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‘LUGLIO 2021 TERZO NUMERO’ Category

(di Maurizio Bolognetti)

Ormai definire indecente l’operato dei signori di Repubblica credo sia quasi un complimento. Queste penne di regime spacciano per giornalismo autentiche fake news.

Qui siamo di fronte a gente che mette la sua penna al servizio di interessi che nulla hanno a che fare con la tutela della salute pubblica.

Vergognatevi, pennivendoli! Ve lo dico da iscritto all’ordine. Siete scandalosi.

Maurizio Bolognetti

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea che mondiale]

https://cataniacreattiva.it/bolognetti-a-proposito-di-quella-cloaca-di-regime-chiamata-repubblica/

Dal nostro amico micro-biologo di Palermo, Dott. Massimo Coppolino:

CHIARIMENTI CIRCA LA DIRETTIVA MINISTERIALE SULLA SOSPENSIONE DAL LAVORO PER I NON VACCINATI:

voi non lo sapete, ma oltre che biologo, sono anche RSU ed un “vecchio sindacalista”; inoltre ho superato, senza prendere posto, due concorsi a dirigente ministeriale e sono un ex funzionario ministeriale. Per questo qui dico, sottoscrivo e confermo, assumendomi tutte le responsabilità di quanto scrivo: nessun lavoratore può essere sospeso, o spostato di ruolo, o può avere ridotto o tolto lo stipendio, se non per cause previste nel CCNl. La unica possibilità per il SOLO CAMBIO DI MANSIONE, è il riconoscimento da parte di una apposita commissione, dopo una opportuna istruttoria ( e non da parte del “medico competente”, figura che NON ESISTE NEL NOSTRO ORDINAMENTO), della “non idoneità al lavoro”.Nessun altro, neanche il Giuduce del Lavoro, può intervenire in tal senso, figuriamoci il datore di lavoro o il Dirigente Scolastico! La vaccinazione non rientra tra gli obblighi contrattuali, ne può essere assimilata alla voce “resonsabilità e sicurezza sul luogo di lavoro” prevista nella L.81/08, poichè questa fa riferimaneto a dispositivi, messa in sicurezza dell’edificio, controlli sui macchinari, etc, ma MAI SULLA SALUTE PERSONALE DEI DIPENDENTI! Nessuno, ad esclusione di un magistrato nel pieno svolgimento delle sue funzioni giuridiche, può chiedervi di esporre un “green pass” o qualsiasi documento che attesti che siete vaccinati, poichè NESSUNO è autorizzato a chiedervi se siete vaccinati! Il green pass è illegale come atto di verifica della idoneità all’impiego ed è paragonabile al “libreto di vaccinazione” che da sempre usiamo. Si è mai visto che uno venga licenziato perchè non ha fatto uno dei vaccini OBBLIGATORI? e, allora, comee può esserlo per non aver fatto un vaccino NON OBBLIGATORIO? Ogni minaccia in tal senso da parte del datore di lavoro, del direttore, del dirigente scolastico, rientra nel reato previsto dall’art.629 del c.p., ovvero “estorsione2, reato punibile con la reclusione da 5 a 15 anni, perchè solo la modifica del contratto di lavoro, dopo consultazione con tutti i sindacati di base, potrebbe avere valoe se la vaccinazione fosse inserita come conditio sine qua non” per lavorare, ed, in ogni caso, questa non potrebbe avere valore retroattivo, poichè il vostro contratto di lavoro è stato stipulato quando valevano le condizioni previste dall’allora vigente CCNl, e nessun requisito può essere modificato con effetto retroattivo. Se, quindi, vi minacciano in tal senso, voi fatevelo mettere per iscritto, andate ad una caserma dei CC o in Procura e DENUNCIATELO! NESSUNO PUÒ OPPORSI E NON PRENDERE LA VOSTRA DENUNCIA! NEANCHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA! COSI’ COME, NESSUN MAGISTRATO PUO’ OPPORSI DI PROCEDERE CONTRO UN DATORE DI LAVORO CHE HA, PALESEMENTE, COMMESSO UN REATO DEL GENERE! Il vostro datore di lavoro finirà diritto in galera, voi riotterrete il posto di lavoro e, inoltre, il datore di lavoro vi dovrà dare un congruo risarcimento danni. Voi, a tale proposito, aggiungete il “carico”: chiedete i danni morali e psicologici derivanti dal sopruso che vi è stato perpretrato, così caricherete anche di pesantezza la pena inflitta.

https://www.francescocappello.com/wp-content/uploads/2021/06/CURRICULUM-VITAE-ET-STUDIORUM-1.pdf

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https://cataniacreattiva.it/chiarimenti-circa-la-direttiva-ministeriale-sulla-sospensione-dal-lavoro-per-i-non-vaccinati/

di Marzia MC Chiocchi

Continua la narrazione di chi, seppur vaccinato, si positivizza al COVID ma nega a se stesso e agli altri che e’ colpa del siero. Ormai gli immunizzati all’anestesia delle proprie capacità cognitive, sanno solo giustificare ogni scelta scellerata con un cliché verbale imparato da chi, ha saputo ben lavorare sulla comunicazione di massa per indottrinare e convogliare la riflessione in un unico sterile pensiero. Inutile nascondersi dietro un dito…I VACCINATI SONO CONTAGIOSI!!!!! E di storie che convalidano questa affermazione, adesso, ne potrei raccontare tante! Altre, saranno ben trasmesse dai diretti interessati, pronti a diffondere la propria testimonianza.

E in queste ore non sono mancate le dichiarazioni di personaggi del mondo dello spettacolo, di politici e di coloro che, appartenendo a altri mondi “ruffiani”, si muovono come canne al vento, veleggiando senza coerenza laddove la politica chiama.

Settimo Nizzi, sindaco di Olbia

  • Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, è risultato positivo al Covid-19. Lo ha annunciato attraverso uno comunicato stampa diffuso nel primo pomeriggio di ieri. Queste le sue parole…”Sono risultato positivo ma sto bene, sicuramente anche grazie al fatto di aver effettuato il vaccino mesi fa” e ha proseguito “Spero di poter tornare quanto prima alle normali attività”.
    Mi chiedo…ma un primo cittadino, per di più medico com’è Lui, può rilasciare dichiarazioni così sconcertanti, tese a negare l’evidenza di una positività da cui ben si comprende che il “vaccino” non immunizza perché ha ben altre finalità?Anche alcuni virologi asserviti al potere hanno dovuto ammettere tutto ciò’! Ma Nizzi, come altre maschere mosse a dovere dal “burattinaio”, regista di questo assurdo teatrino, non poteva esimersi dal seguire il protocollo comunicativo del Regime!!!

