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‘SANITÀ’ Category

16 gennaio 2022 – Comunicato stampa di Maurizio Bolognetti, giornalista indipendente e Segretario Radicali Lucani

Medici messi nell’impossibilità di poter operare in scienza e coscienza, migliaia di decessi non figli del Covid, ma di scellerate linee guida che hanno tra l’altro contribuito ad intasare ospedali e Pronto Soccorso.

Se così stanno le cose, ed è indubitabile che stiano così, dopo la sentenza del Tar Lazio, – (N.d.r.: per approfondimenti sull’antefatto vedi: ⤵️

https://www.mercurius5.it/2022/01/15/covid-il-tar-accoglie-il-ricorso-del-comitato-cura-domiciliare-sospesa-la-circolare-su-tachipirina-e-vigile-attesa/

A maggior ragione, il Ministro Speranza dovrebbe avere la dignità di rassegnare le dimissioni. Oggi più che mai non posso che ribadire quel che vado sostenendo dal marzo 2020: coloro che hanno gestito questa lunghissima emergenza sanitaria dovrebbero essere chiamati a rispondere del reato di omicidio plurimo colposo e strage.

In queste ore gioverà ricordare ai troppi smemorati di Collegno non l’attualità ma un recente passato, immediatamente sepolto e inghiottito da un silenzio omertoso: le parole pesanti come pietre pronunciate da Guido Rasi nel maggio 2021, allorché ebbe ad affermare che c’erano stati troppi morti a causa di errori nella standardizzazione delle cure e che l’approccio ‘Tachipirina e vigile attesa’ era stato troppo “minimalista”.
Allora come oggi tocca ripetere: non minimalista, ma criminale!

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

Puoi leggere anche su 👇

https://cataniacreattiva.it/sentenza-tar-lazio-bolognetti-speranza-rassegni-le-dimissioni/

16 Gennaio 2022 – Redazione

CIÒ CHE HA DETTO IL GRANDE SCIENZIATO, IERI A MILANO, È STATO DIVULGATO DA TUTTE LE TESTATE E GLI ORGANI DI INFORMAZIONE LIBERA. MA RITENGO CHE, IL MIO GIORNALE, DEBBA RENDERE MERITO A QUESTO GRANDE UOMO, SBEFFEGGIATO DA MEDICI PSEUDO SCIENZIATI E CIALTRONI, COSTRETTI, SEMPRE PIÙ A BREVE, A DOVER FARE MARCIA INDIETRO E A RENDERE CONTO, AGLI UOMINI E A DIO, DI CIÒ CHE SONO STATI CAPACI DI FARE. C’È CHI, LEGGENDO IL MIO PENSIERO, RIDERÀ! MA NON CURANDOMI DI LORO, LI INVITERÒ AD OSSERVARE E MEDITARE CIÒ CHE STA ACCADENDO INTORNO A NOI! CHI HA ORECCHIE PER SENTIRE ASCOLTI, CHI HA A CUORE PER PERCEPIRE, SENTA RISUONARE L’UNIVERSO!

Marzia MC Chiocchi

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MILANO, 15 GENNAIO 2022 – PROF. LUC MONTAGNIER

Ci sono delle immagini, straordinarie anche per me, di piccoli batteri anche a livello intestinale, che sono pieni di virus. E questo è un combattimento tra i batteri e il virus, che vanno sconfitti anche con l’alimentazione corretta e l’igiene. Non è soltanto il vaccino a curare, ma la combinazione di cure che eliminerà questa malattia. C’è stato un’enorme errore strategico, è stato sintetizzato qualcosa e isolato, un enorme errore di strategia.

Contrariamente a quanto era stato detto all’inizio, questi vaccini non proteggono assolutamente, e questo sta venendo fuori piano piano. Questo è riconosciuto a livello scientifico da tutti oggi. Non sono soltanto gli esperimenti scientifici a dirlo, ma anche tutti i malati sui quali sono stati analizzati gli effetti a provarlo. Invece, di proteggere com’era stato detto, può addirittura favorire altre infezioni. La proteina che è stata utilizzata nei vaccini per questo virus è in realtà tossica, è un veleno. 

