Archive for the
‘SANITÀ’ Category

05 Maggio 2022 – Redazione – di Chiara Madaro- Fonte: European Consumers

Il 21 marzo 2022 a Berlino ha avuto luogo una audizione pubblica di esperti in tema di ‘vaccinazione obbligatoria’.

La notizia è stata divulgata in Italia dagli Avv. Mauro Sandri e Giulio Marini durante una diretta del 14 aprile 2022.

L’iniziativa è stata voluta da KRiStA, una rete di giudici e pubblici ministeri critici rispetto alla deriva antidemocratica cui assistiamo dall’avvento della malattia da Covid19[1].

I giuristi tedeschi rilevano in un documento una sostanziale incompatibilità tra la Legge, i fondamenti vincolanti del diritto internazionale e l’ipotesi di rendere obbligatoria la ‘vaccinazione’ contro il Covid19.

In particolare il documento focalizza fin dal principio un tema che per KRiStA non è stato sufficientemente approfondito ossia “(…)il fatto che lo Stato uccida deliberatamente le persone attraverso la vaccinazione obbligatoria – anche se in numero esiguo rispetto al totale delle persone vaccinate”. Un fatto incompatibile con la dignità umana e la Legge fondamentale.

Si ravvede in particolare la violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e del Patto internazionale sui diritti civili e politici.

I giuristi entrano, quindi, nel merito delle violazioni, esaminano il tema della violazione del diritto alla vita e affermano: “La vaccinazione causa inevitabilmente anche la morte umana come effetto collaterale. I decessi ora sono stati registrati in gran numero. Il numero di ulteriori segnalazioni di sospette ricadute è allarmante. Nel suo rapporto del 27 febbraio 2022 (sicherheitsbericht-27-12-20-bis-31-12-21), dal 27.12.2020 al 31 dicembre 2021, il Paul-Ehrlich-Institut (PEI) ha registrato 2.255 casi sospetti di esito fatale della vaccinazione”.

Dunque i giuristi non usano mezzi termini e chiariscono: “Per dirla in poche parole da un punto di vista legale: ordinando la vaccinazione obbligatoria, lo Stato sta uccidendo intenzionalmente delle persone”.

Da un punto di vista giuridico per gli esperti tedeschi è irrilevante che al momento dell’ordinanza non sia ancora chiaro chi sarà interessato dagli eventi avversi: si tratta, comunque, di un tentativo di omicidio perché sussiste il ‘dolus eventuale’, il caso in cui chi agisce (il Governo o chi spinge all’obbligo) considera possibile – seppur remota e spiacevole – la morte di una persona ma accetta ugualmente l’eventualità per raggiungere un altro obiettivo. In questo caso, osservano i giuristi, le vittime non sono possibili ma certe.

Dunque queste considerazioni contrastano con l’escalation retorica nei confronti di chi non si è sottoposto al siero Covid  e con il tentativo di fare di queste persone un mero oggetto dell’azione statale reificandole e privandole dei loro diritti naturali, paragonandole ad un pericolo per altre persone, un pericolo da eliminare o ridurre, senza prendere in minima considerazione la quantità di persone che muoiono in conseguenza della vaccinazione. Nella loro logica stringente i giuristi affermano quindi che non è possibile sostenere “(..) che la vaccinazione serva anche a proteggere coloro che sono stati vaccinati. Inutile dire che la vaccinazione non serve ai titolari dei diritti fondamentali colpiti, perché le loro vite sono state tolte”.  D’altra parte – riconoscono – ad ognuno di noi è riconosciuto il diritto di mettere in pericolo la propria vita fino alla morte (ad esempio con la pratica di sport estremi o di stili di vita dannosi).

Le medesime considerazioni vanno applicate per le persone che hanno ‘solo’ subito danni alla salute o disabilità gravi permanenti (piuttosto che morte): anche a loro vengono inflitte gravi sofferenze in quanto oggetto dell’azione dello Stato.

Ulteriori diritti negati dall’obbligo vaccinale sono il diritto all’integrità fisica, alla libertà di credo e coscienza, all’educazione genitoriale dei figli, alla libertà di impiego, all’autodeterminazione informativa.

I giuristi tedeschi passano, quindi, ad esaminare la violazione di quanto stabilito dal Patto civile delle Nazioni Unite. In particolare l’obbligo vaccinale viola il divieto di forzare alla partecipazione ad esperimenti medici o scientifici, il diritto all’integrità fisica e mentale e il diritto alla vita.

L’art. 7 del Patto civile delle Nazioni Unite vieta la tortura o i trattamenti crudeli, disumani o degradanti e afferma: “ In particolare, nessuno può essere sottoposto a esperimenti medici o scientifici senza il suo consenso volontario”. La ratio del documento ONU è di tentare di evitare che si ripetano le atrocità commesse nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Questi diritti non possono essere limitati in alcun caso: nemmeno durante uno stato di emergenza dichiarato o una guerra gli Stati possono venir meno o annullare i propri obblighi.

