Archive for the
‘GENNAIO’ Category

11 gennaio 2022 – di Redazione Co.Te.L.I. – (a cura di Monica Tomasello)

Nell’ambito della mobilitazione nazionale delle isole contro il super green pass richiesto per salire su traghetti e aliscafi, diverse sono state le manifestazioni che si stanno avendo in questi giorni. Oltre alla Sicilia, anche la Sardegna ed Ischia protestano contro il confinamento.

Questa la protesta di due giorni fa tenutasi in Sardegna:⤵️

https://youtu.be/IPZlMTQx-Rk

Di seguito l’intervento di Pino Cabras, presidente del Movimento “Alternativa”, che così ha parlato davanti al Consiglio Regionale della Sardegna: CLICCA PER VEDERE IL VIDEO ⤵️

https://www.facebook.com/PinoCabrasAlternativa/videos/662306805117314/

Proteste anche ad Ischia

Anche ad Ischia si è tenuto ieri un sit-in di protesta agli imbarchi: «Isolani ma non isolati» hanno scritto su striscioni e cartelli i manifestanti.

Nel link a seguire il video del Corriere.it:⤵️

https://video.corriere.it/cronaca/ischia-protesta-isolani-contro-super-green-pass-non-isolateci/2829057c-7227-11ec-b185-e6e7d7d180a3/amp

_____________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/no-green-pass-cagliari-anche-la-sardegna-denuncia-il-blocco-delle-isole-manifestazioni-anche-ad-ischia/

11 Gennaio 2022 – Redazione

https://www.mercurius5.it/2022/01/05/ultimora-djokovic-atterrato-in-australia-ma-bloccato-sullaereo-perche-non-vaccinato/

https://www.mercurius5.it/2021/11/29/tennis-open-di-australia-il-numero-1-della-classifica-atp-djokovic-non-partecipera-non-voglio-ricatti-sul-vaccino-io-decido-sulla-mia-salute/

Poi il “via libera” del Tribunale (vedi:⤵️

https://www.mercurius5.it/2022/01/10/djokovic-vince-la-causa-ordinato-il-rilascio-ma-potrebbe-non-finire-qui/

Ma ancora non sembra essere finita…

Secondo quanto riporta, infatti, The Guardian, l’Australian Border Force sta indagando in merito a un possibile falsa dichiarazione di viaggio fornita dal campione Novak, il cui ricorso è stato accolto perché il team legale ha dimostrato che avrebbe contratto il Covid per ben due volte, di cui l’ultima lo scorso 16 dicembre.
Ma il governo australiano non molla. La questione adesso verte sulla dichiarazione resa da Djokovic in un modulo: ovvero di non aver viaggiato nei 14 giorni precedenti al suo arrivo in Australia. Tramite i social del campione serbo emerge però chiaramente come il giorno di Natale fosse a Belgrado, e di come successivamente sia volato a Melbourne partendo dalla Spagna. In un video, infatti, si vede il tennista a Marbella. Il modulo fornito da Djokovic è accompagnato da una avvertenza che sottolinea come fornire informazioni false o fuorvianti costituisce un “reato grave”, punibile anche con sanzioni civili.

Intanto il ministro dell’Immigrazione australiano Alex Hawke sta ancora valutando se annullare nuovamente il visto dopo che un giudice della Corte federale ha ordinato il suo rilascio dal centro per migranti in cui era trattenuto. “Il ministro Hawke sta valutando se annullare il visto a Djokovic”, si legge nella nota nella quale si sottolinea che “in linea con il principio del giusto processo, il ministro esaminerà a fondo la questione”. Non è chiaro quanto ci vorrà ancora per sapere se il campione serbo sarà espulso dall’Australia. 

