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Lettera di un’insegnante:

Non ci sto. Ho l’urgenza di dire ciò che penso in merito a questa assurda situazione in cui, fra le tante altre cose, io docente dello Stato, che ho sempre servito con impegno, passione e onestà, mi devo sentire appellata come irresponsabile, assassina, generatrice di morte, non idonea al ruolo di educatore, da licenziamento immediato. Non ci sto. E anche se questo mio scritto non servirà a nulla sarò fiera ancora una volta di aver voluto condividere la mia idea, sapendola essere idea di tanti altri, per continuare ad andare a scuola senza dovermi vergognare per una scelta, il no a questo vaccino, che ha valore almeno pari a quella fatta da tanti miei colleghi.

Anche la mia scelta si fonda su convinzioni maturate grazie al contributo di tanti medici, di tanti scienziati, di persone autorevoli. La mia scelta diventa ancora più forte nel momento in cui vedo la censura delle idee e delle voci degli altri dottori, degli altri autorevoli scienziati. Perché non dar voce? La mia scelta si radica profondamente nella convinzione che gli stessi governanti ci hanno trasmesso negli scorsi anni: la scuola è un ambiente sicuro, come ha dimostrato, dati alla mano. La mia scelta esplode di energia quando si dice che la Dad ha fallito facendo riferimento alle ‘prove invalsi’, aberrante forma di valutazione delle competenze di vita dei ragazzi (?). La mia scelta diventa contagiosa quando vedo che i ‘grandi’ dello spettacolo, i giornalisti, i sindacalisti, i grandi pedagogisti, alcuni oggi molto vicini al governo, i grandi pensatori, indietreggiano di fronte a non si sa bene cosa, non parlando o facendolo poco, per lucidare una sola faccia della medaglia.

Ma una cosa invece mi fa tremare ed è il motivo per cui, di ritorno oggi dalla coda per una delle tante petizioni da firmare, sono qui a scrivere: la divisione fra i colleghi della scuola! Ci siamo fatti dividere! Se oggi in coda ci fossero stati anche i colleghi vaccinati avremmo fatto tutti insieme un grande atto di onestà intellettuale e forse realizzato ciò che, come docenti, siamo chiamati a fare. Chiedo ai miei colleghi vaccinati: “Vi siete fatti una idea di ciò che sta accadendo? Come reagite davanti alla censura di ogni altra ‘verità’ medica e scientifica? Vi siete vaccinati per evitare di finire in ospedale o per non contagiare il prossimo (domandatevelo davanti allo specchio però)? Ora che è certo che anche chi è nutrito di vaccino può ammalarsi e contagiare come vedete la ‘nostra’ azione di reazione a dictat privi di certezza scientifica? Perché non siete con noi? Perché avete permesso che ci dividessero? Perché avete accettato di dover dire ai vostri bambini e ragazzi che questo vaccino è l’unica strada? Perché non siamo uniti nel difendere quello che il nostro ruolo dovrebbe fare in primis: permettere il pensare autonomo, adoperarsi per la libertà di espressione, sentirsi autorizzati affinchè la propria idea sia rispettata e non derisa. Dove siete colleghi?

Vi immagino sotto l’ombrellone a riposarvi, giustamente, dopo due anni di difficilissima situazione educativa, sapendo che alcuni vostri colleghi, di cui avete bene in mente volti e nomi, non si sono riposati un attimo in questa calda estate, e fino all’ultimo stanno resistendo per essere rispettati, deglutendo saliva per ogni minaccia e ricatto che vien loro buttato addosso. Cosa provate? Io oggi ho provato tanta amarezza nel non vedervi in fila. La corsa al vaccino che vi ho visto fare, cari miei colleghi, mi ha lasciato allora perplessa ma provo, ora, una strana ammirazione per voi, perchè vi siete fidati ciecamente del Cts, liberandovi di un grosso fardello, che ognuno di noi non vaccinato sta portando in questi mesi di ‘vacanza’: lottare non per un tampone gratis o a pagamento ma per la libertà e il diritto di veder rappresentati e accolti tutti i pareri, tutte le altre Verità, perché comunque di Verità si tratta. Noi andremo a scuola fin quando i nostri nasi e le nostre gole non sanguineranno; poi saremo sospesi e poi licenziati. Noi avremo garantito al pari di voi la sicurezza nel nostro luogo di lavoro ( la scuola: “una casa dove è bello abitare”). Questa frattura fra di noi, alimentata dalla massiccia e violenta informazione dei canali “ufficiali”, segna il vero fallimento della scuola (altro che prove invalsi), di un corpo docente che non sa riconoscersi come portatore di diritti e doveri da perseguire uniti e coesi perché sia salvaguardata la libertà e la bellezza della diversità di idee, finalizzate tutte al bene e alla salute di tutti, in un confronto onesto e sincero.

Dove siete colleghi vaccinati? Perché non ci siete? In ultimo, un grazie a quei ds e a quei medici che non hanno avuto paura di accogliere le istanze di una ‘minoranza’ di docenti/cittadini onesti e ancora fiduciosi di sentirsi ancora parte e coautori di un paese democratico. Grazie ai sacerdoti che vedono e denunciano enormi contraddizioni nelle regole dentro e fuori le chiese (sapendo che Gesù non lo si inganna). Grazie a tutti i genitori che non chiederanno se la maestra o il professore è vaccinato certi che comunque quella maestra e quel professore contribuirà al bene e alla salute di tutta la comunità scolastica in Altro modo, valido e onesto. Grazie a chi non si schiera mai perché dà la misura del danno di questa pandemia 

che ha distrutto la capacità di sentirsi comunità e di sentirsi tutti insieme coinvolti verso un unico e medesimo fine. Non ci sto….ma ci sono!

Ester Seneca maestra dello Stato Italiano da tanti anni ad oggi ….
Meldola, 17 agosto 2021

2021

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchidi Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

https://cataniacreattiva.it/scuola-lettera-di-uninsegnante-che-dice-no-al-vaccino-le-idee-vanno-rispettate-e-non-derise/

di Giorgio Cattaneo (LIBRE blog)

Noi siamo esseri solari in crescita, figli del sole: tutta la materia di cui siamo fatti (perfino il nostro spirito, la nostra anima) è composta da pezzi di sole. Tutto, anche la fisica di cui è fatta la Terra. Il sole è il logos degli antichi cristiani, è il creatore del sistema solare, della razza umana, di tutti gli esseri che abbiamo attorno. E secondo le grandi indicazioni iniziatiche, il sole è anche l’essere dell’amore: infatti emette raggi di luce e calore verso tutti, non guarda in faccia a nessuno. Ama tutti e, nel farlo, perde anche un po’ di pezzi di se stesso, senza avere nulla in cambio. E’ come dovremo imparare ad essere noi: ci vuole ancora un po’ di tempo, ma questa è la strada. Il sole, che è l’essere che presiede alla nostra evoluzione, nel momento in cui vede un’aggressione enorme alla nostra etica, ai nostri corpi (fisico e sottile) – un’aggressione che vuole indebolire le forze vitali di cui siamo fatti, che presiedono alle nostre forze fisiche – produce un’accelerazione delle forze vitali che a noi, come Terra, arrivano tutte dal sole, a cominciare dall’energia che fa crescere le piante.

