Musumeci ha firmato l’ordinanza che dà ufficialmente il via libera alla circolazione sullo Stretto di Messina, ristabilendo in tal modo il diritto alla continuità territoriale del paese.
Dalle 14 di oggi, martedì 18 gennaio, sarà consentito anche ai passeggeri privi di green pass, diretti verso la Penisola, attraversare lo Stretto di Messina con i traghetti. La disposizione resta vigente fino alla cessazione dello stato di emergenza legato al Covid. Lo stesso vale per gli abitanti delle Isole minori siciliane. L’ordinanza è stata appena firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che aveva rivolto ieri un appello al ministro della Salute Roberto Speranza, dopo una iniziativa analoga messa in atto il 5 gennaio con il premier Draghi. Il provvedimento è adottato “al fine di garantire e salvaguardare la continuità territoriale, l’accesso e l’utilizzo dei mezzi marittimi di trasporto pubblico per l’attraversamento dello Stretto di Messina nonché per i collegamenti da e per le Isole minori siciliane”.
Nell’ordinanza del governatore si legge inoltre che “i soggetti che si avvalgono delle navi aperte per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina a bordo di autovetture o di altro mezzo di trasporto è fatto divieto di abbandonare il mezzo medesimo per tutto il tempo della traversata. Se si tratta invece di pedoni, gli stessi sono obbligati a permanere negli spazi comuni aperti delle imbarcazioni, restando al contrario inibito l’accesso ai locali chiusi”. In ogni caso, è fatto obbligo per tutti i passeggeri di mantenere indossata, per tutto il periodo di permanenza a bordo dei suddetti mezzi di trasporto marittimo, una mascherina Ffp2.
“Poniamo fine così – dichiara Musumeci – a un’assurda ingiustizia ai danni soprattutto dei passeggeri siciliani. Una norma discriminatoria del governo centrale al quale abbiamo fatto appello già da due settimane, affinchè si rimediasse. E’ assurdo che nella Penisola ogni cittadino privo di vaccino possa spostarsi da una regione all’altra, mentre per passare dalla Sicilia alla Calabria si debba esibire il certificato verde. Sanno tutti che non sono mai stato generoso con i no vax, ma qui si mette in discussione persino l’appartenenza della Sicilia al resto d’Italia. Voglio sperare che anche il collega Occhiuto della Calabria – al quale ho preannunciato la mia iniziativa – intenda adottare lo stesso provvedimento. Roma deve smetterla di apparire arrogante o distratta verso i diritti dei siciliani”.
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
LEGGETE DI SEGUITO L’APPELLO DELL’AVIS. UNA PRESA PER IL CULO (COMINCIAMO A DARE IL GIUSTO NOME ALLE COSE)! E POI DITEMI CHE IL GREEN PASS HA EVIDENZA SANITARIA!!!! PER ENTRARE IN UN NEGOZIO DEVO MOSTRARE IL MARCHIO, E PER DONARE CIÒ CHE SCORRE BELLE VENE, NO!!!!! HO GIÀ SPESO TROPPE PAROLE PER TRATTARE DA IDIOTI, MENTECATTI E DEFICIENTI CHI ANCORA CREDE A QUESTO MANICOMIO! I DORMIENTI, APPECORATI DI OGNI ETÀ SONO LA ROVINA DELLA NOSTRA ESISTENZA…..ALTRO CHE I NO VAX!
LA NOTIZIA ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️ Se si ha tra 18 e 60 anni (ma anche dopo i 60 anni si può essere accettati a discrezione del medico responsabile della selezione), se si pesa più di 50 kg e si è in buono stato di salute, donare sangue è importante. L’Avis si è vista costretta nei mesi scorsi a ribadire che donare il sangue dopo aver ricevuto il vaccino anti Covid non comporta alcun rischio né per il donatore stesso né per i pazienti a cui trasfonderlo.
E VOI CI CREDETE???? DOPO TUTTE LE BALLE CHE STANNO RACCONTANDO?????
E QUI VIENE IL BELLO!!!!!⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️ Ai donatori di sangue ed emocomponenti non viene richiesto il Green pass. Per i donatori, la cui permanenza nelle strutture di raccolta è circoscritta all’atto della donazione, si procederà quindi con le procedure vigenti, che prevedono il triage telefonico, l’accesso contingentato previa prenotazione, la somministrazione di un questionario, il colloquio con il medico e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, la misurazione della temperatura e il rispetto del distanziamento sociale.
Quella che troverete di seguito è l’inchiesta più approfondita sul tema delle morti improvvise nei giovani per nessuna correlazione avvenute nel 2021. Per eseguirla sono state necessarie più di 400 ore di lavoro nelle quali ho indagato per voi su oltre 500 casi di morti improvvise tra i giovani in Italia da Dicembre 2020 fino a Novembre 2021. Prima che arrivino i fact checker a gridare FEIK NIUUSS ci tengo a precisare che non dovrete credere sulla parola a nessun dato di quelli citati, perchè alla fine dell’articolo troverete la lista con tutti i casi analizzati recanti nomi, cognomi e date e che potrete verificare con i vostri occhi. Potete ricercarli e controllarli tutti, anzi sono io che sfido i fach checker a trovare un solo caso falso o di qualcuno deceduto per altra cause che non siano quelle di un malore improvviso.
