4 aprile 2022 – Redazione
Mosca ha respinto le accuse di aver ucciso civili a Bucha, la cittadina del nord-ovest della capitale ucraina.
“Foto fabbricate, fake news”
”Un pacchetto tv prodotto ad hoc da Kiev per i media occidentali”: questo, secondo il ministero della Difesa russo, è stato il filmato di Bucha, in aperto contrasto con la versione ucraina che viene smontata punto su punto.
Mosca aggiunge anche dei dettagli logistici a supporto della sua tesi. Le truppe russe, infatti, si sono ritirate dalla città di Bucha lo scorso 30 marzo. Tutte le unità militari russe si sono completamente ritirate il giorno dopo il round di colloqui faccia a faccia tra Russia e Ucraina in Turchia. I residenti si sono spostati liberamente per la città e hanno usato i loro telefoni cellulari mentre la città era sotto il controllo delle truppe russe e anche dopo il loro ritiro. Sarebbero stati i media occidentali ad aver «prodotto» le immagini dei morti. Una provocazione, la definisce il Cremlino, sottolineando che nel periodo in cui Bucha era sotto il controllo delle forze armate russe, nessun residente locale ha subito azioni violente.
La narrazione russa è ricca di particolari: racconta che tutti i corpi delle persone le cui immagini sono state pubblicate, «dopo almeno quattro giorni, non si sono irrigiditi, non avevano le caratteristiche macchie da cadavere e c’era sangue che non si coagulava nelle ferite su di loro».
L’excusatio apparsa sulla stampa russa parte dal 24 febbraio, quando è stata lanciata un’operazione militare speciale per smilitarizzare e denazificare l’Ucraina, osservando che «le Forze armate colpiscono solo le infrastrutture militari e le truppe ucraine». Il loro obiettivo era il Donbass, non altro. Inoltre Mosca annuncia di aver consegnato 452 tonnellate di carico umanitario nella regione di Kiev.
Ed ecco l’accusa: il presunto genocidio Bucha? Si tratta niente altro che di fake news di ucraini e dei media occidentali, visto che la cittadina è stata bombardata dagli ucraini quando era ancora controllata dai russi.
Fatti che, secondo il ministero della Difesa russo, fanno accostare Bucha all’altro caso inquietante, ovvero quello dell’ospedale pediatrico di Mariupol, che lo scorso 20 marzo era stato bombardato: anche in quel caso tutti accusarono la Russia, rea di aver deliberatamente attaccato le unità sanitarie ucraine, ma Mosca respinse le accuse, anzi, sostenne che le forze armate ucraine usavano quei siti come scudi per le attività militari. Infatti l’ambasciata russa in Israele diffuse un video in cui si vedeva un battaglione ucraino operativo vicino all’ospedale. Di lì un’altra narrazione, che secondo Mosca faceva ricondurre il tutto alla volontà di spargere fake news.
Interessante l’articolo di Maurizio Blondet che puoi leggere cliccando qui ⤵️
https://www.maurizioblondet.it/la-strage-di-civili-a-bucha-e-un-ovvvio-false-flag/
MERCURIUS5 E’ ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale
_______________________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
Puoi leggere anche su 👇
https://cataniacreattiva.it/ucraina-mosca-non-abbiamo-ucciso-civili-a-bucha-foto-fake/