Adolf Hitler e Topolino, con i loro green pass perfettamente in regola, pare se ne stiano beatamente andando in giro per l’Europa… Quest’ultimo, in particolare, risulterebbe essere un giovane ventenne, in quanto la data di nascita riportata sul suo green pass sarebbe quella del 31 dicembre 2001.
Ovviamente stiamo parlando di green pass falsi! Qualcuno, infatti, pare sia riuscito a rubare alcune chiavi crittografate del sistema che genera i QR Code, per cui, avendo accesso al sistema in questione riesce a creare i certificati di vaccinazione anti Covid, i quali nonostante siano palesemente falsi, vengono dati per validi dalle app di verifica.
In Italia l’applicazione in dotazione agli esercenti è ad esempio “Verifica C19″, alla cui scansione, i corrispondenti QR code dei due green pass, sia quello a nome di Hitler che quello di Topolino, risultano essere assolutamente validi.
Nei giorni passati, a proposito della certificazione falsa di Adolf Hitler, avevamo sentito la ricostruzione di Enrico Ferraris, avvocato esperto di Data Protection. Secondo lui, alcune chiavi private del sistema «sono state abusate e non compromesse». Se però si vuole ovviare al problema, bisognerebbe revocare le chiavi corrispondenti a quei Green Pass falsi; il punto è che quelle chiavi riguardano anche molte altre certificazioni – invece legali – e ottenute in seguito a vaccinazione o ad esito negativo di un tampone. Wired ha riferito che la Commissione Europea e gli Stati membri sono al lavoro per creare un sistema di revoca dei green pass falsi. Nonostante la Commissione abbia affermato di aver bloccato il green pass di Adolf Hitler, ancora quest’ultimo risulta valido se scansionato con l’app italiana VerificaC19; questo perché probabilmente ci vuole del tempo affinché si aggiornino le app di controllo. Nell’attesa… Hitler e Topolino continuano le loro “scorribande” su e giù per l’Europa…
si può rintracciare un’analisi ben dettagliata di cosa sia accaduto in questi ultimi giorni e il report è in continuo aggiornamento, dal momento che il blogger accoglie volentieri qualsiasi tipo di segnalazione possa essere utile alla ricostruzione dell’accaduto. Il 27 ottobre, il giornalista aveva scritto: «Mi è stata segnalata da fonte confidenziale l’esistenza di un codice QR che viene riconosciuto come green pass valido, sia da VerificaC19 sia da Covid-Check, ed è intestato a Mickey Mouse, data di nascita 31 dicembre 2001». Effettivamente, se proviamo a scansionarlo, appare la spunta verde e la dicitura «Certificazione valida in Italia e in Europa», allo stesso identico modo di come appare se scannerizziamo dei green pass veri.
Qualche ora dopo il green pass di Topolino, è arrivata anche una segnalazione sul green pass di Spongebob.
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novembre 2021 (Comunicato del Gen. Flynn, traduzione a cura di Monica Tomasello)
Come dice il Mann, proteste pacifiche, ma lasciate che questi “funzionari eletti” sappiano che siamo noi il popolo a formare questa unione perfetta.
As the Mann says, peaceful protests but let these “elected officials” know it is We The People that form this perfect union.
Get involved in your communities like you’ve never been involved before. Our lives are being changed, so gain control of this change and do something more for your families, in your neighborhoods, at your kids’ schools, across your counties…get involved!” Gen. Flynn
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MA QUANTO È GRANDE LA TORTA CHE DOVRANNO DIVIDERSI TUTTI QUESTI SERVI DEL POTERE A CUI, SICURAMENTE, SARANNO STATE FATTE UN SACCO DI PROMESSE?! NON POSSO IMMAGINARE CHE, POLITICI, MEDICI E PROFESSIONISTI DI LIVELLO, ABBIANO CREDUTO AI MANIPOLATORI DEL MONDO! LORO CHE, MESSAGGERI DELL’IMPERO DEL MALE E DEL BUIO, NON SANNO COSA SIA LEALTÀ, RISPETTO E AMORE PER IL PROSSIMO.
VOGLIO PER QUESTO RICORDARE, L’ULTIMA FRASE DEL MONOLOGO FINALE DEL FILM “L’AVVOCATO DEL DIAVOLO” INTERPRETATA DA ALPACINO (SATANA NEL FILM) ALL’AVVOCATO KEVIN (KEANU REEVES) PAROLE CHE RACCHIUDONO IL SENSO DELLA NOSTRA EPOCA:
“Io sto qui col naso ben ficcato nella terra e ci sto fin dall’inizio dei tempi, ho coltivato ogni sensazione che l’uomo è stato creato per provare, a me interessava quello che l’uomo desiderava e non l’ho mai giudicato, e sai perchè? Perchè io non l’ho mai rifiutato nonostante la sua maledetta imperfezione, IO SONO UN FANATICO DELL’UOMO!!! Sono un umanista, probabilmente l’ultimo degli umanisti. Chi sano di mente Kevin potrebbe mai negare che il XX° sec. è stato interamente mio? Tutto quanto Kevin, ogni cosa, tutto mio! Sono all’apice Kevin, è il mio tempo questo… Il nostro tempo!
SVEGLIATEVI QUINDI, E FATE RISORGERE LA MENTE, IL CUORE E L’ANIMA! È COSÌ BELLO GODERE DELLA LUCE
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FONTE: L’Antidiplomatico
Secondo alcuni, tra cui il leghista Giorgetti, Draghi dovrebbe ricoprire contemporaneamente la carica di Presidente del Consiglio e di Presidente della Repubblica. Un novello imperatore insomma. O un dittatore, a seconda dei punti di vista.«La Costituzione dice altro? Amen».
