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10 Febbraio 2022 – Redazione

Da un lato l’Italia, un Paese dove governato da politici che continuano ad attribuirsi il soprannome “i migliori” e dove è proibito parlare degli effetti avversi dei vaccini, pena il vedersi appicicata l’etichetta di pericolosi “no vax”. Dall’altro l’Europa, formata da tanti Stati che invece certe domande se le fanno eccome, circa la sicurezza dei farmaci anti-Covid. Con dati che confluiscono in un particolare database, suddivisi per tipologia di vaccino e tipo di patologia provocata dopo l’inoculazione. A guardare bene i numeri forniti da EudraVigilance, qualche preoccupazione sorge spontanea.

Il database è operativo da dicembre 2001 e raccoglie segnalazioni di sospette reazioni indesiderate ai farmaci fornite direttamente dai singoli cittadini. Numeri che quindi vanno sì presi con le molle, ma contribuiscono a fornire un quadro non proprio rassicurante. All’interno del portale, le reazioni avverse vengono classificate come “gravi” se corrispondono “a un evento medico che provoca la morte, è pericoloso per la vita, richiede il ricovero ospedaliero, provoca un’altra condizione importante dal punto di vista medico o il prolungamento del ricovero esistente, provoca disabilità o incapacità persistenti o significative o è un’anomalia congenita / difetto alla nascita”.

Stando ai dati riepilogativi aggioranti al 29 gennaio 2022, EudraVigilance riporta 38.983 segnalazioni di decessi e 3.530.362 di effetti collaterali a seguito di somministrazioni dei quattro vaccini COVID-19 (Moderna, Pfizer-BionTech, AstraZeneca e Janssen). La metà delle reazioni avverse segnalate ((1.672.872) sarebbe “grave”. Scorrendo i dati, spiccano per esempio 48.240 casi denunciati dai pazienti di disturbi del sangue e del sistema linfatico a seguito dell’inoculazione di Pfizer, farmaco indicato come probabile responsabile anche di 57.541 disturbi cardiaci e 133.365 problemi gastrointestinali.

Il vaccino Moderna è stato invece associato a 18.287 casi di disturbi cardiaci, 6.310 episodi di danni all’orecchio e al labirinto, 12.365 problemi del sangue e del sistema linfatico, 66.358 disturbi muscoloscheletrici e del tessuto connettivo. Segnalazioni che spaventano (le complicazioni cardiache associate dai pazienti ad AstraZeneca sono per esempio oltre 20 mila) e che contribuiscono ad accendere il dibattito sull’opportunitò della somministrazione dei farmaci anti-Covid soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione. Un dibattito che, in Italia, è stato invece stroncato sul nascere.

FONTE: ⤵️ http://eudragmdp.ema.europa.eu/inspections/displayWelcome.do;jsessionid=8KnbP_cgueBexOFO306ZRAPU8xmLKu67qE6q2m0R1qxOdooGxKbU!364027966

31 gennaio 2022 – di Redazione Co.Te.L.I.

Venti di guerra nel Canale di Sicilia: la flotta russa è davanti all’isola. Hanno attraversato per sedici giorni i mari tempestosi di un gennaio terribile, salpando dal profondo Nord tra venti così forti da obbligare la formazione a dividersi. Ma neppure la bufera le ha fermate: la flotta da sbarco russa ha varcato Gibilterra e ieri ha cominciato ad attraversare il canale di Sicilia. Sono sei navi, costruite per portare direttamente sulla spiaggia carri armati e fanti.

Secondo la ricostruzione fornita dal quotidiano “La Repubblica”, quella flotta potrebbe puntare in direzione della Crimea, per rafforzare il contingente russo in vista di un possibile assedio delle forze di Mosca intorno all’Ucraina.

Come riportato da 95047.it, domenica pomeriggio un pattugliatore Boeing EP-8 Neptune è decollato da Sigonellaorbitandoci sopra. Sempre ieri una squadriglia di cacciabombardieri F18 Hornet, del quartier generale atlantico di Napoli, ha simulato un attacco contro un’ipotetica flotta nemica con il lancio di missili a lungo raggio. C’è anche un caccia tedesco in sorvolo, nei pressi di Lampedusa.
La portaerei Truman sta guidando una manovra organizzata proprio per rispondere allo schieramento, a cui partecipa pure l’italiana Cavour. Insieme all’ammiraglia Usa si muovono incrociatori statunitensi, e un via vai di aerei di tutta l’Alleanza. Il comando americano cerca di capire le prossime mosse della flottiglia di Mosca: se è destinata a contribuire alla prova di forza su Kiev o se andrà a intrufolarsi nell’esercitazione Nato che, nel frattempo, si sta svolgendo al largo dello Ionio. Insomma, c’è un gran traffico in queste ore nel Mediterraneo….

