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‘SANITÀ’ Category

21 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

OGGI PARLERÒ DELLA CATEGORIA DEI COLLABORATORI PARLAMENTARI, INSIEME DI VARIA UMANITÀ CHE CONOSCO MOLTO BENE, PER ESSERMI IMBATTUTA SPESSO NELLA LORO REALTÀ. SI TRATTA DI UN NUTRITO ESERCITO DI RAGAZZI (NEO LAUREATI PER LO PIÙ) E UN BUON NUMERO DI GIOVANI MATURI, ABBAGLIATI DALL’OBIETTIVO DI UNA FLORIDA CARRIERA CHE, PER MOLTI, SI RIVELERÀ, UNA CHIMERA. BEN VESTITI, CON OTTIME INTENZIONI E GRANDE IMPEGNO, TRA LORO RICONOSCI SUBITO CHI HA INIZIATO DA POCO ED È INCONSAPEVOLE DI CIÒ CHE LO ATTENDERÀ, E CHI ORMAI NON NE PUÒ PIÙ, SFIDUCIATO E DISINCANTATO.
I PRIMI, AVVOLTI DA UN’INSANA IMPORTANZA, FILTRI CHE NON SETACCIANO, MA PIUTTOSTO OTTURANO, LE RICHIESTE DI COLORO CHE, PER NECESSITÀ, CHIEDONO UN APPUNTAMENTO CON QUELLO O QUELL’ALTRO POLITICO. UNA SORTA DI CENSORI E VIGILI URBANI DELL’AGENDA QUOTIDIANA DI SENATORI E ONOREVOLI CHE, CON ALTEZZOSO SPIRITO DI SUPPONENZA, RICORDANO MOLTO IL FAMOSO ADAGIO DEL MARCHESE DEL GRILLO “IO SO IO, E VOI…”. E SOLO QUANDO SI ACCORGONO CHE, LAVORARE 12 ORE AL GIORNO PER UNA MISERA PAGA CHE NON ARRIVA NEPPURE AI MILLE EURO MENSILI CON PARTITA IVA, DIVENTA AVVILENTE, SI ACCORGONO CHE QUEL POSTO DI LAVORO, ALLA PARVENZA PRIVILEGIATO, PER CUI PENSAVANO DI AVER RICEVUTO ALI CONSISTENTI PER VOLARE IN CARRIERA, IN REALTÀ NON LO È, MENTRE LE LORO ALI SONO FATTE DI CERA, COME QUELLE DI ICARO, CHE NON PORTANO DA NESSUNA PARTE!

DA QUI NASCE LA NOTIZIA ⤵️⤵️⤵️

Una lettera per denunciare lo stato in cui si trovano i collaboratori dei parlamentari italiani, costretti a subire abusi e soprusi dai cosiddetti onorevoli, i primi a non rispettare la legge quando sono chiamati a farlo.

A firmarla, il presidente dell’associazione dei collaboratori José De Falco, che alle pagine del “Il Tempo” ha descritto una situazione ormai diventata insostenibile, a partire dalle “speculazioni aritmetiche” relative alle retribuzioni medie dei collaboratori parlamentari completamente avulse dalla realtà. Circostanza tanto più grave poiché proprio i Questori hanno accesso ai dati per relazionare su numero, tipologie contrattuali e retribuzione media dei collaboratori. L’operazione verità è nelle loro mani, potrebbero darvi corso in poche ore, ma scelgono di non farlo”.

Della reale condizione dei collaboratori al Senato, evidentemente, nulla si deve sapere, perché nulla si vuole cambiare – ha sottolineato De Falco – L’anomalia europea di un Parlamento che non prevede budget dedicato ai collaboratori, non li riconosce professionalmente e appalta tutto al far west della negoziazione personale parlamentare collaboratore deve essere taciuta e nascosta. Nonostante i ciclici scandali e nonostante la riduzione del numero dei parlamentari sia la condizione ideale per ripensare e potenziare le prerogative dei singoli deputati e senatori. “Quel che manca, in effetti, è un po’ di coraggio e amore per la trasparenza. Anche da parte di chi è entrato in Parlamento facendosene alfiere, ed oggi è totalmente dimentico e rifiuta, a differenza della Presidenza, perfino di incontrare i rappresentanti dei collaboratori”.