Non stupisce che sia proprio un giornalista, ex direttore di una delle maggiori testate mainstream “La Repubblica”,a sostenere un concetto così sfacciatamente, diciamolo fuori dai denti, eversivo. D’altronde da anni il ruolo della stampa è quello di fare da megafono alla narrazione dominante, criminalizzare il dissenso, impedire la capacità di analisi e critica dei cittadini. Il punto, però, e’ un altro. Verdelli, Dichiara apertamente che i diritti sanciti dalla Costituzione, allo stato attuale, non contano più, e ciò che è più grave…non se ne fa cruccio! La Costituzione parla di lavoro, occupazione, dignità, libertà e democrazia a 360 gradi, ma la realtà dei fatti è altra!
La Costituzione parla di sovranità popolare, non di vincolo esterno. La Costituzione afferma che gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano libertà ed uguaglianza tra i cittadini debbano essere rimossi dallo Stato, non da quest’ultimo creati. La Costituzione afferma che l’accesso alle cure deve essere garantito a tutti, non che tutti i diritti da essa sanciti debbano essere sottomessi a un inesistente principio sanitario di massima precauzione. La Costituzione afferma che i cittadini hanno diritto di manifestare, non di subire un foglio di via per essersi seduti da soli in segno di protesta in una piazza. La Costituzione afferma che la libertà di pensiero è garantita in tutte le sue forme, non che le idee non in linea con la narrazione dominante vadano perseguitate e censurate. La Costituzione prevede lo stato di emergenza, solo in caso di guerre, non lo stato di emergenza permanente, cioè lo stato di eccezione. La Costituzione ci garantisce tanti diritti, alcuni dei quali fondamentali. Ma la classe politica italiana la disapplica scientemente. Prima con la ricerca fraudolenta del vincolo esterno (SME, UE ed Eurozona), poi col ritorno del vincolo interno. Ovvero, a quel lasciapassare governativo senza il quale non si ha più accesso ai diritti costituzionalmente garantiti. Come accadeva nel 1938. Con la complicità della stampa, degli intellettuali, dei sindacati e di quelli che sarebbero dovuti essere i massimi garanti della Costituzione: il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale.
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Un messaggio di speranza è arrivato ieri dal Gen. statunitense Michael Thomas Flynn. In questo messaggio si fa riferimento, non a caso, a San Paolo; quest’ultimo è infatti l’apostolo delle genti, il più grande missionario della storia e primo teologo Cristiano (San Paolo, fariseo convertito a Cristo, cooptato nel collegio apostolico dal Cristo stesso sulla via di Damasco, si consacra senza riserve all’annuncio dell’incarnazione, morte e resurrezione di Gesù).
È UN MESSAGGIO UNIVERSALE, COME UNIVERSALE È LA “GUERRA” CHE STIAMO COMBATTENDO… Lo abbiamo tradotto per Voi:
“L’apostolo Paolo passò attraverso ogni tipo di situazione ingiusta. Fu picchiato con le verghe, accusato ingiustamente di crimini, mentito da altri, messo in prigione per anni e naufragato. Avrebbe potuto essere sopraffatto e schiacciato dalla pressione. Eppure è lui che ha scritto: “Grazie a Dio che ci fa sempre trionfare”. Ha capito che Dio non ti lascia affrontare ciò che non puoi gestire. Se rimani nella fede come fece Paolo, scoprirai che sei stato progettato per resistere alla pressione. Scoprirai che il nemico non può escogitare uno schema per superare il Dio che ti ha creato. Non può mandare una tempesta così potente da far crollare le tue mura. Potrai essere messo a dura prova, ma non sarai schiacciato. Paolo stava dicendo che siamo stati progettati per le difficoltà. Dio ha tenuto conto di tutto il peso, di tutti i problemi e di tutte le rotture, e ti ha dato la forza, il coraggio e la forza d’animo per resistere“. 02 novembre 2021, Generale Flynn.
Qui il messaggio originale e la fonte: 👇
A message for today: We are Designed to Withstand”
“The apostle Paul went through all kinds of unfair situations. He was beaten with rods, falsely accused of crimes, lied about by others, put in prison for years, and shipwrecked. He could have been overwhelmed and crushed under the pressure. Yet he is the one who wrote, “Thanks be to God who always causes us to triumph.” He understood that God doesn’t let you face what you can’t handle. If you stay in faith as Paul did, you’ll discover you’ve been designed to withstand the pressure. You’ll find that the enemy can’t come up with a scheme to outwit the God who created you. He can’t send a storm that’s so powerful that your walls get blown down. You may be hard pressed, but you will not be crushed. Paul was saying we’ve been designed for the difficulty. God has taken into account all the weight, all the trouble, and all the bad breaks, and He’s given you the strength, the courage, and the fortitude to withstand.” Gen. Flynn
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Un Governo dei cittadini, alla richiesta dell’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes di estendere il cosiddetto canone anche a telefonini, tablet e pc, lo avrebbe mandato a casa per non saper bene amministrare i milioni di euro che gli arrivano sia della imposta/canone RAI sia dalla pubblicità.
Non solo, ma, a mio parere, è da mandare a casa, soprattutto, perché non si è accorto che la pubblicità televisiva della RAI coincide con quella della Mediaset, costringendo così noi cittadini a non poter scansare il tartassamento pubblicitario, particolarmente odioso quando si avvale di animali e bambini.