I giuristi ricordano, quindi, come la questione del divieto alla partecipazione obbligatoria ad una sperimentazione medica o scientifica sia talmente importante da emergere in vari documenti internazionali vincolanti. Ad esempio dalla Convenzione di Oviedo o Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina elaborata dal Consiglio d’Europa del 1997 e dal Protocollo addizionale sulla ricerca del 2005 ma anche dalla Dichiarazione sulla Bioetica e i Diritti Umani del 2005 ma anche dal Codice di Norimberga del 1947, così spesso evocato in questi anni, riconosciuto come diritto internazionale consuetudinario e vincolante anche presso i tribunali statunitensi.

Si rammenta la fondamentale importanza delconsenso volontario e informato nel momento in cui si decide di sottoporsi ad una sperimentazione. Chi avvia una sperimentazione dovrebbe, quindi, rendere noto scopo e natura dell’esperimento e non dovrebbe mettere in atto alcuna forma di coercizione, inganno o pressione. Le persone sperimentate dovrebbero, inoltre, essere informate sulla evoluzione della sperimentazione e su nuovi rischi riscontrati, sulle possibili incertezze e quindi in ogni momento è possibile sottrarsi alla sperimentazione.

I vaccini in uso in Germania – gli stessi inoculati in Italia – devono, per i giuristi tedeschi, definirsi sperimentali come d’altra parte conferma la stessa EMA Agenzia Europea del Farmaco, che ha approvato in via condizionata questi sieri. I titolari di licenza condizionata dovranno, a fine sperimentazione, presentare dati positivi in merito al rapporto rischi/benefici. Gli studi clinici verranno terminati solo tra il 2023 e il 2024 e questo conferisce indubbiamente carattere sperimentale ai sieri.

Ad oggi sicurezza ed efficacia dei sieri Covid non è ancora messa in chiaro e d’altra parte è condivisa la riflessione nel mondo scientifico secondo cui le nuove tecnologie basate sui geni sono state sviluppate alla ‘velocità della luce’ invece dei 10-15 anni altrimenti necessari.

KRiStA spiega, quindi, come i ‘vaccini’ in sperimentazione non siano vaccini classici maimmunoterapia basata sui geni. Attraverso queste terapie tutte le cellule del corpo vengono geneticamente modificate in modo da produrre automaticamente le proteine spike caratteristiche dell’involucro del virus SARS-CoV-2 e contro cui l’organismo umano dovrebbe generare anticorpi. Dunque lo scopo di questi sieri non è l’immunizzazione ma la prevenzione.

La stessa OMS si riferisce a questi sieri come‘vaccini investigativi’. Dunque qualsiasi forma di coercizione riguardo la sottomissione alla sperimentazione in atto viola le norme precedentemente elencate. Tra le forme di coercizione vi sono anche le forzature indirette come pressioni e incentivi a partecipare a iniziative scientifiche o mediche ed esperimenti, la minaccia della perdita del lavoro, l’esclusione dalla vita sociale e culturale, dalle istituzioni educative ecc. ma anche la corretta informazione sui trattamenti medici alternativi.

Questo tipo di iniziative secondo i giuristi minaccia anche il diritto all’integrità fisica e mentale delle persone, diritti assicurati dalla CEDU e dal Patto Civile delle Nazioni Unite, come anche il diritto alla vita privata, il divieto di tortura o trattamenti crudeli, disumani o degradanti, il diritto all’autodeterminazione. Eppure, notano i giuristi, i vaccini attualmente disponibili contro il COVID-19 non prevengono né l’infezione né il contagio, nel migliore dei casi proteggono contro un decorso grave per un certo periodo di tempo e non è chiaro come la vaccinazione obbligatoria contribuisca alla protezione della salute pubblica sia per il basso tasso di mortalità dovuto all’infezione da Covi19 che all’esistenza di trattamenti alternativi efficaci, sia perché i ‘vaccini’ in questione non possono essere definiti ‘sicuri’. Agli inizi di marzo 2022 – ricordano i giuristi – c’erano 25.158 decessi sospetti nel VAERS, il sistema di segnalazione di eventi avversi statunitense, e 23.078 in EudraVigilance, l’omologo europeo.

La vaccinazione viola, inoltre, il diritto alla vita sancito dalla CEDU e dal Patto civile delle Nazioni Unite che non ammettono ‘uccisioni di Stato’ se non nel corso di operazioni militari eccezionali.

Con questo documento vengono a cadere una volta per tutte le mendaci affermazioni che abbiamo visto ripetersi in Italia in questi mesi da funzionari governativi e sedicenti esperti: i sieri non sono sperimentali, non sono terapie geniche e non entrano nelle cellule. Affermazioni false e perseguibili penalmente in Germania come in ogni parte del mondo così come le abominevoli forme di coercizione dirette e indirette, le informazioni parziali e scorrette, la crudeltà inflitta da chi non poteva non sapere.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

 

04 Maggio 2022 – Redazione – Fonte: EventiAvversi

Una nuova serie di documenti Pfizer citati in giudizio sul vaccino mRNA “Comirnaty” è stato rilasciato.

