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di Marzia MC Chiocchi

HA IMPIEGATO POCO PIÙ DI 7 MINUTI ROBERT F. KENNEDY PER SPIEGARE BUGIE E RAGIONI DI CIÒ’ CHE STA DIETRO LA PANDEMIA, DAL MARZO DEL 2020 AD OGGI. UN RIPERCORRERE, CON LA SINTESI DEI GRANDI E LA CHIAREZZA DI CHI SA IL FATTO SUO, UNA STORIA CHE AVREBBE DOVUTO ANNIENTARE IL MONDO, CON RISULTATI BEN PIÙ DEVASTANTI DI CIÒ’ CHE E’ ACCADUTO E CHE I POTENTI DELLA TERRA SI ASPETTAVANO.
VI RIPROPONIAMO, PER QUESTO, L’INTERVISTA INTEGRALE, FATTA DA MASSIMO GILETTI A KENNEDY, NEL CORSO DELLA TRASMISSIONE “NON È L’ARENA” ANDATA IN ONDA IERI SERA SU LA 7.

CLICCA QUI PER GUARDARE IL VIDEO👇👇👇👇👇

https://www.la7.it/nonelarena/video/massimo-giletti-intervista-robert-f-kennedy-il-green-pass-e-contro-la-liberta-20-10-2021-403786

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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https://cataniacreattiva.it/robert-f-kennedy-ospite-della-tx-non-e-larena-risponde-in-poco-piu-di-7-minuti-a-giletti-sulle-menzogne-comunicate-in-questi-19-mesi-su-covid-e-dintorni/

14 Ottobre 2021 – di Mariano Amici

Nell’ambito della sua opera di sensibilizzazione rispetto alla situazione Covid, sulle ‘pericolose incognite’ legate alla vaccinazione, e convinto nonostante tutto della bontà delle cure rispetto ai contagi, il Dott. Mariano Amici continua nel frattempo a ‘studiare’ e a raccogliere dati, a supporto delle sue tesi che, come spesso rimarca, sono frutto di una logica maturata ‘secondo scienza e coscienza’.

Il Dott. Amici rivela gli studi ‘sugli effetti della gestione dell’epidemia sui giovani’

Oggi ad esempio, nel suo articolato sito dedicato al coronavirus (wwwmarianoamici.com), dove questo ‘vulcanico’ medico di Ardea raccoglie dati, statistiche e, soprattutto, articoli, appare in bell’evidenza un interessante scritto sugli ‘effetti della gestione dell’epidemia sui giovani’. Qui, sempre fedele al suo motto: ‘Continuiamo a far maturare le coscienze’, Amici rivela che…

“Sono aumentati dell’84% gli accessi di ragazzi e ragazze minorenni al pronto soccorso per disturbi psichiatrici”

È notizia recentissima e deve far riflettere. Il modo “terroristico” in cui è stata gestita la cosiddetta “pandemia” di Covid-19, seminando paura, recludendo le persone, recidendo la socialità, disgregando le interazioni umane ed eliminando il contatto fisico ha avuto e sta avendo e avrà ancora per chissà quanto tempo, degli effetti devastanti sulla psiche dei più giovani, per cui la socialità è estremamente importante per completare un equilibrato processo di individuazione.

La società italiana di pediatria ha condotto un’indagine clinica in 9 regioni italiane  (Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Umbria) i cui risultati sono stati pubblicati sul Magazine “Pediatria”, mettendo in luce come da marzo 2020 a marzo 2021, quindi durante i vari confinamenti e semi-confinamenti imposti dal governo, a fronte del dimezzamento degli accessi totali dei minorenni al pronto soccorso per problematiche di tipo fisico, c’è stato un incremento dell’84% dell’accesso per gravi patologie neuropsichiatriche.

In particolare, sono aumentati del 147% gli accessi per “ideazione suicidaria” seguiti da depressione (+115%) e disturbi della condotta alimentare (+78.4%).

“Psicosi” e “disturbi del comportamento alimentare” hanno costituito le prime due cause di accesso in PS per patologia neuropsichiatrica (pari al 16,7% e al 15,9% di tutti gli accessi).

