Archive for the
‘NOVEMBRE’ Category

3 Novembre 2021-

(di Marzia MC Chiocchi)

CON UN COMUNICATO STAMPA, INVIATO ALLA RAI, IL PD CHIEDE LA TESTA DI SIGFRIDO RANUCCI (GIORNALISTA E CONDUTTORE DI REPORT) CON L’ACCUSA DI DIFFONDERE TEORIE NO VAX. IL GRAN BALLO A CORTE, DEL REGNO DELLA NUOVA DITTATURA, STA CONTINUANDO IL SUO PERCORSO DEMONIACO, E LA TV DI STATO NE RAPPRESENTA IL SUO PIÙ SOLIDO BALUARDO. PER QUESTO, MI PIACE RICORDARE PIERPAOLO PASOLINI CHE, IN TEMPI NON SOSPETTI (ANNI 60 DEL SECOLO SCORSO) LO AVEVA BEN CAPITO!
QUESTO IL SUO PENSIERO
⤵️ “ La TV non è soltanto un luogo attraverso cui passano i messaggi, ma è un centro elaboratore di messaggi. È il luogo dove si fa concreta una mentalità che altrimenti non si saprebbe dove collocare.. È il luogo dove si fa concreta una mentalità che altrimenti non si saprebbe dove collocare. LA RAI, COSÌ FACENDO, STA MOSTRANDO IL SUO NERVO SCOPERTO, DI DEBOLEZZA E ASSERVIMENTO! LA DEMOCRAZIA, INVECE, VUOLE CHE, DI FRONTE AD AFFERMAZIONI DIVERGENTI, SI ISTITUISCANO MOMENTI DI CONFRONTO, NECESSARIO E IMPRESCINDIBILE PER FORMARE UN PENSIERO CRITICO CHE SIA IL PIÙ EQUILIBRATO E OBIETTIVO POSSIBILE. MA I RESPONSABILI DELLE BUGIE FIN QUI DIVULGATE, E DELLE ALTRE ANCORA DA DIFFONDERE, NON TROVANDO PROVE VERE PER DIMOSTRARE IL CONTRARIO, ATTACCANO SENZA ESCLUSIONE DI COLPI, CHIEDENDO LA TESTA DI COLUI O COLORO CHE HANNO AVUTO, E HANNO, IL CORAGGIO DI DIRE LA VERITÀ. LA CONCLUSIONE E’ CHE, QUESTI OMINICCHI, NON IMPARANO DALLA STORIA, E RIASSUMONO QUEGLI ATTEGGIAMENTI CENSORI DA “VENTENNIO”, IN CUI ERA PIÙ FACILE TAGLIARE LE TESTE O INCARCERARE! DISCUTERE, RAGIONARE, CONFRONTARE, SONO SOSTANTIVI IN VIA DI ESTINZIONE CHE, AL MOMENTO, SEMBRANO ESSERE SOLO INCHIOSTRO NERO SU PAGINE SBIADITE DI QUALCHE DIZIONARIO BLASONATO, CHE HA ACCOMPAGNATO I NOSTRI STUDI DI ADOLESCENTI!

Marzia MC Chiocchi

_______________________

NEL LINK IL COMUNICATO DEL PD IN ORIGINALE👇

https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2021/11/02/rai-pd-report-diffonde-tesi-no-vax-interrogazione-a-fuortes_389a7355-cee3-44d0-a30f-8b80a01e45ff.html

FONTE: Il Paragone.it

QUESTO IL TESTO A FIRMA PD “IN CHIARO”👇👇👇👇👇

“Lunedi sera su Report e’ andato in onda un lungo compendio delle piu’ irresponsabili tesi No Vax e No Green Pass. Su questo chiediamo un un chiarimento ai vertici Rai”, commentano così i componenti Pd della Vigilanza Rai facendo riferimento al “servizio “NON C’È DUE SENZA TRE”andato in onda su RaiTre Sedicenti infermieri, irriconoscibili e coperti dall’anonimato come se si trattasse di pentiti di mafia, che affermano di essersi infettati per responsabilita’ delle aziende farmaceutiche. Un sedicente collaboratore del Comitato tecnico scientifico’, anch’egli irriconoscibile e anonimo, che – prosegue sempre una nota dem – denuncia la totale imperizia dell’organismo su cui poggiano le decisioni politiche a tutela della salute pubblica dall’inizio della pandemia. Dubbi sull’efficacia dei vaccini, perplessita’ sulla durata della copertura degli anticorpi, affermazioni del tutto campate in aria sulla ‘larga frequenza di effetti collaterali dopo la somministrazione del vaccino anti Covid, speculazioni dietrologiche sul ‘grande business della terza dose’ detenuto da ‘multinazionali del farmaco’ concentrate solo a ‘accumulare enormi profitti con la perdita di efficacia della terza dose’, dubbi sulla efficacia del Green Pass e della sua eventuale estensione”. 
Per questo – concludono i parlamentari – abbiamo chiesto al Presidente e all’Amministratore Delegato della Rai, insieme al Direttore di RaiTre Franco Di Mare, se fossero a conoscenza dei contenuti del servizio summenzionato, se ne avessero avallato la diffusione, quali iniziativa intendono mettere in campo per ristabilire un livello corretto e veritiero di informazione sui vaccini anti Covid, sul lavoro del Comitato Tecnico Scientifico e sulle decisioni assunte dal Parlamento e dal Governo a tutela della salute pubblica dall’avvio dell’epidemia di Covid 19 e fino ad oggi”.

