Una eventuale ulteriore estensione dell’obbligo vaccinale a particolari categorie di maggiore contatto con il pubblico. Potrebbe essere questa una delle riflessioni – secondo quanto si apprende da fonti informate – sul tavolo della prossima Cabina di regia prevista per il 23 dicembre.
L’eventuale valutazione sarebbe fatta anche sulla base dei risultati della nuova indagine rapida (flash survey) decisa dal ministero della Salute per stimare la prevalenza della variante Omicron in Italia, che sarà effettuata lunedì 20 dicembre.
L’obbligo di mascherine all’aperto e la possibilità di chiedere un tampone, oltre al Green pass, per accedere a locali al chiuso particolarmente affollati, come le discoteche. Sono alcune delle misure che Draghi e compagni potrebbero valutare per “incoraggiare a osservare comportamenti prudenti” durante le festività. La riunione, sottolineano fonti di governo, serve a fare un punto della situazione alla luce dei dati aggiornati sul Covid e a fare valutazioni su eventuali misure per le imminenti feste. Si potrebbe riflettere anche sulla possibilità di accorciare la durata del Green pass.
E’ in Gazzetta ufficiale il Dpcm che indica le modalità per la revoca del Green pass qualora il possessore del certificato dovesse risultare positivo durante il periodo di validità del documento o in caso di pass falsi. A generare la revoca automatica in caso di positività è la ‘Piattaforma nazionale-Dgc’. La stessa revoca sarà comunicata anche al Gateway europeo. Sarà poi annullata automaticamente a seguito dell’emissione della certificazione verde di guarigione.
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Una beffa terribile, un’ingiustizia nell’ingiustizia che ha colpito 80 famiglie residenti a Milano, quelle che, il 29 agosto 2021, hanno perso la casa in un incendio le cui cause sono ancora tutte da chiarire, e sulle quali sta indagando la Procura. Ma, beffa tra le beffe, sono state costrette a pagare l’IMU su quegli stessi immobili andati al rogo!
E perché il pagamento di una tassa che compete solo alle seconde case? Il Comune di Milano, a questa domanda, ha risposto con senso cinico e criminale, dicendo che, essendo gli appartamenti classificati come prima casa ma non agibili per l’accaduto, e quindi non fruibili dai proprietari, l’unica agevolazione possibile da applicare, è stata lo sconto del 50% sul totale, della tassa di una seconda casa! Una richiesta da far rabbrividire…altro che agevolazione!
Con il risultato, grottesco e paradossale, che le famiglie che non pagavano l’Imu in passato in quanto vivevano nella casa in cui erano residenti, ora, dopo l’incendio, dovranno invece mettere mano al portafogli. Una vera e propria follia.
La delucidazione è arrivata dal Comune di Milano, che ha spiegato come “l’attuale normativa IMU” stabilisce per i fabbricati inagibili la riduzione della base imponibile del 50%, limitatamente al periodo dell’anno durante il quale sussiste la condizione. Questo anche per gli immobili che costituivano abitazione principale del soggetto, prima dell’evento.
L’incendio, comportando l’inagibilità dell’immobile, ha fatto venir meno il requisito della dimora previsto dalla norma. Pertanto, per l’anno 2021, a partire dalla data dell’evento, in assenza di specifici interventi normativi statali, il tributo è dovuto nella misura ridotta del 50%”.
Il Comune ha precisato che la situazione dovrebbe sanarsi per il 2022. Nel 2021, invece, la situazione è questa, assurda. Rabbiosa la reazione dei condomini, guidati da Mirko Berti:⤵️
“Abbiamo chiesto di poter utilizzare gli appartamenti destinate al social housing per un anno almeno, fino a che il grattacielo non verrà ripristinato, ma l’amministrazione comunale ci ha detto di no perché non abbiamo i requisiti di reddito. Poi abbiamo visto la dichiarazione della giunta sui sostegni economici che sarebbero stati stanziati per aiutarci a pagare momentaneamente l’affitto, ma al momento non abbiamo ancora ricevuto nulla. Per ora ringraziamo solo l’assicurazione privata che ci sta sostenendo, e le banche che ci hanno sospeso il mutuo”.Nel frattempo, però, è arrivata l’Imu da pagare.
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Proprio nei giorni in cui è stato annunciato l’imminente arrivo delle cosiddette “pillole anti-Covid” prodotte da Pfizer, il colosso del settore farmaceutico, che più di tutti si è arricchito con l’esplosione dell’emergenza Covid, ecco scoppiare l’ennesimo scandalo che vede coinvolta proprio l’azienda americana, accusata ancora una volta di poca trasparenza nel rendere noti al mondo i dati relativi alle sperimentazioni effettuate.
Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea del Farmaco (Ema) e consulente del commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, ha annunciato ai microfoni di Sky Tg24:
“Probabilmente le pillole per curare il Covid saranno disponibili in Italia da gennaio. L’Ema ha dato il via libera, il farmaco della Pfizer sembra molto utile rispetto al molnupiravir. Arriverà a giorni il via libera e la disponibilità ai primi di gennaio, probabilmente”. Tutto pronto, quindi, per un nuovo e sostanzioso business. Nel quale si è prontamente tuffata una multinazionale che, però, in questi giorni è finita nuovamente nel mirino.
A chiamare in causa Pfizer è Trial Site Newsdigital media che si occupa al 100% della trasparenza dei trial clinici e della ricerca clinica in tutto il mondo, che ha pubblicato un’inchiesta firmata da Sonia Elijah che svela l’esistenza di “documenti Pfizer altamente riservati, sinonimo dell’estrema mancanza di trasparenza avallata dal comportamento delle agenzie governative negli ultimi 20 mesi”. Dossier sui quali il mondo della scienza si interroga da tempo, relativi alle sperimentazioni dei vaccini dell’azienda americana e per i quali, a fine agosto, è stata presentata una richiesta di accesso ufficiale.
Oltre 30 scienziati e accademici hanno, infatti, intoltrato all’FDA (l’agenzia del farmaco americana) una domanda per visionare i documenti che hanno portato al via libera per il vaccino Pfizer, finito poi sui mercati di tutto il mondo con lautissimi guadagni per l’azienda che lo produce. Con fatica, il gruppo di esperti, sta riuscendo a rendere note le pagine ufficiali di quei dossier, per quanto vengano rese note con estrema lentezza, per poi renderle pubbliche. A far discutere è soprattutto il report di 38 pagine intitolato “Analisi cumulativa dei rapporti di eventi avversi post-autorizzazione di PF-07302048 (BNT162B2) ricevuti fino al 28 febbraio 2021”, basato su dati provenienti da vari Paesi del mondo (Italia compresa).
Tra i dati emersi, dopo aver esaminato i documenti, secondo Trial Site News, a preoccupare sarebbero le informazioni parziali fornite al mondo e 1.228 decessi registrati entro tre mesi dall’assunzione del vaccino, mai resi noti. Il tutto a conferma della poca trasparenza, durante un trial in cui non è nemmeno stato comunicato il genere dei partecipanti.
Per tutte le tipologie di eventi avversi riscontrati, inoltre, sarebbe emerso come le donne siano mediamente 3 volte più colpite rispetto agli uomini, in particolare per quanto riguarda le reazioni allergiche.
Allo stesso modo, Trial Site News evidenzia come dall’analisi originale presentata alla FDA per ottenere il via libera sarebbero stati esclusi i dati sui rischi durante la gravidanza e allattamento. Numeri, che “sottolineano 413 casi avversi di cui 84 classificati come gravi” e che sembrano in nettro contrasto con l’analisi ottimista di Pfizer, che aveva affermato di non aver riscontrato pericoli per neo-mamme e future mamme.
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18 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Il Paragone.it
E ADESSO MIA”CARA” TV PUBBLICA, CHE DA QUASI DUE ANNI CI STAI MASSACRANDO CON NOTIZIE, IL CUI ODORE NAUSEABONDO SI E’ INSEDIATO IN OGNI GANGLO DELLA SOCIETÀ, COME GIUSTIFICHI CIÒ CHE ANDREMO A RACCONTARE?!ADESSO CHE IL CONTAGIO È ENTRATO IN CASA TUA…CHE FARAI? FARAI IN MODO CHE I TUOI SERVI SEGUANO IL COMPORTAMENTO OMERTOSO, DI CUI SEI MAESTRA, COME SI CONVIENE AGLI IPOCRITI!
Ormai abbondano gli esempi di come le informazioni e le campagne media usate per indurre gli italiani a vaccinarsi siano state una bugia. Per mesi politici, TV e giornali hanno raccontato che il vaccino avrebbe protetto da infezioni, ospedalizzazione e decessi, ma così non è stato. Aver investito sul vaccino come unica arma di soluzione della pandemia in corso si è rivelato un errore fatale per la classe politica italiana ed europea. Ma ora lo avranno ben capito anche i vertici Rai che di questa mistificazione sono stati i protagonisti.
Infatti, secondo quanto riferito dall’AGI(Agenzia Giornalistica Italiana), il presidente della Rai, Marinella Soldi, e l’amministratore delegato, Carlo Fuortes, sarebbero positivi al Covid”. Ovviamente entrambi sono vaccinati. Ma il cluster potrebbe essere molto più ampio dal momento che i due dirigenti si trovavano a Milano per partecipare al consiglio di amministrazione della Rai.