Il vaccino non è nato per uccidere, ma per proteggere e ci sono stati tanti morti, anche giovani sportivi che hanno problemi importanti, per colpa di questo vaccino. È un crimine assoluto dare oggi questi vaccini a dei bambini.

FERMIAMO LA VACCINAZIONE DI MASSA”

Può causare anche malattie nervose al cervello, molto gravi. A causa di effetti a lungo termine di questo vaccino, ci sono tantissime persone che stanno morendo. Patologie neurologiche possono verificarsi anche a partire dalla prima dose, e non solo dalla seconda. Ancora oggi, nessuno può prevedere quante di queste persone che sono state vaccinate ora, avranno in futuro dei problemi neurologici importanti. 

Chiedo a tutti i miei colleghi di fermare assolutamente la vaccinazione con questo tipo di vaccino.

 I medici oggi sono perfettamente informati di quello che sto dicendo, e dunque dovrebbero intervenire subito perché ne va di mezzo il futuro dell’umanità. Tanti paesi si sono dimenticati delle cure, non esiste soltanto il vaccino, esistono dei farmaci che non sono stati utilizzati e che funzionano benissimo, come gli antibiotici.

“I NON VACCINATI SALVERANNO L’UMANITÀ”

Dipende da voi, soprattutto dai non vaccinati che un domani potranno salvare l’umanità. Solo i non vaccinati, potranno salvare i vaccinati. Vaccinati che dovranno, in ogni caso, interpellare i centri medici per essere salvati. Bisogna evitare di ascoltare e di dare voce a chi non ha titolo di poterlo fare e lasciare parlare la scienza. Ripeto: sono i non vaccinati che potranno salvare l’umanità.

All’inizio le grandi multinazionali farmaceutiche erano molto interessate ai vaccini per una questione economica. Questo adesso li ha sorpassati e dobbiamo tornare al rispetto della verità scientifica. Bisogna seguire attentamente l’evolversi della situazione clinica, soprattutto dei vaccinati con 1, 2 o 3 dosi, perché ci sono studi scientifici che riguardano proprio gravi patologie al cervello. E bisogna sopprimere quella nebbia che si è abbattuta sulle notizie scientifiche. È importante che la medicina e la verità scientifica appainao precise nei media e nel mainstream.

“LA RICERCA SCIENTIFICA NON SI FERMA”

Soprattutto per le persone che hanno altre patologie, come il cancro ad esempio,  è molto importante che non vengano vaccinate, perché c’è un alluminio che entra nelle cellule ed è super cancerogeno ancora di più e quindi invece di  curare i malati li fanno morire ancora prima. La ricerca continua, e anche io con tutta la mia équipe continuo a fare ricerche su questo virus. La ricerca non si ferma, non siamo ancora arrivati al dunque.

L’uomo vincerà se si concentra sulla legge della natura e solo su quella. Ogni cittadino è libero e deve seguire anche le idee politiche, approfittate delle prossime elezioni per esprimere il vostro parere.

Cosa direi a un giovane oggi? Dovete assolutamente agire, ognuno di voi, e trovare la verità nascosta dietro le menzogne. Viva la libertà”.

15 Gennaio 2022 – Fonte: Oltretv.it

Governo alle strette per una “possibile responsabilità penale in capo ai membri di Governo e del CTS (e a parlamentari per quanto di eventuale competenza) per reati gravi contro la persona e a titolo di dolo se entro fine gennaio Governo e CTS non apriranno, con sospensione delle imposizioni vaccinali antiCovid-19, un Tavolo di confronto scientifico con la CMSi, come più volte richiesto“.

Lo annunciano Il Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela dei Diritti dei Minori (C.I.A.T.D.M.), il Coordinamento 15 Ottobre, l’Associazione ContiamoCi! e l’Associazione di Studi e Informazione sulla Salute (AsSIS) a seguito delle richieste della Commissione Medico-Scientifica Indipendente (CMSi). In un comunicato le associazioni spiegano che si tratta di “un documento che, dati alla mano, confuta opportunità ed efficacia della politica sanitaria governativa verso la pandemia, fino a mettere in dubbio utilità e legittimità delle nuove restrizioni e imposizioni”.