De Falco ha ringraziato i pochi senatori che si sono attivati a tutela dei diritti dei collaboratori dei parlamentari, a partire dal fondatore e leader di Italexit Gianluigi Paragone, che ha depositato un ordine del giorno in merito e si è più volte schierato in maniera netta in questa battaglia. Come riepilogato da Il Tempo, sono d’altronde ben 80 gli assistenti di onorevoli che, nel corso di questa legislatura, hanno denunciato irregolarità. Con casi ai limiti dell’assurdo: parlamentari donne che inviano i loro collaboratori, teoricamente pagati per fornire supporto nell’attività legislativa, a comprare gli assorbenti. Altri che spediscono i loro assistenti a fare la spesa, per poi farsela recapitare direttamente a domicilio, in un crescendo di umiliazioni di ogni sorta.

Nella maggior parte dei casi, purtroppo, i collaboratori hanno contratti precari, che possono essere interrotti in qualsiasi momento. E per questo subiscono, fino a quando non arrivano a esplodere. A quel punto scatta la citazione in giudizio, che porta a un’intesa tra assistenti e onorevoli: si arriva a un accordo conciliativo, che però prevede solitamente anche forti clausole di riservatezza. Il nostro Paese rappresenta tra l’altro un’anomalia rispetto al resto d’Europa, non prevedendo un importo specifico destinato alla retribuzione di questa categoria di lavoratori. Il risultato è una terra di nessuno dove i diritti non esistono e gli abusi sono ormai all’ordine del giorno.

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Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione [di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

21 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Svezia e Danimarca dicono stop alla somministrazione del vaccino Moderna ai giovani. La Svezia sospenderà in via precauzionale l’uso di Moderna per i nati dopo il 1991, in Danimarca, a seguito dei dati preliminari di un nuovo studio che sembrano evidenziare rischi di miocardite, si è deciso invece per la sospensione agli under 18.

Le autorità scandinave hanno preso questa decisione, in seguito delle segnalazioni di possibili effetti collaterali rari, come la miocardite. In Svezia, dunque, le persone di età compresa tra 12 e 15 anni riceveranno solo il vaccino Pfizer.

Come riporta Quotidiano Sanità, anche in Danimarca, l’agenzia sanitaria nazionale, ha affermato che i dati indicano un aumento di miocardite e pericardite tra i giovani e i giovani adulti vaccinati. “la connessione è particolarmente chiara, specialmente dopo la seconda dose”. Per questo è stato raccomandato il vaccino di Pfizer.

Il Gioco delle Tre Carte

E POI DITECI CHE NON SI TRATTA DI UNA SPERIMENTAZIONE SULL’UOMO!!! QUANDO APPRENDO QUESTE NOTIZIE MI VIENE IN MENTE UN FAMOSO SLOGAN…CARTA VINCE, CARTA PERDE…LANCIATO DAI TRUFFATORI DURANTE LE FESTE DI PAESE IN ATTESA CHE IL “POLLO” DI TURNO SI FERMI PER TENTARE LA FORTUNA…

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21 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

ERA TUTTO PREVISTO, ANTICIPATO E SOTTOSCRITTO! MA IN QUANTI SONO STATI TACCIATI DI COMPLOTTISMO, DINANZI AD AFFERMAZIONI CHE ERANO LA SINTESI DI CHI AVEVA COMPRESO, DA SUBITO, QUALE FOSSE IL PIANO DEI GLOBALISTI!! ED ECCOCI A SNOCCIOLARE LA REALTÀ’INTUITA, PASSO DOPO PASSO, COME I TANTI GRANÌ DI UN ROSARIO, CHE DOVREMMO OGNI GIORNO REIMPARARE A RECITARE, IN QUANTO STRUMENTO SALVIFICO DEL NOSTRO CREDO, TRATTANDOSI DELLACORONA DI ROSE OFFERTA IN DONO ALLA MADONNA, IN OPPOSIZIONE ALL’ALTRA TRISTE CORONA…DEL VIRUS!!!

