02 febbraio 2022 – di Monica Tomasello – Redazione Co.Te.L.I.
Finalmente si comincia a vedere “una luce” in fondo a questo lunghissimo “tunnel” che ci ha portato da inizio pandemia Fini ad oggi…
La comunità scientifica, sulla base dei recenti dati scientifici ed epidemiologici, si esprime, infatti, sempre più compatta, a favore di un deciso allentamento della morsa di misure restrittive e compressive dei diritti e delle libertà individuali volte al contenimento di un virus che ormai non fa più paura…
Dopo Bassetti (vedi: ⤵️
è la volta di Francesco Vaia, direttore dell’Ospedale Spallanzani di Roma , che così afferma:
Non possiamo fare a meno di notare come Vaia abbia scritto la parola “Persone” in maiuscolo… Il messaggio appare chiaro…, speriamo soltanto che anche al governo sappiano cogliere questo “dettaglio” e che presto venga restituita libertà e dignità ai cittadini… (M.T.)
________________________ [Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
MA VI RENDERE CONTO A QUALI COSTRIZIONI SIAMO SOTTOPOSTI COME POPOLO E QUALI NEFANDEZZE E IPOCRISIE SIAMO COSTRETTI A SENTIRE, DALLE BOCCHE A CLOACA DEI DIRIGENTI RAI? MA VOI LE BARRICATE LO SAPETE COSA SONO? PERCHE’ DI FRONTE A QUESTE AFFERMAZIONI, OGNI DUBBIO DOVREBBE ESSERE DISSOLTO…..
Nessun obbligo di vaccino per i cantanti in gara al ‘Festival di Sanremo, a meno che ovviamente non abbiano più di 50 anni e ricadano dunque nell’obbligo di legge previsto dal Governo. È stato chiaro il direttore di Rai1 Stefano Coletta nello spiegare che le leggi seguite all’Ariston sono quelle nazionali: “Come il teatro Ariston si collega alle norme generali previste per i teatri, con la piena capienza, il super green pass e le mascherine Ffp2, così vale la regola che sotto i 50 anni non c’è un obbligo di vaccino. La selezione degli artisti sul palco non può essere dirimente distinguendo vaccinati e no vax: si tratta di dati sensibili, che la Rai non può chiedere”, le parole durante la conferenza stampa dal Casinò di Sanremo.
IL FINALE CONFERENZA E’ PIU ESILARANTE, IN QUANTO CI HANNO PRESO PER COGLIONI…. ”La selezione degli artisti sul palco non può essere fatta distinguendo vaccinati e no vax: si tratta di dati sensibili, che la Rai non può chiedere“.
«Ho appena presentato un esposto alla Procura di Roma, contro il Ministero della Salute e l’Aifa», scrive l’europarlamentare Francesca Donato sul suo sito Internet.
«Durante la campagna vaccinale hanno ignorato le indicazioni dell’Agenzia europea del farmaco sulla natura dei vaccini e la necessità della prescrizione medica». Poi specifica: «L’agenzia europea del farmaco ha ribadito a più riprese che i vaccini sono stati autorizzati in via condizionata. Allo stato non è confermata né l’efficacia né la sicurezza di questi sieri».
«Nell’esposto ho precisato che l’Ema ha sempre sottolineato che le quattro sostanze attualmente sul mercato sono state autorizzate esclusivamente per la prevenzione della malattia Covid-19. Non sono ritenute efficaci per la prevenzione dell’infezione con il virus Sars-CoV-2».
«Pertanto, – sottolinea l’europarlamentare – come l’esplosione incontrollata dei contagi dimostra» «la campagna vaccinale in Italia si regge su un grave falso ideologico secondo cui il vaccino previene l’infezione».
«Un falso che è stato messo nero su bianco dal governo e che è stato propagandato attraverso la comunicazione istituzionale inducendo la popolazione ‘vaccinata’ in una falsa sicurezza».
«I numeri della pandemia in Italia sono impietosi – aggiunge – con questo esposto chiedo alla magistratura di fare luce su quella che non è più una campagna vaccinale ma un colossale imbroglio che ha come vittime i cittadini italiani».