L’FDA inizialmente aveva chiesto di rilasciarli nel 2076.

Successivamente e grazie alle azioni legali intraprese contro l’agenzia, un giudice federale ha respinto sonoramente l’assurda richiesta e ha ordinato alla FDA di produrre tutti i dati in lotti di 55.000 pagine al mese.

Il primo lotto di documenti prodotti nel novembre 2021, che ammontava a sole 500 pagine, ha rivelato che ci sono stati più di 1.200 decessi correlati al vaccino nei primi 90 giorni successivi al rilascio del vaccino COVID Pfizer-BioNTech.

Il 1° marzo l’FDA ha rilasciato la prima tranche di  10.000 pagine di documentazione Pfizer.

La successiva tranche di quei documenti Pfizer è stata rilasciata il 1 ° aprile. Ci sono altre 11.043 pagine che erano state citate in giudizio dalla FDA degli Stati Uniti. Il nuovo lotto di documenti include anche una versione non redatta di un rapporto post-commercializzazione.

Ora un altro lotto di documenti sui vaccini Pfizer della FDA è stato prodotto (90.702 pagine), disponibile presso Public Health and Medical Professionals for Transparency. La versione di questo mese include 80.000 pagine…

 

CLICCA SUL LINK PER CONSULTARE I NUOVI DOCUMENTI (pagine 7 e 8 ) SU:⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://phmpt.org/pfizers-documents/

_______________________________
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

PUOI LEGGERE ANCHE SU ⤵️
https://cataniacreattiva.it/rilasciati-i-nuovi-documenti-pfizer-tutti-i-file-da-scaricare/

 

02 Maggio 2022 – Redazione

Sempre più Medici manifestano dubbi e disagi nei confronti dei propri Ordini di appartenenza.
Crea perplessità la linea ufficiale troppo ossequiosa e acriticamente ligia alle decisioni e alle ingerenze della politica sanitaria e del Governo, che in accordo con il CTS impone protocolli prestabiliti lontani dalla Medicina Umanistica e numerosi e babelici Decreti Legge d’eccezione senza possibilità alcuna di dialogo e di confronto.
Dopo Torino, anche l’Ordine dei Medici di Udine si ritrova con un bilancio annuale bocciato con voto contrario di maggioranza.
Stessa sorte sfiorata anche presso l’Ordine dei Medici di Roma e di Venezia.
Durante le assemblee questi Medici coscienziosi prendono coraggiosamente la parola per proporre e condividere con la propria comunità scientifica dubbi e quesiti di grande interesse e gravità: come tutelare l’indipendenza e la responsabilità professionale del medico a fronte di protocolli terapeutici palesemente non efficaci? Perché, di fronte all’evidenza clinica, non si denuncia apertamente l’aumento di morti improvvise, di gravi patologie e di numerosi eventi avversi (peraltro contemplati in autorevoli articoli scientifici e negli stessi documenti delle case produttrici) causati da una vaccinazione indiscriminata e imposta persino ai sanitari (e, come parrebbe, anche agli insegnanti) guariti dalla Covid-19 dopo appena 90 giorni sotto ricatto di sospensione lavorativa? “Cosa sta succedendo?” chiede preoccupata un medico veneziano.
Come negare l’evidenza che i vaccinati sono ugualmente contagiosi?
Cosa rimane del metodo scientifico basato sull’osservazione?
Cosa rimane del codice deontologico del Medico e del Giuramento di Ippocrate?
Davvero l’Ordine difende quei Medici che rispettano e tutelano la vita?

 

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

 

1 Maggio 2022 – Redazione

LEGGETE COSA HA MESSO NERO SU BIANCO IL SENATO ITALIANO SU QUESTI PSEUDO VACCINI. 

E’ IL DOCUMENTO PIU’ IMPORTANTE CHE CONFERMA LE DICHIARAZIONI DI MOLTI ESPERTI RICERCATORI, BIOLOGI, VIROLOGI, IMMUNOLOGI, PATOLOGI E MEDICI SPECIALISTI IN GENERALE.

TUTTI I VACCINATI CHE DA ALLORA SI SENTONO STANCHIE HANNO QUALCHE GENERE DI PROBLEMA PIÙ SERIO, COSI’ COME I PARENTI DELLE PERSONE MORTE DOPO LAVACCINAZIONE,

udite udite! ….. 

POTRANNO RICHIEDERE RISARCIMENTI DANNI A CHI GLI HA INOCULATO IL VACCINO SENZA UNA REALE CONSAPEVOLEZZA.

ANCHE I MEDIA E I GIORNALISTI SONO COINVOLTI NELLO SCEMPIO.

Sappiate che il governo (vedere link www.senato.it, alla fine del messaggio) con l’atto di sindacato ispettivo n 1-00388 della legislatura 18, afferma che i “vaccini Anticovid” che sono stati messi in commercio sono  SPERIMENTALI, con dati molto limitati sulla sicurezza a breve termine o non disponibili (…).

La tecnologia del vaccino mRNA non è mai stata approvata per l’uso sull’uomo(..). 

