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‘SANITÀ’ Category
22 Marzo 2022 – Redazione
Diversi mesi fa, abbiamo espresso almeno “riserve teoriche” sulla vaccinazione di pazienti oncologici o ex pazienti che erano stati curati, a causa del meccanismo alla base dell’iniezione del gene sull’immunità.
Diversi genetisti avevano anche espresso le loro preoccupazioni sulla possibile interferenza tra cellule tumorali attive o dormienti e l’attività della terapia genica sui linfociti in particolare.
Sono passati i mesi e la follia vaccinale si è amplificata, portando al rifiuto dei pazienti senza passaporto negli ospedali (che, come è noto, sono destinati ad accogliere solo persone sane) e alla richiesta di vaccinare i pazienti prima di ricevere qualsiasi cura , compresi i malati di cancro.
Siamo in un mondo impazzito eppure queste storie si moltiplicano, come quella di questo giovane di 22 anni che ha avuto una tosse cronica che ha portato a una radiografia scoprendo una massa mediastinica. I due grandi ospedali parigini che lo hanno accolto si sono rifiutati di iniziare la cura (senza che fosse spiegato in dettaglio) se il paziente avesse rifiutato l’iniezione sperimentale, dagli effetti assolutamente sconosciuti sullo sviluppo dei tumori.
La giustificazione dei medici? Nessuno: “così è”, e noi l’abbiamo accettato!
Silenzio sui colleghi sospesi per mancanza di obbedienza e ancor più sui motivi oggettivi che li hanno portati a preferire perdere il lavoro, la retribuzione, la casa, le famiglie intolleranti anche a queste decisioni, piuttosto che sottomettersi all’ukase presidenziale per accettare sperimentazioni droghe…
Sarebbero più di trecentomila caregiver (una cifra probabilmente molto sottovalutata visto il numero di ospedali e cliniche attualmente costretti a chiudere letti e rimandare gli interventi per mancanza di personale) fossero pazzi, complottisti o deliranti al punto da mettersi in grande pericolo personale, sociale, familiare, professionale e psicologico?
I medici che affermano che la vaccinazione è sicura si sono presi il tempo di guardare le statistiche degli effetti riportati e accettati dalle agenzie ufficiali? Anche FDA, EMA, MHRA sono “cospiratori” quando rilasciano statistiche come nel caso di VAERS, che è entità del CDC:
VAERS dal 26 settembre 2021
Più di 726.000 eventi avversi correlati al vaccino Covid segnalati al VAERS mentre CDC e FDA ribaltano le raccomandazioni del comitato consultivo sul terzo vaccino di Pfizer.
I dati VAERS rilasciati dal CDC includevano un totale di 726.965 segnalazioni di eventi avversi di tutti i gruppi di età a seguito dei vaccini Covid, inclusi 15.386 decessi e 99.410 complicazioni gravi tra il 14 dicembre 2020 e il 17 settembre 2021.[1]»
O anche l’ANSM, la nostra agenzia francese , che mostra più di 1200 morti accettate come almeno possibilmente legate a queste iniezioni sperimentali.
Tutti gli studi terapeutici per cinquant’anni sono stati interrotti dopo alcuni decessi per indagine (53 decessi hanno interrotto il vaccino H1N1). Qui migliaia di morti nel mondo e bambini vengono aggrediti spudoratamente[2]. Come possiamo continuare a credere che questa sia una politica sanitaria?
Perché questa negazione delle sette più solide da parte di medici teoricamente istruiti, capaci di ottenere informazioni direttamente da fonti attendibili e dotati di cervello?
Paura del boss, del regista, che tra qualche mese sarà inevitabilmente messo in discussione, visto che molti Paesi stanno facendo marcia indietro e anche la Germania vuole uscire dal terrorismo vaccinale, magari in occasione dell’addio della Merkel[3] .
“Le principali organizzazioni di medici a contratto in Germania chiedono la fine immediata delle misure “anti-corona” e la fine della “retorica dell’orrore e della politica del panico” . Ovviamente, i medici ospedalieri francesi a Parigi e altrove non leggono i giornali tedeschi e sono terrorizzati dalle minacce della loro associazione professionale, del loro ministro, diventano kapos[4] e terrorizzano i loro pazienti.