Con queste parole, il 29 gennaio, Mons. Viganò si è rivolto a tutte le forze dell’ordine italiane:
“CIASCUNO DI VOI, cari fratelli delle Forze dell’Ordine, ha prestato giuramento all’inizio del proprio incarico, e ad ogni promozione esso è stato da voi rinnovato con la convinzione di chi è consapevole del proprio ruolo in difesa della Legge e del bene comune. Questo giuramento si fonda su valori antichi, quali l’onore e il rispetto della parola data, chiamando Dio a vostro testimone. Ma nel giurare fedeltà alla Costituzione, come in passato si giurava fedeltà al Re, voi non vi siete privati delle vostre facoltà: rimanete esseri pensanti, dotati di un intelletto e di una volontà, in grado di discernere il bene dal male, poiché è questo che fa di voi degli esseri umani e non degli automi. In questi due anni, come tutti i cittadini, avete assistito ad un colpo di stato globale, progettato e realizzato col pretesto di una pandemia, nel quale i più elementari principi del diritto, della scienza e dell’etica professionale sono stati calpestati impunemente da persone che, come voi, avevano giurato: i governanti e i magistrati, di rispettare le leggi naturali e positive per il bene della Patria; i medici, di curare i malati e adoperarsi per salvare loro la vita; i giornalisti, di divulgare la verità. Dinanzi a quanto vediamo accadere in tutto il mondo, comprendiamo quanti abbiano tradito il giuramento prestato, quanti abbiano rinnegato gli impegni assunti, quanti si siano dimostrati corrotti e asserviti al potere.
Ora molti di voi, che nella fase iniziale dell’emergenza erano rimasti disorientati dall’incoerenza e dalla contraddittorietà delle informazioni, dei decreti, dei provvedimenti nominalmente volti al contenimento del contagio, hanno compreso di essere stati usati come strumenti di repressione delle legittime proteste dei cittadini, come se non aveste anche voi dei genitori anziani ricoverati in ospedale, dei figli che non possono frequentare le scuole, dei parenti privati del lavoro a causa della loro libera e legittima decisione di non sottoporsi all’incoulazione del siero genico sperimentale.
Vi hanno usati come automi, pensando che foste disposti a un’obbedienza cieca e irrazionale verso un potere sempre più autoritario, repressivo e tirannico. Nessuno vi ha chiesto cosa pensaste dell’assurdità di certi decreti, né se foste disposti a calpestare la Costituzione per eseguire ordini che hanno come solo scopo quello di distruggere il tessuto sociale, morale ed economico della Nazione. Nessuno ha tenuto in considerazione il vostro senso di frustrazione nel vessare i vostri concittadini per le ragioni più assurde, esponendo voi e il Corpo che rappresentate al disprezzo delle persone oneste, colpevoli di non volersi sottoporre a una vaccinazione di massa sperimentale di cui iniziamo a vedere i risultati devastanti. E mentre eravate impegnati a multare l’anziana disabile o lo studente senza mascherina; mentre disperdevate la folla dei manifestanti con gli idranti e gli operai licenziati con i manganelli, i criminali erano deliberatamente lasciati liberi di rubare, aggredire, violentare gli Italiani.
Quante volte, mentre imponete il rispetto di regole illegittime e incostituzionali, vi siete sentiti rimproverare per questo tradimento del vostro ruolo e del giuramento che avete fatto? E quante volte avete pensato che le proteste dei cittadini erano giustificate, così come è giustificata la delusione che essi provano nel vedervi eseguire ordini degni di un regime totalitario? Quante volte avreste voluto dire loro: «Sono dalla vostra parte, la penso come voi, mi vergogno di ciò che mi è stato ordinato»?
Molti di voi, liberamente e in conformità col diritto naturale e con le leggi vigenti, hanno scelto di non essere vaccinati: la vostra libera scelta vi ha privati del lavoro e della retribuzione; altri sono stati emarginati e costretti a consumare i pasti sui gradini della Questura o all’esterno della caserma; molti hanno ceduto, sotto la pressione psicologica dei superiori e dei colleghi, al ricatto infame di chi ha deciso, contro la Costituzione e le convenzioni internazionali, di discriminare una parte della popolazione. Era questo che vi sareste aspettati, quando in alta uniforme avete gridato «Lo giuro», all’inizio della vostra carriera?