A conferma di quanto scritto sopra, i titolari del Beer Grills di Senorbi (Sud Sardegna)) hanno avvisato i loro clienti che domenica scorsa alcune persone, MUNITE DI GREEN PASS, hanno riportato sintomi riconducibili al COVID, risultando poi positive al tampone. ERANO TUTTE VACCINATE!!! Per questo tutto il personale e’ stato sottoposto al test rapido. Il fatto ha comportato la chiusura del locale per qualche giorno.

Quanto accaduto si va a sommare ai numerosi casi di persone risultate positive dopo la doppia vaccinazione.

«Abbiamo dovuto chiudere, e, a nostre spese” – hanno affermato i titolari del locale “- “ci siamo sottoposti al controllo perché l’Ats non ci ha ancora contattato”- I clienti, arrivati domenica scorsa, erano suddivisi in due tavoli da sei, distanziati secondo i protocolli anti Covid», hanno spiegato, – «Nonostante avessero tutti il green pass tra loro c’era qualche positivo e ci siamo dovuti fermare, per una questione di coscienza e di buon cuore. Anche noi siamo tutti vaccinati”-.

Da rilevare che, nel corso gli ultimi mesi, stiamo assistendo a un’insolita epidemia di “malori improvvisi” in soggetti sani che si sono sottoposti al vaccino anti-Covid. Se avessimo una vaccino-vigilanza funzionante, si potrebbe analizzare davvero se, a seguito di episodi post vaccino simili (ad esempio febbre alta, dolori, ecc.), si susseguissero una serie di episodi gravi con una frequenza più alta rispetto a quella attesa. 

Ripercorrendo le tappe di questa dittatura sanitaria nascente, nell’aprile 2021, il generale Figliuolo dichiarava – “Obiettivo 500.000 dosi al giorno. Abbiamo riadeguato il Piano, il target non cambia, quindi noi dobbiamo arrivare a 500mila dosi a fine di ogni mese”. Ma e’ notizia di ieri, che ne sono state fatte solo 123.000 con appena 56.000 prime dosi.

RESISTIAMO! la campagna vaccinale non sta andando come loro vorrebbero, nonostante obblighi e ricatti sui nostri diritti

La Redazione

Molte ASL, su indicazione del Ministero della Salute hanno istituto commissioni di valutazione dei contenuti degli attestati di differimento e/o esonero. Il pretesto è dato dall’espressione letterale della norma di riferimento, vale a dire l’art. 4 comma 2 della legge 76/2021 laddove  essa afferma che il medico di medicina generale attesta l’esonero o il differimento previa verifica di documentazione.

I meri attestati, sprovvisti di documentazione d’appoggio,vengono ritenuti insufficienti dalla ASL e conseguentemente viene fissata la data della vaccinazione o inviata la comunicazione di sospensione. Si tratta di un’interpretazione del tutto errata. La norma citata prevede che la verifica documentale delle patologie che determinano l’esonero o il differimento deve essere effettuata esclusivamente e preventivamente, dal medico di medicina generale. Egli è l’unico soggetto titolare della prerogativa di conoscere lo stato di salute del paziente e,quindi, autorizzato a prendere cognizione dei documenti.
Non è consentita da un lato alcuna visione di documenti sanitari da parte delle ASL, dall’altro è vietata qualsiasi interferenza nella valutazione discrezionale effettuata dal MMG. Non deve,conseguentemente, essere allegata alcuna documentazione all’ASL oltre all’attestato del MMG. L’attesto del MMG fa stato fino a querela di falso: atto che le ASL si badano bene dal proporre.

Occorre opporre immediatamente  all’ASL,e con diffida di contestazione di responsabilità diretta del titolare procedimento, l’abuso di potere che compie attuando un simile comportamento. La celerità è essenziale.

Qualora qualcuno si trovasse nella situazione di dover far fronte ad un attacco di questo tipo è bene che si rivolga ad un legale. In linea di principio sarebbe possibile dettare una lettera standard da inviare all’Asl, ma poiché ogni attestazione di esonero o di differimento presenta delle specifiche peculiarità appare opportuna un’assistenza personalizzata. Io collaboro con l’avv. Mauro Sandri che è contattabile all’indirizzo: avv.maurosandri@gmail.com

Lettera di un’insegnante:

Non ci sto. Ho l’urgenza di dire ciò che penso in merito a questa assurda situazione in cui, fra le tante altre cose, io docente dello Stato, che ho sempre servito con impegno, passione e onestà, mi devo sentire appellata come irresponsabile, assassina, generatrice di morte, non idonea al ruolo di educatore, da licenziamento immediato. Non ci sto. E anche se questo mio scritto non servirà a nulla sarò fiera ancora una volta di aver voluto condividere la mia idea, sapendola essere idea di tanti altri, per continuare ad andare a scuola senza dovermi vergognare per una scelta, il no a questo vaccino, che ha valore almeno pari a quella fatta da tanti miei colleghi.

Anche la mia scelta si fonda su convinzioni maturate grazie al contributo di tanti medici, di tanti scienziati, di persone autorevoli. La mia scelta diventa ancora più forte nel momento in cui vedo la censura delle idee e delle voci degli altri dottori, degli altri autorevoli scienziati. Perché non dar voce? La mia scelta si radica profondamente nella convinzione che gli stessi governanti ci hanno trasmesso negli scorsi anni: la scuola è un ambiente sicuro, come ha dimostrato, dati alla mano. La mia scelta esplode di energia quando si dice che la Dad ha fallito facendo riferimento alle ‘prove invalsi’, aberrante forma di valutazione delle competenze di vita dei ragazzi (?). La mia scelta diventa contagiosa quando vedo che i ‘grandi’ dello spettacolo, i giornalisti, i sindacalisti, i grandi pedagogisti, alcuni oggi molto vicini al governo, i grandi pensatori, indietreggiano di fronte a non si sa bene cosa, non parlando o facendolo poco, per lucidare una sola faccia della medaglia.

