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‘LUGLIO 2021 TERZO NUMERO’ Category

di Roberto Roggero 

Attualità”, un termine che spesso (ma non sempre volentieri) è accomunato al concetto di “velocità in tempo reale”. In questo contesto, altrettanto velocemente mutevole è lo scenario politico italiano, che ai comuni mortali appare ormai inevitabilmente, e irreparabilmente, un gioco che si gioca all’interno di un sistema di spartizione di poteri sempre meno legato ai cambiamenti sociali, che le forze politiche, per pigrizia mentale e comoda abitudine, non riescono a fare propri. 

Domanda e offerta, come nel commercio, sono i canoni della mutevolezza effimera del sistema in questione, dove la novità, quando non si presenta secondo le “regole”, non è recepita come elemento di utilità, e quindi non trova la corrispondenza e la manifestazione che dovrebbe avere sul piano degli interessi e dei valori comuni. Piuttosto è considerata come la necessità di giungere a nuovi accordi ai vertici, che però sono totalmente incapaci di contestualizzare e produrre un bene comune, sia dal punto di vista quantitativo che soprattutto qualitativo. Alla novità, il sistema reagisce con la produzione di anticorpi, che si concretizzano nella nascita di inutili (quando non dannose) forze politiche da un giorno all’altro, che si arrogano il diritto di mercanteggiare seggi in Parlamento. 

Secondo il buon senso, e quella che dovrebbe essere una regola democratica, una nuova forza politica, e tutti coloro che decidono di abbandonare lo schieramento di appartenenza, dovrebbero riproporre la propria candidatura alle elezioni e quindi, in base alle preferenze, accedere o meno alle aule di governo, invece nulla di tutto questo. 

Quando nasce dal nulla una nuova formazione politica, regna sovrana la approssimazione e la superficialità. A che cosa possono essere utili quindi, queste nuove forze, se non incarnano alcuna rivitalizzazione o ristrutturazione? E che dire della decadenza di quello che un tempo era il linguaggio della politica, tanto caro a politici puri come i vari Aldo Moro, Enrico Berlinguer, Giorgio Almirante? 

Allo stesso modo, per dare una illusione di “meccanismo funzionante”, i partiti politici hanno tirato fuori dal cilindro le “primarie”, che non a caso non sono state adottate da tutte le forze politiche e sembrano più uno stratagemma di propaganda che un reale strumento di aggregazione e scelta di nuovi soggetti, nonché espressione di progettualità e serie intenzioni. Il problema è che se anche esistesse un meccanismo funzionante, è il sistema nel suo insieme ad essere inceppato perché malfunzionante. 

Il paradosso è di una politica che tanto più si complica, rispetto alle questioni che ne compongono l’agenda, tanto più sembra costringere a scelte partecipative o di voto che si semplificano attorno a singole domande (sicurezza, precariato, immigrazione, scuola, ecc.) piuttosto che attorno a un progetto generale che non appare visibile né in forma chiara né come elemento discriminante fra l’uno e l’altro degli schieramenti in campo. 

A questo punto scatta la competizione sui singoli argomenti, che solo apparentemente premia chi li aveva portati all’attenzione politica, e lo stesso confronto (che dovrebbe essere costruttivo) assume toni nebbiosi, contorni fumosi, e una calma apparente e forzata che fa sembrare non esistere conflitto alcuno. Insomma “l’operazione è riuscita, ma il paziente è morto”. 

Le nuove offerte politiche hanno seppellito la cultura e la contaminata e fragile memoria di un modo di fare politica che non ha più diritto di essere, come risultante dell’analisi del mutamento sociale, culturale e politico degli ultimi anni. 

Antonio di Pietro-Gerardo Colombo-Francesco Saverio Borrelli

Mutamenti ce ne sono stati. Se la Prima Repubblica ha avuto termine con “non “Mani Pulite” e la scomparsa della DC, sulla stessa strada abbiamo visto la scomparsa del PCI, PLI, PSI, PRI e di altri partiti che avevano contribuito alla rinascita del dopoguerra. Oggi il segnale di questi mutamenti sono evidenziati dalle conseguenze, prima di tutto la totale assenza di figure di riferimento che conservino solo un’ombra dell’ideologia originale, dalla Sinistra alla Destra, passando per tutto l’emiciclo.

Che non esistano più Destra, Sinistra, Centrodestra o Centrosinistra può anche non essere un male, ma l’assenza di riferimenti si, questo si, perché il rapporto che i cittadini hanno con la sfera politica si ferma in massima parte nello stare un passo indietro. Non esistono più militanza, appartenenza, sviluppo, e la lunga lista di istituzioni nelle quali confluisce la politica, è vista in modo sostanzialmente critico, oppure con il disinteresse, l’assenteismo alle urne, il rifiuto, che sono tutte espressioni della stessa faccia: mancanza di credibilità (sia in politica interna che in politica estera, dove il discorso diventa ancora più “spinoso”), che produce un’alternanza di maggioranze costituite in modo significativo da una parte mobile di elettorato, che più che esprimere consenso, esprime dissenso, con un grande, immenso carico di ambivalenze. 

Valorizzare le differenze, garantire il diritto di esistere a ogni diversità, tutelare autonomie e pluralità, sono tutti valori di importanza innegabile, ma bisogna stare molto attenti, perché se le differenze sono uno dei pilastri delle relazioni interpersonali e della convivenza civile, l’esplosione di tutto questo può comportare disgregazione, perdita dei legami essenziali che rendono possibile la solidarietà, e il perseguimento di scopi comuni. 

Nanni Moretti (girotondi)

E’ quindi comprensibile che servano a ben poco manifestazioni come i “girotondi” di Nanni Moretti (che ormai ben pochi ricordano), o la nascita di una forza politica-non politica come il Movimento 5 Stelle, che proponevano il modello “noi non siamo loro”, senza però dare una identità né al “noi”, né al “loro”. Esistono certo fenomeni che nascono con le migliori intenzioni possibili, con il giusto seguito di mobilitazione popolare, e per cause estremamente importanti come lavoro, istruzione, giustizia, diritti civili, ecc, ma non ci si domanda perché fatichino a generare nuovi e duraturi fenomeni collettivi. 