Fatte le dovute premesse entriamo nel merito della nostra ricerca. Per realizzarla ho preso in esame i decessi per cause naturali e improvvise nella fascia che va dai 12 ai 40 anni e questo per due motivi precisi; il primo è che la morte improvvisa è chiaramente molto più rara in questa fascia d’età, il secondo è che in Italia la somministrazione del farmaco sperimentale per gli under 40 è iniziata, salvo alcune professioni, tra la fine di maggio e i primi giorni di Giugno. Abbiamo quindi uno spartiacque ideale per dividere la parte della popolazione somministrata da quella non somministrata. Abbiamo diviso i decessi in due grandi gruppi, uno con i decessi da Dicembre 2020 a Giugno 2021, pertanto senza somministrazione vaccinale ed un secondo gruppo con i decessi da Giugno 2021 fino ad oggi. Il risultato finale è impressionante: nei mesi che vanno da Giugno ad inizio Dicembre le morti improvvise nei giovani, sono aumentate del 90%.
Ora è bene sottolineare che questo incredibile dato collima perfettamente con le dichiarazioni di Palù nell’audizione del senato nella quale il direttore dell’Aifa ha ammesso candidamente che ci fossero 608 decessi in tutte le fasce d’età successive alla vaccinazione. E inoltre collimano perfettamente anche con i dati di www.euromomo.eu sulle statistiche della mortalità europea:
Questi grafici di facile comprensione rappresentano la mortalità Europea per tutte le cause dal 2016 al 2021, ogni anno ha un colore e nel primo grafico troviamo i decessi nella fascia d’età da 0 a 14 e nel secondo grafico quelli da 15 a 44 anni. Ora questi grafici ci danno tre informazioni fondamentali:
Nel 2020 non c’è stata nessuna strage di giovani essendo praticamente gli stessi morti di un qualsiasi 2018
la mortalità dei bambini nel 2020 e 2021 è addirittura molto più bassa sia del 2017 che del 2019.
La mortalità della fascia d’età 15/44 nel 2021 è stabile e in linea con gli altri anni fino a Maggio (mese in cui inizia la vaccinazione per questa fascia d’età) dopo di che fa un impennata clamorosa arrivando addirittura ad essere 3 volte quella del 2020 e 5 volte quella del 2019.
Pertanto i risultati della nostra indagine non solo collimano perfettamente con questi dati, ma dimostrano una volta per tutte in modo inequivocabile da cosa derivino quei 3200 decessi in più per tutte le cause in tutta Europa rispetto all’anno precedente che nessun’altra ricerca è riuscita sin’ora a spiegare.
Ma ora entriamo nei dettagli del nostro studio e scopriremo dei particolari veramente inquietanti:
Iniziamo a vedere la distribuzione dei decessi per morte improvvisa su base mensile:
Gruppo A (decessi per morte improvvisa fascia dai 12 ai 40 anni dal 1/12/2020 al 31/5/2021)
Dicembre 2020:19
Gennaio:24
Febbraio:23
Marzo:19
Aprile:17
Maggio:20
Totale: 122
Gruppo B: (decessi per morte improvvisa fascia dai 12 ai 40 anni dal 1/6/2021 al 8/12/2021)
Giugno 2021:43
Luglio:38
Agosto:48
Settembre:24
Ottobre:24
Novembre:43
Deceduti prima di giugno ma sicuramente vaccinati:11
Totale: 231
Bene come si può evincere nel secondo semestre abbiamo di 109 decessi in più e di almeno ottanta di questi si ha la certezza che avessero quattro cose in comune tra di loro:
Erano tutti Italiani
Avevano tutti un età compresa tra i 12 e i 40 anni
Avevano tutti mangiato una pizza almeno una volta nell’ultimo mese.
Si erano sottoposti ad un trattamento farmacologico pieno di effetti collaterali che aveva già cagionato con certezza la morte di altri individui.
Quale di queste cose in comune potrebbe aver cagionato la morte? Ma ovviamente la pizza brutti complottisti che non siete altro. La pizza ha causato la morte e la lobby di bigpharina ha pagato i media per non divulgare queste notizie.
A questo punto della storia la Lucarelli e Parenzo obbietterebbero che si è vero c’è un’aumento dei casi ma è solo una coincidenza e non c’entra niente con l’inizio della vaccinazione di massa per quella fascia d’età.
Bene a questo punto per dirimere ogni dubbio fermiamoci un attimo e proviamo a ripercorrere la campagna vaccinale degli under 40 come l’avrebbe percorsa una nazione normale con politici onesti e non corrotti e una stampa libera e indipendente:
La campagna vaccinale per i giovani inizia subito con il botto, infatti non si fa in tempo a levare le tende che in meno di 5 giorni dal 6 giugno al 11 giugno muoiono subito 3 partecipanti tutti e tre giovanissimi. Il primo è Lorenzo Guidi 21 anni di Castiglion della Pescaia obbligato alla vaccinazione per praticare la facoltà d’infermieristica. Decede il 6 giugno si era vaccinato con pfizer mesi prima come riporta il sito medicinainpiccoledosi.it. Silenzio totale della stampa, il caso passa completamente in cavalleria.