Scontro Washington-Mosca

Duro scontro Washington-Mosca nella prima riunione del consiglio di sicurezza dell’Onu dedicata alla temuta minaccia di un’invasione russa in Ucraina. Un’iniziativa americana che la Russia ha tentato vanamente di bloccare con un voto procedurale che ha riscosso soltanto il sostegno della Cina, sempre allineata col Cremlino al Palazzo di Vetro. Nelle stesse ore un gruppo navale russo attraversava il canale di Sicilia nell’ambito di annunciate esercitazioni navali nel Mediterraneo, suscitando qualche preoccupazione. Ma lo Stato Maggiore della Difesa ha rassicurato che «la formazione sta effettuando un transito in acque internazionali e non viola la sovranità degli Stati rivieraschi», aggiungendo che la Nato continua a seguire la navigazione del gruppo navale sin dalla partenza ed escludendo «comportamenti o volontà escalatorie» da parte dell’Alleanza e della formazione navale russa.

Biden: “pronti a tutto”

Gli Stati Uniti continuano a cercare una soluzione diplomatica alla crisi in Ucraina ma sono «pronti a tutto quello che può accadere». Lo ha detto il presidente americano Joe Biden sottolineando che durante la riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu gli Usa hanno spiegato la «portata della minaccia» della Russia. «Ho avuto un colloquio produttivo con il presidente Zelensky ha poi aggiunto – e noi continuiamo ad essere impegnati con diplomazia non stop». Dello stesso avviso anche l’ambasciatrice americana alla Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield: «La situazione che stiamo fronteggiando in Europa è pericolosa e urgente e la posta in gioco per l’ Ucraina, e per ogni Stato membro dell’Onu, non potrebbe essere più alta. Le azioni di Mosca colpiscono il cuore della Carta delle Nazioni Unite e sono una minaccia chiara alla pace e sicurezza».

L’escalation

La rappresentante americana ha chiesto agli altri membri anche come si sentirebbero se avessero 100 mila soldati al loro confine e ha messo in guardia che Mosca intende aumentare a 30 mila i suoi militari nel Paese alleato della Bielorussia, con la possibilità di «arrivare in meno di due ore a nord di Kiev». Piccata la replica dell’ambasciatore russo all’Onu Vasily Nebenzia che, negando ogni intenzione di invasione, ha accusato a sua volta gli americani di «creare isteria» e di usare la «diplomazia del megafono» per «ingannare la comunità internazionale» con «accuse infondate», rievocando le false prove Usa sulle armi di distruzione di massa in Iraq per attaccare Saddam Hussein. Nebenzia ha proposto anche una nuova riunione del Consiglio di Sicurezza per il 17 febbraio, settimo anniversario degli accordi di Minsk, «per discutere della situazione per una soluzione in Ucraina». Una linea assecondata da Pechino, mentre Francia e Gran Bretagna hanno fatto quadrato intorno agli americani difendendo Kiev, che poche ore prima aveva annunciato l’arresto di un gruppo di persone accusate di preparare una sommossa nella capitale e in altre città ucraine «per destabilizzare la situazione», con l’ombra dei servizi russi. Joe Biden nel frattempo definiva la riunione al Palazzo di vetro come «un passo cruciale nel radunare il mondo per prendere posizione con una sola voce» contro l’uso della forza e a favore del dialogo.

Scontro Washington-Mosca

Duro scontro Washington-Mosca nella prima riunione del consiglio di sicurezza dell’Onu dedicata alla temuta minaccia di un’invasione russa in Ucraina. Un’iniziativa americana che la Russia ha tentato vanamente di bloccare con un voto procedurale che ha riscosso soltanto il sostegno della Cina, sempre allineata col Cremlino al Palazzo di Vetro. Nelle stesse ore un gruppo navale russo attraversava il canale di Sicilia nell’ambito di annunciate esercitazioni navali nel Mediterraneo, suscitando qualche preoccupazione. Ma lo Stato Maggiore della Difesa ha rassicurato che «la formazione sta effettuando un transito in acque internazionali e non viola la sovranità degli Stati rivieraschi», aggiungendo che la Nato continua a seguire la navigazione del gruppo navale sin dalla partenza ed escludendo «comportamenti o volontà escalatorie» da parte dell’Alleanza e della formazione navale russa.