Il documento “è stato inviato alle massime autorità governative per iniziativa di C.I.A.T.D.M., cui si associano Coordinamento 15 Ottobre e Associazione ContiamoCi, in base a motivate richieste della Commissione Medico-Scientifica Indipendente-CMSi“.

Responsabilità penale: a chi è rivolta l’intimazione?

Si tratta di una vera e propria intimazione. Si chiede un tavolo di confronto subito. Oppure, dato che la conoscenza delle criticità nelle politiche sanitarie adottate comporta l’assunzione dei rischi che ne conseguono, gli organi politici e tecnici che perseverano in tali politiche possono essere ritenuti responsabili di reati gravi e gravissimi ai danni del popolo italiano“.

I destinatari della missiva  sono: Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Presidente del Consiglio Mario Draghi, Ministro della Salute Roberto Speranza, al Ministro del Lavoro Andrea Orlando, al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, Presidente della Camera dei Deputati On. Roberto Fico, Presidente del Senato On. Maria Elisabetta Alberti Casellati, capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità nonché Coordinatore del C.T.S. Prof. Franco Locatelli, Presidente dell’I.S.S. nonché portavoce del C.T.S. Prof. Silvio Brusaferro; componenti del C.T.S. Dott. Sergio Fiorentino, prof. Sergio Abrignani, dott.ssa Cinzia Caporale, dott. Fabio Ciciliano, dott. Giuseppe Ippolito, dott. Giorgio Palù, prof. Giovanni Rezza, ing. Alberto Giovanni Gerli, prof. Donato Greco, prof.ssa Alessia Melegaro; Presidente della FNOMCeO dott. Filippo Anelli, Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, e tutti i Parlamentari.

Governo alle strette: l’analisi del CMSi

Il testo riassume l’analisi dell’andamento della pandemia già presentata dalla Commissione Medico-Scientifica Indipendente-CMSi in una Conferenza Stampa a Milano il 22 Dicembre 2021 (www.cmsindipendente.it) e poi ripresa con approfondimenti nell’ambito del convegno scientifico e giuridico organizzato da Coordinamento 15 Ottobre e ContiamoCi!, “Pandemia: invito al confronto“, il 3 e 4 Gennaio scorsi a Roma, con una audience di oltre 200.000 persone da remoto.

Nessuna risposta è giunta ai ripetuti inviti al dibattito da parte degli enti e dei professionisti promotori delle succitate iniziative. Ora, realtà presenti nel territorio, con esperienza delle sofferenze patite dalla popolazione, si sono unite per un’azione radicale, nel tentativo di far emergere verità scientifiche sulla pandemia oggi non considerate. La CMSi è al momento formata da: Prof. Marco Cosentino, Prof. Vanni Frajese, Dott. Alberto Donzelli, Dott.sa Patrizia Gentilini e Dott. Eugenio Serravalle.

L’accelerazione con cui si susseguono decisioni ad altissimo impatto sanitario e sociale in assenza di un reale confronto sui loro fondamenti scientifici ha spinto questi professionisti a unirsi in un gruppo di studio per entrare nel merito delle strategie di contrasto alla pandemia finora adottate, a partire dalle strategie vaccinali antiCovid-19, chiedendo di poterle discutere apertamente come è normale poter fare per qualsiasi altro farmaco“. Dichiara la CMSi: “Nuovi dati e acquisizioni scientifiche richiedono di cambiar rotta nel contrasto alla pandemia. Non ridiscutere le strategie correnti sarebbe inaccettabile“.

Quali sono i temi cardine da affrontare?