Camilla è una ragazza giovane, bella e scoppia di salute, ma fatta la prima dose inizia da subito a stare malissimo, si reca in ospedale ma viene rimandata a casa. Torna a casa e la situazione precipita, la metà del volto si paralizza e iniziano ad apparire strani ematomi sulla sua pelle, non riesce più a camminare e gli fa malissimo la testa. Torna in ospedale e muore dopo cinque giorni di agonia tra atroci sofferenze. Vedete quando si dice le morti improvvise ci sono sempre state è vero ma fino al 2020 quando qualche giovane moriva di morte improvvisa gli si fermava il cuore e morivano sul colpo non erano vittime di incredibili sofferenze e lunghi giorni di ospedale come le vittime della vaccinazione.
Ora fermiamoci un’attimo a riflettere, al 10 giugno la vaccinazione non era iniziato nemmeno da una settimana ,non si era vaccinato nemmeno 0,1 di quella fascia di età e già c’erano due morti.
In una nazione efficiente con politici non corrotti e giornali indipendenti non si sarebbe parlato altro che di Camilla Canepa. Ci sarebbero state trasmissioni ,approfondimenti, dirette da fuori l’ospedale a raccontare l’incredibile storia dell’eroina tradita dallo stato nel quale aveva riposto la sua fiducia. Le forze dell’ordine, vista la solerzia con la quale chiedono il greenpass alle vecchiette sull’autobus, si sarebbero recati immediatamente all’hub vaccinale e si sarebbero caricati tutti dal medico vaccinatorie alla segretaria passando per la donna delle pulizie ed invece? Silenzio totale.
Come se non fosse accaduto nulla. Il problema però è che la ragazza aveva partecipato agli Open Day della regione Liguria dove avevano partecipato migliaia di ragazzi e la voce correva forte in tutta la regione, quindi non si poteva fare gli gnorri come il primo caso che era passato in cavalleria. Pertanto Repubblica, suo malgrado, è costretta di pubblicare un mezzo trafiletto nell’edizione locale, mica su quella nazionale! Sull’edizione nazionale lo spazio per questa “secondaria” notizia era occupato dall’articolo sul capo dei novax redento che dopo aver avuto il covid prometteva di vaccinare pure il cane. La perizia che sancirà definitivamente il legame con il vaccino arriverà solo il 10 Ottobre dopo una forte insistenza della famiglia. Una perizia che in condizioni normali si sarebbe fatta in 10 giorni. Il medico alla fine dichiarerà che in 25 anni di attività non aveva mai visto un emorragia celebrale cosi grande. Ma state tranquilli non c’è da pensare male è solo una coincidenza che appena iniziato già in due siano caduti.
Non passano nemmeno 24 ore e l’11 di Giugno e da Cosenza arriva la notizia di Alessia Reda di 24 anni. La ragazza in questo caso aveva ricevuto il trattamento sanitario moderna da due settimane, ma ovviamente anche in questo caso nessuna correlazione.
Ora arrivati a questo punto capite bene che in una nazione normale, priva di qualsiasi dittatura sanitaria, 2 già erano troppi a tre sarebbe scoppiato il putiferio e invece?
“VENGHINO SIGNORI VENGHINO, c’è posto per tutti e non c’è nulla di cui preoccuparsi, il sacro siero è più sicuro di un aspirina e muore solo una persona su 10 miliardi di vaccinazioni e solo in Nuova Zelanda ( Burioni sic). Da noi ne sono morte già tre su 20.000 inoculazioni ma è stato solo uno sfortunatissimo caso e i ragazzi poi erano gravemente malati VENGHINO SIGNORI VENGHINO!”
Non si arriva nemmeno a fine Giugno e muoiono a pochi giorni dalla vaccinazione sperimentale altri 5 ragazzi : Martina Cattorio 23 infermiera. Angela Carnevale 35 insegnante. Shirad Shehk immigrata di colore sposata con un uomo Italiano. Lorenzo Scorteccia 24 anni di Terni 10 giorni dopo il Pfizer . Giordano Fiori 39 di Ancona 3 giorni dopo il Pfizer.
A questi 9 vanno aggiunti gli altri 11 casi di giovani deceduti prima di Giugno ma che si erano sottoposti alla vaccinazione perchè appartenenti a personale sanitario, scolastico e militare. Tra questi altre quattro povere giovanissimi insegnanti: Francesca Tuscano, Ilaria Pappa e Zelia Guzzo. Ora qua apro una piccola parentesi, per rendersi conto della letalità del siero basta vedere quanti sono i giovani caduti appartenenti a categorie obbligate da subito alla vaccinazione come insegnanti, militari e sanitari. Un’autentica strage di maestre, infermieri, dottori, carabinieri e operatori di case di riposo. Guarda caso su oltre 400 casi analizzati non c’era uno che prendeva il reddito di cittadinanza. Ma tranquilli è non c’è correlazione è solo un caso che muoiano gli appartenenti alle categorie obbligate.
Il mese di Giugno si chiude con 43 decessi totali, il doppio della media dei sei mesi precedenti, e di questi 20 che ne abbiamo in più di almeno 15 di loro si ha certezza che si fossero vaccinati di recente, ma tranquilli signori non c’è nulla da temere…
Cosi la campagna prosegue e i giovani continuano ad andarsi a vaccinare sotto ricatto per poter andare in vacanza senza rotture di coglioni, totalmente ignari che già più di 30 coetanei ci hanno lasciato le penne tra atroci sofferenze. Arrivati al due di luglio abbiamo subito un’altro decesso quello di Danilo D’argenio 22 anni di Salerno che muore durante il matrimonio del cugino per un’attacco di cuore davanti a tutti i commensali , si era vaccinato un mese prima con j&j.
