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‘SOCIETÀ’ Category

28 febbraio 2022 – Redazione Co.Te.L.I.

(di Francesco Amodeo) –

Onde evitare una scissione della popolazione stile NoVax in versione bellica, tracciamo dei punti fermi.

Siete tutti con il popolo ucraino?

Sì.

Siete tutti contrari alla guerra?

Sì.

Volete l’immediato cessate il fuoco?

Sì.

La reazione di Putin è stata spropositata?

Sì.

Ora però passiamo al punto di vista geopolitico.

Pensate che Putin potesse tollerare l’espansione della NATO (organizzazione nata in funzione antirussa) ai suoi confini più prossimi?

NO.

Pensate che gli USA e la NATO non sapessero che piazzare missili nelle basi Nato dei paesi della ex Unione Sovietica avrebbe costretto Putin a reagire per una questione di sicurezza nazionale?

Certo che lo sapevano.

Pensate che la UE, i cui paesi fondatori sono tra i principali membri della NATO, non potessero fare nulla per evitarlo?

Certo che avrebbero potuto evitarlo.

Pensate che sia giusto che nel 2014 gli USA finanziarono la rivolta popolare in Ucraina definita Euromaidan per destituire un presidente democraticamente eletto solo perché stava stringendo accordi con la Russia e non con la Unione Europea?

Non mi sembra giusto. Mi sembra una inaccettabile ingerenza nelle questioni di un altro stato.

Vi sembra normale che in Donbass i cittadini filo russi vivano da 8 anni in uno stato di guerra, spesso vittime di organizzazioni neonaziste tollerate dal governo ucraino?

Non mi sembra giusto. La guerra va condannata sempre.

Tiriamo le somme: prendendo sempre le distanze da chi opta follemente per i conflitti armati.
Cosa avrebbe dovuto fare Putin?

Trovarsi i nemici storici dentro casa? i missili in cortile? I russi del Donbass trucidati? L’Ucraina nella Nato? Gli americani che gli rovesciavano i governi ai propri confini?

Fatemi capire. La guerra mi fa schifo. Vorrei poter stringere a me ogni singolo cittadino ucraino innocente e vittima. Ma basta con la retorica. Hanno provocato uno statista proveniente dai servizi segreti non un boyscout. E se ad uno del genere gli rendi la guerra inevitabile stai pur certo che quella guerra non la evita.

È fondamentale che la condanna sia unanime da ambo le parti. Soprattutto contro chi la guerra l’ha resa una delle poche opzioni possibili. Altrimenti non siete pacifisti siete ipocriti.

Francesco Amodeo

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Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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PUTIN DICE A TRUMP: ”STIAMO BRUCIANDO LA SPAZZATURA”. DISTRUTTI I BIOLABORATORI.

IN FONDO ALL’ARTICOLO TROVERETE IL VIDEO CON LA TRADUZIONE IN ITALIANO.

DA: ⤵️

https://realrawnews.com/author/kilo-charlie/ 25 Febbraio 2022

Fonte:

https://realrawnews.com/2022/02/putin-tells-trump-were-burning-the-trash-biolaboratories-destroyed/

Vladimir Putin has kept frequent contact with Donald J. Trump as Russian soldiers, aircraft, and warships continue to bombard eastern Ukraine, targeting not civilians but Western-sponsored bioweapons laboratories that zigzag the countryside like a child’s connect-the-dots puzzle, a Mar-a-Lago source told Real Raw News.Our source emphasizes he is reporting only what Putin has told Trump; he is not attesting to the veracity of Putin’s statements, and Trump, he said, has yet to independently verify Putin’s claims.
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(TradLa nostra fonte sottolinea che sta riportando solo ciò che Putin ha detto a Trump; non sta attestando la veridicità delle dichiarazioni di Putin e Trump, ha detto, deve ancora verificare in modo indipendente le affermazioni di Putin.)

On Thursday Trump reportedly took a third telephone call from Putin and was told the Russian military had obliterated 13 bioweapon facilities across Ukraine. Some were subterranean and struck several times to ensure their destruction.

Putin contended the West—the American NIH, France’s Institute of Health and Medical Research, and Germany’s Center for Infection Research–had funneled billions of dollars into the labs under the pretense of research grants. He claimed to have evidence, which he would eventually make public “when the world is willing to listen.”

According to Putin, Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy knew about the laboratories and had received kickbacks in exchange for letting them operate clandestinely and without official oversight.

