L’annuncio che molti aspettavano è arrivato. IL Campione di tennis Novak Djokovic parteciperà agli Australian Open. È stato lo stesso numero uno al mondo a chiudere il tormentone relativo alla sua presenza nel primo Slam stagionale. Nole, infatti, ha avuto una speciale esenzione da parte degli organizzatori e dunque potrà giocare sul cemento australiano pur non avendo mai dichiarato di essersi vaccinato contro il Covid. Un situazione che sicuramente farà discutere, e che speriamo svegli i dormienti.
Il dado dunque è tratto. Novak Djokovic si mostra in partenza, all’aeroporto, con tutti i suoi borsoni. La destinazione è l’Australia dove potrà partecipare agli Australian Open, torneo che ha vinto 9 volte e di cui è campione in carica. Il serbo ha annunciato che il tutto è stato possibile grazie ad uno speciale lasciapassare garantitogli dagli organizzatori dello Slam: “Buon anno a tutti! Vi auguro tutta la salute, l’amore e la felicità in ogni momento presente e che voi possiate provare amore e rispetto verso tutti gli esseri su questo meraviglioso pianeta. Ho passato del tempo fantastico con i miei cari durante le vacanze e oggi vado in Australia con un permesso di esenzione. Andiamo 2022!!!”.
Ogni atleta che arriva in Australia deve essere vaccinato, e mostrarne le prove anche attraverso le certificazioni. Djokovic dal canto suo non ha mai voluto svelare il suo status vaccinale, e dunque non ha mai dichiarato di essersi vaccinato. Una situazione che sulla carta dunque gli avrebbe impedito di difendere il titolo, se non fosse arrivata questa speciale esenzione che lo rimette in gioco. Non mancheranno le polemiche per questo “compromesso”, anche alla luce delle dichiarazioni del tennista (e di suo padre) che non ha mai preso posizione sul vaccino.
Il disgusto per la servile velineria filo-governativa di quotidiani ed agenzie di mainstream sta diventando davvero nauseante con l’allarme sulla diffusione della variante Omicron che da un mese a questa parte avrebbe causato in tutta Europa, Regno Unito compreso, alcune decine di presunti decessi.
IL TERRORISMO PANDEMISTA SUI NUMERI
«Numeri oltre ogni record di contagi Covid oggi (martedì 28 dicembre – ndr): 78.313 in Italia, con 202 morti. Polverizzato il già triste record di 54.762 positivi registrati il giorno di Natale. E con la Lombardia che da sola sfiora i 30mila contagi. Il dilagare della variante Omicron del Covid19 con il suo alto livello di contagiosità (ieri oltre 30mila contagi nonostante il minor numero di tamponi effettuato il 26 dicembre) che sta innalzando il numero dei nuovi positivi ha messo sul piatto il tema delle quarantene: troppi gli italiani in isolamento con il rischio di bloccare la febbre.
Questo è un paragrafo pescato a caso da un quotidiano del Nord Italia che sta spargendo terrorismo pandemista ancor peggiore di quello diffuso nell’ottobre del 2020 quando un autorevole virologo di fama internazionale definì «la paura più virulenta del virus» scongiurando il governo di non procedere coi lockdown devastanti per l’equilibrio sociale ed economico del paese ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️
Sono passati più di 12 mesi, persino i ragazzini di 16 hanno iniziato a farsi i booster della terza dose di richiamo nonostante i rischi miocarditi con i vaccini a base di RNA messaggero siano estremamente alti tra i giovani lo, ma la “vexata quaestio” su affidabilità dei tamponi, falsi positivi e contagiati asintomatici è totalmente evaporata nella vacuità neuronale di impiegati del giornalismo che fanno copia e incolla delle veline di Stato e Regioni senza nemmeno porsi la più piccola e misera domanda…
Quanti sono oggi in Italia gli asintomatici, ovvero i possibili “falsi positivi” al Covid-19 rilevati da laboratori che in alcuni casi fanno riferimento a multinazionali di diagnostica medica partner delle Big Pharma dei vaccini, come dimostrato da un’inchiesta di GospaNews.
. Il numero degli asintomatici in Italia viene accuratamente occultato, ma non da tutti.