Secondo il CMSi e le associazioni i temi fondamentali da affrontare sono:

Mortalità totale nei RCT con vaccini a mRNA. Andamenti della mortalità totale 2021 vs 2020 (e anni precedenti) nei dati di EuroMoMo, Eurostat, Istat. Proposte: urge approfondire le possibili cause delle anomalie riscontrate, e una moratoria per vaccinazioni giovanili-pediatriche (od obblighi di sottoporsi ad altre dosi).

Efficacia dei vaccini nel prevenire l’infezione: all’inizio buona, poi mediocre, nulla, negativa…

Proposte: revocare gli obblighi vaccinali; ridiscutere con urgenza: Green Pass, terze dosi, vaccinazione dei guariti, coinvolgendo nelle valutazioni anche altre componenti della comunità scientifica.

Bilancio danni/benefici della vaccinazione pediatrica, per i singoli e la comunità.

Proposte: moratoria della vaccinazione pediatrica e della spinta ad altre dosi dopo la prima.

Valutazione dei reali rischi di trasmissione dell’infezione da parte di minori e adulti non vaccinati, nel confronto a medio termine con i rischi di trasmissione da parte dei vaccinati.

Proposte: approfondire la discussione sul tema in base a dati certi e a una loro attenta interpretazione.

Sorveglianza attiva delle reazioni avverse vaccinali, ora sottostimate in misura enorme nei rapporti ufficiali AIFA, fondati sulla sorveglianza passiva.

Proposte: attivare subito una sorveglianza attiva anche campionaria, oppure analoga a v-safe dei CDC USA, e rendere pubblici i risultati“.

Governo alle strette o una nuova strategia per la lotta al Covid19

Garanzie rispetto alla trasmissione dell’infezione fornite da un tampone antigenico ripetuto (es. 1-2 volte a settimana) rispetto alla vaccinazione con 2 dosi e a un Green Pass concesso per 6 mesi.

Proposte: se si vuole limitare la circolazione del virus, un’alternativa immediata più efficace all’obbligo vaccinale per i lavoratori potrebbe essere un tampone antigenico 2 volte a settimana (con Omicron dominante, data la rapida inefficacia dei vaccini, potrebbe bastare ripeterlo 1 volta a settimana), anche direttamente nei luoghi di lavoro, dove possibile.

Un’ulteriore e approfondita analisi dei dati su efficacia e sicurezza dei vaccini a mRNA/DNA e dei test diagnostici PCR, su cui si basano decisioni di politica sanitaria con sproporzionate restrizioni alle libertà individuali, si può trovare anche nel documento stilato da un gruppo di ricercatori indipendenti reperibile al sito http://www.co-meta.eu/

Strategie nei confronti della pandemia: non puntare solo sui vaccini (né sulla vaccinazione universale).

Proposte: impegnarsi anche in altre strategie di contrasto alla Covid-19, come: prevenzione primaria ambientale, stili di vita salutari (con prove di riduzione non solo della mortalità totale, ma anche di quella da malattie infettive), terapie precoci (considerando anche principi attivi di documentata ragionevole efficacia, sicuri, economici); e abbandonare cure scientificamente non supportate e potenzialmente iatrogene, a partire da paracetamolo e vigile attesa”.

15 Gennaio 2022 -Fonte Tgcom24

Il Tar accoglie il ricorso del Comitato cura domiciliare Covid-19 e sospende la circolare del ministero della Salute con cui si prevedeva “vigilante attesa” e somministrazione di fans e paracetamolodurante i primi giorni della malattia per i pazienti a casa. Per il giudice il contenuto della nota ministeriale “si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicatidalla scienza e dalla deontologia“.

Il ricorso

Il ricorso è firmato dal presidente e avvocato Erich Grimaldi e dall’avvocato Valentina Piraino. Si annulla quindi la circolare del ministero della Salute aggiornata al 26 aprile 2021, nella parte in cui, oltre a prevedere la “vigilante attesa” nei primi giorni d’insorgenza della malattia, pone anche indicazioni di non utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti affetti da Covid.