I potenziali effetti a insorgenza tardiva possono richiedere mesi o anni per manifestarsi.

Non lo dice qualcuno in chat ma chi governa. 

Nel frattempo le cure domiciliari efficaci esistevano giá da tempo ma le hanno impedite per giustificare l’uso del mRNA.

Chi ha firmato il consenso informato per l’inoculazione non si rendeva conto di ciò che faceva. Proprio perché convinto bonariamanete dal proprio medico o dal medico degli Hub di vaccinazione. 

Fonte: Senato della Repubblica

DOCUMENTO: Legislatura 18 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00388 ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1299973

ERA SCONTATO CHE ACCADESSE TUTTO QUESTO! IN QUANTI AVETE DEFINITO COMPLOTTISTI E TERRAPIATTISTI, COLORO CHE AVEVANO CAPITO E PREVISTO L’EVOLUZIONE DEI FATTI! BASTAVA AVERE LUCIDA MEMORIA SU COSA LA STORIA CI HA INSEGNATO, CON I SUOI RICORSI, LE SUE TEORIE DEL PRECEDENTE E I SEGNALI CHE GLI STOLTI NON SANNO COGLIERE, LASCIANDOSI, INVECE, TRAVOLGERE DALLA PAURA E DA CHI VUOL SOPRAFFARE LE NOSTRE MENTI.

DALL’INIZIO DEL PANDELIRIO, E FORSE DA PRIMA, AVEVAMO AVUTO SENTORE SU COME IL GOVERNO AVREBBE RESO OGNI SUO ATTO UN ABUSO CRIMINALE, MA TUTTE LE CATEGORIE PROFESSIONALI, ECCEZION FATTA PER LE SINGOLE PERSONE CHE HANNO SAPUTO TENERE LA TESTA SULLE SPALLE, SON CADUTE IN TRAPPOLA CON TUTTE LE SCARPE!

DA DUE ANNI A QUESTA PARTE L’ITER PER ADULARE E POI FREGARE IL PROSSIMO, È SEMPRE STATO LO STESSO…….

2 Giugno 2020 – Festa della Repubblica. MOLTI MEDICI E INFERMIERI (OSPEDALE DI BERGAMO IN TESTA) SONO STATI INSIGNITI DEL CAVALIERATO DELLA REPUBBLICA, PER LO STRAORDINARIO LAVORO SVOLTO NELLE CORSIE DELLE TERAPIE INTENSIVE, NON DIMENTICANDO CHE, IN MEZZO A QUESTE STRAORDINARIETÀ, C’È CHI HA ESEGUITO ORDINI MOLTO DISCUTIBILI PER LE INTUBAZIONI E LE TERAPIE ANTICOVID CON TACHIPIRINA E VIGILE ATTESA! MA NELL’APRILE DEL 2021 ECCO ARRIVARE L’OBBLIGO VACCINALE! E PER CHI NON ACCETTA……SOSPENSIONE DAL LAVORO!

POI È TOCCATO AGLI INSEGNANTI. MA CHE BRAVI……ENCOMIATI PERCHÉ DURANTE LA DAD HANNO SEGUITO CON DEDIZIONE E PROFESSIONALITÀ GLI STUDENTI, NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ’ CHE PREVEDONO LE STREAMING! ALLA FINE……STESSO OBBLIGO E PERCORSO DI CUI SOPRA! E COSI PER LE FORZE DELL’ORDINE E……ETC……ETC……

AVETE VISTO CHE BELLA RICONOSCENZA DIMOSTRA LO STATO?!

AVETE ANCORA BISOGNO DI ESEMPI PER COMPRENDERE?!!!!!!!

A VOI L’ARDUA SENTENZA!


POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM
⤵️

https://t.me/mercurius5giornale

1 Maggio 2022 – Redazione – Fonte: di Raffaele De Luca – L’ Indipendente

Le istituzioni italiane sembrerebbero non essere in possesso dei documenti necessari a verificare l’efficacia e la sicurezza dei vaccini anti Covid, i quali consentirebbero di mantenere il regime di autorizzazione condizionata: è questo sostanzialmente quanto emerso da un estenuante lavoro di indagine e ricerca effettuato da alcuni legali dell’associazione IDU (Istanza Diritti Umani) e dell’associazione DUS (Diritti umani e salute) nei confronti dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), dell’Ema (Agenzia europea per i medicinali) e del Ministero della Salute. Una vera e propria ricerca della verità che, sulla base delle risultati emersi, il 4 marzo scorso ha portato l’associazione IDU a depositare presso la Procura di Roma una querela contro l’Aifa, il Ministero della Salute, il Cts (Comitato tecnico scientifico), e l’Iss (Istituto superiore di sanità), accusati di aver commesso i reati di omissione d’atti d’ufficio, abuso d’atti d’ufficio, omicidio colposo, lesioni personali, falsità ideologica, procurato allarme, falso in atto pubblico.

