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‘SOCIETÀ’ Category

21 Novembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi – montaggio video di Monica Tomasello – a cura della redazione Co.Te.Li (Comitato Tecnico Libera Informazione) – foto e video Rossana Lomonaco

La piazza del Circo Massimo a Roma era la più attesa dopo quella del 9 ottobre scorso che aveva convogliato nell’URBE, in Piazza del Popolo, migliaia di persone per protestare contro la politica anticostituzionale, le restrizioni, le imposizioni vaccinali e il marchio a fuoco che le contraddistingue, ovvero il Green Pass. Il Circo Massimo del 20 novembre era pieno si, ma con una difficoltà ottica a rilevare il grande afflusso, dal momento che il luogo si presentava e si presenta di un enorme vastità e dispersione. E siamo stati in molti a pensare che il comune di Roma abbia concesso questa enorme area, nella speranza che la manifestazione risultasse visivamente un flop. Ma non è stato proprio così. Saremmo potuti essere molti di più, ma il risultato e’ stato comunque positivo, e il palco ha visto l’alternarsi di quei cavalli di razza che, in questo anno e mezzo, hanno girato l’Italia in lungo e largo per svegliare un paese, sotto ipnosi e per buona parte terrorizzato dal tam tam mediatico destabilizzante! Ci riferiamo, tra gli altri, ai due principali influenzer del web, Andrea Colombini e Zainz, Ornella Mariani Forni, il medico sospeso Mariano Amici, lo scrittore Michele Giovagnoli, il manager internazionale Rosario del Priore e, a chiudere la serata il cantautore Povia.

Prima che gli interventi entrassero nel vivo, abbiamo intervistato Ornella Mariani Forni e Rosario del Priore, oltre che chiedere ad alcune persone della piazza, cosa le avesse spinte a partecipare

ECCO IL SERVIZIO ⤵️⤵️⤵️

https://youtu.be/-eh8wU9ayzw

Terminata la narrazione giornalistica, entro nello specifico, per analizzare alcuni comportamenti e fare le valutazioni necessarie sul futuro di questi appuntamenti di lotta.
Il governo, ben consapevole di come la pensa una significativa percentuale di italiani, continua a portare avanti il suo programma distruttivo e restrittivo, come da tabella di marcia, consegnata dai massoni della Terra mentre, molti giornalisti, che io definirei piuttosto giornalai, stanno cercando la rissa, nella speranza di accendere una miccia, su cui la maggioranza non vuole avvicinare il cerino.

Selvaggia Lucarelli

E’ IL CASO DELLA FACINOROSISSIMA SELVAGGIA LUCARELLI, DISGUSTOSA ATTACCABRIGHE, ONNIPRESENTE E COSTANTE OSPITE DELLA TV TRASH, CON L’UNICO SCOPO DI CALDEGGIARE LA DITTATURA DI PENSIERO DELLA NOSTRA POLITICA. LA LUCARELLI, IN UN VIDEO, HA DENUNCIATO CHE SAREBBE STATA ATTACCATA, PROPRIO AL CIRCO MASSIMO, DA UN NO VAX AL QUALE AVREBBE RIVOLTO UNA DOMANDA.

CARA LUCARELLI. IL TUO TENTATIVO DI DENIGRARE LA PIAZZA NON È ANDATO COME SPERAVI, PERCHÉ OLTRE LE TUE STRENUE E IDIOTE PROVOCAZIONI NON SAI ANDARE.
PURTROPPO, DA OLTRE UN ANNO, STAI CERCANDO VISIBILITÀ E CONSENSO DAL TUO PARTITO DI RIFERIMENTO CHE, NON SAPENDO COME USCIRE ILLESO DA QUESTO CUMULO DI BUGIE, ADESSO SI ATTACCA A DONNETTE E DONNICCIUOLE E INFLUENZER DI POCO CERVELLO, PER INFASTIDIRE E DENUNCIARE, CHI NON LO STA CERCANDO. E CIÒ CHE E’ PEGGIO È CHE SCEGLI, CON PRECISIONE CHIRURGICA CHI, PIÙ FUMANTINO DI ALTRI, POTREBBE RISPONDERTI CON MOLTA IMPULSIVITÀ.

MA NOI, PRESENTI AL CIRCO MASSIMO, NON CI SIAMO ACCORTI DI NIENTE, LA POLIZIA (TANTA) ERA TRANQUILLA NELLE SUE POSTAZIONI DI CONTROLLO INTORNO E DENTRO LA PIAZZA, ASCOLTANDO SENZA CONFLITTO. MA MI SORGE UNA DOMANDA…NON E’ CHE HAI MONTATO QUESTO BREVISSIMO REALITY PER SCATENARE UN POLVERONE SU QUALCOSA A CUI NEPPURE TU CREDI? INOLTRE, SE LA POLIZIA AVESSE VOLUTO, PERCHÉ NON HA OBBLIGATO I PRESENTI CHE NON INDOSSAVANO LA MASCERINA A METTERLA? ANCHE QUESTA DOMANDA, CHE TU PONI A NOI E NON ALLE FORZE DELL’ORDINE, NON TI FA PENSARE CHE PURE LORO SI STANNO PONENDO DELLE DOMANDE? FINISCO QUI. DI TE HO PARLATO FIN TROPPO. QUINDIA CHI ERA PRESENTE LASCIO LE PROPRIE VALUTAZIONI.