Non passano nemmeno 10 giorni e abbiamo il caso di Davide Bristot 18 anni di Belluno. Anche lui inizia a stare malissimo subito dopo la seconda dose di Pfizer per poi morire una settimana dopo essere stato rimandato a casa dall’ospedale. Capito non un malore improvviso, ma una lenta agonia con sintomi che iniziano a comparire subito dopo la somministrazione e vanno avanti per giorni fino al decesso.
Uno dei casi più clamorosi del mese di Luglio è quello di Diego Laurendi e Angelo Tedesco. Due giovani si vaccinano e lo stesso giorno iniziano a stare male entrambi da subito. Corrono in ospedale con i medesimi sintomi di altri casi conclamati come quello di Zelia Guzzo e Camilla Canepa per morire entrambi pochi giorni dopo.I medici dell’ospedale escluderanno la correlazione con il vaccino ovviamente rifiutandosi a priori di fare l’autopsia e dichiarando che i loro casi non verranno nemmeno segnalati all’Aifa. Ma certo lor signori è chiaro che essendo ristoratori sia stata la pizza ad uccidere questi ragazzi cosa la facciamo a fare l’autopsia brutti complottisti che non siete altro. Quando ho letto questa storia ho dovuto stropicciarmi gli occhi e non riuscivo a crederci.
Ripeto non fidatevi di quello che vi dico, indagate, ci sono nomi e cognomi cercate le loro storie perchè solo vedendole con i vostri occhi potrete giungere alla verità.
Nel mese di luglio saranno 38 i casi totali e di 10 di loro si ha la certezza che avessero completato il ciclo vaccinale. Tra questi Emanuele Melillo 33 anni Napoli che morirà un malore mentre guida il pullman a Capri che causerà il ferimento di 25 persone ( a proposito anche gli incidenti sono aumentati del 20% ma pure questa è solo una coincidenza) Eleonora Ghigliazza 39, Alessia Pappagallo 25 ,Andrea Ghisleri 33, Federica D’innocenzo 27 e Elisa Tozzi 24.
Durante il mese di luglio si vaccinano in molti per poter partire per le vacanze senza rotture di coglioni e guarda caso nel mese di Agosto si arriva a 48 decessi che è il picco più alto di tutti gli 8 mesi precedenti. I casi più eclatanti sono quelli di Mattia Bugnerotto 31 anni di Asiago 24 ore dopo Pfizer, Alessandro Campo 25 anni anche lui dopo 24 ore e Andrea Aldrovandi 31 anni della provincia di Bologna 72 ore dopo l’inoculazione, e Andrea Aquilanti 22 anni , 15 giorni dopo la puntura.
Da metà Agosto tutti partono in vacanza fino alla metà di Settembre, le città sono vuote, le inoculazioni calano e guarda caso che coincidenza calano anche i decessi improvvisi infatti a Settembre i casi si abbassano a 24 e anche a Ottobre saranno 24.
E’ bene sottolineare che nei mesi di Settembre e Ottobre in molte regioni si ha un incremento delle vaccinazioni sui giovanissimi e guarda caso abbiamo subito delle morti improvvise anche tra questi .In questi due mesi sono quattro i giovanissimi a cadere tra cui una tredicenne di Lecce Majda El Azark va in coma subito dopo l’inoculazione e muore 26 giorni dopo, Arianna 14 anni sempre della provincia di Lecce, Giulia Lucenti 16 anni di Bastia 24 ore dopo Pfizer, e Rahmon Mosheur un’immigrato indiano di 14 anni a Venezia una settimana dopo aver fatto il vaccino moderna.
Ora anche qua come negli altri casi, se entrate nel merito della storia anche questi ragazzi, a parte Giulia Lucenti che è morta nemmeno 24 ore dopo, gli altri hanno iniziato ad accusare sintomi pesantissimi subito dopo l’inoculazione. Sintomi cosi forti da farli andare all’ospedale e farsi ricoverare per poi morire giorni dopo. Se voi andate a vedere le storie delle morti improvvise fino a Maggio non ne troverete uno che è morto cosi. Tutte le morti pre vaccino avvenivano per un malore improvviso, il cuore si fermava, da svegli o nel sonno e fine. Nei casi post vaccino abbiamo invece ragazzi che si iniziano a sentirsi male dopo l’inoculazione tutti con i medesimi sintomi che li costringono al ricovero e che sono gli stessi sintomi che vengono menzionati tra gli effetti indesiderati del farmaco. Non è una morta improvvisa ma un omicidio dove il killer ha lasciato una firma inconfondibile. A questo punto mi domando di quante morti per nessuna correlazione avete bisogno per capire che si c’è correlazione ed è evidente?
Nei mesi prima della vaccinazione i giovanissimi under 40 morivano molto raramente grosso modo 1,5 al mese da novembre in poi ormai stiamo tranquillamente sui 10 al mese di media. Ma tranquilli non c’è correlazione.
Sempre nel mese di Ottobre un caso che mi ha colpito molto è quello di Traian Calancea 24 anni di Trento, ragazzo sanissimo e sportivo di 24 anni che inizia a stare male subito dopo il Pfizer per morire poi improvvisamente 10 giorni dopo. Interessantissima per chi voglia approfondire l’argomento e capire come è che stanno le cose la testimonianza della mamma che racconta gli incredibili sforzi necessari per ottenere la perizia, perizia che è bene ricordare sarebbe stata assegnata d’ufficio se il ragazzo non si fosse vaccinato da pochissimi giorni. Ma tranquilli è tutto limpido e trasparente.