Per comprendere al meglio la vicenda, però, c’è bisogno di fare una breve premessa. I vaccini anti Covid-19 non hanno ricevuto da parte dell’Ema o dell’Aifa l’autorizzazione incondizionata alla commercializzazione, bensì l’autorizzazione condizionata, una procedura subordinata a precisi requisiti che le case farmaceutiche dovrebbero garantire e sottoporre alla verifica delle autorità. Sono gli stessi foglietti illustrativi dei vaccini anticovid-19 a specificarlo, ma non solo. Ciò che probabilmente è ancora più importante è il fatto che a mettere nero su bianco tale concetto è anche la stessa Aifa, che con la determina n.318 del 23 dicembre 2020 ha sostanzialmente chiesto alle aziende di depositare i seguenti documenti: il primo “Psur” (Rapporto periodico di aggiornamento sulla sicurezza) entro 6 mesi successivi all’autorizzazione e le relazioni intermedie di sicurezza, da fornire a partire dal gennaio 2021 fino al dicembre 2023, mese in cui dovrebbe essere messa a disposizione la relazione finale.

È proprio con la volontà di verificare il rispetto di tali requisiti, dunque, che i legali delle associazioni decidono di formulare, in data 29 novembre 2021, l’istanza di accesso agli atti all’Aifa richiedendo la consegna delle “Relazioni Intermedie” e degli “Psur”. Quest’ultima però, in data 28 dicembre 2021 e nella persona del Direttore Generale Nicola Magrini, afferma di non possedere la documentazione richiesta in quanto tali dati avrebbero “natura riservata” essendo di “proprietà esclusiva delle aziende produttrici”. I richiedenti vengono però invitati a rivolgersi all’Ema per reperire le Relazioni intermedie, mentre per consultare gli Psur viene fornito un link di collegamento del sito della medesima, il quale riporta tuttavia ad una pagina non più esistente. Allora in data 29 dicembre viene inoltrata istanza di accesso agli atti al Ministero, richiedendo la consegna degli Psur e delle Relazioni Intermedie di Sicurezza. Anche quest’ultimo però, nella persona del Direttore Generale Dott. Giovanni Rezza, il 2 febbraio 2022 afferma di non essere in possesso della documentazione in questione. Eppure, il regolamento UE 507/2006 all’art. 9 prevede che le relazioni periodiche di aggiornamento sulla sicurezza sono presentate all’Agenzia e agli Stati membri immediatamente su richiesta o almeno ogni sei mesi dopo il rilascio o il rinnovo di un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata, motivo per cui lo Stato Italiano, in quanto Stato membro, avrebbe a quanto pare tutto il diritto di richiedere la consegna.

Ad ogni modo l’indagine prosegue ed il 29 dicembre 2021 l’istanza viene inoltrata all’Ema, che inizialmente afferma di non comprendere quali siano le relazioni richieste, poi sostanzialmente tergiversa, ed infine in data 9 febbraio 2022 oppone il proprio diniego all’accesso agli atti per una serie di motivi tra cui quello per cui l’agenzia non avrebbe individuato nessun interesse pubblico prevalente che giustifichi la divulgazione dei documenti richiesti e che prevalga sulla tutela dell’interesse privato: la diffusione dei documenti, infatti, pregiudicherebbe gravemente il processo decisionale.

È per tutti questi motivi, dunque, che si è giunti al deposito della querela. Per avere però un’idea più chiara riguardo al pensiero di coloro che hanno condotto questa ricerca della verità, abbiamo chiesto un commento all’avvocato Enzo Iapichino, uno dei legali che ha indagato sulla vicenda. «Cosa significa tutto ciò? Significa che in Italia abbiamo la legislazione del ricatto», ha affermato l’avvocato, sottolineando che «se da un lato determinate categorie di soggetti che scelgono di non vaccinarsi non possono essere retribuiti, dall’altro se si decide di chiedere i documenti a sostegno di efficacia e sicurezza dei vaccini essi non vengono forniti, e non si sa neanche se esistono».

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

 

1 Maggio 2022 – Redazione – di Flaminia Camilletti – La Verità 

Come purtroppo previsto, la carenza di materie prime impatta sui medicinali: case costrette a disporre il contingentamento della produzione. Antitumorali, trombolitici, antibiotici: l’elenco dell’Aifa include dispositivi essenziali per i pazienti fragili.

L’incubo dei farmaci carenti non è finito. Già a novembre era stato lanciato l’allarme che riguardava lo shortage di principi attivi per alcuni farmaci, soprattutto pediatrici, per la cura delle malattie più comuni. Oggi il report dei medicinali carenti si aggiorna ancora una volta. La situazione però, invece di migliorare, peggiora. Tra le cause principali c’è la mancanza di materie prime, in questo caso di principi attivi, molti dei quali delocalizzati nei Paesi asiatici come Cina e India.

