La regola delle “2G”, applicata in Austria da lunedì 8 novembre nella sua forma più lieve (tampone consentito per andare a lavorare ma non per accedere negli altri luoghi pubblici) e da lunedì 15 nella sua forma più severa (è consentito andare a lavorare ma subito dopo scatta il confinamento a casa, a parte le eccezioni della spesa essenziale e di una passeggiata), ha fallito. Dimostrarlo è semplice, il periodo di incubazione del virus varia da due giorni ad un massimo di 14 giorni (fonte ISS), anche se è noto che la maggioranza delle persone sviluppa sintomi Covid nella prima settimana, scrive Il Giornale di Udine.
Le due settimane di applicazione della nuova norma erano quindi un tempo sufficiente a vedere un’inversione di tendenza della curva epidemiologica, ma così non è stato.
Il dato riportato al 21.11.2021 dimostra che il numero dei contagi, nonostante il confinamento dei non vaccinati, è pressoché raddoppiato.
Le autorità austriache hanno preso atto dell’insuccesso e dal 22.11.2021 hanno imposto un lockdown generale che durerà 20 giorni. _______________________ [Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]
24 Novembre 2021-di Marzia MC Chiocchi – Redazione Co.Te.Li – grafica Monica Tomasello
ALLA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO BASTO’ IL BACIO DEL PRINCIPE AZZURRO PER SVEGLIARSI, GESTO ALQUANTO PIACEVOLE, STIMOLANTE E DI GRAN BENEFICIO; AL CORPO DI POLIZIA, INVECE, È STATO NECESSARIO ASPETTARE CHE, DA ANGELI PROTETTORI DEGLI ORGANI GOVERNATIVI, E CASTIGATORI DEL POPOLO CHE NON RISPETTAVA LE IMPOSIZIONI DI CONTE PRIMA, E DI DRAGHI ADESSO, VENISSERO DECLASSATI A PLEBE, A CUI SONO RICHIESTE UBBIDIENZA E ATTI SACRIFICALI, TRA I QUALI, ACCETTARE SENZA PROFERIR PAROLA, L’OBBLIGO VACCINALE PREVISTO.
E COSÌ, DOPO AVER SPESO IL RUOLO DI GIUSTIZIERI DELLA NOTTE, ECCOLI DALL’ALTRA PARTE DELLA BARRICATA, A DOVER DIRE NO, IN SENSO ASSOLUTO, AD UNA COERCIZIONE ANTICOSTITUZIONALE. MA DOVEVAMO ARRIVARE FINO A QUESTO PUNTO PER CAPIRE L’APPRODO SCELTO DAL GOVERNO FILO MASSONICO? BENVENUTI TRA NOI, CARI POLIZIOTTI! PENSAVATE DI ESSERE I PREDILETTI E UNTI DAL SIGNORE, SOLO PERCHÉ INGUAINATI IN UNA DIVISA? NO…PROPRIO NO! AI NOSTRI POLITICANTI LE PERSONE NON INTERESSANO, QUANTO INVECE AMANO DIVERTIRSI NEL FAR CREDERE COSE CHE POI SMENTIRANNO! PENSAVATE DI ESSERE RISARMIATI DA QUALSIASI OBBLIGO?
ADESSO AVANTI CON LE BARRICATE, COMINCIATE A STARE DALLA PARTE DEL POPOLO E AIUTATECI A LIBERARE QUESTO MERAVIGLIOSO PAESE DALLA DITTATURA DOLCE…PURTROPPO IN CRESCENDO FERALE!
ECCO COSA STA ACCADENDO ⤵️⤵️⤵️
In queste ore il governo Draghi sta per varare una nuova stretta verso i non vaccinati, con l’introduzione di un Super Green pass pensato per rompere ogni resistenza residua degli italiani. I sindacati di polizia hanno ribadito ancora una volta il loro no alle imposizioni a danno degli agenti. Con una lettera indirizzata al premier Mario Draghi, ai ministri Lamorgese, e Speranza e ai dipartimenti di pubblica sicurezza del ministero degli Interni, la Cosap (Coordinamento sindacale appartenenti alla polizia) ha sottolineato la propria contrarietà “all’obbligo vaccinale in generale e in particolare per la categoria che si fregia di rappresentare, gli operatori della Polizia di Stato”.