Oggi questo colpo di stato, la cui evidenza è provata dalla premeditazione del disegno criminale in tutto il mondo e da un unico copione sotto un’unica regia, sembra vacillare in molti Stati; in Italia, dove un governo non eletto tradisce impunemente le basi del vivere civile e del diritto nel silenzio dei magistrati, i cittadini sono ostaggio di un’autorità autoreferenziale asservita a poteri sovranazionali e che agisce contro il popolo, impossibilitato a opporre resistenza alla sopraffazione e indifeso dalle Forze dell’Ordine, anzi da queste ulteriormente oppresso e punito.
Questa ingiustizia grida vendetta al cospetto di Dio e chiede una presa di posizione netta e determinata. Il silenzio, l’obbedienza cieca- pronta-assoluta, il rispetto delle regole per quietovivere o per paura di ritorsioni non può costituire una giustificazione al protrarsi di una situazione ormai insostenibile. Ricordatevi di Norimberga, e di quanto sia valso ai condannati il giustificarsi con «eseguivo gli ordini».
Vi esorto tutti, cari fratelli delle Forze dell’Ordine, a ricordarvi che non siete automi, come qualcuno vorrebbe farvi credere; che non siete droni senz’anima nelle mani di sconsiderati e traditori della Patria.
Siete persone capaci di gesti eroici, siete professionisti che hanno dedicato la propria vita alla difesa degli onesti e alla repressione del crimine, siete Cristiani che nel servizio della comunità devono conquistare il Cielo e diventare santi.
Pensate ai vostri colleghi che, in epoche che credevamo lontane, hanno saputo dire di no agli abusi e alla violenza della dittatura, rifiutandosi di collaborare con un potere tirannico nel perseguitare e discriminare i propri concittadini, anche a prezzo della loro vita. Pensate agli attieroici dei vostri compagni contro il crimine organizzato, e a quale sarebbe il loro giudizio sul vostro operato di oggi, sulla vostra connivenza a norme assurde e illegittime. Pensate al discredito che il vostro comportamento getta sulla vostra immagine, e chiedetevi se esso non sia voluto da chi, invocando l’istituzione di un esercito europeo, cerca di destabilizzare la sicurezza nazionale e di indebolire le istituzioni ad essa preposte. Perché è evidente che, nella perpetua rivoluzione imposta dall’alto, la distruzione dell’autorità inizia proprio nel renderla odiosa alle masse, nell’utilizzarla contro i cittadini e non contro i criminali, nello screditarla agli occhi degli onesti.
Tra le vostre fila, in grandissima maggioranza, vi sono persone oneste a cui noi tutti guardiamo con rispetto e con gratitudine.
Ricordatevi del giuramento prestato, della parola data, dell’onore di servire la Patria e soprattutto del giudizio di Dio, che vi chiederà conto di ciò che avete fatto come servitori dello Stato, come rappresentanti delle Forze dell’Ordine, come Cristiani.
Ricevete la mia paterna Benedizione, con la speranza che sappiate ritrovare l’orgoglio della vostra professione e la pace che potrete avere solo compiendo il bene e operando per la giustizia.” + Carlo Maria Viganò, Arcivescovo 29 Gennaio 2022
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A Torino, 20 feriti, a Roma 14. Sono questi i numeri dei ragazzi che, esercitando un loro diritto fondamentale ”manifestare” sono stati caricati e manganellati dalle forze dell’ordine inviate da uno stato che sempre più repressivo e autoritario. Ai cortei di Roma del 23 Gennaio e a quelli di Torino di venerdi, i ragazzi, da due anni privati dei loro diritti e reclusi, hanno deciso di dare un forte segnale di resilienza, manifestando per la morte di Lorenzo Parelli, ragazzo ucciso, mentre si apprestava a lavorare in un’ azienda di Udine per completare l’ingiusta ed inutile “alternanza scuola lavoro”, dalla caduta improvvisa di una trave di ferro da un’impalcatura di 15 metri. Le proteste dei ragazzi erano quindi sacrosante, obbligatorie, e la reazione delle forze dell’ordine è stata fin da subito intransigente, come a voler stroncare sul nascere la manifestazione, non per le modalità in cui avveniva, ma proprio perché, nell’infelice epoca in cui viviamo, il diritto di protestare è sempre meno legittimo e contemplato.