Stiamo toccando il fondo. Quando la televisione pubblica finalmente svolge la sua funzione, offrendo servizi che mostrano semplicemente le cose come stanno, o anche solo ponendo dei dubbi e proponendo questioni, il Pd è subito pronto a mettere il bavaglio. Non solo stanno togliendo il diritto a manifestare, adesso apertamente e spudoratamente, ma anche quello della libera informazione.

______________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere anche su👇

02 novembre 2021 – di Siciliani Liberi 

Siamo alle solite… niente di nuovo sotto il sole!

Ci riferiamo all’ennesimo tentativo di scippo ai danni della Sicilia e a favore delle regioni del nord Italia. Questa volta si tratta di Intel, il colosso californiano dei semiconduttori che vuole creare uno stabilimento in Europa. 

L’amministratore delegato di Intel, Pat Gelsinger, ha dichiarato che la società annuncerà le sedi di due nuovi importanti impianti di fabbricazione di chip dell’UE entro la fine dell’anno, prevedendo di spendere 80 miliardi di euro nel prossimo decennio nel continente. Il Governo sta preparando un’offerta molto dettagliata per quanto riguarda l’Italia con l’obiettivo di concludere un accordo entro la fine dell’anno.  Le sedi più accreditate al momento sono quella di Catania e di Torino e questo ha creato una guerra interna.

Il web si è scatenato. Molti accusano Giorgetti, il ministro dello sviluppo economico, di pressare per Torino e accusano il silenzio della politica siciliana incapace di difendere gli interessi dell’isola. La scadente politica siciliana, si legge in molti commenti, colpevole di mille misfatti, che da troppo tempo mal rappresenta e gestisce il territorio, continua a tacere e soccombere, mostrando un’ineluttabile incapacità di fronte ad un Governo e una politica nazionale che dell’emancipazione del Sud si riempie la bocca e basta. 

Il fatto che la Sicilia sia italiana almeno amministrativamente significa, tra le altre cose, che delega all’Italia la propria rappresentanza estera, quindi è il ministro dello sviluppo economico Giorgetti che va a rappresentare tutta l’Italia (anche la Sicilia) quando incontra Intel. Un ministro che dovrebbe rappresentare l’intera penisola dovrebbe avere una posizione imparziale e non parteggiare per una regione piuttosto che per un’altra o, al limite, dovrebbe protendere per quelle zone dove il tasso di disoccupazione è più alto e il Pil più basso, ATTUANDO QUINDI POLITICHE PEREQUATIVE PER ASSICURARE A TUTTI I CITTADINI LE STESSE OPPORTUNITÀ. Le cose invece non stanno così. Anche in questo caso siamo siciliani e dobbiamo pensare noi a risolvere i nostri problemi. Siamo italiani, però, quando c’è da dare il contributo al risanamento del debito pubblico italiano, anzi, in quel caso, siamo più italiani degli altri visto che siamo i secondi in termini assoluti per contributo un pelo sotto la Lombardia che però ha il doppio della popolazione siciliana (10.103.969 abitanti Lombardia Vs 4.968.410 abitanti Sicilia, dati 2019, fonte Wikipedia-ISTAT) e un PIL procapite più che doppio (€38.200 Lombardia Vs €17.400 Sicilia, dati 2019, fonte Wikipedia-ISTAT). 

Dati alla mano e alla luce dei fatti è conveniente per noi pagare un prezzo così alto per far parte dell’Italia?

Una riflessione questa che dovrebbe scatenare l’indignazione di molti.