Nel mirino della Cosap, le ultime indicazioni sulla terza dose, che il governo punta a rendere obbligatoria per alcune specifiche categorie, accompagnate da studi che dimostrerebbero quanto sia fondamentale procedere il prima possibile a una nuova somministrazione. “Accade però che, leggendo i dati dell’ultimo Report esteso dell’ISS (Istituto superiore di sanità)” pubblicato il 7 novembre “emerge un dato di diverso tenore. In esso si evidenzia come vi siano stati 424 casi di persone non vaccinate ricoverate in terapia intensiva, dunque il 64% del totale. La restante percentuale è composta da persone che hanno già iniziato la profilassi vaccinale, avendo fatto almeno una dose. Anche a voler considerare solo i vaccinati con doppia o tripla dose (booster), essi rappresentano comunque il 33,8% dei casi”.
Sottolineando poi come la situazione delle terapie intensive nelle strutture ospedaliere italiane sia ancora buona, Cosap si è schierata a favore “della libertà di scelta se vaccinarsi o meno e tale diritto può concretamente essere esercitato solo se le informazioni vengono correttamente fornite, illustrando i vantaggi e gli eventuali svantaggi della vaccinazione diversificati per le diverse casistiche”. RISPOSTE CHE NON SARANNO MAI EVASE!!!
Citando poi uno studio dell’università di Newcastle secondo il quale “i guariti da Covid potrebbero essere danneggiati da un’eventuale vaccinazione: su 972 operatori sanitari che avevano contratto il virus, quelli che si sono successivamente sottoposti all’inoculazione hanno visto “aumentare i rischi di eventi avversi”.
In conclusione, “non si può tacere che allo stato attuale, valutando i numeri, cioè i ricoveri e l’occupazione delle terapie intensive, non appare assolutamente logica una normativa, di natura emergenziale, che imponga a determinate categorie l’obbligo vaccinale”.
Il sindacato Cosap si è detto contrario a tale scenario e ha diffidato il governo “dal prevedere per decreto l’obbligatorietà per i poliziotti che liberamente hanno scelto di non aderire alla campagna vaccinale. Altresì diffida dal porre in essere qualsivoglia provvedimento (ad es. sospensione dal servizio, cambio di mansione, blocco stipendiale…) che interessi il personale che si sottragga al paventato obbligo vaccinale”.
Fonte: Il Paragone
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24 Novembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi – Redazione Co.Te.Li
IN QUESTO PERIODO I NOSTRI POLITICANTI AL SERVIZIO DEL GLOBALISMO MONDIALE, STANNO DANDO IL MEGLIO DI LORO CON UNA SEQUELA DI ESTERNAZIONI, COME SE FOSSERO IN GARA TRA LORO, PER CHI DEVE METTERSI PIÙ IN EVIDENZA PER IDIOZIA. È COME SE FOSSE STATO LORO PROMESSO UN PREMIO (E COSÌ SENZA DUBBIO SARÀ), PER SBEFFEGGIARE E BARATTARE LA DEMOCRAZIA, LA VITA E L’INTEGRITÀ MENTALE DELLE PERSONE, PROTAGONISTI SCELTI DI UN GIOCO COME IL “MERCANTE IN FIERA”. UNA VERA FUCINA DI DERIVA AUTORITARIA BORDERLINE, DI BIPOLARITÀ DELLA PERSONALITÀ MANIFESTA…MA DI BASSISSIMO LIVELLO! TRA QUESTI, NELLO MUSUMECI, GOVERNATORE DELLA SICILIA.
LEGGETE, NEL RIQUADRO, COSA È STATO CAPACE DI DIRE!!!⤵️⤵️⤵️
NELLA STORIA MOLTI ARTISTI, SCRITTORI, POLITICI E GIORNALISTI SONO STATI AFFETTI DA TALI DISTURBI, MA LE LORO MANIFESTAZIONI SFOCIAVANO IN FOLLIA CREATIVA (VEDI CARAVAGGIO, BEETHOVEN, CHURCILL ETC…)…OGGI ABBIAMO IL PEGGIO DELLA RAPPRESENTAZIONE UMANA, INCARNATA SOPRATUTTO IN 4 OMINICCHI CHE RISPONDONO AL NOME DI MUSUMECI, TOTI, ZAIA E DE LUCA, SEGUITI DA IBRIDI LUOGOTENENTI GOVERNATORI, CHE OGNI TANTO FANNO SENTIRE IL LORO BELATO! SI AVETE CAPITO BENE…BELATO, PERCHÉ DI PECORE E PECORONI SI TRATTA, TUTTI AL SEGUITO DEL LORO PASTORE MASSONE DRAGHI.
