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‘SOCIETÀ’ Category

FONTE: padovaoggi

Vaccinate per il loro paese d’origine, ma non per il nostro: è quanto succede a migliaia di badanti, soprattutto est europee, immunizzate con lo Sputnik, il vaccino russo che non è riconosciuto da nessuna agenzia del farmaco.

«Dal 15 ottobre queste assistenti famigliari si troveranno in una situazione difficile: non possono avere il Green Pass, quindi non possono lavorare a meno di fare continuamente tamponi, ma a spese di chi? Sarà il caos: in Veneto parliamo di migliaia di lavoratrici, e quindi di migliaia di non autosufficienti, soprattutto anziani, che rischiano di rimanere senza aiuto», lanciano l’allarme Elena Di Gregorio, Tina Cupani e Debora Rocco, segretarie generali dei sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil del Veneto.

Il ruolo della Regione

A livello nazionale mancano ancora delle indicazioni certe su come gestire la situazione dei lavoratori vaccinati con lo Sputnik: si parla di Green Pass temporaneo o della somministrazione di un’altra dose eterologa con Pfizer o Moderna, ma il tempo ormai è agli sgoccioli.

«Chiediamo alla Regione di farsi portavoce del problema e fare pressioni sul Ministero della Salute e su Aifa, affinché diano delle linee guida quanto prima», sollecitano le segretarie generali, che aggiungono: «A questo problema si aggiunge anche quello della diffidenza nei confronti dei vaccini in generale da parte di molte altre badanti, sempre est europee e non ancora vaccinate: anche per loro la data del 15 ottobre è una sorta di ultimatum. Nei loro confronti va fatta una campagna di informazione e sensibilizzazione. Non possiamo permetterci altre situazioni di rischio per i tanti anziani non autosufficienti».

Perché i numeri sono elevati, nonostante il lavoro domestico sia notoriamente caratterizzato da una grande irregolarità, che la pandemia ha fatto emergere solo in parte: uno studio della Bocconi pre Covid aveva calcolato che in Veneto ci sono 75mila assistenti famigliari (contrattualizzate e in nero), il 71% straniere e si può stimare che oltre 50mila provengono proprio da paesi dell’Europa dell’Est.
Anziani

Sul fronte delle vaccinazioni le segretarie di Spi, Fnp e Uilp esprimono preoccupazione per l’effettivo successo delle campagne della terza dose anti Covid per gli over 80, in corso, e dell’antinfluenzale che è alle porte. Preoccupazione che nasce dalle notizie che arrivano di poche prenotazioni fra i grandi anziani, e della frustrazione dei medici di base e dei farmacisti che non vedono ancora delineato in modo preciso il loro ruolo. «È necessario che la programmazione sia organica e coerente con le necessità dell’utenza», concludono Di Gregorio, Cupani e Rocco, «in questo contesto chiediamo ancora una volta alla Regione dare quanto prima agli operatori e ai cittadini la cornice di riferimento».  www.padovaoggi.it

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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di Marzia MC Chiocchi

tavolini all’aperto per bar e ristoranti sono autorizzati sino a marzo 2022, provvedimento che di allungherà automaticamente, per il conseguente arrivo della stagione primavera/estate. La Giunta di Cagliari guidata dal sindaco Paolo Truzzu ha fatto, dunque, marcia indietro dopo le polemiche dei giorni scorsi, quando agli esercenti era stato recapito l’ordine di sbaraccare il suolo pubblico occupato senza pagare. Il provvedimento, quindi, fa capire come i commercianti siano preoccupati dall’uso del green pass, non in possesso di tutti (grazie agli svegli e agli informati che non cedono ai ricatti), che farebbe crollare affari e guadagni.