Il sole tiene in piedi anche noi: gli indiani la chiamavano “prana”, la forza solare che circola dentro di noi. E dato che i gruppi anti-sole (anti-amore) vogliono indebolire le nostre forze, il sole – per compensare questo – ci sta mandando più etere: è questo, il riscaldamento climatico. E’ chiaro che questa cosa non piace, ai vari Club di Roma e ai loro padroni, però è quello che sta succedendo. Ho controllato, sui grafici dei climatologi: ogni volta che la temperatura aumentava di parecchio, sulla Terra stava accadendo qualcosa di forte, spiritualmente. Per esempio: durante la vita del Cristo, la temperatura era più alta di adesso; dopo la sua morte, è sprofondata di diversi gradi al di sotto della temperatura attuale. Poi è risalita quando c’era il monachesimo illuminato, e anche all’epoca dei Templari, poi con i Medici, e ancora durante la Rivoluzione Francese; poi è crollata, per ricominciare a salire negli anni Sessanta, quando io dico che è cominciato l’attuale fenomeno del risveglio della nostra coscienza.

Così si capiscono meglio anche i recenti esperimenti di geoingegneria per filtrare i raggi del sole: tutta la strategia nella quale siamo coinvolti è contro il sole, l’amore, l’essere che vuole svilupparsi dentro di noi facendo il bene. Dagli anni Sessanta, la gente si è data da fare nell’ecologia, ha cominciato ad amare gli animali e le piante, ha iniziato a occuparsi di solidarietà (che prima non esisteva). E ha cominciato a farsi delle domande, a uscire un po’ alla volta dalle ideologie, dalle religioni: a cercare il bene vero, non quello che gli era stato presentato per secoli. E’ chiaro che questa, per i poteri abituati a dominare, è una situazione di emergenza da allarme rosso. E quindi se ne devono inventare di tutti i tipi, per bloccarci: per bloccare le forze d’amore, anche quelle che vengono dal cosmo. Solo che non sanno con chi hanno a che fare, non se ne rendono conto: né nel caso delle forze d’amore che sono nel cosmo, né nel caso di quelle che sono dentro di noi. Tant’è vero che, più ce ne fanno, più una parte di noi cresce e diventa consapevole: è quello che sta succedendo oggi.

Quando facevo l’analista per panel internazionali, governativi (quei gruppi che si riuniscono per capire come stanno le cose, e dirlo ai governi), la mia specialità era il mondo islamico. E a un certo punto, nell’Islam, ho visto comparire un Islam che non c’era. E’ cominciato con Bin Laden: un Islam estremista, anomalo, cattivo, con la comparsa di strani abbigliamenti, turbanti neri, barbacce lunghe da ceffi da teatro. Nell’Islam non c’era, tutto questo. Qualcuno, quindi, li ha addestrati e gli ha detto: conciamoci così, perché così si vestivano ai tempi di Maometto (come se noi andassimo da loro vestiti da crociati). La sensibilità occidentale doveva essere messa in emergenza nel vedere quei ceffi, con le bandiere nere (che nell’Islam non ci sono: sarebbero verdi). Hanno ripreso costumi arcaici, che erano scomparsi: il taglio delle mani, le lapidazioni. Abitudini sopravvissute – guarda in po’ – soltanto in Arabia Saudita, dove ha sede la setta retriva dei wahhabiti, messi al potere dalla massoneria inglese. Quello è un Islam finto, però drammatico: armato, addestrato, istruito su come mettere in scena il teatro dell’orrore, le decapitazioni dei prigionieri vestiti di arancione.

E’ un conflitto, scelto nella nostra epoca, per tenere in vita una malattia dell’umanità. Perché le guerre sono malattie: vengono fatte per creare vortici di odio e di violenza. Non le vince mai nessuno, le guerre. Il senso di quella dell’Afghanistan è palese: gli americani stanno per anni in un posto (e si trascinano dietro anche noi italiani) per perderla, la guerra, peggiorando ulteriormente lo scenario. Conquistano l’Iraq per destabilizzarlo. Poi l’Occidente detronizza Gheddafi per destabilizzare la Libia. E cosa ci guadagna? Niente: la destabilizzazione, e i morti. Perché una delle strategie di questi gruppi è quella di creare vortici di paura, nel mondo (vortici di violenza, di rabbia), che guastano il risveglio umano e arrivano fino a noi. Come? Col terrorismo, creando una guerra asimmetrica. Quando facevo l’analista, trent’anni fa, i satelliti permettevano di leggere tranquillamente anche le targhe delle auto. Adesso ti fanno anche le radiografie, però Bin Laden non lo trovavano mai. Basterebbe una settimana, per catturare tutti quei tragici figuranti. Ma non viene fatto: perché il terrore viene sfruttato, come emergenza.

Così, i terroristi vengono inviati anche nelle nostre città, in Occidente: quando serve, qualcuno viene accoltellato, si fa esplodere una bomba, viene creato il fenomeno dell’immigrazione non controllata; la gente si spaventa, comincia a temere e odiare gli immigrati, e per giunta poi c’è anche qualche immigrato che veramente fa il male. E’ tutto combinato, tutto contro la nostra anima. Al tempo in cui lavoravo per quei panel, periodicamente si diceva: se non ci armiamo abbastanza (con missili, caccia, atomiche) i sovietici conquisteranno Parigi in tre giorni, e poi cosacchi faranno abbeverare i loro cavalli alle fontane di San Pietro. Ricordo l’imbarazzo degli esperti, chiamati periodicamente a valutare davvero la situazione: l’Urss non aveva la minima possibilità di sopraffare la Nato, data l’immensa disparità di forze. Ma questo, gli esperti non riuscivano mai a metterlo nero su bianco: era proibito dire la verità, altrimenti sarebbe venuta meno l’emergenza costruita sul pericolo russo.

La stessa cosa si fa con le altre minacce: le si usa per terrorizzarci. Covid, Afghanistan, riscaldamento climatico, Greta (e tutto quello che vi pare). Fate caso alla attenta regia delle cose: il terrorismo “islamico” è sempre pronto, come conferma il ritorno dei Talebani. Lo stesso Isis non è sparito, l’Africa è piena di luoghi nelle mani di Al-Qaeda o dell’Isis. Sono sempre lì, pronti all’uso: ogni tanto qualcuno ammazza un prete o dà fuoco a una chiesa. Ma bisogna mettersi nei panni del regista cinematografico di tutte queste operazioni. Direbbe: in questa puntata c’è già la scena del Covid, quindi non mischiamo le cose. Appena il Covid cala, mandiamo avanti gli incendi estivi e l’Afghanistan. Qual è l’obiettivo di questa regia? L’anima delle persone. La nostra psiche è l’unico vero obiettivo: il terreno di conquista di queste guerre non sono le banche, i territori, le risorse. No, l’obiettivo siamo noi: la nostra anima, la psiche degli esseri umani (che è in fase di risveglio, e proprio per questo viene messa sotto attacco).