Disposizione dell’Aifa e del ministero impediscono il lavoro del medico e l’utilizzo di terapie alternative

Per il Tar, “in disparte la validità giuridica di tali prescrizioni, è onere imprescindibile di ogni sanitario di agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità circa l’esito della terapia prescritta quale conseguenza della professionalità e del titolo specialistico acquisito. La prescrizione dell’Aifa, come mutuata dal ministero della Salute, contrasta, pertanto, con la richiesta professionalità del medico e con la sua deontologia professionale, imponendo, anzi impedendo l’utilizzo di terapie da questi ultimi eventualmente ritenute idonee ed efficaci al contrasto con la malattia Covid-19 come avviene per ogni attività terapeutica”.

Circolare in netto contrasto con l’attività di medico

La conclusione è che “il contenuto della nota ministeriale, imponendo ai medici puntuali e vincolanti scelte terapeutiche, si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico dalla scienza e deontologia professionale”.

L’avvocato Grimaldi: “E’ la fine della vigile attesa, ora i medici responsabili”

“Finalmente un punto fermo a una battaglia che portiamo avanti da due anni, è la fine della vigile attesa – ha commentato l’avvocato Grimaldi – per dimostrare che le linee guida ministeriali fossero di fatto uno strumento per vincolare i medici di medicina generale alle eventuali responsabilità che derivano dalla scelta terapeutica. Il governo, andando a vincolare i medici, ha di fatto privato i cittadini delle cure domiciliari precoci, paralizzando la sanità territoriale, e portato al collasso il sistema ospedaliero, con le drammatiche conseguenze che migliaia di famiglie conoscono purtroppo molto bene”.

Il Comitato: “Chi ha curato a casa è stato ingiustamente bistrattato”“Le scelte terapeutiche sono da sempre un dovere e un diritto dei medici, eppure chi ha curato a casa è stato ingiustamente bistrattato e accusato più volte di agire in malafede – ha aggiunto la portavoce di CDC-19, Valentina Rigano – invece di ascoltare e recepire le costanti richieste di collaborazione che abbiamo più volte proposto al ministero, per trovare una soluzione comune all’emergenza, chi ha preso decisioni ha ignorato le capacita’ e l’esperienza di migliaia di medici. Questa decisione cristallizza una volta per tutte quale sia il ruolo del medico di medicina generale, ovvero agire e non lasciare i malati Covid ad attendere l’evolversi della malattia”.

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15 Gennaio 2022 – Redazione

La scelta del governo italiano di introdurre il cosiddetto Super Green pass, certificazione virtuale imposta alla popolazione come strumento necessario per avere accesso a una vita normale, è una forma di discriminazione. Secondo Amnesty International, di dubbi in merito ne restano, e parecchi. L’organizzazione non governativa ha infatti puntato il dito contro le scelte dell’esecutivo Draghi, chiedendo di riconsiderare la proroga dello stato di emergenza e concentrarsi sull’aumento dell’adesione volontaria al vaccino, senza ricorrere a imposizioni dall’alto.

Come riportato da “IL TEMPOAmnesty ha sollecitato il governo italiano a riconsiderare attentamente la misura dello stato di emergenza, in vigore ormai da quasi due anni. “in quanto tutte le misure di carattere emergenziale devono rispondere ai principi di necessità, temporaneità e proporzionalità”. Poi, l’invito alle autorità a promuovere forme di comunicazione chiare e inclusive “per garantire alla popolazione l’adozione di comportamenti responsabili per la tutela dell’incolumità collettiva e seguire le linee guida di salute pubblica”.

Sulla vaccinazione obbligatoria, introdotta in Italia per tutta la popolazione over 50, ha ribadito di non supportare obblighi di questo tipo.

Nel mirino di Amnesty anche il Green pass, “che deve essere un dispositivo limitato nel tempo”. Il governo deve continuare a garantire che l’intera popolazione possa godere dei suoi diritti fondamentali. Chiediamo che vengano prese misure alternative per permettere anche alla popolazione non vaccinata di continuare a svolgere il proprio lavoro e di utilizzare i mezzi di trasporto, senza discriminazioni”.