Le regioni in cui si è documentato un maggiore incremento di accessi per patologie neuropsichiatriche sono state Emilia-Romagna (+110%), Lazio (+107.1%) e Lombardia (+100%).

Anche i ricoveri, con posti letto occupati al massimo della loro capienza per settimane, hanno registrato un incremento che ha sfiorato il 40%. Anche in questo caso la principale causa è stata l’ideazione suicidaria (+134%) seguita da depressione (+41,4%) e disturbi della condotta alimentare (+31,4%).

È un fatto gravissimo, un segnale di allarme che il governo ha il dovere di prendere in considerazione, perché significa che i più giovani, i nostri figli e nipoti, il futuro del nostro paese, sono in uno stato di profonda sofferenza mentale. A questo si dovrebbe pensare e non a vaccinare con sieri genici sperimentali anche i neonati.

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https://www.panoramasanita.it/2021/10/13/pronto-soccorso-piu-84-di-accessi-dei-minori-per-disturbi-neuropsichiatrici/

Green pass addio? Non è un miraggio. Parola del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che intervistato da ansa.it non esclude che “sarà possibile rivedere ed eventualmente ridurre l’attuale applicazione del green pass con l’inizio del nuovo anno se i dati dell’epidemia di Covid-19 continueranno a mostrare un trend di miglioramento, ma una valutazione più precisa sarà fatta a dicembre in concomitanza con la scadenza dello stato di emergenza che auspichiamo possa avere termine”.

Una revisione del green pass “potrebbe significare mantenere l’attuale carta verde per alcune circostanze e non per altre. Mentre ora siamo di fronte ad una applicazione totale del green pass, si potrebbe passare ad una sua applicazione parziale. Dunque, se l’andamento dell’epidemia di Covid-19 continuerà ad essere positivo, è ragionevole pensare che con l’anno nuovo ci potrà essere una revisione delle misure e anche del green pass, che potrà dunque essere ridotto nella sua applicazione. Cruciale sarà proprio la valutazione dell’andamento epidemico che dovrà essere fatta a fine anno. Davanti a noi, pertanto, abbiamo ancora due mesi che si dimostreranno decisivi”.

Andrea Costa sottosegretario alla Salute

Costa chiarisce la strada per il futuro: “Per il green pass resta ovviamente la validità di 12 mesi, a partire dalla data di somministrazione della terza dose per chi la farà o della seconda dose per chi non rientra nelle categorie indicate per il richiamo. Rispetto poi alla scadenza del green pass per gran parte della popolazione, abbiamo comunque davanti un ragionevole tempo per valutare quello che sarà il quadro, augurandosi che da qui a pochi mesi il green pass magari non serva più perché siamo usciti dalla pandemia. La scadenza dei green pass, che per la gran parte avverrà a 2022 inoltrato, è cioè un problema per il quale – ha specificato Costa – abbiamo sufficiente tempo davanti che ci consentirà di affrontarlo ed eventualmente trovare soluzioni. Non siamo in altre parole davanti a un problema imminente. Al momento – conclude – non è sul tavolo un’ipotesi di obbligo per la terza dose anti-Covid. In generale, non c’è alcun tabù rispetto all’obbligo vaccinale ed il governo lo ha già previsto per alcune categorie, ma nel frattempo abbiamo deciso di avviare un percorso dando fiducia ai cittadini che hanno dimostrato grande disponibilità alla vaccinazione e attualmente proseguiamo su questa strada. Poi è chiaro che se nelle prossime settimane saremo davanti a problemi cogenti, allora si potranno valutare eventualmente obblighi specifici per categorie specifiche, ma oggi non è il tema”.

FONTE: il Tempo

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https://cataniacreattiva.it/il-governo-pronto-a-fare-marcia-indietro-sul-green-pass-ecco-quando-e-come-potra-essere-eliminato/