Ma c’è di più, visto che il presidente e l’amministratore delegato avevano incontrato in mattinata anche il sindaco di Milano Giuseppe sala e il governatore della regione Lombardia Attilio Fontana.
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(di Pietro De Angelis) – Una mia cara collega, anche lei presto sospesa, ha scritto una lunga lettera alla sua dirigente (con la minuscola). Una lettera densa di umanità, parole semplici e autentiche che restituiscono per intero il dramma che in questi giorni si sta compiendo nel silenzio e nell’indifferenza generale (o, peggio, nel plauso generale). Ho suggerito alla mia collega di rendere pubblica la sua lettera, ma per un naturale senso del pudore ha preferito non farlo. Così, con il suo permesso, la pubblico io per lei, con le dovute modifiche per preservarne l’anonimato; non dobbiamo avere timore di esprimere la nostra intelligenza, la nostra sensibilità e il nostro profondo dolore. Non mi sembra che la maggioranza rumorosa si faccia scrupolo di esprimere la propria ottusità, il proprio fanatismo e la propria cieca violenza; perché, allora, noi dovremmo stare zitti? Quella sorta di innata grazia che spesso contraddistingue chi sceglie il silenzio e la compostezza è una dote rara e preziosa che però, almeno in questo caso, diventa un limite, uno svantaggio; dobbiamo invece parlare, raccontare, partecipare a più persone possibile; nessuno dovrà avere l’alibi di poter dire un giorno: “Non sapevo, non avevo capito”. L’unica ragione per il sacrificio che stiamo compiendo, per l’offesa terribile alla nostra stessa dignità di esseri umani, è la forza della nostra testimonianza.
Gentilissima Dirigente, avevo immaginato in modo assai diverso la mia uscita dalla scuola, nella quale ho lavorato con grande passione per trentotto lunghi anni. Ma purtroppo qualcuno in alto, senza sicure evidenze scientifiche, ha deciso che le caratteristiche necessarie per un docente non debbano essere più o non solo la preparazione, l’esperienza, la capacità di empatia, la professionalità, ma che debba divenire requisito essenziale l’aver aderito a una campagna vaccinale che, nonostante le premesse e le promesse, si sta rivelando sempre più di dubbia e limitata efficacia per uscire dall’emergenza. L’unica cosa certa è che la situazione che ci è piombata addosso da due anni a questa parte ha cambiato la realtà, le nostre vite e drammaticamente anche la scuola che tanto amiamo.
Prossima alla sospensione, che lei dovrà inesorabilmente applicare, le confesso che quello che la scuola sta diventando non lo riconosco più: bimbi imbavagliati, senza gioia, senza luce negli occhi, senza curiosità, senza la possibilità di fare molto più che stare seduti al loro proprio banco, ben distanziati e “distanti” dai compagni. Insegnanti trasformati spesso in aguzzini pronti a reprimere ogni diversa iniziativa in nome del rispetto dei protocolli.
Sa, cara preside, a volte la nostra vita è decisa da qualche piccolo dettaglio o da una serie di piccoli episodi che potrebbero passare inosservati a una mente distratta, ma che risuonano in modo drammatico a un cuore ferito come ritengo sia il mio in questo momento. Per questo le ho raccontato dei miei bambini di quarta, che in un tragico e inconsapevole gioco si sono costruiti il proprio “green pass” e lo mostravano al compagno per andare in bagno; della famiglia che temendo che il virus arrivasse a casa attraverso la carta mi ha “suggerito” di non attuare la biblioteca di classe; di colleghe che arrivano a punire con note disciplinari i bambini che si abbassano la mascherina per qualche secondo per poter respirare…
Forse questa non è più la mia scuola. Io vedo chiaramente dove stiamo andando e quello che si profila per i nostri figli e per i nostri alunni: una società distopica dove i diritti e le libertà non ci appartengono più come era fino a due anni fa, ma vengono elargiti “a tempo determinato”, a rate e ai soli ubbidienti, come per gentile concessione, da uno stato che dietro un benevolo paternalismo sta comprimendo un pezzo alla volta tutte le nostre principali libertà. È un mondo di paure quotidianamente coltivato nelle menti delle persone, una perenne medicalizzazione dell’esistenza, un’emergenza senza fine.
Io non credo affatto che i nostri politici tengano alla nostra salute e al nostro benessere; se ci tenessero in un anno e mezzo di pandemia avrebbero investito sulla sanità potenziando e rafforzando gli ospedali e assumendo nuovi medici, che invece come noi vengono ricattati e minacciati se provano a uscire dai protocolli; se ci tenessero avrebbero scommesso sulla scuola dimezzando le classi pollaio e assumendo nuovo personale; avrebbero migliorato i trasporti nei quali, invece, l’unica idea per evitare il sovraffollamento è stata quella di far esibire, ai ragazzi non vaccinati, il solito lasciapassare.