Ma una cosa invece mi fa tremare ed è il motivo per cui, di ritorno oggi dalla coda per una delle tante petizioni da firmare, sono qui a scrivere: la divisione fra i colleghi della scuola! Ci siamo fatti dividere! Se oggi in coda ci fossero stati anche i colleghi vaccinati avremmo fatto tutti insieme un grande atto di onestà intellettuale e forse realizzato ciò che, come docenti, siamo chiamati a fare. Chiedo ai miei colleghi vaccinati: “Vi siete fatti una idea di ciò che sta accadendo? Come reagite davanti alla censura di ogni altra ‘verità’ medica e scientifica? Vi siete vaccinati per evitare di finire in ospedale o per non contagiare il prossimo (domandatevelo davanti allo specchio però)? Ora che è certo che anche chi è nutrito di vaccino può ammalarsi e contagiare come vedete la ‘nostra’ azione di reazione a dictat privi di certezza scientifica? Perché non siete con noi? Perché avete permesso che ci dividessero? Perché avete accettato di dover dire ai vostri bambini e ragazzi che questo vaccino è l’unica strada? Perché non siamo uniti nel difendere quello che il nostro ruolo dovrebbe fare in primis: permettere il pensare autonomo, adoperarsi per la libertà di espressione, sentirsi autorizzati affinchè la propria idea sia rispettata e non derisa. Dove siete colleghi?

Vi immagino sotto l’ombrellone a riposarvi, giustamente, dopo due anni di difficilissima situazione educativa, sapendo che alcuni vostri colleghi, di cui avete bene in mente volti e nomi, non si sono riposati un attimo in questa calda estate, e fino all’ultimo stanno resistendo per essere rispettati, deglutendo saliva per ogni minaccia e ricatto che vien loro buttato addosso. Cosa provate? Io oggi ho provato tanta amarezza nel non vedervi in fila. La corsa al vaccino che vi ho visto fare, cari miei colleghi, mi ha lasciato allora perplessa ma provo, ora, una strana ammirazione per voi, perchè vi siete fidati ciecamente del Cts, liberandovi di un grosso fardello, che ognuno di noi non vaccinato sta portando in questi mesi di ‘vacanza’: lottare non per un tampone gratis o a pagamento ma per la libertà e il diritto di veder rappresentati e accolti tutti i pareri, tutte le altre Verità, perché comunque di Verità si tratta. Noi andremo a scuola fin quando i nostri nasi e le nostre gole non sanguineranno; poi saremo sospesi e poi licenziati. Noi avremo garantito al pari di voi la sicurezza nel nostro luogo di lavoro ( la scuola: “una casa dove è bello abitare”). Questa frattura fra di noi, alimentata dalla massiccia e violenta informazione dei canali “ufficiali”, segna il vero fallimento della scuola (altro che prove invalsi), di un corpo docente che non sa riconoscersi come portatore di diritti e doveri da perseguire uniti e coesi perché sia salvaguardata la libertà e la bellezza della diversità di idee, finalizzate tutte al bene e alla salute di tutti, in un confronto onesto e sincero.

Dove siete colleghi vaccinati? Perché non ci siete? In ultimo, un grazie a quei ds e a quei medici che non hanno avuto paura di accogliere le istanze di una ‘minoranza’ di docenti/cittadini onesti e ancora fiduciosi di sentirsi ancora parte e coautori di un paese democratico. Grazie ai sacerdoti che vedono e denunciano enormi contraddizioni nelle regole dentro e fuori le chiese (sapendo che Gesù non lo si inganna). Grazie a tutti i genitori che non chiederanno se la maestra o il professore è vaccinato certi che comunque quella maestra e quel professore contribuirà al bene e alla salute di tutta la comunità scolastica in Altro modo, valido e onesto. Grazie a chi non si schiera mai perché dà la misura del danno di questa pandemia 

che ha distrutto la capacità di sentirsi comunità e di sentirsi tutti insieme coinvolti verso un unico e medesimo fine. Non ci sto….ma ci sono!

Ester Seneca maestra dello Stato Italiano da tanti anni ad oggi ….
Meldola, 17 agosto 2021

2021

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchidi Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

https://cataniacreattiva.it/scuola-lettera-di-uninsegnante-che-dice-no-al-vaccino-le-idee-vanno-rispettate-e-non-derise/

Ad agosto 2020, nei primi 19 giorni del mese, i morti per Covid in Italia sono stati 108Quest’anno sono 567. Un divario enorme, più di cinque volte tanto. E nell’ultima settimana la curva dei decessi sta iniziando a schizzare in alto: da lunedì 16, (a giovedì 19 ci sono stati 202 morti. E se, alla luce di questi numeri, l’estate scorso in molti si sentivano al sicuro in vista dell’autunno e dell’inverno (sappiamo poi come è andata), stavolta non è facile essere tanto ottimisti, fa notare il Tempo.

A sganciare la bomba su Twitter è Guido Crosetto, ex deputato e fondatore di Fratelli d’Italia: «Senza polemiche, qualcuno mi spiega perché ci sono più morti ad agosto 2021, con oltre il 60% della popolazione vaccinata ed il Green Pass attivo che non nello stesso mese del 2020, senza vaccini e green pass? Visto che si è detto che la Delta era più contagiosa e meno letale».

Nel frattempo stanno arrivando le prime concrete testimonianze di persone note che, dopo il ciclo completo di vaccinazione, accusano malesseri. Esempio⤵️

Francesca Marcon

La schiacciatrice pallavolista Francesca “Cisky”Marcon con un palmarès di tutto rispetto fra scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Coppa Cev, non può allenarsi con Bergamo, e sui social accusa il vaccino anticovid. «Ho avuto e ho tuttora una pericardite post vaccino, chi paga il prezzo di tutto questo?». La denuncia e’ arrivata via Instagram. «Non esiste una forma di “risarcimento” per chi subisce danni a livello di salute dopo aver fatto il vaccino? Premetto che non sono no vax, ma di fare questo vaccino non sono mai stata convinta e ne ho avuto la conferma» scrive la schiacciatrice, che proprio in questi giorni avrebbe dovuto partecipare al raduno del Volley Bergamo. Per la schiacciatrice di Conegliano, invece, l’inizio della stagione pallavolistica è rinviato. Secondo quanto emerso da alcune ricerche, il rischio di pericardite esisterebbe dopo la somministrazione di vaccini Pfizer e Moderna, rende noto Il Giorno di Bergamo.

La campagna vaccinale nel nostro Paese procede a passo spedito, e ormai sono state somministrate circa 74 milioni di dosi di vaccino. Quasi 35 milioni di italiani, ovverooltre il 57% della popolazione, hanno completato il ciclo vaccinale. Siamo quindi sostanzialmente in linea con gli altri grandi paesi europei..Mentre si sta completando la campagna vaccinale di massa, ci si interroga però sulle prossime mosse e, in particolare, sulla necessità di somministrare una terza dose di richiamo a tutta o parte della popolazione. 
Le tre domande 

Per sciogliere questo nodo è ora essenziale rispondere ad alcuni quesiti di tipo scientifico: 
1) quanto dura l’immunità conferita dai vaccini; 
2) quale ruolo giocano le varianti nel ridurre l’efficacia e la durata della protezione; 
3) se sarà possibile raggiungere la cosiddetta immunità di gregge o di comunità

Quanto dura la protezione data dal vaccino? 

