Le bugie del Mainstream contro i medici definiti “no vax”
di Marzia MC Chiocchi (Mercurius 5)
Il mainstream sta superando ogni limite. Giornali, Radio e Tv, pagati profumatamente, grazie ai contributi arrivati a pioggia affinché si parlasse unilateralmente dell’argomento “vaccini”, non si pongono dubbi, domande o remore, nel parlar male di tutti coloro che manifestano incertezza sulla validità’ di questi sieri sperimentali, spacciati per elisir di lunga vita. I Baroni della scienza divulgano concetti ad una voce sola, con le stesse parole, ossessivamente ripetute come dischi rotti, mostrando di essere stati ben indottrinati da chi ha promesso loro, benefici e privilegi. Ma chi non sta dalla parte del “Potere Costituito”, e’ destinato a sopportare colpi ben assestati, a livello umano e professionale, da cui ci si può difendere solo se provvisti di equilibrio e forza interiore. Con “Loro”, occorre comunque saper giocare bene a scacchi, prevedendo le mosse per trovare soluzioni tempestive.
In questa rete diabolica sono rimasti intrappolati soprattutto, medici, infermieri, e personale sanitario in genere, ma presto, potrebbe accadere anche ad altre categorie professionali.
A testimonianza di ciò che sta accadendo, raccontiamo la vicenda di due medici siciliani, ROSALIA BILLECI medico di continuità assistenziale dell’Asp e FRANCESCO OLIVIERO psichiatra e pneumologo, entrambi di Palermo. Sono stati accusati dal quotidiano LA REPUBBLICA/cronaca di Palermo, perché sorpresi, secondo la testata giornalistica, a fare propaganda no-vax sui social e in piazza”. “ LA REPUBBLICA,” ha inoltre scritto che, i due medici rischierebbero la radiazione dall’albo. Per rincarare la dose, il quotidiano ha poi diffuso la notizia che, l’Ordine dei medici di Palermo, avrebbe già’ avviato due procedimenti disciplinari nei confronti di entrambi, le cui teorie negazioniste sarebbero state ospitate anche nel canale online dell’europarlamentare siciliana della Lega Francesca Donato.
Immediata, e’ arrivata la richiesta di RETTIFICA a norma della Legge 416/1981. alla direzione del quotidiano La Repubblica da parte dello STUDIO LEGALE FRANCESCO CINQUEMANI, difensore della Dott.ssa Billeci.
ECCO IL DOCUMENTO DI RICHIESTA⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️
“Egregio Direttore della agenzia media/stampa “La Repubblica – Palermo”, in riferimento alle affermazioni rese pubblicamente sulla vostra pagina internet www.palermo.repubblica.it in data 17 agosto 2021 sez. attualità e sulla vostra pagina Facebook.
Premesso che
In data 17 agosto 2021 alla sez. attualità la Vs testata giornalistica additava la mia assistita la Dr.ssa Rosalia Billeci come una “propagandista NO-VAX sui social e in piazza” e dichiaravate altresì che la stessa rischia la radiazione dall’albo. Inoltre viene dato per certo che nei confronti della Dr.ssa è stata avviata una procedura disciplinare.
Purtroppo tali affermazioni sono state rese su una testata giornalistica di rilievo e molto seguita, e non sono stati effettuati i dovuti controlli volti ad appurare la veridicità dei fatti, divulgando così notizie false e diffamatorie.
Capirà bene, Egregio direttore, che le dichiarazioni rese sull’articolo e divulgate nelle Vostre pagine non trovano riscontro nella realtà, atteso che non vi è ad oggi alcun procedimento disciplinare nei confronti della Dr.ssa Billeci, ed essendo la stessa in regola con le vaccinazioni previste da contratto.
La stessa Dr.ssa, ha combattuto in prima linea durante la pandemia, e a differenza di molti medici, si è recata personalmente al domicilio dei pazienti, con i dovuti DPI, accertandosi di persona del loro stato di salute (e non telefonicamente), curando centinaia di persone che oggi sono guarite e in salute grazie al suo intervento e alle sue cure domiciliari.
I dati pubblicati dai medici di IPPOCRATE.ORG dimostrano l’efficacia, la sicurezza e la mancanza di controindicazioni delle cure domiciliari messe in atto da questi stoici medici, da Voi descritti come dei “NO-VAX” ingiustamente. Inoltre, è noto che l’attuazione delle cure domiciliari in pazienti affetti da covid-19, riduce nettamente l’ospedalizzazione degli stessi.
Vorrei farLe notare, che l’etichetta da Voi alla Dr.ssa Billeci di “propagandista no-vax”, è erronea nella sua essenza, poiché di fatto, ella ha soltanto informato le persone circa la possibilità di essere curate a casa con le suddette cure domiciliari. Si tratta quindi di pura e semplice esposizione dei fatti nella loro completezza, in perfetta antitesi quindi con il termine “propaganda”, che indica un’attività di persuasione, tramite precise tecniche, volta a indurre specifiche azioni e atteggiamenti in coloro che ascoltano (o leggono), al fine di raggiungere particolari obiettivi atti a beneficiare chi organizza il processo. Pare pertanto evidente che quest’ultima definizione meglio si addice al terrorismo mediatico da Voi promosso da un anno e mezzo a questa parte e dalla stampa tutta.
Si evincono così, i connotati di una diffamazione spicciola nei confronti della mia assistita, che ha semplicemente esercitato le sue libertà di espressione e di scelta, garantite dalla Costituzione Italiana, fornendo informazioni utili alla società, senza alcun diabolico secondo fine.
In diritto
- L’articolo 10 della legge 223 del 1990 recita infatti al secondo comma: “Chiunque si ritenga leso nei suoi interessi morali o materiali da trasmissioni contrarie a verità, ha diritto di chiedere al concessionario privato o alla concessionaria pubblica ovvero alle persone da loro delegate al controllo della trasmissione che sia trasmessa apposita rettifica, purché questa ultima non abbia contenuto che possa dar luogo a responsabilità penali”.
- Tale concetto è ribadito nella recentissima legge 112 del 2004 (cosiddetta “legge Gasparri” recante “Norme di principio in materia di assetto del sistema radiotelevisivo e della RAI -Radiotelevisione italiana Spa, nonché delega al Governo per l’emanazione del testo unico della radiotelevisione), la quale all’articolo 4, comma 1, recita: “e) la trasmissione di apposita rettifica, quando l’interessato si ritenga leso nei suoi interessi morali o materiali da trasmissioni o notizie contrarie a verità, purché tale rettifica non abbia contenuto che possa dare luogo a responsabilità penali o civili e non sia contraria al buon costume;”
- Tutto quanto sopra,
CHIEDO
Voler provvedere, ai sensi della Legge 416/1981, e legge 112 del 2004 art. 4 c.1, che il direttore della agenzia media/stampa “La Repubblica – Palermo”, rettifichi quanto riportato nel vostro articolo del 17 agosto sez. attualità.
Si comunica che in difetto provvederò al adire le autorità competenti.
Cordiali saluti Avv. Francesco Cinquemani
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QUESTO IL VIDEO PER CUI LA DOTT.SSA BILLECI SI E’ RITROVATA AL CENTRO DI QUESTA VICENDA. CLICCA SUL LINK⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2969438563290071&id=100006718695099&sfnsn=scwspmo
Attendiamo gli sviluppi del “caso”, che conferma quanto l’informazione sia pilotata e al servizio del Potere.
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]