I vari aspetti della vicenda sono stati anche al centro di un colloquio telefonico che la premier serba Ana Brnabic e il collega australiano Scott Morrison. Come riferiscono i media a Belgrado, Brnabic ha chiesto che al campione serbo numero uno del tennis mondiale venga riservato un trattamento corretto e dignitoso, con il rispetto di tutti i suoi diritti. La premier ha sottolineato in particolare l’importanza della possibilità per Djokovic di potersi allenare e prepararsi fisicamente per gli Open di Australia che si aprono tra una settimana, considerando che negli ultimi giorni non lo ha potuto fare. I due capi di governo hanno concordato di rimanere in contatto costante anche nei prossimi giorni. L’ultima parola sul soggiorno di Djokovic in Australia spetta ad Hawke.

Appuntamento, dunque, alla prossima “puntata”…

_____________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/novak-djokovic-la-saga-del-tennista-n-1-al-mondo-continua/

11 Dicembre 2022

LA MORTE DI DAVID SASSOLI È AVVOLTA NEL MISTERO, SOPRATUTTO PER L’OSPEDALE IN CUI ERA STATO RICOVERATO: IL CENTRO DI RIFERIMENTO ONCOLOGICO DI AVIANO, ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO. PERCHÈ LO HANNO RICOVERATO AD AVIANO E NON A ROMA?

A SEGUIRE IL LINK PER SCOPRIRE DI COSA SI OCCUPA IL CENTRO ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://www.cro.sanita.fvg.it/it/news/2021/progetto-vaccinemonitor.html

A VOI LE CONCLUSIONI

11 Gennaio 2022 – Fonte: IlParagone

All’estero non vedono l’ora di togliersi il Covid dai piedi, in Italia si fa di tutto per tenersi stretta la pandemia. E già questo la dice lunga su quanto la questione sia sempre più politica e meno sanitaria. All’estero parlano di uscita, da noi si aumentano le restrizioni. All’estero parlano di “endemia”, da noi continua la folle caccia ai no vax. Mentre è sotto gli occhi di tutti che la pandemia ormai sta cambiando, e i dati del Regno Unito lo dimostrano ogni giorno, l’Italia fa una conferenza stampa per spiegare le nuove restrizioni senza fare un minimo accenno alla fine di questa storia. Da altre parti invece stanno agendo concretamente per passare alla fase di convivenza con il virus e trattarlo come una normale influenza. È questa l’idea che circola in Spagna per voce del primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, che ha affermato come sia arrivato il momento di monitorare la pandemia in maniera diversa.

La Spagna mette a punto un sistema per monitorare il Covid come influenza comune”, titola il quotidiano El Pais. “Abbiamo le condizioni per aprire, gradualmente e con cautela, il dibattito a livello tecnico ed europeo, per iniziare a valutare l’evoluzione di questa malattia con parametri diversi da quelli che abbiamo fino ad ora”, ha affermato Sanchez in un’intervista alla radio Cadena Ser. I protocolli stanno dunque diventando più permissivi e anche le restrizioni, perché la maggior parte di persone ormai hanno avuto contatti con il virus e si registrano sempre meno le forme gravi della malattia. 

Da una parte l’Italia con obblighi, divieti e soprusi. Dall’altra i Paesi esteri che vogliono passare dall’emergenza all’ordinaria amministrazione. Maestri della coabitazione con il virus, sono stati per primi gli inglesi, quelli brutti e cattivi della Brexit, che hanno gestito meglio di ogni altro Stato la pandemia. Boris Johnson ha annunciato un ulteriore taglio al periodo di quarantena: l’obiettivo è arrivare a cinque giorni entro marzo e diventare il primo Paese e passare da pandemia a endemia. Il professor Graham Medley, consulente di Downing Street, ha spiegato che “l’emergenza non può durare per sempre”, mentre Clive Dix, ex direttore della task force per i vaccini, ha invocato una “nuova normalità, nella quale il Covid sia trattato alla stregua dell’influenza”. Con una svolta anche nella campagna di vaccinazione: basta somministrazioni di massa, via a un approccio focalizzato sui vulnerabili. Altro che iniezioni forzate e multe.