Sempre più testimonianze stanno arrivando
Qualunque siano le loro ragioni inaccettabili, le testimonianze si stanno moltiplicando.
Una giovane ragazza accompagna l’amica al funerale della madre… una tale madre, madre di una compagna di liceo, 34 anni, in remissione da un cancro al seno da due anni, a cui viene iniettato il vaccino e crolla pochi giorni dopo in coma e muore dopo tre giorni di ricovero… Spiegazione politicamente corretta: il cancro è esploso e l’ha portata via. Chiudi il capitolo e la bara.
Un patologo certificato di laboratorio diagnostico segnala un aumento di 20 volte del cancro nei pazienti vaccinati
Cosa avrebbe detto Maigret? [Investigatore storico della polizia]
Ma troppe coincidenze sconvolgono gli investigatori della polizia davanti a un cadavere. Solo i medici non avrebbero il diritto di pensare alle coincidenze del tempo, per esempio: “temporalità” è la loro parola d’ordine…
Come lo slogan fuorviante, “i numeri sono sempre giusti” . Sì , se sono vere e osservate nel mondo reale .
Ma quanta fiducia possiamo avere nelle simulazioni truccate che il governo ei media ci alimentano senza mai specificare che sono solo previsioni o stime? 5] Ma si può fare quello che si vuole con le figure, quando le si sceglie, o le si crea per giustificare l’ipotesi scelta, e i risultati sono totalmente sfumati.
In ogni caso, per quanto riguarda “cancro e iniezione di geni”, la vaghezza purtroppo si dissipa di fronte alla moltitudine di storie terribili.
Dalla collega che vede spuntare sotto le ascelle molteplici “palline” che i controlli in ospedale non spiegano… Ovviamente nessun legame possibile con il vax. Eppure i gangli che compaiono qualche tempo dopo l’iniezione sono un’osservazione frequente dopo queste vax.
Quindi chiaramente sembrano esserci tre situazioni:
- La comparsa di un tumore rapidamente dopo l’iniezione (da due settimane a pochi mesi) e molto progressiva, in una persona che era precedentemente esente da patologie carcinologiche note.
- La ripresa del cancro in un paziente che è in remissione completa da diversi mesi o anni.
- La rapida, persino esplosiva, evoluzione di un cancro che non è ancora controllato.
Al di là delle testimonianze che stanno affluendo da parenti e amici e sui social, un quotidiano svizzero ha finalmente affrontato l’argomento in modo più ampio.
Ecco alcuni estratti dal loro articolo[6] e dai loro riferimenti[7]:
Pertanto gli autori concludono che è del tutto possibile che questi cambiamenti immunitari possano avere conseguenze indesiderate sulle condizioni del destinatario dell’iniezione genica. Una questione di buon senso davvero!
È stata anche osservata la riattivazione post-vaccinazione di infezioni virali latenti, inclusi il virus dell’herpes zoster, l’EBV (Epstein-Barr) e il virus dell’epatite.
Frequenza dell’evento avverso correlato al vaccino nel cancro
Ci sono già alcune migliaia di osservazioni nelle segnalazioni ufficiali di eventi avversi e nei gruppi di pazienti online. Ci sono certamente vere coincidenze o ritardi diagnostici dovuti a diagnosi ritardate legate al contenimento. Ma non bisogna ignorare gli enormi problemi che queste persone reali hanno colpito nella loro vita quotidiana e ancor di più la responsabilità che i medici oncologici si assumono imponendo l’iniezione prima di qualsiasi trattamento o prosecuzione del protocollo. Il loro argomento principale: “l’abbiamo fatto bene, senza discussione” non sembra degno di una professione un tempo ponderata.
Nell’agosto 2021, il dottor Ryan Cole,[8] patologo americano da molti anni, ha descritto un aumento significativo di alcuni tipi di cancro (es. cancro dell’endometrio, cancro dell’utero) dall’inizio della campagna di vaccinazione di massa covid. Più recentemente, i patologi tedeschi hanno anche notato il problema della disregolazione immunitaria post-vaccinazione e dell’improvvisa crescita del tumore in alcuni pazienti.
