Archive for the
‘DICEMBRE’ Category

ULTIM’ORA – 23 e 24 dicembre 2021 (Articolo in continuo aggiornamento)

23 dicembre 2021, ore 23:00

Diverse scosse di terremoto si sono susseguite in queste ultime ore a Catania, con epicentro nella zona di Motta Sant’Anastasia, in prov. di Catania, e sono state avvertite anche a Siracusa e Ragusa.
L’ultima scossa registrata, alle ore 22:33 del 23 dicembre, di magnitudo ML 4.7, è stata la più forte; leggermente più deboli le precedenti.

Secondo i dati raccolti dai sismografi Ingv si è trattato di più scosse ravvicinate: 6 nel giro di soli 30 min.

La scossa principale, di magnitudo 4.3, è avvenuta a 11 km di profondità alle 22:33, mentre la  precedente di 3.3, avvenuta alle 21:38, è avvenuta ad una profondità di soli 8 km, e per questo motivo, nonostante la magnitudo non alta, la scossa ha avuto un particolare risentimento sismico tra la popolazione.
Questa scossa (quella delle 21.38) è stata preceduta da un’altra di magnitudo 2.9, verificatasi alle 21:36, e seguita da due terremoti di magnitudo 2.4, alle 21:40, e 1.6 alle 21:43.

La Sala Situazione Italia del dipartimento della Protezione Civile è in contatto con le strutture locali del Servizio, dopo l’evento sismico che è stato “avvertito dalla popolazione”, ma dalle “verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia- sottolinea una nota – non risultano danni a persone o cose”. La Protezione Civile regionale ha già fatto una ricognizione telefonica di tutti i sindaci del comprensorio di Motta Santa Anastasia e al momento non si registrano danni a cose o persone. Nessuna segnalazione risulta pervenuta ai vigili del fuoco.

Aggiornamento ore 10:30 del 24 dicembre: continua lo sciame sismico…

Terremoto di magnitudo ML 3.1 del 24-12-2021 ore 07:14:44 (Italia) in zona: 7 km SW Motta Sant’Anastasia (CT) 

Aggiornamento ore 12:00 del 24 dicembre

Un’altra scossa di terremoto, di magnitudo ML 3.6, è stata registrata alle ore 10:19, con epicentro a 1 km da Milo (CT)

24 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Nel Consiglio dei Ministri di ieri 23 dicembre, la questione spinosa sull’estensione dell’obbligo vaccinale ha portato ad una lite tra i componenti del Governo.

Come riferiscono “Il Giornale” e “La Verità”, in Consiglio non è passata la proposta del Ministro della Salute Speranza, sostenuta da Brunetta e Franceschini. Giorgetti (Lega) e Patuanelli (M5S) non sono stati d’accordo.

In particolare, il leghista Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico, ha fatto presente il grave e concreto rischio di una valanga richieste di indennizzo per danni da vaccino con l’obbligo vaccinale, in considerazione delle tante segnalazioni di reazioni avverse con danni anche permanenti.

in Italia, infatti, l’ordinamento, con la legge n.210 del 1992, copre formalmente solo i danni da vaccinazioni obbligatorie e, in caso di obbligo, l’Avvocatura dello Stato non potrebbe sollevare l’eccezione dell’adesione volontaria alla vaccinazione, come ha già fatto numerose volte in passato, ad esempio nel caso del piccolo Andrea, danneggiato da vaccinazione non obbligatoria anti meningococco B. Il padre di Andrea, Alberto, denunciò nel 2017 alla trasmissione “La Gabbia” (La7), condotta da Gianluigi Paragone, che, nonostante certificati specialistici relativi alla correlazione tra vaccino e patologia, l’Avvocatura dello Stato eccepiva sistematicamente la non copertura della tutela indennitaria a causa della volontarietà nell’adesione vaccinale espressa con la sottoscrizione del modulo di consenso informato.

Ancora oggi, l’Avvocatura dello Stato continua sulla stessa linea e, complici le lungaggini burocratiche degli iter amministrativi e la nota durata dei processi, solo dopo venti anni di cause giudiziarie è possibile ottenere un’estensione della tutela indennitaria con una pronuncia della Corte Costituzionale, come dimostra il recente caso di una trentunenne pugliese.