Si percepisce una ancora insoddisfatta voglia di nuovo, voglia di protesta, di difendere certezze, ma è necessario saper scegliere quelle da lasciare perché ormai non più tali. Il tutto da parte di una società che, volente o nolente, non può sottrarsi dal cercare significati e parametri adatti ai tempi nuovi, e preda di un governo che sta diventando sempre di più il governo del denaro organizzato, pericoloso esattamente come quello del crimine organizzato. In questo quadro si inserisce il ciclopico business dei vaccini, fra Stati acquirenti, multinazionali farmaceutiche e cittadini non obbligati ma a rischio di essere retrocessi in Serie B se non allineati. Viva il libero arbitrio… 

La politica dovrebbe essere consapevole del modo in cui devono essere affrontate le grandi questioni, gestendo in modo più oculato la ormai inevitabile subordinazione dell’economia e ritenendo fondamentale il rispetto della legalità. 

Forse dalla politica italiana doveva venire un segnale più forte dopo il rapporto della Commissione Europea che attribuisce all’Italia il 50% della corruzione nei Paesi dell’Unione, invece si è gridato al complotto, si è fatta qualche variazione sui criteri che hanno portato a quella conclusione, mentre era una buona occasione per riflettere sul fatto che la corruzione italiana non è misurabile solo in termini quantitativi, ma deve esserlo soprattutto in termini qualitativi. Questo non avviene perché la politica italiana è precipitata in un vuoto dove ha perduto capacità di comprendere la società, lasciando spazio (senza pensare alle conseguenze) alla sfiducia dei cittadini e alla conversione della politica in protesta. La politica italiana è stata quindi sconfitta da sé stessa. Di questa sconfitta vogliamo parlare e ragionare, o vogliamo continuare a usare la cronaca, in modo assolutamente improprio, per eludere questo obbligo?

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Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

https://cataniacreattiva.it/le-metamorfosi-infelici-della-politica-italiana/

(di Monica Tomasello Cataniacreattiva.it)

La “luce in fondo al tunnel” appare sempre più vicina… Italiani! Resistete!

Di seguito le ultime dichiarazioni ufficiali, da parte dell’AIFA e del Governo, che fanno ben sperare.

La “luce in fondo al tunnel” appare sempre più vicina… Italiani! Resistete!

Di seguito le ultime dichiarazioni ufficiali, da parte dell’AIFA e del Governo, che fanno ben sperare.

in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato dei vaccini. Magrini ha annunciato: “Il 30 settembre si chiude la campagna vaccinale di massa. Obiettivo centrato, raggiungeremo oltre il 70% della popolazione. Un grande risultato”.

Intanto, ieri, 16 agosto 2021,  è stato raggiunto l’accordo tra Stato e Regioni per le terapie domiciliari.

Con l’intesa si compie un passo fondamentale per costruire la sanità di domani”, questo quanto afferma il Ministro della Salute Roberto Speranza, commentando l’intesa Stato-Regioni sulle cure domiciliari.
Con i fondi del Pnrr investiamo 4 miliardi di euro, per portare l’assistenza pubblica e i trattamenti più appropriati in casa. Il nuovo sistema di autorizzazione e accreditamento approvato fissa requisiti elevati ed omogenei per tutti i soggetti che erogano tali servizi e garantirà cure con standard avanzati e della medesima qualità su tutto il territorio nazionale. Saremo in grado di curare meglio le persone, evitando il ricorso all’ospedale quando non è necessario e utilizzando al meglio le risorse”.

LA SCELTA AL PAZIENTE

Giorgio Trizzino, deputato del Gruppo misto,  fa anche sapere che “Sarà il paziente a scegliere l’ente che preferisce, pubblico o privato. Attualmente non esiste un regime di accreditamento per le cure domiciliari. Si va dalle piccole cooperative, i cui team si limitano a fare medicazioni, a nuclei di cura capaci di prendere in carico il paziente nel vero senso della parola e prevenire ricovero in ospedale”.

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https://cataniacreattiva.it/aifa-il-30-settembre-si-chiude-la-campagna-vaccinale-di-massa-raggiunta-intesa-per-le-cure-domiciliari/

Il green pass è stato validato in modo permanente dalla vaccinazione. Rinnovarlo significherà ottemperare alle successive chiamate vaccinali qualora saranno ritenute necessarie. Chi non si adegua può “scegliere” la via del tampone permanente. Come si sa è stato definito, d’intesa con il Ministro della salute, un protocollo con farmacie ed altre strutture sanitarie per “assicurare fino al 30  settembre 2021 la somministrazione di test antigenici rapidi per la rilevazione di antigene SARSCoV-2”. Il protocollo, si dice, terrebbe conto, in particolare, dell’esigenza di agevolare ulteriormente i minori di eta’ compresa tra i 12 e i 18 anni. 

Tra i test antigenici a supporto delle certificazioni verdi Covid–19 non piacciono però quelli sierologici e quelli salivari. Una circolare li esclude seppure riconosciuti utili ed efficaci per sondaggi frequenti dal MdS sin da maggio scorso.

Esiste, infatti, una circolare ove si afferma che la saliva può essere utilizzata come alternativa valida.
ECCO LA CIRCOLARE ⤵️ https://temi.camera.it/leg18/post/OCD15_14440/test-salivari-diagnosi-infezione-sars-cov-2-indicazioni-del-ministero-della-salute.html

Vi si possono leggere il pronunciamento e le relative indicazioni del Ministero della salute, intorno ai test salivari per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, precedenti alla istituzione del green pass. 

Ci riferiamo alla circolare del 14 maggio 2021“Uso dei test molecolare e antigenico su saliva ad uso professionale per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2” che conferma le indicazioni contenute nelle circolari n. 705 dell’8 gennaio 2021 e n. 5616 del 15 febbraio 2021

I test antigenici rapidi rilevano la presenza di proteine virali (antigeni). Sulla circolare del 14 maggio si legge che l’uso della saliva per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 può essere considerato un’opzione per il rilevamento dell’infezione da SARSCoV-2qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/nasofaringei. In questi casi, la saliva può essere utilizzata come alternativa ai tamponi oro/nasofaringei per l’identificazione di infezione da SARS-CoV-2 preferibilmente entro i primi cinque giorni dall’inizio dei sintomi(ampiamente quindi all’interno delle 48 ore di validità previste). 

