A proposito dell’intervento di Luca Teodori, segretario nazionale del Partito 3V, ospite stamattina su La7 nel programma “L’Aria che tira” condotto da Myrta Merlino…:
“Vedere i volti schiumanti di rabbia, dei conduttori del mainstream è motivo di grande soddisfazione. Privi di argomenti e con ospiti “di parte” balbettanti, davanti ai dati ufficiali ed a relativi argomenti razionali, che mostrano l’inutilità della politica vaccinale.
Davanti alle loro telecamere, si comportano come i bambini che realizzano che la partita è finita e loro hanno perso. Non rimane loro che una rabbiosa stizza, che si pone come una pietra tombale sulla loro credibilità giornalistica. Il Mainstream soffre e si contorce come una bestia ferita, mentre la gente disgustata lo abbandona al suo giusto destino: la fine. Chiudono i programmi televisivi, mentre “i grossi nomi” fanno bella mostra di sé saltabeccando da una rete all’altra nel vano tentativo di rianimare un sistema.
propagandistico agonizzante. Non gli crede più nessuno, poiché sono lo specchio di un sistema governativo avariato. Potranno investire quanto gli pare in propaganda. A noi basterà continuare a fare ciò che facciamo da tempo: spegnerli. “L’aria che tira” non è più buona per loro, ridotti a blaterare in “un’Arena” dove si sentono solo i latrati della loro sconfitta. Hanno fatto male i calcoli. La gente è molto più consapevole e coraggiosa del previsto ed ha già sentenziato una condanna di colpevolezza. Le televisioni resteranno spente, e loro… passeranno alla storia come “quelli del mainstream”. (Andrea Giuffrida)
Vedere i volti schiumanti di rabbia, dei conduttori del mainstream è motivo di grande soddisfazione. Privi di argomenti e con ospiti “di parte” balbettanti, davanti ai dati ufficiali ed a relativi argomenti razionali, che mostrano l’inutilità della politica vaccinale. Davanti alle loro telecamere, si comportano come i bambini che realizzano che la partita è finita e loro hanno perso. Non rimane loro che una rabbiosa stizza, che si pone come una pietra tombale sulla loro credibilità giornalistica. Il Mainstream soffre e si contorce come una bestia ferita, mentre la gente disgustata lo abbandona al suo giusto destino: la fine. Chiudono i programmi televisivi, mentre “i grossi nomi” fanno bella mostra di sé saltabeccando da una rete all’altra nel vano tentativo di rianimare un sistema propagandistico agonizzante. Non vi crede più nessuno, poiché siete lo specchio di un sistema governativo avariato. Potrete investire quanto vi pare in propaganda. A noi basterà continuare a fare ciò che facciamo da tempo: spegnervi. “L’aria che tira” non è buona per voi, ridotti a blaterare in “un’Arena” dove si sentono solo i latrati della vostra sconfitta. Avete fatto male i calcoli. La gente è molto più consapevole e coraggiosa del previsto ed ha già sentenziato una condanna di colpevolezza. Le televisioni resteranno spente, e voi passerete alla storia come “quelli del mainstream”.
Per chi si fosse perso (e ha fatto benissimo!) questo “spettacolo”, ma gli fosse adesso venuta la comprensibile curiosità di sapere com’è andata, eccoVi i video (clicca sui link in blu per guardare):⤵️⤵️⤵️
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]
Antonio Martino, ex ministro ed economista, è tornato in TV a “QUARTA REPUBBLICA” per una una lunga intervista in cui, oltre a ricordare la sua carriera politica, essendo stato uno dei protagonisti negli anni della Seconda Repubblica, ha parlato della situazione in cui versa il nostro Paese, con uno sguardo al futuro. Tante le riflessioni in un’intervista, ruota libera, in diretta.
-“Quando mi dicono che sono euroscettico, sono felice:perché il meglio del pensiero umano viene dagli scettici”.
Martino ne ha per tutti. –“Il reddito di cittadinanza? È una imposta fraudolenta. Nessuno si chiede da dove vengono quei soldi: dalle tasche di altri italiani”. Ma è soprattutto sul green pass che, l’ex ministro,si esprime con fermezza.
Dice Martino:“Trovo assolutamente ingiustificata l’assurdità dell’obbligatorietà del green pass – spiega – sarebbe stato più semplice chiedere che venissimo marchiati a fuoco una volta che ci vaccinavano. Si sarebbe visto subito”. Parole durissime. E ancora: “Quando ci sono state le manifestazioni contro il green pass, che cosa hanno pensato di dire i quaquaraquà che dicono di governarci? Che erano degli squadristi fascisti”.
Continua Martino come un fiume in piena: “Ora, è probabile ci fossero esponenti di Forza Nuova fra i manifestanti. Ma saranno in totale due dozzine di nostalgici del fascismo: e questi avrebbero la capacità di mobilitare migliaia di persone per protestare contro il green pass. Dovrebbero tener presente che Allende non è stato defenestrato da quel cattivone del generale Pinochet, ma da quei santissimi camionisti cileni che per protestare contro le restrizioni hanno bloccato il Paese. I camionisti sono in sciopero non perché glielo hanno chiesto quelli di Forza Nuova, ma perché il green pass fa loro danno”.
Insomma: “la libertà è una cosa seria. E non può essere sacrificata neppure sull’altare del diritto alla salute. Il leader dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer – conclude Martino – ha fatto una dichiarazione che vorrei venisse considerata attentamente dal ministro Speranza: ‘Noi siamo per la libertà di scelta: ti vuoi vaccinare, ti vaccini; non ti vuoi vaccinare, non ti vaccini’. Questa è l’essenza del liberalismo”. IRONICA LA BATTUTA SUL MINISTRO SPERANZA, CHE TROVERETE ALL’INTERNO DEL VIDEO
OLTRE AD AVER TRASCRITTO QUESTA PARTE DI INTERVISTA, ABBIAMO RITENUTO OPPORTUNO PUBBLICARNE LO STRALCIO, PER ASCOLTARE DIRETTAMENTE LE PAROLE DI MARTINO.