Biden: “pronti a tutto”

Gli Stati Uniti continuano a cercare una soluzione diplomatica alla crisi in Ucraina ma sono «pronti a tutto quello che può accadere». Lo ha detto il presidente americano Joe Biden sottolineando che durante la riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu gli Usa hanno spiegato la «portata della minaccia» della Russia. «Ho avuto un colloquio produttivo con il presidente Zelensky ha poi aggiunto – e noi continuiamo ad essere impegnati con diplomazia non stop». Dello stesso avviso anche l’ambasciatrice americana alla Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield: «La situazione che stiamo fronteggiando in Europa è pericolosa e urgente e la posta in gioco per l’ Ucraina, e per ogni Stato membro dell’Onu, non potrebbe essere più alta. Le azioni di Mosca colpiscono il cuore della Carta delle Nazioni Unite e sono una minaccia chiara alla pace e sicurezza».

L’escalation

La rappresentante americana ha chiesto agli altri membri anche come si sentirebbero se avessero 100 mila soldati al loro confine e ha messo in guardia che Mosca intende aumentare a 30 mila i suoi militari nel Paese alleato della Bielorussia, con la possibilità di «arrivare in meno di due ore a nord di Kiev». Piccata la replica dell’ambasciatore russo all’Onu Vasily Nebenzia che, negando ogni intenzione di invasione, ha accusato a sua volta gli americani di «creare isteria» e di usare la «diplomazia del megafono» per «ingannare la comunità internazionale» con «accuse infondate», rievocando le false prove Usa sulle armi di distruzione di massa in Iraq per attaccare Saddam Hussein. Nebenzia ha proposto anche una nuova riunione del Consiglio di Sicurezza per il 17 febbraio, settimo anniversario degli accordi di Minsk, «per discutere della situazione per una soluzione in Ucraina». Una linea assecondata da Pechino, mentre Francia e Gran Bretagna hanno fatto quadrato intorno agli americani difendendo Kiev, che poche ore prima aveva annunciato l’arresto di un gruppo di persone accusate di preparare una sommossa nella capitale e in altre città ucraine «per destabilizzare la situazione», con l’ombra dei servizi russi. Joe Biden nel frattempo definiva la riunione al Palazzo di vetro come «un passo cruciale nel radunare il mondo per prendere posizione con una sola voce» contro l’uso della forza e a favore del dialogo.

Le reazioni

«Se la Russia sceglie di allontanarsi dalla diplomazia e di attaccare l’ Ucraina, ne porterà la responsabilità e subirà conseguenze rapide e severe», ha ammonito, ricordando che gli Usa e i suoi alleati «continuano a prepararsi per qualsiasi scenario». Come le sanzioni in caso di invasione, su cui repubblicani e dem sono vicini ad un accordo al Congresso per colpire l’inner circle di Vladimir Putin, come ha confermato in serata la Casa Bianca, oltre al gasdotto Nord Stream e l’accesso alle transazioni in dollari. O una fornitura energetica alternativa all’Europa nel caso Mosca chiuda i rubinetti: Biden ne ha discusso alla Casa Bianca con l’emiro del Qatar (il Paese più ricco al mondo di gas) Tamim bin Hamad al-Thani, primo leader del Golfo a vedere il presidente, a conferma di un cambio delle relazioni americane nella regione, dove la precedente amministrazione Trump privilegiava Arabia Saudita ed Emirati a scapito di Doha.

La diplomazia intanto continua a tessere la sua tela in ogni direzione. Boris Johnson ha parlato con Putin e martedì vola da Zelensky a Kiev, dove sono attesi nei prossimi giorni anche i ministri degli Esteri francese, tedesco e polacco, dopo quello canadese. Il segretario di Stato Usa Antony Blinken invece avrà un colloquio telefonico con il suo collega russo Serghiei Lavrov. Questo mentre Danimarca e Polonia si sono dette pronte a mandare a Kiev equipaggiamenti e munizioni ma l’Ungheria si rifiuta di accogliere truppe Nato per l’emergenza.

