Dove firmare e quando. Neanche annunciato preso d’assalto il sito del Referendum no Green Pass. 600 mila accessi, 9000 richieste di collaborazione.
A meno di 12 ore dall’annuncio il sito del referendum contro il Green Pass, www.referendumnogreenpass.it viene letteralmente preso d’assalto. Un boom di richieste senza precedenti. «Abbiamo avuto nello stesso momento tra i 500.000 e i 600.000 accessi al sito e per questo alcune parti si bloccano», spiega l’avvocato del comitato organizzativo Olga Milanese del foro di Salerno.
Milanese: «Migliaia di persone stanno continuando ad accedere e stiamo creando i siti di supporto, quindi a breve abbiamo risolto il problema». Infatti mentre stiamo scrivendo le parti che consentono la firmadigitale tornano on line.
Neanche gli organizzatori si aspettavano una reazione di queste proporzioni, a dimostrazione che la narrazione governativa a canali unificati, tra tv, giornali e siti non ha convinto ampie fasce di popolazione che vedono nel Green Pass più che un sistema di gestione della pandemia un meccanismo di scarico delle responsabilità sulla popolazione, costretta in modo subdolo alla vaccinazione. «E’ il potere che ricatta i suoi cittadini», ha commentato ieri il giurista e accademico Ugo Mattei del comitato Garanti del Referendum, “invece di prendersi le responsabilità delle proprie scelte: obbliga le persone a vaccinarsi con un consenso informato estorto con la minaccia di perdere il lavoro”. Il tutto tra miriadi di messaggi contraddittori e irragionevoli. Per la stragrande maggioranza della popolazione attiva la mancata iscrizione alla tesi del governo comporta l’impossibilità di accesso al lavoro.
Ma il processo di raccolta diventerà anche concreto con le sedi in cui si potrà firmare materialmente per il Referendum abrogativo del Green Pass.
«Questa opzione partirà, più o meno, da metà della settimana prossima», spiega l’avvocato Milanese, «perché noi abbiamo avuto la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ieri e quindi, chiaramente, prima di ieri sera e stanotte non abbiamo avuto per legge la possibilità di mettere a disposizione i moduli, per cui adesso i nostri volontari, da lunedì, li riportano per la vidimazione presso gli enti preposti. La vidimazione prende un paio di giorni di tempo, poi si potrà iniziare a raccogliere le firme».
Secondo lei ci sarà in tutti i Comuni un luogo dove firmare?
«Molti Comuni saranno coperti. Caricheremo sul sito del referendum, appena saremo pronti con i moduli, le liste di tutti i Comuni, i punti organizzati con i tavoli nelle varie città, gli studi legali dove si potrà firmare perché molti colleghi ci hanno scritto dando la loro disponibilità a ricevere i firmatari per la raccolta», spiega Milanese, «solo ieri abbiamo avuto più di 9000 mail di proposte di collaborazione, persone che vogliono dare una mano, quindi non è immediatamente facile, stiamo cercando di ‘smistare’ e gestire tutte queste disponibilità».
Tecnici informatici, legali, volontari di ogni tipo, dalla persona comune al professionista, si sono resi disponibili inviando una mail a info@referendumnogreenpass.it per attivare la raccolta delle firme nel proprio Comune, attivare un tavolo o un punto di raccolta, diventare autentificatore, richiedere la certificazione o semplicemente dare una mano.
«Intanto la procedura del sito è abbastanza semplice», spiega l’avvocato Milanese, «si scaricano i moduli in formato word, si compilano, si trasformano in pdf, si firmano e si mandano».