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13 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

Gli effetti negativi del Covid sulla circolazione, come ictus e trombosi, non sono dovuti solo all’infiammazione indotta dall’infezione, ma sono una diretta conseguenza dell’azione della proteina spike. 

Questa la conclusione di uno studio, pubblicato sulla rivista Circulation Research, che suggerisce come Covid-19 non sia solo una malattia respiratoria ma anche, e forse soprattutto, una malattia vascolare.

Come noto, il Sars-Cov-2, grazie alla proteina spike si lega al recettore dell’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2) per entrare e infettare cellule ospiti. 

I ricercatori dell’Università della California San Diego, negli Usa, e della Xi’an Jiaotong University, in Cina, hanno mostrato che la proteina spike non solo si lega alle cellule sane per diffondere l’infezione, ma provoca danni direttamente alle cellule dell’endotelio, il tessuto che rivestono i vasi sanguigni e che sono fondamentali per la circolazione. Il team ha utilizzato degli pseudovirus, ovvero virus ‘vuoti’ e non infettivi ma che esprimono la proteina S (pseudo-spike) sulla superficie, iniettandoli nella trachea di criceti. Questi hanno avuto come conseguenza danni ai polmoni e alle arterie, dimostrando che la proteina spike da sola causa la malattia, a prescindere dalla diffusione dell’infezione virale.

Il team ha eseguito un altro esperimento esponendo cellule endoteliali sane alla proteina spike: questa, legandosi con ACE2, ha danneggiato le cellule, causandone la frammentazione dei mitocondri (le cosiddette centraline energetiche delle cellule). 

Prof. Marco Tinelli Istituto Auxologico Italiano

Tra i vaccini in grado di proteggere dal Covid19 c’è il vaccino a RNA messaggero (mRNA) prodotto da Moderna. Il vaccino COVID-19 Moderna non contiene il virus, ma solo una molecola del suo RNA messaggero che consente la sintesi della proteina Spike all’interno di strutture della cellula umana che si chiamano “ribosomi”. I ribosomi una volta “istruiti” dall’RNA messaggero del vaccino producono a loro volta le proteine Spike stimolando così  il sistema immunitario della persona che riceve il vaccino. Questa proteina Spike “estranea” attiva così una risposta immunitaria che stimola la produzione di anticorpi specifici contro il Coronavirus, che proteggeranno le persone evitando così il contagio.

13 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.li – Fonte: L’Antidiplomatico

E’ stato più volte scritto che la tutela della “salute” per il governo Draghi è intesa come la cancellazione sistematica di tutti i diritti costituzionali garantiti. Il “super green pass” ne e’ un esempio!

Salute prima di ogni cosa comunque! (A PAROLE!) E cosa fa il Movimento 5 Stelle? Chiede di anticipare la direttiva europea per introdurre in Italia la sperimentazione OGM in agricoltura. Alla faccia della “salute” e della salvaguardia dell’economia italiana.

“Crocevia e Associazione Rurale Italiana chiedono il ritiro di una proposta di legge firmata da cinque parlamentari della Commissione Agricoltura, che accelera le procedure per l’emissione in pieno campo dei nuovi OGM “a fini sperimentali”. Sarebbe una svolta devastante per un paese che ha fatto del cibo la sua bandiera, oltre che una violazione del principio di precauzione.” Si legge in un comunicato dell’Associazione. 

Di che cosa si tratta? Nello specifico cinque deputati del Movimento 5 Stelle, membri della Commissione Agricoltura della Camera, stanno per avanzare una Proposta di Legge sul rilascio in ambiente dei nuovi OGM “a fini sperimentali”. Il partito che prima delle svolte con il Pd, Draghi e ora con la guida di Conte, aveva sempre fatto della contrarietà alla manipolazione genetica del cibo una delle sue bandiere, sta per voltare le spalle al principio di precauzione e a una politica basata sulla sicurezza alimentare e i diritti dei contadini.

L’editing del genoma fa parte di una serie di biotecnologie definite “di seconda generazione”, anche se si studiano ormai da una quindicina d’anni. I promotori le ritengono più precise e sicure nella loro capacità di modificare il DNA, oltre a chiedere che vengano esentate a livello europeo dagli obblighi della direttiva sugli OGM. Questi nuovi prodotti biotecnologici vengono propagandati come non OGM solo perché ingegnerizzano organismi della stessa specie, invece di incrociare specie diverse.