12 Ottobre 2021

di Marzia MC Chiocchi

Quando ho deciso di recarmi insieme ad altri colleghi alla manifestazione del 9 ottobre in Piazza del Popolo a Roma, sapevo che sarebbe potuto accadere qualcosa che avrebbe “tentato” di sporcare ciò di meraviglioso e’ apparso davanti ai nostri occhi all’uscita della metropolitana…un fiume di gente come da tanti anni non avevamo più visto. Giovani e anziani uniti nell’unica e imprescindibile volontà di difendere la libertà e la democrazia di un Paese, a pochi passi dal baratro e dalla dittatura. Vedere quella piazza immensa e piena di italiani provenienti da ogni parte d’Italia mi ha fatto emozionare. Il Tricolore era ovunque, sbandierato e avvolto, come un mantello, sulle spalle delle persone sopratutto giovani, E’ stata questa l’immagine realmente patriottica che ha fatto comprendere quanto gli italiani consapevoli e risvegliati, abbiano capito l’importanza del momento storico e di quanto l’unione di un popolo sia determinante per il cambiamento! E’ stato anche motivo di maggiore orgoglio, considerando il fatto che, negli ultimi decenni, la Bandiera Tricolore veniva esposta o sventolata, solo in occasione di eventi sportivi e sopratutto calcistici. Adesso no! Ha ripreso il suo posto, quello che riassume i naturali DIRITTI DELL’UOMO, le aspirazioni di tutte le genti, la volontà di chi crede nella propria nazione volta al progresso, con leggi adeguate, senza divisioni, stessi doveri e stessi privilegi. A far da cornice ai migliaia presenti, l’INNO di MAMELI intonato con una coralità così partecipe da far venire i brividi!
Chi non ha trovato posto nella piazza ha riempito la scalinata che porta al Pincio e su su fino al Belvedere! Negare tutta questa “bellezza”, organizzata dal popolo civile, e’ solo da ipocriti! Ciò che e’ accaduto altrove fa parte di un’altra sceneggiatura, di cui i responsabili dovranno rispondere in altre sedi. Ma, a lanciare un messaggio di resilienza sono stati più i comuni cittadini partecipanti, che coloro che si sono avvicendati sul palco a urlare più che parlare, per la cui ragione si e’ capito poco o nulla di ciò che dicevano. Alcuni presidenti di comitati nati in questi mesi, che avrebbero dovuto mettere in campo azioni definite “epocali”, hanno cercato, senza ottenerla, visibilità’! Ma il carisma, la capacità di comunicare non si compra, si affina possedendola dalla nascita. E la vera e unica certezza e’ che gli intenti per cui eravamo lì erano ben chiari a tutti! E questo ci rincuora. La giornata del 9 ottobre, ha infatti dimostrato che non esistono più’ veri e propri leader che muovono le masse, ma sono le masse stesse a muoversi spontaneamente, mosse da quello spirito di sopravvivenza che nasce quando sentono un pericolo imminente! La gente, unita dalla voglia di libertà’, non ha avuto bisogno di comunicarsi strategie, ma, seguendo un filo invisibile, si e’ spostata compatta fino ad organizzare un sit in spontaneo in Piazzale Flaminio, punto di raccordo di una delle strade più transitate del centro, Via del Muro Torto sotto Villa Borghese. Un’azione che non ha sconvolto neppure gli automobilisti romani, notoriamente impazienti, che non hanno protestato, aspettando la fine della dimostrazione. Solo a sera abbiamo appreso di ciò che era accaduto un chilometro più avanti in Corso d’Italia alla sede della CGIL, fatto sul quale si sono sprecate le immagini che, anche ad un irriducibile negazionista, non possono passare inosservate. Troppi i lati oscuri su questo attacco, evidenziati da immagini che ritraggono possibili infiltrati nella manifestazione. Tra questi, un membro della Polizia di Stato. E poi, i moltissimi video e foto transitati su internet e i social che dimostrano che qualcosa di strano c’è stato! Ormai di questo Stato non ci fidiamo più’! E pur di andare contro il popolo, venderebbe la mamma, perché l’anima l’ha già liquidata da tempo! Calci e pugni contro un uomo indifeso mentre altri colleghi lo tenevano a terra, in centro idranti contro manifestanti pacifici! Per ora diciamo…vergognatevi, poi…il giorno della resa dei conti con il popolo e la vostra coscienza, arriverà’!

