Non possiamo permetterci di continuare a vaccinare la popolazione mondiale ogni sei mesi”. A dirlo è uno degli esperti che ha lavorato alla realizzazione di uno dei farmaci anti-Covid lanciati in questi mesi sul mercato,il professor Andrew Pollardche dirige l’Oxford Vaccine Grouped è a capo delCommittee on Vaccination and Immunization del Regno Unito. Intervistato dal Daily Telegraph, l’esperto non ha esitato a esprimere forti dubbi sulle scelte dei governi, a partire dalla scelta di vaccinare tutta la popolazione invece che concentrarsi solo su alcune fasce.
Pollard è parte del team che ha contribuito alla creazione del vaccino AstraZeneca. Ma ha sottolineato come sarebbe stato più opportuno “concentrare le attenzioni e gli sforzi sulle categorie a rischio” invece che allargare la somministrazione anche ai più giovani e addirittura in alcuni Paesi (come l’Italia) ai bambini. Il ritmo attuale delle inoculazioni, secondo il professore, non sarà sostenibile a lungo termine.
“Non possiamo pensare di continuare a somministrare nuove dosi a ogni persona del pianeta con una cadenza di una ogni 6 mesi” ha spiegato Pollard. Sottolineando poi come fortunatamente “il peggio è alle spalle, l’Europa deve solo pensare a uscire dall’inverno nelle migliori condizioni possibili, senza eccedere nell’allarmismo”. Anche perché di certezze sulla durata della protezione non ce ne sono ancora, e l’ultima, sfrenata corsa a una nuova vaccinazione si sarebbe potuta gestire diversamente.
Il governo, in barba ai dati e alla scienza, ha deciso di procedere con ulteriori restrizioni e con l’introduzione dell’obbligo vaccinale. Per ora a partire dai 50 anni, ma con il Green pass necessario praticamente per tutto, di fatto l’obbligo vaccinale c’è da un bel pezzo e continuerà a essere tale. “Frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite”, ha detto Draghi. Peccato, però, che il nuovo decreto, come al solito, ha molti buchi. E la teoria su cui si regge è totalmente falsa, dato che i contagi raddoppiano di giorno in giorno malgrado il 90% della popolazione sia già vaccinata. Ergo, non è di certo il vaccino a frenare i contagi. Dunque perché continuare a imporlo e a obbligarlo nonostante la realtà e la scienza dicano altro? È sempre più evidente che la questione resti politica e non sanitaria.
Probabilmente aumenteranno le vaccinazioni, ma gli effetti dell’obbligo per gli over 50 (2,2 milioni non vaccinati ma non si sa quanti esentati) si vedranno da qui a quattro mesi“. La bozza del decreto entrata mercoledì in Consiglio dei ministri è stata notevolmente modificata. Spiega Alessandro Matovani: “La novità maggiore è l’obbligo vaccinale per gli over 50. Una mediazione tra Draghi e Speranza che volevano il super pass per tutti i lavoratori e la Lega contraria. La bozza conteneva solo norme sui controlli al lavoro: dal 15 febbraio chi ha più di 50 anni accede ai luoghi di lavoro solo con il pass rafforzato, che si ottiene per sei mesi dopo vaccino o guarigione. Questo, secondo la bozza, fino al 15 giugno, due mesi e mezzo dopo l’attuale scadenza dello stato d’emergenza”.
Chi va a lavorare senza super pass rischia sanzioni da 600 a 1.500 euro. “E soprattutto viene sospeso senza stipendio, ma senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto: sono le regole già vigenti per gli operatori sanitari, scolastici, militari e di polizia e delle Rsa, ai quali il decreto aggiunge il personale universitario. In Consiglio dei ministri è stata votata una norma sui controlli fuori dai luoghi di lavoro: dal l° febbraio ci sarà una multa di 100 euro una tantum per gli over 50 non vaccinati. Il testo non c’è ancora, Palazzo Chigi ha fatto sapere che il se ne occuperà l’Agenzia delle entrate, che incrocerà i dati della popolazione residente con quelli dell’anagrafe vaccinale e recapiterà la sanzione a casa. Una sorta di tassa sui non vaccinati. Non si potrà essere multati più volte.