La giovane, colpita da una grave malattia immunitaria (lupus eritematoso sistematico) a causa di due dosi del vaccino non obbligatorio anti epatite A ricevute il 13 giugno 2003 e l’8 gennaio 2004, è riuscita, malgrado le solite eccezioni sollevate dal Ministero, ad ottenere prima la sentenza n.118 del 26 maggio 2020 della Corte Costituzionale, che ha riconosciuto in via estensiva anche al suo caso la copertura della legge n.210, e poi la pronuncia definiva della Corte di Cassazione n.7354 pubblicata lo scorso 16 marzo.

LASSÙ QUALCUNO CI AMA💫

_______________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

24 Dicembre 2021 – Redazione 2021 – Redazione Co.Te.Li

No al clima di terrore sulla variante Omicron. “LA GENTE STA A CASA, HA PAURA AD ANDARE NEI NEGOZI PERCHÉ È STATO DETTO E SCRITTO CHE SE SI VA FUORI SI PRENDE LA VARIANTE OMICRON E SI MUORE, INVECE È ASSOLUTAMENTE FALSO, dice a Notizie.com il professor Alberto Zangrillo, primario del reparto Anestesia e Rianimazione del San Raffaele di Milano.

«Qui se non ci diamo tutti una regolata, ma soprattutto voi media, l’Italia diventa una Paese povero e sempre di più, fino a quando non diventeremo l’oggetto dello shopping di altri paese che sono stati più intelligenti e competenti di noi», osserva.

«Lo sa dove sono in questo momento? Sono in uno dei più bei negozi di Milano, ma è desolatamente e completamente vuoto», dice Zangrillo. E la responsabilità principale «è dei media».

LA BARCA COMINCIA A FARE ACQUA…FINALMENTE SI COMINCIA A DIRE LA VERITÀ!!!

_________________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

24 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Meteoweb.it (Peppe Caridi)

Draghi, che gaffe sui vaccini: “tre quarti dei morti sono non vaccinati”, ma in realtà è il contrario e la situazione epidemiologica sta esplodendo proprio perché la politica attribuisce ai vaccini garanzie che non danno.

Mercoledì mattina, in un’insolita conferenza di fine anno anticipata, il Presidente del Consiglio Mario Draghi relativamente alla gestione della pandemia ha detto che i vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus. Tra i decessi, tre quarti sono non vaccinati“. Peccato, però, che non è affatto vero. I dati ufficiali smentiscono il premier, in quanto nell’ultimo bollettino ufficiale dell’Istituto Superiore di Sanità, organo del Ministero della Salute, emerge come la realtà sia quasi opposta. E cioè che la maggioranza dei morti si sta verificando tra i vaccinati, esattamente i tre quinti dei morti sono vaccinati. Nell’ultimo bollettino dell’ISS. ⤵️⤵️⤵️

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Bollettino-sorveglianza-integrata-COVID-19_15-dicembre-2021.pdf

infatti,  troviamo la tabella che illustra i contagi, i ricoveri e i decessi dell’ultimo mese in base allo stato vaccinale. E’ l’unica fonte nazionale che fornisce l’andamento di contagi, ricoveri e decessi in base allo stato vaccinale. E dalla tabella emerge che nell’ultimo periodo disponibile, in Italia abbiamo avuto 1.755 morti. Di questi, 962 avevano ricevuto entrambe le dosi di vaccino, 42 avevano ricevuto la prima dose di vaccino e altri 29 avevano ricevuto addirittura la terza dose di vaccino, per un totale di 1.033 morti vaccinati, contro 722 morti non vaccinati. Quindi il 59% dei morti è stato tra i vaccinati e il 41% tra i non vaccinati, che significa che tre quinti dei morti sono tra i vaccinati. Esattamente l’opposto di quello che ha detto il premier:

Proprio alla luce di quest’evidenza, non riusciamo a comprendere com’è possibile che le massime istituzioni politiche del Paese continuino a fornire pubbliche dichiarazioni false, mendaci, anti scientifiche e scorrette.