Inoltre, sulla circolare del 14 maggio, il test su saliva è indicato come un metodo di raccolta non invasivo e considerato opzione per il rilevamento dell’infezione da SARSCoV-2 anche in:

individui asintomatici sottoposti a screening ripetuti per motivi professionali o di altro tipo, per aumentare l’accettabilità di test ripetuti.

Il test salivare era perciò, da maggio scorso, ritenuto adatto persino ad individuare e tracciare eventuali soggetti asintomatici in grado di trasmettere il virus.

Più avanti tra l’altro si legge che data la semplificazione della tecnica di prelievo i test salivari possono rappresentare uno strumento utile per il monitoraggio e controllo dell’infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico. Alcuni studi pubblicati nel 2020 hanno rilevato sensibilità comprese tra il 53 e il 73%. Oltre a non essere invasivi costano poco e restituiscono un responso in pochi minuti. 

PERCHE’ IL MINISTERO HA VOLUTO ESCLUDER I TEST SALIVARI PER IL GREEN PASS?

Data la estrema praticità di questi test e considerato che è ormai riconosciuta la contagiosità dei vaccinati non sarebbe opportuno per tutti il salivare, vaccinati compresi? (Vedi il mio Elisir di lunga vita) Non vogliamo pensar male per cui non azzardiamo alcuna ipotesi. Sì, unicamente per il nostro bene e certamente non come tanti malpensanti si affrettano a concludere che prezzi alti a carico del lavoratore e tortura quotidiana possano essere un ottimo incentivo nei confronti di chi rifiuta il vaccino

Oggi si chiede distanziamento nelle aule scolastiche. Forse vale la pena ricordare che da sempre siamo consapevoli che la “riforma” migliore e più produttiva di buone conseguenze, auspicabile nella scuola, sarebbe un tetto massimo di 15 studenti per classe. Lo sappiamo e lo chiediamo, inascoltati, da tempo immemorabile. Sarà forse la volta buona.

Oltretutto secondo Marcello Pacifico di Anief: “Ci sono 15mila plessi tagliati negli ultimi 12 anni da reintrodurre, assieme a 4mila sedi di presidenza e di Dsga, oltre che 200mila nuovi insegnanti e 50mila Ata. Sono questi i provvedimenti che ci aspettiamo, non quelle sugli obblighi senza fondamento giuridico”.

Info sull’autore

Francesco Cappello

Educatore alla Maieutica Reciproca di Danilo Dolci Studioso di modelli economici Membro esecutivo del Comitato No Guerra No Nato

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https://cataniacreattiva.it/quali-test-antigenici-invece-del-vaccino-ecco-la-circolare-ministeriale/

di Marzia MC Chiocchi – (www.mercurius5.it)

Dopo Toti, il camerata ligure, ecco emergere in maniera sempre più preponderante un altro figlio della fascistizzazione della società’, Nello Musumeci, governatore della Sicilia, esempio di quell’abominio razziale che sta rinverdendosi tra chi sta ripudiando, con disprezzo, Costituzione e Democrazia conquistata con lotta e sangue dai nostri nonni.
Musumeci!…ignobile, abietto, gretto e vile quaquaraqua’, svegliati da quella pazzia fascista che nel 1938 promulgò le leggi razziali, con le quali vennero interdetti agli ebrei, e non solo, pubblici uffici, scuola e tutte le attività sociali!!!!! A seguire, cari lettori, pubblico alcuni dei commenti a caldo sulla vicenda…..

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LE METAMORFOSI DI NELLO MUSUMECI

(Augusto Sinagra – avvocato)

Caro Nello, 

tra Camerati ci si dava del tu. Tu non lo sei più. Hai fatto le tue scelte  e di questo non posso che prendere atto però con infinita tristezza.

Tu eri un punto di riferimento e una risorsa per il MSI. Ti sei anche distinto per onestà intellettuale, indipendenza e cura dell’interesse pubblico ai tempi di Alleanza Nazionale e anche dopo.

In una campagna elettorale, anzi in due, ti sono stato vicino come candidato ben sapendo che mai sarei stato eletto ma intendevo darti sostegno e testimonianza.

Le nostre strade si sono radicalmente separate e quei principi, quegli ideali, quella attenzione per i bisogni della gente, soprattutto della povera gente, li ho ritrovati nel programma politico di Casa Pound (sovrapponibile a quello di Marco Rizzo perchè le radici sono comuni e sono radici di sinistra, di vera sinistra). E sono quegli ideali del MSI e di prima ancora.

Tu hai preso una strada diversa che va in direzione opposta a quegli ideali. Ti sei allineato al pensiero unico, hai tradito la volontà popolare che ti ha portato a essere ora Presidente della Regione Sicilia.

Tu eri, e spero ancora, un uomo intellettualmente onesto e intelligente e non puoi non renderti contro del fatto che la tua azione al governo della Regione Sicilia, già dall’inizio, e per molte discutibili figure che hai coinvolto anche a livello di governo e di sottogoverno, non ti hanno reso onore. 

La tua azione va contro le evidenze fattuali ed è rivolta a favorire interessi inconfessabili. Ovviamente, non parlo di mafia che ti ho visto sempre combattere. Ma mi spingo a dire che sono interessi ancora più inconfessabili.

Tu come Presidente della Regione Sicilia hai rinnegato i principi della nostra autonomia e indipendenza regionale.

Con la tua azione di governo non ti rendi conto che stai partecipando attivamente ad un disegno più vasto di devastazione sociale ed economica della Nazione.

Forse speri in una ”ricompensa” politica, ma non l’avrai.

L’ultimo evento che ti vede autore è quello del lasciapassare verde che il tuo provvedimento ha introdotto oltre i limiti dello stesso ultimo Decreto Legge.