Marzia MC Chiocchi

ECCO LA NOTIZIA ⤵️

Tampone per gli operatori sanitari ogni dieci giorni, per intercettare eventuali positività, e obbligo di mascherina all’aperto per tutti i cittadini a partire dal 23 dicembre. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata dal presidente della Regione LazioNicola Zingaretti. L’obbligo di mascherine è disposto su tutto il territorio regionale nei luoghi all’aperto, durante l’intera giornata. Sempre per un mese è disposto l’aumento della frequenza dello screening del personale sanitario e sociosanitario operante nelle strutture sanitarie, pubbliche e private prevedendo l’esecuzione di un test con periodicità non superiore ai 10 giorni, al fine di intercettare tempestivamente eventuali casi positivi”.

Zingaretti ha dichiarato In entrambi i casi si tratta di una misura precauzionale ma essenziale per la salvaguardia della nostra salute e quella dei nostri cari in un momento come questo. Anche questa volta stiamo tenendo alta la guardia e come in passato stiamo anticipando il virus. Esenti dall’obbligo i bambini sotto i sei anni, i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e chi si trova in svolgimento di attività motorie e/o sportive.

Nrl frattempo anche la Regione Veneto ha preso nuove decisioni. Da lunedì 20 Dicembre (ieri) è entrata in zona gialla e Il Governatore Luca Zaia ha disposto che, gli operatori sanitari e socio-sanitari: dovranno sottoporsi al tampone, nonostante la vaccinazione (la categoria è già alla terza dose).

Inoltre, anche in Veneto, è stato introdotto l’obbligo di mascherina all’aperto, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e i soggetti con patologie e disabilità, e sono stati invitati gli Enti locali ad adottare misure atte ad evitare assembramenti nei luoghi pubblici.

NON CI SONO COMPLOTTISTI, MA LUNGIMIRANTI! E SE DAREMO RETTA ALL’INTUITO E ALLA NOSTRA SAGACIA, RIUSCIREMO AD ANTICIPARE LE AZIONI DEI LIQUIDATORI DEL NOSTRO PAESE, MESSO DA LORO IN SVENDITA, E FAREMO “TANA PER TUTTI”.

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20 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Il Paragone.it

La loro rabbia, però, non la racconta nessuno, e non trova spazio nei Tg nazionali e nelle paginate provax dei giornaloni. La loro rabbia nessuno la fa sentire, perché è scomoda alla grande campagna dei manovratori vaccinisti. Eppure c’è, è reale. È la rabbia dei vaccinati che ora sono in ospedale, o in terapia intensiva. “Traditi dallo Stato”. Così si sentono. Lo ha detto anche al Corriere la primaria di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliera di Padova, la dottoressa Annamaria Cattelan, raccontando di come “c’è un 40% di malati, in gran parte anziani e con co-morbilità, che ha fatto il ciclo completo anti Covid, ma non ha ottenuto la risposta immunitaria desiderata”.

Sono quelli che “si sono affidati al Sistema Sanitazio Nazionale seguendone ciecamente le raccomandazioni, ma finendo ugualmente in ospedale. Si sentono traditi, ma purtroppo tutti i vaccini su certi setting di popolazione funzionano meno”.

Commenta Franco Bechis su Il Tempo: “C’è un termine tremendo in queste parole: tradimento. Non pochi italiani che hanno seguito ogni indicazione ricevuta dalle autorità sanitarie e politiche, si sono messi in fila per fare la prima e poi la seconda dose del vaccino, hanno seguito alla lettera le raccomandazioni del governo, si sono contagiati lo stesso, finendo ricoverati in reparti dell’ospedale o in terapia intensiva e oggi si sentono traditi dallo Stato italiano. Hanno ragione, sono stati davvero ingannati, e non solo dallo Stato: dai politici, dai conduttori dei talk show tv e dalla stragrande maggioranza dei giornalisti”. 

Franco Bechis (Il Tempo)

Continua un impeccabile Bechis: “Quelli che hanno detto e scritto che eravamo di fronte a una pandemia dei non vaccinati, e solo loro stavano causando la diffusione del virus che altrimenti sarebbe già stato debellato. Quelli che hanno detto e scritto che se ti vaccinavi – tanto più se eri fragile – poteva capitarti di contagiarti, ma con carica virale minore e senza rischiare nulla di grave. Quelli che quindi hanno assicurato l’esatto contrario di quanto avvenuto ai vaccinati che riempiono al 40% i reparti Covid a Padova” e non solo.