Ad andare in carenza, ci sono i soliti antibiotici disponibili sempre a singhiozzo, come l’acido clavulanico con amoxicillina conosciuto anche come Augmentin, ciclicamente assente dagli scaffali delle farmacie. Adesso però nell’ elenco delle carenze, sono comparsi decine di nuovi farmaci, alcuni salvavita e fondamentali per le terapie di migliaia di italiani. Actilyse è uno di questi. Questo farmaco adesso impossibile da reperire, è a base del principio attivo Alteplasi, appartenente alla categoria dei trombolitici e nello specifico enzimi. Va somministrato il prima possibile in caso di infarto del miocardio o di ictus per ridurre il rischio di mortalità. In questo caso, per questo farmaco è previsto il contingentamento da parte dell’azienda in accordo con Aifa. Il medicinale andrà quindi razionato: gli ordini saranno gestiti tenendo in considerazione le scorte disponibili e gli ordini già evasi. Inutile sottolineare che la sua indisponibilità nel comparto ospedaliero potrebbe risultare fatale.

Sono infatti i soggetti più fragili a soffrire di più la carenza dei farmaci, per i quali l’attenzione dovrebbe essere sempre tenuta ai massimi livelli. Attenzione che ancora una volta da parte del governo continua a mancare. Nella categoria dei soggetti fragili rientra naturalmente quella degli immunodepressi, per loro questa volta a mancare sono il Cuvitru e l’Octanorm due farmaci a base del principio attivo Immunoglobulina Umana Normale che contengono anticorpi contro batteri e virus. Gli anticorpi proteggono il corpo e ne aumentano la resistenza alle infezioni. Vengono utilizzati come terapia sostitutiva nei pazienti nati con ridotta capacità o incapacità di produrre immunoglobuline o nei pazienti con tumori come la leucemia linfocitica cronica o il mieloma multiplo o anche nei pazienti con carenza di anticorpi prima e dopo un trapianto di cellule staminali. Non solo. A mancare dalle forniture ospedaliere anche il Bleoprim un farmaco antineoplastico che serve a curare alcuni tipi di tumore. Viene usato negli adulti per inibire la divisione e la crescita delle cellule tumorali, ostacolando la crescita del tumore in alcuni tessuti, in particolare la pelle. A rientrare nella lista dei farmaci carenti c’è anche il Ciqorin, a base del principio attivo ciclosporina. Appartiene ad un gruppo di medicinali conosciuti come agenti immunosoppressori. Questi farmaci sono usati per diminuire le reazioni immunitarie dell’organismo.

Inoltre, continua a mancare, anche nel canale retail, il Levetiracetam, farmaco antiepilettico di eccellenza, tra i più utilizzati e acquistati. Tra gli antibiotici in carenza si aggiunge anche la Rifampicina, medicinale utilizzato per curare la tubercolosi e utilizzato in alcuni casi di meningite. Anche alcuni farmaci comuni sono finiti nell’elenco dei farmaci carenti. Come il Beclometasone che risulta mancante sia nelle farmacie che nei canali ospedalieri e serve per il trattamento delle sindromi delle vie respiratorie.

L’autunno scorso, a mancare dagli scaffali, anche i vaccini pediatrici più comuni. Il rischio se si continua così è quello di mettere a repentaglio la copertura da malattie che oggi risultano sotto controllo ma che domani potrebbero non esserlo più. Come nel caso del morbillo. Proprio il Priorix, infatti, vaccino che serve a proteggere da morbillo parotite e rosolia, risulta ancora dopo mesi nell’elenco delle carenze Aifa. Peccato che l’Unicef e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) parlino di un aumento dei casi di morbillo nel mondo del 79 % nei primi due mesi del 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021. Un allarme che non andrebbe sottovalutato come invece si decide di fare nelle stanze del ministero della Salute.

La tendenza del governo è sempre stata quella di normalizzare il fenomeno delle carenze, come si trattasse di eventi episodici, non suscettibili di creare allarme. Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha minimizzato il problema rispondendo che «se i farmaci si comprano all’estero il problema è risolto». Sottovalutando il fatto che quello della carenza dei principi attivi è un tema di respiro mondiale al quale anche le case farmaceutiche guardano con timore. La stessa Lucia Aleotti, azionista e membro del board di Menarini, ha dichiarato in una conferenza quanto nessuno sia felice di avere il 74% dei principi attivi dei farmaci delocalizzati in Cina e India. Peccato che le aziende non facciano di tutto per produrre da sé questi principi attivi che rendono poco e che evidentemente possono essere comprati a prezzi vantaggiosissimi in quei Paesi dove, come ricorda la Aleotti, le tasse ambientali, fiscali e i controlli sul lavoro sono praticamente nulli.