Chi teme davvero il nostro risveglio? I personaggi sotto i riflettori, quelli che conosciamo, non sanno nulla. Pare che sappiano tutto loro: il grande leader, ma anche il “gran maestro” massone della superloggia quacquacquà. Rappresentano un livello basso: stanno lì in cambio di denari, di potere e di ambizione. In realtà, sono quelli che meno sanno. Quand’ero il consigliere di alte cariche, mi rendevo conto del fatto che più si saliva di livello, fino ai primi ministri, e meno ne sapevano. E quelli sopra di loro? Be’, quelli comandano davvero: e sono gente che fa il male per il male. Quanti sono? Quattro persone? Cinque? Dodici? Loro sì, hanno i loro addentellati: e, per conto dei loro capi spirituali, svolgono il compito di cercare di frenare lo sviluppo umano. Ma, più lo fanno, più la gente cresce: perché, sopra di loro, ci sono gli “esseri spirituali del bene”, quelli che vogliono la nostra evoluzione, che li stanno usando – da alcune migliaia di anni, non di più – per crearci un’opposizione, in modo che noi cresciamo, sviluppando il nostro vero Io. Uno spettacolo al quale stiamo assistendo, in questi giorni, è l’enfatizzazione mediatica degli incendi stagionali. Fa troppo caldo? Qualcuno sostiene che sia colpa nostra: lo dice la piccola Greta, poveretta, ma lo dice pure l’Ipcc Panel dell’Onu, proprio adesso, cavalcando con straordinario tempismo gli incendi, innescati in simultanea da centinaia, migliaia di piromani stranamente sincronizzati. I media ci dicono che i roghi sarebbero davvero ingigantiti dal “climate change”, anche se gli stessi scienziati pagati dall’Onu ammettono una variazione di appena un grado, in cento anni. Per fortuna, ora arriva l’epocale Green New Deal, cioè i miliardi stanziati (teoricamente) per l’emergenza sanitaria. Obiettivo: abbandonare il petrolio e passare all’elettrico. E dove mai lo si ricaverà, quell’immenso quantitativo di energia elettrica? Vuoi vedere che tra un po’ spunterà – altrettanto magicamente – il verdissimo “nucleare nuovo”, sul quale si è appena pronunciato Roberto Cingolani, ministro del governo Draghi, che qualcuno ha inserito tra le fila dei soliti 5 Stelle?

Oggi, lo vediamo, aumentano in modo esponenziale le nostre difficoltà, specie da quando si è insediato Draghi a Palazzo Chigi. Ve lo confesso: sono proprio contento, che al governo ci sia Draghi. Tutto quello che ci sta imponendo – il vaccino-Covid, il “green pass” obbligatorio – rappresenta una cartina di tornasole: ti rendi conto di chi è chi. Certo, devono succedere cose, per capire chi sta con chi. Abbiamo capito che tutto l’arco costituzionale (o meglio, incostituzionale) dipendeva dai capi di Draghi già prima che arrivasse Draghi; solo, faceva finta che ci fosse la democrazia. Oggi, con la scusa dell’emergenza, si sono detti: be’, possiamo passarci sopra, alla democrazia; possiamo rispondere direttamente al padrone, che fa un governo nel quale i ruoli fondamentali sono del Club di Roma, dei finanzieri, dei mondialisti. Così, spudoratamente. Ecco: siamo in risveglio, e il risveglio è il momento di guardare chi è con chi. Anche nel mondo new age, alcuni “guretti” vari di sono scoperti. Bene: utile. Grazie a Draghi.

(Fausto Carotenuto, dichiarazioni rilasciate a Fabio Frabetti nella diretta del 15 agosto 2021 sul canale YouTube di “Border Nights”. Già analista d’intelligence, Carotenuto ha fondato il network “Coscienze in Rete”, di ispirazione steineriana, e nel 2005 per UnoEditori ha pubblicato il saggio “Il mistero della situazione internazionale”, lettura in chiave spiritualistica della geopolitica e della stessa piramide invisibile dell’attuale potere mondiale).

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Quello che vedete nell’immagine non è un fotomontaggio di cattivo gusto. Il giardino dedicato ai due fratelli morti a causa della vaccinazione obbligatoria è situato vicino alla stazione Porta Vescovo a Verona.

Ho conosciuto il geometra Giorgio Tremante, padre di quei due poveri bimbi, una trentina d’anni fa.

Andai a trovarlo nella sua casa di Verona, spinto dal desidero di indagare a fondo su quanto era successo al mio primogenito – che all’epoca di quanto occorsogli aveva 5 mesi di vita.

Avevo portato mio figlio ad effettuare la vaccinazione obbligatoria, ritenendolo mio dovere di genitore.

Presto avrei scoperto che a quel dovere non avrei mai dovuto assolvere, anche a costo di finire in galera (in quel periodo primordiale rifiutare il vaccino per i figli era un reato penale).

Sono entrato nel centro vaccinale con un bambino che nei suoi primi cinque mesi di vita non aveva fatto altro che ridere, dormire, mangiare. Mai una lamentela. Mai un pianto. Mai niente di niente.

Sono uscito dal centro con un bambino che non la smetteva più di piangere.

Ha pianto per circa 6 ore ininterrottamente

Ha smesso di piangere soltanto quando è entrato in uno stato di coma successivo a 41 e mezzo di febbre.

Quarantuno e mezzo: il mio termometro funzionava benissimo.

La febbre fortunatamente si abbassò dopo circa un’ora, con mio figlio che però non accennava a rinvenire.

In volto era rosso come il fuoco.

A partire dal giorno successivo gli esplose in volto una gravissima forma di dermatite seborroica.

Dopo due giorni era diventato praticamente un mostro umano, con delle croste che gli chiudevano la bocca impedendo di poterlo alimentare.

So che molti riterrano insensato il fatto che io e mia moglie decidemmo di non rivolgerci all’ospedale.

Non lo portammo al pronto soccorso e nemmeno dal nostro medico di base.

Non avevamo nessuna intenzione di rimettere la vita di nostro figlio nelle mani di coloro che lo avevano conciato in quel modo, e che avevano anche la codardia e la disonestà di negare che il vaccino potesse centrare qualcosa con lo stato pietoso in cui era capitolato il bambino ( ero tornato subito al centro vaccinale dove i medici negavano aspramente che il vaccino potesse centrare qualcosa ).

Il nostro convincimento aumentò quando scoprì che se fossimo stati residenti a 35 KM di distanza ( cioè in svizzera ) per le autorità sanitarie mio figlio NON doveva essere vaccinato, in quanto nato prematuro.

Per molteplici ragioni abbiamo preferito affidarci a quella sorprendente natura dell’essere umano che molto spesso si dimostra capace di cose che nessuna < scienza > – o cosiddetta – riesce a spiegare.

Se qualcuno vorrà giudicare quella nostra scelta insensata, azzardata, criminale, o in qualsiasi altro modo, non ho assolutamente nulla da obbiettare in mia difesa.

Però posso parlare dei fatti, quelli che vanno al di là delle presunte logiche e convincimenti vari inculcati nel tempo da una scienza senza coscienza:  mio figlio oggi è un ragazzo di 30 anni bellissimo, perfettissimo, ultra-sano, e senza nemmeno un microscopico brufolino o altro sulla faccia.

Invece per i grandi sapienti col camice bianco che interpellai successivamente, ossia dei vari Burioni  – noti odiatori della medicina non allineata alle case farmaceutiche – mio figlio non avrebbe mai dovuto tornare sano come prima.

Il maggior esperto e costoso dermatologo di Milano mi disse che ci sarebbero voluti minimo 6 ( sei )  anni affinché i segni sulla faccia del bambino si affievolissero, ma che non sarebbero mai scomparsi del tutto.

Mio figlio è guarito nel giro di un anno e mezzo, perfettamente, senza nessuna cura farmaceutica.

Il suo cortisone è stato principalmente il mare e le terme con argilla.

Quando raccontai questa mia vicenda a Giorgio Tremante egli si sfogò raccontandomi tutto quello che negli anni a venire sarebbe diventato di dominio pubblico.

Il pover’uomo ha dovuto lottare per un ventennio affinché una commissione medica Ministeriale, ed in ultimo una commissione militare, con perizie scientifiche inoppugnabili ammettessero che a causare la morte dei suoi due figli 

era stata la vaccinazione obbligatoria.

Un genitore che perde un figlio è comprensibile che lotti fino alla fine pur di far emergere la verità.