Vedi, Musumeci, il tuo provvedimento non è soltanto una aberrazione giuridica per la quale già sei stato ”bacchettato” dalla Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali.

E’ soprattutto una aberrazione politica e sociale.

Fai ancora in tempo a ritornare il Nello Musumeci che eri ma so bene che non lo farai. Una volta rispondevi solo alla tua coscienza, ora non so più a chi e a cosa rispondi.

Se l’amicizia si basa sulla stima, con molto dispiacere non posso confermarti né l’una e né l’altra.

Dio ti assista.

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TARDI E MALE: MUSUMECI RITIRI L’ORDINANZA!

Piero Guerrieri (Candidato Sindaco al comune di Vittoria)

“Un’ordinanza tardiva, e pure scritta con i piedi”. Questo è il mio e nostro giudizio riguardo l’ordinanza emessa ieri sera dal presidente della Regione Nello Musumeci, giudizio peraltro condiviso da gruppi della sua maggioranza, a dimostrazione del caos che regna alla Regione.

Innanzitutto, Musumeci ancora una volta ci è arrivato tardi, quando i buoi sono già scappati dalla stalla. Tutti sanno, infatti, che da mesi ormai la Regione Sicilia ha due primati indiscussi: il primo posto per numero di contagi, l’ultimo per numero di vaccinati. Se il presidente avesse voluto, come ora dichiara, contenere la recrudescenza del virus, avrebbe dovuto pensarci prima, invece di settimane di anarchia e di esposizione dei Siciliani e dei Vittoriesi a rischi enormi.

In secondo luogo, si tratta di un’ordinanza scritta con i piedi, piena di misure non chiare e di restrizioni confuse. Un autentico mostro giuridico che dimostra l’incapacità del Governo di destra di controllare la pandemia, tanto che, all’ultimo momento, il presidente ha adottato un atto imperativo e prepotente sulla pelle dei siciliani che stanno pagando già un prezzo altissimo, come ha scritto il nostro Giancarlo Cancelleri  Discutibile, ad esempio, l’obbligo di pagamento dei tamponi per chi non sia vaccinato, che rischia di privare una larghissima parte di Cittadini dei necessari controlli, e ampliare a dismisura la circolazione del virus. Una prescrizione, tra l’altro, surreale, dato che gli screening gratuiti sono stati finora occasionali e a numero limitato, esponendo le famiglie meno abbienti a costi assurdi e a trasferimenti in altri Comuni, come sta accadendo da settimane a Vittoria!

Assurda anche l’altra prescrizione che, da lunedì, provocherà il caos negli uffici pubblici, cui non potranno accedere i Cittadini che non siano in possesso di greenpass o di tampone a pagamento, che saranno obbligati a collegarsi telematicamente. 

Ci sono uffici – ed è strano che il presidente non lo sappia – per i quali la presenza fisica è necessaria, come quelli di stato civile, anagrafe, sicurezza, nè i Comuni – compreso il nostro  – sono attrezzati per gestire questa fase. Una situazione che rischia di degenerare dato che – per mancanza di linee guida e di presìdi nel territorio – non si capisce quante e dove siano le strutture pubbliche in grado di garantire questi adempimenti ai fini del rilascio del greenpass.

Per non parlare dell’ulteriore discriminazione tra funzionari e dipendenti degli uffici pubblici che potranno liberamente accedere anche se non in possesso del greenpass, e gli utenti per i quali opererà il divieto. Una Babele!

Per non parlare, poi, delle feste, ricevimenti, matrimoni e compleanni, che in una situazione di totale anarchia e imprecisione rischiano una paralisi totale, con gravissimi danni anche per i ristoratori, già gravemente colpiti!

Chi sono i soggetti chiamati a far rispettare l’obbligo, gli organizzatori? Privati cittadini che dovranno trasformarsi in pubblici ufficiali? Quali le comunicazioni, e in quali tempi? 

Si tratta solo di tre delle assurdità più evidenti che, paradossalmente, creeranno conflitti tra amministrazioni pubbliche e Cittadini di cui, soprattutto in questa fase, non si avvertiva proprio il bisogno, che rischiano di rallentare il ciclo vaccinale e che dimostrano l’assoluta inadeguatezza di un Governo, attaccato anche da molti parlamentari della loro maggioranza!

Musumeci, prima di far ripiombare la Sicilia in zona gialla e alcuni Comuni in zona rossa,  dovrebbe fare solo due cose: ritirare l’ordinanza e modificarla correttamente, e poi far le valigie con il suo governo e dimettersi subito!

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L’ europarlamentare della Lega Francesca Donato commentando l’ultima ordinanza firmata da Nello Musumeci , governatore della Sicilia :

 “Cerca di fare terra bruciata intorno ai siciliani ancora senza vaccino”.

 ”Interdire l’accesso ai pubblici uffici e negare i tamponi gratuiti ai non vaccinati – sottolinea la deputata europea – sono misure 

 ignobilmente discriminatorie e vessatorie verso una parte della popolazione e rivelano una cultura antidemocratica e autoritaria che 

 emerge soprattutto quando ci si rende conto dell’inefficacia della propria azione amministrativa e politica”.

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Massimo Minutella

Che cos’è la liberta?

L’ultima ordinanza del Presidente Musumeci, scritta certamente in buona fede per il bene collettivo, le restrizioni dettate dal green pass, mi stanno oggettivamente mettendo un pò in confusione. I social, che dovrebbero essere spazi virtuali di confronto e condivisione, sono diventati dei veri e propri campi di battaglia alla William Wallace, facebook su tutti, dove se scrivi che non vuoi fare la punturina, sei un’omicida a differenza di chi l’ha fatta e viceversa, nessuna risposta neanche dagli organi di stampa, che confondono ancora di più, un motto latino recita “divide et impera”.

