15 ottobre “non andrò a lavorare finché l’ultimo dei miei colleghi non potrà lavorare”. Non giudico chi è rientrato. Vi metto solo al corrente che sono stato licenziato, una decisione dell’azienda contro cui mi batterò.

GUARDATE E ASCOLTATE IL VIDEO DI STEFANO PUZZER. CLICCATE SUL LINK ⤵️
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16 Aprile 2022 – Redazione

Diecimila persone al Colosseo, una donna russa e una ucraina portano insieme la croce. Cambiato il testo della XIII stazione.

Diecimila persone per la Via Crucis con Papa Francesco al Colosseo. Una folla immensa per l’evento che tornava accessibile ai fedeli dopo i due anni di restrizioni dovute al Covid.  Da Roma Bergoglio è tornato a invocare la pace. Ancora una volta. Già prima dell’inizio della celebrazione, il pontefice ha lanciato una preghiera via Twitter: “Signore, converti al tuo cuore i nostri cuori ribelli, perché impariamo a seguire progetti di pace; porta gli avversari a stringersi la mano, perché gustino il perdono reciproco; disarma la mano alzata del fratello contro il fratello, perché dove c’è l’odio fiorisca la concordia”, le parole scritte da Francesco.

E poi la Via Crucis che ha vissuto il suo momento clou proprio quando Irina, infermiera ucraina, e Albina, specializzanda russa, hanno portato insieme la croce alla XIII stazione, quella che ricorda la morte di Gesù sulla croce. La Santa Sede non è indietreggiata di un millimetro, nonostante le polemiche che hanno preceduto la celebrazione. Confermato dunque il programma anche se la scelta di Francesco era stata definita inopportuna – a guerra ancora in corso – sia da parte dell’ambasciata ucraina nella Santa Sede, sia dalla Chiesa cattolica di Kiev. Per protestare contro la compresenza i media cattolici ucraini non hanno trasmesso la Via crucis.  “Testate come Live TV della Chiesa greco-cattolica ucraina, la rivista cattolica CREDO, Radio Maria e EWTN hanno rifiutato” di mandare in onda la celebrazione, si legge sul sito del Servizio di Informazione Religiosa Ucraina (Risu), affiliata alla Chiesa greco-cattolica. Stessa scelta hanno fatto i canali televisvi nazionali. “Gli ucraini – si legge sul sito della Risu – ritengono che gesti di riconciliazione siano possibili solo dopo la fine della guerra e il pentimento dei russi”.

Ma il Papa non si è fermato al gesto simbolico con le due donne, colleghe e amiche in Italia da dieci anni. La Santa Sede ha anche modificato il testo della XIII stazione, altro punto oggetto del contendere alla vigilia: “Di fronte alla morte il silenzio è più eloquente delle parole. Sostiamo pertanto in un silenzio orante e ciascuno nel cuore preghi per la pace nel mondo”, il breve invito che ha sostituito la meditazione. Il portavoce vaticano Matteo Bruni ha spiegato che si è trattato di “un cambiamento previsto, che limita il testo al minimo per affidarsi al silenzio e alla preghiera”.

Francesco, insomma, non ha cambiato di una virgola la sua linea, concludendo la celebrazione con queste parole: “Signore, porta gli avversari a stringersi la mano, disarma la mano del fratello alzata contro il fratello” e fà che “gustino la concordia”. Il Papa chiude come aveva iniziato, ricalcando il tweet che aveva preceduto la Via Crucis. Un ennesima preghiera per la pace che accomuna tutti quelli che nella pace vogliono credere. Di qualunque fede, colore o nazionalità essi siano.

DI SEGUITO IL VIDEO DELLA VIA CRUCIS DEL PAPA. CLICCA SUL LINK ⤵️

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15 Aprile 2022 – Redazione – Fonte Fanpage

La commissione sull’astensionismo istituita dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha lanciato alcune proposte per garantire una più ampia partecipazione al voto.

In vista delle amministrative di giugno e delle politiche si continua a ragionare sull’opportunità di introdurre in Italia il voto anticipato come antidoto al forte astensionismo, fenomeno che progressivamente si è accentuato negli anni anche per la presenza di molti fuori sede, che in Italia sarebbero circa 4,9 milioni (10%), considerando gli elettori che lavorano o studiano lontano dalla loro residenza.

Fra le proposte per arginare il problema, e garantire una maggiore partecipazione dei cittadini, c’è quella di autorizzare il voto nei giorni precedenti all’election day in qualunque parte d’Italia, in uffici postali o comunali con apposite cabine elettorali. L’idea è stata lanciata in occasione della presentazione del libro bianco “Per la partecipazione dei cittadini. Come ridurre l’astensionismo e favorire il voto”, iniziativa della commissione sull’astensionismo istituita dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, coordinata da Franco Bassanini.

“La partecipazione al voto sì ridotta sempre nel corso del tempo: siamo passati dal 94 percento nel dopoguerra al 72 delle ultime politiche”, ha spiegato D’Incà durante la conferenza stampa. La commissione ha identificato tre tipologie principali di astensionismo: quello di protesta, quello per indifferenza e quello involontario. Quest’ultimo gruppo – che comprende oltre agli elettori fuori sede, anche gli anziani e le persone con gravi difficoltà motorie – si stima comprenda circa otto milioni e mezzo di persone ed è quello su cui si concentrano le proposte del libro bianco.

Anche per permettere il voto anticipato presidiato presso strutture autorizzate, viene suggerito di introdurre il certificato elettorale digitale (election pass), in sostituzione delle tessere elettorali cartacee, sfruttando la tecnologia largamente sperimentata con il Green pass. L’election pass potrà essere scaricato sul proprio smartphone o stampato, e sarà verificato in tempo reale al seggio attraverso un’apposita app: i cittadini non dovranno più preoccuparsi dello smarrimento della loro tessera elettorale, né di rinnovarla una volta esaurita. Votando prima del giorno delle elezioni la scheda a quel punto verrebbe inserita in apposita busta e spedita al seggio fisico di riferimento.

Un’altra proposta per combattere l’astensionismo è quella di consentire il voto, nel giorno delle elezioni, in seggi diversi dal proprio, purché collocati nella stessa circoscrizione o collegio elettorale. Questo darebbe possibilità ad anziani e disabili, per esempio, di recarsi a votare in seggi privi delle barriere architettoniche.

D’Incà ha spiegato anche che la commissione non ha trovato una correlazione diretta tra il tipo di legge elettorale e la partecipazione al voto, ma ha aggiunto che a suo giudizio “un cambiamento verso il proporzionale potrebbe essere di giovamento“. Il ministro ha poi aggiunto che  l’astensionismo “è il sintomo di una malattia della non partecipazione alla vita pubblica del nostro paese, la vita pubblica la si fa attraverso il voto per quanto riguarda le democrazia moderne, e questa malattia porta a un degrado e depauperamento della democrazia del paese, e sappiano quanto sia importante il valore della democrazia”.

 

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