MA LA SICILIA STA RISORGENDO E, IN POCO TEMPO, STA DIMOSTRANDO AL CENTRO NORD CHE COSA VUOL DIRE ANDARE OLTRE LA PIAZZA. QUALCUNO CRITICHERÀ LA MIA AFFERMAZIONE, MA, LA SICILIA, HA ALMENO COSTITUITO UN PIANO CONCRETO DI ATTACCO CON LA FONDAZIONE DEL “MOVIMENTO SICILIANO D’ AZIONE”, CHE RACCHIUDE MOLTE REALTÀ, UNITE DA UN UNICO INTENTO. E A CHI AVRÀ INTENZIONE DI SINDACARE SULLA COSA, RISPONDO…”I SICILIANI BUONI, PERBENE E ONESTI, STANNO DIMOSTRANDO CARATTERE E BUONA VOLONTÀ DI INTENTI! E RIBADISCO…CENTRO/NORD DOVE SEI?
IL GRANDE SCRITTORE SICILIANO SCIASCIA, CHE TANTO LUSTRO HA DATO ALLA CULTURA DEL NOSTRO PAESE, STIMATISSIMO E LETTO ANCHE OLTRECONFINE, SI STARÀ RIVOLTANDO NELLA TOMBA PER IL LIVELLO INFINO IN CUI STA CADENDO UNO DEI SUOI CONTERRANEI…IL NEGUS DI NUOVA GENERAZIONE…NELLO MUSUMECI…
AL TUO SPROLOQUIO MANCAVA NEL FINALE..IPSE DIXIT...MA PURTROPPO PER TE, NON TI CHIAMI CICERONE
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Report, nella puntata di lunedì 22 novembre, ha nuovamente affrontato il caso AstraZeneca e gli “effetti avversi” coma la Vitt (trombosi con trombocitopenia indotta dal vaccino). Claudia Di Pasquale, con la collaborazione di Giulia Sabella e Cecilia Andrea Bacci, è tornata quindi sulla questione del siero anglo-svedese con i suoi rari e inusuali effetti collaterali ed è ripartita da chi per primo ha cercato e individuato i pericolosi anticorpi anti-PF4.
A SEGUIRE I 30 MINUTI DI PUNTATA DEDICATI ALL’INCHIESTA ⤵️
Si tratta di Andreas Greinacher, l’immunologo tedesco di fama mondiale che già il 20 marzo scorso aveva tenuto una conferenza stampa internazionale per condividere le sue scoperte su come riconoscere i sintomi e come trattare i pazienti colpiti da questa sindrome. “Ma cosa è successo in Italia?”, si chiede Report. “Chi si è trovato davanti un paziente colpito da Vitt ha saputo sempre riconoscere i sintomi?”.
E poi, se si sapeva del rischio e si sapeva come trattarlo, perché nessuno è intervenuto subito? “Dal 20 marzo si sapeva che le reazioni avversedopo la prima dose di AstraZeneca colpivano le donne sotto i 55 anni e il professor Andreas Greinacher aveva anche scoperto come diagnosticarle e trattarle. Ha individuato i pericolosi anticorpi anti-PF4 e che gli eventi avversi potevano esseretrattati con immunoglobulina“, ha detto il conduttore Sigfrido Ranucci. Perché queste informazioni allora sono state diramate da Aifa dopo due mesi? Il problema è che nel frattempo ci sono stati gli Open Day – le giornate vaccinali aperte a tutti – compreso quello a cui partecipò Camilla Canepa, la ragazza morta poi proprio a causa della vaccinazione, vicenda per la quale fu sospesa e poi rivista la somministrazione del vaccino AstraZeneca.
IL SISTEMA PIANO PIANO STA CROLLANDO…
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Dopo sette mesi può finalmente riaprire la Torteria di Chivasso. Sono stati tolti ieri mattina i sigilli al locale di Rosanna Spatari nel pieno centro della cittadina. L’attività era chiusa al maggio scorso su richiesta della procura di Ivrea.
