Non ne sentivamo parlare da un po’, mentre il Movimento Cinque Stelle sta precipitando nei sondaggi e il nuovo leader Giuseppe Conte continua a mostrarsi tutt’altro che a suo agio alla guida dei pentastellati. Beppe Grillo, che nel frattempo, sembrava uscito nuovamente di scena, torna a starnazzare dopo alcune dichiarazioni che avevano spiazzato i suoi stessi fedelissimi ( perché purtroppo ne ha ancora troppo!). Salvo poi, pubblicare un articolo non firmato ma pubblicato sul suo blog dal titolo “MILLENIALS: GENERAZIONE SOCIALISTA”. IL CONTENUTO NON È DI QUELLI CHE PASSA INOSSERVATO!
ECCO IL TESTO⤵️ “I giovani di oggi sono sempre più scontenti del modo in cui gli anziani gestiscono il mondo – si legge nel lungo testo – i Millennials (ossia i nati tra il 1981 e il 1996) per molto tempo sono stati descritti come una generazione politicamente disimpegnata e apatica. Negli ultimi anni, tuttavia, questa percezione è cambiata drasticamente. L’ascesa di movimenti di massa come Black Lives Matter, Extinction Rebellion, il movimento di Greta Thunberg e altri movimenti di protesta hanno capovolto lo scenario. C’è una crescente evidenza che i giovani adulti di oggi siano fortemente insoddisfatti dell’attuale sistema politico ed economico. Nello specifico, un numero crescente di persone rifiuta il capitalismo”.
L’articolo pubblicato sul blog di Grillo, riprende alcune analisi sociologiche sui Millennials, come lo studio dell’Institute for Economic Affairs (Iea) del Regno Unito, a cura di Kristian Niemietz. Rilevando come “i giovani esprimono davvero in modo abbastanza coerente ostilità al capitalismo e opinioni positive su alternative socialiste. Per esempio, circa il 40% dei Millennials afferma di avere un’opinione favorevole del socialismo e una percentuale simile è d’accordo con l’affermazione che ‘il comunismo avrebbe potuto funzionare se fosse stato attuato meglio’. Per i sostenitori dell’economia di mercato, ciò dovrebbe essere un motivo di preoccupazione, ma finora hanno scelto per lo più di ignorare questo fenomeno, o di liquidarlo”.
Dopo aver citato altre ricerche dagli esiti analoghi, la riflessione si conclude così: “Certamente i giovani sono pronti a qualcosa di nuovo. Mentre fino agli anni Ottanta si pensava al socialismo come un modello alternativo, oggi non sembrano esserci alternative soddisfacenti. L’unico modello alternativo è quello cinese ispirato al Beijing Consensus, che propone un capitalismo privato e un capitalismo di Stato sotto il ferreo controllo di un regime autocratico: certamente un modello difficilmente adottabile nei nostri sistemi occidentali, ma che al tempo stesso pare l’unico possibile”.
MA QUANDO MAI I GIOVANI LA PENSANO COSÌ! HAI SCRITTO TUTTO QUESTO IN PREDA ALLA FARNETICAZIONE. SAI…DOVRESTI CAMBIARE SPACCIATORE! POVERACCIO!!!!!
Fonte: ⤵️
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
30 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Grandeinganno.it
SE DE DONNO FOSSE VIVO SAREBBE ORGOGLIOSO DI QUESTA NOTIZIA. E NOI LA PUBBLICHIAMO PER RENDERE OMAGGIO ALLA DIGNITÀ DI UOMO E ALL’ IMMENSA GRANDEZZA DELLA SUA ANIMA.
GRAZIE DOTT. GIUSEPPE DE DONNO
IL MINISTRO DELLA SALUTE RUSSO HA APPROVATO IN VIA DEFINITIVA LA TERAPIA DI DE DONNO DEL PLASMA IPERIMMUNE. VARI HANNO DIMOSTRATO EFFICACIA, SICUREZZAE CAPACITÀ DI NEUTRALIZZARE IL VIRUS.