ASINTOMATICI AL 70 % IN DUE REGIONI D’ITALIA
Due Regioni “virtuose” nella trasparenza informativa lo hanno inserito nei loro bollettini.
«L’Unita di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 7.933 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 6.563 dopo test antigenico), pari al 11,1% di 71.513 tamponi eseguiti, di cui 59.423 antigenici. Dei 7.933 nuovi casi gli asintomatici sono 5.522 (69.6%). I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.118 (+60 rispetto a ieri). I ricoverati in terapia intensiva sono 92 (+3 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 46.686. I tamponi diagnostici finora processati sono 11.497.059 (+71.513 rispetto a ieri), di cui 2.692.102 risultati negativi. Tredici decessi di persone positive registrati, uno di oggi. Il totale diventa quindi 12.023 deceduti risultati positivi al virus. I pazienti guariti diventano complessivamente 406.191 (+2.175 rispetto a ieri)».
Sono invece «4.453 i nuovi casi in Toscana, riscontrati attraverso 17.058 tamponi molecolari e 40.400 antigenici rapidi. Il bollettino giornaliero comunica anche 6 morti e 585 guariti. Nell’ultima giornata il tasso di positività raggiunge il 7,8% sul totale dei test e il 44,6% sui nuovi soggetti controllati. In ascesa anche la pressione ospedaliera. I ricoverati nelle aree Covid salgono, nel complesso, a 600 (+31 rispetto a ieri), di cui 80 in terapia intensiva (quattro in più). Dall’inizio dell’emergenza sono 341.579 i contagi accertati, 297.913 le guarigioni e 7.531 i decessi. Secondo i dati delle aziende sanitarie salgono a 35.535 gli isolamenti domiciliari di asintomatici e malati lievi (+3.831 in un giorno) e a 49.061 le sorveglianze attive di persone entrate in contatto con casi infetti (+2.672)».
Ci tocca fare uno sforzo statistico per calcolare che i 3.831 asintomatici o paucisintomatici, che potrebbero quindi avere anche un semplice raffreddore invernale, rappresentano ben l’86 per cento dei nuovi casi registrati in Toscana.
Ci tocca fare uno sforzo statistico per calcolare che i 3.831 asintomatici o paucisintomatici, che potrebbero quindi avere anche un semplice raffreddore invernale, rappresentano ben l’86 per cento dei nuovi casi registrati in Toscana.
LE VARIABILI FOLLI DEI TAMPONI INAFFIDABILI
L’ANSA rivela solo che «Sono 78.313 i casi di Covid individuati in Italia nelle ultime 24 ore (del 28 dicembre – ndr). Ieri i casi erano stati 30.810. Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute, sono 202 mentre ieri erano state 142. Sono 1.034.677 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 343.968. Il tasso di positività è al 7,57%%, in calo rispetto all’8,9% di ieri. Sono 1.145 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 19 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 119. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 10.089, ovvero 366 in più».
Per quanto roboanti i numeri sono veramente bassi se proporzionati in percentuale a quelli del 29 dicembre 2020 diffusi dalla stessa agenzia di stampa: «Sono 11.212 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore e 659 le vittime. Lo riporta il nuovo bollettino del ministero della Salute. I guariti o dimessi sono stati 17.044. Sono 128.740 i tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 68.681. Il tasso odierno di positività è del 8,7%, in calo rispetto al 12,5% di ieri».
Rileggete con attenzione: lo scorso hanno 128mila tamponi hanno individuato in un giorno 11mila nuovi casi, quest’anno 1milione di tamponi ne ha trovati “solo” 78mila in un giorno. Ma non è tutto…
I morti sono passati da 659 a 142.
Alla fine, come sosteniamo da tempo, questi numeri vengono sparsi per terrorismo psicologico volto all’unico scopo di imporre una dittatura sanitaria funzionale ai vaccini delle Big Pharma e al consolidamento politico di entità sovranazionali del Nuovo Ordine Mondiale come denunciato da cardinali, vescovi, religiosi e laici cristiani
Matteo Bassetti, il leader dei “TIROVACCINO”e il “CANTERINO”, oggi potremmo soprannominarlo anche “CAMALEONTINO”, dal momento che cambia il copione del Covid, a seconda di come si sveglia la mattina.