Quando cerchiamo di far capire che il popolo può esercitare un enorme potere sulla vita politica e non solo, non ci sbagliamo e con più forza lo ribadiamo. Il Parlamento, e in questo caso il Sindaco, sono eletti grazie al voto dei cittadini tche scelgono i loro rappresentanti, che devono mantenere le promesse fatte, lavorando per il bene del popolo. Se non e’ così, gli elettori hanno dovere e diritto di opporsi nei termini di legge a loro consentiti, che non sempre si rendono conto o si ricordano di avere. Occorre vigilare senza remore su coloro che abbiamo eletto come nostri rappresentanti di governo a vari livelli, perché costantemente sottoposti a forme di corruzione appetibili, e di servilismo ai poteri forti, di fronte alle quali, raramente si tirano indietro! E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI FAR PROPRIO IL CONCETTO! E CAGLIARI SI E’OPPOSTA!

Paolo Truzzu sindaco di Cagliari

Tornando alla notizia, gli esercenti cagliaritani hanno così chiesto all’amministrazione comunale un ulteriore sforzo per compensare l’obbligo di limitare i posti al chiuso adeguandosi alle disposizioni anti-Covid. Resta tuttavia aperta la questione delle pedane, la cui rimozione sembra necessaria per motivi di sicurezza. Ma la soluzione pare sia stata trovata dagli esercenti stessi. La trattativa è aperta, anche per ottenere un abbattimento dei costi sostenuti dai titolari delle attività commerciali per organizzare gli spazi. Il sindaco sta lavorando a una soluzione che non scontenti nessuno, anche perché le tasse degli esercizi commerciali in attività rappresentano il maggiore introito per le casse dell’erario comunale, oltre che la ricchezza e il Pil di un territorio.
Il provvedimento e’ stato applicato in numerose città’.

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PIÙ FIDUCIA…IL VENTO STA CAMBIANDO

La Segreteria Nazionale del sindacato di Polizia Cosap, in un suo comunicato di oggi 7 ottobre, annuncia di aver nominato questa mattina il Vicequestore Nunzia Schilirò “Dirigente Nazionale per le Pari Opportunità”.

Il comunicato del sindacato precisa che

Al Dirigente Sindacale vanno attribuite tutte le prerogative previste dalla normativa vigente.

Schilirò Dirigente Nazionale, perchè

Come noto, la legge tutela i rappresentanti sindacali nell’espressione delle loro opinioni. Nel caso della Polizia, il dirigente sindacale non ha più bisogno di chiedere alcun permesso prima di esprimersi, di partecipare ad iniziative pubbliche o sui canali di informazione.

Nunzia Schilirò ha così commentato:

“Ringrazio il sindacato perché è questa una carica importante. Ora sono più tutelata, e posso tutelare tanti colleghi che si oppongono al green pass in difesa della Costituzione. Posso continuare ad esprimere liberamente le mie opinioni, ma dando più voce anche agli altri.”

Da Nunzia Alessandra Schilirò, Vice Questore di Roma • 6 ottobre 2021

Carissimi amici,

il vostro sostegno affettuoso è un dono che spero di meritare sempre! Vi confesso che, a volte, mi commuovo leggendo i vostri messaggi e, anche quando mi si chiudono gli occhi per la stanchezza, non riesco a smettere. Avete un tale carico di Amore che la vita non potrà che ricompensarvi per tutto questo. Mi chiedete da quale mondo arrivo…

Quando mi sento triste e abbattuta per tutto quello che sto vivendo, sogno di arrivare da quel mondo fantastico di cui parlo nel mio libro e questo pensiero mi solleva.

Vi ringrazio anche perché erano anni che non aprivo buste e mi perdevo a leggere lunghe lettere. Non mi aspettavo tanto! Spero con tutto il cuore che gli autori di quelle lettere, antichi come me, possano leggere questo mio post, che contiene messaggi anche per loro.

Vi ricordo che, ricevendo migliaia di messaggi al giorno, è solo grazie ai miei amici che riesco a selezionare quelli che richiedono una risposta e poi rispondo pubblicamente così.