Se vi chiedete perché le nostre infrastrutture non siano adeguate…

Se vi chiedete perché certi progetti, certi investimenti, certi eventi si pensino solo per alcune aree del paese, a certe latitudini…

Se vi chiedete perché Voi o i vostri figli siete costretti a cercare lavoro là, dove le infrastrutture vengono realizzate, dove i grandi eventi vengono organizzati, dove le imprese realizzano i loro progetti…

Non rispondete che la colpa è vostra, della terra dove siete nati, dei vostri conterranei incapaci di realizzare le stesse opere che ci sono al Nord (ricordate che sono proprio i nostri conterranei che con la loro forza lavoro contribuiscono alla realizzazione di quelle opere al Nord) 

La colpa è della classe politica e dirigente italiana che sceglie di investire in infrastrutture, eventi e progetti produttivi solo nella parte di territorio che per loro è Italia e la Sicilia per loro è periferia da emarginare rispetto agli interessi italiani. 

La colpa è della classe dirigente locale che non fa gli interessi dei siciliani ma cura gli interessi dei partiti nazionali da cui prende ordini.

La colpa è nostra nella misura in cui non le contrastiamo e non le puniamo quando nella cabina elettorale ne abbiamo l’opportunità.

Solo se convintamente TUTTI ci adoperassimo a costruire una classe politica, una classe dirigente e una comunità siciliana a sostegno di una forza siciliana, potremmo invertire la rotta e da periferia tornare ad essere CENTRO dei nostri INTERESSI.

N.B.: per chi non lo sapesse la  INTEL ha espresso interesse per investire in un impianto produttivo a Catania… ma a quanto pare il presidente di Confindustria e Giorgetti, ministro “padano” dello Sviluppo economico, non gradiscono e non intendono dare opportunità alle colonie.

________________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere anche su👇
https://cataniacreattiva.it/lintel-aprira-a-catania-siciliani-liberi-ennesimo-tentativo-di-scippo-ai-danni-della-sicilia/

02 novembre 2021 – di Pier Luigi Ciolli

La notizia viene riportata da LiberoQuotidiano:

Covid, il vaccino è svanito? Dramma in ospedale, le cifre-choc del contagio tra i sanitari 👇👇👇👇👇

https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/29274778/covid-vaccino-svanito-cifre-contagio-ospedale-operatori-sanitari.html

PANDEMIA: come avevamo richiesto devono effettuare i tamponi ai vaccinati nonché allestire tempestivamente un archivio informatizzato con l’obbligo a tutto il personale sanitario di inserire in tempo reale i dati dei contagiati, dei vaccinati, di chi esegue un tampone e/o un test sierologico, di chi viene ricoverate le cure che riceve, gli effetti collaterali dannosi che insorgono eccetera… in modo da consentire a tutti di valutare l’andamento della pandemia e gli effetti dei vaccini e dei provvedimenti limitativi nel contenerla.

Sul Green Pass basta leggere l’allegato
1 Pandemia Green Pass
e con l’occasione un consiglio: Informa tutti ma mai insistere con un cretino perché ti trascina al suo livello. (Pier Luigi Ciolli)

______________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere anche su👇

https://cataniacreattiva.it/pandemia-e-green-pass-il-vaccino-non-da-immunita-totale-serve-effettuare-i-tamponi-ai-vaccinati/

2 novembre 2021 – di Pier Luigi Ciolli

A partire dal 15 ottobre 2021, il green pass è diventato obbligatorio per tutti i lavoratori. Il Governo ha approvato due dpcm con le linee guida sui controlli del certificato. Per i lavoratori della Pubblica Amministrazione e per i lavoratori del servizio privato. Come sostenuto da molti autori, mezzi di controllo di tale natura, comunque, comportano il reale rischio “che misure temporanee di sorveglianza accettate inizialmente per limitati periodi emergenziali diventino progressivamente prassi e consuetudini delle nostre società, modificando i rapporti interpersonali e, soprattutto, il rapporto bio-politico dei cittadini con l’autorità e lo Stato” [1].

Il green pass appare, quindi, un dispositivo giuridicamente problematico sotto tre profili: sanitario, normativo, assiologico.

Il profilo sanitario

Sotto il primo profilo, il green pass appare difficilmente giustificabile per due ragioni: se il vaccino evita il contagio, il green pass appare inutile poiché la garanzia è offerta dalla somministrazione e non certo dalla certificazione; se, invece, il vaccino non evita il contagio, il green pass è inutile dal momento che anche il titolare del green pass potrebbe essere veicolo di infezione l come colui che ne fosse sprovvisto avendo entrambi la medesima carica virale [3].
È, dunque, illogico ritenere il green pass legato alla diminuzione del contagio e talmente necessario da potersi pretendere una restrizione dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti.