Qualche giorno fa la mamma di due miei ex alunni mi ha raccontato lo sconcerto che hanno provato i suoi figli quando un loro compagno, sprovvisto del lasciapassare, è stato fatto scendere dal mezzo e non è potuto arrivare in orario a scuola. Come siamo potuti arrivare a questo? Come è stato possibile accettare che si creasse questo clima di odio sociale e di discriminazione nella società e addirittura dentro le scuole, che dovrebbero e si vantano di promuovere l’inclusione… Come è possibile che ormai ognuno guardi l’altro come un nemico, un probabile untore, una fonte di contagio? Solo la PAURA ha permesso questo. Con una campagna mediatica martellante sono riusciti a mistificare la realtà e a creare il perfetto capro espiatorio, i terribili NO-VAX: questa stigmatizzazione cela malamente l’odio profondo verso chi non si conforma ai diktat del governo, considerati indiscutibili. E tutto ciò non è forse tipico dei sistemi totalitari? Beh, sarò una pazza, un’illusa, ma io NON CI STO.
Abbiamo sempre ubbidito, fin dal marzo 2020, abbiamo rispettato sempre tutte le indicazioni anche quando ci apparivano contraddittorie e prive di logica, abbiamo sempre eseguito ma per me è arrivato il momento di dire BASTA!
Adesso stanno chiedendo davvero troppo: con la richiesta di successivi richiami alla vaccinazione (si parla già di quarta dose…) ci stanno dicendo che dobbiamo rinunciare alla proprietà del nostro corpo sul quale non siamo più liberi di decidere, di esercitare il diritto legittimo e garantito dalla nostra Costituzione di autodeterminarsi per quello che riguarda la nostra salute. Penso che ormai sia sotto gli occhi di tutti la violenza di questo governo che anche in questa situazione ha mostrato il suo vero perfido volto: con la data del 15 dicembre, a una settimana dall’inizio delle vacanze di Natale, non si sono curati di “strappare” dei docenti alle loro classi da un giorno all’altro. Hanno stanziato tanti soldi per le sostituzioni di noi sospesi, soldi che negli anni passati “non c’erano mai”. Perché quello che conta non è la relazione fra docenti e alunni, ma tappare i buchi e consentire all’azienda scuola di andare avanti.
Cosa dirle ancora? Sono preoccupata certo, ma non tanto per l’aspetto economico: saremo un po’ più poveri, ma io sono nata libera e libera voglio vivere. Oramai lo hanno capito in molti che il green pass non è uno strumento di tutela sanitaria (anche i bis-tris-vaccinati possono infettarsi e contagiare a loro volta), ma solo uno strumento politico e di controllo sulla popolazione. Non riesco a cedere al ricatto vile del governo, perché il corpo non può divenire mai merce di scambio né per avere approvazione, né per ottenere benefici.
Esco da una scuola che è ormai malata (forse lo era da anni…) certamente con un senso di umiliazione per sentirmi trattata come una scarpa vecchia e ormai inutile. Dopo trentotto anni in cui ho dedicato tutta me stessa al mio lavoro anche a volte trascurando la mia famiglia, sentirsi considerati come i peggiori delinquenti – non sono previsti nemmeno gli assegni alimentari di sostentamento – come se ci fossimo macchiati di una colpa gravissima ha veramente del comico, se non fosse tragico.
Un giorno, forse lontano, la verità uscirà fuori e allora ognuno sarà da una parte della storia. So bene che mi sto autocondannando a una vita di esclusione, di disagio e mi verrà versata addosso la macchina del fango di quelli che, con una enorme semplificazione del pensiero, mi liquideranno definendomi maestra NO-VAX. Sa preside, i terribili no vax (io preferisco definirmi una free vax) non sono criminali: sono padri, madri di famiglia, nonni, gente di ogni fascia e di ogni estrazione che non ha commesso nessun delitto se non quello di porsi dei legittimi dubbi di fronte a una narrazione sempre più inverosimile.
Sarò giudicata, lo so. Ma come diceva Martin Luther King: “Arriva un momento in cui si deve prendere una decisione che non è né comoda, né facile e né popolare, ma bisogna prenderla perché la COSCIENZA CI DICE CHE È GIUSTA.” Ecco, io non voglio essere da questa parte della Storia, e appoggiare un governo che dietro l’apparenza di una guerra a un virus (“siamo in guerra!”) ha in realtà iniziato una vera persecuzione verso una fetta di cittadini considerati poco ubbidienti.
