Adriano Celentano attacca Enrico Mentana sulla questione dei No Vax. Il direttore del Tg La7 nei giorni scorsi aveva dichiarato: “Noi abbiamo dei doveri. Se c’è uno che dice che due più due non fa quattro ma cinque, enoi sappiamo che non è vero, quella persona non la dobbiamo invitare più. È semplice”. Ma il cantante ha deciso di dire la sua sull’argomento e il suo parere è l’opposto rispetto a quello di Mentana. “No, Enrico, le cose sono cambiate. Oggi due più due può fare cinque e anche sei. Bisogna essere amici con quelli che hanno paura. Non puoi lasciarli fuori dalla porta. Anche tu hai paura, altrimenti non ti saresti vaccinato“.
È assurdo instaurare una guerra tra paurosi, ognuno deve comprendere l’altro. E l’altro sono io, tuo fratello”. Il cantante poi rilancia qualche spezzone di aspra lite televisiva. Licia Ronzulli contro Enrico Montesano. Andrea Scanzi contro Alberto Contri. Per concludere: “Forse è questo il giornalismo che vi piace, quello con le voci che si sovrappongono in modo che la gente a casa non capisca”. Lo ha riportato oggi affaritaliani.it.
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali[ dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
22 Dicembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi – Redazione Co.Te.Li
LA NOTIZIA NON È FRESCA DI STAMPA, MA LA PUBBLICHIAMO PERCHÉ OGNUNO DI NOI IMPARI A DISCERNERE SU MOLTE COSE. PAPA FRANCESCO, DUE MESI FA, HA SCOMODATO DIO PER INVOCARE LA CENSURA DEI SOCIAL MEDIA, IN MODO CHE NON POSSANO CONDIVIDERE “INFORMAZIONI FALSE” (DICE LUI), VERISSIME, DICIAMO NOI!
ENOI, TALI NOTIZIE, LE RIMARCHIAMO E RICONDIVIDIAMO PERCHÉ NON SI PERDA MAI DI VISTA, LA CARITÀ CRISTIANA😱 L’ESEMPIO DI “DEMOCRATICITÀ”😱 DI “FRATELLANZA” 😱 E DI “GIUSTIZIA”😱😱😱 CHE PAPA FRANCESCO STA DANDO AL MONDO INTERO. LA RICHIESTA DEL PONTEFICE E’ STATA DI GRANDE PERICOLOSITÀ, OLTRE CHE BLASFEMA! MA COME SI PERMETTE DI RIVOLGERSI A DIO CHIEDENDO UNA FORMA DI SOPRUSO E OPPRESSIONE NEI CONFRONTI DEI POPOLI! LA SUA ORIGINE ARGENTINA, CHE DI REPRESSIONE E DITTATURA NE PUÒ PARLARE BEN DONDE, SPIEGA L’ATTEGGIAMENTO NEFASTO DI QUEST’UOMO, CHE, INSIEME ALLA SUA FORMAZIONE GESUITA, LO PRESENTA COME ESPRESSIONE OSCURANTISTA DI UNA CHIESA CHE HA PERSO LA STRADA MAESTRA! PURTROPPO, LO STATO E LA CHIESA, SONO ORMAI PIENAMENTE IN CRISI! ECCO PERCHÉ, SPESSO, PENSIAMO AD UN RITORNO AI TEMPI BUI DEL MEDIOEVO! ALLORA SI APRÌ LA STRADA PER LA RIFORMA PROTESTANTE…E OGGI? UN NUOVO SCISMA?
UNA COSA È CERTA. DIO UNISCE, NON DIVIDE. E QUESTO PAPA NON È CERTO SIMBOLO DI PACE! MA DA DOVE È USCITO?…BEH CHI SA…”SA”!
A TAL PROPOSITO, PUBBLICHIAMO DUE LINK, PER FAR MEGLIO COMPRENDERE IN CHE MANI È LA CHIESA! LEGGETE ⤵️⤵️⤵️
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21 Dicembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi – Redazione Co.Te.Li
ASTRO DEL CIEL, PARGOL DIVIN…CHE E’ ACCADUTO AGLI UOMINI CHE POPOLANO LO STIVALE DELL’ITALICA STIRPE? A GUARDARLO NON SEMBRA PIÙ ESSERE CIÒ CHE ABBIAMO STUDIATO, AMMIRATO E VISSUTO FINO ALL’ARRIVO DI QUESTO PANDEMONIO SENZA PRECEDENTI! DOV’È FINITO QUEL POPOLO INTRAPRENDENTE, DI ARTISTI, EROI, SANTI, PENSATORI, SCIENZIATI, NAVIGATORI E TRASMIGRATORI, COM’È SCRITTO SULLA PARETE MARMOREA DEL PALAZZO DELLA CIVILTÀ A ROMA! E ANCHE CREATIVI, INVENTORI, GRANDI PROGETTISTI, CAPACI DI DARE LA FORMA PIÙ ELEGANTE, ARMONIOSA ED ESCLUSIVA AI NOSTRI SOGNI.