Il profilo normativo

Sotto il secondo profilo, posta la mancanza di una obbligatorietà generalizzata del vaccino anti Covid-19, sorge spontaneo chiedersi se l’utilizzo del green pass costituisca una forma di obbligo vaccinale di fatto [4].

L’obbligo introdotto tramite il green pass è un L modo per indurre la popolazione a vaccinarsi senza le cautele giuridiche opportune che sono necessarie in uno Stato di diritto, specialmente alla luce del principio personalistico che informa l’intera Carta costituzionale. L’articolo 32 della Carta fondamentale, infatti, stabilisce che “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”, chiarendo in modo inequivoco, che soltanto per legge dello Stato si può imporre un trattamento sanitario obbligatorio alla popolazione. L’obbligo vaccinale di fatto, a differenza dell’obbligo vaccinale di diritto, non tutela la popolazione poiché aggira il problema degli eventuali indennizzi per coloro che dovessero subire gli effetti collaterali della vaccinazione [5].

Emergono, infine, ulteriori profili di carattere sistematico.  Con l’approvazione del green pass si assiste ad un capovolgimento dell’ordine delle fonti e degli atti che fino ad ora ha contraddistinto il sistema giuridico italiano, per cui dalla sua entrata in vigore non sono più valutate l’effettività, l’efficacia e la legittimità di un certificato alla luce dei diritti fondamentali, ma sono l’effettività, l’efficacia e la legittimità dei diritti fondamentali valutate alla luce di un certificato con evidente stravolgimento di ogni gerarchia dei principi giuridici.

Il profilo assiologico

Sotto il terzo profilo, occorre chiedersi se si possono privare dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti alcuni soggetti per tutelare quelli di altri.
Santoro Passarelli, evidenziando il ruolo centrale del principio personalistico che informa la Costituzione, ha chiarito che la Costituzione contiene un lungo elenco di libertà, che non possono essere tolte alla persona e sono inviolabili da parte dello stesso Stato [6].
Per quanto la stessa Costituzione consenta delle limitazioni, non ammette anche le eventuali soppressioni, come pare fare l’introduzione del L Green pass che esclude dalle attività lavorative o ricreative chi è sprovvisto di una copertura vaccinale, in un contesto normativo che non prevede l’obbligo vaccinale anti Covid-19 come misura generalizzata di salvaguardia della pubblica incolumità.

Le misure anti-pandemiche, per quanto emergenziali o eccezionali, devono essere sempre incorniciate all’interno della struttura dello Stato di diritto, per evitare di essere essenzialmente
anti-giuridiche [7].

Note bibliografiche
[1] Carlo Blengino, Tecnologie di sorveglianza e contenimento della pandemia, in “Questionegiustizia”, 2/2020, p. 2
[2] A. R. Vitale, Del green pass, delle reazioni avverse ai vaccini e di altre cianfrusaglie pandemiche come problemi biogiuridici: elementi per una riflessione, Giustizia Insieme, 15 settembre 2021, disponibile all’indirizzo. https://www.giustiziainsieme.it/it/diritto-dell-emergenza-%20covid-19/1939-del-green-pass-delle-reazioni-avverse-ai-vaccini-e-di-altre-cianfrusaglie-%20pandemiche-come-problemi-biogiuridici-elementi-per-una-riflessione-di-aldo-rocco-vitale-%202?hitcount=
[3] Ibidem
[4] Ibidem
[5] Corte Costituzionale, sentenza numero 5 del 18 gennaio 2018. Si veda. https://www.federalismi.it/nv14/articolodocumento.cfm?Artid=35616. [6] F. Santoro Passarelli, Libertà e Stato, in Iustitia, 3/1957, p. 209 e ss.
Costituzione. [7] Tribunale di Reggio Emilia, sentenza numero 54 del 27 gennaio 2021. Si vedE] Tribunale di Reggio Emilia, sentenza numero 54 del 27 gennaio 2021. Si veda

http://agam- mi.it/dpcm-illegittimi-la-sentenza-n-54-del-27-1-2021-del-tribunale-di-reggio-emilia-alcune- riflessioni/

Fonte: http://www.studiocataldi.it/

Il green pass come problema biogiuridico https://www.studiocataldi.it/articoli/43047-il-green-%20pass-comeproblemabiogiuridico.asp#ixzz7B1zQpfkS

_______________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere anche su👇

https://cataniacreattiva.it/un-problema-bio-giuridico-pandemia-il-punto-sul-green-pass/

02 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.L.I.