VIDEO INTERVISTA A MARTINO, DA “QUARTA REPUBBLICA”. CLICCA SUL TITOLO PER AVVIARE IL VIDEO ⤵️⤵️⤵️
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Morti Covid – Si fa un gran parlare in questi ultimi giorni dell’aumento dei contagi da Covid 19 e di come ciò, secondo gli esperti, sia in diretta correlazione con la percentuale di non vaccinati. Ma è sufficiente consultare i dati sui decessi da Covid ultimi per venire a conoscenza di un dato choccante: tra i morti per coronavirus negli ultimi 30 giorni i vaccinati superano i non vaccinati. E questi dati ce li fornisce nientemeno che l’Istituto Superiore di Sanità.
Nell’ultimo Bollettino sulla sorveglianza Integrata Covid – 19 emesso per l’appunto dall’Iss il 5 novembre, si rende noto l’aggiornamento nazionale relativo “ai dati della sorveglianza integrata dei casi di infezione da virus SARS-CoV-2 riportati sul territorio nazionale”. Nel rapporto si denota come le nuove infezioni da virus SARS-CoV-2 in Italia siano in aumento, con l’incidenza settimanale a livello nazionale di 51 casi per 100.000 abitanti, rispetto a 41 casi per 100.000 abitanti della settimana precedente e si pone l’accento come l’incidenza sia maggiore nei casi della fascia dagli 0 ai 19 anni ecome si osservi “una maggiore incidenza di casi diagnosticati in persone non vaccinate”.
I dati reali
Ma leggendo accuratamente i dati senza lasciarsi, veniamo a conoscenza di cifre sorprendenti. Ad esempio, analizzato le cifre contenute nella tabella n. 3 del rapporto ISS denominata“POPOLAZIONE ITALIANA DI ETÀ >12 ANNI E CASI DI COVID-19 DIAGNOSTICATI, OSPEDALIZZATI, RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA E DECEDUTI NEGLI ULTIMI 30 GIORNI, PER STATO VACCINALE E CLASSE D’ETÀ”, apprendiamo che tra i morti da Covid negli ultimi 30 giorni, 423 erano vaccinati con doppia dose mentre 27 con una sola, per un totale di 450 morti. I non vaccinati morti per Covid, sono invece, 416. Questo significa che per la prima volta i morti da Covid privi di vaccino sono inferiori a quelli che, teoricamente, avevano una protezione garantita dal virus grazie al vaccino.
QUESTA LA TABELLA DELL’ISS ⤵️
Non solo: a questo dato si aggiunge il fatto che, nonostante si stia accelerando la vaccinazione sui minori, soprattutto i bambini, nel periodo tra il 18 e 31 ottobre non si è verificato nessun decesso per Covid nella fascia sotto i 19 anni. E’ facilmente comprensibile dalla tabella nel rapporto ISS denominata “Focus età scolare”:
“Nel periodo 18- 31 ottobre 2021, in questa popolazione sono stati segnalati 13.741 nuovi casi, di cui 84 ospedalizzati, 2 ricoverati in terapia intensiva”: non ci sono morti per Covid, dunque, nella fascia di età inferiore ai 19 anni, e ciò include anche i bambini con meno di 5 anni. Alla luce di questi dati risulta ancora più incomprensibile questa corsa forsennata alla vaccinazione per i minori. Questi dati, mostrano per la prima volta un trend che potrebbe indicare una perdita di efficacia della copertura vaccinale.
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16 Novembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi e Monica Tomasello – Redazione Co.Te.Li
TRA LE VARIE NOTIZIE CHE CI GIUNGONO, QUELLA CHE PUBBLICHEREMO A SEGUIRE… POTRÀ SEMBRARE UGUALE A TANTE ALTRE. MA IN REALTÀ PONE L’ACCENTO SU UN ERRORE COMMESSO DA MOLTI, CHE NON SI RENDONO CONTO DELLE CONSEGUENZE DEI PROPRI ATTI. TANTE FAMIGLIE, COLPITE DA EVENTI AVVERSI O DA LUTTI POST VACCINO, INIZIANO GIUSTE CAUSE CONTRO MEDICI, ENTI PREPOSTI O ALTRO, NON RENDENDOSI CONTO CHE, PRIMA DI SOTTOPORSI ALLA SOMMINISTRAZIONE DEL SIERO , HANNO FIRMATO IL MODULO DI CONSENSO, CON IL QUALE SI ASSUMONO TUTTE LE RESPONSABILITA’ SULLE POSSIBILE CONSEGUENZE! MA VI RENDETE CONTO CHE FACENDO COSI VI SIETE ROVINATI CON LE VOSTRE STESSE MANI? MA SU QUESTO SCRIVERÀ LA COLLEGA MONICA TOMASELLO. INTANTO INVITO I CONNAZIONALI ANCORA ANESTETIZZATI, AD AVVERTIRCI QUANDO INAUGURERETE NUOVAMENTE IL CERVELLO, PERCHÉ VI INVIEREMO UNA PIANTA COME NELLA MIGLIORE DELLE TRADIZIONI! (Marzia MC Chiocchi)
Adenan Jajov aveva appena 30 anni, e lascia una moglie e due figli piccoli. E adesso i familiari non si danno pace… La famiglia ha quindi incaricato un legale di fiducia per far chiarezza su quanto accaduto. La stessa Procura di Viterbo ha aperto una inchiesta, avviando un procedimento penale contro ignoti. Parti offese i familiari del giovane.
Non sono un avvocato… ma… lo sanno i signori familiari, verso i quali esprimo il mio più profondo e sincero cordoglio, che prima dell’inoculazione il loro caro ha firmato un foglio chiamato “consenso informato”? E che attraverso quel foglio, sostanzialmente, l’unico che si è preso la responsabilità di qualsiasi eventuale conseguenza post inoculazione è stato l’inoculato stesso, ovvero il loro caro?
Adenan Jajov aveva appena 30 anni, e lascia una moglie e due figli piccoli. E adesso i familiari non si danno pace… La famiglia ha quindi incaricato un legale di fiducia per far chiarezza su quanto accaduto. La stessa Procura di Viterbo ha aperto una inchiesta, avviando un procedimento penale contro ignoti. Parti offese i familiari del giovane.