Da noi, però, si tiene ancora la linea dell’allarme perpetuo e della caccia alle streghe. Intanto in Spagna – come piega Il Giornale – il prossimo passo sarà quello di iniziare a curare le varianti del Covid in un modo più simile a quello che si fa con l’influenza: si smette di contare i casi e testare ogni minimo sintomo. L’obiettivo è osservare Sars-Cov-2 come una qualsiasi altra malattia respiratoria. Le autorità sanitarie spagnole stanno lavorando da mesi a questa transizione per mettere a punto un piano per abbandonare gradualmente la sorveglianza universale del covid e passare a quella chiamata “sentinella”, quello utilizzato per anni contro l’influenza. “Invece di denunciare ogni caso di Covid che viene rilevato nel Paese, cosa insostenibile nel lungo periodo, verrà scelto in modo strategico un gruppo di medici delle scuole primarie o dei centri sanitari, unito agli ospedali, per fare da testimoni”. L’Italia e gli italiani si sveglino dal torpore della ragione…

11 Gennaio 2022 – Redazione Co.Te.Li

È morto nella notte David Sassoli, presidente del Parlamento europeo. Aveva 65 anni. Era ricoverato dal 26 dicembre in seguito a una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario. “Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli – ha annunciato il suo portavoce Roberto Cuillo – si è spento alle ore 1.15 dell’11 Gennaio presso il CRO di Aviano (PN) dove era ricoverato. Nelle prossime ore verrà comunicata data e luogo delle esequie”.

A settembre il ricovero per una polmonite

Sassoli aveva già dovuto annullare tutti gli impegni istituzionali da settembre a inizio novembre scorsi, a causa di una polmonite. Il presidente del Parlamento europeo era stato ricoverato per diversi giorni in un ospedale di Strasburgo, fino a quando i medici non gli avevano consentito il rientro in Italia per continuare a curare la polmonite. A novembre poi c’era stata una ricaduta. Il mese scorso Sassoli aveva annunciato che non si sarebbe ricandidato alla guida dell’Europarlamento. 

Una vita tra giornalismo e politica

Sassoli era nato a Firenze il 30 maggio 1956. Da volto familiare del Tg1 a presidente del Parlamento europeo, la sua è stata una vita divisa fra il giornalismo e la politica, a cavallo fra il capoluogo toscano, Roma e Bruxelles fino a diventare nel 2019 presidente dell’Europarlamento. Sposato e padre di due figli, era diventato un volto noto alle famiglie italiane soprattutto per la sua conduzione del Tg1, di cui è stato anche vicedirettore durante l’era di Gianni Riotta. Una carriera che si chiuse nel 2009, quando Sassoli decise di dedicarsi alla politica.

https://www.instagram.com/reel/CYlb3i_BxrK/?utm_medium=copy_link

_______________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/e-morto-david-sassoli-presidente-del-parlamento-europeo-aveva-65-anni/

10 Gennaio 2022 – fonte: Il Paragone

UN GIORNO, SU TUTTA QUESTA STORIA, SCRIVEREMO UNA COMMEDIA DAL SAPOR TRAGICOMICO. MI RIVOLGO AGLI ITALIANI BABBEI, CRETINI E RINCOGLIONITI, CHE NON HANNO ANCORA CAPITO CHE UN VIRUS INFLUENZALE NON POTRÀ MAI ESSERE DEBELLATO, PERCHÉ MUTANTE! E CHE QUESTA È UNA SPERIMENTAZIONE GENICA, CHE NON HA NIENTE A CHE VEDERE CON L’EMERGENZA SANITARIA!
DEFICIENTI! NON VI ENTRA, IN QUELLA ZUCCA VUOTA, IL CONCETTO CHE LE RESTRIZIONI SERVONO A FAR FALLIRE IL PAESE?! QUANDO CAPIRETE, RISPARMIATECI LE LAMENTELE! OMINI E FEMMINUCCE DA 4 SOLDI, CHE IN TESTA AVETE SOSTITUITO IL CERVELLO CON LO STERCO DELLE STALLE!
MA QUANDO MAI UN VERO VACCINO, (NO QUESTO SIERO SCHIFOSO) È STATO SOMMINISTRATO IN TANTE DOSI E SOPRATTUTTO COSI RAVVICINATE?! VOI NON CREDETE ALLA SCIENZA, MA ALLA DEFICIENZA, ATTORI DI UN TEATRINO DI BURATTINI LEGATI A FILO AL MANGIAFUOCO DI TURNO!!!!!