QUESTO IL VIDEO DELLA CARICA DELLA POLIZIA CONTRO GLI STUDENTI ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️
E’ curioso, a proposito dei 34 feriti di questa settimana, notare l’atteggiamento e la linea editoriale di alcuni media main stream. Fanpage, ad esempio, che con i servizi di Saverio Tommasi si è sempre schierato con fermezza dalla parte di manifestanti, come quelli del g8, non menziona i ragazzi contusi a Roma e dimezza il numero delle vittime di Torino. Questa narrazione che viene fatta non solo è incoerente e contrastante con la linea “giornalistica” seguita fino ad oggi, ma è il segnale che le azioni del governo sono diventate intoccabili: qualsiasi critica che verrebbe mossa al Draghikistan potrebbe decretare un biglietto per entrare nella blacklist dei no vax e degli eversori, anche se su argomenti totalmente diversi da quelli riguardanti il green pass e degli altri abomini fatti fino ad ora. Fanpage infatti scrive : “non ci sarebbero, per fortuna, feriti né tra gli studenti né tra i rappresentati delle forze dell’ordine, così come nessuno dei manifestanti sarebbe stato, al momento, fermato dalla polizia.”
Non sono certo da meno i telegiornali e i giornali mainstream, ormai cantori monotoni dei nuovi sovrani così come lo sono stati di quelli ormai tramontati. Fra chi le definisce “ragazzate” e chi le commenta dicendo “hanno fatto bene i poliziotti!”, ciò che sconcerta è l’ormai diffusa intolleranza per il dissenso e per la protesta. In principio sono stati i cortei dei free vax lentamente soffocati con Daspo, cariche di celerini e “identificazioni a tappeto”. Ma ora la deriva passa a sopprimere altri dissensi e altre proteste in un contagio democratico che rischia di essere ben più pericoloso di quello del Covid.
(di Davide Donateo) – Le forze armate americane sono alle prese con tassi di mortalità elevatissimi da quando i “vaccini” contro il coronavirus (Covid-19) sono stati imposti a tutti i militari.
Al recente panel “COVID-19: A Second Opinion” che è stato ospitato a Washington, DC, il senatore Ron Johnson (R-Wisc.) ha lanciato numerose bombe che dimostrano che i sieri di Fauci non sono né sicuri né efficaci.
Medici e altri relatori esperti hanno presentato dati schiaccianti che dimostrano che non solo le iniezioni sono un grave problema medico, ma che la gestione da parte del governo degli stessi equivale a un insabbiamento coordinato delle azioni malvagie di Big Pharma.
Secondo quanto riportato, l’avvocato Thomas Renz ha riferito al commentatore conservatore Daniel Horowitz di The Blaze i dettagli sull’epidemia di cancro che ha colpito l’esercito . Ecco cosa Horowitz ha twittato in seguito al raduno:
“Posso condividere con voi dall’avvocato Thomas Renz che il numero di diagnosi di cancro nel sistema DMED militare è passato da una media di 5 anni (2016-2020) di 38.700 all’anno a 114.645 nei primi 11 mesi del 2021. Si tratta di un campione di popolazione prevalentemente giovane”.
“A differenza di VAERS, dove gli oppositori possono suggerire che chiunque può presentare un caso sospetto di reazione avversa, questo è compilato da medici militari e quantifica ogni singolo codice ICD nell’esercito per la fatturazione tri-care di Humana. Questa è la popolazione definitiva definita e finita con un’eccellente sorveglianza”.
Horowitz ha anche condiviso un video di Renz che parla al panel di altri dati strabilianti che ha accumulato da diversi informatori le cui credenziali, ha detto, “sono impeccabili”. Uno di loro è uno dei pochi dottori con il berretto verde nell’esercito.