Non è la prima volta che Draghi si lascia andare a vere e proprie eresie: sempre in una conferenza stampa, il 22 luglio scorso aveva detto che “l’appello a non vaccinarsi, è un appello a morire. Non ti vaccini, ti ammali, muori o fai morire. Questo è, condannando così a morte i non vaccinati e ignorando che già nel primo anno di pandemia, quando i vaccini neanche esistevano, più del 98% dei contagiati guariva senza alcuna conseguenza. Una percentuale che saliva al 99,9999% tra i giovani con meno di 45 anni.

Sempre in quella conferenza stampa, Draghi aveva detto che “il Green Pass è una misura con cui gli italiani possono continuare ad esercitare le proprie attività, a divertirsi e andare al ristorante, a partecipare a spettacolo all’aperto o al chiuso con la garanzia, però, di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose“. Ennesima burla poi smentita dai fatti che hanno dimostrato come anche i vaccinati sono contagiosi.

Attribuire ai vaccini poteri magici che in realtà non esistono (aspettiamo la prossima conferenza di Draghi in cui ci dirà che dopo la terza dose diventeremo immortali), è proprio all’origine delle cause del peggioramento della situazione epidemiologica. La follia anti scientifica del Green Pass e del Super Green Pass, che consente ai vaccinati contagiosi l’accesso senza alcun tampone a qualsiasi attività, ha fatto impennare la curva epidemiologica su livelli ormai analoghi a quelli del novembre 2020 e se non si cambia registro la situazione è destinata a peggiorare ulteriormente.

Perché continuare a mentire pure di fronte all’evidenza? Eppure doveva essere il “Governo dei migliori“…

GIUSTO…DOVEVA ESSERE!!!

_______________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto ” dl festività”, ovvero il decreto legge del governo fino al 31 gennaio 2022.

Il ministro della Salute Roberto Speranza, il coordinatore del Cts Franco Locatelli e il portavoce del Cts Silvio Brusaferro hanno illustrato i contenuti del testo. Slitta per ora l’estensione ad altre categorie di lavoratori dell’obbligo vaccinale.”Una misura che è sempre stata sullo sfondo. Non è mai stata esclusa», aveva ribadito ieri in conferenza stampa il presidente del Consiglio Mario Draghi. Ma per ora è lì, sullo sfondo, che resterà.

Durata del Green Pass

Dal 1° febbraio 2022 verrà ridotta la durata del Green Pass vaccinale da 9 a 6 mesi. L’avvio della misura è posticipato rispetto alle altre per evitare che troppi cittadini restino senza Certificazione verde e che si crei un imbuto delle vaccinazioni difficilmente gestibile.

Obbligo di mascherine all’aperto

Viene previsto fino al 31 gennaio 2022, l’obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca. Già diversi sindaci e governatori lo avevano stabilito a livello locale in vista dello shopping e dei raduni natalizi, ora la norma diventa nazionale.

Mascherine Ffp2 al chiuso e all’aperto per spettacoli ed eventi sportivi

Viene anche introdotto, fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 (fissato ora al 31 marzo), l’obbligo di Ffp2 in cinema, teatri, locali di musica dal vivo e per eventi sportivi, sia al chiuso che all’aperto. Lo stesso vale sui mezzi di trasporto (treni, aerei, traghetti ma pure bus, tram e metro e tutto il trasporto pubblico locale). Si valuta la possibilità di calmierare i prezzi delle mascherine Ffp2, soprattutto per gli studenti.

Niente cibo e bevande in cinema o palazzetti

Si vieta pure il consumo di cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri e nei palazzetti degli eventi sportivi.

Super Pass per consumare al bancone

Fino al 31 marzo è necessario esibire il Green Pass rafforzato (quello cioè disponibile solo per vaccinati e guariti) in bar, ristoranti, locali ed enoteche al chiuso anche per consumare cibi o bevande al banco. Chi ha il solo esito negativo del tampone non potrà quindi prendere un caffè o un cocktail o mangiare un tramezzino al bancone del bar, ma solo tra i tavolini all’aperto.

Stop alle feste all’aperto

Fino al 31 gennaio 2022 sono vietate le feste, gli eventi e i concerti che implichino assembramenti all’aperto.

Discoteche e sale da ballo chiuse fino al 31 gennaio.