IN QUESTI DUE ANNI TUTTO SI È FERMATO, IN NOME DI UN VIRUS CHE, OLTRE A MINARE I POLMONI DI MOLTI, HA LESO ANCHE IL CERVELLO DI TROPPI, ANESTETIZZATO DA UNA NARRAZIONE TERRORIZZANTE, CONTINUATIVA, DAI TONI APOCALITTICI, I CUI PORTABANDIERA SONO STATI I MEZZI DI COMUNICAZIONE!!! SONO ENTRATI NELLE NOSTRE MENTI, COME LA FILOSSERA NELLA VITE, NON A GAMBA TESA, MA CON RAFFINATA MAIEUTICA (AL NEGATIVO), TIRANDO FUORI LA PARTE PEGGIORE DI NOI STESSI: QUELLA EGOISTICA, CATTIVA, ACCUSATRICE E GIUSTIZIERA, LAVORANDO AI FIANCHI DI CHI, PER RABBIA REPRESSA, NON VEDEVA L’ORA DI SCAGLIARSI SULL’ALTRO, DI TROVARE INESISTENTI CAPRI ESPIATORI DI UNA COLPA NON NOSTRA! E GLI ITALIANI, BRANCO DI PECORONI, CI SONO CADUTI CON TUTTE LE SCARPE! ANZICHÉ RIMANERE CENTRATI SUI FATTI, SI SON LASCIATI CONDIZIONARE DA CHI CONOSCE A MENADITO LA LABILITÀ MENTALE, DETTATA DALLA PAURA.
E COSÌ, ANZICHÉ COMPRENDERE CHE STAVANO DIVENTANDO BURATTINI DI MANGIAFUOCO ( DRAGHI), TROPPI ITALIANI SI SONO LASCIATI AMMALIARE DALLE PAROLE CHE, SOLO L’INNOMINABILE, SA SUSSURRARE A CHI NE SUBISCE IL FASCINO!!! E COSÌ, MOLTI DEI NOSTRI CONNAZIONALI HANNO CEDUTO AD UNA SPERIMENTAZIONE UMANA DI MASSA SENZA PRECEDENTI E SENZA BATTER CIGLIO, IN NOME DI UN AMORE SOCIALE CHE NON HANNO MAI EMOTIVAMENTE SENTITO, PERCHE’ LA MAGGIOR PARTE DI LORO, NON CONOSCE NEPPURE IL PROPRIO VICINO DI CASA!
SONO STATI COLPITI DALLA SINDROME DI STOCCOLMA VERSO IL PROPRIO CARNEFICE, ACCETTANDO TUTTO, SENZA LOTTARE PER LA PROPRIA DIGNITÀ E I PROPRI DIRITTI, LASCIANDOSI TRAVOLGERE DA UN CATERPILLAR DI EMOZIONI NEGATIVE, COME DOPO UN KNOCK OUT TECNICO!
MA SAPETE DA CHI VI STATE FACENDO MANOVRARE ?! SAPETE A CHI STATE DANDO ASCOLTO DA MESI?! A UNA MASSA DI VIRUS STAR CHE HANNO MALTRATTATO PREMI NOBEL COME LUC MONTAGNIER, CHE HA RISPOSTO, PER FORTUNA, A SUON DI QUERELE! LI AVETE VISTI NELL’ULTIMA PERFORMANCE DAL SAPOR NATALIZIO, NEL TENTATIVO DI PROMUOVERE LA MIGLIORE OFFERTA DI VACCINI SUL MERCATO? VE LA MOSTRIAMO NEL PIENO E PIÙ. RIDICOLO SQUALLORE CHE SI POTESSE TRASMETTERE.
ECCOLA ⤵️⤵️⤵️
VEDI ANCHE: ⤵️⤵️⤵️
PER QUESTO C’È CHI HA VOLUTO CALCARE LA MANO SUL RINCOGLIONIMENTO TUTTO ITALIANO, METTENDO IN RIDICOLO QUEI CONNAZIONALI CHE, ANZICHÉ VENERARE IL BAMBINELLO GESÙ, STANNO SEGUENDO INEBETITI IL DRAGONE, ANNULLANDO SE STESSI, E INOCULANDOSI QUALSIASI COSA IL “MONDIALISTA” PROPONGA.