La prima risposta che voglio dare è sì. Sì, mi arrivano tutto il vostro affetto e sostegno e di questo vi sarò eternamente grata! Mi domandate anche che cosa potete fare per me. Resistere, mantenere il cuore sereno, conservare la certezza che io sono e sarò sempre dalla vostra parte e che le mie parole su quel palco erano davvero sincere, come avete percepito. Fidatevi del vostro intuito. Le malelingue fanno solo la loro parte e cercano persone piccole per farsi grandi. Riflettete con la vostra testa. Se avessi avuto altri fini, li avrei già potuti realizzare e mi avreste visto in tutte le trasmissioni televisive, alle chiusure di alcune campagne elettorali e non avrei due procedimenti disciplinari, di cui uno per destituzione e altri in arrivo, tanto meno rischierei di essere accusata ingiustamente di istigazione a disobbedire alle leggi, ex 415 c.p. (che, tra l’altro, da ex avvocato mi domando come possa stare in piedi!)

Chi pensa che io sia falsa o calcolatrice o non so che altro, credo dovrebbe riascoltare molte volte il mio discorso… E mi fermo qui perché le offese, l’odio, i soprusi e le denigrazioni voglio che restino lontani anni luce da me.

Fate caso che chi esercita il male, alla fine, si ritrova sempre solo, perché non vuole e non sa cosa siano la gioia e la forza della condivisione. Chi, al contrario, agisce per il bene di tutti si allinea con le leggi universali e, dunque, nulla teme e tutto vince. Mi chiedete quando questo accadrà. Quando smetteremo di aspettare e inizieremo a credere, saremo sorpresi.

A chi mi ha offeso rispondo che, per vedere bellezza negli altri, devi possedere la stessa bellezza.

A chi tenta di spaventarmi ricordo che io sono seguita per quello che sono, non per i benefici che posso concedere o per il timore che posso incutere. Chi mi segue ritrova se stesso nelle mie parole, perché i nostri spiriti sono affini.

Infine, vi segnalo che grandi uomini, oltre Gandhi hanno espresso concetti simili. Penso a Bertolt Brecht, che scrisse “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere”. Ad Aldo Moro che disse “Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere  …Al singolo, o alla collettività, spetta la resistenza contro lo Stato, se esso avvalendosi della sua veste di sovranità, tenta di menomare i diritti sanciti dalla Costituzione e dalle leggi.” E a Sandro Pertini: “Dietro ogni articolo della carta costituzionale stanno centinaia di giovani morti nella resistenza. Quindi la Repubblica è una conquista nostra e dobbiamo difenderla, costi quel che costi”.

Infine, a chi mi dice che io avrei un dovere di imparzialità, consiglio di riascoltare a rallentatore le mie parole. Forse scoprirà che parlo di Costituzione, rispetto di diritti sanciti da fonti di diritto sovraordinate, nonché difesa e Amore del proprio Paese e dei propri concittadini. Tutti, nessuno escluso! Sogniamo un nuovo mondo perché, ricordiamocelo sempre, si realizza soltanto ciò che prima si sogna.

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Ma negli Stati Uniti si apre il dibattito sulla dipendenza da social soprattutto per i minorenni

Frances Haugen, l’ex manager 37enne di Facebook che ha gettato pesanti ombre sulle piattaforme gestite da Mark Zuckerberg con un dossier consegnato al “Wall Street Journal”, ha testimoniato davanti a una sottocommissione del Senato Usa. Le accuse si sono concentrate soprattutto sul rapporto che i più giovani hanno con i social: il 6% dei bambini sarebbe dipendente da Instagram tanto da esserne “danneggiati materialmente”.