Il governo ha deciso all’ultimo minuto di chiudere le discoteche, sale da ballo e attività similari fino al 31 gennaiolo ha annunciato il ministro Speranza in conferenza stampa.

Dal 1 Febbraio fino al 31 marzo per passare una serata in discoteca o in un locale da ballo o ancora partecipare a una festa in un qualunque locale aperto al pubblico, servirà il “Mega Green Pass”, ovvero quello rilasciato dopo la terza dose. Altrimenti, chi ha completato il solo ciclo primario di vaccinazioni oltre al Super Green Pass dovrà presentare un certificato che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico o molecolare. 

Tampone per le Rsa

Lo stesso iter previsto per le discoteche riguarda chi vuole fare visita ai propri cari in una Rsa: seconda dose più tampone oppure terza dose.

Super Pass in palestre, piscine, musei, terme

Dal 30 dicembre ci vorrà il Super Green Pass (cioè quello ottenuto dopo la seconda dose o dopo la guarigione da Covid-19) anche per tutte quelle attività in cui, almeno in zona bianca, si poteva accedere anche con il solo tampone: palestre, piscine, mostre, musei, centri termali e benessere (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso (esclusi i centri educativi per l’infanzia), sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò. 

Super Pass per lo sci

Tra le ipotesi al vaglio del governo c’è anche la possibilità di estendere il Super Green Pass, ovvero il certificato verde in possesso di vaccinati e guariti dal Covid, agli impianti di risalita sulle piste da sci.

Viaggi

Per quanto riguarda gli ingressi e ritorni dall’estero verranno svolti dei controlli a campione attraverso i tamponi al momento dell’arrivo in Italia: in caso di positività, scatta l’isolamento fiduciario per 10 giorni in un Covid Hotel.

Screening straordinario per il rientro a scuola

Verrà potenziato lo screening straordinario degli studenti. A supporto dell’attività di tracciamento dei casi positive nelle scuole vengono stanziati fondi per il ministero della Difesa, implementando l’attività di diagnostica dei laboratori militari. In campo c’è anche l’ipotesi di un prolungamento delle vacanze di Natale fino al 31 gennaio attivando però la Dad per gli alunni delle scuole dalla seconda media in su o per quelli delle superiori.

Nessun limite di ospiti al pranzo di Natale

Non ci saranno, invece, al contrario dello scorso anno limitazioni di legge al numero di ospiti a casa per la Vigilia o il giorno di Natale. Su questo posso essere utili le sole raccomandazioni di epidemiologi, infettivologi e igienisti.

Il booster dopo 4 mesi

Si attende l’ok dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, e un approfondimento tecnico poi arriverà un’ordinanza del ministro della salute per ridurre da 5 a 4 mesi il periodo minimo per la somministrazione della terza dose.

_______________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

_______________________

https://cataniacreattiva.it/covid-approvato-il-nuovo-decreto-mascherine-allaperto-discoteche-chiuse-super-green-pass-in-bar-e-palestre-e-capodanno-con-tampone-anche-ai-vaccinati/

23 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Il Giorno

Su Omicron è necessario recuperare «una discussione seria, pacata, pragmatica e basata sui fatti». E’ l’invito che il virologo italiano Guido Silvestri, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta, rivolge sulla base degli ultimi dati emersi sulla nuova variante di Sars-CoV-2.

Risultati che lo scienziato riassume in un post su Facebook, «nella speranza di poter dare un contributo, magari anche molto modesto – scrive – perché il mio Paese lontano, esca da questa ondata di isteria collettiva che sembra averlo preso in queste ultime settimane».

Ci sono tre fatti importanti che stanno emergendo sulla nuova variante Omicron che meriterebbero una seria discussione».

Primo fatto: «La letalità calcolata di Covid-Omicron (in gergo tecnico: Infection Fatality Rate, cioè il rapporto tra numero dei decessi e numero dei casi osservati) sembra molto più bassa di quella delle varianti precedenti. Il dato dal Sudafrica su quasi 400mila casi parla di 0,26% di letalità, paragonata al 2,5-4% delle ondate precedenti. Questo nonostante la popolazione sia pienamente vaccinata solo al 26,3% (42% degli adulti). In accordo con questa osservazione, la pressione sulle terapie intensive del Sudafrica, un Paese da 60 milioni di abitanti, rimane bassa, con un totale di 546 letti occupati (molto meno che in Italia)».