ECCO, DUNQUE, IL PRESEPE CHE STA VIAGGIANDO SUL WEB, IN CUI LE PECORE (GLI ITALIANI), SONO IN ADORAZIONE DI DRAGHI, ORMAI LONTANI DALLE CELEBRAZIONI DEL SANTO NATALE, RIDOTTO DALLO STATO, CON LA COMPLICITÀ DELLA CHIESA, AD UNA FUNZIONE RELIGIOSA SPOGLIATA DI TUTTI I SUOI TRADIZIONALI CONTENUTI!
AD MAIORA!!!
ECCOLO ⤵️⤵️⤵️
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(di Pietro De Angelis) – Una mia cara collega, anche lei presto sospesa, ha scritto una lunga lettera alla sua dirigente (con la minuscola). Una lettera densa di umanità, parole semplici e autentiche che restituiscono per intero il dramma che in questi giorni si sta compiendo nel silenzio e nell’indifferenza generale (o, peggio, nel plauso generale). Ho suggerito alla mia collega di rendere pubblica la sua lettera, ma per un naturale senso del pudore ha preferito non farlo. Così, con il suo permesso, la pubblico io per lei, con le dovute modifiche per preservarne l’anonimato; non dobbiamo avere timore di esprimere la nostra intelligenza, la nostra sensibilità e il nostro profondo dolore. Non mi sembra che la maggioranza rumorosa si faccia scrupolo di esprimere la propria ottusità, il proprio fanatismo e la propria cieca violenza; perché, allora, noi dovremmo stare zitti? Quella sorta di innata grazia che spesso contraddistingue chi sceglie il silenzio e la compostezza è una dote rara e preziosa che però, almeno in questo caso, diventa un limite, uno svantaggio; dobbiamo invece parlare, raccontare, partecipare a più persone possibile; nessuno dovrà avere l’alibi di poter dire un giorno: “Non sapevo, non avevo capito”. L’unica ragione per il sacrificio che stiamo compiendo, per l’offesa terribile alla nostra stessa dignità di esseri umani, è la forza della nostra testimonianza.
Gentilissima Dirigente, avevo immaginato in modo assai diverso la mia uscita dalla scuola, nella quale ho lavorato con grande passione per trentotto lunghi anni. Ma purtroppo qualcuno in alto, senza sicure evidenze scientifiche, ha deciso che le caratteristiche necessarie per un docente non debbano essere più o non solo la preparazione, l’esperienza, la capacità di empatia, la professionalità, ma che debba divenire requisito essenziale l’aver aderito a una campagna vaccinale che, nonostante le premesse e le promesse, si sta rivelando sempre più di dubbia e limitata efficacia per uscire dall’emergenza. L’unica cosa certa è che la situazione che ci è piombata addosso da due anni a questa parte ha cambiato la realtà, le nostre vite e drammaticamente anche la scuola che tanto amiamo.
Prossima alla sospensione, che lei dovrà inesorabilmente applicare, le confesso che quello che la scuola sta diventando non lo riconosco più: bimbi imbavagliati, senza gioia, senza luce negli occhi, senza curiosità, senza la possibilità di fare molto più che stare seduti al loro proprio banco, ben distanziati e “distanti” dai compagni. Insegnanti trasformati spesso in aguzzini pronti a reprimere ogni diversa iniziativa in nome del rispetto dei protocolli.
Sa, cara preside, a volte la nostra vita è decisa da qualche piccolo dettaglio o da una serie di piccoli episodi che potrebbero passare inosservati a una mente distratta, ma che risuonano in modo drammatico a un cuore ferito come ritengo sia il mio in questo momento. Per questo le ho raccontato dei miei bambini di quarta, che in un tragico e inconsapevole gioco si sono costruiti il proprio “green pass” e lo mostravano al compagno per andare in bagno; della famiglia che temendo che il virus arrivasse a casa attraverso la carta mi ha “suggerito” di non attuare la biblioteca di classe; di colleghe che arrivano a punire con note disciplinari i bambini che si abbassano la mascherina per qualche secondo per poter respirare…
Forse questa non è più la mia scuola. Io vedo chiaramente dove stiamo andando e quello che si profila per i nostri figli e per i nostri alunni: una società distopica dove i diritti e le libertà non ci appartengono più come era fino a due anni fa, ma vengono elargiti “a tempo determinato”, a rate e ai soli ubbidienti, come per gentile concessione, da uno stato che dietro un benevolo paternalismo sta comprimendo un pezzo alla volta tutte le nostre principali libertà. È un mondo di paure quotidianamente coltivato nelle menti delle persone, una perenne medicalizzazione dell’esistenza, un’emergenza senza fine.