“Instagram spinge verso l’anoressia” – Le ricerche di Facebook mostrano che oltre il 6% dei bambini ammettono di essere così dipendenti da Instagram che il social “danneggia materialmente” la loro salute e il loro rendimento scolastico: lo ha detto al Senato l’ex product manager di Fb Frances Haugen. A suo avviso la percentuale potrebbe essere più alta. Tra i danni citati dall’ex dipendente l’anoressia. Haugen ha detto di non credere che Facebook sospenderà “Instagram Kids”, la sua piattaforma per gli utenti adolescenti. “Sarei sinceramente sorpresa se non continuassero a lavorare su Instagram Kids, e sarei stupita se tra un anno non avremo di nuovo questa conversazione”, ha aggiunto.

Zuckerberg: “La ‘talpa’ ha dipinto una falsa immagine Facebook – Marck Zuckerberg ha preso le ferme difese di Facebook in una nota ai dipendenti, dopo le accuse della “talpa” Frances Haugen, che a suo avviso “non hanno alcun senso”. “Noi ci preoccupiamo profondamente – scrive – di questioni come la sicurezza, il benessere e la salute mentale. E’ difficile vedere una copertura che rappresenta in modo errato il nostro lavoro e le nostre motivazioni. Al livello più elementare penso che molti di voi non riconoscano la falsa immagine della società che è stata dipinta”.

“Un ragionamento illogico” – “L’argomentazione che deliberatamente spingiamo per il profitto contenuti che rendono le persone arrabbiate è profondamente illogica”, dice ancora Mark Zuckerberg. “Facciamo soldi con le inserzioni – spiega – e gli inserzionisti continuamente ci dicono che non vogliono che i loro annunci siano vicino a contenuti dannosi o furiosi. Non conosco alcuna azienda tech che vuole realizzare prodotti che rendono le persone arrabbiate o depresse. Morale, business e incentivi sui prodotti puntano tutti nella direzione opposta”.

FONTE: TGCOM24

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Siamo soliti obbedir tacendo e tacendo morir”

ma a tutto c’è un limite. Viviamo pur sempre in una democrazia’. Così, in un’ intervista ha parlato Antonio Nicolosi, Segretario Generale del Sindacato dei Carabinieri Unarma, commentando il decreto del Governo sul Green pass, obbligatorio dal 15 di ottobre.

Un ‘provvedimento discriminatorio’, lo definisce Nicolosi. ‘Abbiamo dunque inviato a Mario Draghi e alla Corte Europea dei diritti dell’uomo una lettera in cui chiediamo tamponi gratuiti per i militari dell’Arma visto che si parla di vaccinazione come ‘scelta personale’, e in quanto tale va rispettata e tutelata. E chiediamo inoltre una revoca del provvedimento o quantomeno un confronto. Noi siamo e resteremo fedeli alla Costituzione, ma quella sul Green pass è una legge inaccettabile e incostituzionale’, sottolinea.

Sindacato dei carabinieri: ‘I paradossi sono evidenti’

Un esempio? Al carabiniere non vaccinato è vietato mangiare in mensa con i vaccinati, però può dormire in caserma e condividere lo stesso bagno. E circa la possibilità di fare comunque il tampone, non è così semplice. Un altro esempio? Se faccio il servizio radiomobile per 48 ore nostop, non posso certo fermarmi per fare il tampone. E se la validità dello stesso è scaduta? Interrompo il lavoro sul territorio? Ecco, tutta questa poca chiarezza non garantisce certo la sicurezza sanitaria dei cittadini’.

Infine Nicolosi fa una riflessione sul prezzo dei tamponi: ‘i Parlamentari avranno accesso ai tamponi gratis. Bene, allora qualcuno dovrebbe spiegarmi perché uomini dello Stato che rischiano ogni giorno la vita debbano pagarsi il tampone di tasca propria, intaccando il loro già discutibile stipendio.