“Putin told Trump he gave Zelenskyy many warnings to dismantle the labs, as far back as February 2020, and warned he’d do it himself if Zelenskyy didn’t comply. He admitted to minor collateral damage, but told Trump that Zelenskyy had only himself to blame, for putting the people of the Ukraine in danger,” our source said.

Putin also namedropped Israel. He said the Israeli Health Ministry and the MOSSAD ran a biolab on Snake Island, a land mass that belonged to Ukraine, located in the Black Sea, near the Danube Delta, with an important role in delimiting Ukrainian territorial waters.

On Thursday, a Russian Slava-class cruiser approached Snake Island and warned the inhabitants to surrender at once or be fired upon. “We are a Russian warship, proposing you put down arms to avoid bloodshed and unjustified deaths. In worst case, you will be hit with bomb strike,” the Russian’s warning continued for five minutes. The occupants replied: “Fuck you, Russian warship.”

The Slava cruiser opened fire, pummeling and razing the island’s structures until only dust and rubble were left in the wake of the attack.  There were no survivors.

Putin said to Trump that the biolab on Snake Island had been involved in researching a weaponized type of airborne rabies that, if aerosolized, could have ravaged the earth with nearly a 100% mortality rate.

“He assured Trump he’d taken precautions to guarantee all pathogens were hit hard and effective enough to render them inert. He wouldn’t say if he used thermobaric ordnance, but that seems a likely possibility,” our source said.

Make no mistake, President Trump. We’re not hitting cities. If we were, more than one building in Kyiv would be hit, and there’d be no electricity, no water, no nothing. We’re burning the trash,” Putin purportedly told Trump.

Traduzione in italiano nel VIDEO seguente: ⤵️

https://youtu.be/5kNbdLRqDwc

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A noi non resta che sperare che la fonte del giornalista inglese Baxter sia davvero affidabile come dice e che tutto quanto affermato sia vero…

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27 febbraio 2022 – Redazione Co.Te.L.I.

Analfabetismo  funzionale è forse l’emergenza più grande in Italia e dalla quale dipendono a cascata tutte le altre emergenze…

In Italia, infatti, secondo una indagine di Piaac-Ocse condotta nel 2019e riportata da Truenumbers, circa il 28% della popolazione tra i 16 e i 65 anni è analfabeta funzionale. Significa che non sa né leggere né scrivere? No. Vuol dire invece che alcune persone non sono in possesso delle abilità necessarie a comprendere a pieno e usare le informazioni quotidiane, che abbiamo costantemente attorno.

Nel dettaglio, secondo i dati dell’indagine vi è un 5,5% che comprende solo informazioni elementari, contenute all’interno di testi molto brevi, caratterizzati da un vocabolario base. Un altro 22,2%, invece, si limita alla comprensione di testi misti (sia cartacei che digitali) purché siano corti abbastanza.

È uno dei dati peggiori in Europa, che oltre a danneggiare la persona stessa, influisce sul progresso tecnologico.

Le vicissitudini attuali (ad es. pandemia Covid, Green Pass, ecc.) stanno evidenziando quotidianamente alla luce del sole, la problematica sociale sommersa, ignorata e accantonata dell’analfabetismo funzionale che funziona solo a vantaggio dei mass-media e classe politica.

Il problema è dannatamente serio, attuale e drammaticamente esteso come un tumore e pertanto sono necessarie urgenti contromisure. Per affrontare con successo il fenomeno dell’analfabetismo funzionale occorre, in primis, restituire il giusto valore a due elementi fondamentali: la famiglia e la scuola.

Proteggendo i valori intrinseci della famiglia e restituendo la dignità al corpo scolastico: bidelli, insegnanti, studenti tutti tesi a convergere le forze per indirizzare la Scuola al piacere di imparare facendo domande, stimolando la curiosità e conseguentemente il pensiero critico.

Lo strumento più valido è senza dubbio la lettura che stimola il cervello ai quei processi necessari per sviluppare comprensione, riflessione e sintesi, tutti fattori necessari per stimolare e sviluppare, giorno dopo giorno, la capacità cerebrale umana più potente e pertanto temuta anche dal World Economci Forum: il PENSIERO CRITICO!

Confermate? 

Fonte 

Vedi anche: L’ANALFABETISMO FUNZIONALE É LA CAUSA DEL COVID-19 E GREEN PASS!