Sulle reti francesi diverse testimonianze coincidono con la ricomparsa di emorragie vaginali in donne di età superiore agli 85 anni che portano alla diagnosi di cancro dell’endometrio e morte rapida… La proteina spike prodotta dall’organismo dopo l’iniezione è particolarmente attratta dai genitali, e questa sarebbe una nuova dimostrazione di questo.
Quindi, finché non ne sapremo di più, stiamo attenti, sia medici che assistenti, e non facciamo l’apprendista stregone!
Occorre cautela con tutti i trattamenti sperimentali e ancor di più quando sono il risultato di una tecnica mai utilizzata prima nella patologia infettiva. Primo, non fare del male deve guidare le decisioni di ogni medico fedele al suo giuramento di Ippocrate.
Dott.ssa Nicole Delépine : Pediatra, oncologa, ex capo del dipartimento di oncologia pediatrica dell’ospedale R Poincaré Garches APHP France
Sito:⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️
http://www.docteurnicoledelepine.fr/
Appunti:
[1] Più di 726.000 lesioni da vaccino COVID segnalate a VAERS come CDC, FDA annulla le raccomandazioni dei comitati consultivi sul terzo colpo di Pfizer • Difesa della salute dei bambini (childrenshealthdefense.org)
[2] Les simulations, alibi truqué de la vaccination extorquée aux enfants — Dott.ssa Nicole Delépine
[3] Les médecins libéraux allemands pour la fin de « la politique de la panique »
le 27/09/2021 Dr Stephan Hofmeister, Dr Andreas Gassen, Dr Thomas Kriedel KBV Lopata/axentis.de France-Soir Les principali organizzazioni di medici convenzionati it Allemagne exigent la fin immédiate des mesures « anti-corona » et la fin de « la rhétorique de l’horreur et la politique de la panique » . Lors de la convention des délégués des médecins conventionnés allemands, il directeur adjoint de la Kassenärztlichen Bundesvereinigung (KBV, Association nationale des médecins de l’assurance maladie) il Dr Stephan Hofmeister, e il presidente, il Dr Andreas Gassen, ont exigé la fin des mesures dites « anti-Corona » en Allemagne et la fin de la «politique de la panique et la rhétorique de l’horreur».
21 Marzo 2022 – Redazione
Rafael Nadal è stato colpito da improvvisa grave difficoltà respiratoria. Ieri ha perso in soli due set la finale del torneo di Indians Wells contro l’americano Taylor Fritz e alla fine del match ha spiegato di avere importanti problemi respiratori. ”Tutto quello che posso dire è che respirare ora è difficile per me. Non so quali siano i motivi, quando provo a respirare è doloroso e molto complicato. Non so se è qualcosa nelle costole, non lo so ancora. Quando respiro e mi muovo è come se avessi un ago dentro tutto il tempo. Mi fa venire un po’ di capogiro perché è doloroso. È un tipo di dolore che mi limita, molto. Non è solo per il dolore: non mi sento molto bene perché influisce sul mio respiro”.
Il dolore al petto di Nadal è iniziato sabato durante la semifinale a Indian Wells contro il collega spagnolo Carlos Alcaraz.Già nella finale contro Fritz, Nadal ha chiesto due volte l’assistenza dei servizi medici per aiutarlo con i dolori al petto e non si è mai trovato a suo agio in campo. “Onestamente, sono triste perché non sono stato in grado di competere”, ha detto. Il 6 gennaio a Melbourne, nel pieno della diatriba giudiziaria che ha coinvolto il suo storico rivale Novak Djokovic, Rafael Nadal aveva dichiarato, nell’intervista andata in onda su Euronews: “Io credo negli esperti che conoscono i farmaci e, se ci dicono di vaccinarci, ci dobbiamo vaccinare”. Lo ha riportato il sito web sport.es.
18 Marzo 2022 – Redazione
Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il dl sulle riaperture che traccia la roadmap del post pandemia Covid. «In Consiglio dei ministri sono stati approvati provvedimenti importanti che eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportamenti nei mesi passati» ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa. «Per fine marzo, con la fine dello stato d’emergenza, scioglieremo il Cts», ha detto il premier, il cui operato «continuerà con l’Iss e il Css.