Non sono un avvocato… ma… lo sanno i signori familiari, verso i quali esprimo il mio più profondo e sincero cordoglio, che prima dell’inoculazione il loro caro ha firmato un foglio chiamato “consenso informato”? E che attraverso quel foglio, sostanzialmente, l’unico che si è preso la responsabilità di qualsiasi eventuale conseguenza post inoculazione è stato l’inoculato stesso, ovvero il loro caro?
A me dispiace, e dico davvero! Ma come si può, dico io, assumersi una tale responsabilità e poi pretendere, nel caso di un qualsiasi evento avverso, che qualcuno ci ripaghi?
Ed è proprio qui che sta tutto il nocciolo della questione! Si può essere d’accordo o meno sull’efficacia del vaccino, ma se tu, Stato, mi ricatti (perché di questo si tratta! Di un becero e vile ricatto!) ed io mi inoculo solo per poter andare a lavorare ad esempio…, poi non è che posso pretendere chissà cosa! Allora che lo si renda obbligatorio questo siero “benedetto”!Così, quanto meno, se ci succede qualcosa, qualcuno pagherà per le conseguenze…
Tu Stato! Vuoi che io mi vaccini? Benissimo! Allora te ne assumi anche le responsabilità! Sennò è troppo facile! È fin troppo facile puntare il dito contro chi non ha alcuna idea su come potrebbe far campare la sua famiglia in caso di decesso, o come potersi pagare le cure nell’eventualità di un qualsiasi evento avverso grave! Non siamo tutti milionari come la maggior parte di queste viro-star da salotto televisivo o come tutti quei politici che basta uno schiocco di dita ed in caso di ricovero hanno tutto un entourage di medici a disposizione nella loro single room in clinica privata! Noi siamo solo dei poveracci! E non ce lo possiamo permettere! Ma proprio per questo non possiamo nemmeno permetterci di perdere il lavoro! E Voi… vili ricattatori, lo sapete bene questo! E su questo dunque vi basate per indurci ad inocularci di nostra “spontanea” volontà.
Fonte: Il Tempo, articolo di Antonio Sbraga)
“Dall’autopsia non sono emerse patologie in grado di provocare l’arresto cardiocircolatorio che ha stroncato il 30enne: tutti i suoi organi sono apparsi integri. Ora col nostro consulente medico attenderemo la perizia del Tribunale per vedere se vi sono eventuali correlazioni con la seconda dose del vaccino Pfizer, che gli era stata somministrata 3 giorni prima della morte”, annuncia l’avvocato Angelo Di Silvio, il legale della famiglia di Jajov Adenan. Così si chiamava il 30enne di origini macedoni ma residente a Piansano, in provincia di Viterbo, morto per un malore improvviso nel pomeriggio di domenica scorsa, a 3 giorni dalla seconda dose di vaccino. Stroncato mentre stava giocando a calcetto con i suoi amici del paese dell’Alta Tuscia. In un momento di pausa si è accasciato su una panchina e le manovre di rianimazione tentate disperatamente dai compagni sono state vane. Anche i sanitari, dopo 40 lunghi minuti di tentativi, si sono dovuti arrendere constatando il decesso del 30enne, che lavorava come boscaiolo.
La famiglia ha subito incaricato l’avvocato Di Silvio per cercare di fare chiarezza sulle cause della morte. Sul caso è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura di Viterbo, affidata al sostituto procuratore Michele Adragna, che ha avviato un procedimento penale contro ignoti, in cui risultano come parti offese i familiari del giovane. E ieri alle 15 e 30, al cimitero viterbese di San Lazzaro, sul corpo di Jajov è stata effettuata l’autopsia dal medico legale nominato dal pm Adragna, la dottoressa Benedetta Baldari. “Il medico legale – questo l’incarico nell’atto di nomina – deve individuare le cause della morte, i tempi e i mezzi, valutando altresì se procedere di propria iniziativa all’espletamento di altri atti che eventualmente appaiano necessari. Dica il consulente tecnico quale sia stata la causa e l’epoca della morte, tenendo conto del fatto che in data 04.11.2021 a Javov era stata somministrata la seconda dose di Pfizer; dica quant’altro utile a fini di giustizia; a tal fine analizzerà ogni documento in atti contenuto, con possibilità di accedere ad ogni altro ritenuto utile presso ogni soggetto, pubblico e privato”.
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HA INIZIATO LA SUA CARRIERA TELEVISIVA COME COMICO PARTECIPANDO AD UNA EDIZIONE DI “PRONTO RAFFAELLA” NEL 1982, SENZA NEPPUR FAR TROPPO RIDERE, IN QUANTO LA VIS COMICA NON È MAI STATA SUA COMPLICE. POI HA CONTINUATO CAMBIANDO TOTALMENTE STRADA, FINO AD ARRIVARE ALLA CONDUZIONE IMPEGNATA, SCHIERANDOSI MARCATAMENTE A SINISTRA SENZA OBIETTIVITÀ. PARLO DI FABIO FAZIO CHE, DURANTE LE SUE TRASMISSIONI DOMENICALI, RIESCE A DARE IL MEGLIO DI SEMPRE, IN QUALITÀ DI MEGAFONO DELL’AUTORITÀ GOVERNATIVA. UN MAGNIFICO IPOTETICO OUTSIDER POLITICO, SEMPRE ACCONDISCENDENTE, A PRESCINDERE, CON TUTTO CIÒ CHE RAPPRESENTA L’ISTITUZIONE, SENZA MAI UN CONTRADDITTORIO CHE POSSA SCALFIRE LA SUA IMMAGINE E DAL TONO COSTANTEMENTE SOMMESSO, COME SI CONVIENEAD UN BRAVO E MANSUETO SCOLARETTO.