Fonte: ⤵️

https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/navi_russe_sicilia_ucraina_cosa_succede_news-6473879.html

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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https://cataniacreattiva.it/venti-di-guerra-navi-russe-davanti-alla-sicilia-la-crisi-ucraina-ha-un-altro-fronte-biden-avverte-siamo-pronti-a-tutto/

31 gennaio 2022 – di Redazione Co.Te.L.I.

In un articolo apparso qualche mese fa su ScienceDirect – European Journal of Internal Medicine, sono state evidenziate “luci ed ombre” dei “vaccini” anti Sars-Cov-2.
In particolare sono state sollevate alcune preoccupazioni riguardo alla loro sicurezza in base alle possibili, e già in diversi casi osservate, reazioni avverse, soprattutto tromboemboliche.

Tra le problematiche affrontate:

  1.  “L’applicabilità nella vita reale dei risultati ottenuti negli studi clinici di fase 3 sull’efficacia e sulla sicurezza”, che “richiede un ampio follow-up in diverse popolazioni.”
  2.  “La vaccinazione di persone con un’immunità preesistente”, che “può portare ad un’infiammazione sistemica più intensa e potrebbe quindi innescare reazioni infiammatorie e trombotiche inaspettatamente intense, sebbene molto rare.”

L’intero articolo è visionabile qui ⤵️

https://doi.org/10.1016/j.ejim.2021.04.019

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30 Gennaio 2022 – Redazione

A Torino, 20 feriti, a Roma 14. Sono questi i numeri dei ragazzi che, esercitando un loro diritto fondamentale ”manifestare” sono stati caricati e manganellati dalle forze dell’ordine inviate da uno stato che sempre più repressivo e autoritario. Ai cortei di Roma del 23 Gennaio e a quelli di Torino di venerdi, i ragazzi, da due anni privati dei loro diritti e reclusi, hanno deciso di dare un forte segnale di resilienza, manifestando per la morte di Lorenzo Parelli, ragazzo ucciso, mentre si apprestava a lavorare in un’ azienda di Udine per completare l’ingiusta ed inutile “alternanza scuola lavoro”, dalla caduta improvvisa di una trave di ferro da un’impalcatura di 15 metri. Le proteste dei ragazzi erano quindi sacrosante, obbligatorie, e la reazione delle forze dell’ordine è stata fin da subito intransigente, come a voler stroncare sul nascere la manifestazione, non per le modalità in cui avveniva, ma proprio perché, nell’infelice epoca in cui viviamo, il diritto di protestare è sempre meno legittimo e contemplato. 

QUESTO IL VIDEO DELLA CARICA DELLA POLIZIA CONTRO GLI STUDENTI ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://www.lastampa.it/torino/2022/01/28/video/torini_scontri_in_piazza_arbarello_durante_la_protesta_studentesca-2842838/

E’ curioso, a proposito dei 34 feriti di questa settimana, notare l’atteggiamento e la linea editoriale di alcuni media main stream. Fanpage, ad esempio, che con i servizi di Saverio Tommasi si è sempre schierato con fermezza dalla parte di manifestanti, come quelli del g8, non menziona i ragazzi contusi a Roma e dimezza il numero delle vittime di Torino. Questa narrazione che viene fatta non solo è incoerente e contrastante con la linea “giornalistica” seguita fino ad oggi, ma è il segnale che le azioni del governo sono diventate intoccabili: qualsiasi critica che verrebbe mossa al Draghikistan potrebbe decretare un biglietto per entrare nella blacklist dei no vax e degli eversori, anche se su argomenti totalmente diversi da quelli riguardanti il green pass e degli altri abomini fatti fino ad ora. Fanpage infatti scrive : “non ci sarebbero, per fortuna, feriti né tra gli studenti né tra i rappresentati delle forze dell’ordine, così come nessuno dei manifestanti sarebbe stato, al momento, fermato dalla polizia.” 

Non sono certo da meno i telegiornali e i giornali mainstream, ormai cantori monotoni dei nuovi sovrani così come lo sono stati di quelli ormai tramontati. Fra chi le definisce “ragazzate” e chi le commenta dicendo “hanno fatto bene i poliziotti!”, ciò che sconcerta è l’ormai diffusa intolleranza per il dissenso e per la protesta. In principio sono stati i cortei dei free vax lentamente soffocati con Daspo, cariche di celerini e “identificazioni a tappeto”. Ma ora la deriva passa a sopprimere altri dissensi e altre proteste in un contagio democratico che rischia di essere ben più pericoloso di quello del Covid. 