Marzia MC Chiocchi

LA NOTIZIA

Servirà o no una quarta dose di vaccino? Questa la domanda che molti italiani si stanno facendo in questi giorni, costretti dai ricatti del governo a mettersi in coda virtualmente per la terza somministrazione, così da rinnovare il Super Green pass e avere accesso a una vita normale, senza ingiuste discriminazioni. Un quesito al quale molti esperti hanno risposto predicando calma, in attesa di dati che confermino l’effettiva necessità di una nuova inoculazione. Con le case farmaceutiche che, di contro, si sono già scatenate, fiutando il rischio di veder sfumare l’ennesima occasione per un business miliardario.

Ecco, allora, che l’ad di Pfizer Albert Bourla si è affrettato a ribadire come l’ultima variante del Covid, la cosiddetta Omicron, sembra rendere necessaria una quarta dose. Durante una conference call tenuta con l’analista della divisione Ricerca di Goldman Sachs, il manager ha ammesso come l0azienda farmaceutica sia rimasta spiazzata dall’avvento di Omicron e dal vertiginoso aumento dei casi: “Ciò che complica la situazione oggi è Omicron, che ci fa chiedere se abbiamo bisogno di una quarta dose rapida prima di procedere con il piano di vaccinazioni annuali”.

“Già oggi Omicron ha spinto a dare la terza dose non a sei mesi come era inizialmente previsto, ma a tre – ha aggiunto poi Bourla – E questo cambierà drasticamente il panorama. Sicuramente avremo un vaccino efficace contro Omicron. La domanda è se lo useremo o no. Ci stiamo muovendo a tutta velocità e anche se non ho visto in questo momento i dati da laboratorio, sulla base di quello che abbiamo già fatto in passato posso affermare che avremo un vaccino efficace su Omicron entro la scadenza che avevamo ipotizzato: fine marzo. Non so rispondere però alla domanda se ne avremo davvero bisogno a partire dal mese di aprile”.

Siamo sicuramente fiduciosi che ci sarà e sarà molto efficace e che saremo nell’anno in grado di produrlo in miliardi e non milioni di dosi – ha concluso Bourla – Però non so se ci sarà quella necessità o altre, perché sto già vedendo emergere dopo Omicron numerose altre varianti…”. Il messaggio, tra le righe, è chiaro: i colossi di Big Pharma hanno già iniziato a seminare il terreno per spingere i governi ad assecondarle nella corsa alla quarta dose. Pronte a contare, ancora una volta, miliardi di euro in entrata.

10 gennaio 2022 – Fonte: Huffpost

Il presidente del Parlamento europeo ha cancellato tutti gli impegni ufficiali David Sassoli è ricoverato dal 26 dicembre in una struttura ospedaliera italiana. Lo riferisce il portavoce, spiegando che il ricovero si è reso necessario “per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta a una disfunzione del sistema immunitario”. A settembre Sassoli era stato ricoverato per una polmonite. 

IL PRECEDENTE RICOVERO

Il 15 settembre scorso, Sassoli era stato portato all’Hôpital Civil di Strasburgo e, dopo le necessarie visite mediche, gli era stata diagnosticata una polmonite. Una settimana dopo era stato lo stesso Sassoli ad annunciare il rientro in Italia: «

In mattinata Sassoli aveva twittato il proprio cordoglio per la morte della giornalista Silvia Tortora. “Una vita spesa per il garantismo, per la memoria del padre Enzo, vittima di malagiustizia, per un Paese più maturo e più civile” ha scritto in un tweet. 
ALTRI AGGIORNAMENTI, SE CE NE SARANNO, NELLE PROSSIME ORE
________________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