ENTRANDO NEL DETTAGLIO ⤵️ Fazio ha fatto parlare il ministro Speranza in un estenuante soliloquio, soporifero e monocorde, come solo la sua voce sa trasmettere. Mai interrotto, mai contraddetto, mai una domanda fuori posto, probabilmente tutto concordato, senza far MAI emergere argomenti pungenti e scottanti, per non ledere la suscettibilità del borghese Speranza, ex allievo della prestigiosa e glaciale Università LUISS di Roma, che li programma tutti come robot radiocomandati.
L’elenco delle assurde domande ha previsto: – un parere sulla scelta di Singapore di far pagare le cure mediche ai non vaccinati.
– con successiva affermazione, come riportato da Francesco Borgonovo sulle pagine de La Verità: “Chi non si vaccina occupa gli ospedali portando via posti agli altri malati che non possono essere curati, sottrae i medici agli screening oncologici e altre cure indispensabili”.
– Un indottrinamento bello e buono quello di Fazio, convinto, nonostante la scienza ci dica il contrario, che soltanto i non vaccinati possano ormai rimanere contagiati dal Covid e trasmetterlo ad altri.
– E non è finita qui…ha avuto da ridire anche sui bambini. Testuali le sue parole “Non sappiamo se a scuola i nostri figli siedono accanto a ragazzi non vaccinati, andando così incontro a rischi per la salute”. Una caccia agli untori di memoria manzoniana, presentando i bambini come pericolosi appestatori sociali da escludere e confinare. In poche parole…UN ERODE DEI NOSTRI TEMPI…
Così, in una puntata di questa “imperdibile trasmissione” CHE TEMPO CHE FA” Il Duo Barzelletta ( sempre Fazio e Speranza di cui sopra), si sono anche rallegrati della strada intrapresa dall’Italia, confermando la durezza delle nostre restrizioni, senza eguali in Europa. Come mai, viene da chiedersi, in tutto il Vecchio Continente soltanto noi abbiamo scelto di adottare un Green pass così restrittivo, che impedisce addirittura di lavorare ai non vaccinati?
CREDO CHE A BREVE SODDISFEREMO LA NOSTRA VOGLIA DI RISPOSTE. SAPPIANO CHE OGNI REGIME CHE SI RISPETTI, HA AVUTO I PROPRI SEGUACI E DIVULGATORI, RICOPERTI DI PRIVILEGI E ATTENZIONI PER AVER SPOSATO LA CAUSA MA, ARRIVATO AL CAPOLINEA, LA NUOVA BREZZA LI HA SEMPRE CACCIATI. GODETE ADESSO SERVI E SERVETTE FINCHÉ VI È PERMESSO, PERCHÉ POI…ACTA EST FABULA ( LO SPETTACOLO È FINITO).
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16 Novembre 2022 – di Marzia MC Chiocchi e Redazione Co.Te.Li – Fonte: il Mattino di Padova
IN CUOR SUO, COME ALTRI ILLUSTRI COLLEGHI, E’ STATO SEMPRE PIENAMENTE CONSAPEVOLECHE SAREBBE ARRIVATO UN PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE A PROPRIO CARICO, PER L’IMPEGNO PROFUSO NELLO SMASCHERARE SCIENTIFICAMENTE IL DISEGNO DIABOLICO DELLA SPERIMENTAZIONE SULL’UOMO, DI UN SIERO FALSAMENTE DENOMINATO VACCINO. E IL DOTT. RICCARDO ZMUSKI, MEDICO E SINDACO DI SANTA LUCIA DI PIAVE IN VENETO, HA PAGATO IL PREZZO PIÙ’ ALTO IN TUTTA QUESTA VICENDA…LA RADIAZIONE DALL’ALBO DELL’ORDINE DEI MEDICI!!! IL GOVERNO PIÙ FASCISTA E NAZISTA IN EPOCA “DEMOCRATICA”, HA FATTO UN’ALTRA VITTIMA! Il PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE È STATO PIÙ RADICALE E DEFINITIVO RISPETTO A QUELLO INFLITTO AD ALTRI SUOI COLLEGHI, AL MOMENTO SOLO SOSPESI DALLA PROFESSIONE. MA, CON TUTTA PROBABILITÀ, DIETRO QUESTA DRASTICA DECISIONE, PIÙ CHE IN ALTRI CASI , C’È LA POLITICA. SZMUSKI, NON È SOLO UN MEDICO MA ANCHE UN SINDACO, RUOLO ALTAMENTE SENSIBILE ED EFFICACE PER LA COMUNICAZIONE AD AMPIO RAGGIO, RISPETTO AD UN MEDICO SCONOSCIUTO AGLI OCCHI DELL’OPINIONE PUBBLICA.
SOLO NELLE MIGLIORI DITTATURE SONO STATI RESI INOPEROSI VALIDI PROFESSIONISTI, PER AVER FATTO COSCIENZIOSAMENTE IL PROPRIO DOVERE. UNA STORIA TANTO ASSURDA QUANTO IL TRUMAN SHOW IN CUI STIAMO VIVENDO! MANCA SOLO CHE, UNA MATTINA AL NOSTRO RISVEGLIO, SI RIVEDA NUOVAMENTE APPOSTO SUL TRICOLORE IL FASCIO LITTORIO
E COME RECITA UN ANTICO ADAGIO “CI RIVEDREMO A FILIPPI…”
In quaranta anni di onorata carriera. Riccardo Szumski ha curato e salvato centinaia di pazienti ammalati di C-19 con pochi farmaci efficaci e sicuri. Ha visitato personalmente a casa i suoi pazienti, macinando chilometri e chilometri al giorno, quando la maggioranza dei suoi colleghi se ne stava chiusa nel proprio studio, facendo diagnosi al telefono.
Riccardo Szumski si è schierato sin da subito contro l’inoculazione di massa di un ritrovato sperimentale e contro l’introduzione del tutto antiscientifica di un lasciapassare sanitario. È stato radiato dall’ordine dei medici! la sua colpa è di aver onorato il giuramento di Ippocrate, di aver curato in scienza e coscienza e di aver salvato centinaia e centinaia di vite umane.
Interdetto dalla professione medica, potrà presentare ricorso. Gli vengono contestate cure domiciliari contro il Covid e certificati di esenzione al vaccino per i suoi pazienti.