Ora se ci pensate queste notizie avrebbero fatto un audience pazzesco. In un momento come questo in cui non si parla altro che di vaccini e greenpass queste storie le avrebbero lette tutti e sarebbero state in prima pagina per mesi. L’audience porta denaro, moltissimo denaro e come mai decidono deliberatamente di rinunciarvi? Forse perchè Bigpharina li paga meglio? Non è complottismo ma semplicissima logica. Affermare che tutti questi ragazzi siano morti per una semplice coincidenza è pura follia e se al posto di parlare tutti i giorni dei no vax redenti si fosse dato spazio a queste notizie la gente non si sarebbe fatta vaccinare nemmeno sotto tortura altro che greenpass per l’aperitivo e il ristorante.
A questo punto della storia siamo al primo di Novembre ed abbiamo già 80 morti in eccedenza rispetto ai cinque mesi precedenti. In un paese normale abbiamo visto che la campagna vaccinale si sarebbe già conclusa a Giugno ed invece?
Cosi ad Ottobre i giovani presi dalla morsa di uno stato tiranno accorrono a vaccinarsi in massa e si arriva alla cifra record del 90% della popolazione vaccinata e cosa accade?
I morti tornano a salire vertiginosamente di nuovo, dopo il calo di settembre si ritorna a 43 decessi mensili. Questo dato è il numero definitivo che mette fine ad ogni discussione e polemica; Il tasso di morti improvvise è direttamente proporzionale al tasso di vaccinazione e nessuno potrà smentire questo risultato. Quando la gente va in vacanza diminuiscono i casi e quando torna a vaccinarsi tornano a crescere.
Molti non credono a queste informazioni perchè non hanno avuto alcun effetto avverso o non conoscono nessuno che sia morto. Il fatto che non li conoscete non significa che non siano più vicini a voi di quanto pensiate. Io pure personalmente non conosco nessuno morto in un omicidio o in un femminicidio ma questo non significa che questi fatti non esistono. Se non conoscete ancora qualcuno che è morto dopo il siero è perchè abbiamo fatto solo due dosi, aspettate ed entro la decima lo conoscerete sicuramente e pregate Dio di non essere voi o un vostro familiare.
DECESSI GIUGNO 2021: Camilla Canepa, Lorenzo Guidi, Zelia Guzzo, Angela Carnevale, Giuseppe Perrino, Alessia Reda, Giordano Fiori, Mattia Michielotto, Carlo Calabrese, Sirad Shekh, Lorenzo Scorteccia, Martina Cattorio, Giuseppe Vinci, 37 anni uomo Cisterna di Latina, Alfredo Boccietti, Giovanni Somma, Romina Aimo, Francesco Populin, Mor Niang, Michele Merlo, Roberto 27 anni di Casamassima, Fabio Giamè, Mattia Chiani, Ivan Bergamini, Gianluca Canello, Lorenzo 16 anni di Forli, Carmine 36 anni San Benedetto del Tronto, Luigi Sgueglia, Antonio Valente, Gianluigi Di Maio, Giacomo Macchia, Salvatore Sasà, Samuele di Clemente, Massimo di Pietro, uomo 21 anni Carmiano, Didier Panizzon, Mauro Boccassini, Filippo Tafuro, Stefano Cascino, Davide Bertollo, Gabriele Joe Gasperi, Ragazzo 15 anni Concorezzo, Cloe Giani Giavazzi TOT 44
DECESSI LUGLIO 2021: Danilo D’argenio, Emanuele Melillo, Alessia Pappagallo, Andrea Ghislotti, Eleonara Ghigliazza, Christian Bottan, Davide Bristot, Carolina Palizzolo, Gabrile Rizzo, Thomas Lorenzini, Uomo 29 anni di Torrente Noce, Paolo Gaudiano, Nicola 38 anni di Casaluce, Giulia Ustioni, Marica 34 anni Santa Maria Capua Vetere, Federica D’Innocenzo, Francesco Gaggero, Stefano Bettolini, Donato Morea, Eugenia Blandino, Chiara 30 anni di Livorno, Donna 26 anni di Taranto. Christian Massari, Giovane muore in strada a Palermo il 16/7, Mounji Bussetta, Uomo 35 anni muore in strada a Torre Annunziata il 23 luglio, Vincenzo Billeci, Gabriele Ibba, Arianna Masoni, Ciro La Marca, uomo 37 annni muore in strada a Benevento il 5 luglio, Thomas Mangiacapra, Diego Laurendi, Angelo Tedesco, Pompeo Furno, Antonio Papa, Ostia ragazzo 17 anni, Elisa Tozzi TOT 38