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26 Febbraio 2022 – Redazione

«Il Green Pass ha l’unico senso di motivare le persone a vaccinarsi, per cui al momento non serve più a molto». Guido Rasi, immunologo, professore ordinario di Microbiologia all’Università di Roma Tor Vergata e consulente del generale Figliuolo per la campagna vaccinale, fa il punto sullo stato della pandemia nelle ultime settimane in un’intervista alla Stampa.

Per il professore  «il certificato può essere tolto a giugno». E la quarta dose non è necessaria: «Il richiamo di massa in questa situazione non ha senso». Insomma, parole ottimistiche che confermano la piena uscita dall’emergenza Covid. Lo riporta HuffPost.

Anche Matteo Bassetti, tre giorni fa, si e’ espresso allo stesso modo. Dal 31 marzo stop al Green Pass, “non ha senso mantenere questo strumento dopo la fine dello stato di emergenza, non ci sono motivazioni sanitarie. Se il certificato verde rimarrà in vigore sarà solo per una decisione politica. il Green pass ha avuto un ruolo fondamentale per favorire la vaccinazione. Un risultato ampiamente raggiunto, in quanto “dalla sua introduzione abbiamo guadagnato il 30% di vaccinati in 5 mesi. A fine marzo quindi avremo un 95% di popolazione vaccinata e, se si aggiunge la fetta di popolazione guarita dal virus, probabilmente possiamo affermare di aver raggiunto l’immunità di gregge”.

FINE DI UNA STORIA TRISTE

26 Febbraio 2022

L’obbligo vaccinale può davvero essere compatibile con la Costituzione italiana? O si tratta di una norma che viola i suoi principi, calpestando i diritti e le libertà dei cittadini? Una domanda che sarà al centro del dibattito giuridico per molti mesi, con la Consulta chiamata a pronunciarsi dopo che il Tar della Lombardia ha sollevato la questione di legittimità costituzionale per l’articolo 4 del decreto legge 44 del 1 aprile 2021, quello che prevede la sospensione dei lavoratori del settore sanitario non vaccinati. E che di sicuro sarà costretta a esprimersi altre volte ancora.

Non c’è, infatti, soltanto il personale medico. A dover obbedire a un’imposizione dall’alto in materia sanitaria sono anche gli insegnanti, i dipendenti delle forze armate e i cittadini con più di 50 anni: per tutti loro, in caso di mancata vaccinazione, sono previste sanzioni. Con annunci di ricorsi già arrivati da ogni Regione d’Italia. Non resta che chiedersi, a questo punto: quale sarà il risultato dei vari casi in cui i giudici invocheranno la pronuncia della Consulta per capire se l’obbligo vaccinale è compatibile con la Costituzione?

A dare una prima risposta è stato il giornalista Francesco Carraro attraverso le pagine del Fatto Quotidiano. Ricordando come l’articolo 32 della Costituzione reciti: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. Secondo lo scrittore, l’obbligo vaccinale è condizionato da una riserva di legge solo in apparenza: “Può essere imposto esclusivamente in virtù di un atto avente forza di legge. Non, quindi, da un regolamento o da un qualsivoglia atto collocato in posizione subordinata (rispetto alle leggi dello Stato) nella gerarchia delle fonti”.

Lo stesso articolo 32 specifica poi che “la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. La Costituzione detta anche un limite sostanziale: un eventuale obbligo vaccinale non può prevaricare la dignità della persona umana. Secondo Carraro, “non v’è dubbio che privare, se non del lavoro tout court, anche solo dello stipendio (indispensabile per vivere) un lavoratore non pare affatto in sintonia né con l’articolo 32 né con gli articoli 1 e 2 della stessa Costituzione”. Il verdetto? “Con questi numeri, e alla luce delle premesse di cui sopra, dubito che la Corte Costituzionale potrà dare il suo placet all’obbligo, sia pure limitato, per categorie professionali o per classi di età”.

Fonte: IlParagone

26 Febbraio 2022 – Redazione

Sono atterrati ieri pomeriggio i primi infermieri e le prime infermiere dall’estero per sopperire alla carenza di personale sanitario nelle strutture e nei servizi della provincia di Ravenna.

L’arrivo di questo primo gruppo, in tutto 6 professionisti provenienti dalla Tunisia, è il frutto della collaborazione tra Confcooperative Romagna e Consorzio Solco Ravenna, che hanno lavorato con le Prefetture e le Istituzioni locali e internazionali affinché questa operazione fosse possibile. Lo scrive Ravenna24ore.