Il sottosegretario alla Salute Andrea Costanella stessa occasione aveva risposto a domanda de La Verità che per rispondere alla carenza di farmaci è necessario: «diventare autonomi nel settore farmaceutico, non solo nella produzione, ma anche per tutto quello che serve per produrre». Peccato che il ministero della Salute non abbia dato seguito a queste magnifiche intenzioni. In questi mesi ha dimostrato anzi di dedicare attenzione solo alla pandemia. Un’attenzione morbosa, eccessiva se paragonata a quella di altri Paesi e che non è servita in nessun modo a fermare i contagi. Roberto Speranza ha puntato tutto sul Covid tralasciando tutto il resto, ogni altro aspetto della salute pubblica. Con il caos burocratico che ha creato a breve resteremo anche senza medici: in tre anni ben 8 mila camici bianchi si sono dimessi, lasciando il loro posto nei nostri ospedali. Un disastro completo quindi: i farmaci non ci sono, il covid c’è ancora e i medici scappano a gambe levate.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

30 Aprile 2022 – Redazione – Fonte: Grandeinganno

NEGLI ANNI ’60 FURONO VACCINATE 1 MILIONE DI PERSONE PER POI SCOPRIRE DI AVER CREATO UNA NUOVA MALATTIA QUELLA DEL “MORBILLO ATIPICO” CHE COLPISCE SOLO LE PERSONE VACCINATE.

Sindrome del morbillo atipico: si verifica solo in persone che hanno ricevuto vaccino inattivato (ucciso) dal morbillo (KMV), non più disponibili dal 1968, e sono successivamente esposti a virus del morbillo di tipo selvaggio. Circa 600 000 – 900 000 persone hanno ricevuto KMV negli Stati Uniti dal 1963 al 1967. KMV sensibilizza il destinatario agli antigeni del virus del morbillo senza fornire un’adeguata protezione. L’infezione successiva con il virus del morbillo porta a segni di poliserositismi di ipersensibilità. La malattia è caratterizzata da febbre, polmonite, effusioni pleuriche ed edema. L’eruzione è generalmente maculopapolare o petecchiale, ma può avere componenti orticariali, purpuri o vescicolari. L’eruzione partirebbe dai polsi o dalle caviglie.

Il vaccino contro il morbillo fu introdotto negli Stati Uniti nel 1963. Una prima inoculazione del VACCINO, chiamata KMV, introdusse un virus del morbillo inattivato morto nel corpo. Proprio come altri vaccini, è stato progettato per stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi contro il morbillo, proteggendoli in tal modo dalla malattia. Tuttavia, il vaccino contro il virus morto KMV si è rivelato inefficace in alcuni casi e potrebbe provocare morbillo atipico, una malattia caratterizzata da febbre, polmonite, gonfiore e “acqua sui polmoni”. Questo vaccino è stato sostituito nel 1968 con un’altra vaccinazione che ha introdotto il morbillo vivo nel corpo. Pertanto, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) affermano che le persone che sono state vaccinate prima del 1968 con vaccino contro il morbillo inattivato (KMV) o vaccino contro il morbillo di tipo sconosciuto dovrebbero essere rivaccinate con almeno una dose di vaccino vivo contro il morbillo. Secondo il CDC “questa raccomandazione ha lo scopo di proteggere coloro che potrebbero aver ricevuto il vaccino contro il morbillo ucciso, che era disponibile nel 1963-1967 e non era efficace”.

Vale anche la pena ricordare che non è necessaria una vaccinazione se sei nato prima del 1957 poiché si presume che il tuo sistema immunitario sia entrato in contatto con il virus e tu abbia acquisito l’immunità. Come altro punto secondario, queste informazioni sono rilevanti solo per le persone negli Stati Uniti negli anni ’60. Diverse agenzie sanitarie in tutto il mondo hanno pratiche diverse, tuttavia, in generale, i vaccini contro il virus del morbillo inattivato e del KMV non sono stati ampiamente utilizzati in tutto il mondo.

______________________________

Manuale MSD
Versione per i professionisti

La fonte attendibile per eccellenza per le informazioni sanitarie

La sindrome del morbillo atipico è una complicanza che si è manifestata di solito in soggetti vaccinati con i vecchi vaccini a base di virus del morbillo ucciso, che non sono più utilizzati dal 1968. Questi vecchi vaccini hanno modificato l’espressione della malattia in alcuni pazienti non completamente protetti e successivamente infetti da morbillo wild type. Le manifestazioni del morbillo si sono sviluppate più rapidamente e il significativo coinvolgimento polmonare era più comune. Il morbillo atipico è importante soprattutto perché i pazienti (ora di 50 anni e più) nati mentre questo vaccino era in uso possono riportare una storia sia di vaccinazione che di morbillo.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️

https://t.me/mercurius5giornale

 

 

29 Aprile 2023 – Redazione

A cosa è legato il recente allarme di epatiti acute, di origini ancora ufficialmente sconosciuste, che stanno colpendo i bambini in tutto il mondo? Un interrogativo che continua ad agitare la comunità scientifica e al quale ha tentato di rispondere Matteo Bassetti, primario della clinica delle Malattie infettive del San Martino di Genova: secondo l’esperto, un ruolo in questa faccenda potrebbe averlo giocato il lockdown imposto in molti Paesi contro il Covid.

Intervistato dal Giorno, Bassetti ha infatti spiegato: “Il virus potrebbe avere colpito questi bimbi in una fase successiva, perché ha trovato un sistema immunitario non in grado di difenderli. Esiste anche l’ipotesi che siano pazienti predisposti. Continuare a vivere con le restrizioni pone dei vantaggi, ma anche molti svantaggi”.