30 gennaio 2022 – Redazione Co.Te.L.I.

(di Davide Donateo) – Le forze armate americane sono alle prese con  tassi di mortalità elevatissimi  da quando i “vaccini” contro il coronavirus (Covid-19) sono stati imposti a tutti i militari.

Al recente panel “COVID-19: A Second Opinion” che è stato ospitato a Washington, DC, il senatore Ron Johnson (R-Wisc.) ha lanciato numerose bombe che dimostrano che i sieri di Fauci non sono né sicuri né efficaci.

Medici e altri relatori esperti hanno presentato dati schiaccianti che dimostrano che non solo le iniezioni sono un grave problema medico, ma che la gestione da parte del governo degli stessi equivale a un insabbiamento coordinato delle azioni malvagie di Big Pharma.

Secondo quanto riportato, l’avvocato Thomas Renz ha riferito al commentatore conservatore Daniel Horowitz di  The Blaze  i dettagli  sull’epidemia di cancro che ha colpito l’esercito . Ecco cosa Horowitz ha twittato in seguito al raduno:

https://twitter.com/TheChiefNerd/status/1485695818996854788?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1485695818996854788%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcataniacreattiva.it%2Fgrazie-ai-vaccini-covid-il-tasso-di-cancro-dei-militari-usa-e-piu-che-triplicato%2F

“Posso condividere con voi dall’avvocato Thomas Renz che il numero di diagnosi di cancro nel sistema DMED militare è passato da una media di 5 anni (2016-2020) di 38.700 all’anno a 114.645 nei primi 11 mesi del 2021. Si tratta di un campione di popolazione prevalentemente giovane”.

“A differenza di VAERS, dove gli oppositori possono suggerire che chiunque può presentare un caso sospetto di reazione avversa, questo è compilato da medici militari e quantifica ogni singolo codice ICD nell’esercito per la fatturazione tri-care di Humana. Questa è la popolazione definitiva definita e finita con un’eccellente sorveglianza”.

Horowitz ha anche condiviso un video di Renz che parla al panel di altri dati strabilianti che ha accumulato da diversi informatori le cui credenziali, ha detto, “sono impeccabili”. Uno di loro è uno dei pochi dottori con il berretto verde nell’esercito.

Uno dei più grandi risultati qui è che i dati sono irreprensibili e ampiamente accessibili da DoD, CDC, FDA e in tutto il regime di Biden-Harris. In altre parole, sono tutti molto ben consapevoli del fatto che i sieri stanno quasi certamente causando un aumento insostenibile del cancro negli americani in età militare altrimenti giovani e sani e stanno tenendo queste informazioni lontane dalla gente.

(Fonte: Databaseitalia.it)

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28 Gennaio 2022 – Redazione

Proprio mentre il governo Draghi insiste sulla strada dell’obbligo vaccinale, costringendo la popolazione over 50 alla somministrazione e ricattando tramite Green pass anche i cittadini in età inferiore a sottoporsi all’inoculazione dei farmaci anti-Covid, in tutta Europa si registra la marcia indietro dei politici. Il Regno Unito, ad esempio, ha annunciato un passo indietro sul certificato virtuale (tra l’altro meno stringente rispetto al nostro) mentre in Israele, per citarne un altro, valuta la possibilità di non rinnovare le misure restrittive a partire dal 1 febbraio. Un ulteriore conferma positiva per tutti gli italiani che come noi rinnegano sia l’efficacia che la legittimità del Green Pass, arriva da Strasburgo grazie a quanto stabilito dal Consiglio d’Europa durante l’assemblea parlamentare. 

Come riporta l’ANSA, infatti, l’Assemblea parlamentare del “Consiglio d’Europa ha bocciato la proposizione di indicare ai governi di considerare l’uso di pass e certificati vaccinali per accedere ai servizi non essenziali”. La maggior parte dei parlamentari ha votato per un emendamento in cui si specifica chiaramente che “i certificati di vaccinazione devono essere usati solo per monitorare l’efficacia dei vaccini e i loro potenziali effetti negativi”. L’emiciclo di Strasburgo si è quindi espresso indirettamente in maniera del tutto contraria rispetto alle folli misure adottate dal governo dei “migliori” che con fare arrogante e vigliaccamente le ha inasprite per rendere la vita difficile, se non impossibile, a chi ha deciso di non vaccinarsi (ribadiamo decisione consentita legittimamente per legge). Quanto stabilito dal Consiglio d’Europa entra totalmente in contrasto con la linea adottata da Draghi e il suo ministro (della) Speranza che con le ultime restrizioni invece vietano a chi non è fornito di Green Pass l’accesso a qualsiasi luogo a eccezione di quelli per gli acquisti per il minimo e indispensabile: farmaci e generi alimentari. 