Io ho rinunciato praticamente ancor prima di iniziare, dopo che un magistrato Milanese, al termine di un procedimento aperto per i fatti occorsi a mio figlio, nonostante la perizia medica ( del tribunale) che confermava il nesso di causalità tra il vaccino e il danno occorso, si è trovato a dover fronteggiare un agguerrito Ministero della Sanità che negava l’evidenza; praticamente sconfessando i suoi stessi medici.

La cosa buffa ( per modo di dire ) è che il Ministero non solo non ha mai inteso validare la perizia medica del tribunale, ma anche avrebbero voluto addirittura sottoporre mio figlio ai richiami del vaccino.

Fortuna vuole che il Giudice gli rispose testuali parole: << Siete degli ottusi senza coscienza >>; concedendomi, seduta stante, il diritto di non vaccinare più mio figlio e nemmeno il fratello nato in quello stesso periodo.

La storia di mio figlio è uguale a quella di molti altri. Moltissimi. Più di quelli che ognuno riesca a immaginare.

Tra questi si contano tanti genitori che non si sono nemmeno mai accorti della correlazione tra il vaccino e malesseri gravi occorsi ai loro figli.

I medici le negano sempre a priori. Per fede o per ignoranza. Oppure per mero tornaconto.

Oggi come allora c’è una buona fetta di popolazione che pende dalle labbra di questi bugiardi infami e criminali, che sui vaccini hanno costruito il loro palazzi dorati e le ville hollywoodiane.

Non dovreste stupirvi più di tanto se in continuazione sentite queste persone col camice bianco fare affermazioni ridicole e incongruenti, al limite del parossismo.

Non vi stupite della loro falsità, della grande capacità di essere irrazionali e scollegati alla realtà dei fatti.

Ci sono abituati da una vita, e gli è sempre andata bene.

Ovvio che continuino sulla loro stessa linea. Hanno solo da < non perderci >.

Hanno truccato le carte già a partire dal secolo scorso, quando abilmente, approfittando di mezzi di comunicazione tipo l’istituto luce, hanno fatto credere a tutti che la scomparsa di certe epidemie fosse avvenuta grazie ai vaccini.

A convincere gli scienziati invece ci ha pensato il conto bancario di Big Pharma.

Per i medici di base è stato sufficiente tenerli nell’ignoranza delle loro false convinzioni.

I bambini sono sempre più malati, sia in quantità che per importanza delle malattie.

Però la cosiddetta scienza continua imperterrita a NON fare ricerche sulla causa delle tante malattie che imperversano e diventano sempre più diffuse.

Senza parlare di gentaglia come Burioni, il quale ha la nefandezza di sostenere che la percentuale di autismo è identica tra vaccinati e non vaccinati: Ma dove sarebbero questi bambini non vaccinati?….a parte il mio secondo figlio e pochissimi altri.

L’ ipotesi vaccini la scartano sempre, a priori. Per dovere “religioso”.

Pensate che nella letteratura scientifica si sono prese in considerazione tutte le teorie per cercare di scoprire le cause della SIDS ( sindrome da morte in culla ), che sarebbe la prima causa di morte dei neonati nei 

paesi sviluppati. Hanno indagato persino i vestiti troppo pesanti ( se non ci credete entrate nel portale dell’istituto superiore di sanità).

La sola indagine che non è mai stata fatta riguarda l’unico farmaco che viene assunto da tutti quanti i bambini entro l’anno d’età. 

Quello non si può indagare, perché è appurato scientificamente che < i “bonifici” superano i rischi >.

Salvatore Zappia

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

Una volta per diventare prete bisognava avere la famosa ‘vocazione’. Oggi una tale chiamata dall’alto potrebbe non bastare più.

Da oggi infatti per accedere al sacerdozio gli aspiranti seminaristi dovranno essere vaccinati. Lo ha stabilito il seminario arcivescovile di Milano, che ha sede a Venegono Inferiore, in provincia di Varese.

I 120 seminaristi saranno quindi costretti a vaccinarsi per poter riprendere il cammino educativo e spirituale che li gporterà ad esercitare le funzioni di prete.

Per il momento l’iniziativa è stata presa solo dal seminario arcivescovile di Milano, ma potrebbe presto estendersi ad altre sedi.

Vista la situazione epidemiologica stiamo cambiando il nostro approccio – dice don Michele Galli, responsabile covid e vicedirettore del seminario milanese – ci siamo basati sul decreto-legge dello Stato, in particolare il decreto scuola e quello sulle università. Noi abbiamo infatti la parte più universitaria e quella di comunità, ma il decreto non parla della comunità religiose quindi ci siamo dovuti attrezzare di conseguenza”.

Seminario di Venegono (Varese)

Le autorità religiose hanno quindi chiesto ai seminaristi di vaccinarsi entro il 12 settembre.

se qualcuno fosse restio a seguire la misura sanitaria?

Don Michele Galli sembra essere sicuro che non ci saranno ribelli: “Al momento non abbiamo nessuno che ci ha comunicato una qualche contrarietà, ma se si presenteranno dei casi, li valuteremo caso per caso. Ad esempio, se qualcuno non può vaccinarsi per ragioni mediche lo considereremo, se invece le ragioni sono più di natura ideologica… non so, non abbiamo ancora affrontato la questione, ma non penso che faranno problemi”.

Non è esclusa anche l’espulsione per i seminaristi che dovessero rifiutare il vaccino. Le alte gerarchie vaticane, a cominciare da Papa Francesco, hanno già fatto capire da che parte stanno riguardo alla vaccinazione. Francesco ha detto che “vaccinarsi è un atto d’amore verso il prossimo”.

Papa Francesco si e’ espresso a favore delle vaccinazioni

In una nota diffusa dalla Congregazione per la dottrina della fede, si afferma esplicitamente che:è moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione”.

“La ragione fondamentale per considerare moralmente lecito l’uso di questi vaccini è che il tipo di cooperazione al male (cooperazione materiale passiva) dell’aborto procurato da cui provengono le medesime linee cellulari, da parte di chi utilizza i vaccini che ne derivano, è remota. Il dovere morale di evitare tale cooperazione materiale passiva non è vincolante se vi è un grave pericolo, come la diffusione, altrimenti incontenibile, di un agente patogeno grave” – si legge nella nota.

In un ambiente come quello ecclesiastico da anni in carenza di vocazioni, l’obbligatorietà del vaccino potrebbe far assottigliare ancora di più il numero dei già pochi aspiranti al sacerdozio.

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https://cataniacreattiva.it/quando-la-vocazione-non-basta-senza-vaccino-non-si-diventa-preti/

Una lettera sull’Afghanistan che merita di essere letta.

“Mi chiamo Luca Barisonzi, sono un militare dell’Esercito Italiano ed ho prestato servizio in Afghanistan dove, nel gennaio del 2011, sono rimasto ferito in un attentato. In questi giorni mi è stato più volte richiesto di rilasciare interviste ma, dopo avere riflettuto, ho ritenuto che il modo migliore per dire ciò che penso sia quello di affidarmi ai social ed ecco il perché  di queste righe.

Mentre in tv scorrono le immagini di Kabul, e del suo aeroporto preso d’assalto da migliaia di Afgani alla ricerca di un volo che consenta loro di fuggire, sento un nodo salirmi alla gola ed un peso sul petto. Ho visto le immagini di una donna e di tre bambini, probabilmente i suoi figli, seduti lungo la linea di una delle piste di atterraggio. Dal volto della donna traspariva la sua  disperazione, mista però alla compostezza di chi tenta di non  far preoccupare i propri figli.

Ho così ripensato ai bambini incontrati durante quel periodo, ed ho rivisto quelli il cui volto mi era diventato familiare a Bala Morghab.