Al primo quesito non sappiamo ancora del tutto rispondere, visto che il follow-up delle persone vaccinate è ancora troppo breve. Sembra però che, anche se gli anticorpi neutralizzanti tendono a scendere nel corso del tempo, le risposte cellulari e la memoria dell’incontro con l’antigene virale persistano più a lungo di quanto si pensasse. Naturalmente, esiste una variabilità individuale e, soprattutto,persone immunodepresse potrebbero trovarsi per prime in difficoltà di fronte a un attacco virale. 

Le varianti ci rendono più vulnerabili?

Il quesito relativo alle varianti è ancor più complesso. La variante beta (sudafricana) sembra essere la più resistente ai vaccini, ma per fortuna la sua circolazione da noi è estremamente limitata. Per quanto attiene alla variante delta (indiana), i vaccini conservano un’elevata efficacia nel proteggerci dalle forme gravi di malattia, ma non sempre sono in grado di evitare l’infezione. Ciò vuol dire che, in un certo numero di casi, il virus può continuare a circolare tra le persone vaccinate, pur non causando i danni gravi a cui ci aveva abituato in precedenza. Naturalmente, quanto esposto relativamente ai primi due quesiti ha delle ripercussioni sul terzo. 

Serve una terza dose? 

Secondo le Autorità si dovrebbe vaccinare ancora con una terza dose, aprendo scenari apocalittici, quasi di dipendenza dal siero, tanto da farlo diventare un appuntamento annuale come il vaccino antinfluenzale. Sulla terza dose, per ora, non ci pronunciamo, nonostante i propositi luciferini del governo, sperando in una sommossa popolare che al momento non c’è stata

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https://cataniacreattiva.it/guido-crosetto-bomba-su-twitter-del-candidato-sindaco-a-torino-popolazione-vaccinata-e-cinque-volte-piu-morti-dellagosto-2020-perche/

di Giorgio Cattaneo (LIBRE blog)

Noi siamo esseri solari in crescita, figli del sole: tutta la materia di cui siamo fatti (perfino il nostro spirito, la nostra anima) è composta da pezzi di sole. Tutto, anche la fisica di cui è fatta la Terra. Il sole è il logos degli antichi cristiani, è il creatore del sistema solare, della razza umana, di tutti gli esseri che abbiamo attorno. E secondo le grandi indicazioni iniziatiche, il sole è anche l’essere dell’amore: infatti emette raggi di luce e calore verso tutti, non guarda in faccia a nessuno. Ama tutti e, nel farlo, perde anche un po’ di pezzi di se stesso, senza avere nulla in cambio. E’ come dovremo imparare ad essere noi: ci vuole ancora un po’ di tempo, ma questa è la strada. Il sole, che è l’essere che presiede alla nostra evoluzione, nel momento in cui vede un’aggressione enorme alla nostra etica, ai nostri corpi (fisico e sottile) – un’aggressione che vuole indebolire le forze vitali di cui siamo fatti, che presiedono alle nostre forze fisiche – produce un’accelerazione delle forze vitali che a noi, come Terra, arrivano tutte dal sole, a cominciare dall’energia che fa crescere le piante.

Il sole tiene in piedi anche noi: gli indiani la chiamavano “prana”, la forza solare che circola dentro di noi. E dato che i gruppi anti-sole (anti-amore) vogliono indebolire le nostre forze, il sole – per compensare questo – ci sta mandando più etere: è questo, il riscaldamento climatico. E’ chiaro che questa cosa non piace, ai vari Club di Roma e ai loro padroni, però è quello che sta succedendo. Ho controllato, sui grafici dei climatologi: ogni volta che la temperatura aumentava di parecchio, sulla Terra stava accadendo qualcosa di forte, spiritualmente. Per esempio: durante la vita del Cristo, la temperatura era più alta di adesso; dopo la sua morte, è sprofondata di diversi gradi al di sotto della temperatura attuale. Poi è risalita quando c’era il monachesimo illuminato, e anche all’epoca dei Templari, poi con i Medici, e ancora durante la Rivoluzione Francese; poi è crollata, per ricominciare a salire negli anni Sessanta, quando io dico che è cominciato l’attuale fenomeno del risveglio della nostra coscienza.

Così si capiscono meglio anche i recenti esperimenti di geoingegneria per filtrare i raggi del sole: tutta la strategia nella quale siamo coinvolti è contro il sole, l’amore, l’essere che vuole svilupparsi dentro di noi facendo il bene. Dagli anni Sessanta, la gente si è data da fare nell’ecologia, ha cominciato ad amare gli animali e le piante, ha iniziato a occuparsi di solidarietà (che prima non esisteva). E ha cominciato a farsi delle domande, a uscire un po’ alla volta dalle ideologie, dalle religioni: a cercare il bene vero, non quello che gli era stato presentato per secoli. E’ chiaro che questa, per i poteri abituati a dominare, è una situazione di emergenza da allarme rosso. E quindi se ne devono inventare di tutti i tipi, per bloccarci: per bloccare le forze d’amore, anche quelle che vengono dal cosmo. Solo che non sanno con chi hanno a che fare, non se ne rendono conto: né nel caso delle forze d’amore che sono nel cosmo, né nel caso di quelle che sono dentro di noi. Tant’è vero che, più ce ne fanno, più una parte di noi cresce e diventa consapevole: è quello che sta succedendo oggi.

Quando facevo l’analista per panel internazionali, governativi (quei gruppi che si riuniscono per capire come stanno le cose, e dirlo ai governi), la mia specialità era il mondo islamico. E a un certo punto, nell’Islam, ho visto comparire un Islam che non c’era. E’ cominciato con Bin Laden: un Islam estremista, anomalo, cattivo, con la comparsa di strani abbigliamenti, turbanti neri, barbacce lunghe da ceffi da teatro. Nell’Islam non c’era, tutto questo. Qualcuno, quindi, li ha addestrati e gli ha detto: conciamoci così, perché così si vestivano ai tempi di Maometto (come se noi andassimo da loro vestiti da crociati). La sensibilità occidentale doveva essere messa in emergenza nel vedere quei ceffi, con le bandiere nere (che nell’Islam non ci sono: sarebbero verdi). Hanno ripreso costumi arcaici, che erano scomparsi: il taglio delle mani, le lapidazioni. Abitudini sopravvissute – guarda in po’ – soltanto in Arabia Saudita, dove ha sede la setta retriva dei wahhabiti, messi al potere dalla massoneria inglese. Quello è un Islam finto, però drammatico: armato, addestrato, istruito su come mettere in scena il teatro dell’orrore, le decapitazioni dei prigionieri vestiti di arancione.