Siete pronti?
Arriva l’ennesima “genialata” de…
il grande “drago”! Il “divin” banchiere! Il messer “mago” senza “bandiere”, ma delle grandi banche il “ragioniere”! insomma… colui che al popolo la mette nel…
 (M. Tomasello)

AGLI OTTENEBRATI CEREBRALI. MA LO CAPITE COSA STANNO FACENDO GLI “ ILLUMINATI” MASSONI? POSTA LA DOMANDA…DATEVI UNA RISPOSTA SE AVETE ANCORA I NEURONI A POSTO! MA DUBITO FORTEMENTE!!! A SEGUIRE, ECCOVI SERVITO UN’ALTRO PIATTINO SUCCULENTO!(Marzia Chiocchi)

Una stretta destinata a far discutere: oltre a non accedere a diverse attività, chi non ha il Green pass potrà dire addio al reddito di cittadinanza. Sì, perché chi percepisce il sussidio, cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle, deve partecipare ai cosiddetti Progetti utili alla collettività nel Comune di residenza. Si tratta di incontri dalla durata di almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. Per partecipare, va da sé, serve il certificato verde. Senza di questo il percettore risulterà “assente ingiustificato”, facendo scattare la decadenza del reddito di cittadinanza. 
Lo scrive il ministero del Lavoro nella nota dal numero 8526/2021: “Il beneficiario che non intende dotarsi del green pass si può suggerire di rinunciare al RdC per evitare la decadenza (in tal caso la nuova domanda può essere presentata dopo 18 mesi)”.

ItaliaOggi, che ha pubblicato la notizia, spiega anche che chi non ha il Green pass e perde il reddito grillino, potrà ripresentare la domanda soltanto quando otterrà il certificato, o quando la certificazione non sarà più obbligatoria per legge. Peccato però che proprio in questi giorni il governo stia discutendo sull’estensione del certificato verde. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, non esclude che questo possa accompagnare gli italiani nel 2022: sul tavolo la possibilità di rendere obbligatorio il Green pass fino a marzo o addirittura fino a fine estate.

Stesso discorso sullo stato di emergenza. Il presunto rialzo dei contagi, spingerebbe il governo a rivedere la data del 31 dicembre 2021. Ma gli ostacoli sono tanti: se l’esecutivo sceglierà di utilizzare lo stato d’emergenza anche nel 2022 dovrà infatti farlo con una norma primaria, non potendo più prorogare quello attuale con un semplice passaggio in consiglio dei ministri. E il Parlamento questa volta potrebbe far sentire la propria voce, respingendo l’estensione.

_______________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere anche su👇

https://cataniacreattiva.it/via-il-reddito-di-cittadinanza-senza-green-pass-la-drastica-svolta-del-governo-draghi/

La Redazione – 02 Novembre 2021

La terza dose di vaccino anti covid per ora viene somministrata alle categorie fragili e agli over 60, ma i contagi tornano a salire e l’ipotesi di un nuovo richiamo per tutti diventa sempre più probabile. Ma quanto dura davvero la protezione dei vaccini anti-Covid, e cosa sappiamo sull’utilità e la sicurezza del cosiddetto booster? Nella puntata del 1 novembre, in onda ieri alle 21.20 su Rai3, una troupe di “Report” e’ andata negli Stati Uniti, dove, con interviste esclusive ai commissari dell’Fda, l’agenzia regolatoria americana, ha raccontato gli interessi economici e le pressioni politiche che ci sono dietro una decisione che dovrebbe essere solo scientifica! QUESTO E MOLTO ALTRO SUGLI INTERESSI CHE RUOTANO INTORNO AI “VACCINI”.

A SEGUIRE LA PARTE DI PUNTATA DEDICATA ALL’ARGOMENTO. CLICCATE SUL LINK PER VEDERE E ASCOLTARE ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://www.raiplay.it/video/2021/11/Non-ce-due-senza-tre—Report-1112021–304e43cd-1b14-4b20-ae48-783f51cdc522.html?wt_mc=2.www.wzp.raiplay_dati

______________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere e ascoltare anche su👇

https://cataniacreattiva.it/a-reportrai-3-si-e-parlato-di-vaccini-e-degli-enormi-interessi-economici-che-ruotano-intorno-video/

02 Novembre 2021

Si chiama “Xgen Venture Life Science”, anche se al momento non è ancora operativo e attende le necessarie autorizzazioni della Banca di Italia e della Consob. Una volta ottenute, sarà un fondo comune di investimento alternativo di diritto italiano, mobiliare, di tipo chiuso, riservato, rientrante nella categoria dei fondi per venture capital qualificati”, e diventerà il nuovo impegno professionale di Federica Draghi, la riservatissima primogenita del presidente del Consiglio, Mario Draghi e della sua consorte, Serena Cappello.