Abbiamo inoltre problemi di organico che se entra sotto pressione -chiarisce- non possiamo neanche garantire il servizio di vigilanza al vaccino. Continueremo a scrivere a tutti i livelli, alle istituzioni europee e al comando generale e sulla direttiva del ministero della Salute circa le mense, siamo pronti a sporgere denuncia all’autorità giudiziaria’ conclude. 
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AMICI: “NON CHIAMATEMI NO VAX. UN PARTITO? NON IN QUESTO MOMENTO. POTRÀ’ DIVENTARLO SE DOVESSE ESSERE NECESSARIO. NON LO SAPPIAMO”

Non chiamatemi no vax. E non chiamatelo partito, altrimenti denuncio per diffamazione”. Mette subito le cose in chiaro Mariano Amici, medico chirurgo di Ardea divenuto celebre per le sue posizioni contrarie al vaccino anti-Covid. E rifiuta l’etichetta di ‘antivaccinista’ tout court, quando gli chiedono del simbolo “Amici per l’Italia”, depositato il 14 settembre dal suo avvocato presso l’Euipo, l’ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale. Tutti gli indizi, a partire dalla forma (un cerchio bianco, con all’interno una mano verde e un’altra rossa che si stringono), fanno pensare ai primi vagiti di una nuova creatura politica, pensata per intercettare il dissenso verso le misure adottate dal governo per contrastare la diffusione del Covid. Non a caso, il simbolo risulta classificato anche per la categoria numero 45, quella relativa ai “servizi per la politica”.

La parola ‘politica’ però non la voglio usare”, si schermisce il medico, balzato agli onori delle cronache per aver proposto l’assegnazione del green pass ai non vaccinati in quanto meno pericolosi dei vaccinati, a suo dire. “Lo dice la Asl!”, ribadisce il chirurgo, che su Facebook conta oltre 43mila follower: “I soggetti vaccinati – dice – possono contagiarsi e contagiano di più di quelli non vaccinati”. Però sostiene di non essere no vax. “Assolutamente, sono 41 anni che faccio le vaccinazioni e tuttora le eseguo. Critico questo vaccino e il modo col quale viene somministrato”.

Ma torniamo al partito… “Non è un partito, almeno in questo momento. Potrà diventarlo se dovesse essere necessario. Non lo sappiamo”. E quindi di cosa si tratta? “Per ora – risponde Amici – si tratta solo di un’iniziativa per far fronte ai problemi della Nazione, che vanno affrontati indipendentemente dalle forze politiche e dalle ideologie”. Cioè? “Il popolo è chiamato, attraverso questo simbolo, a mettersi a disposizione per la soluzione dei problemi dell’Italia, indipendentemente dai partiti di appartenenza e dalle ideologie. Una volta capito il problema, va affrontato per quello che è, tentando di dargli una soluzione”. Ma quali sono questi problemi? “I problemi sono tanti, ogni materia ha problemi grossissimi. Dalla sanità, ai servizi, dal lavoro all’assistenza…”. A SEGUIRE POSTIAMO IL LINK DA CUI POTRETE SEGUIRE IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “AMICI PER L’ITALIA”👇👇👇👇👇

https://www.amiciperlitalia.com/2021/10/02/presentazione-amici-per-italia-2-ottobre-2021-a-lido-dei-pini-ardea/

Il medico di Ardea, che sul suo sito descrive se stesso come “un turbine inarrestabile di progetti”, annuncia che la sua battaglia contro il green pass non si ferma nel Belpaese ma proseguirà anche in Europa: “Sto preparando un ricorso da presentare alla Corte di giustizia Ue per stoppare questo provvedimento assurdo. Voglio contrastare tutti i provvedimenti illegittimi messi in campo dal governo. Un altro aspetto che trovo ingiusto è questo: nel momento in cui lo Stato impone tamponi ogni 48 ore, deve farli fare gratis, altrimenti si finisce per decurtare indebitamente lo stipendio del lavoratore”.