Io non credo affatto che i nostri politici tengano alla nostra salute e al nostro benessere; se ci tenessero in un anno e mezzo di pandemia avrebbero investito sulla sanità potenziando e rafforzando gli ospedali e assumendo nuovi medici, che invece come noi vengono ricattati e minacciati se provano a uscire dai protocolli; se ci tenessero avrebbero scommesso sulla scuola dimezzando le classi pollaio e assumendo nuovo personale; avrebbero migliorato i trasporti nei quali, invece, l’unica idea per evitare il sovraffollamento è stata quella di far esibire, ai ragazzi non vaccinati, il solito lasciapassare.
Qualche giorno fa la mamma di due miei ex alunni mi ha raccontato lo sconcerto che hanno provato i suoi figli quando un loro compagno, sprovvisto del lasciapassare, è stato fatto scendere dal mezzo e non è potuto arrivare in orario a scuola. Come siamo potuti arrivare a questo? Come è stato possibile accettare che si creasse questo clima di odio sociale e di discriminazione nella società e addirittura dentro le scuole, che dovrebbero e si vantano di promuovere l’inclusione… Come è possibile che ormai ognuno guardi l’altro come un nemico, un probabile untore, una fonte di contagio? Solo la PAURA ha permesso questo. Con una campagna mediatica martellante sono riusciti a mistificare la realtà e a creare il perfetto capro espiatorio, i terribili NO-VAX: questa stigmatizzazione cela malamente l’odio profondo verso chi non si conforma ai diktat del governo, considerati indiscutibili. E tutto ciò non è forse tipico dei sistemi totalitari? Beh, sarò una pazza, un’illusa, ma io NON CI STO.
Abbiamo sempre ubbidito, fin dal marzo 2020, abbiamo rispettato sempre tutte le indicazioni anche quando ci apparivano contraddittorie e prive di logica, abbiamo sempre eseguito ma per me è arrivato il momento di dire BASTA!
Adesso stanno chiedendo davvero troppo: con la richiesta di successivi richiami alla vaccinazione (si parla già di quarta dose…) ci stanno dicendo che dobbiamo rinunciare alla proprietà del nostro corpo sul quale non siamo più liberi di decidere, di esercitare il diritto legittimo e garantito dalla nostra Costituzione di autodeterminarsi per quello che riguarda la nostra salute. Penso che ormai sia sotto gli occhi di tutti la violenza di questo governo che anche in questa situazione ha mostrato il suo vero perfido volto: con la data del 15 dicembre, a una settimana dall’inizio delle vacanze di Natale, non si sono curati di “strappare” dei docenti alle loro classi da un giorno all’altro. Hanno stanziato tanti soldi per le sostituzioni di noi sospesi, soldi che negli anni passati “non c’erano mai”. Perché quello che conta non è la relazione fra docenti e alunni, ma tappare i buchi e consentire all’azienda scuola di andare avanti.
Cosa dirle ancora? Sono preoccupata certo, ma non tanto per l’aspetto economico: saremo un po’ più poveri, ma io sono nata libera e libera voglio vivere. Oramai lo hanno capito in molti che il green pass non è uno strumento di tutela sanitaria (anche i bis-tris-vaccinati possono infettarsi e contagiare a loro volta), ma solo uno strumento politico e di controllo sulla popolazione. Non riesco a cedere al ricatto vile del governo, perché il corpo non può divenire mai merce di scambio né per avere approvazione, né per ottenere benefici.
Esco da una scuola che è ormai malata (forse lo era da anni…) certamente con un senso di umiliazione per sentirmi trattata come una scarpa vecchia e ormai inutile. Dopo trentotto anni in cui ho dedicato tutta me stessa al mio lavoro anche a volte trascurando la mia famiglia, sentirsi considerati come i peggiori delinquenti – non sono previsti nemmeno gli assegni alimentari di sostentamento – come se ci fossimo macchiati di una colpa gravissima ha veramente del comico, se non fosse tragico.
Un giorno, forse lontano, la verità uscirà fuori e allora ognuno sarà da una parte della storia. So bene che mi sto autocondannando a una vita di esclusione, di disagio e mi verrà versata addosso la macchina del fango di quelli che, con una enorme semplificazione del pensiero, mi liquideranno definendomi maestra NO-VAX. Sa preside, i terribili no vax (io preferisco definirmi una free vax) non sono criminali: sono padri, madri di famiglia, nonni, gente di ogni fascia e di ogni estrazione che non ha commesso nessun delitto se non quello di porsi dei legittimi dubbi di fronte a una narrazione sempre più inverosimile.