Nel bollettino del 17 novembre, i contagi registrati sono stati 50.564 fra i non vaccinati e 72.159 fra i vaccinati con ciclo completo. Risultavano ospedalizzati 3.220 non vaccinati e 2.936 vaccinati. “In due mesi anche le terapie intensive hanno cambiato quella proporzione: i non vaccinati che vi finivano erano quattro volte i vaccinati, oggi la proporzione si è ridotta a due volte. Sui decessi è andata peggio. Nel rapporto del 17 novembre i deceduti erano 384 fra i non vaccinati e 444 fra i vaccinati”.

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19 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai 3, ha delineato il quadro legato all’epidemia di Covid con l’ingresso sulla scena della nuova variante Omicron.

Prima della vaccinazione l’Italia poteva essere divisa in due categorie: quelli guariti e quelli che non si erano mai ammalati. Poi con la vaccinazione abbiamo creato differenti categorie ha sottolineato Crisantiabbiamo fatto la seconda dose mischiata con tre diversi vaccini a questo punto siamo arrivati a 24 tipi diversi di immunizzazione. Adesso si dà la possibilità di fare Pfizer o Moderna a piacere o a caso e arriviamo a 48 regimi diversi di immunizzazione. Mi creda, una cosa che non è mai accaduta sulla faccia della Terra, da quando c’è la vaccinazione”.

problema è che per prendere le decisioni politiche bisogna sapere quante persone protette: come si fa calcolare la protezione della popolazione sulla base di 48 situazioni immunologiche? E’ stata creata una follia, come microbiologo sono indignato per il modo in cui è stata creata questa situazione. Gli altri paesi non hanno fatto questo pasticcio”, aggiunge. “Conosciamo i dati sulla durata dei vaccini sulla base dei trial delle aziende farmaceutiche: Pfizer ha fatto i trial con 3 dosi Pfizer, ma non sappiamo nulla” sui dati “relativi alla combinazione” tra vaccini diversi.

ACOLTATE L’INTERVENTO DI CRISANTI ⤵️⤵️⤵️

https://twitter.com/AlexBazzaro/status/1471814046865403912?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1471814046865403912%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.ilparagone.it%2Fattualita%2Funa-cosa-mai-vista-e-follia-la-condanna-di-crisanti-alle-decisioni-del-governo%2F

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19 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Bisogna che ti decidi perché entro questo mese hai solo tre possibilità. O ti vaccini o muori oppure ti ammali e fai morire qualcun altro”.

Questo sarebbe quello che un’infermiera dell’Ausl di Reggio Emilia avrebbe detto a una 17enne. Una frase giudicata troppo pesante e invadente dalla famiglia della ragazza che ha deciso andare per vie legali. E, attraverso il proprio avvocato, ha spedito una diffida all’azienda sanitaria locale con richiesta di risarcimento danni. Quello che contestiamo è la violenza delle parole utilizzate, mia figlia è corsa da me a piangere. Non era un semplice consiglio al vaccino, non si può infondere il terrore così”. Lo riporta il Resto del Carlino.

I fatti risalgono alla mattina del 3 dicembre scorso quando la ragazzina è stata accompagnata all’ospedale Santa Maria Nuova per sottoporsi a un tampone molecolare dopo che una sua professoressa di scuola era risultata positiva qualche giorno prima. Qui, stando a quanto da lei raccontato, le è stato chiesto se fosse vaccinata. Alla risposta negativa della minorenne, è arrivata la frase incriminata da parte dell’infermiera.

L’avvocato di famiglia Tiziano Solignani, del foro di Modena, ha ritenuto

fatti risalgono alla mattina del 3 dicembre scorso quando la ragazzina è stata accompagnata al all’ospedale Santa Maria Nuova per sottoporsi a un tampone molecolare dopo che una sua professoressa di scuola era risultata positiva qualche giorno prima. Qui, stando a quanto da lei raccontato, le è stato chiesto se fosse vaccinata. Alla risposta negativa della minorenne, la lo frase incriminata da parte dell’infermiera.