A detta dell’Ordine dei Medici, il suo comportamento violerebbe le norme deontologiche della professione medica. Tra i comportamenti che sarebbero stati oggetto di valutazione il ricorso alla prescrizione di cure domiciliari contro il Covid e una serie di certificati di esenzione alla vaccinazione da lui redatti per alcuni insegnanti in Friuli.
I suoi pazienti, appresa la notizia, si sono da subito schierati in un comitato in suo onore, in segno di gratitudine e riconoscenza.
Per approfondire clicca sul link ⤵️
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15 novembre 2021 – SPECIALE di Marzia Chiocchi e Monica Tomasello– Redazione Co.Te.L.I.
Il Report che vi proponiamo ha richiesto un lavoro di ricerca attento e scrupoloso nel valutare prima, e nel trascrivere poi, con una comunicazione fruibile, studi complessi e dati, che riteniamo doveroso far conoscere, a coloro che ne vorranno entrare in possesso e che, sottolineiamo, sono stati fino ad oggi nascosti da giornali, radio e Tv, pilotati e comprati dalla politica.
Uno speciale report sulle autopsie eseguite sui corpi dei deceduti poco tempo dopo l’inoculazione del vaccino. Di grande risonanza, il resoconto presentato qualche giorno fa, nel corso di una conferenza a Bolzano, che noi pubblichiamo in questa inchiesta, racchiudendo anche informazioni poco conosciute ai molti.
Inoltre, è nostro privilegio, e di questo ringraziamo il giornalista Maurizio Bolognetti, pubblicare per l’occasione tre sue audio interviste al Prof. Paolo Bellavite, medico di fama e fedele al giuramento di Ippocrate, per Radio Radicale che, ahinoi (perfino lei!), l’emittente radiofonica, non ha mai voluto trasmettere! Ma dal momento che il tempo è galantuomo, i tempi si sono rivelati maturi per diffondere tutto ciò, con l’intento di scoperchiare il Vaso di Pandora colmo di bugie.
Conferenze e interviste censurate: gli studi di Burkhardt e di Lang tacciati di “infondatezza” e “mancanza di metodo”; le interviste di M. Bolognetti a Paolo Bellavite, mai mandate in onda da Radio Radicale e lasciate a marcire in archivio… NOI ABBIAMO RACCOLTO TUTTO QUESTO “MATERIALE INCRIMINATO”(Scritto, Video ed Audio) PERCONDIVIDERLO CON CHI HA FAME DI VERITÀ E SETE DI DEMOCRAZIA.
Buona lettura, Buona visione e Buon ascolto!
Il 20 settembre 2021, presso l’istituto di patologia di Reutlingen, in Germania, si è tenuta la presentazione dei risultati delle autopsie di otto persone morte dopo la vaccinazione Covid-19.
Le analisi istologiche sono state effettuate dai patologi Prof. Dr. Arne Burkhardt e Prof. Dr. Walter Lang. I risultati confermano la dichiarazione del Prof. Dr. Peter Schirmacher che su più di 40 cadaveri da lui sottoposti ad autopsia che sono morti entro due settimane dalla vaccinazione Covid-19, circa un terzo è morto in rapporto causale con la vaccinazione (fonte).
I dettagli microscopici dei cambiamenti dei tessuti sono stati mostrati durante la conferenza stampa in diretta streaming.
Qui il link alla conferenza stampa di 2,5 ore censurata su YouTube: ⤵️
👆👆👆SI TRATTA DELLA CONFERENZA DI LUNEDÌ 20.09.2021 SULLE CAUSE DI MORTE DOPO LA VACCINAZIONE COVID 19 & COMPONENTI NON DICHIARATI DEI VACCINI COVID 19
Riportiamo qui in sintesi, i punti presentati dal gruppo di ricercatori nella discussione:
I sospetti effetti collaterali dei vaccini: Fenomeni autoimmuni: Sindrome di Sjoergren, Hashimoto, entrambe malattie molto rare, circa 1:100.000 – il fatto che compaiano in un collettivo di 8 pazienti è etichettato come “estremo”; – Riduzione della capacità immunitaria – Influenza sulla crescita del cancro (accelerazione) – Danno vascolare: Endotelite, Vaskulite, Perivaskulite – Agglomeramento degli eritrociti.
Ilinfociti impazziscono: – Iperlassi e attivazione degli organi linfatici con distruzione (fegato, polmone, ghiandola tiroidea, ghiandola salivare) – eplezione degli organi linfatici con riduzione della capacità immunitaria.
Presenza di corpi estranei nei vaccini e nelle cellule: – Micro-embolia nel polmone – Depositi di metallo (materiale marrone), macro-cellule, sospetta particella di acciaio inossidabile – Sospetta che la causa di ciò siano le iniezioni senza aspirazione, ovvero l’iniezione in vena.
I decessi causati dalle vaccinazioni non sono sufficientemente registrati dal nostro sistema, quindi molti vengono persi.
Alla conferenza stampa sono stati presentati anche irisultati dell’analisi dei campioni di vaccino Covid-19 da parte di un gruppo di ricerca austriaco, che coincidono con le scoperte di scienziati del Giappone e degli Stati Uniti.
Nel vaccino pare siano stati trovati componenti contenenti metallo non dichiarati.
I risultati degli studi portano a chiare evidenze di danni alla salute provocati proprio dai vaccini (infertilità, tumori, cancro, malattie autoimmuni, cardiache, ecc) dovuti alle modifiche genetiche dell’RNA virale presenti nei c.d. vaccini. Per tali motivi, a detta di tali professori, occorrerebbe prendere in considerazione la sospensione delle vaccinazioni Covid-19.
Per opportuna conoscenza: chi sono i prof. Burkhardt, Lang, Bergholz, Schirmacher? Prof. Dr. Arne Burkhardt
Il Prof. Dr. Arne Burkhardt è stato docente presso le università di Amburgo, Berna e Tubinga, nonché alle cattedre ospiti/visite di studio in Giappone (Nihon University), USA (Brookhaven National Institute), Corea, Svezia, Malesia e Turchia. Ha diretto l’Istituto di Patologia di Reutlingen per 18 anni e poi ha lavorato come patologo. Il Prof. Burkhardt ha pubblicato oltre 150 articoli in riviste specializzate e come contributi a manuali. Ha anche certificato istituti patologici.