Le varietà ottenute con queste cosiddette New Genomic Techniques (denominate NGT, NBT o TEA), che il Movimento 5 Stelle cerca di sdoganare, vengono addirittura equiparate a piante mutate naturalmente. Un falso scientifico che ha fini meramente politici ed economici, curiosamente sovrapponibili a quelli grandi gruppi multinazionali e di parte dell’accademia, interessati a ottenere il via libera per la coltivazione di questi nuovi OGM per sfruttarne i diritti di proprietà intellettuale.

La proposta di legge è firmata dal presidente della Commissione Agricoltura Filippo Gallinella e dai deputati Chiara Gagnarli, Giuseppe L’Abbate, Luciano Cadeddu e Luciano Cillis. Con una modifica del decreto legislativo 8 luglio 2003, n.224, si propone di accelerare le procedure per l’emissione in pieno campo di varietà vegetali ottenute in laboratorio con tecniche di genome editing (New Genomic Techniques – NGT). Un fatto mai avvenuto finora per la ferma opposizione dei consumatori, degli agricoltori e delle organizzazioni ambientaliste e garantito da una legislazione nazionale dal 2000 (decreto Amato).

A tutto ciò si somma una sentenza della  Corte di Giustizia Europea,che nel 2018 ha esteso anche ai prodotti di queste “nuove” biotecnologie l’applicazione della  la Direttiva 2001/18 sugli OGM. Una sentenza storica, che equipara i prodotti delle NGT agli OGM, e li costringe alla tracciabilità e all’etichettatura, nonché a una rigorosa valutazione del rischio. Invece di applicare la sentenza, però, in Italia proseguono i tentativi ostinati di aggirarlo.”, si legge nel comunicato.

E ancora: “Il pronunciamento della Corte, infatti, è stato accolto come una iattura dalle industrie del settore, perché i consumatori europei sono radicalmente contrari agli OGM e difficilmente acquisterebbero questi prodotti se venisse riportata la dicitura in etichetta. Di qui il tentativo della Commissione europea e di numerosi stati membri di avviare una riscrittura delle regole sulla manipolazione genetica, liberando i prodotti dell’editing genomico dagli obblighi di legge.

Anticipando la proposta di Bruxelles, attesa entro il 2023, l’Italia, con la proposta di legge del M5S, inizia a cambiare le sue leggi che vietano – per i rischi di biocontaminazione – la sperimentazione in pieno campo degli OGM. “Siamo stupefatti da questa mossa del Movimento 5 Stelle, che rischia di esporre l’agricoltura alla contaminazione da OGM e alla biopirateria – dichiara Fabrizio Garbarino, co-portavoce dell’Associazione Rurale Italiana – Chiediamo ai parlamentari di ritirare la firma da questa proposta di legge, e alle altre forze politiche di respingerla con forza”. 

Ricordiamo, in conclusione, il programma del Movimento 5 Stelle, votato dalla base degli iscritti e avallato da 11 milioni di elettori nel 2018:
Agricoltura: il programma del Movimento 5 stelle per rilanciare settore agricolo. E nel 2019 al Parlamento Europeo stesso programma. La rete non dimentica. E non perdona. 

Il nostro paese rischia quindi a breve, senza una opposizione decisa dei suoi cittadini e dei suoi agricoltori, di perdere lo status di paese libero da OGM, con un danno economico incalcolabile.” conclude l’Associazione rurale italiana. La rete non dimentica. E non perdona. 

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.) che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

9 dicembre 2021 – Comunicato USB, Federazione Del Sociale SLANG e ASIA USB​ Catania

Apprezzano “l’impegno e lo sforzo del Premier Draghi e del suo Esecutivo” e nello stesso tempo proclamano uno sciopero generale per il prossimo 16 dicembreintitolato “Insieme per la giustizia”.

Artefici di ciò sono la Cgil e la Uil, questa volta senza la Cisl, artefici di una piattaforma per lo sciopero i cui contenuti non affrontano il nodo centrale della situazione che stiamo vivendo, cioè il giudizio sul governo Draghi, governo dell’EU e della Confindustria e sull’impianto economico, politico e sociale che porta avanti: dal PNRR alla Legge di Bilancio ormai in dirittura d’arrivo e immodificabile nella sua essenza, fino al disegno di legge sulla concorrenza con il quale si preparano a privatizzare ciò che resta di pubblico in Italia; tutta la politica del governo Draghi è ispirata agli interessi delle grandi imprese ed è destinata ad approfondire le disuguaglianze sociali e territoriali.