Mi è ritornato alla mente come, nei mesi della missione, più l’area veniva posta in sicurezza e più le persone potevano fare ritorno alle proprie abitazioni ed i bambini riprendere a  giocare, persino sotto le nostre postazioni.

Penso a quella generazione cresciuta laggiù in questi 20 anni, a tutti coloro  che hanno potuto conoscere, studiare e sognare il proprio futuro. Quante ragazzine, diventate ormai donne, si sono potute sentire più libere, conquistando finalmente diritti che sono scontati per noi occidentali.

Tutto questo è potuto accadere anche grazie all’impegno di noi Italiani, che abbiamo compiuto il nostro dovere, sovente fino al sacrificio della propria vita.

Per anni ci siamo stretti gli anfibi ed allacciati gli elmetti, pronti ad uscire in difesa dei diritti del popolo afgano, pur sapendo che da molti, anche in Italia venivamo criticati. Quelle stesse persone oggi, esperte di geopolitica homemade che riempiono i social di hashtag, su di una realtà di cui non conoscono niente, comodamente seduti sul divano di casa propria. Ho combattuto ed ho servito il mio Paese, prestando fede ad un giuramento che, potendo ritornare indietro, rifarei nonostante tutto.

Questo è il mio stato d’animo attuale, non chiedetemi di esprimere ulteriori opinioni, perché forse sono altri a dover fornire a noi tutti, le risposte che riteniamo ci siano dovute.

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

ALL’HUB VACCINALE CON L’AVVOCATO

<< Ieri, 17 agosto 2021, sono stato all’hub vaccinale ESP di Ravenna per accompagnare due signore che svolgono la professione sanitaria. L’intenzione era quella di vaccinarsi in sicurezza cioè solo dopo aver ricevuto tutte le informazioni possibile secondo la miglior scienza e conoscenza del momento.

L’ingresso avviene tranquillamente con misurazione della febbre e gel disinfettante sulle mani. Chiediamo di poter parlare con un medico vaccinatore per avere delle informazioni per sapere se ci si può vaccinare in sicurezza. Un bel colloquio durato quasi un’ora con il medico vaccinatore (di cui si preferisce non fare il nome) ha fatto emergere quante lacune vi siano in chi sta somministrando la terapia genica sperimentale a livello di informazioni.

Dopo aver ricevuto dal medico la nota integrativa al consenso informato relativa al vaccino Moderna ed i fogli del consenso informato di Astrazeneca e Pfizer, chiedo al medico se la vaccinazione prevista contro il covid 19 garantisca l’adempimento dell’obbligo di legge che prevede la vaccinazione contro l’infezione (virus) Sars-Cov-2, poiché il covid19 è la malattia e il Sars-Cov-2 è il virus, visto che il D.L. 44 che ha imposto l’obbligo di vaccinazione ai sanitari prevede l’obbligo di vaccinarsi contro il Sars-Cov-2 e non contro il Covid19.-

Il medico risponde con certezza che le due espressioni Sars-Cov-2 e Covid19 in realtà sono sinonimi e che io sto giocando con le parole. Al che gli faccio notare che nella nota integrativa Moderna che mi ha appena consegnato si legge che il vaccino Moderna preverrebbe i sintomi della malattia Covid19 causata dal virus Sars-Cov-2. Il medico è imbarazzato. Lo incalzo chiedendogli se cortesemente può mettermi per iscritto quello che mi ha appena detto, garantendomi che ricevere il vaccino anticovid19 soddisfa l’obbligo di legge. La risposta del medico è stupefacente. Mi viene detto che lui non lo sa, che non lo scrive, e che se abbiamo dei problemi di tipo legale dobbiamo fare un esposto all’Ufficio Legale della ASL della Romagna!

Posso dire che la partenza non è stata per nulla buona.

Seconda domanda rivolta al medico da parte mia: è possibile avere la scheda AIFA per la segnalazione degli eventi avversi per favore? Il medico, ancora imbarazzato, mi dice che il modulo non è disponibile ma che se vi saranno dei problemi, di farlo presente che in un qualche modo verranno segnalati. In ogni caso, mi rassicura che il vaccino è sicuro e non fa nulla: lui stesso lo ha ricevuto tra i primi all’inizio del 2021 e sta benissimo!

Terza domanda: la sanitaria che sto accompagnando sta cercando una gravidanza. Meglio rimandare la vaccinazione? Risposta del medico: se è già incinta o lo sospetta, è meglio attendere almeno che siano passati i primi 3 mesi. Diversamente, se si vaccinerà, prima di concepire è opportuno aspettare 3 mesi circa. Quindi, chiedo io, si può avere un certificato di rinvio della vaccinazione di almeno 3 mesi? Risposta secca: no.-

Quarta domanda: la sanitaria che sto accompagnando soffre di alcune allergie, non sappiamo se sia allergica al vaccino proposto (non le hanno ancora detto se le faranno Pfizer o Moderna, gli unici disponibili a Ravenna per quanto riferito). Possiamo fare alcuni esami allergologici? La risposta è sempre no, in quanto gli esami relativi alle allergie non sono attendibili. Io chiedo al medico sulla base di quali evidenze scientifiche mi riferisca questo e la risposta è la seguente: “Se guardi il bugiardino di qualsiasi farmaco, allora non lo prendi più”. Pronta la mia risposta: “certamente, però una aspirina non è obbligatoria, per questo vaccino è stato imposto l’obbligo di legge! Come mi giustifica l’obbligo con il consenso informato?”. Ovvio che il medico non mi sa rispondere, mica è un avvocato.>>

Fonte: Multilevel della Libertà – https://t.me/orgoglioitaliani)

Ultima richiesta al medico: il rilascio di un certificato che la signora M, di professione sanitaria, si è presentata all’hub vaccinale di Ravenna ESP ma non ha ricevuto le informazioni necessarie per vaccinarsi in sicurezza. Potete immaginare come la risposta sia stata negativa. Il medico non certifica proprio un bel nulla. L’ordine è vaccinare senza se e senza ma. Tanto, non esistono farmaci sicuri.

Però una cosa il medico vaccinatore ha dovuto ammetterla: che anche i vaccinati, anche con doppia dose, si possono ammalare di Covid19 e possono trasmettere il virus. Non è convinto che la carica virale sia la stessa ma io lo ho rassicurato perché due signori più esperti di lui, come Fauci e Crisanti hanno detto di sì, che la carica virale del vaccinato è uguale a quella del non vaccinato che si sia infettato.

Non sono state avvisare le forze dell’ordine perché non ce ne è stato bisogno ed ho ritenuto che, al momento non fosse del caso.

Chiaramente, la sanitaria M. riceverà la sospensione e allora faremo ricorso al Giudice del Lavoro!

Non vogliono farmi entrare, chiamano l’infermiere capo che dà una mano a gestire che si chiama M.M. il quale mi dice con tono perentorio che io non entrerò. Io gli spiego che sono già entrato e che entrerò nuovamente. Mi rassicura di no. Io tiro fuori il telefono, gli spiego in che veste sono lì, e inizio a comporre il 112 sulla tastiera del telefono. Mi viene chiesto di aspettare e di seguirlo che mi farà parlare con il medico. Ovviamente mi viene assegnato lo stesso medico di prima che non è felicissimo di rivedermi. Si danno per acquisite le informazioni di prima. Si compila il foglio della anamnesi e la sig.ra R sa me accompagnata ha cura di indicare, alla voce relativa alle allergie al vaccino, che non lo sa di essere allergica o meno al vaccino. Del resto, non sa ancora quale le dovrebbe essere inoculato. Questa volta R., la sanitaria, ha una patologia che richiede un approfondimento e viene rinviata la vaccinazione di un mese, con l’indicazione scritta alla sig.ra R. di andare dal medico di base e farsi prescrive una visita specialistica prioritaria. Perché prioritaria chiedo? Perché abbiamo fretta e non c’è tempo e si fa così, la secca risposta.