Piazza del Popolo 9 Ottobre 2021

PRESENTI E ASSENTI

In queste ore di forte risveglio per il nostro Paese, non ho potuto fare a meno di meditare sugli accadimenti dell’anno e mezzo appena trascorso. Tolti i tre mesi di chiusura dell’Italia (non uso volutamente la parola inglese per rigetto, e per significato diverso rispetto all’utilizzo che ne e’ stato fatto) in cui la situazione del tutto nuova ha prodotto un effetto anestetico in molte persone, la massiccia presenza di avvocati, magistrati e giuristi al seguito, di cui in alcuni casi, non conoscevamo neppure l’esistenza, ci ha fatto sperare in una difesa a catenaccio dei nostri diritti. Proclami, video quotidiani sui social in qualità di motivatori e paladini della Giustizia, a volte con successo altre no, ci hanno fatto sperare riponendo, in loro, estrema fiducia. Ma così non e’ stato! Che non siano riusciti a far valere leggi del codice civile e penale per colpa di un progetto massonico più grande di loro, che sovverte qualsiasi diritto e buona causa, non lo mettiamo in dubbio, ma che da due mesi a questa parte, ALCUNI DI LORO siano spariti dalla circolazione senza proferir parola ci lascia non stupiti ma a dir poco perplessi! E così, il popolo a rischio, ha deciso di fare da se’, auto convocandosi nelle piazze di tutta Italia , per far sentire la propria voce! Cari avvocati…che dire? Alcuni di voi, sono stati avvistati più che sulle piazze italiane, su quelle svizzere o di confine a lottare contro il green pass! Mi domando… ma gli italiani vi fanno schifo? Qualche post qua e là, ma niente di più! E se li chiami per necessità evidente, visto il bilico in cui stiamo camminando, non rispondono più, ne’ a messaggi, ne’ a mail e figurarsi alle telefonate! Però…se devono essere intervistati da conduttori/giornalisti di fama, si fanno trovare! Cosa non si fa per un po’ di celebrità’!!! Altri avvocati stanno emergendo adesso sui social, in maniera sempre più’ evidente, ma anche in questo caso si lasciano trovare solo da chi vogliono loro! Tengo a precisare che, ciò che dico, non e’ frutto di opinione ma di CONSTATAZIONE VERIFICATA E PROVATA, SENZA VOLER FARE DI OGNI ERBA UN FASCIO! CHE SIA CHIARO! Mi pongo una domanda: non e’ che ad alcuni di questi e’ stato concesso qualche privilegio per non agire più come prima? Perché rilassarsi così, fa pensare!

Potremmo fare lo stesso discorso per QUEI MEDICI (ANCHE IN QUESTO CASO NON TUTTI) che si sono defilati prima dal giuramento di Ippocrate, e poi dalla loro coscienza (sempre che ne abbiano mai avuta una). All’indomani della notizia che il governo stava lavorando per l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per tutto il personale sanitario, non abbiamo assistito a forme consistenti di protesta, ma piuttosto tanta omologazione dei molti, ai protocolli ministeriali per la cura del COVID-19 (la famosa vigile attesa), sapendo benissimo che avrebbero solo peggiorato la situazione! I medici, quelli con la M maiuscola, hanno combattuto in solitudine, aiutando e guarendo chi ha scelto di curarsi a casa, sapendo che sarebbero andati sotto processo per mano dei loro stessi colleghi, oltre che dell’Ordine dei Medici. Così, la mancanza di lotta compatta di un settore, per paura di sospensioni o radiazioni, ha fatto sì che da un obbligo si passasse all’altro, fino a che il POPOLO ha deciso di fare barriera, facendo parte per se stesso. Plauso ai medici di Vera Scienza che non hanno mai abbandonato il campo di battaglia nonostante richiami e sospensioni. Sono coloro che non hanno mai cambiato atteggiamento e continuano a consigliare i loro pazienti, anche se non possono più visitarli ne’ prescrivere ricette. Gli altri, i codardi, si trincerano dietro il regime bulgaro, negando correlazioni tra vaccini ed eventi avversi, e non rilasciando le certificazioni di esenzione previste dalla legge, per chi non può’ iniettarsi il siero sperimentale. Questi ultimi sono i venduti, assoldati dalle case farmaceutiche, che per mesi e mesi hanno fatto da cassa di risonanza alle vaccinazioni.