DECESSI AGOSTO 2021: Mattia Brugnerotto, Alessandro Campo, Andrea Bozzola, Samuele Freddi, Ragazzo 23 anni di Eboli, Elisa 19 anni di Montagna, Andrea Filippi, Guido Castelnuovo Tedesco, Filippo Papini, Giovanni Gaeta, Uomo 30 anni di Oropa, Giovanni 27 anni di Giuliano, Stefano Cassetta, Andrea Aquilante, Andrea Aldrovandi, Marco Tampwo, Davide Brunelli, Nino Napolitano, Letizia 26 anni di Palmi, Gianluca Casale, Lavapiatti di Trentino, Maria Salemme, Uomo 38 anni di Pisa, Mattia di 34 anni di Borgosesia, Albert Rienzo, Gaia Bordon, Serena Fasan, Erika Pagliaro, uomo 30 anni di Cosenza, Uomo di 18 anni di Cavenago, Marco Pichetto, Uomo di Ostia il 14 agosto, Lele Bianco, Ruzhdije Zero, Sara Ghislanzoni, Gianpaolo Sanna, Federico Orsucci, Valentina Astolfi , Uomo 34 anni morto in casa a l’Aquila il 21/8, Valerio Piretto, Giovanni Pesetti, Ragazzo di 13 anni a Roma il 21 Agosto, Manuel Perez, Adama Kone, ragazzo di Benevento muore in strada il 5 Agosto, Laura Anasetti, Kalil Lamimi, TOTALE 48
DECESSI SETTEMBRE 2021: Marco piu, Majda el Azark, Irene Emili, Mosheur Rahman, Cristian Tricone, Mattia Grotto, Arianna Dalmasso, Mario Giarra, Ragazzo 27 anni di Napoli 17/9/2021, Ragazza di Ascoli il 30/9/2021, Enrico 34 anni 28/9/2021, Pierluigi Piegari, Christian Blandini, Gianandrea Ferrajoli, Antonio Furfaro, Daniele Pozzi, Ragazzo 14 anni avellino 3/9/2021, Carlo Mangiacavallo, Gianmarco Compagnucci, Cosimo Piccini, Fabio 39 anni Gussago, Alexis Manjon, Valentino Cicolin, Francesco Rubino, Rachele Messina TOTALE 24
DECESSI OTTOBRE 2021: Giulia Lucenti, Train Calancea, Samuele 17 anni Ivrea, Tommaso Taverna, Nicola Zorzetto, Carlo 31 anni Caserta, Ricky Firrarello, Ragazzo 25 anni di Magenta, Miriam 26 anni di Ischia, Diego 17 di Latina, Domenico De Lucia, Corinne Zanon, Armando Zamparini, Andrea Codarin, Filippo Morando, Adriano Canzi, ragazzo 30 anni Bonate di Sopra, Nazzareno Zanni, Fathallah Jabeur, Ragazza 34 anni Robecco sul Naviglio, Fabio Sandretto, Andreas 39 Ischia, Alberto Zanin, Arianna 13 anni lecce TOTALE: 24
DECESSI DAL PRIMO NOVEMBRE AL 8 DICEMBRE: Valerio Ciceroni, Giovanni Junior, Rossomando, Vincenzo Buccella, Chiara De Paolis, Ragazzo 20 anni di Polle, Vittoria Campo, Marco Staffolani, Luca Castellano, Gioia La Marca, Emilio Bizzarro, Rossana Rossi, Monica Zanella, Maurizio Nanini, Michela Fabbro, Marco Caruso, Lorenzo Fermani, Ragazzo 18 anni veneto alle canarie, Davide Marchesi, Francesco Saverio Cacciapuoti, Alessandro Labbate, Federica Cavenati, Adnan Hayat, Dalila Bianchi, Nancy Strocchia, Jessica Manoni, Jajov Adenan, Michele De Vecchi, Carlotta 27 anni di Sestu, Silvi 27 anni di Teramo, Giuseppe Caivano, Layda Da Costa, Gabriel Severini, michael Basile, Luciano De Lorenzo, Simone Perison, Daniele Sansone, Luca 15 anni di Soccavo, Mattia De Santi, Luigi Serio, Gianpaolo Norcia, Ragazzo di 17 anni di Terni, Damiano Zorzo, Raffaele Mattana, Tommaso Cittarelli, Stefania Bucci, Uomo 30 anni di Nolano, Maurizio Nanini, Giada Furlanaut, Rossella 25 anni di Montesano, Fabio Pedretti, Nino Cucinotta, Asia Bassi. TOTALE 52
_______________________ [Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
Una storia che dovrebbe far riflettere… (o almeno così si spera…). MT
17 gennaio 2022 – di Redazione Co.Te.L.I.
Una donna di 34 anni residente a Pozzallo, positiva al covid, partorisce da sola nel bagno della sua abitazione dopo essersi recata per 2 volte al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa ed essere stata rimandata a casa perchè, secondo i medici, mancava ancora parecchio tempo prima del parto. Proprio in ospedale la donna aveva scoperto di essere positiva al covid.
Secondo il racconto della donna, non vaccinata, i medici del pronto soccorso, dopo avere svolto il tracciato e gli esami di routine, ritenendo che non fosse ancora il momento di partorire, hanno rimandato a casa la paziente 2 volte in meno di 24 ore, in isolamento, con l’ambulanza attrezzata per il biocontenimento, riservata ai soggetti positivi al covid.
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Partorisce da sola in casa
La donna, isolata in casa anche dal marito a causa della sua positività, accusa nuove contrazioni. Non riesce a chiamare nessuno e raggiunge da sola il bagno, trascinandosi. Non perdendosi d’animo, partorisce una bambina. Poi, chiamando l’ambulanza della guardia medica di Pozzallo, raggiunge l’ospedale ragusano, ricevendo assistenza al pronto soccorso, dove tagliano il cordone ombelicale. La bimba è risultata negativa al covid.