Un giorno, forse lontano, quando cadrà il castello di menzogne di chi ha negato le cure, ha nascosto la verità, ha perseguitato i cittadini, ha vessato gente innocente, io voglio essere dalla parte dei perseguitati, degli oppressi. Solo così potrò dire ai miei figli e anche ai miei alunni che ho provato a non piegarmi per non favorire con la supina obbedienza questo tragico scempio. Con immutata stima.”
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Soltanto 1 ora fa, Pfizer ha comunicato che sta modificando i programmi per le vaccinazioni ai bambini in età prescolare.
Pfizer ha annunciato che saranno necessarie tre dosi, e non due, dopo che un’analisi preliminare ha rilevato che i bambini di età compresa tra 2 e 4 anni non hanno avuto una risposta immunitaria così forte come previsto per le due somministrazioni a dosi basse.
Pfizer si aspettava dati sull’efficacia dei vaccini nei bambini sotto i 5 anni entro la fine dell’anno e non è chiaro se il cambiamento di programma ritarderà la richiesta di autorizzazione al commercio.
Pfizer e il suo partner BioNTech hanno affermato che, se lo studio a tre dosi avrà successo, prevedono di richiedere l’autorizzazione in emergenza entro la prima metà del 2022.
Una versione per bambini del vaccino di Pfizer è già disponibile per i bambini dai 5 agli 11 anni, con dosaggio pari ad un terzo rispetto ai vaccini degli over 12, ma per i bambini di età inferiore ai 5 anni Pfizer sta testando una dose ancora bassa, solo 3 microgrammi o un decimo della dose per adulti.
I ricercatori hanno analizzato un sottogruppo, nello studio, un mese dopo la loro seconda dose per vedere se i più piccoli avessero sviluppato livelli di anticorpi simili agli adolescenti e ai giovani adulti che ricevono i vaccini con dosaggio ordinario.
I vaccini a dosi molto basse sembravano funzionare nei bambini di età inferiore ai 2 anni, che producevano livelli di anticorpi simili. “Ma la risposta immunitaria nei bambini di età compresa tra 2 e 4 anni è stata inferiore a quella richiesta dallo studio”, ha detto venerdì 17 dicembre il capo della ricerca sui vaccini di Pfizer, Kathrin Jansen, in una conferencecon gli investitori.
Piuttosto che provare una dose più alta per i bambini in età prescolare, Pfizer ha deciso di espandere lo studio per valutare tre dosi molto basse in tutti i partecipanti allo studio – dai 6 mesi fino all’età di 5 anni. La terza dose arriverà almeno due mesi dopo la seconda.
Jansen ha citato altri dati che mostrano che un’iniezione di richiamo per le persone di età pari o superiore a 16 anni ripristina una forte protezione, un balzo immunitario che gli scienziati sperano possa anche aiutare a contrastare la nuova variante dell’omicron.
Le aziende Pfizer e BioNtech si stanno anche preparando a testare un richiamo per i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, che stanno ricevendo solo ora le loro vaccinazioni a due dosi. E stanno testando diverse opzioni di dosaggio per i booster per adolescenti.
Jansen ha affermato che se i test pediatrici aggiuntivi avranno successo, “avremmo un approccio coerente al vaccino a tre dosi per tutte le età”.
17 Dicembre 2021 – di Valeria Casolare (L’Indipendente.it) – Redazione Co.Te.Li
L’esecutivo Draghi ha presentato nella serata di mercoledì 15 dicembre un emendamento dell’ultimo minuto che impone una deadline per valutare se i criteri in base ai quali ad alcuni comuni è stata affidata la gestione autonoma del Servizio Idrico sono ancora validi. In caso contrario, questa tornerà nelle mani di un gestore unico il quale, nell’ottica del Pnrr e delle politiche di privatizzazione di Draghi, potrebbe con tutta porbabilità essere una Spa anche ad azionariato privato. Per opporsi al rischio di una deriva privatistica nella gestione dell’acqua, il parlamentare Giovanni Vianello, insieme al gruppo Alternativa, depositerà la prossima settimana una proposta di legge costituzionale che inserisca il diritto all’acqua potabile in Costituzione.
Sono molti i comuni che in Italia godono di una amministrazione propria del Sistema Idrico Integrato, gestito da un servizio giuridico di diritto pubblico. Acqua pubblica gestita da enti pubblici. Nonostante si fosse già tentato di sfilarne loro la gestione con il decreto “Sblocca Italia” di Renzi (legge 133/2014), venne prevista una clausola di salvaguardia a tutela dei comuni con meno di mille abitanti e il cui approvigionamento provenisse da “fonti qualitativamente pregiate”, “sorgenti ricadenti in parchi naturali o aree naturali protette” o che presentino “utilizzo efficiente della risorsa e tutela del corpo idrico” (art. 147, comma 2-bis del decreto legislativo 152/2006).