“Se dopo 3 anni di mascherina e senza aver fatto il vaccino prendiamo l’influenza, è possibile che ci siano complicanze maggiori – ha aggiunto Bassetti – Il sistema immunitario è disabituato a riconoscere il virus. Nei bimbi le conseguenze sono peggiori, perché il sistema è vergine”. La situazione, comunque, non sarebbe preoccupante: “I numeri non sono allarmanti, le epatiti di origini sconosciuta anche gravi ci sono sempre state e ci saranno sempre. La diffusione è sempre stata mondiale, ma nella stragrande maggioranza dei casi le patologie si autolimitano. Non terrorizziamo la gente”.

E’ importante però, secondo l’infettivologo, far sì che i bambini tornino alla vita pre-Covid: “Se non vai a scuola, usi sempre la mascherina e fai il lockdown, hai il vantaggio di non prendere il Covid, ma non fai fare ginnastica al sistema immunitario. Su 350 milioni di abitanti, con 70 milioni d bambini, 40 casi non mi pare una situazione preoccupante. Con ciò non dico che non si debba fare un’indagine epidemiologica. Facciamo squadra, non terrorismo”.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️

https://t.me/mercurius5giornale

 

29 Aprile 2022 – Redazione

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza per la proroga dell’obbligo dell’uso delle mascherine al chiuso in alcuni luoghi – ospedali, cinema, mezzi pubblici.

«Dal 31 marzo abbiamo superato lo stato di emergenza, ma non siamo fuori dalla pandemia e serve ancora cautela». Oggi [ieri, ndr] «è stato approvato un emendamento in Commissione» Affari sociali della Camera «che proroga l’uso della mascherina fino al 15 giugno in ambito sanitario, ospedali e rsa, nel trasporto pubblico locale e a lunga distanza, negli studi professionali, nei cinema e teatri e negli eventi sportivi al chiuso» ha annunciato Speranza nel suo intervento alla conferenza Anaao Giovani a Roma.

Dopo l’approvazione da parte della commissione competente della Camera dei Deputati del decreto «fine stato di emergenza», il ministro della Salute ha firmato l’ordinanza che recepisce il testo dell’emendamento sull’utilizzo delle mascherine al chiuso, come approvato dalla commissione.

Con l’approvazione in Commissione alla Camera dell’emendamento all’ultimo decreto Covid di marzo finisce l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine praticamente ovunque – ha spiegato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa (Noi Con l’Italia), a margine dei lavori della Dodicesima Commissione, a cui ha partecipato in rappresentanza del governo – Resteranno obbligatorie al chiuso fino al 15 giugno nel trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, per gli spettacoli aperti al pubblico nei cinema, nei teatri, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo e per tutti gli eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso. Sarà così anche per lavoratori, utenti e visitatori delle strutture sanitarie, socio sanitarie e socio assistenziali, incluse le rsa. In tutti gli altri luoghi di lavoro, senza distinzione tra pubblico e privato, la mascherina sarà solo fortemente raccomandata».

«Sono personalmente soddisfatto del risultato raggiunto, anche perché ho sempre sostenuto insieme al mio partito, Nci, che ci fossero le condizioni per proseguire nel graduale ritorno alla normalità. L’inizio di questa fase nuova è coerente con la responsabilità dimostrata dagli italiani che hanno imparato a convivere con il virus con grande consapevolezza. È un atteso messaggio di fiducia per i cittadini», ha concluso Costa.

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale

26 Aprile 2022 – Redazione

NADAL E COLLEGHI TRIDOSATI STARANNO “ROSICANDO” COME MATTI. E LA DECISIONE DELL’ALL ENGLAND CLUB DI WIMBLEDON, ARRIVA COME UN PREMIO, A COLORO CHE, FIGLI DELLA LUCE, AVEVANO DETTO NO AL SIERO ANTICOVID, CAPENDO, PERFETTAMENTE, DOVE VOLESSE ARRIVARE LA SPERIMENTAZIONE CRIMINALI. NON BELLA, INVECE, LA DECISIONE CHE RIGUARDA RUSSI E BIELORUSSI. CHISSÀ SE NE PARLERANNO I TG!

ECCO LA NOTIZIA ⤵️

Novak Djokovic e gli altri giocatori ‘no vax’ potranno regolarmente competere a Wimbledon quest’estate. L’All England Club ha infatti confermato che non ci sarà l’obbligo di aver ricevuto la somministrazione anticovid per prendere parte alla terza prova stagionale del Grande Slam, che si disputerà dal 27 giugno al 10 luglio. Il tennista serbo, sei volte campione ai ‘Championships’, potrà quindi provare a difendere l’ultimo titolo conquistato lo scorso anno in finale sull’azzurro Matteo Berrettini.

Wimbledon ha annunciato la scorsa settimana l’esclusione dei tennisti russi e bielorussi, che non potranno partecipare al torneo sull’erba dell’All England Club.

 

POTETE SEGUIRCI ANCHE SU TELEGRAM ⤵️
https://t.me/mercurius5giornale