Il farmaco “COVID-globulina”, basato sul plasma sanguigno di persone che hanno già sofferto della malattia, ha superato con successo gli studi clinici e ha ricevuto un certificato di registrazione permanente dal Ministero della Salute della Federazione Russa , registrato dalla società statale “Rostec”.
“Lo sviluppo della holding Natsimbio della società statale Rostec”, nel corso di studi clinici, ha confermato l’efficacia, la sicurezza e la capacità di neutralizzare il coronavirus. Secondo i risultati della ricerca, il farmaco COVID-globulin ha ricevuto uncertificato di registrazione permanente dalla Ministero della Salute della Russia”.
I risultati di uno studio comparativo in doppio cieco, controllato con placebo, in 7 pazienti su 10 che hanno ricevuto “COVID-globulina” come parte di una terapia complessa, il rischio che la malattia diventi più grave è stato ridotto. La più grande efficienza di “COVID-globulina” è stata dimostrata quando viene utilizzata nelle prime fasi della malattia.
Inoltre, nel 70% dei casi, la terapia ha impedito lo sviluppo di tali complicazioni derivanti dallo sfondo dell’infezione da coronavirus come la comparsa di una tempesta di citochine, insufficienza renale, complicanze tromboemboliche, lo sviluppo della sindrome da distress respiratorio acuto, un aumento del grado del danno polmonare e un peggioramento dei sintomi clinici.
Questa la dichiarazione del direttore generale di Rostec Chemezov.
“Oggi possiamo annunciare con orgoglio il completamento con successo degli studi di un farmaco per il trattamento del coronavirus – COVID-globulina. Il primo farmaco al mondo di una specifica immunoglobulina anticoide ha superato con successo le ultime due fasi degli studi clinici, dimostrando la sua sicurezza ed efficacia. Lo sviluppo di Nacimbio amplia notevolmente le possibilità. I medici russi nella lotta contro il COVID-19 ora nel loro arsenale ci sono due possibili forme di immunizzazione da coronavirus: attiva – passiva e vaccino – immunoglobulina”.
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Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto sull’estensione dell’uso del green pass e le quarantene. Le misure sono state discusse oggi nella riunione del Comitato tecnico scientifico e, dopo, nella cabina di regia Covid, prima di passare al Cdm. Le norme per modificare la quarantena erano state caldeggiate dai presidenti delle Regioni: il rischio, con l’aumento dei contagi, è che il Paese rimanga paralizzato, dicono i governatori.
Il parere del Cts è stato esaminato dalla cabina di regia a Palazzo Chigi presieduta da Mario Draghi sulla situazione Covid, per passare poi al Consiglio dei ministri convocato per le 19.30 e finito in tarda serata. Sul tavolo, secondo quanto viene riferito da diverse fonti, diverse misure, dall’estensione del Super Green pass alla modifica dei terminidi quarantena.
SUPER GREEN PASS/1 – Per quanto riguarda il Super green pass a tutti i lavoratori, la misura non è passata in cabina di regia. Il ministro Giancarlo Giorgetti avrebbe detto che se si volesse estendere l’obbligo, di fatto un “obbligo vaccinale” per i lavoratori, lo Stato dovrebbe assumersi la responsabilità per eventualiconseguenze. Dubbi anche M5s: “Non siamo contrari all’obbligo di super Green pass, ma con raziocinio. Forse conviene ragionare sull’obbligo vaccinale“, avrebbe detto il ministro Stefano Patuanelli.
SUPER GREEN PASS/2 – Nel corso della cabina di regia, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, si è discussa la possibilità di estendere il Green Pass rafforzato a tipologie di attività attualmente non contemplate dalla normativa. Il Cdm ha approvato l’estensione del Super Green pass ai trasporti a lunga percorrenza, fiere eimpianti sci.
SUPER GREEN PASS ANCHE PER TPL – Il Green Pass Rafforzato sarà necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. È, secondo quanto si apprende, una delle misure contenute nel nuovo decreto Covid approvato dal Consiglio dei ministri.