Ma cosa ci stanno a fare i parlamentari del Movimento 5 Stelle che abbiamo votato per cambiare il sistema?
Parlo dei parlamentari del Favvanc…. ma che non riescono a uscire da un Governo che ogni giorno lo mette nel c… agli italiani, rendendoli più poveri e trascinando la nazione nella disoccupazione visto che prosegue il far entrare le merci basate sul DUMPING (Esportazione di merci a prezzi molto più bassi di quelli praticati sul mercato interno o su un altro mercato, oppure addirittura sotto costo, da parte di trust già padroni del mercato interno, generalmente condotta con l’appoggio dello Stato, allo scopo d’impadronirsi dei mercati esteri. Un Dumping sociale che consente il mancato rispetto delle leggi in materia di sicurezza, diritti del lavoratore e tutela ambientale, che consente a un’impresa di ridurre i costi di produzione e quindi di vendere le proprie merci a prezzi molto più bassi di quelli di mercato.) che ha fatto chiudere i nostri artigiani, le piccole e grandi industrie che erano la vera forza economica di una nazione. Non solo, ma con l’arrivo di dette merci arrivano i relativi imballaggi (enormi rispetto alla merce) e che dobbiamo smaltire noi, pagando milioni di euro e/o subendo i relativi inquinamenti perché dispersi nell’ambiente.
Con l’occasione vi invito a intervenire quando qualcuno parla di rispetto dei diritti umani, domandandogli perché non interviene pubblicamente e ripetutamente per sollecitare gli italiani ad acquistare merci prodotte in Italia, evitando di acquistare le merci a prezzi da Dumping e che non sono prodotte con le sicurezze previste per le merci prodotte in Europa. Solo in questo modo si tutelano gli italiani, l’economia nazionale e si difende chi in dette nazioni viene utilizzato come schiavo e/o con paghe da fame.
Apri www.insiemeinazione.com per scoprire cosa fare per partecipare a migliorare la nostra qualità della vita. (Pier Luigi Ciolli)
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Questo il comunicato dell’ADUC(Associazione Diritti Utenti e Consumatori) del 31 ottobre 2021:
L’amministratore delegato della Rai ha bussato cassa e vorrebbe estendere il cosiddetto canone anche a telefonini, tablet e pc (1). In diversi gli hanno fatto notare che “non va bene”. Ma Carlo Fuortes insiste. Occasione perché l’unico partito non al governo, Fratelli d’Italia, si è erto a difensore dello status quo di contribuenti e utenti tlc (2).
Nulla di cui stupirsi.
Informazione e intrattenimento di Stato (governo e opposizione) funzionano così.
Sembra che l’imposta/canone sia tra le più odiate dai contribuenti, immaginiamo, trasversalmente rispetto ai partiti che poi vengono mandati in Parlamento… ma questo non intacca il compatto partito unico padrone della Rai. Siamo quindi in uno dei casi in cui chi rappresenta gli elettori nelle istituzioni fa cose diverse da ciò che pensano e desiderano i propri elettori. Nulla di cui stupirsi. Riforme all’orizzonte a parte le richieste di soldi di Fuortes e – sempre il nostro – che dice di amministrare la tv di Stato senza farsi condizionare dai partiti… lui che è dov’è per decisione dei partiti? (4) Nulla.
Dobbiamo rassegnarci e, come fanno tante associazioni e simili, dimenticarci del problema in cambio di qualche boccone della torta? Anche perché in passato, visto che il Parlamento era sempre insensibile in materia e i cittadini avevano tentato dei referendum, questi ultimi non hanno dato effetto? (5).
No, non ci rassegniamo e rilanciamo per tre motivi:
– i danni dell’informazione e intrattenimento di Stato sono sempre peggiori in una società dove la mediaticità è dominante per consapevolezza, consenso e salute mentale di ognuno;
– i danni del trust/monopolio inquinano mercato mediatico e pubblicitario (unica fonte di introiti per i concorrenti Rai);
il Parlamento continua ad essere insensibile (o lo è col metodo FdI…) alle istanze dei cittadini e quindi è tempo di aiutarlo ad essere più attento e disponibile. Così come in questi ultimi e prossimi mesi è e sarà aiutato coi referendum giustizia giusta, cannabis, eutanasia e caccia. Referendum che nel metodo – la rivoluzione della raccolta firme con lo spid – sono diventati più accessibili, funzionali e consoni per l’aiuto degli elettori al processo legislativo.
Occorre quindi mettersi a studiare come, facendo tesoro del passato (5), dare il nostro contributo ad una informazione e un fisco non da sudditi.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ NOTE
1 – oltre a stornare dai “fondi canone” quelli che oggi finiscono al “Fondo per il pluralismo” (soldi dati a pioggia ad alcuni media):
* Lega di Bossi/Salvini e quelle di Antonio Di Pietro;
* Alcuni giornalisti Rai che, per i loro problemi occupazionali, invitavano a non pagare il canone…
Tutte campagne di invito a non pagare, abbandonando a se stessi quelli che vi aderivano e che hanno dovuto poi far fronte da soli ad un Fisco ben legittimato nelle proprie pretese (penali di ritardato pagamento incluse).
5 – Un referendum (abolizione canone) non passò il giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale perché fu tacciato di essere contrario alla legge (che non consente referendum in materia tributaria), un altro vide il consenso degli elettori ma era “solo” un consiglio per la privatizzazione della Rai.