La riflessione, adesso, si pone su un altro fronte. La piazza così com’è, ha ancora un senso? Io credo che sia urgente un salto quantico. Le parole pronunciate, trasmesse con pathos dai protagonisti di questa stagione di lotta, dovrebbero essere trasformate in fatti concreti, azioni, ma credo, purtroppo, che in molti si stiano appoggiando a chi sta lottando al loro posto, zavorrandosi su quelle persone che, invece, avrebbero bisogno di sostegno e non solo a parole. Un pensiero convalidato dalla mia esperienza sul campo proprio ieri, quando, andando in mezzo alla gente per chiedere la motivazione che li avesse portati li, ho ottenuto molti rifiuti a rispondere davanti alla telecamera, e chi ha accettato, aveva una fantastica vitalità’ e determinazione. Motivazione del diniego? “

NON VOGLIAMO APPARIRE PER NON ESSERE SCHEDATI COME NO VAX, PER POI RISCHIARE RIPERCUSSIONI NEGATIVE NEL NOSTRO VIVERE QUOTIDIANO” oppure “ABBIAMO TIMORE CHE MANIPOLIATE LE NOSTRE RISPOSTE. NON CI FIDIAMO”. E CIÒ CHE PIÙ NON È PIACIUTO, È CHE A DIRE NO SONO STATE TROPPE DONNE!
MA IN QUESTO MODO….DOVE VOGLIAMO ANDARE?

È TUTTO!

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Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Puoi leggere e vedere anche su👇

https://cataniacreattiva.it/roma-circo-massimo-20-11-2021-oltre-la-piazzaoccorre-fare-di-piu/

19 Novembre 2021 – di Luciano Benvenuto

Tengo a precisare che quanto segue deriva da mie ricerche, mie intuizioni e mie percezioni, acquisite sotto varie sfaccettature. Ognuno è libero di vedere, credere, dedurre ciò che più ritiene “vero” per sé stesso, senza offesa per nessuno.

Nessuno può prendervi l’Anima a meno che non la “vendiate”.
Ma anche vendendola, non sarebbe effettivamente “data in possesso…perché verrebbe dato il consenso affinché sia utilizzata come alimentatore del male.
Colui che vende la propria anima, diventa servo!

Draghi, Rothschild, Bergoglio

Ad esempio, Bergoglio, Draghi, Gates, Rothschild, e tanti altri personaggi del passato e del presente che mai lontanamente immaginereste ( perché non sempre si mostrano come demoni ma spesso, proprio i più infimi, si celano dietro a false figure angeliche ) possiamo considerarli “servi delle sfere alte”, poiché l’atto di “compravendita” dell’anima garantirebbe loro privilegi di salute e giovinezza, portandoli per ingordigia a macchiarsi dei crimini più abietti.

Poi ci sono i loro leccapiedi: i servi dei servi, ossia quelli “delle sfere basse”. Ad esempio, politici, attori, sportivi, cantanti, luminari, scieeeenziati, santoni, etc. etc., ai quali invece viene “assicurato” il successo, la ricchezza, la popolarità… e non si risparmieranno di mentire e inorridire il mondo, pur di servire il proprio padrone.
Ovviamente tutti questi schiavi del male non hanno la minima idea di ciò che gli spetta una volta firmato il contratto col diavolo. Non sopraggiungerà mai alcun beneficio alla loro esistenza.
Saranno solo servi e non smetteranno mai di esserlo!

Alcuni umani, pochi, attraverso il sistema, divengono ” cattivi ” pur non godendo di notorietà o denaro, ma solo perché sono entrati in perdizione della loro anima.

Al contrario, tutti gli altri che costituiscono la maggioranza di questa umanità, non saranno mai disposti a servire il male e resteranno figli di Dio e, come tali, saranno Creatori e sono Creatori.

Allora com’è che i servi del malefico sistema ci intralciano e boicottano?

Noi possediamo il potere di creare, loro no.
Per questo sono costretti a passare messaggi alle masse sotto molteplici forme di inganno e attraverso qualsiasi ambito:Religione, Storia, Politica, Psicologia, Medicina, TV…
E nelle rispettive sottostrutture:
Tipo: Paura, Isicurezza, Odio, Discriminazioni, Divisioni, Inganno, soggiogazione, (cibo, acqua ed aria inquinata), elettromagnetismo e una moltitudine di svariate modalità.
Si insidiano in tutti i retroscena possibili, in modo così profondo, da far diventare quella tana del Bianconiglio… una vera e propria voragine di dimensioni macroscopiche.

Facendo questo, i succubi dell’inganno, continuano a creare, ma non più autonomamente, piuttosto divenendo creatori di “pezzi di realtà” volutamente imposta.
Inconsciamente indotti, noi creiamo ciò che il sistema vorrebbe che noi creassimo per loro ed anche contro noi stessi.

Il loro scopo non è toglierci l’anima, perché non possono! Ma è di sfruttarla quanto più possibile.