In ultimo, non posso non rilevare l’assenza alla manifestazione dei camionisti, che per giorni attraverso il loro canale TELEGRAM, avevano raccontato, con meraviglia, la loro nuova forma di protesta on the road, rallentando il traffico autostradale per non far arrivare a destinazione, in tempi calcolati, le merci! Li aspettavamo nell’URBE ma…neppure un cartello a rappresentarli! NO COMMENT!

FINE PRIMA PARTE. LA SECONDA E ULTIMA FRA DUE GIORNI

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La terza dose, sarà necessaria? A quale distanza, dal richiamo, dovrà essere fatta? Per chi sarà obbligatoria?

Sono tutte domande alle quali si sta cercando di rispondere in questi giorni, forti dell’esempio di nazioni, come gli Stati Uniti, che stanno procedendo con una nuova inoculazione dopo la seconda e che potrebbero offrire all’Italia alcune linee guida su come mandare avanti la campagna di immunizzazione.

Terza dose: le dichiarazioni del viceministro Pierpaolo Sileri. Ecco quando si comincerà

Sileri ha dichiarato che un terzo giro di iniezioni di vaccino anti-covid è necessario, sulla base di quanto dimostrano gli studi rispetto a un’immunità vaccinale che cala nel tempo. Per Sileri si partirà dagli immunodepressi. “Ma questo non significa che la terza dose occorre farla a tutti ad ottobre, l’autunno sarà un punto di partenza per i richiami degli immunodepressi o perché sono passati 10 mesi”.

Cosa ha detto Speranza? sarà obbligatoria per gli statali?

Le parole del ministro della Salute Roberto Speranza riecheggiano i contenuti espressi da Sileri: “La nostra comunità scientifica, sta facendo le sue valutazioni e presto arriveranno le sue determinazioni – ritengo molto probabile che andremo nella direzione di assumere la terza dose e con tutta probabilità partiremo dai più anziani e dai più fragili”.

Di date ufficiali non ce ne sono, ma il mese cerchiato in rosso sarebbe ottobre: la tabella di marcia vede in pole position medici e fragili, ai quali il vaccino è stato somministrato prima. Poi Speranza ha parlato di Pubblica Amministrazione: il ministro intende prima capire quali saranno gli effetti della riapertura delle scuole sulla curva epidemiologica e solo a quel punto si potrebbe ragionare di Green Pass per i dipendenti degli uffici pubblici.

La terza dose agli statali è un dossier sul tavolo anche del ministro della PA, Renato Brunetta: “Questa crescita potrebbe essere addirittura superiore – ha detto- commentando le stime sul Pil, se si ripristinerà la modalità di lavoro ordinaria in presenza, tanto nel pubblico quanto nel privato”.

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Nel paese solo il 25 per cento della popolazione ha ricevuto entrambe le iniezioni, peggio fa solo la Bulgaria. E per non sprecarle ha iniziato a inviarle in altre nazioni, anche come donazioni

La Romania è insieme alle Bulgaria il Paese dell’Unione europea in cui sono state vaccinate meno persone contro il coronavirus. Al momento solo poco più del 25 per cento della popolazione ha ricevuto entrambe le iniezioni. La nazione si trova quindi un forte surplus di dosi e ha quindi deciso che è meglio venderle, così da recuperare i soldi investiti, piuttosto che puntare ad aumentare la copertura tra i suoi cittadini, troppo restii ad accettarle, fa sapere EuropaToday.

Questi popoli hanno già provato le imposizioni dittatoriali dei regimi comunisti, crollati solo a fine anni ’80. I ricordi sono ancora freschi nelle loro menti. Pertanto, con molta probabilità, sono in grado di riconoscere ciò che altri popoli, ipnotizzati dalla propaganda asfissiante pro vax, non riescono a cogliere.

Pericarditi dopo il vaccino: le denunce dei vip sveglieranno il popolino?

Francesca Marcon ( pallavolista )

Il caso che ha agitato negli ultimi giorni gli scettici del vaccino è quello della pallavolista Francesca Marcon, 38 anni, che dopo la vaccinazione con Pfizer si è ammalata di pericardite e non ha potuto partecipare al precampionato lamentando per questo eventuali danni economici di cui chiedere il risarcimento. Il caso ha immediatamente infiammato il dibattito sulle reazioni avverse dei vaccini e sulla loro presunta pericolosità dei più giovani anche perché altri atleti in alcuni paesi europei (come un ciclista belga) sostengono di avere contratto la pericardite dopo la vaccinazione, scrive Il Tempo, che si affanna subito nello spiegare che i casi di pericardite e di miocardite registrati dalle autorità sanitarie sono al momento bassi. 