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5 – Un referendum (abolizione canone) non passò il giudizio di ammissibilità della Corte Costituzionale perché fu tacciato di essere contrario alla legge (che non consente referendum in materia tributaria), un altro vide il consenso degli elettori ma era “solo” un consiglio per la privatizzazione della Rai.
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Prima di tutto… Giù tanto di capello! A tutti quelli che sono riusciti a trasformare il Coronavirus in una crisi sanitaria mondiale, in una pandemia globale. Ringraziamo i media allarmisti, i politici dittatoriali, gli scienziati corrotti e dogmatici. Con questo articolo, vogliamo esprimervi tutta la nostra gratitudine
Gratitudine che ha le medesime radici dalla parola “grazia”, intesa come dono. Si, siamo stati toccati dalla grazia, … grazie a voi. Questa crisi è una rivelazione, uno svelamento, un’apocalisse. E dopo l’apocalisse viene un altro mondo. Non torneremo mai più al mondo di prima, Malgrado tutti coloro che ci si attaccano ancora. Ormai già da molti anni percepivamo che qualcosa andava storto in questo mondo. Presi dalla vita di ogni giorno, con questo sentimento confuso di qualcosa che non andava, Vagavamo senza comprendere, attaccandoci a questo mondo stantio per evitare il dolore di staccarsene. Per fortuna il virus e la sua narrativa burlesca, invadendo tutta la superficie del pianeta, ci ha travolti e strappato via i nostri paraocchi, permettendoci di contemplare il disastro. Prima di tutto abbiamo tentato di capire, e, posso dirvelo: non abbiamo mai lavorato così tanto. Siamo tutti volontari! Abbiamo spulciato gli articoli di scienza, tutte le informazioni, leggi, decreti e ordinanze. Abbiamo letto tutte le informazioni, quelle dei media mainstream, cosi come quelle dei complottisti. Abbiamo imparato a padroneggiare internet, le piattaforme dei social, i media, la grafica, la comunicazione non violenta. Abbiamo scritto, filmato, pubblicato, coordinato, disegnato, cantato, danzato, creato opere d’arte. Ci alziamo all’alba, e andiamo al letto quando ci si chiudono gli occhi.Volevate impoverirci… ci avete arricchiti così tanto. Le nostre conoscenze sono più vaste. Abbiamo scoperto nuovi talenti. Abbiamo superato i nostri limiti. Più che mai ci siamo riempiti di speranza, di coraggio e di allegria. Volevate la nostra morte, ma noi ci sentiamo più vivi e raggianti che mai. Volevate farci disperare? non abbiamo più bisogno di speranza per darci da fare. Grazie a voi abbiamo potuto identificare ciò che non vogliamo. Non vogliamo vivere mascherati, Non vogliamo vivere diffidando gli uni dagli altri, Non vogliamo vivere nel senso di colpa di ipoteticamente “dare la morte” ai nostri carI trasmettendogli un virus, Non vogliamo vivere con l’obbligo di vaccinarci ogni mese per tutti i virus che esistono o che verranno, Non vogliamo il passaporto sanitario, il riconoscimento facciale, Non vogliamo vivere schedati, Non vogliamo essere incarcerati nelle nostre case Volevate separarci? Ci avete riuniti! Volevate farci paura? Siamo usciti dalla caverna. Giocate da soli con le nostre ombre. Volevate rimbambirci davanti alle nostre televisioni, le abbiamo spente e domani butteremo dalla finestra tutti i vostri beni di consumo dall’obsolescenza programmata. Volevate imporci il passaporto sanitario, sorvegliarci, seguirci con il riconoscimento facciale? Abbiamo fame di libertà. Volevate venderci medicinali costosi dalla dubbia efficienza e scarsa sicurezza, Noi esaminiamo altre vie per la nostra salute. Volevate imporci la vostra visione del mondo mercantilistica, basata sul debito perenne, con l’obiettivo dell’esproprio totale fino addirittura a quello della nostra medesima vita? Stiamo posando le prime pietre per un nuovo mondo basato sulla gratitudine, la gioia ed il sostegno al prossimo. Allora… un immenso Grazie a voi Per tutti questi benefici.
Carol e Louis Fouché
Questa è la lettera in videomessaggio👇👇👇👇👇
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LA VERITÀ FA MALE! MA LA RAI DOVRÀ FARSENE UNA RAGIONE DINANZI ALLE DICHIARAZIONI DI ALCUNI OSPITI CHE, IN DIRETTA TELEVISIVA, CONFERMANO CIÒ CHE I MEDICI DI COSCIENZA HANNO SEMPRE DETTO, RIGUARDO AL SIERO SPERIMENTALE…”DOPO LA VACCINAZIONE CI SI PUÒ AMMALARE E ESSERE CONTAGIOSI”. TUTTO STA VENENDO SEMPRE PIÙ VELOCEMENTE A GALLA!!! FREEDOM💫
Sono positivo al Covid-19, in verità non sto benissimo. L’ho scoperto stamattina, devo stare molto, molto attento e devo stare in quarantena con mia figlia”. Ha esordito così Ed Sheeran aprendo il collegamento in diretta con Fabio Fazio nella puntata di Che Tempo Che Fa di ieri domenica 24 ottobre. La notizia della sua positività è arrivata proprio in un momento in cui il Regno Unito sta affrontando un aumento di casi che potrebbero portare a nuove strette nel Paese.