Oggi è stato è stato il turno di nuove ed incredibili dichiarazioni, che qui vi riproponiamo. Partecipando ad “UN ALTRO GIORNO”, trasmissione di Rai Uno, ha dichiarato: ‘Dovremo imparare a convivere con questo virus’.
Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale policlinico “San Martino” di Genova, è intervenuto in collegamento audiovisivo da Sauze d’Oulx (Comune montano del Torinese che l’ha insignito della cittadinanza onoraria) 😱😱😱😱😱nel corso della trasmissione condotta da Serena Bortone, per parlare di contagi tra ivaccinati: “La prima, la seconda e anche la terza dose si fanno sostanzialmente per non finire in ospedale e non avere la polmonite. Il vaccino serve a proteggere dalle forme gravi. Avere il raffreddore o alcune forme influenzali era previsto, si sapeva dall’inizio che avremmo avuto problemi di contagio”.
Sulla diffusione della variante Omicron in Italia da detto“dovremmo essere a una situazione di fifty fifty. Dovremmo essere al 50% di Omicron e al 50% di Delta. Credo che alla fine Omicron sarà quasi un bene, arrivando a soppiantare quasi completamente la Delta. È molto meno aggressiva, ha raffreddorizzato il Covid. Non causa, peraltro, perdita di gusto e di olfatto. Questa mutazione provoca laringiti, tracheiti e bronchiti, attacca solo le alte vie respiratorie e vengono colpiti molto di più i bronchi rispetto ai polmoni”.
Proseguendo nel suo intervento ha espresso il proprio punto di vista circa la certificazione verde: “Ho sempre interpretato il Green Pass come uno strumento per invogliare le persone a vaccinarsi.
E per concludere…..UDITE…..UDITE, “dovremo pensare di potere imparare a convivere con questo virus e accettarne le conseguenze. Arriveremo alla prossima primavera con il 90-95% della popolazione generale che sarà vaccinato o guarito, perché Omicron la faranno praticamente tutti. Non potremo però mantenere obblighi e misure restrittive per sempre”.
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
Anche il virologo Giulio Tarro si è espresso favorevolmente sulla variante Omicron. In un’intervista a “lospecialegiornale.it”. Il Prof. ha spiegato ciò che sta davvero succedendo con il nuovo ceppo Covid:“continua l’opera di mistificazione della realtà – ha affermato– Sono i numeri che ce lo dimostrano. Il 21 dicembre facendo una proporzione fra numero di tamponi e soggetti positivi abbiamo riscontrato un tasso di positività del 3,5% con 30mila nuovi casi. Il 21 dicembre dell’anno precedente la stessa proporzione era del 12%. Quindi l’emergenza non c’è, mi pare ovvio. C’è una notevole riduzione del tasso di positività rispetto ad un anno fa, e in più la variante che sta circolando oggi è la stessa che circolava in Africa quando da noi era estate, senza conseguenze gravi. Sono stati gli stessi africani a smentire gli allarmismi occidentali, dicendo che si stava esagerando nel dipingere la variante sud africana come devastante”.
“Omicron come un’influenza? Esattamente– ha proseguito – non ci troviamo più di fronte ad una pandemia, bensì ad una classica endemia. La scorsa primavera è stato pubblicato sulla rivista Science, che rappresenta l’organo ufficiale dell’American Association for the Advancement of Science, uno studio in cui si spiega chiaramente come si stia gradualmente passando dalla fase pandemica a quella endemica. Quindi ci troviamo di fronte ad un’influenza tipica della stagione invernale, identica a tante altre che abbiamo conosciuto in passato. L’unica differenza sta nel fatto che non si tratta di un virus influenzale ma del covid, ma questo non giustifica il terrore mediatico che si sta diffondendo in questi giorni. Per altro è ormai assodato che per certi tipi di influenze da covid basta ricorrere alle terapie antivirali per via orale. Nel Regno Unito è già stato approvato da oltre un mese il farmaco della Merck chiamato Molnupiravir, mentre in Italia già da marzo è in uso il Remdesivir”.