Tra le misure approvate, il Consiglio d’Europa indica che le autorità governative devono “prendere in considerazione l’introduzione dell’obbligo di indossare mascherine tipo le FFP2 sui mezzi pubblici, in luoghi affollati e nelle scuole” al fine di far diminuire il tasso di infezioni da Covid, e chiede inoltre ai governi di “designare come priorità la ricerca di cure per chi soffre a lungo termine degli effetti negativi del Covid, e di predisporre con urgenza le risorse necessarie a farlo”. 

L’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa inoltre ha chiesto ai parlamenti dei suoi Stati membri di dibatteresull’introduzione dell’ obbligo vaccinale per l’intera popolazione, escludendo coloro che per motivi di salute non possono vaccinarsi e anche i minori fino a quando non sia garantita la piena sicurezza e efficacia dei vaccini a loro destinati. La richiesta era contenuta nel rapporto sul Covid approvato in queste ore a larghissima maggioranza, con 86 voti a favore, 13 contrari e 10 schede bianche.  In sostanza viene assolutamente ribadita l’indicazione di NON utilizzare in alcun modo il Green pass per discriminare i cittadini introducendo per questa via degli obblighi mascherati, invitando invece i Parlamenti ad affrontare apertamente il tema dell’obbligo vaccinale. Il rapporto in conclusione NON DA ALCUNA INDICAZIONE A FAVORE DELL’OBBLIGO VACCINALE e rimette ai singoli Stati il compito di decidere su di una eventuale introduzione invitando a dibattere apertamente della questione senza aggirare il problema attraverso un uso distorto della Green pass.

Fonte: ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/politica/2022/01/27/covid-consiglio-deuropa-valutare-obbligo-vaccinale_8ab041e5-4164-45ff-9c61-164926fb15a5.html

28 gennaio 2022 – di Monica Tomasello

Ieri mattina, una studentessa di soli 12 anni, ha accusato un arresto cardiacomentre si trovava a scuola, la media “Cavour” di Catania.

Là ragazzina è stata tempestivamente raggiunta e soccorsa dai sanitari del 118, giunti sul posto con un’ambulanza provvista di medico a bordo.

Per raggiungere più velocemente il presidio ospedaliero, l‘ambulanza è stata scortata anche dalla polizia: le volanti sono riuscite a far defluire il traffico nella zona di largo dei Vespri e a creare una corsia preferenziale per il mezzo.

Una volta raggiunto l’ospedale Garibaldi di Nesima, la giovanissima è stata ricoverata d’urgenza ed ha ricevuto ulteriori cure. Secondo le ultime indiscrezioni, si troverebbe in Rianimazione. La prognosi resta riservata.

Sembra anche che 10 giorni fa avesse ricevuto la seconda dose di vaccino anti Covid…, ma sicuramente non c’è alcuna correlazione… D’altronde non è certamente cosa insolita veder cadere bambini in terra colpiti da malori improvvisi… Giusto? 
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https://cataniacreattiva.it/una-dodicenne-in-arresto-cardiaco-mentre-era-a-scuola-e-successo-nelle-scorse-ore-a-catania/

28 Gennaio 2022 – Redazione

Il giudice del tribunale di Massa ha accolto i ricorsi presentati dal prof. Augusto Sinagra. I due esperti “dovranno riferire in particolare sulla efficacia e sulla sicurezza dei “vaccini” attualmente in commercio”. Secondo il giurista “ci sono profili di incostituzionalità nei famigerati Decreti Legge in questione e della contrarietà di questi al diritto dell’Unione europea“. Traballa il certificato discriminatorio, il c.d. Green Pass o lasciapassare verde.