Nel corso del tempo, la nostra connessione con essa, è sempre stata enormemente “viziata” dal sistema in modi macabri, su piani esoterici: riti satanici, modifiche del DNA…
Così, non appena un Essere crea un ponte più solido con essa, viene immediatamente demolito ed estirpato da questo piano, cioè ucciso nella forma umana. E in più, tutte le sue poche o grandi cose che ha mostrato, creato o detto durante l’esistenza, vengono totalmente trafugate, modificate e rese diverse dai fatti reali.
Tutto viene riadattato a favore del sistema 666.

Dunque…è la debole connessione tra l’anima e la specie ominide appositamente “indebolita” di questo piano, che spesso fa commettere azioni non proprio in linea con la Coscienza.
Questa distopia è l’effetto del continuo operato del sistema.
Sistema che l’Anima, notoriamente, non ha.
Tuttavia, proprio perché debole, la stessa connessione produce un’energia di creazione troppo bassa anche per loro, che di conseguenza necessitano di energie massive.
Come i pensieri unici.

Oggi (intendo negli ultimi 50 anni circa, ma è successo altre volte in passato), non solo la connessione ominide-anima ha fatto un balzo di coesione enorme, ma è accresciuto enormemente anche il quantitativo di esseri che hanno e stanno continuando ad irrobustire quel filo conduttore.

Questo ha portato i malvagi a voler modificare (tramite CONSENSO) il DNA dell’Uomo, al punto di destabilizzarlo smisuratamente e renderlo ancora più usufruibile dal sistema.

Si evince, quindi, essere così straripante questo nostro passo evolutivo che loro, per poter veicolare messaggi di nuova creazione, si stanno esponendo in modo goffamente plateale, dirigendosi inconsapevolmente verso l’autodistruzione.

È questo il Tempo in cui il bene sta utilizzando il male come suo strumento, cosicché il male si MOSTRI e si autodistrugga.
E in un cammino oramai irreversibile verso il baratro, crollerà in maniera rovinosa, abissale e definitiva.

Ecco perché l’Uomo vince 🌹
Ed ecco perché, Anima ha già vinto ❤️

19 novembre 2021 – di Monica Tomasello – Redazione Co.Te.L.I.

Adesso vogliono far vaccinare i bambini a partire dai cinque anni d’età… Ma, dico io…, PERCHÉ? Perché mettere a rischio la salute dei più piccoli?

I bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni corrono, infatti, rischi estremamente bassi di ospedalizzazione, morte o contrazione grave del Covid. A fronte di questi limitatissimi rischi restano invece alti quelli per reazioni avverse.

Posto che è ormai ampiamente dimostrato, anche dai fautori della vaccinazione, che gli attuali vaccini anti Covid non prevengono affatto la trasmissione del virus, e che quindi il “sacrificio” dei nostri figli non ha alcun senso ai fini del controllo sul contagio, ci si chiede, in ogni caso, dove sia l’etica nella decisione di proteggere anziani e adulti facendo correre rischi gravi ai minori!

Inoltre, anche dagli studi delle case farmaceutiche e degli stessi enti regolatori non sappiamo nulla dei pericoli sul medio e lungo periodo, mentre sono già state riscontrate numerose miocarditi e pericarditi in giovani vaccinati e che, prima dell’inoculazione, erano perfettamente sani…

A tal proposito voglio condividere con Voi le parole di Carlo D’Angiò, da lui stesso pubblicate su Facebook:

Il siero non è mai stato una soluzione, ma sempre e solo un grosso problema. Tuttavia, quando era pensato per i bambini, nella logica perversa di chi legiferava al riguardo, c’era comunque una retorica (finta) costruita per loro. 

Esempio: usiamo il siero per proteggerli dal morbillo, dalla pertosse, dal tetano e così via. 

Il siero veniva presentato come una protezione per i bambini, anche se non ha mai realmente protetto nessuno. Perché almeno a livello di narrazione, pur fingendo di agire nel loro bene, le regole del vivere civico e dell’etica imponevano la tutela dei bambini prima di ogni altra cosa.

Il sentire comune è che per i bambini si fa di tutto. I bambini vanno salvati sempre e prima di ogni altra persona. A costo della vita di un adulto. Perché sono bambini, perché sono i nostri figli, perché sono il futuro.

Oggi, invece, abbiamo ribaltato le più elementari regole dell’etica. Tra Burioni e Fazio, e con loro tutti quelli del partito vacci-nazista, siamo arrivati al punto di prospettare – senza vergogna – una nuova finestra di Overton: quella secondo cui i bambini vanno sacrificati prima degli altri, perché sono untori e possono contagiare gli anziani.

Loro, i bambini, se lo mangiano a colazione il coronavirus, lo masticano e poi lo sputano (o lo cagano), senza neanche accorgersene. Fossimo in una società fatta solo di bambini, il coronavirus se ne poteva tornare tranquillamente nella provetta da cui è uscito. 

Ma non siamo in una società fatta solo di bambini. Ci sono anche gli adulti. Ci sono anche gli anziani. Ed è per questo che un esercito di covidioti li costringe – i bambini – a tenere una mascherina permanente, a perdersi gran parte dell’aria che respirano e dell’infanzia o della giovinezza che dovrebbero vivere, giocando con i loro amici.