L’ordinanza del Presidente, chiude, per poi riaprire subito dopo, i drive in per i tamponi rapidi, mettendoli a pagamento per chi non si è vaccinato, come chi andava dietro la lavagna, stessa punizione nel non poter entrare negli uffici pubblici e via così. La libertà non deve ledere la salute degli altri, mai, ma se coscenziosamente riflettiamo, sappiamo bene tutti che anche un vaccinato potrebbe essere causa di focolai, abbiamo letto di gente finita in ospedale anche con due dosi, si pensa già alla terza. Il tampone gratuito viene tolto ai non vaccinati, rimane gratuito ai vaccinati, che essendo tali in teoria non ne avrebbero di bisogno. Diciamola tutta si sta cercando in ogni modo possibile di rendere il vaccino obbligatorio senza renderlo obbligatorio, ed è questo che mette in confusione il mio concetto di libertà. Non perdete tempo a scrivermi che sono novax o cavolate del genere, ho fatto tutti i vaccini possibili anche quelli contro la varicella, avendola avuta poi due volte, appartengo alla lunga schiera di quelli che hanno fatto il servizio di leva con la famosa puntura al petto, ho fatto il vaccino antinfluenzale per poi stare male diversi mesi mettendo sotto sopra il mio sistema immunitario, sto ancora pagando, credo fermamente nella scienza, nei medici che lottano, sono stato uno dei pochissimi siciliani, se non il primo ad entrare in un reparto covid e documentare l’emergenza, evitatevi dunque commenti del genere. Vorrei tanto che lo Stato, lasciasse liberi di scegliere, senza minacce, proponendo soluzioni alternative che non è togliere i tamponi rapidi gratuiti o interdire l’ingresso nei pubblici uffici, mentre tutto intorno a noi, nei luoghi di villeggiatura è allo stato di “nessun controllo”, nessuno.

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https://cataniacreattiva.it/musumeci-follia-e-abuso-di-potere/

(Da un post su Facebook di Diana Garbagnati)

11 agosto 2021 – “Oggi 6^ giorno di green pass: un certificato per dividere la popolazione in cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Mentre discutevo con una carissima amica ad un certo punto mi ha detto: “ma figurati se tutti lo accettano”.

Ho pensato alle biblioteche: avete presente quelle in cui si accedeva in gruppi numerosi, schiamazzando e sputacchiando droplets a tutto andare? Ecco proprio quelle: hanno preparato la loro bella locandina da apporre fuori per vietare l’accesso a chi sprovvisto di green pass. E allora ho capito come funziona, come è possibile che da mesi cose senza senso vengano portate avanti.

Ti arriva una comunicazione. Tu la applichi. Senza nemmeno porti il problema di capire se abbia un senso… se forse non valga la pena di fermarsi un attimo e magari dire basta QUESTA NON È UNA MISURA SANITARIA.

Ecco cara amica, funziona così: è una macchia d’olio che si espande sempre di più perché non trova abbastanza persone disposte a mettersi in gioco e a fermarla.

E allora ti domandi se il punto è un altro: se ci credono in quello che fanno o se preferiscono non farsi domande. Come le forze dell’ordine che viaggiavano l’uno accanto all’altro ma avevano il compito di multare chi trasportava sul lato passeggero un non convivente. Come le commesse che il sabato mattina transennavano con un nastro bianco e rosso interi reparti contenenti la merce non vendibile durante il weekend. Come chi indossando una pettorina gialla sbraitava contro il passante che era a 500 mt da casa con il proprio cane. Come i ristoratori che non potevano aprire ma potevano continuare la loro attività se si spacciavano per mense aziendali.

Forse il rispetto per i morti che ci sono stati passa anche da questo: dall’iniziare a capire che c’è qualcosa che non va nell’informazione. Che non è mai andata. Che non esistono contradditori in tv e sui giornali, ma esiste soltanto un’unica voce. Perché quella dei medici disallineati da chi governa il mondo non viene mandata in onda: LA DOVETE CERCARE.

Che non esistono più una destra e una sinistra ma un’unico pensiero.

E non vi accorgete nemmeno del pericolo di certe parole: di un commissario per l’emergenza che non a caso si mostra sempre in divisa militare e si permette di dire: “vi staneremo”. Di un presidente del consiglio che sbraita: “gli appelli a non vaccinarsi sono appelli a morire o a far morire”. E non vi accorgete di certi articoli di giornale in cui si inizia a portare avanti il pensiero che il minore possa decidere di appellarsi ad un giudice se i genitori non sono d’accordo sul vaccinarlo: fino a ieri ci voleva quasi la firma di entrambi per partecipare ad una gita e oggi si introduce il concetto che il minore possa decidere da sé su un farmaco sperimentale. Vi rendete conto della gravità?

E sono mesi che la democrazia e la costituzione vengono calpestate con divieti assurdi contro i quali si dovrebbe lottare tutti uniti. Ma come è già avvenuto in passato, le persone sono state divise: un tempo c’era il bianco e il nero, poi l’ariano e l’ebreo ora tocca al vaccinato e al non vaccinato.

Dovrebbe essere il buon senso a fare la differenza. 

Dovrebbe…

Diana Garbagnati

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https://cataniacreattiva.it/discriminazioni-tu-fai-la-differenza/

(di Monica Tomasello,CataniaCreAttiva.it)

La “rivoluzione” parte, ancora una volta come storia insegna, dal Sud!

Si moltiplicano le iniziative dell’associazione Arca dell’Alleanza Ct contro la dittatura sanitaria, in un clima di unione e collaborazione che vede presenti, anche dall’estero, in particolare dalla Francia, numerose realtà perseguenti i medesimi fini di “lotta” per la riconquista dei valori della democrazia e della dignità umana.

L’ultima di queste iniziative si è svolta mercoledì 11 agosto: in occasione del prossimo rientro a scuola si è infatti tenuta una riunione dell’ Arca dell’Alleanza alla quale erano presenti, insieme a soci e simpatizzanti, diversi docenti, studenti, genitori degli studenti, personale scolastico a vario titolo, medici e personale sanitario, avvocati, ecc., al fine di organizzare una “resistenza” pacifica ma decisiva.