Sarò giudicata, lo so. Ma come diceva Martin Luther King: “Arriva un momento in cui si deve prendere una decisione che non è né comoda, né facile e né popolare, ma bisogna prenderla perché la COSCIENZA CI DICE CHE È GIUSTA.” Ecco, io non voglio essere da questa parte della Storia, e appoggiare un governo che dietro l’apparenza di una guerra a un virus (“siamo in guerra!”) ha in realtà iniziato una vera persecuzione verso una fetta di cittadini considerati poco ubbidienti.
Un giorno, forse lontano, quando cadrà il castello di menzogne di chi ha negato le cure, ha nascosto la verità, ha perseguitato i cittadini, ha vessato gente innocente, io voglio essere dalla parte dei perseguitati, degli oppressi. Solo così potrò dire ai miei figli e anche ai miei alunni che ho provato a non piegarmi per non favorire con la supina obbedienza questo tragico scempio. Con immutata stima.”
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POTEVA PASSARE INDENNE LA SERATA INAUGURALE DELLA STAGIONE LIRICA A “LA SCALA” DI MILANO? MA SOPRATUTTO, ESSENDO UN APPUNTAMENTO RISERVATO A POCHI ELETTI DELLA SOCIETÀ, LA COLPA DELLA PRESENZA DI POSSIBILI UNTORI DI COVID, POTEVA ESSERE CERCATA TRA I VIP PRESENTI? ASSOLUTAMENTE NO! OHIBÒ! E COSÌ, ALL’ INDOMANI DEL MACBETH DI VERDI, LA COLPA DI TALI CONTAGI SAREBBE RICADUTA SU ALCUNI MAITRE DE BALLET “NO VAX” E 12 BALLERINI DEL CORPO DI BALLO.
Ed ecco scattare tamponi molecolari non solo per i danzatori ma anche a tutto l’indotto che tiene in vita il teatro: sarte, truccatori e tutti coloro che hanno che fare con la produzione. E, di conseguenza, l’isolamento per venti comparse, perché quattro erano risultate positive.
ACCUSARE I SOLITI NOTI RACCOMANDATI NO? L’ALTA SOCIETÀ, PER L’AUTORITÀ COSTITUITA È INTOCCABILE E INATTACCABILE!
MA PER FORTUNA, DAL WEB, EMERGE UN VIDEO CHE GETTA GRANDI DUBBI SUI CONTROLLI ANTI-COVID AGLI INGRESSI PER GLI SPETTATORI. DALLE IMMAGINI SI CAPISCE COME IN TANTI NON ABBIANO ESIBITO ALCUNCHÉ…MENTRE, IN CENTRO A MILANO, IL POPOLO IPNOTIZZATO, RINCOGLIONITO E ANESTETIZZATO CAMMINA TRA LE STRADE DELLO SHOPPING IMBAVAGLIATO CON LA MASCHERINA. LA BORGHESIA MENEGHINA, CHE DEFINISCO PIÙ SCHIUMA CHE CREMA, HA, INVECE, VOLTEGGIATO SENZA LIMITAZIONI E OBBLIGHI IN ABITI DI UN ELEGANZA IMPROBABILE E SPESSO RIDICOLA, TRA LE SALE E I CORRIDOI DEL TEATRO, ALLA RICERCA DI UN PO’ DI VISIBILITÀ!
Nonostante queste palesi violazioni della normativa anti Covid, il focolaio alla Scala viene già insindacabilmente accollato ai ‘no vax’ presenti in teatro. Sarebbe interessante sapere la percentuale di positivi tra gli spettatori che hanno partecipato all’ambito evento mondano (tra i quali c’era anche un Burioni in grande spolvero). Questo dato non lo abbiamo, ma una cosa è certa: per loro vale una legge, per noi un’altra. E alla fine ad essere colpevolizzato sarà il lavoratore che ha rifiutato di vaccinarsi.
QUESTO È LO SPETTACOLO DI CUI CI VORREBBERO PROTAGONISTI, CON UN POPOLO SEMPRE PIÙ ASSOGGETTATO E DISPERATO…TRISTE E SCONSOLATO… COME MARCOVALDO, IL PERSONAGGIO NATO DALLA PENNA DI ITALO CALVINO…
IL VIDEO DELLO SCANDALO! I VIP ENTRANO SENZA GREEN PASS. CLICCA SUL LINK ⤵️⤵️⤵️
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“A NATALE NON ENTRIAMO NELLE CASE DEI NON VACCINATI”.