Secondo fatto evidenziato dal virologo Silvestri: «È di oggi la notizia dello studio del National Institute for Communicable Diseases del governo sudafricano diretto da Nicole Walter e Cheryl Cohen, secondo cui il rischio di ospedalizzazione nei pazienti che hanno contratto Omicron è il 20% di quello osservato nei pazienti che avevano contratto Delta (per essere chiari, se il rischio di finire in ospedale per Delta fosse stato del 5%, per Omicron sarebbe dell’1%). Nonostante lo studio utilizzi controlli storici (Delta è sparita dal Sudafrica adesso), l’analisi è stata fatta dopo aver corretto per età, sesso ed anamnesi positiva per aver contratto l’infezione in precedenza».

Terzo fatto ricordato dal virologo: «È dei giorni scorsi lo studio molto interessante della LKS Faculty of Medicine alla Università di Hong Kong, diretto da Michael Chan Chi-wai e John Nicholls, secondo cui la variante Omicron è più efficace nell’infettare le cellule delle alte vie respiratorie e dei bronchi, ma meno efficiente nell’infettare quelle del tessuto polmonare profondo. Questo studio potrebbe rappresentare la base meccanistica della minore severità clinica osservata in Sudafrica, in quanto la polmonite interstiziale con danno alveolare diffuso e conseguenti complicanze sistemiche è l’elemento centrale nella patogenesi del Covid severo».

________________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

23 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Libero

LA DOMANDA CHE MOLTI MEDICI COSCIENZIOSI SI STANNO PONENDO È QUESTA…MA COME FA UN ORGANISMO, PUR SANO CHE SIA…A SOPPORTARE TRE VACCINAZIONI L’ANNO DI QUESTA PORTATA? ORMAI NEGARE L’EVIDENZA È DIVENTATO LO SPORT NAZIONALE! E COSI, IL PROF. ARNALDO CARUSO, HA LANCIATO UN NUOVO ALLARME SULLA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE!

Solitamente le vaccinazioni lasciano una memoria immunitaria lunga, ma con un virus così mutato l’antidoto perde efficacia in fretta: è necessario sequenziare i patogeni in modo massiccio per aggiornare le fiale prima che le nuove varianti siano incontrollabili. Fare tre vaccinazioni all’anno non è sostenibile. I dati clinici dicono che l’efficacia c’è, molto sui giovani, meno su fragili e anziani. Ma tutto dipende dall’intensità della risposta immunitaria personale. La terza dose comincia a perdere forza entro 4-6 mesi”.

Una quarta dose dello stesso vaccino, con Omicron molto mutata e che può mutare ancora, non è auspicabile. Serve, per il nuovo richiamo, tra 4-6 mesi un antidoto che sia confezionato anche sulla proteina variante di Omicron. Abbiamo un prodotto formulato su una sola proteina Spike della vecchia variante, mentre il virus è molto mutato. Gli anticorpi per contattare tutte le mutazioni devono essere tanti e molto attivi, ed ecco che parliamo della quarta dose. Senza un vaccino calibrato su tutte le varianti, siamo costretti a tante iniezioni. Ma ciò non può andare avanti all’infinito”.

PAUCA VERBA SAPIENTI (a buon intenditor poche parole)

CHI È IL PROF. ARNALDO CARUSO (Curriculum vitae) ⤵️⤵️⤵️

https://www.unibs.it/sites/default/files/ugov_cvfiles/cv/ugov_cvpersona_it_000001427.pdf

_______________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

23 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Oggi ci ha lasciato Carlo Fraioli, una persona perbene, un lavoratore, un militante della Cisl ed un Militante di Italia Viva del nono Municipio. Carlo ha partecipato da subito, con tutto il suo impegno, allo sviluppo di Italia Viva nel nostro territorio. Si è reso disponibile in tutta la campagna elettorale di questi ultimi mesi, con volantinaggi, partecipazione alle riunioni e alle iniziative pubbliche a sostegno della Lista Civica.