Sono intervenuti: 

– Ing. Nico Tarantino, Pres. e fondatore dell’associazione Arca dell’Alleanza, responsabile regionale FISI, Federazione Italiana Sindacati Interconfederati.

– Dott. Nunzio Bonaventura, psicologo e psichiatra, autore della Systems Equilibrium Trichromatic Theory

– Dott. Andrea Giuffrida, esperto di Geo-Politica e Marketing aziendale, talent-manager, organizzatore di eventi

– Dott. Franco D’Urso, pediatra, medico per le cure domiciliari Covid19 

– Dott.ssa Lucia Giuliano, specialista in reumatologia e medicina estetica

– Dott. Salvo Centamore 

– Dott.ssa Monica Tomasello, ex docente di diritto ed economia, di CataniaCreAttiva.it

Catania

– Marco Munari, maestro di arti marziali

– personale scolastico

– personale sanitario

Clicca sul link per guardare il VIDEO integrale:👇👇👇👇👇

https://rumble.com/vl86vf-riunione-arca-dellalleanza-ct-dell11-agosto-2021.html

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di Monica Tomasello, CataniaCreAttiva.it)

Sottoscritto protocollo di sicurezza per il rientro a scuola

14 agosto Sindacati e ministero dell’Istruzione hanno sottoscritto un protocollo di sicurezza per il rientro a scuola.

Apro una piccola parentesi: ma perché questo fastidioso vizio di prendere decisioni importanti, e spesso deleterie o impopolari…, proprio mentre la maggior parte del popolo è “distratto” o “in vacanza”? Non è che magari è un po’ voluta questa cosa? Lo facevo anch’io da ragazzina… Se dovevo dare una brutta notizia ai miei genitori cercavo di farlo quando erano piacevolmente distratti da altro, in maniera da “ammortizzare” la cosa… Va be’, chiusa parentesi).

La Cisl Scuola sottolinea che si tratta di “un testo nel quale trovano significativo riscontro molte delle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali”. Si prevede: la garanzia di una corsia preferenziale per la vaccinazione del personale scolastico, stabilendo accessi prioritari al fine di ampliare la platea dei vaccinati; di procedere in modo costante all’analisi e al monitoraggio dei dati epidemiologici un più fattivo raccordo tra ASL ed istituzioni scolastiche per il tracciamento dei contagi la predisposizione e l’attuazione del piano di screening della popolazione scolastica, previsto dal comma 9 dell’art. 1 del D.L. n. 111 del 2021, con particolare attenzione alla fascia di età 6 – 12 anni; una particolare attenzione alle esigenze poste dall’emergenza sanitaria nei Convitti e nei CPIA; un piano di intervento sui sistemi di aereazione delle aule; la possibilità, per le istituzioni scolastiche, mediante accordi con le Aziende sanitarie locali, di utilizzare una parte delle risorse stanziate, come lo scorso anno, per acquisti di beni e servizi, a copertura dei costi per l’eventuale effettuazione di tamponi diagnostici al personale scolastico.

Previsti anche (punto 6) la promozione di un sostegno psicologico e pedagogico educativo agli studenti anche in relazione alle criticità di carattere educativo determinatisi durante la pandemia tramite un Protocollo di Intesa tra Ministero dell’Istruzione e associazioni dei pedagogisti ed educatori; nmentre viene confermata (punto 7) la misura del distanziamento di un metro fra i banchi e di due metri tra cattedra e banchi.

In vista del percorso di conversione in legge del DL 111/2021, nel Protocollo si prevede l’apertura di uno specifico tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali firmatarie al fine di individuare eventuali ipotesi emendative condivise. In particolare il ministero dell’Istruzione assume l’impegno di fornire, previa informativa alle organizzazioni sindacali, il necessario supporto in termini di indicazioni applicative alle istituzioni scolastiche e al personale, in primo luogo ai dirigenti scolastici in merito alla gestione del Green Pass. A tal fine sarà possibile, ove ve ne sia la effettiva necessità e nell’ambito delle risorse finanziarie da assegnare alle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 58, comma 4 ter del DL n. 73/2021, reclutare con contratti a tempo determinato anche unità aggiuntive di personale Ata per per supportare il dirigente scolastico negli adempimenti derivanti dall’applicazione della normativa anticovid.

Previsto infine l’avvio di un piano sperimentale di intervento per le istituzioni scolastiche nelle quali siano presenti classi particolarmente numerose; al riguardo è previsto lo stanziamento di apposite risorse finalizzate ad azioni mirate e specifiche (più docenti, più Ata, attenzione agli aspetti logistici e all’ampliamento dell’offerta formativa). (Fonte: Agi.it)

Ministero: «Nessun tampone gratis ai no vax»

Non è previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax». Lo precisa in una nota il Miur.

Altra parentesi. Hanno scritto proprio così: “ai cosiddetti no vax”… Scusate, ma da quando in qua il Miur si esprime come una vicina di casa pettegola? Non avrebbero fatto meglio a scrivere “al personale scolastico che non intende vaccinarsi”? Come può la massima autorità scolastica utilizzare termini denigratori o discriminatori come “no vax”? Ci sarebbe molto da dire a tal proposito… ma, per il momento, chiudo la mia parentesi).

Il Protocollo prevede, invece, una corsia preferenziale per il personale “no vax” (per continuare ad usare i loro stessi termini, che io a fare una corretta informazione ci tengo!) ai fini di una intensificazione della campagna vaccinale; e consente alle scuole, sulla base di un preventivo raccordo istituzionale con il Commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, di “effettuare tamponi diagnostici al personale mediante accordi con le Aziende Sanitarie Locali o con strutture diagnostiche convenzionate”.  

L’obiettivo è duplice – si legge nel comunicato -: continuare a contrastare la pandemia, soprattutto attraverso la vaccinazione, e dare supporto ai più fragili, ovvero a chi non può vaccinarsi per particolari motivazioni che saranno ulteriormente indicate negli accordi con le Aziende Sanitarie Locali, in raccordo con il Ministero della Salute. Il Ministero lavorerà, a valle del Protocollo, per fornire tutte le necessarie specifiche alle scuole». 