QUARANTENA/1 – Sono state approvate tre categorie di quarantena. La prima include le persone con dose booster o con vaccinazione completa da meno di 120 giorni (4 mesi) che hanno avuto un contatto stretto con un positivo manon hanno sintomi. Per loro non è più prevista la quarantena ma una forma di autosorveglianza e, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo Covid-19, l’effettuazione di un tampone con esito negativo.
QUARANTENA/2 – Per le persone in possesso del Green Pass rafforzato da oltre 120 giorni (4 mesi), la quarantena si riduce a 5 giorni dagliattuali 7 con un tampone con esito negativo al termine di questo periodo.Per i non vaccinati, continuano a essere in vigore le attuali regole (quarantena di 10 giorni).
Le regole in vigore fino ad adesso prevedevano, per i contatti “stretti” delle persone positive al virus, un periodo di isolamento di una settimana per chi è vaccinato contro il Covid e di 10 giorni per chi non lo è. Al termine del periodo stabilito, in entrambi i casi, occorre sottoporsi a tampone -rapido o molecolare- per verificare la positività. In caso negativo, finisce la quarantena.
SERVIZI ESSENZIALI – Nessun giorno di quarantena per chi è impiegato nei servizi essenziali ed è vaccinato con booster e viene a contatto con un positivo. Dovranno però obbligatoriamente indossare la mascherina Ffp2per circa una settimana. Sarebbe questo, a quanto si apprende, l’orientamento del Cts alla fine della riunione di oggi.
MASCHERINE FFP2 – Tra i temi affrontati anche quello dei prezzi calmierati per le mascherineFfp2, ora obbligatorie sui mezzi di trasporto pubblico, in cinema, teatri, musei, stadi, palestre e altri luoghi al chiuso, su cui il governo ha trovato l’intesa. Il prezzo potrebbe aggirarsi intorno a un euro. Secondo quanto si apprende alla fine del Consiglio dei ministri, il prezzo delle mascherine Ffp2 sarà calmierato: a sollevare il tema è stato il Pd ma si tratta di una proposta “condivisa”, della quale ora sarà incaricata la struttura commissariale.
CAPIENZE STADI – Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende da fonti di governo, prevede che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti sportivi all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso.
OBBLIGO VACCINALE – Nel corso del Consiglio dei ministri i ministri di ForzaItalia si sarebbero espressi in modo favorevole all’obbligo vaccinale. Anche il Pd sarebbe a favore dell’obbligo vaccinale ma intanto avrebbe chiesto l’estensione del Super green pass a tutte le attività (misura che non è stata approvata), come un incentivo a vaccinarsi, spiegano fonti Dem.
ALTRE MISURE A GENNAIO – Il Consiglio dei ministri ha approvato un primo blocco di misure e, spiegano fonti di governo, un prossimo Cdm(presumibilmente già nei primi giorni di gennaio) potrà adottare ulteriori misure per fermare l’aumento dei contagi.
La Conferenza delle Regioni, presieduta dal presidente MassimilianoFedriga, preoccupata per il numero crescente di persone che – essendo entrate in contatto con conoscenti positivi – si ritrovano in quarantena, proponevano la modifica delle regole in vigore: ridurre – o cancellare – la quarantena obbligatoria per i contatti dei soggetti positivi al coronavirus, almeno per quelli vaccinati.
SCUOLA E QUARANTENA – Un’ulteriore proposta delle Regioni era quella di cancellare la quarantena per chi è vaccinato anche in ambito scolastico. Lo scopo è favorire il più possibile “la didattica in presenza anche nei casi in cui si registrassero delle positività nelle classi”, come spiega Raffaele Donini, coordinatore della commissione Salute in seno alla Conferenza delle Regioni e assessore alle Politiche per la Salute dell’Emilia-Romagna.
VACCINI – Dopo i sanitari, gli insegnanti e le forze dell’ordine, si discute anche della previsione dell’obbligo vaccinale per altre categorie di lavoratori. Si pensa in particolare a chi opera a stretto contatto con il pubblico, come ad esempio i dipendenti pubblici.