15 Gennaio 2022 – di Andrea Brancolini (La Pressa.ti)

Una volontà di ledere. Non la si può interpretare altrimenti l’ennesima norma contro i non vaccinati e l’ultimo discorso del primo ministro con la sua accusa proprio a questa categoria espiatoria lo conferma. Ancora una volta a pagare le conseguenze di un clima d’odio nutrito da un delirio legislativo assoluto sono i lavoratori, la gente comune, padri e madri e i loro figli con l’unica “colpa” d’essere dei non vaccinati. L’ultima follia normativa, infatti, sta mettendo a repentaglio non solo e tanto il lavoro ma pure la stessa vita dei sanitari ed in parte del personale scolastico.

Spiego a cosa mi riferisco perché temo sia un passaggio sfuggito a molti e volutamente tenuto nascosto dal governo per continuare a poter spingere impunemente su questa infausta ed ingiustificata per la salute pubblica campagna vaccinale ad oltranza.

Che il governo fosse spregiudicato lo abbiamo constatato in più occasioni: non rende disponibili i dati degli effetti avversi e delle morti da vaccino da novembre; si è fatto la legge per l’impunità penale che consente alle procure di archiviare anche i casi in cui i morti sono direttamente correlati ai vaccini, in quanto avendo il vaccinando firmato il falso consenso informato ha in realtà sollevato chiunque dalle conseguenze del vaccino stesso; non pratica una farmaco vigilanza attiva; si avvale del finanziamento al main-stream per pilotare l’informazione; falsifica i dati che poi utilizza per fondare le politiche sanitarie e sociali, nonché lo stato di emergenza; ricorre spudoratamente al “capro espiatorio” per depistare l’attenzione dalle proprie gravissime responsabilità, insomma sapevamo tutto questo e molto altro, ma dobbiamo conoscere anche quest’altra irrazionale e pericolosissima norma. Una totale abolizione del buon senso che viene sostituito d’ufficio da ciò che consente una radicale sottrazione di diritti sociali costituzionalmente riconosciuti e una continuazione ad libitum del terrore.

Si perché al governo non piacciono i sanitari (ed anche il personale scolastico) guariti dal Covid ai quali, se pur con diritto al possesso del super mega (fantozziano) green pass, ma non vaccinati, non è consentito di lavorare. Ma come, voi direte? Un guarito non può nell’immediato reinfettarsi o infettare ed anzi ha una immunità provatamente maggiore, anche in durata temporale, di un qualsiasi vaccino, tanto, lo ripetiamo, che ha diritto al green pass, eppure per il governo non ha diritto a lavorare! Green Pass Super si, lavoro e stipendio no! Infatti, il governo impone ai sanitari guariti che vogliano, e aimè vogliono, tornare al lavoro di farlo solo dopo tre mesi dalla guarigione ed essendosi sottoposti preventivamente ad almeno una dose del siero.
La richiesta è stata comunicata a voce a mia moglie e abbiamo scritto all’Ordine dei medici con l’avvocato affinchè ufficializzino tale necessità: tre mesi di attesa e una dose di vaccino per essere reintegrata.

Quindi riepilogando al governo i sanitari guariti ma non vaccinati non vanno bene, devono restare sospesi e comunque non rientrare al lavoro anche se guariti, prima di aver fatto trascorrere tre mesi dalla guarigione ed aver completato il ciclo vaccinale con almeno una dose di siero. A vigilare su questa porcheria sono gli ordini dei medici che sono da annoverare tra i peggiori passacarte della storia delle istituzioni di vigilanza. Probabilmente al governo non pagando migliaia di persone per qualche tempo sperano di far cassa e di rientrare dei denari elargiti per mantenere questo stato d’emergenza…

Prima però di fare domande, dobbiamo aggiungere un dato correlato ed inquietante che se conosce chi scrive, davvero è alla portata di tutti, e cioè che vaccinare chi è guarito può rivelarsi pericoloso oltre che inutile. Pericoloso per la possibilità che in caso di infezione successiva alla vaccinazione si sviluppi un fenomeno conosciuto con l’acronimo di ADE (antibody dependend enhancement) che può rendere la malattia estremamente aggressiva perfino in un organismo giovane e sano.
Certamente inutile poichè sono ormai numerosi ed univoci gli studi scientifici che mostrano senza dubbi come l’immunità naturale sia più completa, protettiva e duratura di quella decisamente effimera offerta dai vaccini,