Speranza illustra il nuovo decreto riaperture
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha illustrato il decreto riaperture che rimuove restrizioni covid e delinea il quadro con le regole in vigore ad aprile 2022. «Le persone sopra i 50 anni non dovranno più avere il cosiddetto Green pass rafforzato, ma sarà sufficiente per loro fino al 30 aprile il Green pass base, quindi non ci sarà più la sospensione dal lavoro» in assenza di super Green pass. «È una scelta che abbiamo fatto», è «un cambiamento molto significativo», ha rimarcato.«Uscendo dallo stato d’emergenza – ha spiegato – riteniamo consono il superamento di quella misura che era una misura molto forte, e che ha avuto l’effetto di stimolare enormemente la vaccinazione in quella fascia d’età. Ma la scelta del Governo in questa nuova fase che vogliamo aprire è di superare questo vincolo».
«La sospensione dal lavoro» in assenza di vaccinazione Covid-19, ha aggiunto Speranza, «resterà solo per una fascia che noi riteniamo essere quella più a rischio, più sensibile, perché è quella che ha più a che fare con le fragilità, ovvero il personale sanitario, i lavoratori delle strutture ospedaliere e i lavoratori delle Rsa». Solo per loro, e non più quindi per i lavoratori di scuola, comparto sicurezza e forze dell’ordine, «c’è un prolungamento dell’obbligo» di vaccino anti-Covid «al 31 di dicembre e le norme restano esattamente come sono oggi. Quindi, per questa peculiare categoria – ha chiarito il ministro – resta ancora anche la sospensione dal lavoro in caso non vaccinazione».
«Resterà vigente il Super Green pass, fino al 30 aprile, nei servizi di ristorazione, svolti al banco al tavolo, al chiuso». E anche in «piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e di contatto, centri benessere», ha precisato.
Necessario il Super Green pass fino al 30 aprile anche per «convegni e congressi, centri culturali, centri sociali, ricreativi, feste, attività di sale gioco, sale scommesse, sale Bingo e casinò. Attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati e partecipazione del pubblico agli spettacoli, nonché agli eventi e alle competizioni sportive che si svolgono al chiuso». Si tratta di una disciplina che, «con gradualità ci porterà, al primo maggio al superamento del Green pass», ha detto Speranza.
Capitolo mascherine: «Confermiamo fino al 30 aprile l’impianto esistente, quindi restano esattamente le norme che sono oggi vigenti. Come sapete le mascherine non sono già più obbligatorie all’aperto dal 10 di febbraio, salvo casi in cui ci sono particolari assembramenti, mentre restano obbligatorio al chiuso e resta l’obbligo di Ffp2 in alcuni luoghi che riteniamo maggiormente a rischio».
Rispondendo poi a una domanda sulla possibilità per le aziende di derogare ad alcune misure sul posto di lavoro, come l’obbligo della mascherina, Speranza ha ribadito: «Noi manteniamo l’obbligo al chiuso fino al 30 aprile, poi ovviamente il governo avrà modo di verificare l’andamento epidemiologico e valutare quali eventuali altre scelte siano necessarie o no, quindi in questo momento la mascherina nei luoghi di lavoro resta prevista».
La quarta dose di vaccino sarà estesa? «Nessun Paese, a livello mondiale, sta immaginando, in questo momento, una quarta dose per tutti. Siamo partiti con gli immunocompromessi, il pezzo più fragile della nostra società. E, in queste ore, stiamo valutando anche un’ipotesi di estensione della quarta dose per le fasce generazionali più avanzate. Comunque dentro una fascia di fragilità».
Speranza ha aggiunto che si tratta di una «riflessione che richiederà ancora un approfondimento. Ma è una cosa a cui ci stiamo preparando. In ogni caso, sulla base dell’evidenza scientifica, noi saremo pronti. Le dosi sono già a nostra disposizione. Questa mattina, in un confronto con il generale Figliuolo, abbiamo verificato: non avremmo problemi a fare una quarta dose a tutti ma dobbiamo aspettare il maturarsi di un’evidenza scientifica che, in questo momento non è ancora data».