Legato al tema dei vaccini è la possibile revisione del sistema del Green pass in Italia. Di fatto, come ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, si guarda all’ipotesi di introdurre il Super Green pass – ottenibile solo da chi è vaccinato con almeno due dosi contro il Covid o è già guarito dall’infezione – “per tutto il mondo del lavoro, pubblico, privato e autonomo”.
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29 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: GospaNews – foto: Augusta Turiaco, Piero Taurino, Camilla Canepa
I casi del carabiniere Piero Taurino a Mantova e dell’insegnante Augusta Turiaco a Messina sono i primi balzati all’attenzione della cronaca per il riferimento allo scudo penale adottato dal governo per proteggere i medici dalle purtroppo numerosissime reazioni avverse al siero sperimentale
Piero Taurino, scomparso a 50 anni, e Augusta Turiaco a 55 hanno infatti in comune, non soltanto il decesso avvenuto in correlazione alla somministrazione del vaccino AstraZeneca (individuato come responsabile anche della morte di Camilla Canepa), ma la richiesta di archiviazione da parte della magistratura, per l’applicazione della legge che garantisce ai sanitari l’impunità. Tutto ciò, nonostante i ripetuti allarmi sui vaccini emersi fin dai trials clinici, e confermati dai molteplici decessi nelle prime settimane di somministrazione. A tal proposito è emerso anche da un dossier riservato Pfizer, su 1223 morti occultate.
IL DDL 44/2021 “Misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici”, è entrato in vigore lo scorso 1 aprile 2021. Dopo il passaggio alle Camere, il documento ha subito alcune modifiche ed è stato convertito nella L 76/2021, in vigore dal 1 giugno scorso. Cerchiamo di approfondire il Capo I della legge. Questo contiene due importanti misure connesse al contenimento dell’epidemia: l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e il cosiddetto scudo penale per medici e professionisti sanitari, durante l’emergenza Covid (Artt.3-3bis)
In forza di questa disposizione di legge due differenti procure della Repubblica hanno chiesto l’archiviazione nonostante l’accertato nesso di causalità tra l’inoculazione del vaccino e la morte.
IL CASO DEL CARABINIERE MANTOVANO
«Sarebbe stata la somministrazione del vaccino Astrazeneca a causare la morte lo scorso marzo del maresciallo maggiore cinquantenne dei carabinieri di Mantova Pietro Taurino. A sostenerlo nella loro lunga relazione sono i consulenti nominati dalla Procura di Mantova, che hanno dichiarato come vi sia stata una correlazione tra la formazione dei trombi a livello cerebrale e l’assunzione del vaccino». I magistrati titolari dell’inchiesta, condotta dal procuratore capo Manuela Fasolato e dal sostituto Giulio Tamburini, avevano affidato un incarico peritale a tre esperti specializzati proprio nel campo delle trombosi cerebrali, oltre che in ambito medico legale. Insieme ai risultati dell’autopsia, che avevano evidenziato come il carabiniere fosse deceduto per trombosi venosa cerebrale, molto importanti, ai fini dell’inchiesta, sono stati i prelievi ematici che la Procura ha fatto eseguire prima e dopo la morte del sottoufficiale. Questi avrebbero evidenziato la presenza di “porpora trombocitopenica”, praticamente la formazione di piccolissimi coaguli di sangue che bloccherebbero l’apporto stesso di sangue agli organi vitali come cervello, cuore e reni
La procura ha escluso la responsabilità del produttore del vaccino ritenendo che “il vaccino è stato somministrato a seguito delle autorizzazioni delle competenti autorità (EMA e AIFA).