La Torteria di via Orti era diventata simbolo delle proteste contro le restrizioni imposte dal governo per contenere l’epidemia Covid nella primavera scorsa. Ai primi di maggio, dopo una serie di manifestazioni disobbedienti, iniziative e svariate violazioni delle normative, era scattato il sequestro dell’immobile.
Il dissequestro è arrivato questa mattina dopo la sentenza della Corte di Cassazione alla quale si era rivolta la titolare per ottenere la riapertura del locale.
La mia è sempre stata una battaglia di legalità. Se le leggi sono sbagliate, la disobbedienza civile non è solo legittima: è un dovere morale» dichiara soddisfatta Rosanna Spatari, la proprietaria della Torteria. Ed in merito al dissequestro del suo locale aggiunge: «Non c’erano i presupposti per obbligarmi a chiudere, la Costituzione è chiara. Io non ho voluto piegarmi alla dittatura e la legge è dalla mia parte. Non so ancora quando riprenderò a lavorare: ma certo non farò discriminazioni tra i clienti. Non chiederò loro il green pass. Chiunque voglia venire nel mio locale, è il benvenuto: il mio lavoro è accogliere le persone».
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L’on. Sara Cunial è intervenuta oggi in Aula per «perdonare i colleghi deputati per le «discriminazioni subite». L’intervento, richiesto sull’ordine dei lavori, è stato però subito interrotto dalla presidente di turno, Maria Edera Spadoni, che spiega: «Mi scusi onorevole ma il suo intervento non è sull’ordine dei lavori». La Cunial però continua: «Per un mese mi avete nominata anche se io non ero presente e chiedo di poter rispondere per un minuto alle accuse che mi sono state rivolte: io vi perdono anche se mi state discriminando, come state facendo con tutti gli altri cittadini». Quindi viene tolto l’audio a Cunial, che si trova, come da disposizioni stabilite dal Collegio dei Questori, nelle postazioni situate nelle tribune, riservate ai deputati e allestite per far fronte all’emergenza Covid. Cunial, infatti, pur potendo fare ingresso a Monteciotrio, non può muoversi “liberamente” ma deve rispettare rigide prescrizioni, a cominciare dalla presenza in Aula solo dalle postazioni delle tribune.
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23 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Byoblu
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria stiamo ormai convivendo con un continuo ribaltamento delle regole democratiche che prima conoscevamo. Nel momento in cui il Parlamento sembra essere sempre più esautorato dalla sua funzione legislativa ecco che i lobbisti riescono a trovare un ampio spazio per influenzare le decisioni politiche.
Schwab ricevuto a Palazzo Chigi
In questo senso è probabilmente da interpretare l’enigmatico incontro che si è svolto tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il misterioso ingegnere tedesco Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, la riunione annuale che raccoglie alcuni personaggi di spicco della politica e della finanza occidentale. Cosa si sono detti Draghi e Schwab?
La Presidenza del Consiglio ha pubblicato una nota informativa in merito, un testo piuttosto asciutto e sintetico che non soddisfa le domande legittime dei cittadini.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato oggi pomeriggio, a Palazzo Chigi, il Fondatore e Presidente esecutivo del World Economic Forum (WEF), Klaus Schwab. Il colloquio si è incentrato sul prossimo Meeting Annuale del WEF previsto a Davos a gennaio del 2022 e sui principali dossier globali oggetto anche della Presidenza italiana del G20, con particolare riferimento al tema della ripresa economica e sociale post pandemica.
È piuttosto paradossale che un incontro così importante, che riguarda evidentemente il futuro dell’economia italiana, venga liquidato con queste poche righe.
Un passo dell’agenda del Great Reset?
Che cosa si sono detti di preciso Draghi e Schwab? Hanno preso decisioni vincolanti per lo Stato italiano? C’è una trascrizione dell’incontro e se sì, perché non renderla pubblica? E soprattutto per quale motivo il Primo Ministro italiano ha deciso di accogliere il rappresentante di un’organizzazione privata come se fosse il capo di uno Stato?
Domande che necessitano di chiarimenti, soprattutto alla luce dell’ambiguità della figura di Schwab. Ricordiamo che l’ingegnere tedesco è infatti l’autore del saggio “Covid 19: The Great Reset”, in cui descrive il progetto già’ illustrato al precedente World Economic Forum. In pratica si tratta della riorganizzazione della società a seguito della diffusione del virus.