AdnKronos
14 Marzo 2022 – Redazione – Avv. Mauro Sandri
Tutti coloro che si battono in sede giudiziaria otterranno il risarcimento dei danni patiti. Lo ribadisco con forza perchè è un obiettivo che ogni giorno diventa più possibile da raggiungere e più vicino.
In sede di opposizione al Regolamento 953/2021 avanti al Tribunale dell’ Unione Europea ho introdotto, per la prima volta, i grafici che attestano l’aumento enorme della mortalità avvenuto nel 2021 rispetto al 2020 e documentato che abbia interessato le fasce di età mai colpite dalla covid 19. Ho dedotto che tale aumento di mortalità debba ascriversi, in diretto ed esclusivo nesso causale, alla vaccinazione non sussistendo alcuna diversa possibile ragione giustificativa stante anche il venir meno del gradiente di intensità dell’asserito virus SARS-CoV-2. Il tribunale dell’unione europea, non è un qualsiasi tribunale interno.
Quest’ultimo dispiega la sua giurisdizione in un territorio limitato e solo per un ristretto numero di persone. Le cause pendenti davanti alla giurisdizione europea sono attenzionate dalle case farmaceutiche in maniera diretta e serrata. Proprio a seguito della memoria scritta nella quale ho sollevato la problematica dell’ evidenza della falsità dei dati dell’effettiva mortalità attribuibili ai vaccini, è intervenuto in questi giorni il capolavoro assoluto manipolatorio di contrasto. La fondazione Melinda Gates ha appaltato e fatto eseguire da un ricercatore di origine cinese uno studio finalizzato esclusivamente a contrastare l’atto giudiziario depositato al tribunale dell’unione. L’ elaborato pagato dai coniugi Gates,separati forse affettivamente, ma ben uniti nel business senza scrupoli, è stato pubblicato dalla rivista The Lancet e vorrebbe provare, udite udite, che la mortalità in eccesso del 2021, ma anche quella del 2022, rispetto al 2020, si deve attribuire al covid e non alla vaccinazione. Un’operazione da ricchi disperati, ma pur sempre fondamentalmente disperati.
La coperta è troppo corta:o i morti in eccesso del 2021-2022 sono effettivamente per COVID ed allora i vaccini non sono serviti a nulla, o sono morti per i vaccini ed allora vi è stata una strage di massa. Delle due l’una.Li stiamo andando a prendere.
PFIZER “È FRODE SCIENTIFICA”. ROBERT MALON ANNUNCIA ”CONSEGUENZE LEGALI”. SIAMO ALLA RESA DEI CONTI? 0
13 Marzo 2022 – Redazione – Fonte: Byoblu
Mentre in Italia viene approvato da Camera e Senato l’obbligo vaccinale per gli over 50, con un obbligo già indirettamente introdotto con il Green Pass che deve essere presentato anche per recarsi in banca, negli Stati Uniti inizia a tremare Pfizer. Il 6 gennaio 2022, un giudice federale del Texas ha ordinato alla Food and Drug Administration (FDA) di rilasciare l’intera documentazione che ha portato all’approvazione del farmaco. Si tratta di circa 450.000 pagine che verranno ora diffuse a cadenza mensile fino a rendere interamente di dominio pubblico i dossier interni di Pfizer. Dal 1° marzo 2022, la pubblicazione consisterà in circa 55.000 pagine al mese. Alcuni documenti riguardo agli effetti avversi erano già stati pubblicati a metà novembre del 2021, confermando i dubbi degli scettici del vaccino a mRNA prodotto dall’azienda statunitense.
Robert Malone: “È frode scientifica”
Una prima analisi dei “Pfizerfiles” di marzo ha invece sottolineato la trascuratezza delle analisi di laboratorio, segnalate la prima volta in un’inchiesta del BMJ. Non pochi dubbi riguardo ai trial clinici, che sarebbero stati direttamente organizzati e portati avanti da Pfizer stessa. Si inizia a capire perché Pfizer, l’FDA e le istituzioni sanitarie hanno cercato in tutti i modi di evitare che la documentazione riguardo al farmaco anti-Covid fosse resa pubblica. “Secondo me, trattenere dati scientifici è frode”, tuona Robert Malone ai microfoni di The New American (TNA). Lo scienziato statunitense, profondo conoscitore della tecnologia mRNA, ha sempre denunciato le incongruenze del preparato realizzato con la medesima tecnica e somministrato a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Per la sua visione critica, Malone era stato oggetto di attacchi da parte della stampa mainstream, culminati con il blocco su Twitter dello scienziato.