Il cantantautore britannico ha quindi spiegato che “sono anche vaccinato, sono imbarazzato e sto malissimo”. Per questo, anche se non dovrei vergognarmi perché succede a migliaia di persone ogni giorno, voglio dire che è una cosa a cui dobbiamo stare davvero attenti. Mia moglie non c’era e non è positiva, lei starà altrove, non vogliamo che stia male anche lei, le ho detto di farsi dei bei bagni, tornerà tra 10 giorni. Siamo positivi io e la bambina, staremo 10 giorni insieme da soli, è una cosa meravigliosa, non l’ho mai vista così a lungo, stavo due giorni e poi andavo via. Mia figlia e io stiamo bene insieme, il frigorifero è pieno e non facciamo altro che mangiare“, ha quindi scherzato Ed Sheeran.
Ed Sheeran si è scusato con il pubblico di Rai 3
“Mi dispiace non essere lì con voi, c’era già la macchina pronta (il cantante avrebbe dovuto essere presente nello studio di Che Tempo Che Fa, ndr), ho fatto il test, il tampone e me ne sono accorto stamane. Spero di tornare a Natale e ogni giorno faccio una lezione di italiano. Adoro l’Italia e ho una casa qui, siamo entusiasti dell’Italia, è un luogo meraviglioso e con la famiglia cerchiamo di venirci il più possibile”, ha concluso.
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Le polemiche su Covid e vaccini investono anche Ballando con le stelle. “Colpa” di Mietta, cantante e concorrente del talent vip di Rai1 costretta a collegarsi da casa per la seconda puntata perché risultata positiva al Covid. Il suo partner e insegnante di danza, Maykel Fonts, almeno per ora è invece positivo dopo tre tamponi, due rapidi e uno molecolare. Vista la situazione, Mietta e Fonts non sono ancora stati eliminati ma semplicemente “congelati”, in attesa del decorso sanitario. Il problema nasce però dalla domanda un po’ indiscreta di Selvaggia Lucarelli: “Mi auguro che tutti i concorrenti e i ballerini siano vaccinati”, ha sottolineato rivolgendosi a Mietta. Il silenzio imbarazzato della cantante, che ha preferito non rispondere, ha scatenato l’opinionista e giurata: “Questo mi preoccupa”. Secca la replica di Mietta: “Ma perché dobbiamo parlare di questo?”. Una risposta stizzita che dà il là alla intemerata di Selvaggia contro i no vax: “Mi auguro che tutti i concorrenti e i ballerini siano vaccinati. Questo è un programma diverso dagli altri, in cui ci si tocca, si suda, si sta tutti insieme. L’anno scorso non c’era il vaccino ma quest’anno sì. Chi non è vaccinato può mettere a rischio la salute di tutti noi. Mi auguro che questo programma si faccia con grande senso di responsabilità”.
A SEGUIRE IL VIDEO👇👇👇👇👇CLICCATE PER VEDERE E ASCOLTARE LE PAROLE DI UNA VIPERA RAGGELANTE 👇👇👇👇👇
IMMEDIATA LA RISPOSTA DEL CODACONS CONTRO “BALLANDO CON LE STELLE”. IERI INACCETTABILE INQUISIZIONE IN DIRETTA TV SUlLLA VACCINAZIONE DI MIETTA E IL SUO BALLERINO. QUESTO IL COMUNICATO INVIATO ALLA RAI
“Una gravissima violazione del diritto alla privacy avvenuta ieri nel corso della puntata di “Ballando con le stelle” che ha scatenato una caccia alle streghe su web e social network a danno di una concorrente del programma (Mietta), e che porta oggi il Codacons a chiedere interventi urgenti ai vertici Rai. Dobbiamo stigmatizzare il comportamento aggressivo di chi, SELVAGGIA LUCARELLI in diretta tv, ha lanciato una “inquisizione” per sapere se concorrenti e ballerini della trasmissione si fossero sottoposti al vaccino – spiega il Codacons – La normativa vigente in Italia tutela il diritto alla privacy, con particolare riferimento alla riservatezza dei dati sanitari dei cittadini, e chiedere in diretta televisiva, davanti a milioni di spettatori, dettagli circa aspetti riservati legati alla salute e alle scelte private di una concorrente, appare un gesto molto grave e sanzionabile nelle sedi opportune. Senza contare – ricorda il Codacons – che in Italia nessuna legge impone la vaccinazione anti-Covid obbligatoria, e nessun cittadino può essere discriminato sulla base delle scelte in tema di vaccini. Le affermazioni di Selvaggia Lucarelli nel corso della puntata di ieri di “Ballando con le stelle” hanno avviato una pericolosissima caccia alle streghe su web e social network, con migliaia di insulti e minacce ai danni della cantante Mietta che, giustamente, ha ritenuto di non fornire risposta a domande che violavano in diretta tv la sua privacy. Ci appelliamo a Milly Carlucci, a cui riconosciamo indiscussa serietà e professionalità, e ai vertici della Rai affinché intervengano su quanto accaduto ieri, riportando equilibrio nella trasmissione ed evitando discriminazioni legate alle scelte personali dei concorrenti di “Ballando con le stelle” e intollerabili cacce alle streghe che generano un pericoloso clima di odio e di violenza”
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Una visione strategica in anticipo di oltre tre decenni sull’odierno programma europeo.