Coloro i quali indicono questo sciopero​ generale hanno, sottoscritto, assieme alla Cisl, il contratto di ITA che sancisce il totale dominio di impresa sulle lavoratrici e i lavoratori sopravvissuti al massacro degli ottomila licenziamenti Alitalia e nel quale,​ oltre a seppellire l’articolo 2112 sulla tutela dei lavoratori in caso di cessione di impresa, hanno anche accettato il taglio del 30% delle retribuzioni e una soglia di rappresentatività del 15% per poter fare sindacato nella neonata azienda pubblica.

Contemporaneamente, mentre anche la stessa Unione Europea riconosce la necessità
per tutti i Paesi aderenti di dotarsi di un SALARIO MINIMO a fronte di una clamorosa crescita del lavoro povero, Cgil-Cisl-Uil​ assieme alla Confederazione Europea dei Sindacati, attualmente a guida Uil, ottengono la possibilità di scantonare dalla direttiva e di poter definire il minimo salariale attraverso i contratti, cosa che non muterà minimamente la condizione oggi esistente.

Si potrebbe continuare quasi all’infinito nell’evidenziare tutte le enormi e storiche responsabilità di Cgil, Cisl, Uil nell’accompagnare la sistematica politica di smantellamento dei diritti e delle aspettative del mondo del lavoro e non solo, ma ci fermiamo qui, all’oggi, e ci basta e ci avanza.

La battaglia contro il governo Draghi, contro l’ipotesi di prosecuzione del banchiere europeo alla guida del governo o del Paese, non ha nulla a che vedere con questo sciopero, che non ci interessa e non ci riguarda.

Federazione Del Sociale SLANG e ASIA USB​

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https://cataniacreattiva.it/usb-lo-sciopero-di-cgil-e-uil-non-ci-interessa-e-non-ci-riguarda/

Cari terroristi, cari invasati, cari detentori di non so quale verità, cari governanti del nulla, cari crociati, cari scienziati che avete ridotto la scienza a dogma e a scienza di regime.

A tutti voi che avete trasformato una tragedia collettiva in farsa, a voi che siete responsabili di migliaia di morti, a voi che alimentate odio e cieca paura, a voi che negate conoscenza, a voi che tradite la Costituzione e state alimentando una emergenza democratica che in pochi vedono, segnalo questo interessante articolo apparso su The Lancet.

Maurizio Bolognetti

Ci si aspettava che alti tassi di vaccinazione COVID-19 riducessero la trasmissione di SARS-CoV-2 nelle popolazioni riducendo il numero di possibili fonti di trasmissione e quindi riducendo il carico della malattia COVID-19. Dati recenti, tuttavia, indicano che la rilevanza epidemiologica degli individui vaccinati contro il COVID-19 è in aumento. Nel Regno Unito è stato descritto che i tassi di attacco secondario tra i contatti familiari esposti a casi indice completamente vaccinati erano simili ai contatti familiari esposti a casi indice non vaccinati (25% per i vaccinati vs 23% per i non vaccinati). 12 su 31 infezioni in contatti familiari completamente vaccinati (39%) sono derivate da casi indice collegati a livello epidemiologico completamente vaccinati. La carica virale di picco non differiva in base allo stato di vaccinazione o al tipo di variante [[1]]. In Germania, il tasso di casi sintomatici di COVID-19 tra i completamente vaccinati (“infezioni rivoluzionarie”) è segnalato settimanalmente dal 21 luglio 2021 ed era del 16,9% a quel tempo tra i pazienti di 60 anni e più [[2]]. Questa proporzione sta aumentando di settimana in settimana ed era del 58,9% il 27 ottobre 2021 ( Figura 1 ), fornendo una chiara evidenza della crescente rilevanza dei vaccinati come possibile fonte di trasmissione. Una situazione simile è stata descritta per il Regno Unito. Tra la settimana 39 e la 42, sono stati segnalati un totale di 100.160 casi di COVID-19 tra cittadini di età pari o superiore a 60 anni. 89.821 si sono verificati tra i completamente vaccinati (89,7%), 3.395 tra i non vaccinati (3,4%) [[3]]. Una settimana prima, il tasso di casi COVID-19 per 100.000 era più alto nel sottogruppo dei vaccinati rispetto al sottogruppo dei non vaccinati in tutti i gruppi di età di 30 anni o più. In Israele è stata segnalata un’epidemia nosocomiale che ha coinvolto 16 operatori sanitari, 23 pazienti esposti e due familiari. La fonte era un paziente COVID-19 completamente vaccinato. Il tasso di vaccinazione è stato del 96,2% tra tutti gli individui esposti (151 operatori sanitari e 97 pazienti). Quattordici pazienti completamente vaccinati si sono ammalati gravemente o sono morti, i due pazienti non vaccinati hanno sviluppato una malattia lieve [[4]]. I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) identificano quattro delle prime cinque contee con la più alta percentuale di popolazione completamente vaccinata (99,9-84,3%) come contee “ad alta” trasmissione [[5]]. Molti decisori presumono che i vaccinati possano essere esclusi come fonte di trasmissione. Sembra essere gravemente negligente ignorare la popolazione vaccinata come possibile e rilevante fonte di trasmissione al momento di decidere sulle misure di controllo della salute pubblica”. (Gunter Kampf)