E’ un conflitto, scelto nella nostra epoca, per tenere in vita una malattia dell’umanità. Perché le guerre sono malattie: vengono fatte per creare vortici di odio e di violenza. Non le vince mai nessuno, le guerre. Il senso di quella dell’Afghanistan è palese: gli americani stanno per anni in un posto (e si trascinano dietro anche noi italiani) per perderla, la guerra, peggiorando ulteriormente lo scenario. Conquistano l’Iraq per destabilizzarlo. Poi l’Occidente detronizza Gheddafi per destabilizzare la Libia. E cosa ci guadagna? Niente: la destabilizzazione, e i morti. Perché una delle strategie di questi gruppi è quella di creare vortici di paura, nel mondo (vortici di violenza, di rabbia), che guastano il risveglio umano e arrivano fino a noi. Come? Col terrorismo, creando una guerra asimmetrica. Quando facevo l’analista, trent’anni fa, i satelliti permettevano di leggere tranquillamente anche le targhe delle auto. Adesso ti fanno anche le radiografie, però Bin Laden non lo trovavano mai. Basterebbe una settimana, per catturare tutti quei tragici figuranti. Ma non viene fatto: perché il terrore viene sfruttato, come emergenza.

Così, i terroristi vengono inviati anche nelle nostre città, in Occidente: quando serve, qualcuno viene accoltellato, si fa esplodere una bomba, viene creato il fenomeno dell’immigrazione non controllata; la gente si spaventa, comincia a temere e odiare gli immigrati, e per giunta poi c’è anche qualche immigrato che veramente fa il male. E’ tutto combinato, tutto contro la nostra anima. Al tempo in cui lavoravo per quei panel, periodicamente si diceva: se non ci armiamo abbastanza (con missili, caccia, atomiche) i sovietici conquisteranno Parigi in tre giorni, e poi cosacchi faranno abbeverare i loro cavalli alle fontane di San Pietro. Ricordo l’imbarazzo degli esperti, chiamati periodicamente a valutare davvero la situazione: l’Urss non aveva la minima possibilità di sopraffare la Nato, data l’immensa disparità di forze. Ma questo, gli esperti non riuscivano mai a metterlo nero su bianco: era proibito dire la verità, altrimenti sarebbe venuta meno l’emergenza costruita sul pericolo russo.

La stessa cosa si fa con le altre minacce: le si usa per terrorizzarci. Covid, Afghanistan, riscaldamento climatico, Greta (e tutto quello che vi pare). Fate caso alla attenta regia delle cose: il terrorismo “islamico” è sempre pronto, come conferma il ritorno dei Talebani. Lo stesso Isis non è sparito, l’Africa è piena di luoghi nelle mani di Al-Qaeda o dell’Isis. Sono sempre lì, pronti all’uso: ogni tanto qualcuno ammazza un prete o dà fuoco a una chiesa. Ma bisogna mettersi nei panni del regista cinematografico di tutte queste operazioni. Direbbe: in questa puntata c’è già la scena del Covid, quindi non mischiamo le cose. Appena il Covid cala, mandiamo avanti gli incendi estivi e l’Afghanistan. Qual è l’obiettivo di questa regia? L’anima delle persone. La nostra psiche è l’unico vero obiettivo: il terreno di conquista di queste guerre non sono le banche, i territori, le risorse. No, l’obiettivo siamo noi: la nostra anima, la psiche degli esseri umani (che è in fase di risveglio, e proprio per questo viene messa sotto attacco).

Chi teme davvero il nostro risveglio? I personaggi sotto i riflettori, quelli che conosciamo, non sanno nulla. Pare che sappiano tutto loro: il grande leader, ma anche il “gran maestro” massone della superloggia quacquacquà. Rappresentano un livello basso: stanno lì in cambio di denari, di potere e di ambizione. In realtà, sono quelli che meno sanno. Quand’ero il consigliere di alte cariche, mi rendevo conto del fatto che più si saliva di livello, fino ai primi ministri, e meno ne sapevano. E quelli sopra di loro? Be’, quelli comandano davvero: e sono gente che fa il male per il male. Quanti sono? Quattro persone? Cinque? Dodici? Loro sì, hanno i loro addentellati: e, per conto dei loro capi spirituali, svolgono il compito di cercare di frenare lo sviluppo umano. Ma, più lo fanno, più la gente cresce: perché, sopra di loro, ci sono gli “esseri spirituali del bene”, quelli che vogliono la nostra evoluzione, che li stanno usando – da alcune migliaia di anni, non di più – per crearci un’opposizione, in modo che noi cresciamo, sviluppando il nostro vero Io. Uno spettacolo al quale stiamo assistendo, in questi giorni, è l’enfatizzazione mediatica degli incendi stagionali. Fa troppo caldo? Qualcuno sostiene che sia colpa nostra: lo dice la piccola Greta, poveretta, ma lo dice pure l’Ipcc Panel dell’Onu, proprio adesso, cavalcando con straordinario tempismo gli incendi, innescati in simultanea da centinaia, migliaia di piromani stranamente sincronizzati. I media ci dicono che i roghi sarebbero davvero ingigantiti dal “climate change”, anche se gli stessi scienziati pagati dall’Onu ammettono una variazione di appena un grado, in cento anni. Per fortuna, ora arriva l’epocale Green New Deal, cioè i miliardi stanziati (teoricamente) per l’emergenza sanitaria. Obiettivo: abbandonare il petrolio e passare all’elettrico. E dove mai lo si ricaverà, quell’immenso quantitativo di energia elettrica? Vuoi vedere che tra un po’ spunterà – altrettanto magicamente – il verdissimo “nucleare nuovo”, sul quale si è appena pronunciato Roberto Cingolani, ministro del governo Draghi, che qualcuno ha inserito tra le fila dei soliti 5 Stelle?