Altro intervento deciso mercoledì è l’introduzione del green pass base, per il quale basta il tampone, per andare da barbieri, parrucchieri, estetiste, negli uffici pubblici, alle poste, in banca e in una serie di negozi ritenuti non essenziali che saranno definiti con successivo decreto del presidente del Consiglio. “Multe da 400 a 1.000 euro per chi entra senza pass. La bozza prevedeva il certificato rafforzato, la Lega l’ha fatta modificare. Sul sito del governo c’è l’infinito elenco di cosa si può fare con i vari pass. Alcune regole decise a fine dicembre entrano in vi-gore il 10 gennaio”.
“Facciamo un po’ di chiarezza. Aumentano le armi a nostra disposizione. Il covid 19 assume sempre di più le caratteristiche di una malattia stagionale. C’è necessità di semplificazione di accessi e procedure. Dobbiamo investire sempre più nelle cure domiciliari“, si legge all’inizio del post.
“La ridotta aggressività di Omicron” – prosegue il post a firma del Comitato tecnico scientifico Covid19 Spallanzani – “è anche una ulteriore prova di come la campagna vaccinale, rafforzata dai progressi nella somministrazione della terza dose, contribuisca a rendere Covid una malattia meno pericolosa”. “Da una sorveglianza effettuata presso tutti i nuovi pazienti ricoverati nei reparti o assistiti presso l’ambulatorio ospedaliero Monoclonali dello Spallanzani negli ultimi 10 giorni, la prevalenza di Omicron è risultata pari al 14% nei ricoverati e al 60% in quelli non ospedalizzati dell’Ambulatorio monoclonali – si sottolinea – Questo dato appare un’ulteriore conferma del fatto che Omicron, come già visto in Sud Africa e Gran Bretagna, sembra associato a manifestazioni di malattia più lievi“.
Lo riporta il Guardian analizzando sei recenti studi internazionali. La variante «sembra più in grado di infettare la gola dove si moltiplicherebbe più facilmente che nelle cellule profonde nel polmone. Si tratta di risultati preliminari, ma gli studi puntano nella stessa direzione».
L’ipotesi che Omicron si moltiplichi di più in gola la renderebbe più trasmissibile, spiegando la rapida diffusione rispetto al virus – scrive il sito britannico riportando gli studi – che attacca i polmoni, più pericoloso ma meno trasmissibile. Secondo uno studio del Molecular Virology Research Group dell’Università di Liverpool Omicron porta a «malattie meno gravi» nei topi, con carica virale inferiore e polmoniti meno gravi.
“Il modello animale suggerisce che la malattia è meno grave della Delta e del virus Wuhan originale. Sembra essere eliminato più velocemente e gli animali si sono ripresi più rapidamente”.
La sfilza di ricerche di Natale si basa su uno studio dell’Università di Hong Kong del mese scorso che mostra una minore infezione da Omicron nei polmoni e sulla ricerca guidata dal professor Ravi Gupta dell’Università di Cambridge, secondo cui la variante è meno in grado di entrare nelle cellule polmonari. L’ultima conferma arriva dall’University College di Londra secondo cui molti tamponi effettuati solo nel naso davano esito negativo, mentre se ripetuti anche con un prelievo in gola risultavano positivi.
La sintomatologia della variante Omicron assomiglia più a quella di un raffreddore o un malanno di stagione.
Omicron, sintomi e differenze con Delta
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il rischio derivato dalla diffusione di Omicron è da considerarsi molto elevato, per via della diffusione di questa nuova variante di Covid a livello globale, che ha la potenzialità di diventare nei prossimi mesi quella dominante. Tuttavia, fa notare fin da subito l’OMS, non sono ancora emerse evidenze che l’infezione dovuta a Omicron causi una malattia più grave rispetto alle altre varianti Covid.