Federica, da tempo, ha in parte seguito il fratello Giacomo in parte le orme del padre, diventando manager con una predilezione per il settore biochimico. D’altra parte si è laureata in biologia alla Sapienza, conseguendo un dottorato in biochimica, aggiungendo poi, un MBA in business administration alla Columbia Business school di New York. Cresciuta in una delle grandi famiglie della biotecnologia in Italia, Genextra, la primogenita di Draghi, ha fondato la scorsa primavera il gruppo Xgen partners di cui ha il 30% del capitale insieme a Daniele Timothy Scarinci (30%) e Paolo Fundarò (40%). Con la società, nel giugno scorso, è stata fondata anche la Xgen sgr (le quote sono le stesse) in attesa delle autorizzazioni ad operare, alla cui presidenza è stato chiamato Carlo Marchetti, che è anche consigliere di amministrazione della Fc Internazionale Milano (la squadra di calcio Inter) e della Colussi. Insieme hanno progettato il lancio del fondo Life science che, secondo verbale del consiglio amministrativo del 5 agosto scorso della sgr, avrà “una politica di investimento focalizzata su start-up e Pmi innovative. Saranno di alto contenuto tecnologico e/o in grado di definire nuove tecnologie, categorie e/o evoluzioni di prodotto nel settore life science, con particolare focus sulle imprese impegnate nello sviluppo e nella commercializzazione di nuove terapie, farmaci, dispositivi medici, applicativi diagnostici e soluzioni nel campo digital healthcare. Il Fondo, quindi, investirà nel farmaceutico e para-farmaceutico oltre che nel settore biotecnologico, ritenuti di vitale importanza anche dal governo presieduto dal papà. Bisognerà stare attenti ai possibili conflitti di interesse sempre in agguato, tanto più, che la nuova avventura finanziaria è stata decisa dopo lo sbarco di superMario a palazzo Chigi. 

Del fondo, come della Sgr, Federica è consigliere delegato e “Key manager”. Nella prima funzione, la delega principale ricevuta, è quella relativa alle relazioni istituzionali, anche se più specifiche del settore di investimento. La Draghi jr infatti, dovrà presentare al consiglio di amministrazione le opportunità da sottoscrivere, modificare o risolvere accordi di collaborazione con le imprese, le università, i parchi scientifico-tecnologici e i centri di ricerca” e, ovviamente, “gestire i rapporti” con le stesse istituzioni, “finalizzati allo sviluppo di opportunità e idee di investimento per i Fia (fondi di investimento alternativi) istituiti e gestiti dalla società”. Come Key Manager del fondo, Federica Draghi, avrà anche la delega sul personale, con il potere di fare assunzioni, di trasferire e licenziare gli eventuali dipendenti, e di pagare loro lo stipendio. Insieme agli altri soci dovrà anche “porre in essere ogni attività necessaria per promuovere e collocare le quote del Fondo” e “sottoscrivere ogni dichiarazione, atto o documento, nonché compiere tutte le attività e gli adempimenti, cui il Fondo, e la società di gestione del risparmio in qualità di gestore dello stesso, siano tenuti per legge nei confronti delle autorità di vigilanza, delle camere di commercio e in genere delle pubbliche amministrazioni dello Stato”. 
Resta solo da attendere l’ok di Bankitalia e Consob, che hanno ricevuto tutta la documentazione necessaria all’autorizzazione e devono solo dare il via libera o bocciare la richiesta, ipotesi possibile (sulla carta) ma assai improbabile.

FONTE: Il tempo

______________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere anche su👇

https://cataniacreattiva.it/affari-farmaceutici-per-federica-draghi-dove-investira-la-figlia-manager-di-supermario/

1 novembre 2021 – (di Co. Te. L.I., Comitato Tecnico Libera Informazione)

Queste cose si devono far sapere!
Queste notizie si devono condividere!
E se non lo fa il “main stream” o i vari “pennivendoli” di regime, allora lo facciamo noi, che saremo anche “unconventional”, ma che abbiamo a cuore soltanto la diffusione della verità.

https://youtu.be/z9J8HUvKawk

Leggi anche:

https://www.romait.it/nasce-rinascita-repubblicana-il-manifesto-dellon-francesca-donato.html?amp

Attenzione! “Rinascita Repubblicana” NON È un partito, ma solo un documento che esprime valori e obiettivi essenziali per ridare pienezza a libertà e democrazia: per leggerlo e aderirvi questo è il link:👇👇👇

https://t.co/NQIGaWcjef (Francesca Donato)

______________________

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere anche su👇

https://cataniacreattiva.it/europarlamentari-contro-il-green-pass-conferenza-stampa-in-opposizione-al-clima-repressivo-europeo/

ABOLIRE LA IMPOSTA/CANONE RAI

Un Governo dei cittadini, alla richiesta dell’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes di estendere il cosiddetto canone anche a telefonini, tablet e pc, lo avrebbe mandato a casa per non saper bene amministrare i milioni di euro che gli arrivano sia della imposta/canone RAI sia dalla pubblicità.