Come sappiamo i dati, da inizio pandemia, non sono attendibili purtroppo, sia che riguardino i decessi, sia i risultati dei tamponi. Il silenzio sulle malattie pregresse e l’età dei morti – con o per Codiv – fanno da cornice a questo quadro sinistro. Figuriamoci se i dati sulle reazioni avverse al farmaco genico sperimentale si possano ritenere corretti, reali. È risaputa la mancanza delle segnalazioni da parte di molti medici e pazienti, a loro volta ipnotizzati dalla propaganda della campagna vaccinale. Perfino le morti avvenute in questo periodo vengono liquidate con «nessuna correlazione». 

Ma come sempre accade «le stalle si chiudono quando le vacche sono ormai scappate». E nell’era del «l’ha detto la Tv, quindi è vero» forse sarà sufficiente la denuncia da parte di qualche vip per svegliare chi è ancora assorto nel torpore mediatico pro vax.

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È molto grave che si condizioni una terapia indispensabile come la chemio alla vaccinazione contro il Covid e che addirittura i pazienti non vaccinati vengano rimandati indietro». Lo denuncia la parlamentare europea Francesca Donato dopo essere venuta a conoscenza di un caso avvenuto all’ospedale Cervello di Palermo.

Francesca Donato (europarlamentare)

«Nei giorni scorsi – spiega l’europarlamentare in una nota – mi è stato segnalato il caso di una donna affetta da linfoma marginale splenico di quarto grado che dovendo iniziare urgentemente la chemioterapia si è recata all’ospedale Cervello di Palermo ed è stata rispedita indietro dai sanitari perché non vaccinata. Non solo – continua Donato – nel referto si intima alla paziente di eseguire la vaccinazione e viene rimandata ad una visita a settembre. 

La pandemia ha già causato notevoli ritardi negli interventi per i pazienti oncologici, adesso si chiede a questi anche la vaccinazione per accedere a delle terapie indispensabili a cui hanno diritto. Si tratta di una mostruosità ben più grave della richiesta del Green pass per gli uffici pubblici, mi auguro che chi di dovere intervenga per evitare altri inutili vessazioni a danno di donne e uomini che già soffrono».

FONTE: La Sicilia Web

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Ad agosto 2020, nei primi 19 giorni del mese, i morti per Covid in Italia sono stati 108Quest’anno sono 567. Un divario enorme, più di cinque volte tanto. E nell’ultima settimana la curva dei decessi sta iniziando a schizzare in alto: da lunedì 16, (a giovedì 19 ci sono stati 202 morti. E se, alla luce di questi numeri, l’estate scorso in molti si sentivano al sicuro in vista dell’autunno e dell’inverno (sappiamo poi come è andata), stavolta non è facile essere tanto ottimisti, fa notare il Tempo.

A sganciare la bomba su Twitter è Guido Crosetto, ex deputato e fondatore di Fratelli d’Italia: «Senza polemiche, qualcuno mi spiega perché ci sono più morti ad agosto 2021, con oltre il 60% della popolazione vaccinata ed il Green Pass attivo che non nello stesso mese del 2020, senza vaccini e green pass? Visto che si è detto che la Delta era più contagiosa e meno letale».

Nel frattempo stanno arrivando le prime concrete testimonianze di persone note che, dopo il ciclo completo di vaccinazione, accusano malesseri. Esempio⤵️

Francesca Marcon

La schiacciatrice pallavolista Francesca “Cisky”Marcon con un palmarès di tutto rispetto fra scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Coppa Cev, non può allenarsi con Bergamo, e sui social accusa il vaccino anticovid. «Ho avuto e ho tuttora una pericardite post vaccino, chi paga il prezzo di tutto questo?». La denuncia e’ arrivata via Instagram. «Non esiste una forma di “risarcimento” per chi subisce danni a livello di salute dopo aver fatto il vaccino? Premetto che non sono no vax, ma di fare questo vaccino non sono mai stata convinta e ne ho avuto la conferma» scrive la schiacciatrice, che proprio in questi giorni avrebbe dovuto partecipare al raduno del Volley Bergamo. Per la schiacciatrice di Conegliano, invece, l’inizio della stagione pallavolistica è rinviato. Secondo quanto emerso da alcune ricerche, il rischio di pericardite esisterebbe dopo la somministrazione di vaccini Pfizer e Moderna, rende noto Il Giorno di Bergamo.