L’avvocato di famiglia Tiziano Solignani del foro di Modena ritiene illegittima, per la violazione della sua privacy, la richiesta di specificare se vaccinata o meno. Non esserlo è consentito dalla legislazione vigente. LA RAGAZZA È STATA APOSTROFATA MALAMENTE E RESA OGGETTO DI GRAVI INVETTIVE E MINACCE, RIMANENDONE SCONVOLTA.
Un atteggiamento del genere non ha bisogno di alcun commento.

“Per questa grave violazione dei doveri di riservatezza – ha dichiarato l’Avvocato Solignanomiei assistiti, riservandosi qualunque altra iniziativa in ogni sede competente, chiedono il risarcimento dei danni subiti. Se entro 20 giorni l’Ausl non risponderà, procederemo giudizialmente nei loro confronti”.

L’Ausl, al momento, non intende replicare a mezzo stampa, ma fa sapere che “è stata avviata una verifica interna volta a capire se si fosse trattato di un comportamento con toni scorretti da parte dell’operatrice o se fosse stata una semplice e lecita opera di convincimento al vaccino, insita nella mission medico-sanitaria”.

QUESTO È IL GIUSTO ATTEGGIAMENTO DA ADOTTARE CON COLORO CHE CREDONO, PER RUOLO, DI POTER FARE E DIRE CIÒ CHE VOGLIONO! BISOGNA DENUNCIARE…E FARE NOMI E COGNOMI!!! NON SARÀ UNA SOLUZIONE RISOLUTIVA, MA QUALCHE BRUTTO MOMENTO, A PICCOLI E GRANDI DITTATORI, LO FAREMO PASSARE!!!

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https://cataniacreattiva.it/reggio-emilia-o-ti-vaccini-o-muori-infermiera-terrorizza-un-ragazzodenunciata/

18 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Una eventuale ulteriore estensione dell’obbligo vaccinale a particolari categorie di maggiore contatto con il pubblico. Potrebbe essere questa una delle riflessioni – secondo quanto si apprende da fonti informate – sul tavolo della prossima Cabina di regia prevista per il 23 dicembre.

L’eventuale valutazione sarebbe fatta anche sulla base dei risultati della nuova indagine rapida (flash survey) decisa dal ministero della Salute per stimare la prevalenza della variante Omicron in Italia, che sarà effettuata lunedì 20 dicembre.

L’obbligo di mascherine all’aperto e la possibilità di chiedere un tampone, oltre al Green pass, per accedere a locali al chiuso particolarmente affollati, come le discoteche. Sono alcune delle misure che Draghi e compagni potrebbero valutare per “incoraggiare a osservare comportamenti prudenti” durante le festività. La riunione, sottolineano fonti di governo, serve a fare un punto della situazione alla luce dei dati aggiornati sul Covid e a fare valutazioni su eventuali misure per le imminenti feste. Si potrebbe riflettere anche sulla possibilità di accorciare la durata del Green pass.

E’ in Gazzetta ufficiale il Dpcm che indica le modalità per la revoca del Green pass qualora il possessore del certificato dovesse risultare positivo durante il periodo di validità del documento o in caso di pass falsi. A generare la revoca automatica in caso di positività è la ‘Piattaforma nazionale-Dgc’. La stessa revoca sarà comunicata anche al Gateway europeo. Sarà poi annullata automaticamente a seguito dell’emissione della certificazione verde di guarigione.

Fonte:➡️  ansa

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18 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Proprio nei giorni in cui è stato annunciato l’imminente arrivo delle cosiddette “pillole anti-Covid” prodotte da Pfizer, il colosso del settore farmaceutico, che più di tutti si è arricchito con l’esplosione dell’emergenza Covid, ecco scoppiare l’ennesimo scandalo che vede coinvolta proprio l’azienda americana, accusata ancora una volta di poca trasparenza nel rendere noti al mondo i dati relativi alle sperimentazioni effettuate.

Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea del Farmaco (Ema) e consulente del commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo, ha annunciato ai microfoni di Sky Tg24:

Probabilmente le pillole per curare il Covid saranno disponibili in Italia da gennaio. L’Ema ha dato il via libera, il farmaco della Pfizer sembra molto utile rispetto al molnupiravir. Arriverà a giorni il via libera e la disponibilità ai primi di gennaio, probabilmente”.
Tutto pronto, quindi, per un nuovo e sostanzioso business. Nel quale si è prontamente tuffata una multinazionale che, però, in questi giorni è finita nuovamente nel mirino.

A chiamare in causa Pfizer è Trial Site News digital media che si occupa al 100% della trasparenza dei trial clinici e della ricerca clinica in tutto il mondo, che ha pubblicato un’inchiesta firmata da Sonia Elijah che svela l’esistenza di “documenti Pfizer altamente riservati, sinonimo dell’estrema mancanza di trasparenza avallata dal comportamento delle agenzie governative negli ultimi 20 mesi”. Dossier sui quali il mondo della scienza si interroga da tempo, relativi alle sperimentazioni dei vaccini dell’azienda americana e per i quali, a fine agosto, è stata presentata una richiesta di accesso ufficiale.

Oltre 30 scienziati e accademici hanno, infatti, intoltrato all’FDA (l’agenzia del farmaco americana) una domanda per visionare i documenti che hanno portato al via libera per il vaccino Pfizer, finito poi sui mercati di tutto il mondo con lautissimi guadagni per l’azienda che lo produce. Con fatica, il gruppo di esperti, sta riuscendo a rendere note le pagine ufficiali di quei dossier, per quanto vengano rese note con estrema lentezza, per poi renderle pubbliche. A far discutere è soprattutto il report di 38 pagine intitolato “Analisi cumulativa dei rapporti di eventi avversi post-autorizzazione di PF-07302048 (BNT162B2) ricevuti fino al 28 febbraio 2021”, basato su dati provenienti da vari Paesi del mondo (Italia compresa).

Tra i dati emersi, dopo aver esaminato i documenti, secondo Trial Site News, a preoccupare sarebbero le informazioni parziali fornite al mondo e 1.228 decessi registrati entro tre mesi dall’assunzione del vaccino, mai resi noti. Il tutto a conferma della poca trasparenza, durante un trial in cui non è nemmeno stato comunicato il genere dei partecipanti.

Per tutte le tipologie di eventi avversi riscontrati, inoltre, sarebbe emerso come le donne siano mediamente 3 volte più colpite rispetto agli uomini, in particolare per quanto riguarda le reazioni allergiche. 

Allo stesso modo, Trial Site News evidenzia come dall’analisi originale presentata alla FDA per ottenere il via libera sarebbero stati esclusi i dati sui rischi durante la gravidanza e allattamento. Numeri, che “sottolineano 413 casi avversi di cui 84 classificati come gravi” e che sembrano in nettro contrasto con l’analisi ottimista di Pfizer, che aveva affermato di non aver riscontrato pericoli per neo-mamme e future mamme.

FONTI: ➡️➡️➡️https://www.transparimed.org/amp/pfizergate

➡️https://bit.ly/33zvszz

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18 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Il Paragone.it

E ADESSO MIA”CARA” TV PUBBLICA, CHE DA QUASI DUE ANNI CI STAI MASSACRANDO CON NOTIZIE, IL CUI ODORE NAUSEABONDO SI E’ INSEDIATO IN OGNI GANGLO DELLA SOCIETÀ, COME GIUSTIFICHI CIÒ CHE ANDREMO A RACCONTARE?!ADESSO CHE IL CONTAGIO È ENTRATO IN CASA TUA…CHE FARAI? FARAI IN MODO CHE I TUOI SERVI SEGUANO IL COMPORTAMENTO OMERTOSO, DI CUI SEI MAESTRA, COME SI CONVIENE AGLI IPOCRITI!

Ormai abbondano gli esempi di come le informazioni e le campagne media usate per indurre gli italiani a vaccinarsi siano state una bugia. Per mesi politici, TV e giornali hanno raccontato che il vaccino avrebbe protetto da infezioni, ospedalizzazione e decessi, ma così non è stato. Aver investito sul vaccino come unica arma di soluzione della pandemia in corso si è rivelato un errore fatale per la classe politica italiana ed europea. Ma ora lo avranno ben capito anche i vertici Rai che di questa mistificazione sono stati i protagonisti. 