Poi le battute finali e qualche frecciata:“Covid alle battute finali, si sta indebolendo sistematicamente? E’ evidente, e lo sostengono tutte le persone di buon senso che si occupano di scienza senza seguire l’ideologia del terrore. Il problema è che diamo retta ai virologi che sostengono tesi instabili, ritenuti più bravi degli altri., perché invitati tutti i giorni nei salotti televisivi. Basti vedere quello che hanno convinto persino i genitori a vaccinare i bambini contro ogni logica, sia scientifica che di buon senso, e contro gli stessi bugiardini. Con i pediatri che, dopo averci ripetuto per mesi che il vaccino ai più piccoli causava più danni che benefici, oggi si sono improvvisamente convertiti sulla strada del terrorismo sanitario, quando sappiamo tutti che i bambini non corrono alcun rischio Covi”
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03 Gennaio 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: LaPekoranera
E ORA ATTACCATE ANCORA UNA VOLTA I COSIDETTI “NO VAX”. LEGGETE ⤵️
Il campionato riprende il 6 gennaio con la prima giornata di ritorno, ma sono numerosi i calciatori e i componenti delle società in isolamento a causa dell’infezione da Sars-Cov2. Alcuni club hanno scelto di comunicare i nomi, altri hanno preferito mantenere il riserbo. Tra gli ultimi casi c’è il difensore della Juventus, terzo componente della formazione di Massimiliano Allegri risultato positivo al virus (si legge su SkyTg24).
ATALANTA – Due componenti del gruppo squadra (non specificati i nomi)
BOLOGNA – Marco Molla, Nicolas Viola, Nicolas Dominguez, Aaron Hickey
CAGLIARI – Nahitan Nandez
EMPOLI – Tre componenti del gruppo squadra (non specificati i nomi)
FIORENTINA – Un calciatore (non specificato il nome), altri tre componenti del gruppo squadra
NAPOLI – Eljif Elmas, Victor Osimhen, Hirving Lozano
ROMA – Un calciatore (non specificato il nome)
SALERNITANA – Sei calciatori (non specificati i nomi)
SAMPDORIA – Un calciatore, due membri dello staff tecnico (non specificati i nomi)
SASSUOLO – Due calciatori (non specificati i nomi)
SPEZIA – Viktor Kovalenko, Rey Manaj, Petko Hristov, Mbala Nzola
TORINO – Simone Verdi, altri tre calciatori e un membro dello staff (nomi non specificati)
VENEZIA – Un tesserato, non entrato in contatto con gruppo squadra (nome non comunicato)
VERONA – Giangiacomo Magnani.
Secondo le disposizioni governative, se questi signori hanno il super Green pass possono circolare infettando il mondo. Mentre chi non è vaccinato, ma non è positivo al Covid e gode di ottima salute, risulterebbe un untore. E c’è chi crede ancora a questa narrazione.
La notizia arriva in seguito alla decisione del Governo, di intervenire nuovamente sulla capienza di stadi e palazzetti per gli eventi sportivi, riportandola a misure percentuali ridotte (50% per gli stadi, 35% per i palazzetti). Un settore molto colpito, che si va ad aggiungere ai molti altri in questi due anni, in gravosa sofferenza. Ma ciò che fa sorridere è l’idiozia di chi gestisce il mondo del calcio, che dimostra ancora una volta di non aver capito niente, chiedendo ulteriori interventi economici che consentano alle società di “rientrare” delle perdite sui biglietti.
NON AVETE ANCORA CAPITO CHE TUTTE QUESTE RESTRIZIONI SERVONO PER PORTARE AL FALLIMENTO OGNI SETTORE DEL PAESE?! E VOI CHIEDETE I RISTORI!!!!! NON SO SE MI FATE PIÙ RIDERE O PIANGERE PER IL VOSTRO LIVELLO DI IGNORANZA!
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1 Gennaio 2022 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Cristina Gauri ( Il Primato Nazionale)
Approfittare della grave malattia di una bimba di soli tre mesi per diffondere allarmismo sul Covid e convincere i cittadini della necessità di vaccinare anche i più piccoli: fatto. Stavolta la stampa nostrana si è decisamente superata.