Anche i dati preliminari provenienti dal Sudafrica,, mostrano in prevalenza una sintomatologia lieve, parzialmente riconducibile tuttavia alla diffusione nella fascia di popolazione più giovane, che tende in generale a essere meno a rischio anche quando contrae la malattia.
Stando ai dati preliminari provenienti dal Sudafrica, Paese in cui si è originata la variante, alle rilevazioni fatte dai virologi e ai primi dati provenienti per lo più dalla Gran Bretagna, la sintomatologia della variante Omicron assomiglia più a quella di un raffreddore.
I sintomi più comuni di Omicron, infatti, sono:
mal di testa
stanchezza
gola irritata
tosse secca
raffreddore
sudorazione notturna
A differenza della variante Delta invece non si rileva in modo diffuso l’alterazione del gusto e dell’olfatto.
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
SIGNORI È ARRIVATO IL MOMENTO DI AGIRE, SENZA VIOLENZA MA COL CERVELLO! MI CHIEDERETE…..”COME?”. IL MODO C’È! POSTO LA DICHIARAZIONE DI QUESTO ESSERE SPREGEVOLE E ASCOLTATE! A VOI LA LIBERTÀ DI ESPRIMERVI E DIVULGARE IL PIÙ POSSIBILE AFFINCHE’ GLI STOLTI SI SVEGLINO! IL LINGUAGGIO USATO DALLO PSICOPATICO, È DA PERSONA SANA DI MENTE? PUÒ’ RAPPRESENTARE UNO STATO DEMOCRATICO?
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6 Gennaio 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Libero.it
Antonio Cassano è ricoverato presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. Le condizioni dell’ex calciatore sono peggiorate negli ultimi giorni: si sospetta una polmonite a causa del Covid, nonostante sia vaccinato con due dosi. A far chiarezza sulla sua situazione è intervenuta la moglie Carolina Marcialis, che sui social ha voluto mettere a tacere le voci secondo cui Cassano sarebbe finito in ospedale in quanto no-vax.
“ANTONIO STA BENR, È VACCINATO CON DUE DOSI E TROVO ASSURDO CHE UNO DI SVEGLI LA MATTINA E SCRIVA QUELLO CHE VUOLE” ha dichiarato la Marcialis. Al momento le condizioni di Cassano non desterebbero particolari preoccupazioni, nonostante sia stato necessario il ricovero in ospedale in via precauzionale. Il diretto interessato è stato contattato da Il Secolo XIX, a cui ha confermato di essere fuori pericolo: “
Cassano aveva trascorso Natale e Capodanno in isolamento ed è stato portato in ospedale il 2 gennaio per tenere sotto controllo le sue condizioni di salute. Domani dovrebbe tornare a casa dalla moglie e dai figli. Su Twitter anche l’ex compagno di Nazionale, Claudio Marchisio, ha commentato la notizia: “Sperando che non sia nulla di grave, auguri di pronta guarigione Antonio”.
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Ventiquattro di fuoco per Novak Djokovic, che ora si trova bloccato sull’aereo che lo ha portato in Australia. Le autorità locale non hanno intenzione di farlo sbarcare, perché non ha il vaccino. Fino a poche ore fa sembrava inimmaginabile un’ipotesi del genere, ma dopo le parole pronunciare dal Ministro dello Sport c’era invece da aspettarsi lo stop al numero 1 ATP che ora sarà furioso e attende di mettere piede sul suolo australiano.
La testata australiana ‘The Age’ ha riferito che attorno alle 23:30 ora locale (13:30 ora italiana), il volo con Djokovic a bordo è atterrato, ma i funzionari federali hanno bloccato il tennista. Lo hanno fatto perché hanno notato che la sua richiesto di visto per entrare nel Paese era sbagliata. Così le autorità hanno sentito il Dipartimento dello Stato di Victoria chiedendo di sostenere la sua domanda, la il Dipartimento di Stato si è rifiutato, dando fede così alle parole del ministro dello Sport, Jaala Pulford: “Non forniremo a Novak Djokovic supporto per la richiesta di visto individuale per partecipare all’Australian Open 2022. Siamo sempre stati chiari su due punti: l’approvazione dei visti è di competenza del governo federale e le esenzioni mediche sono di competenza dei medici”.