Nel simbolo della possibile, futura iniziativa politica di Amici compaiono due mani che si strigono: “La stretta di mano simboleggia l’amicizia: chiamiamo a raccolta gli amici di tutta Italia perché alla soluzione dei problemi si concorre in amicizia”. Ma non sfugge una sfumatura ‘ribelle’: la memoria, infatti, va a uno dei primi Dpcm adottati dal governo Conte nel 2020, all’inizio della pandemia, dove proprio le strette di mano (insieme agli abbracci) erano messe al bando in quanto possibili veicoli del contagio. (di Antonio Atte)

Il Garante Privacy avvia un’indagine sulle app “rubadati” e sul mercato dei dati

Microfoni degli smartphone sempre accesi a carpire informazioni rivendute poi a società per fare proposte commerciali.

Un fenomeno sempre più diffuso, che sembrerebbe causato anche dalle app che scarichiamo sui nostri cellullari. Molte app, infatti, tra le autorizzazioni di accesso che richiedono al momento del download, inseriscono anche l’utilizzazione del microfono. Una volta che si accetta, senza pensarci troppo e senza informarsi sull’uso che verrà fatto dei propri dati, il gioco è fatto.

Su questo illecito uso di dati che si sta facendo alle spalle di persone ignare, già all’attenzione dei suoi uffici, il Garante per la privacy ha avviato un’indagine dopo che un servizio televisivo e diversi utenti hanno segnalato come basterebbe pronunciare alcune parole sui loro gusti, progetti, viaggi o semplici desideri per vedersi arrivare sul cellulare la pubblicità di un’auto, di un’agenzia turistica, di un prodotto cosmetico.

L’Autorità ha avviato un’istruttoria, in collaborazione con il Nucleo speciale privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza, che prevede l’esame di una serie di app tra le più scaricate e la verifica che l’informativa resa agli utenti sia chiara e trasparente e che sia stato correttamente acquisito il loro consenso.

La nuova attività del Garante si affianca a quella già avviata sulla semplificazione delle informative, attraverso simboli ed immagini, affinché gli utenti e i consumatori siano messi in grado in maniera sintetica ed efficace di fare scelte libere e consapevoli.

Pubblicato in data 29 settembre 2021

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4 ottobre 2021 – (Fonte: quotidiano.net )

Down in tutta Italia e anche in Europa. Gli hastag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown sono diventati velocemente trend topic su Twitter. Fb si scusa: “Problemi di rete”. Israele in allerta cyber. Il Codacons: “Liberazione dallo strapotere degli influencer”

Whatsapp non funziona, sono downanche Instagram e Facebook. Poco dopo le 17.30 la galassia dei social network di Marck Zuckerberg ha subito un’improvvisabattuta d’arresto. Che si sta protraendo da ore: quello odierno rischia di diventare il blocco più lungo della storia. A giudicare dal sito downdetector.it i problemi appaiono da subito diffusi in maniera omogenea su tutta Italia.  E, anzi, dopo pochi minuti si scopre che il malfunzionamento sta interessando l’Europa e anche diverse aree nel resto del mondo. Come spesso accade in questi casi, una raffica di segnalazioni sta invadendo Twitter che, invece, procede spedito senza intoppi, così come Telegram. Israele ha dichiarato lo stato di emergenza cyber e ha detto di essere in contatto con gli Usa: lo riferisce Al Arabiya.

Gli utenti segnalano problemi di accesso alle app, ma anche di connessione al server e di caricamento dei contenuti. Insomma zero possibilità di mandare o ricevere un messaggio. Un picco di segnalazioni al sito downdetector.com è arrivato verso le 17. Unpicco impressionante rispetto allo standard di segnalazioni arrivate in giornata. Non è dato ancora sapere al momento quali siano i motivi del crash. Impossibile ricevere e spedire messaggi. In down ad esempio anche il sito WhtasApp web per utilizzare sul pc la piattaforma di messaggistica.