“Agli atti – prosegue la nota del legale Agnello – non sussistono accertamenti che sostengono le motivazioni degli organi inquirenti. I trials sulla sperimentazione sono stati condotti in maniera corretta? Come mai non hanno tenuto conto di pubblicazione studi scientifici del 2007 che mettevano in risalto che i vaccini a vettore adenovirale potevano dare problemi di trombocitopenia? Perché le comunicazioni e le informazioni sugli effetti collaterali del vaccino AstraZeneca sono state divulgate solo il 24 marzo laddove vi era già conoscenza di eventi avversi? Perché in Inghilterra nel mese di marzo avevano già i protocolli clinici di cura delle trombosi provocate dal vaccino? E ancora, perché la modifica del consenso informato e del foglietto illustrativo e la pubblicazione della nuova scheda da parte di Ema, le contraddizioni, la sospensione e in ultimo il ritiro del vaccino così come i tanti, e tanti altri interrogativi sono rimasti senza inchiesta e senza risposta?”.
La famiglia non si ferma e si rivolgerà al Giudice delle indagini preliminari per avere chiarezza e verità, risposte e chiarimenti, su un vaccino che ha determinato la morte dell’ insegnante.
“Riteniamo – continuano i parenti e il legale – che sia stata violato anche il diritto a un’adeguata e corretta informazione del paziente che si sottopone al trattamento di vaccinazione”. L’esposto ha sempre costituito non un attacco alla campagna vaccinale, ma un segnale di allarme, una richiesta di indagini, di chiarimenti e di approfondimenti e di verità nel rispetto del diritto alla salute quale bene inviolabile della collettività. Allo stato attuale, permangono le diverse ombre e gli inquietanti dubbi nell’autorizzazione e nella somministrazione collettiva del vaccino AstraZeneca e, la Famiglia Turiaco, proseguirà la sua ricerca di chiarezza in nome di Augusta e delle tante vittime del vaccino Astrazeneca.
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Rita Dalla Chiesasi è stufata. La giornalista e conduttrice televisiva, ospite della puntata del 27 dicembre di Controcorrente, talk show di Rete4 sotto la conduzione di Veronica Gentili, attacca frontalmente la politica e gli scienziati impegnati più ad apparire in tv sul Covid che a lavorare in ospedale o laboratorio:
«Mi sono stufata della politica che entra a gamba tesa in qualunque decisione della scienza. Parlo da cittadina, non da esperta. Mi sono anche stufata di sentire gli scienziati che dicono il contrario di una cosa detta da un altro scienziato soltanto perché l’ha detto questo e non va bene. C’è l’esigenza di dire il contrario dell’altro. Ma noi vogliamo cose normali e semplici. Io ho fatto il tampone prima di venire qui in tv, c’era una fila lunghissima di gente che stava facendo il tampone, ci sono rimasta molto male – conclude il racconto la Dalla Chiesa – perché un ragazzo che è risultato positivo è scoppiato a piangere».
QUESTE DICHIARAZIONI NON SONO CERTAMENTE UN IPSE DIXIT, PERCHÉ RITA DALLA CHIESA NON È UN’AUTORITA’ GIURIDICO/SANITARIA, DA CUI CI ATTENDEREMO DI SENTIR DIRE CHE “LA VERITÀ STA IN MEZZO AD UNA MONTAGNA DI BUGIE!” PERÒ, RAPPRESENTA QUELL’IMPORTANTE PASSO IN AVANTI, CHE FA CAPIRE QUANTO IL DUBBIO, SULLA VICENDA COVID, SI STIA INSINUANDO ANCHE IN CHI SEMBRAVA AVESSE CONVINZIONI GRANITICHE…AVANTI COSÌ!