Con la riformulazione dell’emendamento 22.6 al dl Recovery, presentato mercoledì sera viene aggiunto un ulteriore comma a tale articolo, che prevede una data perentoria di scadenza, fissata per il 1° luglio 2022, per la rivalutazione di tali criteri: nel caso in cui i “requisiti per la salvaguardia” non venissero confermati, la gestione del Servizio Idrico confluirà “nella gestione unica” individuata dall’Ente di Governo dell’Ambito, che si occupa di affidare le gestioni. In linea con la corsa alle privatizzazioni del Governo Draghi, vi è il concreto rischio che questa passi nelle mani di aziende private.
«Una norma similare era già spuntata nel vecchio decreto Semplificazioni, qualche mese fa, ma i piccoli comuni vennero a protestare vicino al Parlamento, a Roma, facendo pressione affinchè fosse ritirata. «Ora che hanno imparato non l’hanno più messo nella bozza del decreto, ma l’hanno inserito all’ultimo minuto mercoledì sera, con un emendamento. Si tratta di una questione preoccupante dal punto di vista democratico, perchè si è fatto in modo di azzerare il dibattito con gli enti locali. È questo il nuovo modo di fare».
Non si tratta di certo di una novità nel modo di agire del Governo Draghi, che fa spesso ricorso a voti blindati e decreti emergenziali per impedire il dibattito circa le iniziative di governo. Inoltre, aggiunge Vianello, si è cercato di far passare tutto «sotto traccia»: «Per contrastare le resistenze interne al partito della maggioranza, dei deputati del PD e del M5S che non volevano questa norma, l’hanno inserita in un emendamento che riguarda i bacini idrici. Come a dire “Se volete la salvaguardia dei bacini idrici, dovete includere anche questo”».
«L’approccio deve cambiare. Dobbiamo fare come hanno fatto altre democrazie, e riconoscere il diritto all’acqua potabile in Costituzione: per questo motivo stiamo elaborando una proposta di legge costituzionale, che dovrebbe essere depositata la settimana prossima, che inserisca il diritto all’acqua in Costituzione, esattamente negli stessi termini in cui è stato dichiarato dalle Nazioni Unite, garantendo anche il quantitativo minimo vitale» dichiara Vianello. «Ricordiamo che stiamo parlando di acqua, uno dei diritti umani fondamentalidell’uomo. Garantire in Costituzione tale diritto è l’unica maniera di agire per contrastare la privatizzazione. Con una norma ordinaria sarebbe più complicato».
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CON UNA MANO CREO UN PROBLEMA, E CON L’ALTRA FACCIO FINTA DI RISOLVERLO RENDENDOTI…DIPENDENTE…DAI MIEI FARMACI!!!
17 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li
Lunedì 13 dicembre 2021, ora 6:45 del mattino a New York, Pfizer pubblica un comunicato a sorpresa e annuncia un’acquisizione eccezionale: la società Arena Pharmaceuticals viene acquisita al costo di 6,7 miliardi di dollari e le azioni ad un prezzo di 100 dollari ciascuna. Inizia una grande giornata per gli azionisti di Arena Pharmaceuticals, le cui azioni erano quotato, alla chiusura dei mercati di venerdì 10 dicembre al prezzo di 50 dollari e, con questo annuncio, il titolo inizia a volare con un incremento di circa il 100%.
Si legge nel comunicato del 13 dicembre: “Pfizer Inc. e Arena Pharmaceuticals Inc. annunciano oggi che le società hanno stipulato un accordo definitivo in base al quale Pfizer acquisirà Arena, una società in fase clinica che sviluppa potenziali terapie innovative per il trattamento di diverse malattie immuno-infiammatorie. Secondo i termini dell’accordo, Pfizer acquisirà tutte le azioni in circolazione di Arena per $ 100 per azione in una transazione interamente in contanti per un valore totale di circa $ 6,7 miliardi. I consigli di amministrazione di entrambe le società hanno approvato l’operazione all’unanimità”.
Pfizer decide, così, di potenziare la società con studi clinici relativi alle patologie cardiache, le stesse patologie segnalate come eventi eventi avversi ai vaccini mRNA.
“Siamo lieti di annunciare la proposta di acquisizione di Arena da parte di Pfizer, riconoscendo la migliore molecola S1P di Arena e il nostro contributo nell’affrontare le esigenze insoddisfatte nelle malattie infiammatorie immuno-mediate”, ha affermato Amit D. Munshi, Presidente e Amministratore delegato di Arena. “Le capacità di Pfizer accelereranno la nostra missione di offrire i nostri importanti farmaci ai pazienti. Riteniamo che questa transazione rappresenti il miglior passo successivo sia per i pazienti che per gli azionisti”.