10 Gennaio 2022

AL VIA LA MAXI CAUSA CONTRO IL SUPER GREEN PASS E  PER IL RISARCIMENTO DANNI CONTRO LE MISURE DOLOSE DI DIFFUSIONE DEL VIRUS, ATTUATE DAL GOVERNO CON I PROVVEDIMENTI DISCRIMINATORI.
                                                                                                                                II giorno venerdì  14 gennaio verrà notificata a Draghi, Speranza ed al governo la maxi causa civile per il risarcimento dei danni ex art. 2043 c.c. conseguenti ai provvedimenti discriminatori varati con il DL n. 172 e con quello n. 1/2022. Con tale impostazione si evita la problematica di declaratoria di competenza del giudice amministrativo che è stata brutalmente subita da altri colleghi nelle cause collettive per i sanitari ed il green pass. E’ essenziale comprendere che tutti coloro che non sono vaccinati, anche non ultra-cinquantenni, trovano in questa causa il vettore per il rovesciamento totale del fronte. La causa non è soggetta alla preliminare pronuncia sull’ incostituzionalità per cui procederà spedita, in un senso o nell’altro, fondandosi su eccezioni di natura strettamente medico-scientifica. Si può aderire,anche dopo venerdì fino a quando comparirà l’ informativa. Per le modalità concrete: ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://santalex.eu/causa-collettiva-super-green-pass

TREMA GOVERNO ITALIANO TREMA                                            

Mentre il governo italiano accentua una gravità inesistente della pandemia, in funzione manipolatoria strumentale per obbligare ad una vaccinazione inutile, prima la Corte di Appello Belga dichiara l’ illeggittimità del green pass, poi il governo francese rinuncia all’obbligarorietà vaccinale, in Germania voci autorevoli criticano ogni possibile obbligo vaccinale ed ora, notizia veramente tombale,il governo spagnolo degrada la Sars cov 2 a mera influenza e chiede a tutti i governi di prendere atto della realtà epidemiologica. Si avvicina la fine del governicchio dei vergognosi mediocri italioti. E’ ora di contrattaccare senza paura.

10 Gennaio 2022 – Fonte: IlGiornale.it

A Cipro sono stati identificati i primi 25 casi del mix tra variante Delta e Omicron: si tratta di Deltacron, più presente nei malati ospedalieri rispetto a chi non ha gravi sintomi.

Nasce “Deltacron”

Dell’incrocio tra le due varianti, ribattezzato Deltacron, ne ha parlato il quotidiano Bloomberg riprendendo le parole di Leondios Kostrikis, professore di Scienze biologiche all’Università di Cipro e capo del Laboratorio di biotecnologia e virologia molecolare. Sembra il nome di un nuovo farmaco al cortisone 🤦‍♀️!”Attualmente ci sono co-infezioni Omicron e Delta e abbiamo scoperto che questo ceppo è una combinazione di queste due varianti”, ha affermato Kostrikis in un’intervista a Sigma TV Friday. Il nome Deltacron deriva dall’identificazione “di firme genetiche simili a Omicron e Delta all’interno dei genomi”, ha sottolineato.

I primi 25 casi al mondo

Il lavoro dei ricercatori ha portato a identificare 25 casi sull’isola di Cipro: l’analisi ha mostrato che la frequenza relativa all’infezione combinata è maggiore tra i pazienti ricoverati in ospedale rispetto ai pazienti non ospedalizzati. Le sequenze dei 25 casi di Deltacron sono state inviate il 7 gennaio a Gisaid, il database internazionale che traccia i cambiamenti del virus. “Vedremo in futuro se questo ceppo è più patologico o più contagioso o se prevarrà” su Delta e Omicron, ha affermato il ricercatore sottolineando però che questo ceppo potrebbe essere sostituito dalla stessa variante Omicron, la più contagiosa in assoluto tra tutte le mutazioni del Sars-Cov-2 fino ad oggi.

La nuova “sorella” di Omicron

Una notizia arrivata da poche ore è il sequenziamento di BA.1, “sorella” della variante Omicron sequenziata in Danimarca che potrebbe essere già diventata dominante rispetto BA.1 (l’Omicron originale). Come riporta il Corriere, la nazione nord-europea è una delle migliori al mondo sui sequenziamenti. Negli ultimi giorni, però, numerosi casi simil danesi sono stati riscontrati sui genomi rilevati in Sudafrica, Australia e Canada. Cosa cambia? Poca o nulla perché conserva tutto ciò che ha Omicron e qualcosa anche di Delta: è presto per dire se diventerà prevalente e quale sia la sua reale pericolosità.