«Rivolgersi all’estero per reperire personale sanitario è servita a dare continuità a servizi pubblici socio-sanitari che rispondono ad esigenze primarie delle persone non autosufficienti del nostro territorio e delle loro famiglie – commenta Antonio Buzzi, vicepresidente Confcooperative Romagna e presidente del Consorzio Solco -. Le ingenti assunzioni di infermieri che l’Ausl ha dovuto fare in questi ultimi due anni, hanno sottratto personale che stava lavorando nelle Case Residenza Anziani, nei Centri Residenziali per Disabili, ecc, e i nuovi diplomati in uscita dai percorsi universitari erano e sono ancora molto pochi. Il rischio era di non poter più garantire questi servizi. Se abbiamo retto fino ad ora lo dobbiamo all’impegno straordinario dei soci lavoratori che da due anni a questa parte hanno rinunciato alle ferie e si sono caricati di ore di straordinario. A loro va tutta la nostra riconoscenza».

Nelle prossime settimane è previsto l’arrivo di altri 30 infermieri da Tunisia, India e Albania per un totale di 36 professionisti.

L’operazione è stata possibile grazie a una procedura semplificata prevista dal Testo unico Immigrazione e a una deroga legislativa valida fino al 31 dicembre 2022, introdotte per fronteggiare la grave carenza di personale sanitario. Queste procedure consentono di accelerare le operazioni di ingresso di infermieri e professionisti sanitari stranieri nel nostro paese, per impiegarli in strutture anche private o accreditate, purché impegnate nell’emergenza covid.

Il gruppo arrivato ieri a Ravenna con regolare visto d’ingresso dovrà ora osservare il periodo di quarantena previsto per legge e attendere di ricevere il permesso di soggiorno.

Nel frattempo grazie al piano di accoglienza messo a punto da Confcooperative Romagna e Solco Ravenna con la cooperativa LibrAzione, i nuovi arrivati verranno accolti in appartamenti dislocati in tutta la provincia, vicino alle strutture e ai servizi in cui verranno inseriti, e riceveranno tutta l’assistenza necessaria per il disbrigo delle pratiche burocratiche.

In questo periodo, inoltre, frequenteranno un corso di italiano intensivo online, per essere pronti a integrarsi non appena sarà loro possibile.

MA I TUNISINI,ILSUPER GRENN PASS RICHIESTO AGLI OPERATORI SANITARI ITALIANI, LO HANNO PER POTER LAVORARE NELLE NOSTRE STRUTTURE SANITARIE? CARI INFERMIERI E MEDICI ITALIANI, VOI, SIETE SOLO E SOLTANTO DEI FANTOCCI PRIVI DI SPINA DORSALE E DIGNITÀ! ECCO DOVE VI HANNO PORTATO COLORO CHE, IN QUESTI DUE ANNI, VI HANNO INCULCATO DI METTERVI IN LOTTA SILENZIOSA A BRACCIA CONSERTE! MA FORSE NON LO CAPIRETE MAI!

25 Frbbraio 2022 – Fonte: Grandeinganno.it

Lord Jacob Rothschild si è rivolto agli investitori del suo fondo RIT Capital Partners con un messaggio tradizionale. Contiene non solo e non tanto i risultati finanziari del fondo, che è gestito dallo stesso Rothschild, ma i suoi pensieri sullo stato delle cose nella politica e nell’economia mondiale. RIT Capital Partners è la “punta dell’iceberg” dell’impero privato di una nota famiglia nel mondo finanziario, e si distingue per essere una delle pochissime strutture “Rothschild” i cui risultati finanziari sono noti al grande pubblico. 

Per certi versi, questa è anche una pubblicità per la straordinaria performance economica di Lord Rothschild: dal 1998, questo fondo di investimento ha registrato un rendimento totale del 2400%. Per risultati che invidierebbe qualsiasi altro istituto finanziario e per la specifica reputazione della famiglia che controlla il fondo, i messaggi dei Rothschild sono ascoltati con interesse in tutto il mondo. Le lettere del signore vengono ricevute solo dai suoi investitori, ma prima o poi continuano a “trapelare” ai media, e quindi semplicemente RIT Capital Partners pubblica sul proprio sito web ⤵️

http://www.ritcap.com/sites/default/files/250490%20RIT%20R%26A%20Interim%20HiRes%20WEB.pdf

La lettera, del 30 giugno 2018, rivela l’atteggiamento piuttosto scettico del management del fondo nei confronti della “ripresa senza precedenti” dell’economia globale dopo la crisi finanziaria globale e il timore per le sorti dell’ordine mondiale che finora ha tanto favorito gli affari familiari .