Fonte: miur.gov.it )

https://www.miur.gov.it/web/guest/-/scuola-ministero-nessun-tampone-gratis-ai-no-vax-prevista-intensificazione-della-campagna-vaccinale

E dato che solo da un democratico confronto ci si può fare una opinione (esattamente all’opposto di quanto continua ad avvenire nel main stream…), riporto, e con questo concludo, anche quanto espresso in merito a tutta questa “faccenda” dal maestro e scrittore Pietro De Angelis in un suo post su Facebook.Ma c’è chi non ci sta…

Pietro De Angelis: “Apriremo scuole nei boschi e biblioteche nei prati”

14 agosto 2021 –

Apriremo scuole nei boschi e biblioteche nei prati. Guarderemo insieme l’alba e il tramonto tenendoci per mano. Respiremo liberi l’aria di vetta, pura e tagliente. Leggeremo libri e inventeremo fiabe. Faremo giortondi cantando nel vento. Non domerete mai il nostro spirito, non ingabbierete mai la nostra libertà. Perché noi abbiamo qualcosa che voi non avete, e non avrete mai. Noi sappiamo ancora incantarci di fronte alla bellezza struggente della vita. Sappiamo camminare piano, per non fare rumore. Rimanere fermi, per non disturbare. Costruire con le mani immerse nella terra e gli occhi rivolti al cielo. Il nostro unico dio è lo stupore. Sappiamo trovare l’infinito riflesso in una pozzanghera. Siamo figli della luce, fratelli degli animali, piccole luci nella notte. Non ci avrete mai. Vi guizzeremo via dalle mani, come tanti pesciolini ribelli. Voi non avete idea, perché non avete immaginazione. Noi sappiamo accendere lo sguardo di un’altra creatura, portare amore dove c’era solo abbandono, e gioia dove c’era solo tristezza, e unione dove c’era solo vuoto e separazione. Voi non avete idea. Eppure vi dico, le nuvole giocano anche per voi nel cielo. E l’acqua si getta giù per rapide e cascate, anche per voi. Per voi, è anche il volo pazzo degli uccelli e il ronzio estatico delle api. Provate a fare una cosa, volete? Provate a osservare un uccellino mentre fabbrica il suo nido; la pazienza, la fatica, la sofferenza, la perfezione. Guardate tutto, dall’inizio alla fine, e poi ditemi: voi sapreste farlo? Sapreste costruire una simile meraviglia di ingegneria dove prima non c’era niente? Che diritto avete, allora, voi sulla vita? Voi non avete idea. Dovete tornare a edificare castelli di sabbia in riva al mare e tentare di difenderli scavando fossati; solo allora, potrete tornare a fare leggi e a governare gli uomini. Avete avuto maestri sbagliati – il denaro, il potere, la fama.

Gli unici maestri che possono insegnarvi qualcosa sono i bambini e gli animali. Andate a scuola da loro, e imparerete tutto ciò che c’è da sapere. Vi auguro quello che auguro a tutti coloro che si sono distaccati dalla terra, che l’hanno rinnegata; vi auguro di tornare a sentire, prima di capire. Sentire con tutto il vostro corpo, senza bisogno di alcun pensiero, di alcuna ragione. Di respirare e sentire. Semplicemente, sentire. La violenza cieca e ottusa che dimostrate mi sgomenta, ma non mi terrorizza; è parte del mistero, dell’incanto, della bellezza che mi contiene e mi sovrasta. Ho seppellito un piccolo fratello scoiattolo, pochi giorni fa nel bosco, e dopo anche una piccola sorella talpa; li ho deposti nell’erba, all’ombra. Voi avete mai seppellito un animaletto nel bosco? Fatelo, e poi, solo dopo averlo fatto, tornate a governare gli uomini. Altrimenti, non avrete mai idea di che cos’è la vita, di quanto sia sacra e inviolabile e assoluta. E non avrete mai idea del potere immenso che risiede nelle mani di chi quella vita ama e onora. Non ci avrete mai.

Potete vessarci, umiliarci, derubarci. Noi saremo sempre da un’altra parte rispetto a dove voi pensate di trovarci.

Apriremo scuole nei boschi e biblioteche nei prati. Sopravviveremo come tanti invisibili semi sotto la neve, e quando ci avrete dimenticati sbocceremo, e la nostra primavera improvvisa sarà la fine del vostro interminabile inverno.

Apriremo scuole nei boschi e biblioteche nei prati. Sopravviveremo come tanti invisibili semi sotto la neve, e quando ci avrete dimenticati sbocceremo, e la nostra primavera improvvisa sarà la fine del vostro interminabile inverno.

Pietro De Angelis – docente scrittore

Tra i sui libri::

https://www.libraccio.it/libro/9788832900989/pietro-de-angelis/scuola-a-scuola-contro-didattica-a-distanza.html

I bambini non imparano mai per qualcosa, per apprendere qualcosa; i bambini imparano sempre per qualcuno, per far felice qualcuno.”

Un breve estratto de “La scuola a scuola – Contro la didattica a distanza”, Castelvecchi editore.

CLICCA QUI  per ascoltare:

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

di Michele Giovagnoli

I giovani sono stati ricattati mettendo sul piatto proprio le cose che sono più belle, a quell’età: i luoghi d’incontro, le palestre, le università. Quella dei giovani è una frequenza particolare: una luce fresca, al servizio della verità. Dall’altra parte, invece, troviamo quelli che sono stati gli idoli dei giovani: questi cantanti, questi artisti, che a un certo punto sono totalmente spariti. Tutti lì, anzi, a inneggiare a questo processo di omologazione, questa lobotomia costante, questo dover accettare, “perché quella è la normalità”. Prendo le distanze da tutti quegli artisti che sono diventati famosi prendendo sotto braccio l’arte, e poi dimenticandosi di che cos’è, l’arte. Prima di tutto, l’arte è libertà. E quindi, un cantante che ha inneggiato alla libertà e oggi invece si schiera con chi vuole farci dimenticare che potenza può esserci, dentro la parola libertà, è un individuo che innanzitutto ha tradito l’arte, poi ha tradito se stesso, e poi ha tradito tutti quei giovani che lo avevano seguito perché, sicuramente, in lui sentivano una forza.