Ihu, la variante francese

SIAMO AL RIDICOLO! in Francia è stata sequenziata la variante Ihu, depositata sulla piattaforma Gisaid con il nome B.1.640.2. Presente già dal 9 dicembre, gli esperti dell’Ihu Méditerranée Infection di Marsiglia l’hanno trovata su 12 pazienti di Forcalquier, nel Sud della Francia. Il paziente 0 su cui era stata rilevata la prima volta era appena rientrato da un viaggio in Camerun.

Tutte le varianti fin qui sequenziate

Su The Bmj, rivista medica settimanale sottoposta a revisione paritaria pubblicata dal sindacato British Medical Association, sono pubblicate tutte le varianti principali del Covid-19 con le loro caratteristiche. Quelle dominanti, chiamate anche “varianti di preoccupazione”, sono state la variante Alfa, identificata per la prima volta in Regno Unito nel settembre 2020. Pochi mesi prima, nel maggio 2020, in Sudafrica era stata sequenziata Beta, anch’essa considerata “di preoccupazione” dall’Oms. Nel novembre 2020 è stato il turno della variante Gamma, identificata per la prima volta a Manaus, in Brasile, tutt’ora la dominante in Sud America. Poi è stato il turno di Delta, identificata a fine 2020 in India e gran parte dell’Asia e poi diffusasi in Europa e Italia nei primi mesi del 2021.

Le varianti Eta, Iota, Kappa e Lambda non hanno mai raggiunto lo status di varianti di preoccupazione ma soltanto “di interesse”, più che altro perché considerate sottovarianti dei ceppi originari e dominanti in quel momento. Infine è arrivata Omicron, la più contagiosa di tutte che sta tenendo sotto scacco Stati Uniti, Europa e Italia. È ancora presto per dire se Ihu e Deltacron diventeranno dominanti o rimarranno semplici varianti di Omicron senza mai destare maggiori preoccupazioni.

https://youtu.be/FAMw1jinna4

Per concludere, una rinfrescata alla memoria (che non fa mai male…)

Ve lo ricordate cosa diceva Bassetti a maggio 2021?

_________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale] 

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/spunta-deltacron-cosa-succede-con-il-mix-di-varianti-siamo-al-ridicolo/

10 gennaio 2022 – di Redazione Co.Te.L.I.

La Corte Federale dell’Australia ha annullato la decisione del Commonwealth di cancellare il visto di Novak Djokovic. “Una decisione irragionevole“, Djokovic “deve essere rilasciato entro 30 minuti”, ha ordinato il giudice Kelly.

Il Governo è stato anche condannato a pagare le spese legali. Al tennista serbo è stato restituito il passaporto e potrà partecipare agli Australian Open, al via lunedì 17.

Il numero 1 al mondo, dunque, per il momento ha vinto la sua battaglia e potrà lasciare il terribile Park Hotel, dove era “detenuto” e iniziare a Melbourne la preparazione per gli Australian Open che tenterà di vincere per la decima volta nella sua carriera.

In realtà questa storia potrebbe, comunque, non finire qui… perché il governo centrale australiano potrebbe ribaltare la decisione del giudice togliendo nuovamente il passaporto al campione serbo. “Non vi è alcun suggerimento che il ricorrente – (Djokovic, ndr) – abbia avuto una malattia grave acuta a dicembre, quando è risultato positivo“. È’ quanto si legge nella memoria scritta presentata dal ministro dell’interno Karen Andrews che ha sottolineato come, qualora il giudice si pronunciasse a favore di Djokovic, i funzionari potrebbero annullare il suo visto una seconda volta.

_______________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale] 

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/djokovic-vince-causa-ordinato-il-rilascio-potra-giocare-ma-potrebbe-non-finire-qui/