“Una bimba, udinese di solo tre mesi, positiva al Covid, è stata trasportata dal Burlo di Trieste a Roma ed è stata ricoverata al Bambino Gesù. A concludere la missione di trasporto sanitario d’urgenza a favore della piccola è stato un Falcon 900 del 31esimo Stormo dell’Aeronautica Militare». Così il 27 dicembre Udine Today e altre testate informavano i suoi lettori della vicenda che vedeva come protagoniste la piccola Agata e la mamma, Simona Settembre, con lei sull’aereo che la portava a Roma.
La bimba ha una malattia congenita, ma per i giornali è Covid
Peccato che la bimba non fosse affetta da Covid-19, ma da una rarissima malattia congenita chiamata emangioma epatico, condizione per la quale si era reso necessario il trasporto con volo militare d’urgenza al Bambino Gesù. E’ stata la stessa Simona a renderlo noto, inchiodando i quotidiani responsabili della bufala, pubblicando un commento sulla pagina del quotidiano:
“Vergognatevi!” – ha scritto – «Mia figlia NON e’ affetta covid e penso che lucrare, anche solo moralmente (come hanno fatto svariate redazioni in queste ore) sull’emergenza sanitaria sia vergognoso. Ha invece una rarissima malattia congenita chiamata Emangioma Epatico, per questo motivo necessiterà delle cure dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù».
Una figuraccia penosa
Che figuraccia, che pena. C’è qualcosa di più odioso e vile dello strumentalizzare il dolore di una bimba e dei genitori per propagandare terrorismo sanitario? Ma con il Covid ogni lasciata è persa, e ormai è possibile giustificare qualsiasi bassezza purché venga compiuta nel nome dell’emergenza sanitaria. La mamma della bimba fa poi sapere su Instagram, che dopo l’intervento Agata «è stabile», cosa che dovrebbe rallegrare tutti; tranne, forse, coloro che non vedevano l’ora di sciacallare sulla vita di un neonato.
Simona, conclude, lodando la tempestività dei soccorsi e l’efficienza dei sanitari, almeno in casi eccezionali come questo.
Il Servizio Sanitario Italiano – ha detto – smette di essere quello delle snervanti attese agli sportelli dei CUP e mostra il suo rovescio buono, quello dell’immediatezza». Peccato che in questo periodo accsda raramente!
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Il Super Green Pass ha fallito! Ormai è più che evidente che la politica sanitaria attuata dal governo Draghi, non solo si è rivelata inutile, ma perfino dannosa visto l’aumento dei contagi soprattutto fra i vaccinati. Abbiamo trattato l’argomento proprio oggi in apertura del nuovo anno
(VEDI:
Le conferme del clamoroso fallimento arrivano ormai da tutte le parti e non le vede soltanto chi non le vuole vedere…
Prendiamo ad esempio questo video girato presso una farmacia prima di Capodanno ⤵️
Dal video si evince che il 90% dei POSITIVI sono VACCINATI. Soltanto 4 i non vaccinati, su un totale di 42. Il vaccino non è la via d’uscita promessa! Il vaccino non protegge il singolo e neanche i più fragili, che magari stamani erano in farmacia per altro. Il fallimento vaccinale è palese! Solo come popolo unito ne usciremo, ammettendo la verità e sostenendo l’uno il diritto dell’altro. Nota: Sappiamo che questi test non rappresentano un campione significativamente grande. Ma sono la conferma che da inizio pandemia i numeri vengono utilizzati appositamente per giustificare i provvedimenti che hanno causato fratture sociali purtroppo insanabili senza nessun confronto. Attendiamo dagli enti preposti trasparenza nei dati, perché la sensazione è che il fallimento vaccinale sia sempre più evidente e le restrizioni siano solo un modo per nascondere colpe e colpevoli. Auguri di unione e coesione sociale, a tutti. Staff C.Li.Va. Toscana. (Fonte:⤵️
Il confronto fra i dati del 5 dicembre (ultimo giorno prima dell’entrata in vigore del Super Green Pass) e quelli del 28.12.2021.
Articolo del dott. Stefano Salmè (Fonte: Il Giornale di Udine) ⤵️
Uno degli effetti più curiosi della girandola di provvedimenti presi dal nostro governo (coadiuvati dagli esperti nominati dall’esecutivo stesso) è quello di far dimenticare con una certa rapidità quelli precedenti. Che la memoria del popolo sia corta è cosa nota, ma in questo caso si parla di provvedimenti presi solo qualche settimana prima.