Va notato che Lord Rothschild, i cui partner commerciali includono figure iconiche come Warren Buffett e Henry Kissinger, ha da tempo sottolineato le vulnerabilità dell’economia globale ed è molto attivo nel criticare le azioni delle banche centrali occidentali, che hanno fermato le conseguenze di la crisi finanziaria mondiale con l’ausilio delle macchine da stampa. 

Nel 2016 ha scritto ⤵️

https://www.telegraph.co.uk/finance/personalfinance/investing/funds/11445631/Lord-Rothschild-Investors-face-a-geopolitical-situation-as-dangerous-as-any-since-WW2.html

che le banche centrali stanno conducendo “il più serio esperimento di politica monetaria” nella storia dell’umanità e ha sottolineato che nessuno può prevedere quali saranno le “conseguenze indesiderate” di questo esperimento.

Per completare il quadro, Rothschild ha detto agli investitori che, a causa degli elevati rischi, ritiene necessario concentrarsi principalmente sulla conservazione del capitale e non preoccuparsi troppo dei rendimenti a breve termine che gli investimenti del fondo possono portare.

25 Febbraio 2022 – Redazione

Il conduttore Mediaset Giuseppe Brindisi continua ad insultare impunemente chi ha fatto una scelta libera, quella di non iniettarsi il siero genico sperimentale. Ecco le sue ultime farneticazioni su Twitter: “Leggi i deliri dei disagiati No Vax (e dei loro ideologi primatisti, patriarchisti, patrioti, fascisti etc etc). Scopri che inneggiano tutti all’invasione russa dell’Ucraina. E hai la certezza di essere dalla parte giusta della barricata”. La scorsa volta invece affermò che i no vax sono dei “parassiti per fortuna vicini all’estinzione“.

QUESTO E’ CIO’ CHE HA SCRITTO SU TWITTER ⤵️

24 Febbraio 2022 – Redazione – Fonte: ImolaOggi

«Dominati da una cupola finanziaria globale: in ballo la sopravvivenza della civiltà. Ecco come uscirne»
di Gloria Callarelli – Il Professor Carlo Vivaldi Forti, docente di sociologia e psicologia sociale presso l’Istituto di Neuroscienze Dinamiche Erich Fromm di Bellinzona, analizza nel suo ultimo libro “Sovranità al popolo – Per un federalismo partecipativo” la perdita della identità nazionale e la fine della democrazia e stila la sua personale ricetta per riprenderci quanto ci è stato tolto

Perdita dell’identità nazionale, fine della democrazia, potere politico in mano ad una cupola finanziaria mondiale. Sono queste, in sintesi, le conclusioni riportare nel suo ultimo lavoro “Sovranità al popolo – Per un federalismo partecipativo” del Professor Carlo Vivaldi Forti, docente di sociologia e psicologia sociale presso l’Istituto di Neuroscienze Dinamiche Erich Fromm di Bellinzona. Lavoro che analizza la situazione odierna in particolar modo italiana e la progressiva perdita di sovranità nazionale, peggiorata a seguito del ciclone Covid e delle dinamiche politiche che intrecciano Italia, Europa, multinazionali, banche e agenzie di rating.In ballo, a suon di restrizioni e di provvedimenti totalmente incostituzionali, “la sopravvivenza del genere umano o per lo meno della civiltà fin qui conosciuta”.

Perché, analizza lo scrittore, dal 1957, anno dei trattati di Roma, che in qualche modo avevano obiettivi condivisibili e certamente non prevedevano rinuncia alla propria sovranità, molte cose sono cambiate. Via via le premesse di quegli accordi sono state sempre più disattese e la “cupola finanziaria”, come la definisce coraggiosamente e candidamente l’autore, che ieri come oggi domina gli scenari mondiali, “si è impadronita sempre più dei principali organismi internazionali”, semplicemente, ci ricorda, “ricattando o corrompendo un limitato numero di politici e alti dirigenti”.