Il giudice del tribunale di Massa, accogliendo i ricorsi presentati dal Prof. Avv. Augusto Sinagra in merito ai decreti che introducono il Green pass semplice e rafforzato, ha disposto la convocazione del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Dott. Silvio Brusaferro e del Prof. Matteo Bassetti. Secondo quanto comunicato dal prof. Sinagra, Brusaferro e Bassetti “dovranno riferire in particolare sulla efficacia e sulla sicurezza dei “vaccini” attualmente in commercio e sull’inoculazione obbligatoria attraverso uno strumento legislativo estorsivo. Questo al fine di valutare i profili da me evidenziati di incostituzionalità dei famigerati Decreti Legge in questione e della contrarietà di questi al diritto dell’Unione europea”.

“Con la conseguenza che il giudice nazionale è tenuto a disapplicare la legge nazionale. Nella sconfortante prova che su questi temi che riguardano una scelta di vita o di morte, sta dando larga parte della magistratura ordinaria e amministrativa,

Il giudice del tribunale di Massa, accogliendo i ricorsi presentati dal Prof. Avv. Augusto Sinagra in merito ai decreti che introducono il Green pass semplice e rafforzato, ha disposto la convocazione del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Dott. Silvio Brusaferro e del Prof. Matteo Bassetti. Secondo quanto comunicato dal prof. Sinagra, Brusaferro e Bassetti “dovranno riferire in particolare sulla efficacia e sulla sicurezza dei “vaccini” attualmente in commercio e sull’inoculazione obbligatoria attraverso uno strumento legislativo estorsivo. Questo al fine di valutare i profili da me evidenziati di incostituzionalità dei famigerati Decreti Legge in questione e della contrarietà di questi al diritto dell’Unione europea”.

“Con la conseguenza che il giudice nazionale è tenuto a disapplicare la legge nazionale. Nella sconfortante prova che su questi temi che riguardano una scelta di vita o di morte, sta dando larga parte della magistratura ordinaria e amministrativa, la decisione presa dal Tribunale di Massa apre uno spiraglio di speranzaNon tutti i Giudici tendono a compiacere il potere governativo o altri poteri interni ed esterni, per coltivare le loro indebite speranze”. 

28 Gennaio 2022 – Redazione

La gelateria Baroncini in via Celso a Firenze si oppone al Green pass e diventa subito un caso. I soci titolari, Daniela Baroncini e Marco Ruocco, chiedono solo ai clienti il “rispetto delle norme vigenti per l’ingresso con la mascherina e il distanziamento e collaborazione”. Spiegano che la mancata richiesta di controllo del certificato verde è nel rispetto delle leggi sul rispetto della norma sulla privacy, e anche perché il locale non esercita attività di ristorazione. Marco Ruocco dice: “Noi non vogliamo discriminare nessuno. Sia chiaro, sono vaccinato con ciclo completo, ho scelto di farlo, qui lo siamo tutti. Non ho nulla contro i vaccini, non sono un No Vax e non voglio passare da tale. Ho sempre rispettato le normative. Ma siamo arrivati a un punto in cui le persone non sono libere di scegliere e sono discriminate”. 

La storica Gelateria Baroncini, nata nel 1946, ha conservato l’aspetto di una latteria d’altri tempi, con specchi, banchi e rifiniture in marmo verde chiaro. È un locale molto frequentato. Dentro c’è un’intera famiglia, mamma papà e quattro bambini, che è arrivata dall’Isolotto per supportare l’iniziativa della gelateria. Mentre il titolare parla con noi, la cliente gli fa i complimenti e aggiunge: ‘Sono un’insegnante di matematica e scienze. Dal 15 dicembre scorso, quando è entrato in vigore l’obbligo vaccinale per il personale scolastico, ho rinunciato a insegnare – racconta la cliente, che aggiunge di aver fatto, fino ad allora, la maestra in un istituto comprensivo all’Isolotto-. Sono laureata in biologia, io e la mia famiglia abbiamo avuto di recente il Covid, ci siamo curati in casa. Anche la nonna, che era vaccinata, si è ammalata con noi, ora sta bene. Farò un altro lavoro, dopo 17 anni di insegnamento, non ci sto a queste regole’”. 

Dal 20 gennaio nella gelateria c’è un viavai di clienti, “vecchi e nuovi, che appoggiano la scelta di Marco Ruocco, che già è incappato nella prima sanzione per non aver controllato il Green Pass delle persone presenti nel locale. ‘Ieri mattina, due giorni dopo l’affissione del cartello, che sta facendo il giro dei social, sono entrati due agenti della polizia municipale in borghese e mi hanno fatto una multa da 400 euro. La contesterò. Continueremo ad andare avanti per la nostra strada. E anche se dovessero chiuderci, grazie ai nostri legali alla fine riapriremo. Resto convinto della scelta fatta – dice-. Sto ricevendo parecchi attestati di stima e ieri sono venuti a comprare il gelato qui per solidarietà’”.