Non aggiungiamo altro se non che ci pare davvero che si sia passato ampiamente il segno di ogni tollerabile pazienza e comprensione. E’ troppo davvero: doversi sottoporre per legge ad una sperimentazione che non si ferma neppure dinnanzi alla provata inutilità della stessa!

Ora, consapevoli di tutto ciò, poniamo a tutte le istituzioni che già, contravvenendo l’art.32 della Costituzione, ci vogliono imporre come guariti la vaccinazione per lavorare qualche domanda: a che pro, per quale ragione perseguite questa folle via? Perché volete che pure chi è già stato contagiato venga inoculato esponendolo a rischi? Perché i malati guariti non vengono semplicemente considerati immuni così come dimostra la medicina?Perché questa insistenza a vaccinare? Perché impedire a sanitari di lavorare anche se guariti e quindi in possibilità di lavorare in totale sicurezza per sé e per i pazienti? 

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14 Gennaio 2022 – Fonte: (Il Paragone)

Il pessimo spettacolo della nostra politica, il pessimo spettacolo dei nostri televirologi. E l’Italia resta impantanata nella malagestione e nella repressione delle libertà dei cittadini. Mentre gli altri Paesi tornano alla normalità e iniziano a vedere l’inizio della fine di questo incubo. L’ultimo saggio di tragicommedia all’italiana è andato in onda a “Non è l’arena“, dove si è assistito a una “scazzottata” mediatica tra Crisanti e Bassetti. Dopo le canzoncine di dubbio gusto, e alle opinioni puntualmente smentite dopo qualche giorno, ora siamo agli insulti. Massimo Giletti ha chiesto ad Andrea Crisanti un parere sulla proposta del collega Matteo Bassetti di sospendere il report quotidiano sul Covid, limitandosi a fornire i dati una volta a settimana. Il risultato? 

Apriti cielo, la risposta del professore di microbiologia è di fuoco. “Quando lei guida in autostrada – dice Cristanti rivolto a Giletti, ripreso da Il Tempo – per capire se va veloce guarda l’indicatore di velocità e può controllare se si mette in pericolo. Sul cruscotto della pandemia gli indicatori sono il numero dei casi, l’incidenza RT e il numero delle persone che vanno in ospedale e in rianimazione sono un effetto collaterale della diffusione del virus. Penso che le dichiarazioni – riferendosi alle parole di Bassetti – siano da analfabeti di epidemiologia”.

“Continuo a pensare – aveva detto Bassetti all’Agi – che il report giornaliero andrebbe evitato. Siamo gli unici in Europa, un conto era un anno fa, un altro oggi con la popolazione vaccinata al 90%. Nei nostri reparti siamo ben oltre il 35% di ricoverati che con il Covid-19 non c’entrano nulla. Non hanno della malattia nessun sintomo, ma solo la positività al tampone per l’ingresso in ospedale. Anzi, dirò di più, questo avviene anche nella registrazione dei decessi: se il paziente entra in ospedale per tutt’altro, ma è positivo e muore, viene automaticamente registrato sul modulo come decesso Covid. Sono numeri assolutamente falsati”. Crisanti, dal canto suo, gli ha dato dell’analfabeta epidemiologico.

13 Gennaio 2022 – Redazione

Tutti i giocatori della Lazio sono stati vaccinati per volere del presidente della squadra, Claudio Lotito. Le prime somministrazioni a tutti i calciatori sono state effettuate a fine luglio ad Auronzo di Cadore (Belluno) dove i biancocelesti sono stati in ritiro, grazie ad un accordo tra Lotito e la Regione Veneto.