Immediato il tam tam tra gli utenti, molti dei quali sono ovviamente andati in panico data l’importanza che i social hanno nella nostra vita di relazione. Al di là delle segnalazioni ai siti specializzati, molti utenti – come detto – si sono scambiati post su Twitter che invece funziona regolarmente: e sono subito balzati in testa gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown

Per dare un’idea, alle 17.47 su downdetector.it c’erano oltre 17mila segnalazioni riguardanti Instagram e addirittura oltre 44mila segnalazioni per WhatsApp. Facebook ha raggiunto le quasi 11mila segnalazioni. Numero in costante aumento con il passare dei minuti.

A cosa è dovuto il down

Il down – secondo la testata americana di tecnologia The Verge – pare sia collegato ai DNS (Domain Name System) cioè i sistemi che associano gli indirizzi generali – come facebook.com, ad esempio – ai singoli indirizzi IP che vengono impiegati dagli utenti. Quindi, una sorta di saturazione che la piattaforma social ha sperimentato altre volte individuando, come tempi di risposta, qualche ora prima che i suoi problemi potessero essere risolti.

I precedenti

Non è la prima volta che le piattaforme vanno in down. E anche in passato il copione è sempre stato lo stesso di oggi. L’ultimo disservizio che aveva interessato le tre app dell’ecosistema di Mark Zuckerberg risale allo scorso 19 marzo e quello ancora precedente al 3 luglio 2019. Il down di marzo scorso era durato 45 minuti.

Le scuse delle piattaforme

“Siamo consapevoli che alcune persone hanno problemi ad accedere alle nostre app e ai nostri prodotti. Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità il più rapidamente possibile e ci scusiamo per gli eventuali disagi”: scrive su Twitter, Andy Stone, manager della comunicazione di Facebook. E ancora: “Sincere scuse a tutti coloro che sono stati colpiti dalle interruzioni dei servizi alimentati da Facebook in questo momento. Stiamo riscontrando problemi di rete e i team stanno lavorando il più velocemente possibile per eseguire il debug e ripristinare il tutto il più velocemente possibile”.

E anche lo staff di WhatsApp usa Twitter per rivolgersi agli utenti: “Siamo a conoscenza del fatto che al momento alcune persone stanno riscontrando problemi con WhatsApp. Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità e invieremo un aggiornamento qui il prima possibile. Grazie per la vostra pazienza”.

Rabbia fra gli utenti

Rabbia fra gli utenti con l’associazione Consumerismo che parla di “Caporetto”per i social e di gravi disservizi “perché investe tre piattaforme largamente usate in Italia coinvolgendo una vasta platea di utenti, sia perché oggi, con lo smartworking sempre più diffuso, social e servizi
di messaggistica sono diventati a tutti gli effetti strumenti di lavoro”.

Il Codacons

“Al di là degli innegabili disagi, il down di Instagram e di Facebook rappresenta una liberazione dallo strapotere degli influencer che in Italia dettano legge sui social network e bersagliano i propri follower di pubblicità martellanti”. Questa la posizione del Codacons. Che aggiunge: “Gli Influencer finalmente sono stati silenziati e, almeno per qualche ora, dovranno tacere e non potranno dire la loro su tutto e spesso a sproposito, o sponsorizzare i propri prodotti commerciali”. Per l’associazione dei consumatori questa è una vera e propria “cura disintossicante”che avrà benefici “soprattutto per i più giovani e per quella fascia di utenti costantemente connessa e che ha difficoltà a fare a meno dello smartphone e dei social network”.

A picco in Borsa

Azioni giù di oltre il 5% e perdite per 6,1 miliardi di dollari per Mark Zuckerberg: sono i numeri della giornata nera di Facebook. Una giornata che era iniziata con la ‘talpa’ di Facebook uscita allo scoperto con l’accusa al social di mettere il profitto al di sopra della sicurezza.