Quando nel 1988 Raul Gardini, dopo l’acquisizione di Montedison, presentò ai suoi azionisti e alla comunità finanziaria il suo progetto di riorganizzazione del gruppo Ferruzzi, incentrato su cinque grandi sfide per una migliore qualità della vita, l’imprenditore ravennate viaggiava su un orizzonte strategico che, di fatto, era in anticipo di più di tre decenni sull’odierno Green Deal europeo. Infatti, in quel progetto industriale che Gardini aveva costruito con lungimiranza e determinazione, nella sua visione le cinque sfide chiave del mondo, dell’Europa e dell’Italia erano e dovevano essere: l’alimentazione, l’ambiente, la salute e la previdenza, l’energia, i nuovi materiali. Sfide attualissime.
Il gruppo Ferruzzi-Montedison di fine anni ’80, che tra le imprese italiane era secondo per fatturato solo alla Fiat, ma in realtà pesava persino più di essa in campo internazionale per le quote di mercato, schierava una formidabile squadra di società leader mondiali e europee nei loro rispettivi campi, tra cui: un colosso come Eridania-Béghin Say (nell’alimentare); laNovamont (che stava allora nascendo e che stava progettando proprio su spinta di Gardini le prime plastiche biodegradabili, di cui poi è diventata leader), l’Erbamont (all’avanguardia nei farmaci antitumorali), la Fondiaria (nelleassicurazioni), la Selm, poi diventata l’odierna Edison (nell’energia),laHimont (nel polipropilene), la Ausimont (nella chimica delle specialità), a cui si aggiungeva la Tecnimont, che costruiva impianti industriali in tutti i continenti(era stata tra le prime società di impiantistica del mondo ad operare nell’Urss già negli anni ’30) e che è tuttora una protagonista del settore.
L’Italia, con Ferruzzi-Montedison, si era trovata a possedere quasi senza accorgersene un gruppo industriale unico al mondo, che già era forte così com’era nei suoi singoli settori di attività che Gardini aveva a poco a poco assemblato, ma che, proprio grazie alle sinergie tra agro-industria e chimica, poteva diventare ancor più importante e proiettare il nostro Paese verso orizzonti di innovazione e di crescita di grande potenzialità. È interessante rivedere oggi un filmato aziendale di inizi anni ’90 che illustra le attività del gruppo Ferruzzi-Montedison inquadrate nel nuovo piano strategico disegnato da Gardini. 👇👇👇👇👇
Purtroppo, però, l’Italia a livello politico, finanziario e delle grandi lobby – invece di appoggiare Gardini fece di tutto per ostacolarlo e perse come nazione la grande opportunità di diventare la Silicon Valley mondiale della bio-economia, di cui Gardini stesso, per citare il titolo di un recente libro, è stato il vero e proprio inventore e pioniere (Mario Bonaccorso, L’uomo che inventò la bioeconomia, Edizioni Ambiente, ottobre 2020).
Con l’acquisizione di Montedison (ma precedentemente c’erano già state quelle di Eridania, Béghin Say, CPC Europe, Central Soya, Provimi, Lesieur, Koipe, Carapelli e tante altre), il Gruppo Ferruzzi aveva completato nel 1988 un grande ciclo di crescita che lo aveva fatto diventare, in meno di dieci anni, uno dei più importanti gruppi industriali mondiali, con un fatturato aggregato di circa 35.000 miliardi di lire, oltre 100.000 addetti e 500 impianti in tutto il mondo. La Ferruzzi-Montedison, di fatto, era l’unica vera grande multinazionale italiana e Gardini era stato il solo nostro imprenditore di quel periodo a inanellare con successo una acquisizione internazionale dopo l’altra. L’unica acquisizione che non gli era riuscita era stata nel 1986 quella di British Sugar. Infatti, Gardini, che pure era stato accolto con entusiasmo dalla City e dai bieticoltori inglesi e nonostante che avesse già scalato di fatto la società britannica, fu costretto a rivenderne le azioni (incassando peraltro una lauta plusvalenza) a causa di un parere negativo sull’operazione della British Monopolies and Merger Commission, che in realtà tutelava sfacciatamente la lobby dello zucchero di canna della Tate&Lyle.
Se negli anni ’50, ’60 e ’70 Serafino Ferruzzi aveva creato praticamente dal nulla la Ferruzzi, facendola diventare un gigante mondiale del trading dei cereali, in grado di competere alla pari con le grandi “sorelle del grano” americane (come Cargill, Continental Grain, ADM, ecc.), negli anni ’80 Gardini con Ferruzzi-Montedison aveva trasformato il gruppo ereditato dal suocero in una realtà industriale formidabile. Infatti la Ferruzzi-Montedison deteneva quote di mercato rimarchevoli in numerosi settori, dallo zucchero ai farmaci, dall’amido di mais alle plastiche, dagli olii ai derivati del fluoro, fino ai materiali avanzati con cui fu costruito nei cantieri Tencara di Montedison il “Moro di Venezia”, la barca italiana che rivoluzionò la vela in campo mondiale, vincendo con lo skipper Paul Cayard la Louis Vuitton Cup a San Diego nel 1992 e partecipando alla finale dell’America’s Cup qualche mese dopo contro il “defender” America Cube. Un evento sportivo storico che fece conoscere Gardini anche agli italiani che non si interessavano di industria e che procurò alla Montedison un ritorno di immagine in campo internazionale senza precedenti.