Ora, si vuole inoculare nei loro corpicini un siero genico che ha già ampiamente dimostrato di essere nocivo e mortale a livelli incredibili. Avremmo quindi una serie di bambini danneggiati o uccisi da un siero che viene loro iniettato per proteggere… gli altri?

Sia chiaro, ho perso mia madre pochi giorni fa, ed era una persona anziana. Mio padre è una persona anziana, ancora più anziana di mia madre. Dal mio punto di vista dobbiamo proteggere gli anziani con tutte le risorse che abbiamo.

Ma credo che forse ci stava sfuggendo di mano questa piccola cosa: stiamo cioè sacrificando i bambini per proteggere i vecchi?

È così che deve andare? È questa roba qui che cercate di giustificare in nome della scienza?

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Il siero non è mai stato una soluzione, ma sempre e solo un grosso problema. Tuttavia, quando era pensato per i bambini, nella logica perversa di chi legiferava al riguardo, c’era comunque una retorica (finta) costruita per loro.

Esempio: usiamo il siero per proteggerli dal morbillo, dalla pertosse, dal tetano e così via.

Il siero veniva presentato come una protezione per i bambini, anche se non ha mai realmente protetto nessuno. Perché almeno a livello di narrazione, pur fingendo di agire nel loro bene, le regole del vivere civico e dell’etica imponevano la tutela dei bambini prima di ogni altra cosa.

Il sentire comune è che per i bambini si fa di tutto. I bambini vanno salvati sempre e prima di ogni altra persona. A costo della vita di un adulto. Perché sono bambini, perché sono i nostri figli, perché sono il futuro.

Oggi, invece, abbiamo ribaltato le più elementari regole dell’etica. Tra Burioni e Fazio, e con loro tutti quelli del partito vacci-nazista, siamo arrivati al punto di prospettare – senza vergogna – una nuova finestra di Overton: quella secondo cui i bambini vanno sacrificati prima degli altri, perché sono untori e possono contagiare gli anziani.

Loro, i bambini, se lo mangiano a colazione il coronavirus, lo masticano e poi lo sputano (o lo cagano), senza neanche accorgersene. Fossimo in una società fatta solo di bambini, il coronavirus se ne poteva tornare tranquillamente nella provetta da cui è uscito.

Ma non siamo in una società fatta solo di bambini. Ci sono anche gli adulti. Ci sono anche gli anziani. Ed è per questo che un esercito di covidioti li costringe – i bambini – a tenere una mascherina permanente, a perdersi gran parte dell’aria che respirano e dell’infanzia o della giovinezza che dovrebbero vivere, giocando con i loro amici.

Ora, si vuole inoculare nei loro corpicini un siero genico che ha già ampiamente dimostrato di essere nocivo e mortale a livelli incredibili. Avremmo quindi una serie di bambini danneggiati o uccisi da un siero che viene loro iniettato per proteggere… gli altri?

Sia chiaro, ho perso mia madre pochi giorni fa, ed era una persona anziana. Mio padre è una persona anziana, ancora più anziana di mia madre. Dal mio punto di vista dobbiamo proteggere gli anziani con tutte le risorse che abbiamo.

Ma credo che forse ci sta sfuggendo di mano questa piccola cosa: stiamo cioè sacrificando i bambini per proteggere i vecchi?

È così che deve andare? È questa roba qui che cercate di giustificare in nome della scienza?

(Carlo D’Angiò)

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18 Novembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi – Redazione Co.Te.Li

IL COVID NON HA COLPITO SOLO LE VIE RESPIRATORIE MA SOPRATUTTO LE CELLULE CEREBRALI! MAI AVREMMO IMMAGINATO I RAPPRESENTANTI DELLA CHIESA CAPACI DI TALE COMPORTAMENTO! UNA VERA FUCINA DI SATANISMO PIÙ CHE DI ECUMENISMO

E così i Vescovi italiani lanciano un anatema contro i no vax. La Conferenza episcopale italiana, nel messaggio per la 44esima Giornata Nazionale per la Vita, invece di occuparsi delle Anime e dei problemi che affliggono i più poveri emarginati nelle periferie della vita, hanno attaccato, senza mezzi termini, i comportamenti no vax.

QUESTO IL LORO VERGOGNOSISSIMO E ANTIDEMOCRATICO MESSAGGIO CHE RIPORTA LA CHIESA AI TEMPI DELL’INQUISIZIONE!⤵️⤵️⤵️

Non sono mancate manifestazioni di egoismo, indifferenza e irresponsabilità, caratterizzate spesso da una malintesa affermazione di libertà e da una distorta concezione dei diritti. Molto spesso – annota la Cei – si è trattato di persone comprensibilmente impaurite e confuse, anch’esse in fondo vittime della pandemia; in altri casi, però, tali comportamenti e discorsi hanno espresso una visione della persona umana e dei rapporti sociali assai lontana dal Vangelo e dallo spirito della Costituzione”.

Ma i toni usati oggi, dai rappresentanti ecclesiastici, non hanno precedenti. I vescovi italiani prendono le distanze da quei sacerdoti che non si vaccinano (e in qualche caso si ammalano) e anche da tutte le persone che scendono nelle piazza con il rosario in mano e pregando in ginocchio come i portuali triestini.