In attesa di un’ulteriore colpo di scena, Djokovic resta bloccato in aereo. Sulla sua esenzione medica, che ha provocato enormi polemiche, anche se è stata motivata pure dal direttore del torneo, ha detto la sua anche il Premier australiano Scott Morrison che è stato durissimo: “Chiunque entri in Australia deve rispettare i requisiti di frontiera. Novak Djokovic, se non è vaccinato, dovrà fornire motivazioni accettabili e prove a sostegno. Se queste prove saranno insufficienti, non sarà trattato in modo diverso da nessun altro e tornerà a casa con il primo aereo. Ci sono stati altri casi, ce ne sono stati parecchi negli ultimi due anni in cui persone hanno avuto esenzioni e hanno fornito le prove adeguate per sostenere la loro richiesta. Quello che posso garantire è che non ci saranno regole speciali per Novak Djokovic”.
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Il discorso di fine anno del presidente Sergio Mattarella ha raccolto il plauso unanime della politica, ma non mancano le voci fuori dal coro. Tra queste quella di Vittorio Sgarbi che torna a sparare a zero su quello che in tutta probabilità è stato l’ultimo messaggio di fine anno del capo dello Stato.
Il critico d’arte e parlamentare in una lunga diretta su Facebook parte dalle questioni linguistiche, come quel “care italiane e cari italiani” che tradisce una volontà di politicamente corretto che va oltre la grammatica: “Per rivolgersi a tutti si dice italiani” afferma Sgarbi. Ma i punti dolenti sono ben altri come la “fiducia cieca” nei medici e nei vaccini, accusa il ok critico d’arte, “e allora perché non avere fiducia dei numerosi esperti che dicono che la variante Omicron è finita?”
Siamo in una “bolla di terrore”, accusa, “bisognerebbe lasciare ai cittadini la libertà di pensare alla propria salute“. I no vax sono trattati come dei pazzi “ma hanno solo paura. Non ha detto la verità sullo stato reale del Covid, ovvero che con la primavera e l’aria aperta” la situazione migliorerà sicuramente. Mattarella “non ha fatto chiarezza, ha ripetuto formule convenzionali. Non ha avuto la forza di chiedere alla scienza la verità“, attacca Sgarbi.
Nel suo video Sgarbi prende come esempio le dichiarazioni contraddittorie sul virus e l’efficacia dei vaccini da parte degli esperti da due anni a questa parte. “Si è parlato solo del Covid, si è insistito per creare questa bolla di terrore” dice ancora Sgarbi.
Ma appunto non c’è solo la pandemia, e così Sgarbi mette nel mirino il capo dello Stato uscente anche su un altro aspetto, più istituzionale: ha detto di avere massimo rispetto per il Parlamento ma ha imposto Mario Draghi premier scavalcandolo completamente, è il ragionamento del parlamentare del Misto affidato al video su Facebook. Senza contare che da quando è a Palazzo Chigi l’Aula non ha potuto modificare praticamente nessuna norma. Tra le altre “lacune” del discorso, il disastro della giustiziasollevato dal caso Palamara. E Mattarella è il capo del Csm…
05 Dicembre 2022 – Fonte: Corriere Fiorentino e C.LI.VA Toscana
Negli ospedali della Toscana è allerta: i ricoveri aumentano, i sanitari si contagiano e le attività ordinarie ne fanno le spese. Se le terapie intensive crescono a un tasso ridotto, crescono le corsie ordinarie hanno tassi di ricoveri molto alti.
E si guarda con timore ai prossimi giorni, quando si vedranno le conseguenze ospedaliere del boom dei contagi di fine anno. Il contagio dilaga, in maniera sconcertante tra i vaccinati compresi i sanitari.