Notizia in aggiornamento 

https://www.google.it/amp/s/www.quotidiano.net/cronaca/whatsapp-non-funziona-instagram-facebook-1.6879023/amp

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di Marzia MC Chiocchi

Craxi, l’ultimo dei Leaders politici di spessore. Sono ben consapevole che qualcuno dei nostri lettori potrà criticare questa mia affermazione, ma alla luce di quanto accaduto in questi anni, e’ innegabile rivalutare buona parte della figura di quest’uomo che aveva previsto e capito tutto. Ciascuno di noi ha i propri scheletri nell’armadio, e un politico ancor di più’! Ma al netto di difetti e compromessi di cui non e’esente alcuno, occorre tirare le somme di cio’che di buono e’ stato fatto. Ricordo con quanta veemenza, negli anni di Tangentopoli (primi anni 90), gli italiani si scagliavano materialmente contro quei politici indagati e poi condannati per corruzione. Fatto emblematico fu il lancio delle monetine contro l’allora segretario del partito socialista e ex presidente del Consiglio, Bettino Craxi, atteso da una folla inferocita all’ingresso dell’hotel Raphael dietro piazza Navona a Roma. Il popolo di oltre 25 anni fa, comunque, sapeva manifestare il proprio dissenso e disaccordo, anche in maniera colorita! E adesso? Le nuove generazioni, dopo lungo torpore, si stanno (forse) risvegliando piano piano, dopo essere state ammorbate, sfruttate, e massacrate da parlamentari parvenu, figli di quel RESET politico (TANGENTOPOLI) causato dalle inchieste della Procura di Milano, che spazzò via un’ intera classe dirigente, buttando via, in qualche caso, l’acqua col bambino. Nel 1988, mentre mi stavo affacciando appena ventiduenne al mondo del giornalismo, conobbi personalmente Craxi, rimanendone colpita per preparazione e oratoria, qualità impensabili oltre che introvabili in un onorevole o senatore passacarte di oggi.

Craxi ha da sempre suscitato sentimenti e opinioni controverse: quelle di apprezzamento che lo presentano come precursore della modernizzazione del Paese e della politica italiana, e quelle di esecrazione, cagionate dalle condanne riportate a seguito delle indagini di Tangentopoli e della sua fuga in Tunisia. Ma una cosa e’ certa…in una delle ultime interviste che a seguire postiamo, trapela il senso di ciò’ che stiamo vivendo oggi, e che Lui aveva previsto👇

https://youtu.be/bxVG72PauQo

In conclusione ciò’ che e’ importante dire, ai fini della Libetta’, e’ che qualsiasi sia il pensiero personale, non si può censurare la storia di un uomo, che ha avuto un ruolo preponderante nella vita del nostro Paese, e che sarà la Storia a giudicare, mentre nostro dovere e’ comunque parlarne.

Così, venerdì sera il filM “Hammamet”, doveva essere trasmesso in prima tv su Rai3, ma la pellicola di Gianni Amelio in cui Pierfrancesco Favino interpreta Bettino Craxi, non si è vista. Una cancellazione che ha un retroscena politico, secondo il figlio dell’ex leader socialista Bobo Craxi, motivata dalla sua candidatura alle amministrative di Roma come capolista del Psi e dalla vicinanza delle elezioni: «Qual è il nesso fra la messa in onda di un film che romanza una vicenda storica di un uomo di Stato che hanno già visto oltre un milione di italiani e la candidatura di un suo discendente? Mi sfugge. Rai3 ha operato una imbarazzante censura», questo il suo commento su Twitter. Rivolgendosi, poi, all’attuale direttore di rete, Franco di Mare, ha fatto sapere che si rivolgerà alla commissione di vigilanza per comprendere le ragioni di questa censura. La Rete ha invece precisato che si e’ trattato di una «normale attività di modulazione del palinsesto» e che «Hammamet» andrà in onda il prossimo 26 novembre.

In effetti è una strana coincidenza la «modulazione del palinsesto»! in perfetta linea con altre censure che il periodo storico sta attraversando.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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