NON POTEVA MANCARE L’ATTACCO ANCHE A MONSIGNOR VIGANO’ IMPEGNATISSIMO IN QUESTO ANNO E MEZZO A CONTRASTARE L’AZIONE GLOBALISTA DEL GRAN RESET, E IL SUO PROGETTO MASSONICO CONTRO L’UMANITÀ. DOV’È LA CHIESA, IL SUO MESSAGGIO EVANGELICO? LA VOLONTÀ DI DIO NON SI È MAI ADEGUATA AI CAMBIAMENTI SOCIALI O ALLE TRADIZIONI UMANE; AL CONTRARIO, ESSA RIMANE UN PUNTO FERMO IN GRADO DI TRASFORMARE LA VITA DI CHI, AVENDO FEDE, SI SVVICINA A DIO CON CUORE SINCERO.

Concludo con una frase di ALDA MERINI che i pazzi li aveva conosciuti, avendo trascorso parte della sua vita in un manicomio, contro la sua volontà ⤵️⤵️⤵️

Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non così i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita

(Alda Merini)

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15 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Salgono a 5,6 milioni gli italiani in condizioni di povertà assoluta che non possono permettersi pasti adeguati a causa del peggioramento delle condizioni economiche aggravato dalla pandemia Covid. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Istat diffusa in occasione della V Giornata Mondiale dei poveri. Fra i nuovi poveri – sottolinea la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.

Con la crisi un numero crescente di persone è stato costretto a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente – sottolinea la Coldiretti – ai pacchi alimentari, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia. Per arginare questa situazione quasi 1 italiano su 3 (30%) – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – ha partecipato a iniziative di solidarietà, facendo beneficienza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose piegate dal peso della crisi causata dall’emergenza sanitaria. Un impegno di solidarietà che ha visto protagonisti insieme a molte organizzazioni, anche i singoli, famiglie, aziende pubbliche e private, enti ed associazioni come la Coldiretti.

Raccolta di solidarietà

Contro la povertà – ricorsa la Coldiretti – è dunque cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini a partire proprio dall’esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica grazie alla quale sono stati raccolti oltre 5,5 milioni di chili la frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero, donati ai più bisognosi durante la crisi generata dalla pandemia Covid. Si tratta – conclude la Coldiretti – della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento.

Il rapporto della Caritas

“Quasi due milioni le persone che nei dodici mesi scorsi si sono rivolte ai 6.780 servizi della Caritas Italiana, dislocati nelle 193 diocesi: il 44 per cento prima del Covid non aveva mai bussato e chiesto aiuto, non aveva problemi a pagare le bollette, metteva in tavola tre pasti al giorno. I nuovi poveri sono soprattutto italiani (46,6%), in quattro casi su dieci disoccupati ma c’è anche una quota consistente di lavoratori (25,8%) e di pensionati (18,5%). La maggior parte vive in affitto (41%) e solo uno su dieci ha una casa di proprietà. L’81% si è rivolto alla Caritas perché con la pandemia si è riscoperto in “fragilità economica”. Il 51% dei nuovi poveri è donna. Tra loro il 75% ha almeno un figlio e oltre un terzo è disoccupata.
Proprio la genitorialità, che riguarda 91 mila persone delle oltre 211 mila del campione, è uno dei fattori che contribuisce all’impoverimento se non si ha una rete familiare di sostegno. Tra i giovani dai 18 ai 34 anni, il valore medio dei nuovi poveri raggiunge il 57,7%. Sono soprattutto i ragazzi e ragazze in cerca della prima occupazione (48,3%) a bussare- non senza difficoltà – alla Caritas. Tra loro c’è chi aveva un lavoro (23,3%) ma era precario ed è andato in fumo proprio a causa della pandemia. Nei primi otto mesi del 2021 ci sono stati segnali incoraggianti di ripresa, ma c’è ancora un 37 per cento di nuovi poveri. Oltre ai “nuovi poveri”, sale anche la quota dei “cronici”, cioè coloro che da tempo usufruiscono dei servizi Caritas e che non riescono ancora ad essere autonomi e a lasciarsi la crisi alle spalle”.

Crisi alle spalle? Semmai sulle spalle!

(Fonte: Max Del Papa, Optimagazine.com)