Qui altri dettagli sul profilo medico professionale ( LINK👇👇👇)
_______________________ A seguito di tale conferenza stampa, Mario Tiboni, coordinatore nazionale dell’organizzazione politica “Italia nel cuore”, ha divulgato, in data 1 ottobre, un comunicato urgente in cui si chiedeva al MIC di informare subito Draghi, Speranza e l’Aifa dei risultati di tale studio.
Riportiamo integralmente di seguito tale comunicato. ⤵️
Riportiamo a seguire il contenutointegrale dell’articolo pubblicato dal quotidiano on-line “francesoir fr” sul risultato di dieci autopsie effettuate su sei tedeschi e quattro austriaci, tutti deceduti in seguito alle iniezioni: “Supportato dai professori Sucharit Bhakdi e Stefan Homburg e dalla Corona Auschuss di Reiner Fuellmich, un nuovo istituto di medicina legale ha tenuto la sua prima conferenza stampa lunedì per presentare le prove ora disponibili sugli incidenti mortali che potrebbero aver provocato le cosiddette iniezioni anti-covid. Secondo un rapporto pubblicato sul bollettino tedesco Corona Transition, i professori Arne Burkhardt e Walter Lang, patologi forensi, hanno presentato lunedì 20 settembre a Reutlingen i risultati di dieci autopsie effettuate su sei tedeschi e quattro austriaci, tutti deceduti in seguito alla iniezioni. Le autopsie sono il risultato di uno sforzo collaborativo guidato da diversi esperti forensi in Austria e Germania; ulteriori autopsie sono ancora in corso di valutazione. Sono stati eseguiti su richiesta formale delle famiglie. Dei dieci decessi, sette sono “probabilmente” legati alle iniezioni, di cui cinque “molto probabili”. Per gli ultimi tre casi, uno resta da valutare, un altro sembra essere “una coincidenza”, e per l’ultimo il nesso “è possibile ma non certo”.
Accompagnati a Reutlingen dal Prof. Werner Bergholz, esperto di qualità, responsabile del monitoraggio del loro lavoro, il Prof. Burkhardt e Lang hanno riassunto le conseguenze delle iniezioni come una “crisi di follia dei linfociti”(Lymphozyten-Amok). I linfociti sono un sottogruppo di globuli bianchi associati a reazioni immunitarie. I fattori principali di questa crisi di follia dei linfociti che hanno osservato sono questi:
1. Eccessiva reazione immunitaria con rischio di malattie autoimmuni(in inglese, “self-to-self attack”).
2. Eccessiva produzione di linfociti (iperplasia).
3. Aspetto dei linfonodi in organi dove non dovrebbero essere localizzatise non per esercitare un’azione distruttiva (nel fegato, nei polmoni, nell’utero, nella ghiandola tiroidea, nelle ghiandole salivari ecc.). E anche, un“destocking” (Esaurimento) degli organi linfatici, che riduce le capacità immunitarie esterne. Durante queste autopsie, i due patologi forensi si sono confrontati con profili di malattie fino a quel momento sconosciuti a loro. Particolarmente strano e inaspettato,il dottor Arne Burkhardt ha scoperto tre malattie autoimmuni estremamente rare durante queste autopsie: la sindrome di Sjögren, la vasculite leucoclasmica della pelle e la malattia di Hashimoto.
Per quanto riguarda la miocardite linfocitaria, la diagnosi più comune, è difficile da rilevare anche al microscopio e spesso interpretata come un semplice infarto. Attualmente in esame: il rischio di morte post-vaccinale causata da patologie endoteliali, vasculiti, perivasculiti, agglutinazione eritrocitaria, ecc. Il Prof. Bergholz, esperto di qualità, ha spiegato come il termine “probabilità” debba essere inteso in questo specifico contesto.
Negli ultimi anni in Germania, la morte di solo 20 persone è stata collegata alle vaccinazioni. D’altra parte, tra gennaio e luglio 2021, vale a dire dal lancio della campagna di iniezioni anti-covid, in Germania sono state somministrate da 80 a 90 milioni di iniezioni, seguite da 1.230 denunce di morte come incidenti da vaccino. Quindi questo è almeno dieci volte il numero di morti rispetto ai vaccini convenzionali, per non parlare delle decine di migliaia di incidenti vaccinali che non hanno provocato immediatamente la morte.
Gli scienziati forensi hanno osservato che il Paul Ehrlich Institute, responsabile della registrazione degli incidenti vaccinali in Germania, rende molto difficile l’accesso a dati precisi, anche per uno specialista, a differenza della farmacovigilanza norvegese o britannica. I medici legali hanno mostrato molte diapositive; alcuni hanno corpi estranei depositati nel tessuto, come l’acciaio. I produttori hanno risposto che l’acciaio viene utilizzato nelle protesi, che considerano inaccettabile.
Si ricorderà che uno dei primi ad eseguire autopsie fu il prof. Klaus Püschel di Amburgo: a seguito di queste autopsie, concluse che la stragrande maggioranza delle persone che aveva autopsiato, teoricamente morte di “Covid-19”, era infatti deceduta per altre patologie. Supportato dal Prof Dr Sucharit Bhakdi e dalla Corona Auschuss di Reiner Fuellmich, il Prof Burkhardt ha accettato nel luglio 2021 di dirigere questo lavoro all’interno di un’associazione del tipo 1901 Mediziner und Wissenschaftler für Gesundheit, Freiheit und Demokratie, eV “(MWGFD – medici e scienziati per la salute, Libertà e Democrazia) perché “mai in tutta la storia della medicina (…) si è verificato un numero così grave di incidenti e di decessi in prossimità del momento della vaccinazione”.
Questo in sintesi il grave contenuto della Conferenza Stampa dei professori Arne Burkhardt e Walter Lang in ordine al quale non potevano non esimerci di inviare al Ministro Speranza, al Presidente del Consiglio e al Presidente AIFA una PEC affinché venga urgentemente verificato e valutato il lavoro dei patologi forensi, e venga immediatamente sospesa la campagna vaccinale.”