Anche qui non è stato necessario, per ora, chiamare le forze dell’ordine poiché tutto è stato adeguatamente documentato.-
Forza e coraggio, schiena dritta e sguardo rivolto in alto a riveder le stelle!!!>>

Fonte: Multilevel della Libertà – https://t.me/orgoglioitaliani)

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

(di Monica Tomasello)

GROSSA OFFENSIVA GIUDIZIARIA CONTRO LA TIRANNIA TECNO-SANITARIA!

93 PROCURE CONTRO IL REGIME

Tutto è iniziato dalla denuncia degli avvocati di Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova, ed il supporto scientifico del prof. Pierfrancesco Belli, Presidente onorario di FN, presentata in 140 Procure.

Pire francesco Belli

Le 7 Procure (tra cui quella di Napoli) che avevano accolto la denuncia sono diventate oggi 93 ed hanno iscritto Draghi  nel registro degli indagati per estorsione del consenso ai sensi dell’ art 629 C.P. .

La denuncia-querela è stata presentata nelle varie procure tra il 10 ed il 16 agosto tramite l’avvocato Nicola Trisciuoglio.

ECCO I REATI SUI QUALI INDAGANO 93 PROCURE:

Associazione per delinquere (art. 416 c.p.) finalizzata al compimento di una serie di reati fine quali:

Strage (art. 285 c.p.): per la diffusione di protocolli di cura errati e dannosi che hanno causato la morte di decine di migliaia di persone;

Epidemia (art. 438 c.p.): per la diffusione indisturbata del contagio da gennaio a marzo 2020 senza l’adozione di alcuna misura di cautela;

Turbata libertà dell’industria o del commercio (art. 513 c.p.): per il blocco di quasi tutte le attività lavorative durante la quarantena con la conseguente distruzione dell’economia italiana;

Lesioni personali (art. 582 c.p.): per i danni fisici subiti da tutti coloro che sono stati curati con protocolli terapeutici errati

Omicidio (art. 575 c.p.): per la morte cagionata a tutti coloro che sono stati curati con protocolli terapeutici errati;

Condotte con finalità di terrorismo (art. 270 sexies c.p.): per l’attuazione di condotte quali la gestione scellerata della finta pandemia da Covid-19 che, per la loro natura – mancato approntamento delle cure e delle misure di prevenzione necessarie – o contesto – la situazione di grave allarme determinata dalla martellante narrativa sulla pandemia – hanno arrecato grave danno al Paese (la distruzione del tessuto economico-produttivo mediante l’implementazione di chiusure e limitazioni alle libertà fondamentali rivelatesi non solo inutili ma controproduttive) compiute allo scopo di intimidire la popolazione e destabilizzare o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche e sociali del Paese vivendo oramai il popolo in uno stato di emergenza perenne in cui le ordinarie regole in materia di adozione delle norme di diritto sono state stravolte e non vi è neppure più la dialettica politica fondata sull’esistenza di maggioranza e opposizione; nonché minare le fondamenta stesse dello Stato, ossia l’essere una repubblica democratica fondata sul lavoro, stravolte nel solo interesse di una gestione centralizzata e profondamente errata della salute pubblica, volta, esclusivamente, ad attuare una campagna vaccinale totalmente sperimentale che ha nel popolo cavie per esperimenti scientifici dai risultati affatto provati sistemica ad un controllo delle masse.

Le 93 Procure che hanno accolto la denuncia di Fiore nei confronti di Draghi e Conte per estorsione del consenso a proposito del Green Pass e della gigantesca operazione per vaccinare gli italiani, ed in queste ore in particolare i giovanissimi, al momento sono le seguenti

1. ALESSANDRIA

2. ANCONA

3. AOSTA

4. AREZZO

5. ASTI

6. AVELLINO

7. BARI

8. BELLUNO

9. BERGAMO

10. BIELLA

11. BOLOGNA

12. BOLZANO

13. BRESCIA

14. BUSTO ARSIZIO

15. CALTANISETTA

16. CALTAGIRONE

17. CAMPOBASSO

18. CASSINO

19. CATANIA

20. COMO

21. COSENZA

22. CUNEO

23. FERMO

24. FERRARA

25. FIRENZE

26. FORLI’

27. GELA

28. GROSSETO

29. ISERNIA

30. IVREA

31. LAGONEGRO

32. LANUSEI

33. L’AQUILA

34. LA SPEZIA

35. LATINA

36. LECCE

37. LECCO

38. LIVORNO

39. LODI

40. LUCCA

41. MACERATA

42. MASSA

43. MATERA

44. MESSINA

45. MILANO

46. MODENA

47. MONZA

48. NAPOLI

49. NAPOLI NORD

50. NOCERA INFERIORE

51. NOLA

52. NOVARA

53. NUORO

54. ORISTANO

55. PADOVA

56. PALMI

57. PARMA

58. PATTI

59. PAVIA

60. PERUGIA

61. PESARO

62. PESCARA

63. PIACENZA

64. PISA

65. PISTOIA

66. PORDENONE

67. PRATO

68. RAVENNA

69. REGGIO CALABRIA

70. RIMINI

71. ROMA

72. ROVERETO

73. ROVIGO

74. SALERNO

75. SAVONA

76. SCIACCA

77. SIENA

78. SONDRIO

79. SPOLETO

80. SULMONA

81. TERNI

82. TIVOLI

83. TORINO

84. TORRE ANNUNZIATA

85. TRAPANI

86. TRENTO

87. TRIESTE

88. UDINE

89. VARESE

90. VERONA

91. VALLO DELLA LUCANIA

92. VIBO VALENTIA

93. VICENZA

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FONTE: Panorama

Carlo Freccero, il provocautore. Da quando, quasi due anni fa, ha lasciato la direzione di Rai 2 ed è tornato stabilmente a Savona, lungi dal ritirarsi a vita privata, Freccero continua a studiare e a intervenire nel dibattito delle idee restando l’anarchico e vulcanico autore che abbiamo conosciuto in tanti anni vissuti pericolosamente. Al punto che, come conferma l’intervista che segue su pandemia e globalizzazione, la definizione di provocautore gli calza a pennello.

Sulla pandemia, fin dalla prima reazione dei balconi e degli slogan come «andrà tutto bene», è in atto uno scontro sempre più ideologico. Perché secondo lei?

Ci sono due Italie destinate a non incontrarsi perché partono da presupposti diversi. Per gli ortodossi è in atto la più pericolosa pandemia di cui si abbia memoria. Di fronte alla morte il sacrificio dei diritti costituzionali è indifferente e necessario. Per i dissidenti la pandemia non è la causa, ma il pretesto per eradicare questi diritti e instaurare un nuovo modello di vita attraverso quello che Klaus Schwab, il fondatore del World economic forum, ha chiamato «il Grande Reset» nel suo libro scritto con Thierry Mallaret e dedicato agli effetti del Covid. Anche il Time gli ha consacrato la copertina con un’immagine del globo terrestre circondato dai ponteggi di un cantiere in cui gli operai ricostruiscono il mondo.

Esistono organizzazioni economiche o gruppi di potere che vorrebbero trasformare la pandemia in un’occasione di palingenesi planetaria?