La crisi  non è affatto alle spalle, semmai sulle spalle, e continuerà a starci. Caritas è solo una fra le organizzazioni assistenziali, ma anche le altre, più o meno laiche, non offrono dati diversi, non presentano prospettive confortanti. Poveri nuovi, vecchi, cronici. Una famiglia su 4, secondo l’Istat, versa in serie difficoltà e anche chi il lavoro è riuscito bene o male a conservarlo, ha visto fortemente ridimensionate le sue possibilità. Quello che l’Istat non può dire è che gli ammortizzatori sociali hanno funzionato poco e male; che i favoleggiati soldi del Recovery europeo, soldi italiani, resi a debito e al prezzo politico di una totale rinuncia alla democrazia istituzionale, arrivano col contagocce e condizionati a una serie di vincoli che investono la forma di governo, le forze destinate a farne parte, le riforme da adottare. La transizione verde richiederà somme che nessuno è in grado di quantificare ma certo molto più ingenti dei trenta o quaranta miliardi destinati a sostenerla. E penalizzerà i poveri nuovi, vecchi, cronici, che messi insieme fanno sei milioni di quasi indigenti, uno su dieci. Se uno va in giro, in qualsiasi metropoli o villaggio, se ne accorge subito: negozi, locali, attività più chiuse che no, nel 2020 oltre trecentomila sono fallite o saltate, i centri storici languono, un luogo di incontro e di commercio come la galleria Alberto Sordi di Roma presenta una via crucis di saracinesche abbassate. Nel periodo febbraio 2020 – marzo 2021 sono evaporate 345mila partite Iva e molte fra quelle ancora attive lo sono solo di facciata, restano congelate; altre presentano fatturati irrisori. Interi comparti sono ridimensionati se non distrutti, e le complicazioni legate al greenpass stanno dando il colpo di grazia. I ristori, promessi, attesi, si sono rivelati del tutto inadeguati, sporadici, una mancia di poche centinaia di euro che è stato come dire: arrangiatevi. Situazione che i due governi a cavallo dell’emergenza si sono allegramente palleggiati. Dietro i numeri, le tragedie di chi si ammala, esce di senno, si uccide perché una vita inattiva è una vita da piante, una vita che non si può vivere. Milioni di drammi polverizzati, che non fanno notizia, che conviene ignorare.
A fronte di tutto questo, il governo nella legge di bilancio in discussione riserva 7 miliardi al contenimento fiscale. Una cifra irrilevante, ridicola. Il +6% tanto sbandierato va letto, se si vuole essere onesti, come un -12% nel medio periodo, una mezza riduzione di una situazione tragica. Altro che migliore economia del pianeta. Se si pensa che la Cina, nostra signora e padrona, è preoccupata perché la sua crescita segna quest’anno “solo” un +4,3% e gli Stati Uniti provenivano da 4 anni di performance positive in tutti gli indicatori prima della pandemia, che comunque hanno saputo tamponare. Una nota della Cgia risalente alla fine di aprile diceva già tutto: “Tra febbraio 2020 e il marzo di quest’anno abbiamo perso poco meno di 900 mila occupati. Un dato drammatico se consideriamo che con i 248 miliardi di euro di investimenti previsti con il Next Generation Eu al termine della spesa, ovvero nel 2026, in Italia sono previsti “solo” 750 mila nuovi posti di lavoro”. Un conto sono le sigle, i next generation, le resilience, i plan, un altro la vita vera che non continua più come prima, che arranca o si arrende anche se non bisogna dirlo, anche se il Presidente è felice perché guida il Paese più ricco e più bello del mondo.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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Wilbur Smith, uno degli autori famosi al mondo, è morto ieri, sabato 13 novembre, a Cape Town, in Sudafrica. Aveva 88 anni. A darne notizia è stato il suo sito: ”Se n’è andato in modo inaspettato, dopo una mattinata di lettura e scrittura, con al fianco la moglie Niso”.

L’autore di bestseller globale Wilbur Smith è morto inaspettatamente questo pomeriggio nella sua casa di Città del Capo dopo una mattinata passata a leggere e scrivere con sua moglie Niso al suo fianco”, spiega il suo sito ufficiale. ”Maestro indiscusso e inimitabile della scrittura d’avventura, i romanzi di Wilbur Smith hanno catturato i lettori per oltre mezzo secolo, vendendo oltre 140 milioni di copie in tutto il mondo in più di trenta lingue. La sua serie più venduta Courtney, la più lunga nella storia dell’editoria, segue le avventure della famiglia Courtney in tutto il mondo, attraversando generazioni e tre secoli, attraverso periodi critici dall’alba dell’Africa coloniale alla guerra civile americana e all’era dell’apartheid in Sud Africa.

L’autore di bestseller globale Wilbur Smith è morto inaspettatamente questo pomeriggio nella sua casa di Città del Capo dopo una mattinata passata a leggere e scrivere con sua moglie Niso al suo fianco”, spiega il suo sito ufficiale. ”Maestro indiscusso e inimitabile della scrittura d’avventura, i romanzi di Wilbur Smith hanno catturato i lettori per oltre mezzo secolo, vendendo oltre 140 milioni di copie in tutto il mondo in più di trenta lingue. La sua serie più venduta Courtney, la più lunga nella storia dell’editoria, segue le avventure della famiglia Courtney in tutto il mondo, attraversando generazioni e tre secoli, attraverso periodi critici dall’alba dell’Africa coloniale alla guerra civile americana e all’era dell’apartheid in Sud Africa.

Nei 49 romanzi che Smith ha pubblicato fino ad oggi, ha trasportato i suoi lettori nelle miniere d’oro in Sud Africa, tra i pirati nell’Oceano Indiano, alla ricerca di tesori nascosti in isole tropicali, nel conflitto in Arabia e Khartoum, nell’antico Egitto, in Germania e nella Parigi della seconda guerra mondiale, in India, nelle Americhe e persino nell’Antartico, incontrando spietati commercianti di diamanti e schiavi e cacciatori di selvaggina grossa nelle giungle e nella boscaglia delle terre selvagge africane. Tuttavia, è stato con Taita, l’eroe della sua acclamata serie egiziana, che Wilbur si è maggiormente identificato, e River God rimane uno dei suoi romanzi più amati fino ad oggi”, si legge ancora nella nota che annuncia la sua morte. ”Il primissimo romanzo di Wilbur Smith “When the Lion Feeds”, pubblicato nel 1964, è stato un bestseller istantaneo e ciascuno dei suoi romanzi successivi è apparso nelle classifiche dei bestseller, spesso al numero uno, dando all’autore l’opportunità di viaggiare in lungo e in largo alla ricerca di ispirazione e avventura.