“La CDC è un’arma politica”
“Se pubblicassi uno studio che si basa su una grande mole di dati epidemiologici e decidessi di renderne pubblici soltanto una parte per sostenere un certo tipo di narrazione, sarei colpevole di frode scientifica. Lo studio verrebbe rimosso e io sarei cacciato dalla mia istituzione accademica”, spiega Malone. Il biochimico si scaglia poi anche contro le istituzioni sanitarie degli Usa: “Nel corso degli anni, la CDC è diventata sempre più un’arma politica, smettendo di svolgere la sua vera funzione – ha commentato Malone -. Sono loro i responsabili della diffusione corretta dei dati scientifici. Hanno smesso di svolgere questo ruolo […] Ed è ora diventata chiaramente un’organizzazione politica, il braccio destro della classe dirigente, e quello che è stato fatto, secondo me, è semplicemente osceno”, ha aggiunto lo scienziato.
“L’mRNA era la tecnologia di cui avevamo meno esperienza, soltanto due anni di lavoro. In realtà, l’mRNA non aveva mai portato all’approvazione di un farmaco fino a quel giorno. Non un vaccino e nemmeno un altro tipo di medicina – ha confidato Bourla al Pulitzer Jonathan Capehart -. È stato un po’ un controsenso. Ero sorpreso quando mi hanno detto che questa sarebbe stata la strada da intraprendere, e io l’ho messa in dubbio”, ha aggiunto Bourla. “Mi hanno convinto (ricercatori di Pfizer ndr.). Ho seguito il mio istinto, secondo cui sapevano quello che stavano facendo. Sono molto bravi, e quindi abbiamo scelto di prendere questa difficile decisione ai tempi”, ha ribadito il CEO di Pfizer.
12 Marzo 2022 – Redazione
Nuovo avviso Ema sulla sindrome da perdita capillare (Cls) e il vaccino anti-Covid di Moderna. Nella sua ultima riunione (7-10 marzo), il Comitato di farmacovigilanza Prac dell’Agenzia europea del farmaco ha raccomandato di aggiungere alle informazioni di prodotto di Spikevax* un’avvertenza relativa alle riacutizzazioni di Cls. Si tratta – ricorda l’Ema – di una condizione estremamente rara e grave che provoca fuoriuscita di liquidi dai piccoli vasi sanguigni, i capillari, causando rapidamente gonfiore di braccia e gambe, improvviso aumento di peso, sensazione di svenimento, ispessimento del sangue, bassi livelli ematici di albumina e bassa pressione sanguigna. La sindrome è spesso correlata a infezioni virali, certi tumori del sangue, malattie infiammatorie e alcuni trattamenti farmacologici.
Il Prac – riferisce l’ente regolatorio Ue – ha valutato tutti i dati disponibili e tutti i casi di Cls riportati nel database Eudravigilance dopo la somministrazione dei vaccini Covid-19 a mRna di Moderna e di Pfizer/BioNTeche (Comirnaty*). Complessivamente sono stati esaminati 55 segnalazioni di Cls, 11 con Spikevax su circa 559 milioni di dosi somministrate e 44 con Comirnaty su 2 miliardi di dosi somministrate.
Vaccino Moderna e sindrome da perdita capillare, l’avvertenza
Il comitato ha concluso che «non ci sono prove sufficienti per stabilire un’associazione causale tra i due vaccini e l’insorgenza di nuovi casi di Cls». Tuttavia, gli esperti hanno consigliato l’inclusione di un’avvertenza nelle informazioni di prodotto relative a Spikevax, per aumentare la consapevolezza di sanitari e pazienti sul potenziale rischio di riacutizzazioni Cls. Il Prac ha raccomandato l’avviso poiché «alcuni casi di riacutizzazioni Cls indicavano un’associazione con Spikevax, mentre i casi segnalati dopo la vaccinazione con Comirnaty non supportavano tale associazione».