Infatti, secondo quanto riferito dall’AGI (Agenzia Giornalistica Italiana), il presidente della Rai, Marinella Soldi, e l’amministratore delegato, Carlo Fuortes, sarebbero positivi al Covid”. Ovviamente entrambi sono vaccinati. Ma il cluster potrebbe essere molto più ampio dal momento che i due dirigenti si trovavano a Milano per partecipare al consiglio di amministrazione della Rai.

Ma c’è di più, visto che il presidente e l’amministratore delegato avevano incontrato in mattinata anche il sindaco di Milano Giuseppe sala e il governatore della regione Lombardia Attilio Fontana.

A voi le conclusioni!!!

Fonte: ⤵️

https://www.agi.it/cronaca/news/2021-12-17/rai-presidente-e-ad-fuortes-positivi-14946180/

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https://cataniacreattiva.it/rai-contagi-ai-vertici-della-tv-pubblica-e-pensare-chesono-tutti-vaccinati/

17 dicembre 2021 – Redazione Co.Te.L.I. 

Soltanto 1 ora fa, Pfizer ha comunicato che sta modificando i programmi per le vaccinazioni ai bambini in età prescolare.

Pfizer ha annunciato che saranno necessarie tre dosi, e non due, dopo che un’analisi preliminare ha rilevato che i bambini di età compresa tra 2 e 4 anni non hanno avuto una risposta immunitaria così forte come previsto per le due somministrazioni a dosi basse.

Pfizer si aspettava dati sull’efficacia dei vaccini nei bambini sotto i 5 anni entro la fine dell’anno e non è chiaro se il cambiamento di programma ritarderà la richiesta di autorizzazione al commercio.

Pfizer e il suo partner BioNTech hanno affermato che, se lo studio a tre dosi avrà successo, prevedono di richiedere l’autorizzazione in emergenza entro la prima metà del 2022.

Una versione per bambini del vaccino di Pfizer è già disponibile per i bambini dai 5 agli 11 anni, con dosaggio pari ad un terzo rispetto ai vaccini degli over 12, ma per i bambini di età inferiore ai 5 anni Pfizer sta testando una dose ancora bassa, solo 3 microgrammi o un decimo della dose per adulti.

I ricercatori hanno analizzato un sottogruppo, nello studio, un mese dopo la loro seconda dose per vedere se i più piccoli avessero sviluppato livelli di anticorpi simili agli adolescenti e ai giovani adulti che ricevono i vaccini con dosaggio ordinario.

I vaccini a dosi molto basse sembravano funzionare nei bambini di età inferiore ai 2 anni, che producevano livelli di anticorpi simili. “Ma la risposta immunitaria nei bambini di età compresa tra 2 e 4 anni è stata inferiore a quella richiesta dallo studio”, ha detto venerdì 17 dicembre il capo della ricerca sui vaccini di Pfizer, Kathrin Jansen, in una conferencecon gli investitori.

Piuttosto che provare una dose più alta per i bambini in età prescolare, Pfizer ha deciso di espandere lo studio per valutare tre dosi molto basse in tutti i partecipanti allo studio – dai 6 mesi fino all’età di 5 anni. La terza dose arriverà almeno due mesi dopo la seconda.

Jansen ha citato altri dati che mostrano che un’iniezione di richiamo per le persone di età pari o superiore a 16 anni ripristina una forte protezione, un balzo immunitario che gli scienziati sperano possa anche aiutare a contrastare la nuova variante dell’omicron.

Le aziende Pfizer e BioNtech si stanno anche preparando a testare un richiamo per i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, che stanno ricevendo solo ora le loro vaccinazioni a due dosi. E stanno testando diverse opzioni di dosaggio per i booster per adolescenti.

Jansen ha affermato che se i test pediatrici aggiuntivi avranno successo, “avremmo un approccio coerente al vaccino a tre dosi per tutte le età”.

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https://apnews.com/article/coronavirus-pandemic-science-business-health-coronavirus-vaccine-918bd56aa429e7755242b92f49dd7b41