È questo il testo apparso su alcuni cartelloni pubblicitari affissi a Messina e in provincia sui quali è sorto un giallo. “Vaccinati, usa sempre la mascherina, lavati le mani, mantieni le distanze” il resto dei consigli a firma dell’”Ufficio del commissario per l’emergenza Covid-19, campagna vaccinazione 2021”. Ma in realtà, contrariamente a quanto era trapelato vista la scritta sull’immagine che ritrae una famiglia in festa durante il periodo di Natale, il commissario per il Covid a Messina, Alberto Firenze, smentisce che sia una sua iniziativa per incrementare le prime dosi di vaccino: “Non ho nulla da rispondere perché non li abbiamo stampati o pubblicati noi”.
Ad attaccare Firenze sono stati i dei deputati regionali del Movimento Cinque Stelle Antonio De Luca e Valentina Zafarana: “I manifesti fatti affiggere dal commissario Covid di Messina Alberto Firenze in cui si invita a non entrare nelle case dei non vaccinati nel periodo di Natale sono inaccettabili e ci indignano profondamente. Chiediamo all’assessore regionale Razza di intervenire e rimuovere immediatamente il commissario straordinario da lui stesso nominato per gestire l’emergenza Covid, che ancora una volta dimostra di non essere la persona adatta a svolgere un ruolo così delicato ed importante in una fase storica drammatica come quella che stiamo vivendo”.
Attesi gli scarsi risultati della campagna vaccinale in tutta la provincia di Messina, tra le ultime in Italia per numero di vaccini effettuati, – puntano ancora il dito De Luca e Zafarana – in questi mesi il commissario Firenze ha promosso iniziative a dir poco bislacche. In estate tentò di promuovere la vaccinazione con l’iniziativa dell’offerta gratuita di birra ai giovani negli hub vaccinali, per fortuna fermata sul nascere, lanciando un messaggio assai poco educativo. Adesso, con il Natale alle porte, fa appendere questi manifesti a dir poco vergognosi, utili solo a sprecare denaro pubblico e a creare tensioni sociali e ingiustificate discriminazioni.”Non è certo aizzando i cittadini gli uni contro gli altri che si può promuovere la campagna vaccinale”.
ARRIVERÀ IL GIORNO IN CUI VI ARRESTERANNO, SPORCHI NAZI/FASCISTI!!!TUTTI CIÒ È UNO SCHIFO PURO!!!
Intanto, sui social è partita la “bufera” contro la vergognosa iniziativa. Ne riportiamo alcune… che pensiamo possano valere per tutte: ASCOLTATE L’INDIGNAZIONE DELLA’AVVOCATO GIUSEPPE SOTTILE. CLICCATE SUL LINK ⤵️⤵️⤵️
(di Marco Spada) A MESSINA LA DISCRIMINAZIONE PROSEGUE IMPERANTE: QUALCUNO FERMI IL COMMISSARIO FIRENZE
Messina si riconferma la capitale delle discriminazioni. In nessun’altra città d’Italia si sono accumulate così tante idee malsane e controverse in materia di contrasto alla situazione vigente. Ricordate quell’inchiesta sul Conservatore che mise in luce il tentativo del commissario Firenze di sbattere nella gattabuia della zona rossa i comuni con una bassa percentuale di inoculazioni? Ciò era stato ordito in totale antitesi rispetto al nuovo diktat del ministro Speranza, il quale avea sottolineato l’importanza del numero delle ospedalizzazioni per determinare il colore di una regione.
Proprio ieri, nel bel mezzo del periodo natalizio, il commissario Firenze ne ha ordita un’altra delle sue. Non contento del terremoto sociale che la sua precedente mossa avrebbe potuto scatenare, la quale è stata fortunatamente archiviata, Firenze si è reso protagonista di una vera e propria campagna d’odio nei confronti di chi ha deciso di non sottoporsi alla sperimentazione. Tramite un cartellone pubblicitario ha deciso di portare avanti il seguente messaggio:
“A NATALE NON ENTRIAMO NELLE CASE DEI NON VACCINATI”
La pericolosità del messaggio non ha eguali nella storia recente. Il commissario sta promuovendo un vero e proprio apartheid di tipo sanitario. Il suo atteggiamento inverecondo e irrazionale deve essere fermato. Qual è la tesi scientifica che evidenzia un pericolo reale per i benedetti se dovessero entrare in contatto con alcuni non benedetti? Semplice: non esiste. Queste mosse ignominiose vengono perpetrate per dividere sempre di più la popolazione, per soggiogarla e per costringerla con le cattive – da vero e proprio regime – a sottoporsi ad una sperimentazione.