Gli operatori sanitari devono essere consapevoli dei segni e sintomi della Cls – sottolinea l’Ema – e di un possibile rischio di riacutizzazioni nelle persone con una storia di sindrome. Le persone con Cls pregressa dovrebbero consultare il proprio medico curante durante la pianificazione della vaccinazione anti-Covid.
12 Marzo 2022 – Redazione
Tribunale francese: Gli effetti collaterali del vaccino sperimentale sono pubblici e il defunto lo ha fatto volontariamente. Non esiste qui una legge che costringa a vaccinarsi. Pertanto la sua morte è un suicidio.
Le assicurazioni tedesche sulla vita possono rifiutarsi di pagare i premi nel caso di danni per effetti collaterali da vaccino? Sì, se la vaccinazione è obbligatoria.
ADAC pubblica dal 2007 una propria guida nella quale esclude il pagamento dei danni derivanti da vaccinazioni obbligatorie, quindi compresa quella COVID per le categorie obbligate, nel caso questi incorrano. La Stessa ADAC lo ricorda in un proprio tweet emesso in tempi non sospetti.
Un caso diverso è successo in Francia
secondo l’avvocato della famiglia, Carlo Alberto Brusa, una compagnia di assicurazioni sulla vita si è rifiutata di pagare una polizza di assicurazione sulla vita per una persona morta a causa di un’iniezione di vaccino COVID-19. La compagnia assicurativa ha giustificato il rifiuto di pagare la polizza perché i vaccini COVID-19 sono considerati un farmaco o un trattamento sperimentale e comunque volontario, per cui escluso dalle coperture assicurative.
La famiglia ha fatto causa e il tribunale francese ha stabilito:
Gli effetti collaterali del vaccino sperimentale sono stati resi pubblici e il defunto non ha potuto rivendicare l’ignoranza quando ha preso volontariamente il vaccino. Non esiste una legge o un mandato in Francia che lo costringa a essere vaccinato. Pertanto, la sua morte è essenzialmente un suicidio. Cioè un atto derivante da una scelta volontaria.
Cosa succede in Italia?
Vista la non rapidità della nostra giustizia, i casi in corso avranno una pronuncia fra udiversi mesi. In generale bisognerebbe analizzare le singole polizze, cosa coprivano e cosa non coprivano (così imparate a firmare senza leggere). Di sicuro non c’è nessuna generalizzazione nella copertura degli effetti avversi, anche perché, se no, non si spiegherebbe come mai Unipol, offra, non gratuitamente, una polizza assicurativa SPECIFICA per gli effetti avversi. Anzi è nato proprio un settore che coperte tutto questo genere di rischio. Perché le assicurazioni dovrebbero assicurare un rischio coperto già da altre polizze, magari loro?
Fonte: Scenarieconomici
11 Marzo 2022 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: EventiAvversi
La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti è stata costretta da un ordine del tribunale a pubblicare tutti i documenti riservati inviati loro da Pfizer in merito all’approvazione dell’uso di emergenza dell’iniezione di Covid-19 di Pfizer. 10.000 nuove pagine sono state pubblicate il 1 ° marzo e uno dei documenti contenuti conferma che il vaccino Pfizer Covid-19 si accumula nelle ovaie nel tempo.
Quali sono le conseguenze?
I dati ufficiali del Regno Unito mostrano che i casi di cancro ovarico nel 2021 sono stati ai massimi storici e il regolatore della medicina del Regno Unito ha ricevuto oltre 40.000 segnalazioni relative a disturbi riproduttivi e mestruali sospettati come reazioni avverse alle iniezioni di Covid-19 nel solo 2021.
Lo studio, che può essere trovato nella lunga lista di documenti riservati Pfizer che la FDA è stata costretta a pubblicare tramite un ordine del tribunale qui, è stato condotto su ratti Wistar Han, 21 dei quali erano femmine e 21 maschi.
Ogni ratto ha ricevuto una singola dose intramuscolare dell’iniezione di Pfizer Covid-19 e quindi il contenuto e la concentrazione della radioattività totale nel sangue, nel plasma e nei tessuti sono stati determinati in punti predefiniti dopo la somministrazione.