Non solo, ma, a mio parere, è da mandare a casa, soprattutto, perché non si è accorto che la pubblicità televisiva della RAI coincide con quella della Mediaset, costringendo così noi cittadini a non poter scansare il tartassamento pubblicitario, particolarmente odioso quando si avvale di animali e bambini.

Ma cosa ci stanno a fare i parlamentari del Movimento 5 Stelle che abbiamo votato per cambiare il sistema?

Parlo dei parlamentari del Favvanc…. ma che non riescono a uscire da un Governo che ogni giorno lo mette nel c… agli italiani, rendendoli più poveri e trascinando la nazione nella disoccupazione visto che prosegue il far entrare le merci basate sul DUMPING (Esportazione di merci a prezzi molto più bassi di quelli praticati sul mercato interno o su un altro mercato, oppure addirittura sotto costo, da parte di trust già padroni del mercato interno, generalmente condotta con l’appoggio dello Stato, allo scopo d’impadronirsi dei mercati esteri. Un Dumping sociale che consente il mancato rispetto delle leggi in materia di sicurezza, diritti del lavoratore e tutela ambientale, che consente a un’impresa di ridurre i costi di produzione e quindi di vendere le proprie merci a prezzi molto più bassi di quelli di mercato.) che ha fatto chiudere i nostri artigiani, le piccole e grandi industrie che erano la vera forza economica di una nazione.   Non solo, ma con l’arrivo di dette merci arrivano i relativi imballaggi (enormi rispetto alla merce) e che dobbiamo smaltire noi, pagando milioni di euro e/o subendo i relativi inquinamenti perché dispersi nell’ambiente.

Con l’occasione vi invito a intervenire quando qualcuno parla di rispetto dei diritti umani, domandandogli perché non interviene pubblicamente e ripetutamente per sollecitare gli italiani ad acquistare merci prodotte in Italia, evitando  di acquistare le merci a prezzi da Dumping e che non sono prodotte con le sicurezze previste per le merci prodotte in Europa. Solo in questo modo si tutelano gli italiani, l’economia nazionale e si difende chi in dette nazioni viene utilizzato come schiavo e/o con paghe da fame.

Apri www.insiemeinazione.com per scoprire cosa fare per partecipare a migliorare la nostra qualità della vita. (Pier Luigi Ciolli)

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Questo il comunicato dell’ADUC(Associazione Diritti Utenti e Consumatori) del 31 ottobre 2021:

L’amministratore delegato della Rai ha bussato cassa e vorrebbe estendere il cosiddetto canone anche a telefonini, tablet e pc (1). In diversi gli hanno fatto notare che “non va bene”. Ma Carlo Fuortes insiste. Occasione perché l’unico partito non al governo, Fratelli d’Italia, si è erto a difensore dello status quo di contribuenti e utenti tlc (2).

Nulla di cui stupirsi.

Informazione e intrattenimento di Stato (governo e opposizione) funzionano così.

Sembra che l’imposta/canone sia tra le più odiate dai contribuenti, immaginiamo, trasversalmente rispetto ai partiti che poi vengono mandati in Parlamento… ma questo non intacca il compatto partito unico padrone della Rai. Siamo quindi in uno dei casi in cui chi rappresenta gli elettori nelle istituzioni fa cose diverse da ciò che pensano e desiderano i propri elettori.
Nulla di cui stupirsi.
Riforme all’orizzonte a parte le richieste di soldi di Fuortes e – sempre il nostro – che dice di amministrare la tv di Stato senza farsi condizionare dai partiti… lui che è dov’è per decisione dei partiti? (4) Nulla.

Dobbiamo rassegnarci e, come fanno tante associazioni e simili, dimenticarci del problema in cambio di qualche boccone della torta? Anche perché in passato, visto che il Parlamento era sempre insensibile in materia e i cittadini avevano tentato dei referendum, questi ultimi non hanno dato effetto? (5).