Se il presidente Musumeci c’è ancora, batta un colpo. Oppure siamo già entrati nel periodo elettorale, dunque ogni nostro tentativo è diventato vano? (Marco Spada)
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Il 10 dicembre 1948 fu il giorno in cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la Dichiarazione universale dei diritti umani (UDHR). È per questo che il 10 dicembre di ogni anno si celebra la giornata mondiale dei diritti umani.
La nascita della Dichiarazione Universale dei Diritti umani si colloca in un periodo storico, quello dell’immediato Dopoguerra, che vedeva i territori europei e asiatici devastati dalle conseguenze della Seconda Guerra Mondiale e l’intero mondo sgomento di fronte alla scoperta del sistema di campi di concentramento ideato dal regime nazista.
58 paesi allora membri dell’ONU, in cerca di riscatto dopo gli orrori del conflitto, facevano confluire nella Carta un’elaborazione secolare di principi umanitari e civili, condensata in un elenco di 30 articoli, che prendevano a spunto i grandi documenti costitutivi della storia dell’umanità, come ad esempio la Dichiarazione d’Indipendenza Americana del 1776 o la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino nata dalla Rivoluzione Francese. L’obiettivo dichiarato era quello di diffondere in tutto il mondo i valori di democrazia, diversità e tolleranza.
Gli articoli più “significativi” della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in uno spirito di fratellanza.”
Articolo 2:
“Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica o di altro genere, origine nazionale o sociale, proprietà, nascita o altra condizione. Inoltre, nessuna distinzione sarà fatta sulla base dello status politico, giurisdizionale o internazionale del paese o territorio a cui una persona appartiene, sia esso indipendente, fiduciario, non autogovernato o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.”
Articolo 3:
“Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona”.
Articolo 7:
“Tutti sono uguali davanti alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale protezione da parte della legge. Tutti hanno diritto ad un’eguale protezione contro ogni discriminazione in violazione della presente Dichiarazione e contro ogni incitamento a tale discriminazione”.
Articolo 12
“Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio e nella sua corrispondenza, né a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni persona ha diritto alla protezione della legge contro tali interferenze o attacchi.”
Articolo 19:
“Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include la libertà di avere opinioni senza interferenze e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”.
Articolo 28
Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale ed internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciate nella presente Dichiarazione possano essere pienamente realizzati.
Articolo 30
Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato come implicante per qualsiasi Stato, gruppo o persona il diritto di intraprendere qualsiasi attività o di compiere qualsiasi atto volto alla distruzione di uno qualsiasi dei diritti e delle libertà qui enunciati.
Il messaggio di oggi del Segretario Generale delle Nazioni Unite ⤵️⤵️⤵️
Belle parole… alle quali si spera possano seguire presto azioni concrete.
Purtroppo infatti, da due anni a questa parte, con un’escalation che sembra inarrestabile, le persone sono state discriminate, ghettizzate, insultate, obbligate ad assumere un siero dalle conseguenze non ben definite, private dei propri diritti fondamentali, il tutto in totale dispregio di questa Dichiarazione.
Noi siamo esseri umani, e nessuno può arrogarsi il “diritto” di privarci dei nostri diritti inalienabili.
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Change.org è una società profit che gestisce la piattaforma on-line gratuita di campagne sociali, fondata nel 2007 negli Stati Uniti, nel Delaware, paradiso fiscale Usa, e con quartier generale a San Francisco, nel cuore di quella Silicon Valley.
Negli Stati Uniti è registrata come B Corporation. Dal 2008 partner di MySpace, e ha collaborato per il lancio di Action Day.
Le sue petizioni servono al falso bene, infatti si può dire che questa mastodontica rete serve per un mega guadagno.
La mercificazione dello sfruttamento:
L’azienda (che ha sede a San Francisco, CA), fondata nel 2005, è stata varata il 7 febbraio 2007 dall’attuale direttore generale Ben Rattray (con una formazione in economia), in collaborazione con l’attuale direttore tecnico Mark Dimas e Adam Cheyer (co-fondatore di Siri direttore per la tecnologia ed il software del settore iPhone presso Apple).
“Ma nessuno fa più soldi dalle petizioni online di Change.org. Chissà quanti fra quelli che visitano le petizioni di change.org sanno che, a dispetto della sua denominazione punto-org, questa organizzazione è un’attività a scopo di lucro per la generazione di lead. Basta gettare un’occhiata alla pagina dei suoi partner , e si capisce subito di cosa si occupano…. Change.org è deliberatamente ingannevole nell’utilizzare la denominazione change.org. Immagino che l’utente tipico di change.org non sappia che Change.org è un’azienda a scopo di lucro, e che utilizza le informazioni fornite per produrre utili.