La mamma , dopo qualche giorno di ricovero in una apposita sala travaglio allestita per i pazienti affetti dal covid, è stata dimessa e si è ricongiunta alla figlia. Nel frattempo si è negativizzata. Mamma e figlia stanno dunque bene.
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________________________ [Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
Sono passati pochi giorni dalla morte del dott. Domenico Biscardi, medico che da due anni (da quando era scoppiata la pandemia), era impegnato a smontare la narrazione “ufficiale” dei media riguardo al Covid, ai contagi e ai vaccini. Adesso c’è chi prova a screditarlo, dicendo e scrivendo che non era un medico, che le sue erano solo fake news, scaricando quintali di fango sulla memoria di quest’uomo che tanto ha dato alla ricerca della verità. Per questo, vogliamo ricordarlo con le immagini e gli audio più significativi, insieme ad un altro studioso, Ricardo Delgado Martin, fondatore e direttore di Quinta Columna e responsabile del coordinamento dell’analisi del gruppo di ricerca spagnolo sugli impatti delle nanoparticelle di ossido di grafene contenute nella fiala dei vaccini a mRna.
Questo l’ultimo AUDIO del Dott. Biscardi ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️
Ecco un nuovo dramma: la mamma della neonata trasferita al Gaslini bloccata in Sardegna. Il Governo intervenga con deroga a obbligo super green pass per isole maggiori. E INTANTO UN POOL DI AVVOCATI HA GIÀ PREDISPOSTO DUE DENUNCE CONTRO IL GOVERNO PER RITIRARE IL SUPER GREENPASS.
La mamma della neonata, che nei giorni scorsi è stata trasferita al Gaslini di Genova grazie ad un volo specialedell’Aeronautica Militare decollato da Alghero, rischia di non poter riabbracciare sua figlia a causa delle assurde norme sul green pass. Della vicenda ha parlato l’europarlamentare Francesca Donato.
Siamo tutti felici per il volo salva-vita richiesto dalla Prefettura di Sassari e operato dall’Aeronautica, ma adesso, è necessario affrontare la delicata situazione della mamma della bambina che, non essendo vaccinata, non potrà raggiungere la sua piccola all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova.
Dall’entrata in vigore del super green pass per gli spostamenti, dalla Sardegna alla Sicilia arrivano, ogni giorno, storie drammatiche di cittadini che vedono sistematicamente violato il loro diritto a muoversi liberamente. Oggi purtroppo la vittima di questo sistema aberrante è la mamma di una bambina che ha avuto bisogno di cure urgenti e specialistiche fuori dalla Sardegna.
Questa sera, con le dimissioni della neonata, si renderà indispensabile, per questa donna ma anche per tutti i Sardi e i Siciliani che sono in situazioni simili, che il governo nazionale estenda immediatamente la deroga all’obbligo di super green passanche alle isole maggiori, per l’uso dei trasporti pubblici, per motivi di residenza, domicilio, salute, studio o di urgenza.
Tutti i tennisti attualmente partecipanti al torneo di tennis professionistico sono stati completamente vaccinati. Il numero 22 del mondo è stato però visto lasciare il campo e abbandonare il suo match mentre si teneva il petto con difficoltà respiratorie in un match ATP. Nikoloz Basilashvili ha detto alla sua squadra che “ogni tiro mi manca il fiato”.
Colin Fleming, un commentatore di Stan Sport , ha descritto i sintomi di Basilashvili come “molto preoccupanti” e ha aggiunto: “Se senti di non poter fare alcun tipo di respiro profondo a questo livello e con questa intensità, questo è un problema”.
Il sito web di tennis OpenCourt ha affermato che Basilashvili “potrebbe essersi ripreso da Covid”, ma non è stato possibile verificarlo. “[Lui] ha detto all’allenatore che aveva il Covid ’10 giorni fa’”, ha detto l’outlet sui social media.
Il suo contendente Stefanos Tsitsipas ha invece accusato il caldo, non il Covid, per l’abbandono di Basilashvili in un’intervista a Tennis World USA : “A volte fa un po’ troppo caldo. Si potrebbe friggere un uovo in campo, ma siamo pronti per le partite difficili e anche per le emozioni”. Chiaramente il caldo non aveva infastidito altri giocatori e alcuni avevano addirittura accolto con favore le condizioni meteorologiche di Melbourne.
Dalila Jakupovic, che è stata costretta a ritirarsi dalla sua partita dopo essere caduta a terra, ha detto al notiziario The Western Australian : “Avevo davvero paura di crollare. Ecco perché sono andato sul pavimento perché non potevo più camminare. Non ho l’asma e non ho mai avuto problemi respiratori. In realtà mi piace il calore. Il fisio è tornato e ho pensato che sarebbe stato meglio. Ma i punti erano un po’ più lunghi e non riuscivo più a respirare e sono semplicemente caduto a terra”.
Nick Kyrgios , il giocatore numero 93 al mondo, ha sofferto di problemi respiratori al mattino e si è ritirato dalla partita sei ore prima del dovuto.
Anche Bernard Tomic ha dovuto prendere una pausa medica dopo aver lamentato difficoltà respiratorie durante le prime fasi del secondo set, ma è riuscito a tenere duro. “Non entra aria. Mi sto stancando così facilmente”, si è sentito dire Tomic al personale medico. “Qualcun altro si lamenta oggi?” voleva sapere. “No, è andato tutto bene”, ha detto il medico.