No, non ci rassegniamo e rilanciamo per tre motivi:

– i danni dell’informazione e intrattenimento di Stato sono sempre peggiori in una società dove la mediaticità è dominante per consapevolezza, consenso e salute mentale di ognuno;

– i danni del trust/monopolio inquinano mercato mediatico e pubblicitario (unica fonte di introiti per i concorrenti Rai);

il Parlamento continua ad essere insensibile (o lo è col metodo FdI…) alle istanze dei cittadini e quindi è tempo di aiutarlo ad essere più attento e disponibile. Così come in questi ultimi e prossimi mesi è e sarà aiutato coi referendum giustizia giusta, cannabis, eutanasia e caccia. Referendum che nel metodo – la rivoluzione della raccolta firme con lo spid – sono diventati più accessibili, funzionali e consoni per l’aiuto degli elettori al processo legislativo.

Occorre quindi mettersi a studiare come, facendo tesoro del passato (5), dare il nostro contributo ad una informazione e un fisco non da sudditi.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
NOTE

1 – oltre a stornare dai “fondi canone” quelli che oggi finiscono al “Fondo per il pluralismo” (soldi dati a pioggia ad alcuni media):

https://tlc.aduc.it/rai/comunicato/canone+imposta+rai+pentola+dell+oro+che+tutti_33324.php

https://tlc.aduc.it/notizia/imposta+canone+rai+aumento+proposto+presidente+rai_138321.php

3 – “Leggendarie” le campagne di:

* Lega di Bossi/Salvini e quelle di Antonio Di Pietro;

* Alcuni giornalisti Rai che, per i loro problemi occupazionali, invitavano a non pagare il canone…

Tutte campagne di invito a non pagare, abbandonando a se stessi quelli che vi aderivano e che hanno dovuto poi far fronte da soli ad un Fisco ben legittimato nelle proprie pretese (penali di ritardato pagamento incluse).

https://www.repubblica.it/politica/2021/10/28/news/rai_il_piano_di_fuortes_il_nuovo_modello_allontanera_i_partiti_dalla_tv_ma_gia_oggi_i_politici_non_chiamano_piu_-324141644/

5 – Un referendum (abolizione canone) non passò il giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale perché fu tacciato di essere contrario alla legge (che non consente referendum in materia tributaria), un altro vide il consenso degli elettori ma era “solo” un consiglio per la privatizzazione della Rai.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere anche su👇

5 – Un referendum (abolizione canone) non passò il giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale perché fu tacciato di essere contrario alla legge (che non consente referendum in materia tributaria), un altro vide il consenso degli elettori ma era “solo” un consiglio per la privatizzazione della Rai.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere anche su👇

https://cataniacreattiva.it/allarme-salassi-imposta-canone-rai-anche-su-telefoni-tablet-pc-la-proposta-di-insieme-in-azione-referendum-per-libera-informazione-e-fisco-non-predatore/

Rinnovata la cassa integrazione Covid per terziario, artigianato, tessile, abbigliamento e pelletteria.

Blocco dei licenziamenti, la ‘protezione’ scade il 31 ottobre. Anzi no, resta fino al 31 dicembre. La questione riguarda i lavoratori di terziario, artigianato, piccole imprese e tre comparti industriali: tessile, abbigliamento e pelletteria. Per loro, infatti, il blocco dei licenziamenti sarebbe dovuto scadere il 31 ottobre, così come lo scorso 30 giugno era scaduto per i circa 4 miloni di lavoratori dipendenti dei comparti edilizia e industria.

Nel Decreto Fiscale dello scorso 21 ottobre, però, il Governo ha prorogato la cassa integrazione Covid e, di fatto, anche il blocco dei licenziamenti. Fino al 31 dicembre, infatti, i datori di lavoro potranno utilizzare ancora la cassa Covid (senza contributi addizionali): per un massimo di 13 settimane per le piccole imprese del terziario, commercio e artigiani, per un massimo di 9 settimane nei comparti tessile-abbigliamento-pelletteria. Ovviamente, se utilizzeranno l’ammortizzatore sociale non potranno licenziare (a meno di accordi collettivi con i sindacati, o casi limite come cessazione dell’attività e fallimento).

La decisione del Governo va letta come una sorte di ‘moratoria’ per affrontare questo periodo ancora caratterizzato dall’onda lugna della crisi Covid, utilizzando lo schema e gli strumenti che dal febbraio 2020 ad oggi hanno tutto sommato permesso di reggerne l’impatto economico-sociale. Rimandando alla fine dell’anno, con la legge di Bilanco 2022 e la riforma complessiva degli amortizzatori sociali, l’uscita dalla fase emergenziale.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere anche su👇

https://cataniacreattiva.it/blocco-licenziamenti-stop-totale-da-oggi-cosa-succede-adesso/