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QUANDO LE INTENZIONI SONO BUONE, LA RIUSCITA È ASSICURATA. SOPRATUTTO IN UN MOMENTO STORICO COME QUESTO IN FORTE EVOLUZIONE, IN CUI LE BUGIE AVRANNO VERAMENTE LE GAMBE CORTE! COSI,DOPO LA CHIUSURA DELL’ASSOCIAZIONE IPPOCRATE.ORG, ECCO NASCERE L’APPLICAZIONE APP C-HEALER (COVID HEALER, GUARISCI COVID) IDEATA DAL MEDICO ANDREA STRAMEZZI E SCARICABILE GRATUITAMENTE SU PLAY STORE DI GOOGLE, PER IL MOMENTO SOLTANTO PER I SISTEMI ANDROID, MA A BREVE ANCHE PER APPLE. SERVIRÀ’ A CHI, AMMALATO DI COVID, STARÀ CERCANDO UN DOTTORE CHE LO CURI A CASA. MORALE: LE BUONE INTENZIONI, ANCHE SE VIOLATE, MASSACRATE, UMILIATE E ABBATTUTE DAI POTERI FORTI, RISORGONO DALLE LORO CENERI COME L’ARABA FENICE…E LA NUOVA APP NE È UN ESEMPIO…
Insieme al Dott. Stramezzi un gruppo di sostenitori illustri (tra questi il noto cardiologo bolognese Alessandro Capucci, il magistrato milanese Benedetto Simi de Burgis e l’imprenditore ferrarese Andrea D’Aniello). Il progetto è quindi decollato, grazie a una raccolta fondi promossa attraverso il crowfounding che ha permesso agli organizzatori di ricevere finora oltre 70 mila euro ed è ancora aperta per sostenere le spese di gestione.
Dottor Stramezzi: metodo veloce per trovare un medico
“Sono molto soddisfatto – continua Stramezzi – perché siamo riusciti a tradurre un sogno in realtà, in pochi mesi, meno di quattro, per l’esattezza; d’ora in avanti sarà più semplice e veloce per un paziente trovare un medico e per il medico tener monitorato il paziente, e aggiornare la cartella clinica in tempo reale”. Già adesso, a poche ore dal debutto, sei medici (tra questi il dottor Paolo Baron), hanno dato la loro disponibilità al servizio, ma gli organizzatori si aspettano a breve l’adesione di un migliaio di altri dottori, dal Nord al Sud Italia, che hanno mostrato interesse per l’iniziativa.
“Contiamo, per fine gennaio o inizio febbraio – dice ancora Stramezzi – di avere un grande numero di medici a disposizione per garantire agli ammalati un servizio sempre più puntuale”. Per qualsiasi esigenza o in caso di necessità di assistenza tecnica basta mandare una mail all’indirizzo staff@covidhealer.org,
Qui ⬆️⬆️⬆️ si possono trovare tutorial per aiutare in nuovi utenti a registrarsi e ad usare l’App.
Durante le varie fasi dell’installazione andrà controllata anche la posta indesiderata per eventuali comunicazioni da parte dello staff.
Fermo restando il fatto che più precocemente viene iniziata la cura, minori sono i rischi di ospedalizzazione. IL confronto tra medici servirà anche per mettere a punto le migliori strategie di cure, nel rispetto assoluto della privacy dei pazienti. Studi recenti hanno sottolineato l’importanza di cure precoci nell’abbattere dell’85% il rischio di ospedalizzazione, anche se, come focalizzato da un gruppo di ricercatori di Baden-Baden, non si può escludere che l’aggravamento della malattia possa essere legato pure a un particolare enzima che potrebbe aumentare i fattori di rischio in alcune persone.