In quell’occasione, il governatore veneto Zaia disse: “un dovere di ospitalità e un piacere”

Le vaccinazioni, con Pfizer, si sono svolte nella palestra del PalaTre Cime, presente lo stesso Lotito, e senza alcuna defezione tra i componenti del club.

Ora, il centrocampista 29enne della Lazio, di nazionalità ivoriana, Jean-Daniel Akpa-Akpro sta male, ha il covid ed una grave polmonite acuta.

Il commissario tecnico della Costa d’Avorio Patrice Baumelle ha detto: “Ha avuto una forma molto grave di Covid nel suo club alla Lazio. Ha seguito il protocollo di 10 giorni in Italia. Gli esami a cui si è sottoposto hanno evidenziato una polmonite. Non può viaggiare e salire di quota, questo è un grosso rischio per la sua salute. È sotto antibiotico e deve sottoporsi a cure per almeno 15 giorni. Ha perso comunque il 50% della sua capacità respiratoria. Speriamo che guarisca da solo. Gli servono almeno 20 giorni per poter riprendere la normale attività“

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13 Gennaio 2022 – Redazione (Fonte: LaPekoranera)

La Procura di Como sta inviando decine di richieste archiviazione ‘fotocopia’ alle case di riposo accusate di omicidio colposo ed epidemia colposa per  le centinaia di ospiti deceduti durante la prima ondata 

Non si può dire se le case di riposo siano o meno colpevoli della morte di decine di anziani durante la pandemia considerando che “il loro decesso non può essere direttamente correlabile con certezza assoluto al virus” perché “erano tutti di età avanzata e presentavano patologie gravi”.

Decine di archiviazioni tutte uguali

Lo scrive la Procura di Como in una delle decine di richieste di archiviazione ‘fotocopia’ per le morti nelle Rsa della provincia durante la prima ondata. Il caso specifico è quello di un uomo ospite di una di queste strutture deceduto il 18 aprile 2020 all’ospedale Valduce dove era stato ricoverato con la febbre e altri sintomi riconducibili al Covid.

In quel mese si erano registrati 23 pazienti morti rispetto a 1 e 3 nello stesso mese degli anni precedenti e 35 ospiti su  105 erano risultati positivi.

La Procura scagiona la Rsa da entrambi i reati che erano stati ipotizzati. “Difficilmente appare dimostrabile una ‘colpa di organizzazione’ da parte della struttura – si legge a proposito dell’ipotesi di omicidio colposo – perché il loro decesso non può essere direttamente correlabile con certezza assoluta al virus, in ragione delle preesistenti condizioni di decadimento dovute all’età e di salute; la compresenza di più fattori non permette di ricondurre le cause della morte al solo contagio”.

Inoltre, “assume rilevanza la condizione di eccezionalità generata dall’epidemia globale” che ha portato a un “susseguirsi di prescrizioni provenienti da differenti autorità spesso a brevissima distanza tra loro proprio nel tentativo di migliorare le direttive precedentemente impartite e di far fronte alle carenze di personale sanitario specializzato da dedicare all’emergenza, attrezzature e dispositivi di protezione”.

Non c’è il reato di epidemia colposa

Quanto all’ipotesi di epidemia colposa,  il ragionamento è quello già letto in analoghe archiviazioni in tutta Italia. Poiché questo è un tipo di reato in cui la giurisprudenza dice con costanza da anni che “non è configurabile la responsabilità a titolo di omissione” non si  possono configurare delle responsabilità delle rsa nel non avere posto in essere atti che invece avrebbero dovuto compiere.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

12 gennaio 2022 – di Redazione Co.Te.L.I.

L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ammette che le VACCINAZIONI e i BOOSTERS causano problemi con la risposta immunitaria e affaticano il sistema immunitario della popolazione che le riceve.
Guarda il VIDEO: ⤵️

https://www.ilmattino.it/video/ema_non_possiamo_continuare_con_booster_ogni_3_4_mesi-6434660.html

E adesso? Cosa farà l’Italia? Continuerà imperterrita in questa sua “follia”? Attendiamo speranzosi nuovi “sviluppi”…

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