Raul Gardini era amato dagli agricoltori in Europa e in Italia, parlava la loro lingua, conosceva i loro problemi e i loro bisogni, intratteneva personalmente i rapporti del Gruppo Ferruzzi con i leader di tutte le associazioni agricole europee, a cominciare dalla relazione con George Garinois, presidente della potentissima associazione francese dei bieticoltori e suo grande amico. Erano entrambi uomini appassionati di agricoltura e delle vicende dell’Europa, che ragionavano già in termini di monete “verdi” nel loro lavoro quotidiano e che quindi immaginavano e desideravano in modo quasi naturale e con largo anticipo, rispetto ai tempi, la nascita di una moneta unica europea.
Gardini ebbe l’intuizione di favorire lo sviluppo della coltivazione della soia in Italia: un successo enorme che portò il nostro Paese a diventare il primo produttore europeo di questo seme oleoso e a raggiungere in pochi anni i 250 mila ettari coltivati con una produzione di 750 mila tonnellate, fatto che rivoluzionò la rotazione agraria in Italia e permise un minore impiego di fertilizzanti, grazie alla capacità della soia di “fissare” l’azoto nei terreni. Anche per questa ragione Gardini ricevette il 7 aprile 1987 la laurea honoris causa in agricoltura dall’Università di Bologna, dove tenne un intervento in cui illustrò la sua visione del futuro e cioè che “il nuovo modo di fare agricoltura, oltre che intrinsecamente più ecologico, sarà in grado di fornire all’industria, nelle quantità necessarie, materie prime rinnovabili e più pulite: infatti, polimeri, farmaci, plastificanti, adesivi, lubrificanti, fibre, detergenti – per non citare che alcuni prodotti – potranno essere ottenuti partendo da materie prime agricole”.
Ma Gardini non era amato alle associazioni agricole italiane, invece, per il suo progetto di trasformazione delle eccedenze agricole europee in etanolo da miscelare con la benzina, a cui era invece favorevole il Commissario europeo all’agricoltura Frans Andriessen. E Gardini su questo fronte era avversato anche dai petrolieri. La lobby petrolifera europea alla fine riuscì a bloccare il progetto etanolo. Ma Gardini non si arrese e continuò a spingere il Gruppo Ferruzzi-Montedison nella direzione di uno sviluppo sostenibile e all’impiego delle materie prime agricole a fini industriali.
Gardini conosceva Gorbacev e aveva siglato con il governo sovietico un contratto che affidava al gruppo Ferruzzi la conduzione di un progetto agricolo sperimentale ed innovativo di dimensioni gigantesche in Ucraina su 500 mila ettari di territorio intorno a Stavropol. Gli interlocutori politici abituali di Gardini erano i presidenti degli Stati Uniti e della Commissione europea, il commissario europeo dell’agricoltura e, quasi unico tra gli italiani, il ministro Filippo Maria Pandolfi, personalità che in quegli anni difendeva con competenza gli interessi della nostra agricoltura a Bruxelles e che Gardini stimava.
Ma, dall’altro lato, Gardini era anche un uomo generoso e ambizioso, che amava tantissimo l’Italia. Così egli pensò che oltre ad essere diventato un imprenditore affermato in campo internazionale ed europeo forse avrebbe potuto fare qualcosa di utile anche per la chimica più debole del suo Paese. I vertici dello Stato italiano, tra l’altro, lo invogliarono a creare l’Enimont promettendogli anche dei consistenti sgravi fiscali per favorire la fusione societaria e lo rassicurarono sul fatto che Enimont sarebbe stato un gruppo gestito con mentalità privata e senza intromissioni politiche. Perciò Gardini alla fine accettò e, senza saperlo, quello fu il vero inizio del suo calvario.
Infatti, nei mesi immediatamente successivi alla fusione apparve subito evidente che la politica e i partiti, nonostante le promesse fatte a Gardini, non intendevano mollare per nulla la presa sulla chimica di base, sulle sue rendite locali, sulla scelta dei manager della società, sulla gestione degli appalti degli impianti, ecc., intromettendosi di continuo negli affari interni di Enimont. E, per di più, gli sgravi fiscali promessi ai Ferruzzi dai massimi vertici dello Stato italiano non decollavano, con continui rinvii politici dal carattere ricattatorio nei confronti di Gardini e ripetuti stop and go del Parlamento sulla materia. L’Enimont era letteralmente impantanata e in quelle condizioni costituiva una emorragia che sul piano finanziario rischiava di dissanguare giorno dopo giorno perfino un azionista solido come il gruppo Ferruzzi-Montedison.
Gardini si sentì tradito dalle istituzioni del suo Paese. Da uomo d’azione e di mercato quale era cercò di scalare l’Enimont e inizio così una guerra all’ultimo sangue con lo Stato italiano, fatta anche a colpi di pagine pubblicitarie sui giornali in cui il Gruppo Ferruzzi-Montedison rivendicava il suo ruolo di produttore di chimica e non di “poltrone”.
Il paradosso di queste dolorose vicende è che le famiglie Ferruzzi e Gardini, che avevano sempre condotto i loro affari internazionali alla luce del sole a Ravenna, Parigi, Bruxelles, Washington e Chicago ed erano così poco avvezze ad avere a che fare con la politica italiana, alla fine furono coinvolte in quella che è stata definita la “madre di tutte le tangenti” ma che per certi aspetti è stata anche la tangente più atipica, in quanto, stando alle cronache giudiziarie, fu pagata non per “fare affari” con il beneplacito della politica (come allora era pratica diffusa nel nostro Paese) bensì per non avere più nulla a che fare con la politica stessa, cioè per permettere al gruppo Ferruzzi di uscire da Enimont e di divincolarsi da quell’abbraccio mortale ritrovando la sua piena libertà d’azione. Il sentire comune non si è mai interrogato su questa interpretazione di quegli eventi. Ma la storia prima o poi dovra’ farlo.