Screenshot

Quando si accumula una forza, bisogna prendersene la responsabilità. E a tutti questi artisti, che sono spariti nel nulla – non se ne sente uno, in un momento così critico, delicato, importante, dove bisognava dare veramente corpo a certe parole (prima fra tutte, la parola libertà)

Michele Giovagnoli
Michele Giovagnoli

– mando il più profondo invito affinché l’arte stessa porti giustizia. Un po’ come in tutte quelle forme di potenza che sono state sposate in funzione egoica, e poi si sono rivolte contro chi aveva compiuto quel gesto: la famosa ruota che poi schiaccia chi l’aveva adottata, perché ha voluto sfidare una salita troppo alta. Verso di voi, artisti assenti, va anche tutto il mio profondo disprezzo. Come ci ha insegnato un grande fratello, Nietzsche: nei confronti delle masse, di tutti quelli che seguono una corrente senza chiedersi perché, tutte quelle persone che non vogliono più farsi domande, che vogliono essere nutrite anche nel pensiero, ecco, nei loro confronti bisogna essere superiori “per disprezzo”, perché quel disprezzo è l’ombra dell’amor proprio che, invece, l’osservatore dirige su di sé.

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(Michele Giovagnoli, dichiarazione d’amore estratta dal video della tappa milanese del tour “Agorà d’Amore”, trasmesso in diretta su Facebook il 9 luglio 2021 da piazza Duomo. Scrittore e alchimista, Giovagnoli è autore di libri come “Alchimia selvatica”, “La messa è finita”, “Impara a parlare con gli alberi”. Conduce stage nei boschi in tutta Italia, stimolando i partecipanti a intraprendere percorsi di tipo alchemico, in piena sinergia con gli alberi. Nel 2020, esplosa la crisi Covid, ha fondato la community “Essere Solare”, che aggrega migliaia di individualità, decise a “rispondere” all’emergenza sviluppando talenti umani, messi in rete. Proprio il network “Essere Solare” affolla le tappe del tour “Agorà d’Amore”, pensato anche per stringere alleanze interpersonali in grado di mobilitare risorseinteriori, rompere l’isolamento sociale e sviluppare capacità empatiche, lungo un orizzonte che tende a disegnare una nuova umanità, libera da ogni ricatto e refrattaria a qualsiasi restrizione imposta).

https://cataniacreattiva.it/e-voi-cantati-spariti-avete-tradito-i-giovani/

di: (Redazione Catania CreAttiva.it)

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non approva che la vaccinazione contro il Covid-19 sia obbligatoria in nessun paese, anche se difende l’importanza dell’immunizzazione.”

Lo ha detto una portavoce dell’agenzia in risposta al fatto che diversi paesi stanno considerando di renderla obbligatoria. “In generale, l’OMS si oppone a qualsiasi vaccinazione obbligatoria“, ha detto la portavoce dell’OMS Fadela Chaib a una conferenza stampa. 
FONTE: https://www.ilcorriere.it/news/cronaca/55266/oms-no-al-vaccino-obbligatorio.html

Sabato 14 agosto 2021 – “L’Organizzazione Mondiale della Sanità, a cui l’Italia si è affidata nella gestione della Pandemia di Covid-19 da quando il 31 gennaio 2020 promulgò lo stato di emergenza, annunciato il giorno prima dall’Oms, si è detta contraria all’obbligatorietà dei vaccini anti Covid-19.

Probabilmente il Governo Draghi proseguirà come se nulla fosse nell’imposizione di una dittatura sanitaria ottemperando agli ordini della grande finanza speculativa globalizzata che promuove il Nuovo Ordine Mondiale.

Ma la presa di posizione della principale agenzia sanitaria del mondo resta un punto di riferimento nella battaglia culturale, civile e politica per chi, come noi, ama l’Italia e ha a cuore la vita, la salute, il benessere, la dignità e la libertà degli italiani.”

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(di Andrea Giuffrida)

Caro Luigi, 

questa mia per informarti che finalmente “…quei personaggi”, hanno trovato il loro autore.

Non puoi sapere ovviamente, ma qui ci sta una cosa che si chiama “digitale”.
Pensa … pur nella possibilità di essere chiunque, i tuoi “personaggi” sono riusciti a ritrovarsi tutti ed in egual misura intorno al QR CODE. È il nome dell’autore. Non è reale ma riesce a dare identità a molti. Non è incredibilmente meraviglioso? L’irreale crea identità reale.

Suvvia Luigi … neanche tu potevi immaginare che i tuoi personaggi arrivassero a tanto!

Sono tempi meravigliosi. Tempi in cui il vuoto non si riempie, restando sempre un’eterna promessa di spazio da colmare. Un’infinita speranza dove i personaggi lavorano per mantenerla tale, in nome di un futuro da creare ma che non deve mai arrivare. La grandezza è questa, caro Luigi, l’irrealtà che domina la realtà, eleggendo il nulla come suprema forma del fare.

Dovresti vederli i tuoi personaggi. Sono talmente evanescenti, che non ne comprendi più l’età ed il sesso. Ombre nella nebbia. Confusi ma precisamente cattivi. Dotati di un’infallibile mira nel colpire i loro bersagli, con impavido livore. Orgogliosi cecchini, infervorati di vittimismo “à la carte” quale espressione della più profonda depressione di cui, ovviamente non son colpevoli.

Sono meravigliosi i tuoi personaggi, caro Luigi. Non si accontentano di esser la classe eletta degli aperitivi. Sono ambiziosi e vogliono di più. Vogliono che il loro esser nulla gli consenta di dominare. Immaginano nel vuoto, pensano nel niente.

Luigi, dobbiamo dircelo, sono andati oltre le tue più rosee previsioni. Si sono geneticamente mutati, e temo che a breve non riusciranno più ad alzarsi dal letto, rimanendo sulla propria schiena.
Pensi sia il caso che ne parli con Frank*?

(*n.d.r.: Frank Kafka)