Chiusure delle attività e distanziamenti interpersonali, secondo Schwab, dovrebbero essere colti come una grande opportunità per avviare un processo di digitalizzazione esasperata, condita con un pizzico di ecologismo. Secondo l’ingegnere tedesco tale progetto dovrebbe quindi passare oltre le centinaia di migliaia di attività che saranno costrette alla chiusura, sia per le restrizioni che per la conversione ecologica forzata.
Un cittadino tedesco è liberissimo di ipotizzare la società del futuro che più desidera, tuttavia il problema sorge quando un individuo come Schwab, senza alcuna legittimità democratica, non solo cerca di influenzare le politiche occidentali attraverso un forum privato, ma addirittura chiede e ottiene udienza da un Primo Ministro.
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Nella seduta del 4 agosto scorso, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato vari provvedimenti, tra cui quello relativo al vergognoso aumento delle tariffe dei rimborsi agli ospedali pubblici per i pazienti Covid. Grazie al cosiddetto decreto DRG e Funzione Covid, adesso per ogni paziente Covid gli ospedali pubblici riceveranno un massimo di 3.713 euro al giorno a paziente per ricovero ordinario e 9.697 euro al giornoper ogni paziente che occupa il posto in terapia intensiva. Il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficialee ha fatto subito sgranare gli occhi a molti osservatori.
Qualcuno ha evidenziato che, se alle aziende conviene così tanto ricoverare per Covid, sarà assai probabile un aumento dei ricoveri nelle prossime settimane, perché il decreto è molto vantaggioso, e i rimborsi arriveranno “indipendentemente dal codice DRG della dimissione finale”.
QUESTO IL CONTENUTO DEL DECRETO costituito dai seguenti articoli:
articolo 1 – “Finalità, ambito di applicazione e durata”;
articolo 2 – “Determinazione dell’incremento tariffario massimo di riferimento per le prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti a pazienti affetti da COVID-19”;
articolo 3 – “Definizione delle funzioni assistenziali correlate all’emergenza Covid-19”;
articolo 4 – “Criteri generali per la determinazione della remunerazione massima della funzione relativa ai costi di attesa dei posti letto di ricovero ospedaliero per acuti per pazienti affetti da COVID-19”;
articolo 5 – “Criteri generali per la determinazione della remunerazione massima della funzione relativa ai costi di attesa dei reparti di pronto soccorso dedicati alla gestione dei casi accertati COVID-19 e dei casi sospetti COVID-19”;
articolo 6 – “Attività di controllo”;
articolo 7 – “Disposizioni transitorie e finali”.
Già questa mattina la notizia era stata annunciata dal tweet di DAVIDEBARILLARI, consigliere regionale del Lazio, che qui riportiamo ⤵️⤵️⤵️
Lo capiamo che in questo Paese serve unità di azione oltre che di intenti? Le piazze stanno esaurendo il loro compito.
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La credibilità della Regione FVG rischia di essere compromessa dopo la divulgazione del rapporto degli ispettori del Ministero della Salute sulla reale situazione dei posti letto di terapia intensiva della regione. La pensa così anche Walter Zalukar, consigliere Regionale FVG – Gruppo Misto. Al di là di critiche e commenti vari parlano i numeri, spiega Zalukar: gli 8 letti di terapia intensiva della Medicina d’urgenza di Palmanova rivendicati dall’Assessore alla Salute Riccardi non esistono, o meglio i letti ci sono, ma non sono di terapia intensiva, come da tempo denunciava l’AAROI – il sindacato degli anestesisti – a cui oggi il verbale dell’ispezione ministeriale dà pienamente ragione, sconfessando i numeri dell’Assessore, si legge su Friulisera.it
E vien da chiedersi se tutto ciò abbia procurato danni ai pazienti, ovvero se tali letti sono stati usati come veri letti di terapia intensiva, pur non avendone i requisiti, e quindi vi sono stati ricoverati quei pazienti molto critici che necessitavano appunto di essere curati in regime intensivo. E se sì con quali esiti?