Cupola finanziaria, “mafia globale”

Fatto questo, piegare i governanti non è stato difficile: “Bastava legarli a qualche trattato capestro e il gioco era fatto. Oggi, – sottolinea Vivaldi Forti – con la pandemia, si è realizzata in tempi brevissimi la trasformazione giuridico istituzionale che normalmente avrebbe richiesto anni”.
La forza di quella che lui definisce una “mafia globale” dipende sostanzialmente dal suo potere di condizionamento e di ricatto, attraverso l’impadronirsi, ad esempio, dei maggiori network di informazione, unito alla “complicità, corruzione e spaventosa insignificanza delle attuali classi dirigenti”.

Così in particolare dal Trattato di Maastricht in poi la sovranità nazionale è stata svenduta totalmente alla Troika, composta da Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Commissione europea, che con il patto di stabilità finale del 2012 ha diritto di rigetto delle leggi di bilancio dei vari Stati, mettendo praticamente mano sulla gestione dei soldi dei contribuenti. Inserendo, aggiungiamo noi, tutta una serie di ricatti su come spendere questi danari: dalla transizione ecologica attuale fino all’ideologia gender.

Purtroppo la situazione politica attuale pare non dare speranze al cittadino e del resto l’analisi in proposito del prof. Vivaldi Forti è impietosa: “La democrazia rappresentativa è superata, perché non rappresenta più le genuine scelte degli elettori, ma soltanto quelle delle Segreterie dei partiti, sottomesse ai ricatti e alle pressioni della cupola globale. La disastrosa disaffezione dell’elettorato alle urne ne costituisce palese conferma. Al suo posto – propone lo scrittore – deve nascere una democrazia partecipativa, che muovendo dal territorio arrivi a formare metà delle istituzioni pubbliche: a livello nazionale, un Parlamento espresso in due Camere, una partitica e l’altra organica, con parità di competenze, e così pure negli enti locali. Il mio giudizio sull’attuale classe politica è pessimo: essa è la peggiore di quante l’Italia ne abbia mai conosciute nella sua storia unitaria. Ci sono ovviamente lodevoli eccezioni, che però non incidono sulla situazione generale”.

Come uscirne, dunque, effettivamente non è facile ed è comunque un processo che richiede unità d’intenti e il tempo necessario, ma il Professore ce ne fornisce delle linee guida programmatiche:

Occorre una nuova forma di sovranità popolare che si organizzi dalla base al vertice dei singoli Stati. Ad esempio come hanno fatto in Polonia ai tempi di Walesa e di Giovanni Paolo II. Il sindacato Solidarnosc era emanazione diretta della volontà popolare, e non un apparato burocratico fiancheggiatore del potere come in linea di massima sono oggi i nostri sindacati. Il cambiamento – conclude – per essere reale, deve procedere dalla volontà della base, espressa attraverso opportuni organismi territoriali partecipativi.”.

24 Febbraio 2022 – Redazione

Grottesca decisione del ministro della Salute: da marzo gli stranieri extra Ue potranno arrivare e muoversi con il tampone. A noi invece è richiesto il lasciapassare rafforzato, cioè l’obbligo vaccinale mascherato. Come se il virus avesse il passaporto. Mario Draghi sconfessa Roberto Speranza: ad aprile stop emergenza. Allora cancelli divieti e green pass.

Se c’era un modo per dimostrare che il green pass non ha alcuna validità scientifica, ma al contrario ha una ragione esclusivamente politica, quel noto scienziato che risponde al nome di Roberto Speranza lo ha trovato. Pressato dalle riaperture decise da tutti i Paesi del mondo, e soprattutto dalla necessità di consentire l’arrivo dei turisti stranieri in vista della primavera e dell’estate, il ministro della Salute ha firmato una circolare che permette l’accesso in Italia anche a chi ha un green pass che da noi è considerato scaduto: basta che si faccia il tampone. Sì, si può non essere immunizzati come da regola ma varcare il confine dopo essersi sottoposti a un semplice test rapido che certifichi la negatività al Covid.