⬆️⬆️⬆️
I suoi messaggi sui social: “Sapere che i no vax ricoverati negli ospedali ci stanno costando milioni di euro ogni giorno non vi fa arrabbiare?”. “Io seguo solo la parola della comunità scientifica”. “Somministrate più di 8 miliardi di dosi. E i no vax continuano a definirlo sperimentale. Cambiate disco per favore“. Lo ha riportato oggi Green Pass News.

________________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

23 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Byoblu

Mentre in Italia si impone l’obbligo vaccinale per le più vaste categorie e si invoca la vaccinazione dei lavoratori direttamente nelle aziende, emerge sempre più nell’opinione pubblica una certa perplessità circa la coerenza delle misure adottate finora.

Diversi ascoltatori ci hanno chiesto di approfondire il caso di una lettera inviata nei giorni scorsi dall’Agenzia Italiana del Farmaco al ministero dell’Interno per denunciare un “mail-bombing”, tradotto un bombardamento di email, alla casella di posta certificata della stessa AIFA. Un’azione che sarebbe stata sollecitata dal sindacato delle forze di polizia. ⤵️⤵️⤵️

https://www.byoblu.com/wp-content/uploads/2021/12/265835812_605664094024082_3315916401857632734_n.jpg

In quelle mail, che hanno intasato i server dell’Agenzia, centinaia di poliziotti hanno richiesto chiarimenti circa la necessità di ottenere ed esibire una prescrizione medica (ricetta) per la “vaccinazione” anti covid.

AIFA CONFERMA LA NECESSITÀ DI PRESCRIZIONE

L’AIFA nel lamentarsi con il Viminale, conferma nella sua nota che i quattro farmaci comunemente chiamati “vaccini Covid-19” sono attualmente autorizzati in via solo condizionata ed emergenziale, per l’emissione sul mercato e classificati dalla stessa AIFA come farmaci per i quali serve una prescrizione medica.

Com’è possibile che l’agenzia che sovrintende ai farmaci in Italia affermi questo, quando è sotto gli occhi di tutti che chiunque possa entrare in un hub vaccinale senza alcuna ricetta, firmare un consenso informato e ricevere la sua dose?

AIFA dice una cosa corretta, in quanto si rifà alle Decisioni europee di Esecuzione dell’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata (e centralizzata per tutta l’Unione Europea) di queste sostanze. Infatti, nell’Allegato al Punto B ⤵️⤵️⤵️

https://www.byoblu.com/wp-content/uploads/2021/12/0042164-Ministero-della-Sanita-1.pdf

Condizioni e limitazioni di fornitura e utilizzo) si legge testualmente: “Medicinale soggetto a prescrizione medica”.

L’AIFA stessa classifica questi farmaci come sostanze che necessitano di una approfondita e attenta valutazione e dunque cauta applicazione, considerato che si trovano ancora in uno stadio sperimentale.

Viene evidenziato nei documenti che allo stato attuale, infatti, non è confermata né l’efficacia né la sicurezza.

Infatti questi farmaci sono sul mercato, in quanto autorizzati in via emergenziale, ai sensi del Regolamento CE n. 507/2006, ovvero ancora in fase di completamento di studi farmacologici e test clinici.

Stéphane Bancel, amministratore delegato di Moderna, azienda produttrice di uno dei vaccini, ha recentemente dichiarato che :

“Se vuoi dati scientifici perfetti sulla sicurezza devi aspettare 10 anni. Noi ci siamo presi molti rischi finanziari, non l’avremmo mai fatto per un vaccino tradizionale”.

Per queste ragioni AIFA ha previsto che venga consentita la somministrazione in presenza del rilascio di una RRL, la Ricetta Ripetibile Limitativa evidentemente rilasciata da un medico specialista.

https://www.byoblu.com/wp-content/uploads/2021/12/DETERMINA_154-2020_COMINRATY.pdf

VACCINI SOLO IN OSPEDALI O CENTRI ADEGUATI

Comunemente i farmaci sottoposti a ricetta ripetibile limitativa riportano la dicitura Uso riservato agli ospedali. Vietata la vendita al pubblico”.