Change.org fa parte del Media Consortium di George Soros. Quello che vediamo sul sito fa pensare a una non profit ma si tratta di una B-corporation, un tipo di azienda che fa utili pur avendo un fine sociale. Con un’ambiguità di fondo: oltre all’uso del dominio “.org”, nato per distinguere le organizzazioni senza fini di lucro dalle aziende, Change.org invita gli utenti a fare delle “donazioni”. Queste non servono a sostenere le chi si appoggia alla piattaforma, ma sono pagamenti per un vero e proprio servizio. «Più donerai, più persone vedranno questa campagna», recita l’invito: i soldi servono a promuovere la petizione mostrandola «a potenziali firmatari». Una volta si volantinava, ora si paga da 3 a 50 euro con carta di credito.
I soldi, quindi, non finiscono nelle tasche di chi ha promosso le petizioni, né tantomeno arrivano nella disponibilità dei soggetti al centro delle campagne. I soldi, insomma, non finiranno a sostegno della ma resteranno nella società che gestisce il sito.
[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed aavvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]
9 Dicembre 2021 – Marzia MC Chiocchi – Redazione Co.Te.Li
NELLA REPUBBLICA DELLE BANANE INVECE DI RISOLVERE IL PROBLEMA ALLA RADICE, CHIEDENDO FERMAMENTE PIÙ SICUREZZA E TUTELA CON AZIONI MIRATE E CONCRETE, E NON CON MANIFESTAZIONI CHE SI PERDONO NEL NULLA, SI LANCIANO PETIZIONI ASTRUSE E SENZA SENSO, CHE TENDONO SOLO A GHETTIZZARE.
È IL CASO DELLA PROPOSTA FATTA DA UNA SIGNORA DI MALNATE, IN PROVINCIA DI VARESE, CHE HA LANCIATO UNA PETIZIONE, PERCHÉ SUI TRENI CI SIANO CARROZZE DEDICATE ALLE SOLE DONNE. LA RICHIESTA È STATA PRESENTATA DOPO CHE DUE GIOVANI MAROCCHINI, UNO DI 21 E L’ALTRO DI 27, SONO STATI ARRESTATI CON L’ACCUSA DI AVER AGGREDITO E VIOLENTATO UNA GIOVANE 22ENNE SU UN TRENO DELLA LINEA MILANO – VARESE IL 3 DICEMBRE SCORSO. GLI STESSI, AVEVANO ABUSATO DI UN’ ALTRA RAGAZZA ALL’INTERNO DELLA STAZIONE FERROVIARIA DI VEDANO OLONA, SEMPRE IN PROVINCIA DI VARESE).
CONSIDERANDO CHE I FATTI SI SONO SVOLTI NON SOLO ALL’INTERNO DI UN CONVOGLIO MA ANCHE DENTRO I LOCALI DI UNA STAZIONE FERROVIARIA, LA RICHIESTA CI SEMBRA ALQUANTO ASTRUSA, OLTRE CHE EMARGINANTE! MA DEL RESTO, VISTO CHE LE FIRME DOVREBBERO ARRIVARE SULLA PIATTAFORMA CHARGE.ORG, IL QUADRO È BEN PIÙ CHIARO!!!
NON DIMENTICATE CHE CHARGE.ORG È UNA TRAPPOLA DI CUI PARLEREMO IN UN ARTICOLO DEDICATO, DA CUI CAPIRETE QUALI SONO I SUOI REALI INTENTI!
Nello specifico, con questa petizione, si chiederebbe a Trenord, di dedicare su tutte le sue linee la carrozza di testa alle donne. In questo modo, a qualsiasi ora, si potrebbe viaggiare sicure”. POI SE, SCENDENDO DAL TRENO SARAI AGGREDITA NELL’ATRIO DELLA STAZIONE O CHISSÀ DOVE…COME RISOLVERAI LA QUESTIONE? PIÙ SICUREZZA E ZERO DISCRIMINAZIONE! LOTTIAMO CONCRETAMENTE, INVECE, AFFINCHÉ LE LEGGI E LE TRADIZIONI DEL NOSTRO PAESE VENGANO RISPETTATE DA CHI ENTRA IN ITALIA!
LA SPERANZA È CHE CI SIANO DONNE PIÙ EVOLUTE DI PENSIERO, CHE NON AVVALLINO PROPOSTE GHETTIZZANTI E MOLTO PILOTATE, PER SVIARCI DA CIÒ PER CUI DOVREMMO REALMENTE BATTERCI!!!
________________________ [Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]