Oggi, lo vediamo, aumentano in modo esponenziale le nostre difficoltà, specie da quando si è insediato Draghi a Palazzo Chigi. Ve lo confesso: sono proprio contento, che al governo ci sia Draghi. Tutto quello che ci sta imponendo – il vaccino-Covid, il “green pass” obbligatorio – rappresenta una cartina di tornasole: ti rendi conto di chi è chi. Certo, devono succedere cose, per capire chi sta con chi. Abbiamo capito che tutto l’arco costituzionale (o meglio, incostituzionale) dipendeva dai capi di Draghi già prima che arrivasse Draghi; solo, faceva finta che ci fosse la democrazia. Oggi, con la scusa dell’emergenza, si sono detti: be’, possiamo passarci sopra, alla democrazia; possiamo rispondere direttamente al padrone, che fa un governo nel quale i ruoli fondamentali sono del Club di Roma, dei finanzieri, dei mondialisti. Così, spudoratamente. Ecco: siamo in risveglio, e il risveglio è il momento di guardare chi è con chi. Anche nel mondo new age, alcuni “guretti” vari di sono scoperti. Bene: utile. Grazie a Draghi.

(Fausto Carotenuto, dichiarazioni rilasciate a Fabio Frabetti nella diretta del 15 agosto 2021 sul canale YouTube di “Border Nights”. Già analista d’intelligence, Carotenuto ha fondato il network “Coscienze in Rete”, di ispirazione steineriana, e nel 2005 per UnoEditori ha pubblicato il saggio “Il mistero della situazione internazionale”, lettura in chiave spiritualistica della geopolitica e della stessa piramide invisibile dell’attuale potere mondiale).

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di Marzia MC Chiocchi (Mercurius 5)

Il mainstream sta superando ogni limite. Giornali, Radio e Tv, pagati profumatamente, grazie ai contributi arrivati a pioggia affinché si parlasse unilateralmente dell’argomento “vaccini”, non si pongono dubbi, domande o remore, nel parlar male di tutti coloro che manifestano incertezza sulla validità’ di questi sieri sperimentali, spacciati per elisir di lunga vita. I Baroni della scienza divulgano concetti ad una voce sola, con le stesse parole, ossessivamente ripetute come dischi rotti, mostrando di essere stati ben indottrinati da chi ha promesso loro, benefici e privilegi. Ma chi non sta dalla parte del “Potere Costituito”, e’ destinato a sopportare colpi ben assestati, a livello umano e professionale, da cui ci si può difendere solo se provvisti di equilibrio e forza interiore. Con “Loro”, occorre comunque saper giocare bene a scacchi, prevedendo le mosse per trovare soluzioni tempestive.

In questa rete diabolica sono rimasti intrappolati soprattutto, medici, infermieri, e personale sanitario in genere, ma presto, potrebbe accadere anche ad altre categorie professionali.

A testimonianza di ciò che sta accadendo, raccontiamo la vicenda di due medici siciliani, ROSALIA BILLECI medico di continuità assistenziale dell’Asp e FRANCESCO OLIVIERO psichiatra e pneumologo, entrambi di Palermo. Sono stati accusati dal quotidiano LA REPUBBLICA/cronaca di Palermo, perché sorpresi, secondo la testata giornalistica, a fare propaganda no-vax sui social e in piazza”. “ LA REPUBBLICA,” ha inoltre scritto che, i due medici rischierebbero la radiazione dall’albo. Per rincarare la dose, il quotidiano ha poi diffuso la notizia che, l’Ordine dei medici di Palermo, avrebbe già’ avviato due procedimenti disciplinari nei confronti di entrambi, le cui teorie negazioniste sarebbero state ospitate anche nel canale online dell’europarlamentare siciliana della Lega Francesca Donato.

Immediata, e’ arrivata la richiesta di RETTIFICA a norma della Legge 416/1981. alla direzione del quotidiano La Repubblica da parte dello STUDIO LEGALE FRANCESCO CINQUEMANI, difensore della Dott.ssa Billeci.
ECCO IL DOCUMENTO DI RICHIESTA⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

Egregio Direttore della agenzia media/stampa “La Repubblica – Palermo”, in riferimento alle affermazioni rese pubblicamente sulla vostra pagina internet www.palermo.repubblica.it in data 17 agosto 2021 sez. attualità e sulla vostra pagina Facebook.

Premesso che
In data 17 agosto 2021 alla sez. attualità la Vs testata giornalistica additava la mia assistita la Dr.ssa Rosalia Billeci come una “propagandista NO-VAX sui social e in
piazza” e dichiaravate altresì che la stessa rischia la radiazione dall’albo. Inoltre viene dato
per certo che nei confronti della Dr.ssa è stata avviata una procedura disciplinare.
Purtroppo tali affermazioni sono state
rese su una testata giornalistica di rilievo e molto seguita, e non sono stati effettuati i dovuti controlli volti ad appurare la veridicità dei fatti, divulgando così notizie false e diffamatorie.
Capirà bene, Egregio direttore, che le dichiarazioni
rese sull’articolo e divulgate nelle Vostre pagine non trovano riscontro nella realtà, atteso che non vi è ad oggi alcun procedimento disciplinare nei confronti della Dr.ssa Billeci, ed essendo la stessa in regola con le vaccinazioni previste da contratto.
La stessa Dr.ssa, ha combattuto in prima linea durante la pandemia, e a differenza
di
molti medici, si è recata personalmente al domicilio dei pazienti, con i dovuti DPI, accertandosi di persona del loro stato di salute (e non telefonicamente), curando centinaia di persone che oggi sono guarite e in salute grazie al suo intervento e alle sue cure domiciliari.
I dati pubblicati dai medici di IPPOCRATE.ORG dimostrano l’efficacia
, la sicurezza e la mancanza di controindicazioni delle cure domiciliari messe in atto da questi stoici medici, da Voi descritti come dei “NO-VAX” ingiustamente. Inoltre, è noto che l’attuazione delle cure domiciliari in pazienti
affetti da covid-19, riduce nettamente l’ospedalizzazione degli stessi.