Solo a Careggi sono circa 360 i positivi tra medici, medici specializzandi, infermieri, oss, tecnici di radiologia e di laboratorio. Un numero così alto che costringe l’ospedale universitario fiorentino, da cui trapela «preoccupazione», a dover riorganizzare le attività assistenziali alla luce di queste carenze. «Le dimensioni del contagio tra i sanitari sono la vera differenza rispetto alle precedenti ondate» fanno sapere dalla direzione dell’ospedale.
Come è possibile? Adesso lo spieghiamo per i duri di comprendonio. La campagna sulle terze dosi ai sanitari è iniziata tra fine settembre e inizio ottobre. Sono quindi tre mesi che chi è in prima linea ha ricevuto la cosiddetta dose booster. Dopo questo intervallo, la protezione dal contagio di fronte alla variante Omicron – che ha ormai soppiantato la Delta – è molto calata. Non quella dalla malattia, visto che i 360 sono asintomatici. La scarsa aggressività dimostrata finora dalla Omicron è ribaltata dalla sua estrema contagiosità: anche un tasso più basso di malati gravi, di fronte all’esplosione dei positivi provoca più ricoveri. Tanto che a Careggi ieri c’erano 95 pazienti ordinari e 7 in terapia intensiva.
E QUESTO SAREBBE UN VACCINO? Complimenti a tutti i politici per la gestione FALLIMENTARE dell’emergenza covid.
Come ha detto C.LI.VA TOSCANA “Ricordiamo che i sanitari non vaccinati sono sospesi senza stipendio da mesi e, nonostante questo, si preferisce far collassare gli ospedali non facendoli lavorare anche se è ormai evidente a tutti che anche i vaccinati con 3 dosi possono contagiarsi e contagiare.Questo vaccino ha FALLITO, nonostante i proclami del Presidente Giani che sposta le colpe a chi non si è vaccinato per nascondere la sua gestione fallimentare della regione.
A livello toscano, dal 3 dicembre, l’aumento è stato da 246 a 755 per le corsie ordinarie, da 48 a 84 per le terapie intensive. A fronte di un aumento del 206% dei ricoveri ordinari (oltre il triplo), le rianimazioni sono salite «soltanto» del 75%. A farne le spese è, una volta ancora, la piccola chirurgia programmata: se a Careggi hanno già attuato una riduzione dei volumi degli interventi non urgenti, nell’Asl Centro questa svolta è imminente. E anche la diagnostica è in difficoltà: dal monitoraggio della Regione sulle liste d’attesa, nelle ultime sei settimane la sanità toscana sembrerebbe aver recuperato ogni ritardo, quasi tutti gli indicatori sono «verdi», ovvero superano gli obiettivi governativi che chiedono di assicurare i tempi per almeno l’80% delle richieste. QUINDI…..VIETATO AMMALARSI….
Eppure, nella realtà le cose vorrebbero presentarle in maniera diversa: per esempio, la Regione certifica che gli appuntamenti per una gastroscopia vengono assegnati nei tempi prescritti nel 94,6% dei casi (93,9% nell’Area Vasta Centro), ma, da nostra verifica, una paziente fiorentina con prescrizione medica del 19 ottobre, dopo due mesi e mezzo, non è ancora riuscita a trovare un appuntamento. E anche ieri, in tutta l’Area Vasta Centro (Asl Centro, Careggi e privato accreditato) non risultava neanche un posto disponibile.
QUESTO IL FALLIMENTO DEL GOVERNO! L’EFFETTO DOMINO VI TRAVOLGERÀ!!!!!