Oltre che sanitario, la pandemia è un evento politico ed economico. Per le élites è un’occasione irripetibile per instaurare l’agenda 2030 con largo anticipo. Cito ancora Schwab e Malleret: «Il mondo come lo conoscevamo nei primi mesi del 2020 non c’è più, dissolto nel contesto della pandemia. Stiamo per trovarci di fronte a dei cambiamenti radicali di una tale importanza che alcuni esperti parlano di anticoranavirus e dopocoronavirus». AC e dC non significherebbero più avanti Cristo o dopo Cristo, ma avranno per spartiacque la pandemia.

Concorda con gli studiosi secondo i quali come la peste nera fu all’origine dell’uomo moderno anche il Covid potrebbe provocare cambiamenti nell’antropologia di quello del Terzo millennio?

Li provocherà se lasceremo spazio al transumanesimo, grazie al quale l’uomo dovrebbe sconfiggere la morte e acquisire un potenziamento intellettuale e soprattutto mnemonico connettendosi all’intelligenza artificiale. Per chi ci crede c’è un solo ostacolo: il sovrappopolamento del pianeta. Da tempo nei testi scolastici il concetto di sovrappopolamento – insieme al riscaldamento del pianeta – è un dato acquisito. Non a caso tutti i filantropi, a cominciare da Bill Gates, si pongono il problema della pianificazione familiare. Si potrebbe scrivere un libro su questo argomento, ma cito solo la conferenza del 2014 nella quale Roberto Cingolani, attuale ministro della Transizione ecologica, ha detto che «il pianeta è progettato per 3 miliardi di persone». Perciò, siccome siamo 8 miliardi, o si riduce la popolazione o se ne comprimono i consumi impedendo viaggi e tutto ciò che produce Co2 . A questo servono lockdown e chiusure.

Vede anche lei come Massimo Cacciari un pericolo nel ricorso a prolungati stati di emergenza?

Cacciari ha ragione. Sotto l’onda emotiva della pandemia e di fronte alla minaccia della morte, la maggioranza degli italiani è disposta a rottamare quella stessa Costituzione che nel 2018 aveva saputo difendere contro il referendum promosso da Matteo Renzi. Disarmarci oggi per la pandemia è pericoloso per il nostro futuro. Perché il mondo potrà essere cambiato senza che noi possiamo decidere come.             

Secondo Schwab l’umanità è a un bivio: dopo la pandemia potrà costruire una società più solidale e inclusiva o più individualista e selettiva. È davvero così?

Schwab si riferisce all’agenda 2030 che è piena di buoni propositi e condivisa da organizzazioni internazionali come l’Onu, l’Unesco e l’Oms. Questi buoni propositi però hanno una matrice malthusiana: difendere il pianeta dall’invadenza dell’uomo e non viceversa. Si persegue la fine dell’umanesimo in favore della green economy. Per me questa utopia è, in realtà, una distopia perché è antiumanistica. Ma noi siamo uomini: come potremmo mai partecipare al nostro stesso ridimensionamento?

Perché è stato l’annuncio dell’adozione diffusa del green pass a riportare parte della popolazione nelle piazze?

Perché costituisce una violazione dell’articolo 3 della Costituzione che vieta ogni forma di discriminazione.          

Per il filosofo Giorgio Agamben il vaccino è «un simbolo religioso» al quale si attribuisce potere salvifico. Ne è una conferma il fatto che chi non vi ricorre è colpito da una sorta di scomunica sociale?

Secondo Walter Benjamin, cui Agamben sembra rifarsi, il cristianesimo è una religione culturale. Al suo interno tutto ha significato in riferimento a un culto, più che rispetto a un dogma o a un’idea. La vaccinazione non avrebbe senso senza il culto che la circonda. Provoca emozione come la celebrazione di un sacramento e dev’essere immortalata sui social di tendenza. La sua somministrazione sancisce l’appartenenza al gruppo di culto e provoca intolleranza verso chi si sottrae.

È la scarsa dignità culturale dell’universo no-vax a giustificare questa divisione in cittadini di serie A, vaccinati, progressisti e acculturati, e di serie B, antiscientifici, di destra e rozzi?

I no-vax vengono dipinti dalla propaganda come scientificamente ignoranti, ma la realtà è diversa. Il mainstream identifica la scienza con un vaccino che, secondo il suo stesso bugiardino, non è stato sperimentato e lo sarà soltanto se le vaccinazioni si protrarranno sino al 2023. Come possiamo definire scientifico un dispositivo non sottoposto a verifica sperimentale? Molti no-vax sono informati sulle più recenti scoperte della letteratura scientifica. I loro riferimenti sono il premio Nobel Luc Montagnier e il maggior virologo vivente Didier Raoult. Mentre i favorevoli al vaccino hanno per informatori le star della tv.

Come vengono usati i grandi quotidiani e i talk show nella costruzione di questa narrazione?

Per la comunicazione la pandemia è un grande campo di studio. Marshall McLuhan aveva previsto una terza guerra mondiale combattuta non con le armi tradizionali, ma con l’informazione. Giornali mainstream e televisione tendono a rendere conformista l’opinione degli utenti tramite l’emissione di un messaggio unico. Invece il web, anche quando viene commissariato dalle grandi piattaforme tramite gli algoritmi, i factchecker e la censura esplicita dei dissidenti, riesce a far trapelare messaggi «eretici». Sui social la censura è scandalosa, ma in qualche modo ha motivato i dissidenti. Sulla tv generalista invece non c’è censura perché non c’è n’è bisogno: il pubblico della televisione sembra vittima di una forma d’ipnosi.

C’è chi vede nell’adozione del certificato verde una forma di sorveglianza del potere. Ma anche per guidare un’auto bisogna esibire una patente che attesti l’idoneità del pilota a tutela della collettività.

A cosa li abilita di specifico il green pass? Semplicemente alla vita quotidiana che da quasi due anni ci è impedita. Nessun regime era arrivato al punto di richiedere una patente per vivere.

Una volta era la sinistra a difendere il diritto di critica e di dissenso. Oggi, sulle norme sanitarie, Giorgia Meloni la pensa come lei e Cacciari, e Matteo Salvini come Maurizio Landini.

Chi era di sinistra come me criticava il pensiero unico neoliberista, ma non conosceva ancora l’unanimismo di oggi. Sembra di essere piombati nella distopia orwelliana, costruita sul controllo e l’impoverimento del linguaggio. Non solo i politici non si sottraggono a questa tendenza. Di più, sono loro a costruire la gabbia del pandemicamente corretto nei limiti del quale ci si può esprimere. Maggioranza e opposizione stanno entrambe collaborando al grande reset.

Tuttavia il certificato verde è adottato in Francia e non ad esempio in Germania, Stati Uniti e Giappone.

Perché è un disegno che procede a macchia di leopardo. Molti Paesi lo hanno già accantonato. Altri vogliono andare avanti a ogni costo. L’Europa resiste con alterne vicende perché è il centro dell’operazione. Basta guardare gli interventi al Global Forum del gennaio 2021 per capire gli schieramenti.  

È sotto gli occhi di tutti che la pandemia ha reso ancora più centrali le piattaforme. L’omologazione planetaria arriva con lo streaming di Netflix e Amazon?

Distruggere le piccole e medie imprese perché considerate obsolete per incrementare le grandi corporation fa parte del piano. Tutto ciò viene presentato come progresso. Dall’inizio della pandemia, le piattaforme e le grandi società di distribuzione hanno guadagnato tutto quello che le piccole imprese hanno perso.    

Che spazi rimangono per l’originalità e l’identità nell’arte e nella comunicazione?

Ormai originalità e identità sono slogan pubblicitari per imporre obiettivi di massa nascondendoli sotto una patina di glamour.