Vorrei farLe notare, che l’etichetta da Voi alla Dr.ssa Billeci di “propagandista no-vax”, è erronea nella sua essenza, poiché di fatto, ella ha soltanto informato le persone circa la possibilità di essere curate a casa con le suddette cure domiciliari. Si tratta quindi di pura e semplice esposizione dei fatti nella loro completezza, in perfetta antitesi quindi con il termine “propaganda”, che indica un’attività di persuasione, tramite precise tecniche, volta a indurre specifiche azioni e atteggiamenti in coloro che ascoltano (o leggono), al fine di raggiungere particolari obiettivi atti a beneficiare chi organizza il processo. Pare pertanto evidente che quest’ultima definizione meglio si addice al terrorismo mediatico da Voi promosso da un anno e mezzo a questa parte e dalla stampa tutta.
Si evincono così, i connotati di una diffamazione spicciola nei confronti della
mia assistita, che ha semplicemente esercitat
o le sue libertà di espressione e di scelta, garantite dalla Costituzione Italiana, fornendo informazioni utili alla società, senza alcun diabolico secondo fine.
In diritto

  • L’articolo 10 della legge 223 del 1990 recita infatti al secondo comma: “Chiunque si ritenga leso nei suoi interessi morali o materiali da trasmissioni contrarie a verità, ha diritto di chiedere al concessionario privato o alla concessionaria pubblica ovvero alle persone da loro delegate al controllo della trasmissione che sia trasmessa apposita rettifica, purché questa ultima non abbia contenuto che possa dar luogo a responsabilità penali”.
  • Tale concetto è ribadito nella recentissima legge 112 del 2004 (cosiddetta “legge Gasparri” recante “Norme di principio in materia di assetto del sistema radiotelevisivo e della RAI -Radiotelevisione italiana Spa, nonché delega al Governo per l’emanazione del testo unico della radiotelevisione), la quale all’articolo 4, comma 1, recita: “e) la trasmissione di apposita rettifica, quando l’interessato si ritenga leso nei suoi interessi morali o materiali da trasmissioni o notizie contrarie a verità, purché tale rettifica non abbia contenuto che possa dare luogo a responsabilità penali o civili e non sia contraria al buon costume;”
  • Tutto quanto sopra,

CHIEDO

Voler provvedere, ai sensi della Legge 416/1981, e legge 112 del 2004 art. 4 c.1, che il direttore della agenzia media/stampa “La Repubblica – Palermo”, rettifichi quanto riportato nel vostro articolo del 17 agosto sez. attualità.
Si comunica che in difetto provvederò al adire le autorità competenti.

Cordiali saluti Avv. Francesco Cinquemani

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QUESTO IL VIDEO PER CUI LA DOTT.SSA BILLECI SI E’ RITROVATA AL CENTRO DI QUESTA VICENDA. CLICCA SUL LINK⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2969438563290071&id=100006718695099&sfnsn=scwspmo

Attendiamo gli sviluppi del “caso”, che conferma quanto l’informazione sia pilotata e al servizio del Potere.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

https://cataniacreattiva.it/le-bugie-del-mainstream-contro-i-medici-definiti-no-vax/

Quello che vedete nell’immagine non è un fotomontaggio di cattivo gusto. Il giardino dedicato ai due fratelli morti a causa della vaccinazione obbligatoria è situato vicino alla stazione Porta Vescovo a Verona.

Ho conosciuto il geometra Giorgio Tremante, padre di quei due poveri bimbi, una trentina d’anni fa.

Andai a trovarlo nella sua casa di Verona, spinto dal desidero di indagare a fondo su quanto era successo al mio primogenito – che all’epoca di quanto occorsogli aveva 5 mesi di vita.

Avevo portato mio figlio ad effettuare la vaccinazione obbligatoria, ritenendolo mio dovere di genitore.

Presto avrei scoperto che a quel dovere non avrei mai dovuto assolvere, anche a costo di finire in galera (in quel periodo primordiale rifiutare il vaccino per i figli era un reato penale).

Sono entrato nel centro vaccinale con un bambino che nei suoi primi cinque mesi di vita non aveva fatto altro che ridere, dormire, mangiare. Mai una lamentela. Mai un pianto. Mai niente di niente.

Sono uscito dal centro con un bambino che non la smetteva più di piangere.

Ha pianto per circa 6 ore ininterrottamente

Ha smesso di piangere soltanto quando è entrato in uno stato di coma successivo a 41 e mezzo di febbre.

Quarantuno e mezzo: il mio termometro funzionava benissimo.

La febbre fortunatamente si abbassò dopo circa un’ora, con mio figlio che però non accennava a rinvenire.

In volto era rosso come il fuoco.

A partire dal giorno successivo gli esplose in volto una gravissima forma di dermatite seborroica.

Dopo due giorni era diventato praticamente un mostro umano, con delle croste che gli chiudevano la bocca impedendo di poterlo alimentare.

So che molti riterrano insensato il fatto che io e mia moglie decidemmo di non rivolgerci all’ospedale.

Non lo portammo al pronto soccorso e nemmeno dal nostro medico di base.

Non avevamo nessuna intenzione di rimettere la vita di nostro figlio nelle mani di coloro che lo avevano conciato in quel modo, e che avevano anche la codardia e la disonestà di negare che il vaccino potesse centrare qualcosa con lo stato pietoso in cui era capitolato il bambino ( ero tornato subito al centro vaccinale dove i medici negavano aspramente che il vaccino potesse centrare qualcosa ).

Il nostro convincimento aumentò quando scoprì che se fossimo stati residenti a 35 KM di distanza ( cioè in svizzera ) per le autorità sanitarie mio figlio NON doveva essere vaccinato, in quanto nato prematuro.

Per molteplici ragioni abbiamo preferito affidarci a quella sorprendente natura dell’essere umano che molto spesso si dimostra capace di cose che nessuna < scienza > – o cosiddetta – riesce a spiegare.

Se qualcuno vorrà giudicare quella nostra scelta insensata, azzardata, criminale, o in qualsiasi altro modo, non ho assolutamente nulla da obbiettare in mia difesa.

Però posso parlare dei fatti, quelli che vanno al di là delle presunte logiche e convincimenti vari inculcati nel tempo da una scienza senza coscienza:  mio figlio oggi è un ragazzo di 30 anni bellissimo, perfettissimo, ultra-sano, e senza nemmeno un microscopico brufolino o altro sulla faccia.

Invece per i grandi sapienti col camice bianco che interpellai successivamente, ossia dei vari Burioni  – noti odiatori della medicina non allineata alle case farmaceutiche – mio figlio non avrebbe mai dovuto tornare sano come prima.

Il maggior esperto e costoso dermatologo di Milano mi disse che ci sarebbero voluti minimo 6 ( sei )  anni affinché i segni sulla faccia del bambino si affievolissero, ma che non sarebbero mai scomparsi del tutto.

Mio figlio è guarito nel giro di un anno e mezzo, perfettamente, senza nessuna cura farmaceutica.

Il suo cortisone è stato principalmente il mare e le terme con argilla.

Quando raccontai questa mia vicenda a Giorgio Tremante egli si sfogò raccontandomi tutto quello che negli anni a venire sarebbe diventato di dominio pubblico.

Il pover’uomo ha dovuto lottare per un ventennio affinché una commissione medica Ministeriale, ed in ultimo una commissione militare, con perizie scientifiche inoppugnabili ammettessero che a causare la morte dei suoi due figli 

era stata la vaccinazione obbligatoria.