In pratica, dal primo di marzo ai turisti sarà consentito ciò che agli italiani è negato. Già, perché se il provvedimento di Speranza abilita la libera circolazione di uno straniero con il green pass base, quello che si ottiene a seguito della vaccinazione, della guarigione oppure con un antigenico, non si capisce perché a un cittadino del nostro Paese sia impedito di prendere un mezzo pubblico o di entrare in alberghi e ristoranti senza esibire il certificato vaccinale. Ancor più incomprensibile diventa l’obbligo del green pass rafforzato nelle tante circostanze in cui è richiesto. Ma se a un turista è concesso di andare a spasso per la Penisola, prendere il treno o il traghetto, mangiare al ristorante o fare colazione al bar con un semplice tampone, perché un povero cristo di operaio over 50 deve essere sospeso dal lavoro e di conseguenza dallo stipendio se non si è vaccinato?

La domanda è legittima e anche un bambino capisce che non si tratta di difendere la salute delle persone, di evitare la circolazione del virus, l’aumento dei contagi e tutto ciò che ci è stato raccontato finora. Il green pass, così come è stato congegnato dai burocrati del ministero di cui si è circondato Speranza, risponde solo a un’esigenza: costringere gli italiani a vaccinarsi a qualsiasi costo, anche a quello di privare dei cittadini di alcuni diritti fondamentali, come il lavoro (sul quale, sia detto per inciso, è fondata la Repubblica) e la libertà di circolazione. Sì, il passaporto verde non è quella «garanzia di non contagiarsi e non contagiare» che era stata promessa dal presidente del Consiglio e da ministri e sottosegretari. Semplicemente, è uno strumento per rendere complicata la vita delle persone e in tal modo indurle a offrire il braccio alla patria. Il lasciapassare da esibire per accedere ai mezzi pubblici e al chiuso era ed è un modo per aggirare l’obbligo vaccinale e dunque esentare lo Stato da qualsiasi responsabilità in caso di effetti collaterali dovuti alla vaccinazione. Fino al 15 febbraio non esisteva una disposizione che costringesse gli italiani a vaccinarsi e solo una settimana fa è scattata la disposizione che introduce la regola del siero per gli ultracinquantenni. Tutti, prima di ricevere l’iniezione anti Covid, sono costretti a firmare un consenso informato che di fatto sgrava da ogni responsabilità il vaccinatore, e di conseguenza la struttura che esegue, per conto dello Stato, la puntura. Ma per evitare che gli italiani rifiutino di sottoporsi al trattamento si è inventato il green pass, ossia un sistema per convincere anche i più recalcitranti a vaccinarsi. Naturalmente si può essere d’accordo o meno su questo modo di procedere e noi, come abbiamo spiegato più volte, non lo siamo, perché riteniamo che in altri Paesi, vedi la Gran Bretagna, si siano raggiunti risultati di contenimento del virus migliori dei nostri senza ricorrere a questi metodi e senza calpestare i diritti costituzionali. Tuttavia, se si è imboccata questa strada, a nostro parere illegittima, diventa incomprensibile il via libera per i turisti. A contagiare e contagiarsi sono forse solo gli italiani, mentre gli stranieri sono immuni per definizione? Come si può spiegare, e soprattutto accettare, che per chi visita il nostro Paese basti il tampone per accedere al ristorante e a un italiano sia richiesto il green pass e l’attestazione di essere vaccinato? Il virus forse distingue a seconda della nazionalità? Il turista non lo contagia mentre l’italiano sì? L’illogicità è evidente, ma soprattutto è lampante l’arbitrarietà dei criteri introdotti da Speranza. Del quale è sempre più ingiustificabile la presenza nell’attuale governo ed è manifesto il contrasto che lo contrappone al presidente del Consiglio. Mentre il ministro della Salute continua a predicare sciagure e a difendere misure che non hanno senso, Mario Draghi parla di fine dello stato d’emergenza entro il 31 marzo. Ma se il premier promette di rimuovere «le restrizioni residue alla vita dei cittadini e delle imprese», perché «la situazione epidemiologica è in forte miglioramento», che senso ha insistere con una misura come il green pass, che non solo non è uno strumento sanitario, ma ha validità solo per i cittadini italiani e non per chi arriva da fuori? Possibile che il cittadino di una Repubblica che si dice democratica abbia meno diritti di chi non lo è? Nel giornale di oggi, Federico Novella si occupa del nuovo presidente della Consulta, ossia di Giuliano Amato, il quale ha di recente parlato di molte cose, esprimendo la sua opinione su leggi e referendum. L’ex presidente del Consiglio ora a capo della Consulta, un tempo era noto con il soprannome di door Soile, ma qui non c’è nulla di soile, ma molto di grossolano. Anzi, di insopportabilmente rozzo.