Il 6 dicembre è entrato in vigore in Italia il cosiddetto “Super Green Pass” che, di fatto, è l’esclusione dei non vaccinati dalla vita sociale. La regola delle “2 G” (guariti o vaccinati) più che rallentare la crescita della curva epidemiologica, aveva una sua logica diabolica, quella di dare in pasto all’opinione pubblica un capro espiatorio ( i no-vax untori), utile a scaricare su di essi la rabbia sociale, deviandola dalla classe politica.
Con il “decreto Natale” siamo entrati in una ulteriore fase ed è quindi utile fare un bilancio sul cosiddetto “Super Green Pass”, in attesa di eprimerci sul nuovo “Mega Green Pass”.
Metteremo quindi a confronto i dati del 5 dicembre (ultimo giorno prima dell’entrata in vigore del Super Green Pass) con gli ultimi a disposizione, cioè quelli di ieri 28.12.2021.
Confronto del numero di positivi in termini assoluti:
Confronto del numero di positivi in termini percentuali, specificando che l’ultimo dato disponibile riguarda il 25 dicembre e che quindi la percentuale al 28 è significativamente più alta:
Come si può facilmente vedere il confronto è impietoso e boccia in modo perentorio la misura del Super Green Pass. Se è pur vero che ricoveri e soprattutto decessi seguono a distnaza di un certo lasso di tempo la curva dei contagi, non così è per il numero di positivi, considerando che l’Istituto Superiore di Sanità indicava in 14 giorni il tempo massimo di incubazione della malattia. Questo periodo è stato oggi rivisto dalla comunità scientifica e portato ad una settimana ed è su questa base che verrà accorciato il periodo di quarantena.
In sintesi, se il provvedimento del Super Green Pass avesse funzionato, avrebbe dovuto già limitare la curva dei contagi, che invece si è ulteriormente accentuata.
Con questi dati un’informazione libera avrebbe chiesto il conto al governo, invece nella conferenza stampa di Natale abbiamo assistito sgomenti alla stampa italiana che si prostrava ai piedi del Premier, applaudendolo a scena aperta. In quella conferenza stampa il premier stava illustrando le nuove misure restrittive, che erano la prova più evidente del fallimento di quelle precedenti.
VIDEO ⤵️
Il Governo Draghi non ammette il fallimento delle sue misure
Articolo di Imma Duni (Fonte: Trend online)
Il Governo Conte ha sbagliato la gestione dell’inizio della pandemia, improvvisando e non basandosi su alcun dato scientifico. A distanza di due anni, ci ritroviamo con un Governo guidato da Draghi, che ha preso la situazione in mano o, per dirla in parole povere, sta usando i suoi pieni poteri per portare questo paese verso la distruzione più totale. Non è il Covid il problema, non è Omicron il problema. Il problema è che si è perso ogni lume della ragione, ogni traccia di democrazia, ogni traccia di Stato di Diritto e la Costituzione è diventata carta igienica. Ma Draghi, invece di ammettere i tantissimi errori fatti e le fake news enunciate in diretta Tv, si dichiara soddisfatto, stringe ancora di più il cappio al collo degli italiani e si auto definisce nient’altro che un “nonno”. Vediamo i dettagli di questo fallimento. Continua a leggere su ⤵️
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ANDREA CRISANTI È SENZA DUBBIO IL VIROLOGO CHE MANIFESTA PIÙ SPESSO INCOERENZA. PASSA, A GIORNI ALTERNI, DA FRASI TIPO “I VACCINI SONO L’UNICA RISPOSTA CONTRO IL VIRUS” A “IL PUZZLE DI VACCINI, CON MIX DI FARMACI DIVERSI, NON CONSENTE DI AVERE DATI SULLA PROTEZIONE DEI VACCINATI. È STATA CREATA UNA FOLLIA”. PER POI PASSARE ALLE VACCINAZIONI DEI BAMBINI DICENDO “VACCINO AI BAMBINI? NON C’È FRETTA, È DEMAGOGIA SANITARIA. IN ITALIA SI PUÒ CRITICARE IL PAPA, MA NON IL CTS, L’EMA O L’AIFA” (2 DICEMBRE 2021) FINO A CANTARE UN’IDIOTA CANZONCINA INSIEME AI CRIMINALI COLLEGHI PREGLIASCO E BASSETTI AFFERMANDO “I DATI SONO OTTIMI, PERÒ C’È UNO ZOCCOLO DURO DA CONVINCERE”
PER NON PARLATE DELL’INTERVENTO IN COLLEGAMENTO SLL’ARIA CHE TIRA, DOVE MYRTA MERLINO GLI HA FATTO UNA DOMANDA SUI “VIROLOGI CANTERINI”. “Crisanti è stato rapito e torturato per cantare quella canzoncina – ha scherzato la Merlino – non è farina del suo sacco mettersi a fare quella cosa lì”.