La pipeline di Arena due molecole per patologie cardiovascolari in fase di sviluppo, temanogrel e APD418. Temanogrel è attualmente in Fase 2 per il trattamento dell’ostruzione microvascolare e del fenomeno di Raynaud secondario alla sclerosi sistemica. APD418 è attualmente in Fase 2 per l’insufficienza cardiaca acuta.
Inoltre, un ulteriore studio è sulla molecola etrasimod, un modulatore orale e selettivo del recettore della sfingosina 1-fosfato (S1P) attualmente studiato per una serie di malattie immuno-infiammatorie, tra cui gastrointestinali e dermatologiche.
“La proposta acquisizione di Arena integra le nostre capacità e competenze in Infiammazione e Immunologia, un motore di innovazione Pfizer che sviluppa potenziali terapie per pazienti con malattie immuno-infiammatorie debilitanti che necessitano di opzioni di trattamento più efficaci”, ha affermato Mike Gladstone, Global President & General Manager, Pfizer Infiammazione e Immunologia. “Utilizzando le principali capacità di ricerca e sviluppo globale di Pfizer, prevediamo di accelerare lo sviluppo clinico di etrasimod per i pazienti con malattie immuno-infiammatorie”.
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17 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Il Paragone.it
Il CDC USA (Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie) giovedì ha raccomandato di preferire vaccini Covid diversi da quelli di Johnson & Johnson, dopo che i suoi consulenti hanno citato prove crescenti che i vaccini dell’azienda possono innescare un raro disturbo da coaguli di sangue, ora collegato a dozzine di casi e almeno nove decessi negli Stati Uniti nell’ultimo anno. La decisione ha formalizzato una raccomandazione di un gruppo di esperti, che scoraggia efficacemente i fornitori di vaccini e gli adulti dall’usare le fiale Johnson & Johnson. Nuovi dati hanno infatti mostrato che esiste un rischio più elevato di coagulazione del sangue, rispetto a quanto precedentemente noto.
L’aspetto inquietante è che la FDA (Food and Drug Administration), solo qualche giorno, fa aveva detto che i benefici erano comunque superiori ai rischi. Ma il panel del CDC ha ora smentito questa conclusione. Il rischio è maggiore tra le donne di età compresa tra 30 e 49 anni, stimate in 1 su 100.000 che hanno ricevuto il vaccino dell’azienda.
IL VACCINO JOHNSON & JOHNSON, fanno sapere, NON VERRÀ RITIRATO DAL MERCATO!!!Rimarrà un’opzione per le persone che “non possono o non vogliono” ricevere Moderna o Pfizer.COMPLIMENTI AI CRIMINALI!!!
Come riporta il New York Times, la raccomandazione del Cdc è l’ultima battuta d’arresto per un vaccino che è in gran parte caduto in disgrazia negli Usa.
Alcuni governi si sono già mossi per imporre restrizioni all’utilizzo di Johnson & Johnson a causa del rischio di coagulazione del sangue. Finlandia, Danimarca e Slovenia hanno smesso di usarlo, e molte altre nazioni lo hanno classificato più basso per l’uso rispetto ai vaccini di Pfizer-BioNTech e Moderna. Alcuni paesi hanno anche suggerito ai medici di mettere al corrente le donne sotto i 50 anni del potenziale rischio.
Alla riunione di giovedì del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione, i funzionari sono entrati nei dettagli sulla sindrome correlata alla coagulazione identificata in 54 persone negli Stati Uniti che hanno ricevuto l’iniezione prima della fine di agosto. Nel complesso, il tasso della condizione è stato di 3,8 casi per milione di persone a cui è stato somministrato il vaccino. Gli Usa, quindi, ora attendono nuovi dati e potrebbero procedere alla clamorosa sospensione di Johnson&Johnson.
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.),che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
17 Dicembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi – Redazione Co.Te.Li
LA CAMPAGNA VACCINALE PER I BAMBINI DAI 5 AGLI 11 ANNI È PARTITA “IN GRANDE SPOLVERO” IN TUTTA ITALIA. UNA VIOLAZIONE SUL CORPO DEI BAMBINI CHE FA MALE! UN VIRUS CHE NON È SCESO A PATTI CON I PIÙ PICCOLI, A PARTE UNA BASSISSIMA PERCENTUALE DI DECESSI NEL MONDO! I BAMBINI, INFATTI, HANNO SUBITO PIÙ A LIVELLO PSICOLOGICO CHE PATOLOGICO!