Parte la censura e la “difensiva” (o “offensiva”?) di regime.
Cosa è successo nel frattempo da allora? Purtroppo quasi nulla…, a parte qualche breve servizio volto a “salvarsi la faccia” ed a “mettersi in pace la coscienza”, abbiamo per lo più assistito alla solita “difensiva” di “regime”, volta a “smontare” tali studi, etichettandoli come “fake news” in quanto “I dati sono infondati” e “la ricerca risulta priva di metodo”, come si può leggere ad esempio in questo articolo di Open ⤵️
Stavolta, oltre al Prof. Dr. Arne Burkhardt, è stato presente come relatore anche il prof. Paolo Bellavite.
Il video di tale conferenza ha fatto un po’ il giro dei vari canali di “contro-informazione” o, per meglio dire, di “libera informazione”. Uno di questi canali è quello di Zainz, dal quale abbiamo attinto il video integrale della conferenza, e che potete visionare qui cliccando sul link di “Zainz – canale ufficiale Telegram” ⤵️
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]
15 novembre 2021 – di Maurizio Bolognetti – Foto di Monica Tomasello
“Salviamo il Natale”, è questo il nuovo mantra dei sedicenti esperti che stanno governando questa emergenza sanitaria.
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15 Novembre 2021 – Marzia MC Chiocchi – Redazione Co.Te.Li – Foto di Monica Tomasello
AL DISPREZZO PER IL MALESSERE IN CUI VIVE IL NOSTRO PAESE, AI MILIONI DI PERSONE CHE SOFFRONO E CHE OGNI GIORNO SI METTONO IN CODA ALLE MENSE PER I POVERI, PERCHÉ’ HANNO PERSO LAVORO E RISPARMI ( COME ABBIAMO SCRITTO IN UN ARTICOLO PUBBLICATO QUESTA MATTINA), GLI ARROGANTI E SFACCIATI DELLA POLITICA FANNO SPALLUCCE, NON CURANDOSI DI CIÒ CHE ACCADE INTORNO A LORO, COME SE IL MONDO CIRCOSTANTE FOSSE IL TEATRO E IL POPOLO I SUOI BURATTINI, DA MANOVRARE A PROPRIO PIACIMENTO. COSI IL NEO SINDACO DI ROMA ROBERTO GUALTIERI EX MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, HA DECISO, GRAZIE ALLA FINANZIARIA DI DRAGHI CHE LO CONSENTE, DI AUMENTARE PROFUMATAMENTE LO STIPENDIO AL SUO STAFF. GLI STIPENDI DEI SINDACI DELLE AREE METROPOLITANE, INFATTI, POTRANNO ESSERE ALZATI SOPRA I 500 MILA ABITANTI ALLO STESSO LIVELLO DI QUELLI PERCEPITI DAI PRESIDENTI DI REGIONE.
Ad aver vinto questa Lotteria dello Stato, oltre agli stretti collaboratori del primo cittadino dell’Urbe, il capo di gabinetto Albino Ruberti, (53enne figlio dell’ex ministro dell’Università Antonio Ruberti), che percepirà la somma di 200 mila euro l’anno, di cui 69mila di indennità ad personam.
Un introito da far invidia allo Zio Paperone che non gli farà certo pentire di aver accettato il nuovo ruolo, passando dalla Regione Lazio a Roma Capitale, nell’ufficio di Palazzo Senatorio con vista Fori Imperiali, e la Grande Bellezza che si schiuderà davanti ai suoi occhi.
Ma Ruberti non è l’unico ad aver pescato il biglietto giusto della lotteria.
Dello staff di Gualtieri fanno parte anche Giulio Bugarini e Cristina Maltese, entrambi di provenienza Pd. Il primo, consigliere comunale uscente, è stato accanto a Gualtieri per tutta la campagna elettorale ed è stato nominato capo della segreteria con uno stipendio di oltre 113mila euro all’anno, 20mila in più di Salvatore Romeo, primo capo segreteria di Virginia Raggi, il cui stipendio, in seguito alle polemiche, fu ridotto da 120mila a 93mila euro. Stessa cifra percepirà Cristina Maltese, già presidente del Municipio XII, due legislature, adesso nominata segretaria particolare da Gualtieri.
È invece di 180mila euro all’anno lo stipendio che prenderà il nuovo city manager (direttore generale) del Comune: 62 anni, dal 2014 amministratore delegato del Poligrafico e Zecca dello Stato, Paolo Aielli è l’uomo scelto da Gualtieri per attuare gli indirizzi e gli obiettivi del Campidoglio secondo le direttive impartite dal sindaco. La cifra percepita per il suo incarico è la stessa che l’ex sindaca Raggi aveva accordato a Franco Giampaoletti, ora dg di Atac.
La lotta alla Casta e ai suoi emolumenti, di cui il M5S era il portabandiera, più che un risanamento della corruzione è diventata una barzelletta. Non solo! La battaglia è ormai un ricordo lontano.
Roma, le sue strade, infrastrutture, tessuto sociale, periferie, sanità sono diventate chimere e derive inarrestabili. La politica e la sua gestione rappresentano un polipo dai mille tentacoli che, con le sue ventose, continua a trattenere corruzione e malaffare. Mafia Capitale non e’ stata sconfitta, e la città’ così cara al mondo da essere definita (CAPUT MUNDI), pur mantenendo fascino e appeal, è un’elegante signora molto sfiorita.
Può approfondire con il link ⤵️
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Salgono a 5,6 milioni gli italiani in condizioni di povertà assoluta che non possono permettersi pasti adeguati a causa del peggioramento delle condizioni economiche aggravato dalla pandemia Covid. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat diffusa in occasione della V Giornata Mondiale dei poveri. Fra i nuovi poveri – sottolinea la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.