Gardini fu imprenditore e personaggio dell’industria mondiale con una visione europea e innovativa sui temi dello sviluppo, dell’ambiente e delle nuove tecnologie, come dimostrano queste parole di Gardini, pronunciate l’8 settembre 1988, e poi trascritte in una relazione che egli volle titolare: Una nuova strategia industriale per la qualità della vita”.
“L’umanità si sta avvicinando all’appuntamento del Duemila: un evento non solo simbolico, ma ricco di concrete implicazioni che coinvolgono molte variabili della crescita economica e sociale. In particolare, cinque grandi aree di sviluppo saranno piu’ interessate dal generale processo di recupero della qualità della vita in atto nei paesi industrializzati e non solo: Tali aree sono:
Alimentazione: in quest’area due obiettivi appaiono fondamentali: il raggiungimento della autosufficienza alimentare da parte dei paesi in via di sviluppo; l’affermazione dell’alimentazione come scienza, ovvero il raggiungimento di una dieta più equilibrata e più adatta al regime di vita dell’uomo contemporaneo, nei paesi più avanzati;
Ambiente: la crescita economica di questi anni, in molti casi disordinata, ha determinato un aumento del benessere, ma anche gravi problemi ambientali. I paesi più industrializzati sono chiamati pertanto ad effettuare gli opportuni investimenti per favorire un maggiore equilibrio tra le esigenze dello sviluppo economico e l’obiettivo della salvaguardia dell’ecosistema. I paesi in via di sviluppo, dal canto loro, non devono ripetere gli errori compiuti dai paesi ricchi ma saper gestire saggiamente le loro risorse naturali;
Salute e previdenza: le malattie e le aggressioni alla salute dell’uomo sono oggi diverse rispetto a quelle degli inizi del ’900. I ritmi della vita moderna, l’inquinamento, l’aggravarsi dei problemi sociali e familiari sono tra le cause che hanno portato i tumori, le disfunzioni del sistema cardiocircolatorio e del sistema nervoso ad essere tra i pericoli più diffusi per la nostra salute. La ricerca deve impegnarsi nell’individuare nuove cure e nuovi farmaci contro tali patologie. L’età media della popolazione si è d’altra parte innalzata; gli anziani sono sempre più numerosi; diverse e maggiori sono le esigenze della terza età, anche di natura previdenziale e di servizio. Nello stesso tempo, la prevenzione ed il consolidamento della medicina di base rappresentano fattori essenziali per la crescita dei paesi più poveri;
Energia: la sicurezza degli approvvigionamenti ed il rispetto ambientale sono i due fattori chiave che qualificheranno le scelte energetiche dei prossimi anni; l’energia è un fattore di produzione irrinunciabile, la cui qualità, però, può e deve anch’essa migliorare;
Nuovi materiali: i prossimi anni segneranno la svolta di un processo di sviluppo economico che nel corso del XX secolo ha visto i prodotti di base tradizionali costituire le materie prime per eccellenza. Ma i beni, le macchine e gli accessori di largo consumo dovranno essere sempre più leggeri, meno voluminosi, a più elevate prestazioni e più sofisticati. L’era delle materie plastiche e dei nuovi materiali e dunque già cominciata”.
Sulla scia del clamore della conquista di Montedison, della sfida storica lanciata dal “Moro di Venezia” alla Coppa America e delle idee innovative dell’imprenditore ravennate sull’ambiente, sulle plastiche biodegradabili e sui nuovi materiali, la Sorbona invitò Gardini a tenere una lezione nel quadro del ciclo La Cité de la Réussite il 20 ottobre 1990, presenti come ospite d’onore anche Rita Levi Montalcini, che Gardini aveva voluto nel consiglio di amministrazione di Montedison. A sua volta la Harvard Business School, dedicò un case study all’innovativo piano industriale del Gruppo Ferruzzi-Montedison incentrato sulle cinque sfide per una migliore qualità della vita.
Si trattò di due grandi riconoscimenti per Gardini e per l’Italia stessa: due dei tanti momenti importanti di una storia, quella di Raul Gardini e del gruppo Ferruzzi-Montedison, che, in quanto parte della nostra Storia, deve essere conosciuta.
Gardini, coinvolto nello scandalo Enimont e messo sotto indagine dal Pool Mani Pulite di Milano, nel filone Tangentopoli, si uccise il 23 luglio 1993 all’età’ di 60 anni.
_______________________ [Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]
Ed ancora…se in una trasmissione televisiva come la sua, ad un onorevole, si fa per dire, le si permette di chiamare “parassiti” i cittadini che gli pagano lo stipendio e che non intendono vaccinarsi o presentarsi con un green pass al lavoro, allora le comunico che lei ha fallito nel suo lavoro e che la signora Ronzulli, non può più parlare a nome del popolo italiano.
Detto questo… è inutile che sfottete il dottore D’Urso, perché sapete bene che nessuno pubblicherà le evidenze scientifiche rilevate dopo aver curato migliaia di pazienti.
Lo capisco che non si deve far sapere che esistono le cure perché altrimenti che senso avrebbe vaccinare il popolo?
Un giornalista, che vuole scoprire la verità, avrebbe chiesto immediatamente di conoscere la casistica e un incontro/confronto con la politica per chiedere come mai si continua a negare che le cure esistono e salvano vite.
Forse i veri negazionisti siete voi?
Chissà se mi risponderà…
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