E’ nell”Antico Egitto che Wilbur Smith lascia i suoi lettori nell’ultimo romanzo che vede la luce in questi giorni, ‘Il nuovo Regno’, scritto con lo scrittore e giornalista inglese Mark Chadbourn, in libreria in Italia per Harper Collins nella traduzione di Sara Caraffini.

L’Egitto mi ha sempre affascinato, rappresenta il crocevia dei continenti, le fondamenta della storia della civiltà: è successo tutto lì” diceva pochi giorni fa Wilbur Smith che con i suoi romanzi ha venduto oltre 140 milioni di copie in tutto il mondo, con traduzioni in oltre 30 lingue.

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13 Novembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi – Redazione Co.Te.Li – Foto di Monica Tomasello

Matteo Bassetti, il Direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, e superstar del piccolo schermo, come riporta Il Tempo, lo scorso 28 ottobre avrebbe pubblicato una storia su Instagram che lo avrebbe visto partecipare ad una festa in compagnia di amici senza mascherina ne’ distanziamento.

Di per se’ la cosa non ci turberebbe affatto, se non fosse per i proclami su mascherina si…no…forse…distanziamenti arisi…arino…ariforse…che l’esimio Bassetti quotidianamente professa attraverso i vari canali TV, ora dopo ora come se fosse a reti unificate. E ciò che balza più all’occhio, è l’atteggiamento strafottente di quest’Essere che non solo avrebbe annullato per se’ e i suoi strettissimi amici ogni regola imposta al Popolo, ma si sarebbe presentato, come mostra la foto di copertina, con una maglietta che sulla schiena riportava la scritta “ BASSETTI CORONABUSTER” con il logo del film statunitense “Ghostbuster”.

Ma i protagonisti del film si vantavano di aver liberato la città di New York dagli ectoplasmi, e il nostrano infettivologo? Di avere sconfitto il COVID?!…

”MA MI FACCIA IL PIACERE…!” amava ripetere il grande TOTÒ, racchiudendo in questa frase un mondo di ironiche interpretazioni!
Continuando sull’onda cinematografica, comparo il Bassetti superstar anche ad un altro protagonista del Movie System…CITIZEN KANE del filM “QUARTO POTERE” di Orson Welles, pellicola, purtroppo, dal finale drammatico.

CITIZEN (Charles) e’ il magnate della stampa che tutto domina e tutto ottiene con la conseguenza di creare il vuoto attorno a sé e rimanere solo. L’arido Bassetti lo vedo così, con quell’atteggiamento dispotico il cui pensiero e’ racchiuso in una frase del film, pronunciata da CITIZEN stesso, e che riporto qui sotto👇

«Io sono un’autorità su come far pensare la gente»
(Charles Kane al maestro di canto di sua moglie)

Il problema, per lui, è che e’ talmente antipatico, arrogante, supponente, privo di empatia nello sguardo, che non sta convincendo tutti quelli che avrebbe voluto. In più e’ così indigesto con quella vocetta da topolino squitt…squitt..che per salvarti i padiglioni auricolari dallo stridore disarmonico del tono vocale, giri canale! Santo telecomando! Basta un click sulla tastiera e…..CIAONE!!!!!

Tante le frasi indegne pronunciate dal CITIZEN de ‘noantri, che mal tolleriamo, come ho già spiegato, più per il suo atteggiamento che per le teorie, perché in fondo, in una Democrazia, quale spererei fosse ancora l’ITALIA, ognuno ha diritto di dire la Sua e il Dovere di ascoltare la controparte, MA SEMPRE CON GARBO ED ELEGANZA! Ma chi e’ pressato dalle case farmaceutiche può esserlo? AI CONTEMPORANEI L’ARDUA SENTENZA…e così, sul finale, ho scomodato pure il MANZONI, anche se ho sostituito posteri con contemporanei. Ma per la causa sarò scusata!

MALA TEMPORA CURRUNT…

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11 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Da Massimo Cacciari a Carlo Freccero, passando per il filosofo Giorgio Agamben. A Torino ieri, mercoledì 11 novembre, si sono riuniti i principali intellettuali che contestano le politiche del Governo di gestione della pandemia. A riunirli attorno allo stesso tavolo ci ha pensato Ugo Mattei, giurista ed ex candidato sindaco per la città di Torino. Sede dell’incontro è stata l’International University College of Turin di piazza Paleocapa. Un modo per mettere ordine in un mondo variegato e difficile da decifrare che strizza l’occhio ai manifestanti no green pass, ma che allo stesso tempo vuole avere un taglio scientifico.

