18 Marzo 2022 – Redazione
Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il dl sulle riaperture che traccia la roadmap del post pandemia Covid. «In Consiglio dei ministri sono stati approvati provvedimenti importanti che eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportamenti nei mesi passati» ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa. «Per fine marzo, con la fine dello stato d’emergenza, scioglieremo il Cts», ha detto il premier, il cui operato «continuerà con l’Iss e il Css.
Speranza illustra il nuovo decreto riaperture
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha illustrato il decreto riaperture che rimuove restrizioni covid e delinea il quadro con le regole in vigore ad aprile 2022. «Le persone sopra i 50 anni non dovranno più avere il cosiddetto Green pass rafforzato, ma sarà sufficiente per loro fino al 30 aprile il Green pass base, quindi non ci sarà più la sospensione dal lavoro» in assenza di super Green pass. «È una scelta che abbiamo fatto», è «un cambiamento molto significativo», ha rimarcato.«Uscendo dallo stato d’emergenza – ha spiegato – riteniamo consono il superamento di quella misura che era una misura molto forte, e che ha avuto l’effetto di stimolare enormemente la vaccinazione in quella fascia d’età. Ma la scelta del Governo in questa nuova fase che vogliamo aprire è di superare questo vincolo».
«La sospensione dal lavoro» in assenza di vaccinazione Covid-19, ha aggiunto Speranza, «resterà solo per una fascia che noi riteniamo essere quella più a rischio, più sensibile, perché è quella che ha più a che fare con le fragilità, ovvero il personale sanitario, i lavoratori delle strutture ospedaliere e i lavoratori delle Rsa». Solo per loro, e non più quindi per i lavoratori di scuola, comparto sicurezza e forze dell’ordine, «c’è un prolungamento dell’obbligo» di vaccino anti-Covid «al 31 di dicembre e le norme restano esattamente come sono oggi. Quindi, per questa peculiare categoria – ha chiarito il ministro – resta ancora anche la sospensione dal lavoro in caso non vaccinazione».
«Resterà vigente il Super Green pass, fino al 30 aprile, nei servizi di ristorazione, svolti al banco al tavolo, al chiuso». E anche in «piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere», ha precisato.
Necessario il Super Green pass fino al 30 aprile anche per «convegni e congressi, centri culturali, centri sociali, ricreativi, feste, attività di sale gioco, sale scommesse, sale Bingo e casinò. Attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati e partecipazione del pubblico agli spettacoli, nonché agli eventi e alle competizioni sportive che si svolgono al chiuso». Si tratta di una disciplina che, «con gradualità ci porterà, al primo maggio al superamento del Green pass», ha detto Speranza.
Capitolo mascherine: «Confermiamo fino al 30 aprile l’impianto esistente, quindi restano esattamente le norme che sono oggi vigenti. Come sapete le mascherine non sono già più obbligatorie all’aperto dal 10 di febbraio, salvo casi in cui ci sono particolari assembramenti, mentre restano obbligatorio al chiuso e resta l’obbligo di Ffp2 in alcuni luoghi che riteniamo maggiormente a rischio».
Rispondendo poi a una domanda sulla possibilità per le aziende di derogare ad alcune misure sul posto di lavoro, come l’obbligo della mascherina, Speranza ha ribadito: «Noi manteniamo l’obbligo al chiuso fino al 30 aprile, poi ovviamente il governo avrà modo di verificare l’andamento epidemiologico e valutare quali eventuali altre scelte siano necessarie o no, quindi in questo momento la mascherina nei luoghi di lavoro resta prevista».
La quarta dose di vaccino sarà estesa? «Nessun Paese, a livello mondiale, sta immaginando, in questo momento, una quarta dose per tutti. Siamo partiti con gli immunocompromessi, il pezzo più fragile della nostra società. E, in queste ore, stiamo valutando anche un’ipotesi di estensione della quarta dose per le fasce generazionali più avanzate. Comunque dentro una fascia di fragilità».
Speranza ha aggiunto che si tratta di una «riflessione che richiederà ancora un approfondimento. Ma è una cosa a cui ci stiamo preparando. In ogni caso, sulla base dell’evidenza scientifica, noi saremo pronti. Le dosi sono già a nostra disposizione. Questa mattina, in un confronto con il generale Figliuolo, abbiamo verificato: non avremmo problemi a fare una quarta dose a tutti ma dobbiamo aspettare il maturarsi di un’evidenza scientifica che, in questo momento non è ancora data».
AdnKronos