Gli organizzatori in preda al panico degli Australian Open ora incolpano la scarsa ” qualità dell’aria ” che sembra prendere di mira solo alcuni giocatori. La qualità dell’aria di Melbourne è classificata come “buona” dagli standard internazionali.
AUSTRALIA; LA TUA CATTIVERIA TI SEPPELLIRÀ!!!!!!
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Il professor Guido Rasi, ex Ema e oggi consigliere del commissario Figliuolo, dice in un’intervista a Repubblica che la quarta dose di vaccino contro il Coronavirus potrebbe non servire. Ed è scettico anche sulla possibilità di un richiamo permanente dei vaccini: «Non ha senso mantenere il sistema immunitario continuamente attivato. Abbiamo una memoria che ci aiuta anche quando gli anticorpi calano. Forse non sarà in grado di evitare l’infezione, ma la malattia grave sì. E per il futuro sarebbe meglio elaborare una nuova risposta, più strutturata, piuttosto che continuare a organizzare vaccinazioni di massa in regime di emergenza».
Per Rasi la quarta dose, attualmente, «ci pone più domande che risposte. Al momento la consiglierei alle persone immunocompromesse, ai pazienti oncologici, a chi ha una riduzione rapida degli anticorpi perché è in dialisi». Mentre non conosciamo la durata della protezione della terza dose: «Ma ora ci sta chiaramente proteggendo dai sintomi gravi. E non torniamo mai al punto di partenza. Gli anticorpi calano come è naturale che sia. Ma la memoria immunitaria, la risposta cellulare, restano attive ancora oggi. È per questo che ci possiamo contagiare, ma ci ammaliamo meno». Anche se la quarta dose sarà sicura, per Rasi «non è scontato che una stimolazione continua e ripetuta dopo un po’ non crei problemi al sistema immunitario. In ogni caso non possiamo andare avanti con campagne vaccinali di massa ogni pochi mesi. Non è sostenibile. Bisognerebbe pensare a una risposta più strutturata».
(di Marcello Pamio) – Una coppia si rivolge al tribunale perché lo scarico del cesso dei vicini fa troppo rumore.
In pratica quando gli inquilini cagano di notte, l’acqua fa troppo casino e per questo chiedono che il problema venga eliminato, ma il giudice di primo grado boccia la causa. I due non si arrendono e ricorrono in Appello e il nuovo giudice vede una lesione al “diritto al rispetto della propria vita privata e familiare” che “è uno dei diritti protetti dalla Convenzione Europea dei diritti umani” (CEDU).
Risultato: devono rivedere la collocazione dello sciacquone e risarcire con 500 euro all’anno i vicini di casa, a decorrere dal 2003, l’anno di comparsa del water galeotto.
Notizia perfetta per La Repubblica. Gli spacciatori di minchiate infatti, invece di occuparsi delle gravissime violazioni dei diritti umani che milioni di italiani stanno vivendo per colpa di un governo golpista, pubblicano notizie sul cesso rumoroso! Dall’altra parte evidenziano però lo stato dell’arte della magistratura che per un water rispolverano la CEDU, e per i vaccini, niente…
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Una super perizia che ricostruisce quanto accaduto durante i primi mesi della pandemia, quando l’Italia aveva drammaticamente scoperto l’esistenza della parola “Covid” e viveva giorni di angoscia e tensione. Un documento depositato presso la procura di Bergamo dal virologo Andrea Crisanti, che ha analizzato nel dettaglio quanto accaduto agli inizi del 2020 con particolare attenzione alla zona della Val Seriana, una delle più colpite dal virus. Come raccontato da Il Giornale, per il microbiologo “sono emerse delle criticità. La procura valuterà”.
Crisanti si sarebbe anche messo a disposizione del procuratore di Bergamo per un eventuale incontro nei prossimi giorni, qualora gli investigatori ritenessero opportuno chiarire alcuni aspetti del dossier. Stando all’agenzia di stampa Ansa, nel documento si evidenzierebbe come una tempestiva applicazione della zona rossa nel bergamasco avrebbe potuto salvare delle vite, anche se Crisanti non ha rivelato nel dettaglio quanto: “È un dato che va contestualizzato”, oltre che un elemento di indagine.
Sempre secondo l’Ansa, si parlerebbe complessivamente di una forbice “tra le 2 mila e le 4 mila vittime, che si sarebbero potute evitare se fosse stata applicata tempestivamente la zona rossa”. I dati, sarebbero il frutto di una stima basata sul metodo relativo alla ipotetica progressione del virus, fatta da Stefano Merler, consulente del Comitato tecnico scientifico. Nel documento sarebbe presenta anche “un’articolata ipotesi delle vittime evitabili, giorno per giorno, da quando si è avuta conferma dei primi casi di diffusione del coronavirus nel nostro Paese”.
La relazione di Crisanti speriamo faccia finire sul banco degli imputati l’allora premier Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza, dopo l’ennesima accusa. Tra i passaggi che ancora oggi vengono criticati, ad esempio, c’è la scelta di schierare i militari ad Alzano, pronti a far scattare la zona rossa, per poi ritirarli tra lo stupore dell’opinione pubblica. Ma molto altro e ven più grave, è scritto nella relazione presentata da Crisanti. Un bel colpo di scena, che ci auguriamo sia l’inizio di una lunga serie…..
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