Sul tavolo il principale argomento di discussione è stato il green pass e le misure che il Governo ha deciso di mettere in atto nei confronti di chi non ha la carta verde. “La prospettiva non è di un’emergenza che finisce, ma di trasformare il green pass in una forma di sorveglianza permanente sempre più pervasiva”, ha detto Massimo Cacciari all’inizio del suo intervento.

Il filoso e politico ha poi spiegato che a suo modo di vedere potrebbe non esserci un termina all’emergenza pandemica che però potrebbe assumere caratteri diversi: “Il virus muterà e ci sarà bisogno della terza vaccinazione, poi della quarta e della quinta. Bisognerà che ognuno di noi abbia in mano una carta o un documento che testimoni del suo stato di salute o di essersi sottoposto all’ultimo vaccino. Mi pare di capire che si passerà da una situazione di emergenza a una in cui si va via via ristrutturando un sistema di governo tecnico politico che usa, volente o no, questa situazione per neutralizzare anche preventivamente le ragioni del conflitto”. È stato poi lo stesso Cacciari a lanciare l’idea di creare una sorta di coordinamento che possa far emergere in modo chiaro le ragioni di chi contesta le misure adottate dal Governo: “Bisogna che ci organizziamo in modo che i dati, le informazioni, le tesi e le prospettive emergano con continuità. Non possono emergere a spot. È un discorso di sistema”, ha detto Cacciari.

Esigenza condivisa da tutti i presenti al convegno. A Torino dunque è nato il primo coordinamento degli intellettuali che si schierano contro le politiche pandemiche del Governo. I giornalisti sono stati ammessi, non senza diffidenze, e c’è stato pure qualche momento di tensione ma alla fine ha prevalso la linea del dialogo. La conferenza è iniziata alle 10 del mattino è terminata nel tardo pomeriggio, dove in intellettuali, medici e politici hanno parlato della certificazione verde. E l’ospite più atteso è stato Cacciari: «La pandemia non finirà – ha detto -. Il virus muterà e ci sarà bisogno di altre vaccinazioni, con ognuno che dovrà avere una carta per vivere liberamente. Il governo si sta riorganizzando in chiave tecnocratica per neutralizzare preventivamente dei conflitti che tra poco saranno enormi, visto che saremo in una stagione delicatissima, tra il debito e i fondi da spendere». Il fatto è che la linea moderata, quella non complottista», va in parallelo con l’altra. Mariano Bizzarri, della Sapienza, ha citato studi e ricerche tra le più accreditate al mondo. Ma poi non si trattiene: «Già Goering (il gerarca nazista, ndr) aveva messo in pratica il concetto di emergenza in occasione dell’incendio al Reichstag. Ora si comincerà a fare il controllo e la mappatura del Dna: l’eugenetica non l’ha inventata il nazismo». Mattei arriva a sostenere la necessità «di un Aventino scientifico». Freccero – uno dei più importanti nomi nella storia della tv italiana – ha sffermsto che «la battaglia è di controinformazione, che è la vera informazione». Coerentemente, alla richiesta se fosse possibile intervistare i presenti, la risposta degli organizzatori è stata «prima le altre testate». Ad esempio? «Byoblu», il portale che ha sostenuto l’esistenza del complotto del «Piano Kalergi» sull’immigrazione.

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https://cataniacreattiva.it/torino-cacciari-lancia-il-coordinamento-contro-le-forme-di-sorveglianza-permanenti-del-governo-a-raccolta-molti-intellettuali-tra-cui-freccero/

11 novembre 2021 – di Redazione Co.Te.L.I.

Servizio di Fabiana Bianca per TgTRIS Sr.
Ad essere intervistata, in merito alla recente ordinanza che impone nuove restrizioni alle manifestazioni “No Green Pass”, è Barbara Cannata, vice presidente dell’Associazione Nazionale Partite Iva.

https://youtu.be/1cw6T-wxczc

In merito a quest’argomento puoi leggere anche:

https://cataniacreattiva.it/notizia-ultimora-versione-blogger-cominciano-ad-avere-paura-il-viminale-decide-la-stretta-sui-no-green-pass-solo-sit-in-e-niente-cortei-e-lontani-dal-centro/

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https://cataniacreattiva.it/nuova-ordinanza-impone-no-cortei-in-centro-barbara-cannata-misura-estremamente-repressiva-ed-ulteriormente-lesiva-della-liberta-di-espressione/

10 novembre 2021 – di Monica Tomasello

Si vocifera che Fedez si stia preparando per entrare in politica…  Per il momento non c’è nulla di ufficiale, soltanto la registrazione di un dominio sul web, ma tanto basta per ipotizzare “la discesa in campo” di Fedez.

In effetti, secondo quanto rileva il “Corriere della Sera”, il dominio fedezelezioni2023.it – attualmente inattivo – potrebbe facilmente far ipotizzare la volontà del rapper di entrare in politica in occasione delle prossime consultazioni, che si terranno nel 2023.

In attesa di una conferma o di una smentita, si sono già registrate (vedi video sotto) le prime reazioni alla notizia⤵️

https://youtu.be/E2kh7mFHnMU

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https://cataniacreattiva.it/fedez-entra-in-politica-le-prime-reazioni-degli-italiani-alla-notizia-video/