GUARDATE E ASCOLTATE LE PAROLE CON CUI CRISANTI GIUSTIFICA LA SUA PERFORMANCE
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Oggi in Friuli Venezia Giulia su 10.922 tamponi molecolari sono stati rilevati 1.484 nuovi contagi, con una percentuale di positività del 13,59%. Sono inoltre 16.095 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 333 casi (2,07%). Ieri su 6.619 tamponi molecolari erano stati rilevati 448 nuovi contagi, con una percentuale di positività del 6,77%. Erano inoltre 14.934 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 289 casi (1,93%).
La prima fascia d’età per quel che riguarda il contagio odierno è la 0-19 (19,65%), seguita dalla 20-29 (18,60), dalla 40-49 (17,17), dalla 50-59 (15,58%) e infine dalla 30-39 (13,15%).
Nel bollettino regionale si continua ad accorpare la fascia d’età 0-19 che, così facendo, risulta doppia rispetto alle altre (19 anni la prima rispetto ai 9 delle altre), oltre ad unire in modo arbitrario due fascie d’età alquanto diverse sul piano fisiologico. Risulta abbastanza evidente il tentativo di forzare la vaccinazione tra gli under 12 mescolando dati diversi.
Nella giornata odierna si registrano i decessi di 6 persone: una donna di 90 anni di Enemonzo (deceduta in ospedale), un uomo di 89 anni di Trieste (deceduto in ospedale), un uomo di 89 anni di Aquileia (deceduto in ospedale), un uomo di 77 anni di Trieste (deceduto in ospedale), una donna di 77 anni di Pordenone (deceduta in ospedale) e infine una donna di 76 anni di Porpetto (deceduta in ospedale).
Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 27 (+1) e i pazienti ospedalizzati in altri reparti scendono a 278 (-5). Anche oggi purtroppo la riduzione del numero dei ricoveri è dovuta interamente al numero dei decessi negli ospedali della regione (6).
I decessi complessivamente sono stati 4.203, con la seguente suddivisione territoriale: 1.008 a Trieste, 2.077 a Udine, 776 a Pordenone e 342 a Gorizia. I totalmente guariti sono 137.341, i clinicamente guariti 314, mentre le persone in isolamento sono 9.463.
Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 151.626 persone con la seguente suddivisione territoriale: 36.606 a Trieste, 63.573 a Udine, 30.794 a Pordenone, 18.508 a Gorizia e 2.145 da fuori regione.
Il totale dei positivi è stato ridotto di tre unità a seguito di altrettanti test rapidi non confermati all’esame molecolare.
Per quanto riguarda il Sistema sanitario regionale, sono state rilevate le seguenti positività: nell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina 16 infermieri, 2 tecnici, uno psicologo, 5 medici, un operatore socio sanitario e un’ostetrica; nell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale un amministrativo, 2 terapisti, uno psicologo, 7 infermieri, 4 medici, 4 operatori socio sanitari e 4 tecnici; nell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale un tecnico, 2 medici, 4 infermieri e un autista; nell’Irccs materno-infantile Burlo Garofolo un amministrativo, un addetto all’assistenza, 2 infermieri e un ricercatore.
Relativamente alle residenze per anziani del Friuli Venezia Giulia si registra il contagio di tre ospiti (Pordenone, Trieste e Udine) e di dieci operatori (Trieste, Pordenone, Pradamano, Pasian di Prato, Gorizia, Tarcento, Monfalcone e Zoppola).