Si tratta di quei medicinali che, sebbene utilizzabili anche in trattamenti domiciliari, richiedono che la diagnosi sia effettuata in ambienti ospedalieri o in centri che dispongono di mezzi di diagnosi adeguati.

Ora, anche volendo, è davvero difficile equiparare, camperpalestrevaccino-busspiagge, tendoni, capannoni fieristici, con degli ospedali. In questi mesi abbiamo davvero visto di tutto con buona pace delle garanzie richieste per l’applicazione di sostanze del genere.

IL MEDICO VACCINATORE 

Però in questi contesti spunta la figura del “medico vaccinatore” che arruolato per raccogliere da perfetti sconosciuti le anamnesi auto-dichiarate, scritte a penna, su un modulo prestampato, prende delle decisioni sulla nostra salute.

Questo medico non dovrebbe limitarsi a discriminare un tipo di vaccino per fascia di età e sesso in base ad un sbrigativo modus operandi, ma dovrebbe per ogni paziente, avere la specializzazione necessaria per consigliare o meno il trattamento con una sostanza in fase di sperimentazione, i cui effetti avversi sono in continuo aggiornamento e potenzialmente ancora non noti.

ISTRUZIONI IMPARTITE A LIVELLO POLITICO

Invece nel piano vaccinale sono stati reclutati medici con le più disparate specializzazioni, che nella maggioranza dei casi fungono da meri esecutori di istruzioni impartite a livello politico a suon di protocolli che valutano la possibilità di esenzione dall’obbligo vaccinale solo nei pochi casi inseriti nel protocollo.

Quello che stride rispetto alla richiesta di prescrizione medica enunciata dalle autorità è la totale noncuranza rispetto alla condizione del singolo candidato alla vaccinazione, come per esempio l’esclusione della verifica della presenza di anticorpi nell’organismo.

Questa può essere intesa come una violazione dei requisiti della prescrizione medica.

Siamo sicuri di poter riconoscere i quattro farmaci anti-covid19 come utili alla prevenzione, ovvero immunizzanti dall’infezione da Sars-CoV2? Oppure sono utili solo alla prevenzione dello sviluppo grave della malattia?

IL PARADOSSO DELL’OBBLIGO E DELLA PRESCRIZIONE

Per tutto questo pare paradossale che venga considerato obbligatorio sottoporsi ad una vaccinazione con farmaci che per loro ‘natura sperimentale’ richiedono una prescrizione medica specialistica.

Le “specifiche strategie messe a punto dalle regioni” di cui parla AIFA nella sua nota al ministero dell’Interno o la creazione di hub vaccinali da parte della Struttura Commissariale, hanno prodotto una sola immunità certa: quella penale e civile dei medici vaccinatori e delle case farmaceutiche.

_______________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

22 dicembre 2021 – Redazione Co.Te.L.I.

In un documento segretoPfizer teneva nascoste le vere reazioni avverse! Trombosi, malattie autoimmuni, problemi neurologici e renali…. Incredibile… 

Il documento Pfizer è stato tenuto nascosto per mesi, ed adesso è diventato pubblico solo grazie ad un TRIBUNALE in Nuova Zelanda. E questo documento vi garantisco che è davvero INQUIETANTE…. Sapevano già tutto. 

Ecco il VIDEO che spiega tutto ⤵️

https://www.facebook.com/francesca.rota.58118/videos/650558562973948/

Leggete, nel documento a seguire, cosa scriveva Pfizer nei primi mesi del 2021, quando il suo vaccino doveva ancora invadere il mondo.

Prestate attenzione soprattutto alle tabelle riportate… (facilmente interpretabili anche senza conoscere l’inglese): ⤵️

https://phmpt.org/wp-content/uploads/2021/11/5.3.6-postmarketing-experience.pdf#page=7

Ne ha parlato anche il Daily Telegraph in NeoZeelanda: ⤵️

https://dailytelegraph.co.nz/news/pfizer-document-concedes-that-there-is-a-large-increase-in-types-of-adverse-event-reaction-to-its-vaccine/

Fonte: “Il Re è Nudo” 

https://t.me/ilreenudonotiziarioindipendente
Redattore: Fabio D’Angelo
Gruppo pubblico Facebook.

https://www.facebook.com/groups/413520167081843/?ref=share/

_______________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]