“Farmaci che si sono rivelati un mezzo fallimento”. Armando Siri non usa tanti giri di parole nell’esprimere il suo dissenso sull’ipotesi di obbligo vaccinale che si sta scatenando nelle ultime ore prima del Consiglio dei ministri in programma domani 5 gennaio. Il senatore della Lega ci va giù pesante: “Ma di quale vaccino parliamo?Perché i vaccini si fanno una volta nella vita, al massimo un richiamo e la questione siconclude lì. Qui si parla di un farmaco da inoculare ogni 4/5 mesi che non fornisce immunità sterilizzante e non garantisce lo stop completo allo sviluppo sintomatico. Abbiamo assistito ad una comunicazione in cui si è detto tutto e il contrario di tutto. Ma vi pare una cosa seria? Siamo in una totale paranoia collettiva agevolata da un mix di istituzioni disorientate e sciacallaggio mediatico.Tutto spalmato su un letto di ignoranza e suburbanesimo culturale spacciato per scienza. Individuiipocondriaci e sociopatici vengono elevati a status di cittadino modello.Manca totalmente la trebisonda”.
Il medicinale, pseudo vaccino, che si sta utilizzando andrebbe somministrato solo ad anziani e fragili nella speranza che il rapporto rischio/beneficio propenda per quest’ultimo mentre tutti gli altri si dovrebbero curare come è sempre stato invece di andare in paranoia facendo la fila per un tampone anche senza avere sintomi. I sieri a disposizione non hanno concluso la fase sperimentale, quindi non possono essere oggetto di obbligo. Poi per carità essendo stato fatto a pezzi lo stato di diritto tutto può essere. Ma io sicuramente non sono favorevole.Sono sempre stato e continuo ad essere per la libertà di scelta terapeutica. Tra l’altro mi pare che al punto in cui siamo, questi farmaci si siano rivelati un mezzo fallimento. Se dopo un anno, dopo aver somministrato 112 milioni di dosi siamo ancora ridotti così, abbiamo la conferma che la malattia è mentale non virale”.
Sono circa 150 i passeggeri della nave da crociera Msc Grandiosa, arrivata in porto a Genova e proveniente da Marsiglia, che sono risultati positivi ai tamponi effettuati a bordo prima dello sbarco. previsti dal rigoroso ‘Protocollo di sicurezza e salute’ di MSC Crociere. Un tracciamento che prevede almeno tre tamponi a bordo delle navi. La maggior parte è asintomatica e nessuno necessita di ricovero.
I passeggeri, in maggioranza italiani, sono stati immediatamente isolati nelle rispettive cabine in attesa dell’Intervento della sanità marittima (Usmaf), della società armatrice, della Capitaneria di porto e della Protezione civile regionale. Poi, secondo quanto si è appreso, è stato avviato l’iter per il rientro a casa dei passeggeri italiani risultati positivi, che sta avvenendo tramite i mezzi protetti messi a disposizione dalla società armatrice. I passeggeri stranieri, invece, saranno tasferiti in una Rsa (Residenza sanitaria assistenziale) di Genova. La nave ha poi proseguito il viaggio verso Civitavecchia dove questa mattina è avvenuto il secondo sbarco. Sulla nave resteranno i circa 900 uomini dell’equipaggio.
Le misure di sicurezza a bordo delle navi
Il protocollo anti Covid a bordo delle navi da crociera, spiega Msc, prevede, tra le numerose misure, la vaccinazione di tutti i passeggeri e dell’intero equipaggio, che viene inoltre regolarmente testato ogni due giorni, mentre i crocieristi sono sottoposti al tampone a inizio, a metà e a fine crociera. Sulla nave vige poi il distanziamento fisico, oltre all’obbligo di indossare la mascherina e alla sanificazione continua degli ambienti e delle superfici di contatto. “MSC ha trasportato in sicurezza oltre un milione di passeggeri dalla ripartenza delle crociere (agosto 2020) a oggi.
MI DOVETE SPIEGARE, PERÒ, COME SI FA A STARE IN CROCIERA, VACCINATI, TUTTO IL GIORNO CON LA MASCHERINA, E CONTINUAMENTE DISTANZIATI! SECONDO VOI È UNA VACANZA? IO DIREI PIUTTOSTO UNA TORTURA!