Un genitore che perde un figlio è comprensibile che lotti fino alla fine pur di far emergere la verità.

Io ho rinunciato praticamente ancor prima di iniziare, dopo che un magistrato Milanese, al termine di un procedimento aperto per i fatti occorsi a mio figlio, nonostante la perizia medica ( del tribunale) che confermava il nesso di causalità tra il vaccino e il danno occorso, si è trovato a dover fronteggiare un agguerrito Ministero della Sanità che negava l’evidenza; praticamente sconfessando i suoi stessi medici.

La cosa buffa ( per modo di dire ) è che il Ministero non solo non ha mai inteso validare la perizia medica del tribunale, ma anche avrebbero voluto addirittura sottoporre mio figlio ai richiami del vaccino.

Fortuna vuole che il Giudice gli rispose testuali parole: << Siete degli ottusi senza coscienza >>; concedendomi, seduta stante, il diritto di non vaccinare più mio figlio e nemmeno il fratello nato in quello stesso periodo.

La storia di mio figlio è uguale a quella di molti altri. Moltissimi. Più di quelli che ognuno riesca a immaginare.

Tra questi si contano tanti genitori che non si sono nemmeno mai accorti della correlazione tra il vaccino e malesseri gravi occorsi ai loro figli.

I medici le negano sempre a priori. Per fede o per ignoranza. Oppure per mero tornaconto.

Oggi come allora c’è una buona fetta di popolazione che pende dalle labbra di questi bugiardi infami e criminali, che sui vaccini hanno costruito il loro palazzi dorati e le ville hollywoodiane.

Non dovreste stupirvi più di tanto se in continuazione sentite queste persone col camice bianco fare affermazioni ridicole e incongruenti, al limite del parossismo.

Non vi stupite della loro falsità, della grande capacità di essere irrazionali e scollegati alla realtà dei fatti.

Ci sono abituati da una vita, e gli è sempre andata bene.

Ovvio che continuino sulla loro stessa linea. Hanno solo da < non perderci >.

Hanno truccato le carte già a partire dal secolo scorso, quando abilmente, approfittando di mezzi di comunicazione tipo l’istituto luce, hanno fatto credere a tutti che la scomparsa di certe epidemie fosse avvenuta grazie ai vaccini.

A convincere gli scienziati invece ci ha pensato il conto bancario di Big Pharma.

Per i medici di base è stato sufficiente tenerli nell’ignoranza delle loro false convinzioni.

I bambini sono sempre più malati, sia in quantità che per importanza delle malattie.

Però la cosiddetta scienza continua imperterrita a NON fare ricerche sulla causa delle tante malattie che imperversano e diventano sempre più diffuse.

Senza parlare di gentaglia come Burioni, il quale ha la nefandezza di sostenere che la percentuale di autismo è identica tra vaccinati e non vaccinati: Ma dove sarebbero questi bambini non vaccinati?….a parte il mio secondo figlio e pochissimi altri.

L’ ipotesi vaccini la scartano sempre, a priori. Per dovere “religioso”.

Pensate che nella letteratura scientifica si sono prese in considerazione tutte le teorie per cercare di scoprire le cause della SIDS ( sindrome da morte in culla ), che sarebbe la prima causa di morte dei neonati nei 

paesi sviluppati. Hanno indagato persino i vestiti troppo pesanti ( se non ci credete entrate nel portale dell’istituto superiore di sanità).

La sola indagine che non è mai stata fatta riguarda l’unico farmaco che viene assunto da tutti quanti i bambini entro l’anno d’età. 

Quello non si può indagare, perché è appurato scientificamente che < i “bonifici” superano i rischi >.

Salvatore Zappia

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Una volta per diventare prete bisognava avere la famosa ‘vocazione’. Oggi una tale chiamata dall’alto potrebbe non bastare più.

Da oggi infatti per accedere al sacerdozio gli aspiranti seminaristi dovranno essere vaccinati. Lo ha stabilito il seminario arcivescovile di Milano, che ha sede a Venegono Inferiore, in provincia di Varese.

I 120 seminaristi saranno quindi costretti a vaccinarsi per poter riprendere il cammino educativo e spirituale che li gporterà ad esercitare le funzioni di prete.

Per il momento l’iniziativa è stata presa solo dal seminario arcivescovile di Milano, ma potrebbe presto estendersi ad altre sedi.

Vista la situazione epidemiologica stiamo cambiando il nostro approccio – dice don Michele Galli, responsabile covid e vicedirettore del seminario milanese – ci siamo basati sul decreto-legge dello Stato, in particolare il decreto scuola e quello sulle università. Noi abbiamo infatti la parte più universitaria e quella di comunità, ma il decreto non parla della comunità religiose quindi ci siamo dovuti attrezzare di conseguenza”.

Seminario di Venegono (Varese)

Le autorità religiose hanno quindi chiesto ai seminaristi di vaccinarsi entro il 12 settembre.

se qualcuno fosse restio a seguire la misura sanitaria?

Don Michele Galli sembra essere sicuro che non ci saranno ribelli: “Al momento non abbiamo nessuno che ci ha comunicato una qualche contrarietà, ma se si presenteranno dei casi, li valuteremo caso per caso. Ad esempio, se qualcuno non può vaccinarsi per ragioni mediche lo considereremo, se invece le ragioni sono più di natura ideologica… non so, non abbiamo ancora affrontato la questione, ma non penso che faranno problemi”.

Non è esclusa anche l’espulsione per i seminaristi che dovessero rifiutare il vaccino. Le alte gerarchie vaticane, a cominciare da Papa Francesco, hanno già fatto capire da che parte stanno riguardo alla vaccinazione. Francesco ha detto che “vaccinarsi è un atto d’amore verso il prossimo”.

Papa Francesco si e’ espresso a favore delle vaccinazioni

In una nota diffusa dalla Congregazione per la dottrina della fede, si afferma esplicitamente che:è moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione”.

“La ragione fondamentale per considerare moralmente lecito l’uso di questi vaccini è che il tipo di cooperazione al male (cooperazione materiale passiva) dell’aborto procurato da cui provengono le medesime linee cellulari, da parte di chi utilizza i vaccini che ne derivano, è remota. Il dovere morale di evitare tale cooperazione materiale passiva non è vincolante se vi è un grave pericolo, come la diffusione, altrimenti incontenibile, di un agente patogeno grave” – si legge nella nota.

In un ambiente come quello ecclesiastico da anni in carenza di vocazioni, l’obbligatorietà del vaccino potrebbe far assottigliare ancora di più il numero dei già pochi aspiranti al sacerdozio.

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