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https://cataniacreattiva.it/carlo-freccero-nessun-regime-era-arrivato-al-punto-di-chiedere-una-patente-per-vivere/

di Mirko Stefio – GenerazioneBastaGià

Adesso fatemi capire…
sapete sono un po’ lento… arrivo sempre un po’ tardi nelle cose… ma la domanda è …ma cosa succederà?

Si organizzeranno delle squadracce di controllo, con manganelli a mano? Con divise riconoscibili e stivaloni alti e cappotti rigorosamente in pelle lunghi? Organizzati al controllo dei territori?

Andranno nei tavoli dei ristoranti o nei bar a chiedere i certificati d’idoneità? O green pass che mi sa tanto di carta igienica? E magari se in un tavolo ben apparecchiato si troveranno 3 vaccinati ed uno no? Cosa succederà???

Lo faranno alzare e gli daranno olio di ricino? Lo prenderanno a manganellate ? O deve interrompere e fatto allontanare?

O che succederà?

Andremo al cinema e si dovrà esibire la tessera d’idoneità? Dunque se sei con una donna vaccinata lei passa e tu sarai discriminato? Cosa succederà di preciso? Cioè chi non è vaccinato dev’essere allontanato? Emarginato? Cosa succederà di preciso?

Che al supermercato se entrambi i coniugi non sono vaccinati moriranno di fame? O s’interneranno nei ghetti tutti i non vaccinati ? Costruiranno delle baracche apposite o confinati nelle loro case, se magari queste non sono in un palazzo, altrimenti allontanati?

Magari si instituirà un simbolo da affiggere nel petto per essere riconoscibili ? In modo tale che chi sia vaccinato possa scostarsi e non immischiarsi con la razza vaccinata?

Non capisco… come avverrà? Ci sarà un corpo para-militare chiamato “gioventù vaccinata” addetto al controllo e pestaggio di chi non voglia vaccinarsi, magari vedere per le strade un simile vigliacco sopruso? Di storica memoria …

Magari penseremo che tutti i vaccianti sono migliori e i non vaccinati ignoranti? Come qualcuno ha avuto la tentazione di scrivere… magari poi è il mio migliore amico, o mia sorella o il parente, o la religione avversa…

E che succederà????

Forse mi sto sbagliando… sono io che esagero… o forse i riconoscibili non vaccinati dovranno firmare una lista entro il 20 di agosto e presentarla a Figliolo, (pare si chiami così questo ebete in divisa militare) ma chi minkia si sente? ‘sto cretino!

Magari mi verranno a prendere a casa e farò 100 giorni di prigione per aver offeso un’alta carica dello stato (a me sembra un perfetto coglione), finché non ammetto che l’unica volontà politica sia il vaccino! Così questo Bestia cosa farà? Li internerà, o li metterà ai lavori forzati? Cosa succederà in questa folle società che stiamo costruendo???? Che i bambini dei non vaccinati saranno costretti a casa e non potranno andare a scuola e non potranno frequentare i compagnetti, giocare con loro e crescere ghettizzati in una casa???

Ma nella testa che cosa avete???

Vi siete divisi proprio come volevano…Sempre asserviti al gioco dei Grandi e dei loro luridi interessi! Il problema non sono i VACCINATI e nemmeno i NON VACCINATI!

Si avete sentito bene!

Il problema è l’inviolabilità delle libertà personali! Su cui non si deve porre alcun dubbio! Altrimenti NORIMBERGA è una fiaba … e tutto quello che si è subito, con leggi razziali e quant’altro è una fantasia !

Ma volete svegliarvi?

Ma cosa farete vi alzerete dai centri sportivi per distanziarvi e denuncerete i NON VACCINATI alle squadracce? O allontanerete vostro figlio o figlia che giochi con il figlio NON VACCINATO? Oppure chiederete l’allontanamento e li denuncerete… Che farete mentre giocano a calcio spensierati, li allontanerete? Cosa farete? Fatemi capire …

Io non sono per niente e nessuno, sono per il libero arbitrio! Quello che il Buon Dio ci ha dato, e decisamente pretendo rispetto per le mie scelte, condivisibili o meno, ma pur sempre le mie! Io non sto con nessuno, poiché entrambi hanno ragioni e torti da vendere, e sembra quasi che questo paese goda nel dividersi in due schieramenti …. perché un terzo diventa complesso da digerire…

Quelli come me non trovano identificazione!

E forse è meglio così!

Vi prego dall’astenervi di scrivere inutili retoriche, che non portano a niente e nulla…

Ma che società state costruendo?

So solo che non ho fiducia nel Presidente della Banca centrale europea, che NESSUNO HA ELETTO, con quella faccia da rospo, e so pure che nella storia i ricchi hanno fatto sempre i loro interessi a discapito dei poveri, i quali seguono sempre le diatribe dei ricchi dividendosi per lasciare loro la possibilità di sottometterli… e poi quando i ricchi non ci riescono entrano in gioco i militari… Il resto lo conoscete se l’avete studiato… altrimenti pazienza… va comunque sempre così…

Concludo con una frase di un grande martire per la libertà. Paolo Borsellino. Per me oggi la mafia sono loro, e non ho dubbi. E che la sensibilità di uomini liberi possa finalmente rendervi liberi!

“La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.” (Paolo Borsellino)


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https://cataniacreattiva.it/green-pass-ma-adesso-cosa-succedera-mirko-stefio/

(di Monica Tomasello CataniaCreAttiva.it)

Roberto Nuzzo, fondatore del movimento “Salviamo i bambini dalla dittatura sanitaria”, è stato ieri, 16 agosto 2021, a Catania per un incontro con l’associazione “Arca dell’Alleanza Ct”.

Presenti, oltre a Nico Tarantino, suo pres. e fondatore, anche l’avv. Renato Penna, il dott. Nunzio Bonaventura, il dott. Franco D’Urso,  Vanni Mustica (operatore sanitario), il dott. Francesco Litrico, il dott. Luca Franceschino (segretario e docente presso l’ass. L.I.P.E.F., Libera Istruzione Parentale e Formazione), e numerosi cittadini informati e consapevoli (quelli che il pensiero unico, e dunque il main stream ad esso asservito, definisce in maniera denigratoria, per i propri infidi fini di propaganda, “complottisti” e/o “novax”).

Tanti i temi trattati, tutti ruotanti attorno a quello della “Dittatura Sanitaria” ed inerenti soprattutto le azioni, con le relative modalità concrete, da mettere in campo da parte di tutti i cittadini per tutelare i loro diritti costituzionalmente garantiti; dalla disobbedienza Civile alle denunce ed agli esposti, alla libera istruzione parentale.

Per l’occasione abbiamo voluto rivolgere a Roberto Nuzzo un paio domande. La prima riguardante i bambini, in merito alle questioni “obbligo di mascherina a scuola” e “vaccinazione”. La seconda, invece, in merito alla recente ordinanza di Musumeci che sancisce l’obbligo del Green pass per l’accesso dei cittadini negli uffici pubblici.

CLICCA QUI PER IL VIDEO su YouTube 

⤵️

https://youtu.be/F1nqLzLx-Y4

Qui il video integrale dell’incontro di ieri sera ⤵️

⤵️

https://rumble.com/vlbiyh-arca-dellalleanza-ct-incontra-roberto-nuzzo-che-sfida-musumeci.html

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https://cataniacreattiva.it/catania-arca-dellalleanza-ct-incontra-il-fondatore-di-salviamo-i-bambini-dalla-dittatura-sanitaria-roberto-nuzzo-che-sfida-musumeci/