ROMA: MANIFESTAZIONE CONTRO SPERANZA. DAVANTI AL MINISTERO I DANNEGGIATI DA VACCINO – “NOI, ABBANDONATI DALLO STATO”
7 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li
Ieri i “danneggiate dal vaccino”, coordinati dall’avvocato Erich Grimaldi, presidente del Comitato per le Cure Domiciliari Precoci Covid-19, hanno sfilato davanti alla sede del Ministro della Salute Roberto Speranza sul Lungotevere Ripa a Roma per far sentire la loro voce. «Reazioni avverse da vaccino: lo Stato dov’è? Vogliamo garanzie per chi ha subito danni», si leggeva in uno dei tanti striscioni esposti. L’iniziativa è stata organizzata nel giorno in cui entra in vigore il Super Green Pass in tutta Italia.
Il gruppo era formato da donne, uomini, giovani e giovanissimi ma anche medici e operatori sanitari. La protesta è stata improntata sull’assenza di sostegno da parte dello Stato, in seguito all’evento avverso. «Abbiamo creduto nel vaccino, abbiamo creduto nello Stato, ed ora ci ritroviamo danneggiati da quello stesso vaccino e senza nessuno che ci ascolti. Siamo totalmente abbandonati“. Queste le parole di una signora che reggeva l’immagine di un uomo morto il 12 maggio 2021 a 62 anni dopo la prima somministrazione di Pfizer. Aveva avuto problemi cardiaci, il medico glielo aveva sconsigliato ma, nonostante tutto lo aveva fatto lo stesso. Tornato a casa e andato a dormire, non si è più risvegliato.
«Sono vaccinata con due dosi, e credevo nel vaccino perché altrimenti non l’avrei fatto – spiega Camilla, 27 anni – Dopo la seconda dose di Moderna, ho iniziato ad avere un forte dolore toracico e affanno. Sono andata al pronto soccorso, la prima diagnosi è stata bronchite. Poi, privatamente, il mio cardiologo mi ha diagnosticato una pericardite post vaccinale. Da allora, sono andata sette volte al pronto soccorso, ho avuto due ricoveri ospedalieri perché non riuscivo a stare in piedi. Sono ancora in terapia, oggi è il centesimo giorno. E’ un calvario».
«Mi chiamo Paolo, ho perso mio padre nel mese di aprile a causa del vaccino AstraZeneca – dichiara un ragazzo – Dopo 15 giorni dalla prima dose, gli stessi medici dell’ospedale hanno riconosciuto che questa reazione avversa era causata dal vaccino, accertando la correlazione. Mi hanno detto di fare una segnalazione all’Aifa, ma dopo non è successo assolutamente niente. Nessuno ci ha contattato, la cosa è caduta nel nulla, nessun indennizzo, nessun sostegno».
«Il protocollo farmacologico di questo vaccino è stato promosso in maniera indiscriminata, e senza un discorso anamnestico corretto – ha detto il medico di famiglia Erminia Maria Ferrari – E’ stato consigliato come l’acqua di Lourdes. Io sono un medico di famiglia, tra i miei pazienti, molti anziani, non sono ci sono stati rilevanti effetti collaterali, quanto invece i pazienti giovani che hanno cominciato a soffrire di pericarditi!Senza contare i giovani di vent’anni che hanno avuto miositi gravissime. E quando hanno chiesto se dovessero fare la seconda dose, gli è stato risposto indiscriminatamente di sì. Non si fanno valutazioni cliniche attente basate sulle storie personali, questo è il gravissimo problema».
Tanti i manifestanti, affidatisi alle istituzioni, che hanno avuto miocarditi, pericarditi, trombosi, herpes ed emorragie. Presenti anche i parenti di persone decedute. Tutti abbandonati dallo Stato, costretti a pagare le cure di tasca propria e senza lavoro a causa degli effetti avversi del vaccino».
NON DIMENTICHIAMO, PERÒ, CHE AL MOMENTO DELL’INOCULAZIONE, TUTTI HANNO FIRMATO IL CONSENSO, DERESPONSABILIZZANDO LO STATO DA QUALSIASI COLPA.
IL MINISTRO SPERANZA ERA COMUNQUE ASSENTE, RINUNCIANDO A CONFRONTARSI CON I MANIFESTANTI. AVEVATE DUBBI? NOI NO! ANDIAMO OLTRE LE PIAZZE! È COSÌ DIFFICILE DA CAPIRE? SANTA PAZIENZA PENSACI TU!
Su cosa possa fare chi si ritenga danneggiato dal vaccino, l’avvocato Grimaldi dice: «queste persone devono depositare un accertamento tecnico preventivo in Tribunale, si nomina un Ctu (Consulente tecnico d’ufficio, ndr) e poi tanti CTU si dovranno prendere la responsabilità di escludere correlazioni che sono eclatanti. E’ importante, perché alla luce di questo si potranno aprire tante azioni di risarcimento laddove si riconosca la correlazione e lo Stato non voglia indennizzare. Lo scudo penale non significa che non ci debba essere un risarcimento che debba essere riconosciuto a questi malati.
E MENTRE STARETE SMISTANDO LE CARTE BUROCRATICHE CHE, POI, SI ARENERANNO TRA GLI SCAFFALI POLVEROSI DEI TRIBUNALI, QUESTI ANDRANNO AVANTI CON I LORO PROGETTI. PURTROPPO SIAMO ANCORA A…CARISSIMO AMICO…
ITALIA DESTATIIIIIIIIIIIIIII………….
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