La campagna vaccinale nel nostro Paese procede a passo spedito, e ormai sono state somministrate circa 74 milioni di dosi di vaccino. Quasi 35 milioni di italiani, ovverooltre il 57% della popolazione, hanno completato il ciclo vaccinale. Siamo quindi sostanzialmente in linea con gli altri grandi paesi europei..Mentre si sta completando la campagna vaccinale di massa, ci si interroga però sulle prossime mosse e, in particolare, sulla necessità di somministrare una terza dose di richiamo a tutta o parte della popolazione. 
Le tre domande 

Per sciogliere questo nodo è ora essenziale rispondere ad alcuni quesiti di tipo scientifico: 
1) quanto dura l’immunità conferita dai vaccini; 
2) quale ruolo giocano le varianti nel ridurre l’efficacia e la durata della protezione; 
3) se sarà possibile raggiungere la cosiddetta immunità di gregge o di comunità

Quanto dura la protezione data dal vaccino? 

Al primo quesito non sappiamo ancora del tutto rispondere, visto che il follow-up delle persone vaccinate è ancora troppo breve. Sembra però che, anche se gli anticorpi neutralizzanti tendono a scendere nel corso del tempo, le risposte cellulari e la memoria dell’incontro con l’antigene virale persistano più a lungo di quanto si pensasse. Naturalmente, esiste una variabilità individuale e, soprattutto,persone immunodepresse potrebbero trovarsi per prime in difficoltà di fronte a un attacco virale. 

Le varianti ci rendono più vulnerabili?

Il quesito relativo alle varianti è ancor più complesso. La variante beta (sudafricana) sembra essere la più resistente ai vaccini, ma per fortuna la sua circolazione da noi è estremamente limitata. Per quanto attiene alla variante delta (indiana), i vaccini conservano un’elevata efficacia nel proteggerci dalle forme gravi di malattia, ma non sempre sono in grado di evitare l’infezione. Ciò vuol dire che, in un certo numero di casi, il virus può continuare a circolare tra le persone vaccinate, pur non causando i danni gravi a cui ci aveva abituato in precedenza. Naturalmente, quanto esposto relativamente ai primi due quesiti ha delle ripercussioni sul terzo. 

Serve una terza dose? 

Secondo le Autorità si dovrebbe vaccinare ancora con una terza dose, aprendo scenari apocalittici, quasi di dipendenza dal siero, tanto da farlo diventare un appuntamento annuale come il vaccino antinfluenzale. Sulla terza dose, per ora, non ci pronunciamo, nonostante i propositi luciferini del governo, sperando in una sommossa popolare che al momento non c’è stata

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SANTA VERITÀ ESCI UNA VOLTA PER TUTTE!

Se pur lentamente anche le coscienze di numerosi sanitari si stanno scuotendo, e finalmente stanno emergendo le realtà nascoste!

Circolano in Telegram dei messaggi estratti da chat di medici. Oggi è stato pubblicato lo sfogo di un operatore sanitario in forma anonima, vista la situazione: “È dura restare a lavorare in queste condizioni, siamo sfiniti. Troppe verità scientificamente provate non dette. È proibito emettere i dati dei nuovi contagiati... La maggior parte sono vaccinati. Sono aumentati gli arresti cardiaci, le miocarditi, le dissecazioni arteriose e ti parlo non per sentito dire ma perché vedo con i miei occhi. I medici di base sono stati minacciati dallo Stato di venire radiati se emettono certificati di differimento dal vaccino per patologie. Questa cosa che iniettano non è un vaccino e non ti protegge dall’infezione, anzi!