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2 dicembre 2021 – Redazione Co.Te.L.I.

di Maurizio Bolognetti

l’ANTEFATTO

https://www.lecronachelucane.it/2021/12/02/potenza-prefetto-controlli-serrati/

La risposta di Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani (in sciopero della fame dalle ore 23.00 del 24 novembre per dire stop ai ricatti di Stato):

Non siamo in guerra e la preannunciata militarizzazione di piazze, strade, centri storici serve solo ad alimentare paura.

Al signor Prefetto, rappresentate di uno Stato e di un regime dedito al sistematico ricatto, voglio consegnare alcune considerazioni nella speranza che possa farne tesoro e magari girarle alla Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, al Presidente Draghi e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il 27 aprile del 2020, la Commissaria Onu ai diritti umani, Michelle Bachelet, invitava i governi a “rispettare lo stato di diritto, durante la pandemia da coronavirus, limitando nel tempo le misure eccezionali, al fine di evitare una catastrofe per i diritti umani”.

“Danneggiare i diritti come la libertà di espressione può causare danni incalcolabili”, diceva la Bachelet. Le parole pronunciate ieri dalla Commissaria Onu rappresentano oggi la miglior risposta a chi, come Mario Monti, arriva ad invocare “modalità meno democratiche nella somministrazione dell’informazione”, come se non avessimo già assistito, da 22 mesi a questa parte, a un più che patente attentato contro i diritti politici del cittadino (art. 294 del Codice Penale).

I governi non dovrebbero usare i poteri di emergenza – aggiungeva la Bachelet – come arma per mettere a tacere l’opposizione, controllare la popolazione o rimanere al potere”.

Non siamo in guerra, signor Prefetto, e l’unica guerra dichiarata è la guerra sporca contro la Costituzione e i diritti umani, portata avanti a suon di ricatti, purghe e manganellate di regime. In queste ore, 60 milioni di italiani sono sottoposti ad un autentico bombardamento teso a inoculare cieca paura. La variante Omicron, inizialmente definita “variante dell’orrore”, occupa ormai i palinsesti di tutte le trasmissioni televisive e viene utilizzata per prospettare ulteriori restrizioni e inaccettabili obblighi.

Eppure, la dr.ssa Angelique Coetze, il medico sudafricano che sostiene di aver scoperto questa mutazione, nelle scorse ore ha affermato che i sintomi “sono molto lievi e sono uguali per vaccinati e non vaccinati”.

Non basta, il medico sudafricano ha anche aggiunto: “I pazienti ora stanno molto bene, e a breve li ritesteremo. Nessuno ha presentato problemi degni di nota. Si sono ripresi tutti velocemente, in due-cinque giorni”.

Chissà perché queste affermazioni della Coetze sono di fatto scomparse e di certo quasi nessuno ha riportato che i sintomi della Omicron “sono lievi e uguali per vaccinati e non”.

Quanto all’utilizzo continuativo delle mascherine all’aperto, gioverà ricordare quel che scrivevano alcuni medici nell’ottobre del 2020 in un interessante articolo pubblicato sull’autorevole “Quotidiano Sanità”: “La resistenza all’espirazione di una maschera tenuta a lungo aumenta la ri-inalazione dei propri virus, in un circolo vizioso che aumenta la carica, che può così raggiungere gli alveoli, dove le difese immunitarie innate sono carenti. Lì il virus si può moltiplicare molto e quando, a 10-12 giorni dall’infezione, arrivano gli anticorpi delle difese adattative, trovando grandi quantità di virus scatenano una violenta infiammazione e possono aggravare la Covid- 19”.

