24 Maggio 2023 – Redazione
IL COMITATO NAZIONALE FAMILIARI VITTIME DEL COVIDI (CNFVC) ha organizzato per il giorno 26 maggio un Convegno dal titolo: “Covid: tra malasanità e terapie mancate”, che si terrà presso il Centro Cavour a Roma. Il convegno prevede interventi di medici, psicologi, giornalisti e politici, oltre che le testimonianze dei parenti delle vittime.
Il CNFVC, nato ufficialmente nell’estate del 2022 e che annovera sempre nuovi iscritti, provenienti da tutte le regioni italiane, non è nuovo ad iniziative, a carattere nazionale e regionale: ha organizzato un sit-in davanti al Ministero della Salute ed altre manifestazioni a Roma, a piazza Venezia e al Pincio, ed è stato audito nella sede del governo regionale veneto nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione della pandemia, con particolare riferimento alla seconda ondata.
Prevale in molti italiani, ansiosi di ricominciare a vivere in una tanto attesa e ritrovata normalità, il desiderio di andare oltre: i centonovantamila morti rappresentano un tabù, derubricati a fatto inevitabile ed ineluttabile, contro il quale scienza, politica e medicina nulla potevano, contro il quale tutto il possibile è stato fatto.
E dall’altra parte, politici, amministratori, ministri e governatori, dirigenti medici e medici, attraverso giornali e telegiornali, chiedono la pacificazione, ansiosi di scrollarsi di dosso ogni riflessione critica e ogni responsabilità, con il tacito consenso di molti cittadini.
I parenti dei morti della pandemia, riuniti nel Comitato Nazionale delle Vittime del Covid, che in tutte le ondate hanno vissuto un lutto disumano, attraverso il loro primo convegno dicono no a questo obIìo ed esigono verità sulle cure mancate, sulle scelte sbagliate e su diritti inalienabili negati, e giustizia per i loro cari, morti in un modo inaccettabile.
Per questo l’invito a partecipare è rivolto, oltre che ai familiari delle vittime e a chi vorrà capire di più su quanto accaduto e sta accadendo, anche a giornalisti e fotografi, che potranno fare da cassa di risonanza affinché giustizia sia fatta. Ma per comprendere meglio il valore e l’importanza di questo convegno, abbiamo rivolto due domande ai due vicepresidenti del Comitato, impegnati, insieme a molti altri, ad organizzare questo importante appuntamento.
_ Avv. Costabile che risposta si aspetta da parte delle Istituzioni in merito ai lavori in corso per l’Istituzione della Commissione d’inchiesta??
Con l’’istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sulla diffusione dell’epidemia di COVID-19, che dovrà fare piena luce sulla gestione della pandemia nel nostro Paese, sulle misure adottate per la prevenzione e il contrasto della diffusione del virus, che dovrà verificare e valutare il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali costituzionalmente garantite nella adozione e applicazione delle misure di contenimento adottate dal Governo nelle fasi iniziali e successive della pandemia, che dovrà svolgere indagini relative agli acquisti delle dosi nonché all’efficacia del piano vaccinale e stimare l’incidenza degli eventi avversi, mi aspetto che le Istituzioni non pongano in essere attività ostruzionistiche, con l’unico scopo di ostacolare i lavori della Commissione. L’instituenda commissione d’inchiesta deve contribuire a fare luce sui tanti punti controversi della gestione pandemica in Italia ed anche se la storia repubblicana è costellata di Commissioni d’Inchiesta che sono terminate su binari morti senza portare risultati tangibili, mi auspico che questa commissione a differenza di altre, faccia luce sulle tante zone d’ombra; noi del Comitato Nazionale Familiari Vittime del Covid ci auguriamo che questa Commissione indaghi, istituendo successivamente delle sottocommissioni regionali, su tutto ciò che di sbagliato è stato fatto non solo a livello nazionale ma anche regionale, dalle singole aziende sanitarie e dai singoli ospedali, per poter meglio comprendere il perché in Italia ci siano state tante vittime, per capire quali siano stati i comportamenti illeciti e per individuare i fenomeni speculativi che hanno interessato la gestione delle risorse destinate al contenimento della diffusione e alla cura della malattia da Sars-CoV-2.
_Dott.ssa Carolina Valente: perche’ un Convegno a Roma, cosa auspicate e che risposta avete avuto di partecipazione da parte di familiari e relatori?
“Ho voluto fortemente organizzare con Il Direttivo questo Convegno, perche’ credo che questo nostro partecipare in maniera coesa e compatta ad un Evento cosi importante, non puo’ lasciare indifferente chi ha responsabilita’ decisionali a livello politico ed Istituzionale e provenendo da una lunga esperienza congressuale, so anche quanto queste occasioni tengano vivo e dinamico qualsiasi Comitato. Il modus operandi pacato, pulito del nostro Comitato, fa anche discutere.. le nostre azioni sono mirate, costruttive , mai aggressive. Sappiamo quanto sia difficile cio’ che il Comitato auspica da tempo ovvero: Verita’ e Giustizia per i propri cari, deceduti in maniera sconfortante; pero’ non ci sottraiamo ad un contesto pur sapendo che e’ un contesto difficile. Nulla ci spaventa. Al Convegno del 26 maggio abbiamo invitato politici, avvocati, medici di alto spessore, giornalisti perche’ siamo certi che attraverso un confronto, generando un dibattito costruttivo, si possa riuscire ad essere ascoltati e presi maggiormente in considerazione. Crediamo che la contrapposizione abbia un ruolo positivo per qualsiasi collettivita’. Vi aspettiamo quindi a Roma , il 26 maggio numerosi per appoggiare la nostra battaglia.
La lotta per avere giustizia e’ appena cominciata e tanti sono i documenti che attestano la gravità di ciò che e’ accaduto nei reparti ospedalieri come in tante case dove, troppi tra coloro che sono stati colpiti dal Covid, hanno creduto nei protocolli sanitari di medici fautori di tachipirina e vigile attesa, completamente sordi ai richiami dei colleghi di vera scienza, che curavano con farmaci più efficaci e risolutivi, salvando vite. Sulla coscienza di molti sanitari ci sono tanti morti e qualcuno dovrà pagare per dare giustizia a chi non c’è più, e serenità ai familiare che, così, non avranno lottato invano!
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