In altre parole, gli scienziati che hanno condotto lo studio hanno misurato quanta parte dell’iniezione di Covid-19 si è diffusa ad altre parti del corpo come pelle, fegato, milza, cuore ecc.
Uno dei risultati più preoccupanti dello studio è il fatto che l’iniezione di Pfizer si accumula nelle ovaie nel tempo.
Un ‘ovaio’ è uno di una coppia di ghiandole femminili in cui si formano gli ovuli e gli ormoni femminili .
Nei primi 15 minuti successivi all’iniezione del vaccino Pfizer, i ricercatori hanno scoperto che la concentrazione lipidica totale nelle ovaie misurava 0,104 ml. Questo è poi aumentato a 1,34 ml dopo 1 ora, 2,34 ml dopo 4 ore e quindi 12,3 ml dopo 48 ore.
Gli scienziati, tuttavia, non hanno condotto ulteriori ricerche sull’accumulo dopo un le 48 ore, quindi semplicemente non sappiamo sel’accumulo sia continuato.
Ma i dati ufficiali del Regno Unito pubblicati da Public Health Scotland offrono alcuni indizi preoccupanti sulle conseguenze di tale accumulo sulle ovaie.
Public Health Scotland (PHS) ha un database completo sugli impatti più ampi di Covid-19 sul sistema sanitario, che trovate qui, e include un’intera gamma di dati dalle statistiche sulla salute mentale alle gravidanze, ai dati sui disturbi cardiovascolari e al cancro.
dati disponibili per tutti i tipi di tumori mostrano che il conteggio totale degli individui affetti da cancro nel 2021 era in linea con la media 2017-2019, ma superiore ai numeri registrati nel 2020.
Sfortunatamente i dati hanno un enorme ritardo e a partire da marzo 2022 coprono solo fino a giugno 2021.
Tuttavia, i dati per il numero di individui affetti da cancro ovarico mostrano che la tendenza nota nel 2021 è stata significativamente superiore al 2020 e alla media 2017-2019.
Oltre a questo abbiamo anche ulteriori dati ufficiali dal Regno Unito che mostrano che quasi 40.000 incidenti di cambiamenti ciclo mestruale e sanguinamento vaginale inaspettato erano stati segnalati allo schema MHRA Yellow Card come reazioni avverse a tutte le iniezioni di Covid-19 disponibili a partire da novembre 2021.
Fino al 17 novembre 21, il regolatore dei farmaci del Regno Unito, l’MHRA, aveva ricevuto 1.724 segnalazioni di disturbi mestruali, 3.034 irregolarità mestruali, 5.068 segnalazioni di sanguinamento mestruale pesante, tra migliaia di altri disturbi riproduttivi, come sospette reazioni avverse al vaccino Pfizer Covid-19.
Nel settembre 2021, la dottoressa Victoria Male, docente di immunologia riproduttiva per l‘Imperial College di Londra, ha pubblicato un articolo sul British Medical Journal in cui afferma che un legame tra i cambiamenti mestruali e la vaccinazione Covid-19 è perfettamente plausibile e dovrebbe essere indagato.
La dottoressa Victoria Male conclude nel suo articolo che “Una lezione importante è che gli effetti degli interventi medici sulle mestruazioni dovrebbero essere indagati nella ricerca futura.
“Le informazioni sui cicli mestruali e sanguinamenti vaginali dovrebbero essere attivamente approfondite nei futuri studi clinici, compresi gli studi sui vaccini covid-19”.
Ma forse più interessante dell’articolo stesso, sono alcune delle risposte che sono state ricevute.
Naturalmente è impossibile dimostrare definitivamente che le iniezioni di Covid-19 siano responsabili di un aumento del cancro ovarico.
Ma con:
- Documenti riservati pfizer che dimostrano che il vaccino Covid-19 si accumula nelle ovaie nel tempo,
- e oltre 40.000 disturbi mestruali segnalati come reazioni avverse alle iniezioni di Covid-19,
È abbastanza chiaro che le iniezioni di Covid-19 interferiscano con il sistema riproduttivo e ulteriori studi e indagini dovrebbero essere effettuati con effetto immediato.
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
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