UN VACCINO CHE POTEVA ESSERE RISPARMIATO, DUNQUE, COME SI LEGGE IN UN DOCUMENTO DELL’AIFA CHE DI SEGUITO RIPORTIAMO. CLICCATE SUL LINK ⤵️⤵️⤵️
ALLA PAG. 12 DELLO STESSO DOCUMENTO LEGGERETE… ⤵️⤵️⤵️ IN DATA 14 DICEMBRE 2021AIFARENDE DISPONIBILE LA RELAZIONE IN CUI, AL TERZO FOGLIO, EVIDENZIA CHE I BAMBINI DI ETÀ INFERIORE AI 12 ANNI È SCONSIGLIATO IL VACCINO COMIRNATY – BioNTech E PFIZER.
TERZO FOGLIO AIFA⤵️⤵️⤵️
IERI LE HUB VACCINALI SEMBRAVANO SET CINEMATOGRAFICI, ADDOBBATI A FESTA CON MAXI SCHERMI PER PROIETTARE CARTONI ANIMATI, DOVE UOMINI E DONNE, MASCHERATI CON I COSTUMI DEI PERSONAGGI TANTO AMATI DAI PICCOLI, ERANO POSIZIONATI ALL’ACCOGLIENZA DI GRANDI E PICCINI! NEL PRIMO GIORNO DI “PUNTURATURE” IL “REGIME” HA SVOLTO IL SUO COMPITO IN PIENO STILE “PANEM ET CIRCENSES”. MANCAVANO SOLO I FILMATI CON VOCE METALLICA DEL TIPO “ISTITUTO LUCE”, PER SPIEGARE ENFATICAMENTE, I BENEFICI DEL SIERO MAGICO, PER COMPLETARE L’OPERA!ECCO ALCUNI ESEMPI ⤵️
– In LOMBARDIA è stato regalato un ingresso gratuito a Gardaland, oltre ad un “CERTIFICATO DI VALORE” su cui è: “Ha dimostrato il merito di aver intrapreso una missione straordinaria contro il coronavirus”.
– In TOSCANA, il personaggio della PIMPA, la cagnolina a pois disegnata da Altan, docet!
– A NAPOLI, palloni per i maschietti e bambole per le femminucce.
MA LA NOTIZIA DI QUESTE ORE È ANCOR PIÙ SCONCERTANTE! MENTRE IL VACCINO È INOCULATO AI BAMBINI TRA I 5 E GLI 11 ANNI, LO STATO GIÀ PENSA ALLAVACCINAZIONE DEI NEONATI! A COMUNICARLO IL SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE ANDREA COSTA CHE HA DICHIARATO “ENTRO FINE MARZO VACCINI PER FERMARE IL COVID ANCHE AI NEONATI E AI BAMBINI FINO AI 5 ANNI! TRATTANDOSI DI UN VIRUS MUTANTE DOVRANNO INOCULARSI PER TUTTA LA VITA, E PER QUANTE VOLTE!!!! MAMME…NON È UN VACCINO IN DOSE UNICA! MA VI RENDETE CONTO COSA STA ACCADENDO AGLI ADULTI.
A settembre l’amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, aveva affermato che i risultati della sperimentazione per i più piccoli, dai due ai quattro anni, sarebbero stati disponibili entro un paio di mesi”.
Il quotidiano Chicago Tribune ha appena pubblicato un servizio sulle sperimentazioni in corso del vaccino Moderna nei bimbi da sei mesi a quattro anni al Lurie Children’s hospital, l’ospedale pediatrico di Chicago specializzato nelle cure di neonati, bambini, adolescenti. Elena Rosales, di tre anni, è una volontaria. Si fa per dire, l’ha messa nel trial clinico la madre, Mariaelena Lozano, e la piccola è già alla seconda dose. La donna e il suo compagno hanno contratto il Covid-19 all’inizio di agosto, entrambi erano completamente vaccinati.
L’iniezione viene fatta nelle cosce «perché non hanno tanto tessuto nella parte superiore delle braccia». Lurie ha iniziato ad arruolare bambini nello studio a febbraio e sta ancora reclutando partecipanti. Eppure «i bambini e gli adolescenti di solito mostrano sintomi minori e più lievi di infezione da Sars-Cov-2 e hanno meno probabilità degli adulti di soffrire di Covid-19 grave», ha dichiarato a fine novembre l’Oms. «Poiché i bambini e gli adolescenti tendono ad avere una malattia più lieve rispetto agli adulti», ha aggiunto «è meno urgente vaccinarli rispetto alle persone anziane, a quelle con condizioni di salute croniche e agli operatori sanitari»”.
PREPARIAMOCI AL PEGGIO!!!
________________________ [Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]