28 Gennaio 2022 – Redazione

Le prime sentenze sulle leggi che hanno cambiato la vita agli italiani

Elenco delle sentenze già emesse contro le leggi del Governo Draghi firmate dal presidente Sergio Mattarella.

1) MASCHERINE: ILLEGITTIMO INDOSSARLE.
Sentenza del Giudice di Pace – Frosinone n. 516 del 29/07/2020
https://www.altalex.com/documents/news/2020/08/05/covid-19-giudice-di-pace-frosinone-annulla-multa-per-violazione-lockdown

2) IL GOVERNO NON PUÒ FAR CHIUDERE L’ATTIVITÀ PER EMERGENZA SANITARIA, per cui chiudere è una libera scelta del gestore.
Ordinanza del Tribunale di Roma del 16/12/2020.
http://www.salvisjuribus.it/incostituzionalita-dei-dd-pp-cc-mm-alla-luce-della-ordinanza-del-tribunale-di-roma-del-16-dicembre-2020-n-45986/

3) NON COMPILARE AUTOCERTIFICAZIONE NON È REATO.
SENTENZA PENALE GUP

(Giudice Udienze Preliminari)
di Reggio Emilia n. 54 del 27/01/2021
https://www.google.com/amp/s/www.ambientediritto.it/giurisprudenza/tribunale-di-reggio-emilia-27-01-2021-sentenza-n-54/amp/

4) FALSA AUTOCERTIFICAZIONE NON COSTITUISCE REATO
Sentenza Tribunale di Milano n. 20/1940 – 16 dicembre 2020.
(assoluzione da denuncia falsa autocertificazione)
https://www.arclex.it/2020/12/16/falsa-autocertificazione-covid-19/

5) VIOLARE LE RESTRIZIONI ANTI COVID NON È REATO
Sentenza Corte di Cassazione n. 7988 – 2021 del 01/03/2021
https://www.ambientediritto.it/giurisprudenza/corte-di-cassazione-penale-sez-4-1-marzo-2021-sentenza-n-7988/

6) COPRIFUOCO ILLEGITTIMO SENTENZA DEL GIUDICE DI PACE.
https://www.altalex.com/documents/news/2020/08/05/covid-19-giudice-di-pace-frosinone-annulla-multa-per-violazione-lockdown

7) STATO D’EMERGENZA É ILLEGITTIMO.
Tribunale di Pisa, con la sentenza n. 419 del 17 marzo 2021
https://www.giurisprudenzapenale.com/wp-content/uploads/2021/07/Tribunale-di-Pisa-Sent.-17.3.21-n.-419.pdf

I DANNI DA “SIERO GENICO” DEVONO ESSERE RISARCITI.
Suprema Corte Sentenza n. 7354/2021 depositata in data 16 marzo 2021.
http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20210316/snciv@sL0@a2021@n07354@tS.clean.pdf

PROCEDIMENTI IN CORSO:

9) INVALIDAZIONE TEST PCR (TAMPONI)
In attesa della sentenza (settembre 2021) già rinviata 2 volte.
https://www.theitaliantribune.it/covid-avvocato-mauro-sandri-i-tamponi-verso-lepilogo-dellinutilizzabilita/

10) 14 APRILE: È INIZIATO IL PROCESSO PER 500 DECESSI BERGAMO E BRESCIA
(imputati: Governo, medici, Regione e CTS).
https://www.google.com/amp/s/www.bergamonews.it/2021/03/20/vittime-del-covid-al-via-il-processo-civile-contro-regione-e-governo/428488/%3famp

11) LEGGE ANTITERRORISMO – DENUNCIA PENALE PRESSO PROCURA DI ROMA
Denunciati 6 poliziotti per “ISTIGAZIONE A VIOLARE LE LEGGI” a seguito di 3 Multe per non indossare la mascherina a 3 manifestazioni (Roberto Nuzzo)

12) PRESENTATI 7 ESPOSTI – studio Legale MATRELLA – contro:
– RAI
– MEDIASET/LA7
– CAPO STATO MAGGIORE DIFESA
– MINISTRO DELLA DIFESA
– PARENZO
– GEN. FIGLIUOLO
– OPERATORI SANITARI E CTS.