N.d.r.: abbiamo provveduto a cancellare quanto scritto erroneamente in questo articolo in merito alla chiusura dell’associazione IppocrateOrg. Scusandoci per il disguido, cogliamo l’occasione per ringraziare l’associazione per quanto ha fatto e sta continuando a fare con professionalità e generosa abnegazione, per la salute di tutti noi, e pubblichiamo la rettifica così come giuntaci dalla associazione stessa:
“Nell’articolo si legge che “DOPO LA CHIUSURA DELL’ASSOCIAZIONE IPPOCRATE.ORG, ecco nascere l’applicazione C-HEALER (COVID HEALER, GUARISCI COVID)”. Con la presente sono a chiedere gentile rettifica di quanto sopra riportato in maiuscolo. Il primo dicembre 2021, come annunciato dal Presidente dell’associazione IpporateOg, Mauro Rango, è stato chiuso il servizio di Assistenza dell’associazione, non già l’associazione stessa. Si è trattato di una doverosa (e dolorosa) decisione di sospensione del servizio data dal numero ridotto di medici a fronte di un numero esorbitante di richieste. Mantenere attivo il servizio assistenza avrebbe indotto molte persone all’attesa di essere prese in carico, perdendo tempo importante per affrontare in modo efficace la Covid. Come detto in conclusione del video del Presidente Rango, la chiusura del servizio Assistenza era momentanea, da considerarsi un arrivederci, in attesa di rinforzare la rete dei medici. Nonostante avessimo previsto, anche per non generare false speranze, la riapertura del servizio per i primi di gennaio 2022, siamo riusciti a riaprire già alcuni giorni prima di Natale. Il servizio di assistenza IppocrateOrg è attualmente attivo. Di seguito il video relativo alla riapertura:
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Un paziente positivo al Covid nonostante tre dosi di vaccino già ricevute. Un altro a sua volta contagiato dal virus nonostante una doppia somministrazione. Qualcuno è stato colpito nonostante la prima inoculazione. E via così, in una lunga quanto inquientante conta che conferma come gli attuali farmaci anti-Covid non siano affatto garanzia di protezione totale, anzi. A spiegare la situazione, in un post subito diventato virale via Twitter, è stato il dottor Giovanni Bergamini della farmacia Calandra di Viareggio, che ha fotografato perfettamente lo stato attuale dell’epidemia in Italia.
Nel video pubblicato sui social, si vede il dott. Bergamini passare in rassegna tamponi di pazienti positivi che sono già stati segnalati alle autorità sanitarie: “Buongiorno, la situazione è questa: positivo, tre dosi. Positivo, una dose. Positivo, una dose. Positivo, due dosi…”. Frasi che si ripetono ancora e ancora mentre il medico accumula sulla scrivani di fronte a lui sempre più test, tutti con stesso esito nonostante le vaccinazioni ricevute dai diretti interessati.
ECCO IL VIDEO⤵️⤵️⤵️
Al termine del video, quando finalmente la triste conta dei contagiati ha fine, il risultato è sotto gli occhi di tutti: tre persone non vaccinate sono risultate positive al Covid all’interno della farmacia a fronte di un mucchietto di almeno una ventina di tamponi di persone che avevano invece ricevuto varie inoculazioni delle cure contro il virus, tutte a loro volta contagiate. “Non faccio commenti – conclude il medico – dico soltanto quello che vedo”. In totale, il 92% dei positivi registrati nella zona sarebbe coperti da almeno due dosi, alcuni anche tre.
Una sequenza che ha fatto subito il giro dei social, scatenando la rabbia di quegli italiani che ancora oggi si oppongono a forme di restrizioni come il Green pass, pensato per rendere la vita impossibile a chi ancora non si è sottoposto alla vaccinazione. “A cosa serve ricattare i cittadini e costringerli a vaccinarsi se poi il risultato è questo?” si chiede un utente. “E meno male – aggiunge un altro – che ci avevano promesso che col passaporto sanitario avremmo avuto la garanzia di ritrovarci tra persone che non sono contagiose”.
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26 Dicembre 2021 – Dott.ssa Tiziana De Felice – Redazione Co.Te.Li
IL BUON JOVANOTTINO HA PERSO UN’ULTERIORE OCCASIONE PER TACERE! AL DI LÀ DEL FATTO CHE DELLA SUA INFLUENZA NON CE NE PUÒ IMPORTARE DE MENO…E PER TIPOLOGIA E PER ENTITÀ DELL’EVENTO ( FEBBRE A 38, MAL DI GOLA, MIALGIE..LA STUPIDITÀ IMPLICITA IN QUESTO ANNUNCIO URBI ET ORBI STA IN 4 SEMPLICI CONSIDERAZIONI:
SE VACCINATO QUINDI… NON FUNZIONA?
HAI FATTO IL PLACEBO? QUINDI…CE LO COMUNICHI INDIRETTAMENTE?
NON VAI IN OSPEDALE…NON PERCHÉ NON SEI PROTETTO DA VACCINATO, MA PERCHÉ A TE NON DANNI LA TACHIPIRINA…QUINDI…TU VALI?