Signor Prefetto, concludo questa mia dicendo che non intendo accettare eventuali limitazioni al diritto sancito dall’art. 17 della Costituzione a poter manifestare. Le preannuncio, pertanto, che eventuali divieti saranno oggetto da parte mia di azioni di disobbedienza civile di cui sarà mia cura informarla.” (Maurizio Bolognetti)

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https://cataniacreattiva.it/bolognetti-per-chi-suona-campanaro/

29 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li

LA CENSURA DI STATO HA COMINCIATO A LANCIARE LA SUA SCURE CONTRO LA VERA E LIBERA INFORMAZIONE. LA NOTIZIA STA FACENDO IL GIRO DI TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA E PIÙ DI TANTO NON CI E’ DATO SAPERE. PER DOVERE DI INFORMAZIONE PUBBLICHIAMO LA VELINA, RIMANDANDO EVENTUALI APPROFONDIMENTI, NELLE PROSSIME ORE

Mario Giordano e Paolo Del Debbio in ‘castigo’ per 40/50 giorni. Sia Fuori dal coro  che Dritto e rovescio andranno infatti in pausa rispettivamente il 7 e il 9 dicembre per rientrare solo il 25 e 27 gennaio 2022.
In sostanza è un mese e mezzo di stop che sappiamo bene come in tv corrisponda più o meno a due secoli, e che corrisponde ‘casualmente’ con l’entrata in vigore del ‘super green pass’ e con quella che, in teoria, dovrebbe essere la fine della validità del certificato verde. Non solo: né Giordano né Del Debbio potranno così commentare le fasi preparatorie all’elezione del nuovo presidente della Repubblica.

Piazzapulita, al contrario, saluterà il pubblico il 16 dicembre ma tornerà onda in onda, con molta probabilità, il 13 gennaio (stando a quanto riferisce TvBlog). Stesso calendario varrà per Cartabianca e Di MartedìQuarta Repubblica di Nicola Porro si congederà il 6 dicembre, e il 10 gennaio sarà di nuovo operativo.

Piazzapulita, al contrario, saluterà il pubblico il 16 dicembre ma tornerà onda in onda, con molta probabilità, il 13 gennaio (stando a quanto riferisce TvBlog). Stesso calendario varrà per Cartabianca e Di MartedìQuarta Repubblica di Nicola Porro si congederà il 6 dicembre, e il 10 gennaio sarà di nuovo operativo.

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7 novembre 2021 – di Redazione Co.Te.L.I.)

Breve Video Riepilogo delle Manifestazioni Italiane No Green Pass di sabato 6 Novembre 2021 (Fonte: Local Team)

https://cataniacreattiva.it/wp-content/uploads/2021/11/IMG_3706.mp4

Nonostante le continue intimidazioni e minacce da parte di vari organi di polizia, che in primis non fanno rispettare la Costituzione calpestata dai governanti, le proteste contro l’obbligo del passaporto sanitario non si placano e continueranno ad oltranza!”
#lagentecomenoinonmollamai

Fonte: https:

https://t.me/manifestazioni_no_green_pass

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20 ottobre 2021 (di Redazione)

Lo ha detto davvero 👇

https://youtu.be/IYpP3d5AYlo

Da Il Tempo – La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese martedì 19 ottobre riferisce alla Camera dei deputati sui gravi fatti accaduti a Roma il 9 ottobre scorso in occasione della manifestazione no green pass, sfociata nell’assalto alla sede della Cgil.

La ministra respinge i sospetti di un non interventismo delle forze dell’ordine: “Questa lettura non tiene conto del susseguirsi dei fatti” ed è inaccettabile, dice il capo del Viminale, ipotizzare “che le autorità si prestino a strumento di oscure finalità politiche”. Gli applausi partiti in un primo momento vengono interrotti dalle proteste di parlamentari di Fratelli d’Italia.

“C’è un chiaro rischio di infiltrazione di frange eversive e quanto accaduto non dovrà ripetersi” ha detto in Aula ammettendo che, a proposito degli episodi di violenza avvenuti a Roma, non si sono riusciti a trattenere tutti i propositi criminali. Sull’assalto alla Cgil la Lamorgese ha parlato della presenza in piazza di Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, e di centinaia di militanti dell’organizzazione. La ministra ha detto che la sorveglianza speciale alla quale era sottoposto Castellino “consente” la presenza in piazza. E che la “lettura politica” del mancato intervento dopo il “proclama” dal palco di piazza del Popolo “riecheggia stagioni drammatiche” vissute dal nostro Paese, “accreditando la tesi che si trattasse di un disegno accreditato dalle forze dell’ordine: respingo fermamente questa lettura.