Con la crisi un numero crescente di persone è stato costretto a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente – sottolinea la Coldiretti – ai pacchi alimentari, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia. Per arginare questa situazione quasi 1 italiano su 3 (30%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – ha partecipato a iniziative di solidarietà, facendo beneficienza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose piegate dal peso della crisi causata dall’emergenza sanitaria. Un impegno di solidarietà che ha visto protagonisti insieme a molte organizzazioni, anche i singoli, famiglie, aziende pubbliche e private, enti ed associazioni come la Coldiretti.
Contro la povertà – ricorsa la Coldiretti – è dunque cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini a partire proprio dall’esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica grazie alla quale sono stati raccolti oltre 5,5 milioni di chili la frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, donati ai più bisognosi durante la crisi generata dalla pandemia Covid. Si tratta – conclude la Coldiretti – della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento.
Il rapporto della Caritas
“Quasi due milioni le persone che nei dodici mesi scorsi si sono rivolte ai 6.780 servizi della Caritas Italiana, dislocati nelle 193 diocesi: il 44 per cento prima del Covid non aveva mai bussato e chiesto aiuto, non aveva problemi a pagare le bollette, metteva in tavola tre pasti al giorno. I nuovi poveri sono soprattutto italiani (46,6%), in quattro casi su dieci disoccupati ma c’è anche una quota consistente di lavoratori (25,8%) e di pensionati (18,5%). La maggior parte vive in affitto (41%) e solo uno su dieci ha una casa di proprietà. L’81% si è rivolto alla Caritas perché con la pandemia si è riscoperto in “fragilità economica”. Il 51% dei nuovi poveri è donna. Tra loro il 75% ha almeno un figlio e oltre un terzo è disoccupata. Proprio la genitorialità, che riguarda 91 mila persone delle oltre 211 mila del campione, è uno dei fattori che contribuisce all’impoverimento se non si ha una rete familiare di sostegno. Tra i giovani dai 18 ai 34 anni, il valore medio dei nuovi poveri raggiunge il 57,7%. Sono soprattutto i ragazzi e ragazze in cerca della prima occupazione (48,3%) a bussare- non senza difficoltà – alla Caritas. Tra loro c’è chi aveva un lavoro (23,3%) ma era precario ed è andato in fumo proprio a causa della pandemia. Nei primi otto mesi del 2021 ci sono stati segnali incoraggianti di ripresa, ma c’è ancora un 37 per cento di nuovi poveri. Oltre ai “nuovi poveri”, sale anche la quota dei “cronici”, cioè coloro che da tempo usufruiscono dei servizi Caritas e che non riescono ancora ad essere autonomi e a lasciarsi la crisi alle spalle”.
La crisi non è affatto alle spalle, semmai sulle spalle, e continuerà a starci. Caritas è solo una fra le organizzazioni assistenziali, ma anche le altre, più o meno laiche, non offrono dati diversi, non presentano prospettive confortanti. Poveri nuovi, vecchi, cronici. Una famiglia su 4, secondo l’Istat, versa in serie difficoltà e anche chi il lavoro è riuscito bene o male a conservarlo, ha visto fortemente ridimensionate le sue possibilità. Quello che l’Istat non può dire è che gli ammortizzatori sociali hanno funzionato poco e male; che i favoleggiati soldi del Recovery europeo, soldi italiani, resi a debito e al prezzo politico di una totale rinuncia alla democrazia istituzionale, arrivano col contagocce e condizionati a una serie di vincoli che investono la forma di governo, le forze destinate a farne parte, le riforme da adottare. La transizione verde richiederà somme che nessuno è in grado di quantificare ma certo molto più ingenti dei trenta o quaranta miliardi destinati a sostenerla. E penalizzerà i poveri nuovi, vecchi, cronici, che messi insieme fanno sei milioni di quasi indigenti, uno su dieci. Se uno va in giro, in qualsiasi metropoli o villaggio, se ne accorge subito: negozi, locali, attività più chiuse che no, nel 2020 oltre trecentomila sono fallite o saltate, i centri storici languono, un luogo di incontro e di commercio come la galleria Alberto Sordi di Roma presenta una via crucis di saracinesche abbassate. Nel periodo febbraio 2020 – marzo 2021 sono evaporate 345mila partite Iva e molte fra quelle ancora attive lo sono solo di facciata, restano congelate; altre presentano fatturati irrisori. Interi comparti sono ridimensionati se non distrutti, e le complicazioni legate al greenpass stanno dando il colpo di grazia. I ristori, promessi, attesi, si sono rivelati del tutto inadeguati, sporadici, una mancia di poche centinaia di euro che è stato come dire: arrangiatevi. Situazione che i due governi a cavallo dell’emergenza si sono allegramente palleggiati. Dietro i numeri, le tragedie di chi si ammala, esce di senno, si uccide perché una vita inattiva è una vita da piante, una vita che non si può vivere. Milioni di drammi polverizzati, che non fanno notizia, che conviene ignorare. A fronte di tutto questo, il governo nella legge di bilancio in discussione riserva 7 miliardi al contenimento fiscale. Una cifra irrilevante, ridicola. Il +6% tanto sbandierato va letto, se si vuole essere onesti, come un -12% nel medio periodo, una mezza riduzione di una situazione tragica. Altro che migliore economia del pianeta. Se si pensa che la Cina, nostra signora e padrona, è preoccupata perché la sua crescita segna quest’anno “solo” un +4,3% e gli Stati Uniti provenivano da 4 anni di performance positive in tutti gli indicatori prima della pandemia, che comunque hanno saputo tamponare. Una nota della Cgia risalente alla fine di aprile diceva già tutto: “Tra febbraio 2020 e il marzo di quest’anno abbiamo perso poco meno di 900 mila occupati. Un dato drammatico se consideriamo che con i 248 miliardi di euro di investimenti previsti con il Next Generation Eu al termine della spesa, ovvero nel 2026, in Italia sono previsti “solo” 750 mila nuovi posti di lavoro”. Un conto sono le sigle, i next generation, le resilience, i plan, un altro la vita vera che non continua più come prima, che arranca o si arrende anche se non bisogna dirlo, anche se il Presidente è felice perché guida il Paese più ricco e più bello del mondo.
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