Gli ispettori del ministero hanno anche accertato – tra l’altro – che nel Pronto soccorso di Palmanova vi era una pericolosa sovrapposizione dei percorsi covid e non covid con gravi rischi di contagio fra i pazienti, mentre a Gorizia è stata ravvisata una carenza di gestione dei flussi dei dati informativi a tutti i livelli su numero pazienti e posti letto disponibili. Ma da tutto ciò potrebbe derivare un altro grave danno per la comunità regionale, infatti risultando ora il numero complessivo di letti di terapia intensiva in FVG sensibilmente più basso di quello precedentemente dichiarato, la percentuale di occupazione dei letti di terapia intensiva si alza e si rafforza il rischio di finire in zona gialla, e poi arancione.
Forse sarebbe stato meglio impiegare tempo ed energie per potenziare i servizi piuttosto che propagandare posti letto inesistenti, confutando i dati dei professionisti, che sui quei letti ci lavorano ogni giorno. E un danno ancora più grave è inferto alla credibilità dell’istituzione regionale, poiché se vengono dati numeri fasulli sui posti letto di terapia intensiva – e se invece di riconoscere l’errore si tenta di coprirlo, il segnale dato ai cittadini è catastrofico. L’informazione è essenziale nella lotta al virus e la sua efficacia deriva in buona parte dall’autorevolezza della fonte da cui origina la comunicazione e ne attesta la trasparenza. Tale autorevolezza è stata ora intaccata e il danno che ne deriva è enorme, conclude Friuli Sera.
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23 novembre 2021 – (Fonte: Roma.it, di Lorenzo Villanetti)
Da quando è stato istituito, il Green Passè stato sempre al centro di numerose discussioni, tra chi è favorevole, e chi invece scende addirittura in piazza per combatterlo. In merito alla Certificazione Verde si è così ampiamente conversato, ragionato, anche animatamente, soprattutto sulla sua effettiva efficacia a contenere la diffusione del Covid.
Sentenza Passerini
In Italia, questa mattina (22 novembre 2021, ndr) è uscita la prima sentenza di riassunzione di un sanitario sprovvisto di Green pass. Adele Passerini, dell’Asl Roma H 6, è stata infatti, su ordine del Giudice del Lavoro del Tribunale di Velletri, dott. Giulio Cruciani, immediatamente ricollocata preso la Centrale Sats di Marino. Le motivazioni vertono sulla dignità personalee professionaledella dipendente, con la sospensione dal lavoro vista esclusivamente come un evento eccezionale.
“Provvedimento storico”
L’avvocato che ha seguito Adele Passerini, David Torriero, ne ha parlato in esclusiva al nostro giornale (ndr: Roma.it) rilasciando le seguenti dichiarazioni: “È un provvedimento storico perché è la prima riassunzione di un sanitario sprovvisto di Green Pass. Certamente – afferma – pone la giurisprudenza davanti a una riflessione. Per quanto riguarda gli altri sanitari nelle stesse condizioni della Passerini, è necessario valutare caso per caso”.
“La sospensione al lavoro dovrebbe essere un’extrema ratio”
In merito alla sospensione del lavoro vista come extrema ratio, Torriero dichiara: “L’Italia è una Repubblica che si fonda sul lavoro e pertantola sospensione dal lavoro dovrebbe essere un evento eccezionale, soprattutto se il diritto alla salute è garantito attraverso l’utilizzo dei cosiddetti tamponida fare ogni 48 ore, così come prevedono le normative vigenti”.
“Green Pass misura divisoria ma necessaria”
“Credo che ilGreen Pass – prosegue l’avvocato – sia una misura divisoriaperò necessariafino a quando la politica non faccia il suo corso, cioè non proponga delle misure di tipo alternativo. Per quanto riguarda la politica del Governo, ritengo che sia abbastanza confusionaria.Merita una visione programmata e diversa“.
“Obbligo vaccinale? Ecco cosa dico…”
“Ritengo l’obbligo vaccinale un’ipotesi astrattae allo stesso tempo una soluzione ottimale. Dal punto di vista pratico è inapplicabile perché non è possibile vaccinare in maniera coattiva le persone. È una soluzione ottimale dal punto di vista puramente teorico. Poi nel concretizzare questa proposta credo che ci siano dei problemi di tipo attuativo. Questo perché il nostro ordinamento impedisce l’utilizzo coatto dei vaccini. È un problema di tipo applicativo” conclude il legale.
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