La ministra  poi conferma la presenza in piazza a Roma di agenti in borghese, tra cui quello  che filmato nel tentativo di ribaltamento di un mezzo della polizia. “Quell’operatore stava verificando la forza ondulatoria esercitata sul mezzo affinché non si ribaltasse”, dice la ministra provocando urla e proteste da parte di FdI.

Leggi la notizia su Il Tempo

L’articolo:

https://www.rassegneitalia.info/lha-detto-davvero-lamorgese-lagente-in-borghese-verificava-la-forza-ondulatoria-sul-blindato-ma-ci-prende-per-il/

proviene da Rassegna Italia

E FIOCCANO LE REAZIONI E GLI IMMANCABILI MEME SUL WEB

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16/10/2021 (di Monica Tomasello)

Una breve raccolta di video dalle principali manifestazioni tenutasi in Italia, a partire dalla capofila Trieste, venerdì 15 ottobre 2021, per dire NO al GREEN PASS.

A futura memoria. Perchè non si dica che c’erano “i soliti 4 gatti”….

https://youtu.be/BedDF9EP358

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https://cataniacreattiva.it/15-ottobre-2021-video-raccolta-litalia-dice-no-al-green-pass/

AIFA ed EMA hanno parlato chiaro sulle sostanze sperimentali”. Video da Radio Radio TV👇

https://youtu.be/WzQ8Ev4hEbA

Oltre al “nodo” dei “vaccini” sperimentali c’è poi quello, correlato, del Green Pass, che, così come introdotto dal governo Draghi, presenta delle palesi violazioni ad alcune norme dell’Unione europea. Ed è per questo motivo, che l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Sergio Berlato, ha già chiesto alla Commissione europea di attivare immediatamente una procedura di infrazione contro il governo italiano. 

«Alla luce delle violazioni del Regolamento (UE) 2021/953 e della Risoluzione n. 2361/2021 sul certificato COVID-19 – scrive Berlato in una nota – ho ritenuto opportuno interrogare la Commissione europea sull’opportunità di adottare immediatamente una procedura di infrazione nei confronti del governo italiano».

Berlato sul Green Pass denuncia le violazioni alle norme Ue

Berlato sul green pass cita le norme Ue. Infatti, «il regolamento e la risoluzione sul certificato verde sanciscono il fondamentale principio di non discriminazione di coloro che non possono o non vogliono vaccinarsi contro il Covid-19».

«Nel nostro Paese – prosegue l’eurodeputato – oggi il Green Pass è richiesto ai cittadini per svolgere attività quotidiane, lavorare, studiare e per accedere ai trasporti pubblici. Inoltre, il governo italiano ha deciso di lasciare a carico del cittadino il costo del tampone. Trasformando di fatto il certificato verde in un mezzo di coercizione e ricatto per obbligare surrettiziamente quante più persone a sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid-19». Pertanto, prosegue l’europarlamentare di FdI, «queste violazioni al principio di non discriminazione, anche alla luce dell’obbligatorietà per gli Stati membri di recepire i regolamenti comunitari in ogni loro elemento, sono ingiustificabili e intollerabili. I diritti costituzionali dei cittadini italiani devono essere tutelati».

Contro il certificato verde c’è anche un ricorso alla Giustizia Ue e’ stato presentato davanti al Tribunale dell’Unione europea un ricorso per ottenere l’annullamento del regolamento sul pass sanitario Ue. Lo riporta il sito di informazione Contexte. Il sito cita un documento del Consiglio Ue distribuito alla riunione degli ambasciatori di mercoledì, in cui se ne fa menzione. I ricorrenti sono identificati come “Abenante e altri”. Il ricorso, datato 30 agosto, si rivolge contro il Consiglio Ue e il Parlamento europeo, che hanno approvato il certificato digitale Covid Ue. Nel ricorso si chiede l’annullamento totale del regolamento, e in attesa della decisione della giustizia europea, una sospensione immediata delle disposizioni.

https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2021/09/09/ricorso-alla-giustizia-ue-contro-il-green-pass-covid_15eb76b4-4998-4d30-84e3-09b488e384f6.html?fbclid=IwAR3V1qw0G37F4VqTjU3MeBQgWUP6E3Ka0B4oiaCYeMr-63IuVRlpyX1VDS0

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https://cataniacreattiva.it/sergio-berlato-aifa-ed-ema-hanno-parlato-chiaro-sulle-sostanze-sperimentali-e-denuncia-il-green-pass-va-contro-le-norme-ue/