NON FINIRAI IN TERAPIA INTENSIVA PERCHÉ SEGUITO A DOMICILIO. QUINDI?…GLI ALTRI SONO FIGLI DI UN DIO MINORE?
CURATI, BUFFONE! E ABBI IL PUDORE DI STARE ZITTO!
L’annuncio su TikTok: “Buongiorno da me e dal mio virus che circola. Natale è passato e passerà anche il virus, dai. È un’influenza di quelle toste”. RICORDIAMO CHE JOVANOTTI HA ERA PURE VACCINATO…
HA POI CONCLUSO “NON È CHE QUESTI TAMPONI RAPIDI SIANO COSÌ EFFICACI, NONOSTANTE LE PRECAUZIONI? DUBBIO…PER ENUNCIARE QUESTA ULTIMA MASSIMA, SEI STATO CALDEGGIATO…!!! ALL’APPELLO MANCAVI SOLO TU!
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QUANDO TIRI TROPPO LA CORDA, POI FINISCI PER ROMPERLA. ABBIAMO SEMPRE SPERATO, E VOGLIAMO ESSERE FIDUCIOSI, IN UN PROGRESSIVO RISVEGLIO ANCHE DI CHI, RAPPRESENTATE DEL MONDO GIURIDICO E DI CATEGORIA, FINO AD OGGI HA MANTENUTO UNA POSIZIONE ONDIVAGA E POCO DEFINITA SULLA QUESTIONE COVID. ECCO LA NOTIZIA ⤵️
Grave errore sul numero di decessi da Covid da parte del Premier Mario Draghi, che è stato invitato dal Codacons a rettificare le affermazioni rese in occasione della conferenza stampa del 22 dicembre scorso. Nel corso del suo intervento il Presidente del Consiglio ha affermato che “dei decessi, tre quarti non sono vaccinati”.
Numeri tuttavia smentiti dagli ultimi dati disponibili pubblicati dall’Istituto superiore di sanità (ISS),secondo cui dal 22 ottobre al 21 novembre i morti per COVID-19 in Italia sono stati 1.755: tra loro 722 non erano vaccinati, mentre 1.033 avevano ricevuto almeno la prima dose del vaccino. Il 58,9% dei morti, quindi, aveva ricevuto almeno una dose e il 41,1% non era vaccinato. Esattamente l’opposto di quanto affermato da Draghi.
Possiamo capire che un Premier possa esagerare nelle sue dichiarazioni – fa sapere il Codacons – ma sui dati, specie se così delicati perché relativi ad una emergenza sanitaria in atto, deve sempre mantenere una serietà assoluta, per evitare di provocare paure e sofferenze inutili specie durante le festività.
PER TALE MOTIVO IL CODACONS HA INVITATO IL PREMIER DRAGHI A RETTIFICARE LE ERRATE INFORMAZIONI FORNITE AI CITTADINI, ALTRIMENTI SARÀ INEVITABILE UNA DENUNCIA PER PROCURATO ALLARME.
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
Nel Consiglio dei Ministri di ieri 23 dicembre, la questione spinosa sull’estensione dell’obbligo vaccinale ha portato ad una lite tra i componenti del Governo.
Come riferiscono “Il Giornale” e “La Verità”, in Consiglio non è passata la proposta del Ministro della Salute Speranza, sostenuta da Brunetta e Franceschini. Giorgetti (Lega) e Patuanelli (M5S) non sono stati d’accordo.
In particolare, il leghista Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico, ha fatto presente il grave e concreto rischio di una valanga richieste di indennizzo per danni da vaccino con l’obbligo vaccinale, in considerazione delle tante segnalazioni di reazioni avverse con danni anche permanenti.
Ancora oggi, l’Avvocatura dello Stato continua sulla stessa linea e, complici le lungaggini burocratiche degli iter amministrativi e la nota durata dei processi, solo dopo venti anni di cause giudiziarie è possibile ottenere un’estensione della tutela indennitaria con una pronuncia della Corte Costituzionale, come dimostra il recente caso di una trentunenne pugliese.
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