Non abbiamo la certezza della fonte di questa dichiarazione, tuttavia non è il primo messaggio, estratto da chat gestite da operatori sanitari, che rende noto imposizioni per chi opera nel settore. Sappiamo per certo – molti medici non rilasciano dichiarazioni pubbliche per timore d’essere radiati – che la sanità è gestita in modo dispotico: green pass e obbligo vaccinale sono due prove tangibili.

Vogliamo far presente a tutti coloro che sono intimoriti e preoccupati di perdere il proprio posto di lavoro che, solo uniti a catenaccio nella lotta, riusciremo tutti a scardinare i piani di un enclave massonico che ci vorrebbe schiavi al loro servizio. Il nostro mancato impegno e rinuncia alla salvaguardia dei diritti e delle libertà, peserà come un macigno sulla coscienza di tutti e non sarà mai perdonato dalle generazioni future.

Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui anche Marzia Chiocchi di Mercurius5, e Monica Tomasello di Catania CreAttiva, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale

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di Tiziana de Felice ( medico-anestesista)

È vero che l’UE sta vagliando 5 terapie entro ottobre, MA NON SONO QUELLE DI CUI CONOSCIAMO IL BENEFICIO (idrossiclorochina, cortisone, eparina, ivermectina, fans ) usate per le terapie domiciliari dal gruppo omonimo, e da tanti altri (tipo me) che hanno dato risultati verificati nella clinica, direttamente nella prima fase critica dell’epidemia.
Al contrario abbiamo un immuno soppressore e 4 anticorpi monoclonali.

Dove sta l’inghippo?

Vi ricordate nelle prime fasi dell’emergenza quando demonizzavano la terapia del plasma? Nelle prime fasi di un’epidemia è un arma vincente in quanto il plasma di pazienti guariti contiene gli anticorpi neutralizzanti per un virus che non ha ancora avuto il tempo di trasformarsi in ceppi troppo diversi e quindi poco affini agli anticorpi dei donatori. È proprio una terapia di emergenza che va usata nell’immediatezza dello scoppio dell’epidemia. Finita l’emergenza hanno cominciato, già lo scorso anno, a proporre gli anticorpi monoclonali contro Sars-CoV-2 come efficaci, e le aziende hanno cominciato a produrli su grande scala. Quegli anticorpi che ci propongono non sono niente di più che anticorpi prodotti da linfociti selezionati per produrre anticorpi specifici contro la spike di Wuhan 1. Anche perché hanno cominciato la produzione più di un anno fa e allo stato attuale il virus è mutato da allora in più di un milione di varianti. Questi linfociti vengono fatti proliferare in vitro per clonazione della cellula selezionata, da qui il nome monoclonali.
Ma quegli anticorpi sono del tutto simili agli anticorpi prodotti tramite vaccino che esprime l’antigene ( spike ) del ceppo originale che ad oggi non esiste più.
Quindi, il problema del potenziamento di malattia dipendente da anticorpi non neutralizzanti per le varianti attualmente circolanti vale sia per il vaccino sia per gli anticorpi monoclonali.
Non solo sono costosi ma sono pericolosi tanto quanto i vaccini.
Se un soggetto viene ospedalizzato, risulta positivo e non ha ricevuto il vaccino, dal momento in cui venisse trattato con quegli anticorpi, che per la variante con cui si è infettato non sono neutralizzanti perché specifici per il ceppo originale, andrebbe incontro ad ADE ( intensificazione dell’infezione anticorpo-mediata) andando incontro a guai molto seri.

Purtoppo ad oggi nessuno sta parlando del fatto che ADE possa essere innescata anche attraverso gli anticorpi monoclonali. Infatti risultano del tutto affini a quelli prodotti dalle cellule che hanno ricevuto il siero genico.
Quindi occhio ai facili entusiasmi.
Ribadisco il concetto già altre volte espresso.
La patologia da Covid 19 è sovrapponibile a quella di qualunque altra influenza del passato (anche con stigma pandemici).
VA SOLO CURATA, CURATA BENE, CURATA PRECOCEMENTE E CON 5 FARMACI A COSTO MINIMO E CON MINIMI E BEN GESTIBILI EFFETTI COLLATERALI.

TUTTO IL RESTO È….GIOIA.

[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione(Co.Te.L.In.), di cui fa parte anche Catania CreAttiva, e che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, fra cui Mercurius5 ed “Il Re è Nudo” , supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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