Uno dei più grandi risultati qui è che i dati sono irreprensibili e ampiamente accessibili da DoD, CDC, FDA e in tutto il regime di Biden-Harris. In altre parole, sono tutti molto ben consapevoli del fatto che i sieri stanno quasi certamente causando un aumento insostenibile del cancro negli americani in età militare altrimenti giovani e sani e stanno tenendo queste informazioni lontane dalla gente.
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Mentre in Italia/Draghistan si arriva a vietare perfino lo sport (anche all’aperto!) ai ragazzini a partire dai dodici anni di età, se non hanno il super green pass…, in Israele si annuncia che il green pass verrà definitivamente cancellato entro fine gennaio.
La notizia era già stata diffusa dall’autorevole quotidiano Jerusalem Post la settimana scorsa. Il Ministro delle Finanze dello Stato di Israele, Avigdor Liberman, tramite un tweet spiega che non c’è più alcuna “logica medica ed epidemiologica nel green pass”, idea peraltro condivisa da “molti esperti”. “Quello che c’è, invece, è un impatto diretto sull’economia, sul funzionamento quotidiano (del Paese) e un contributo significativo alla diffusione del panico tra i cittadini”, ha precisato il ministro, il quale aveva già annunciato di essere impegnato “con tutte le parti per eliminare il green pass e preservare una routine di vita normale per tutti”. Il numero di persone che contrae il virus nonostante il vaccino o la guarigione è salito alle stelle con la variante Omicron, e tale sistema va dunque, secondo il Ministro, cancellato.
La notizia era già stata diffusa dall’autorevole quotidiano Jerusalem Post la settimana scorsa. Il Ministro delle Finanze dello Stato di Israele, Avigdor Liberman, tramite un tweet spiega che non c’è più alcuna “logica medica ed epidemiologica nel green pass”, idea peraltro condivisa da “molti esperti”. “Quello che c’è, invece, è un impatto diretto sull’economia, sul funzionamento quotidiano (del Paese) e un contributo significativo alla diffusione del panico tra i cittadini”, ha precisato il ministro, il quale aveva già annunciato di essere impegnato “con tutte le parti per eliminare il green pass e preservare una routine di vita normale per tutti”. Il numero di persone che contrae il virus nonostante il vaccino o la guarigione è salito alle stelle con la variante Omicron, e tale sistema va dunque, secondo il Ministro, cancellato.
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Un invito alla disobbedienza civile in vista dell’ingresso del Piemonte in zona arancione arriva dalla pagina Facebook di Marina Pittau, sindaco di Mattie, un paese della Valle di Susa. «Abbiamo distrutto la sanità pubblica per quella privata, prodotto norme incostituzionali, limitato la libertà di parola e pensiero, credo che da servitore dello stato sia giunto il momento di esprimere un pensiero pubblico ai mie cittadini e non solo». Pittau e link invita «i colleghi a fare la stessa cosa». “Forza è ora di farci sentire e invito i colleghi a far la stessa cosa”.Lo ha riportato Torino Oggi.
“Organizzare delle manifestazioni in tutte le piazze d’Italia contemporaneamente e dire ai signori di palazzo che la realtà oltre palazzo è un tantino diversa”. Ancora una volta il popolo degli spontanei ha dato l’esempio e sempre di più coraggiosi esponenti politici, della cultura, dello sport stanno prendendo esempio esponendosi.
24 gennaio 2022 – a cura di Monica Tomasello, Redazione Co.Te.L.I. – (Fonte: LaPressa.it)
E con questa abbiamo davvero raggiunto l’apice della follia…:
nel silenzio generale, anche di chi gridava nelle piazze “Giù le mani dai bambini!”…, da due settimane a questa parte per i ragazzi dai 12 anni in su, i cui genitori non hanno scelto per loro la vaccinazione, è vietata ogni attività sportiva. All’aperto e al chiuso.
Non valgono tamponi giornalieri, non valgono certificati medici. Nulla: o vaccino (ancor oggi non obbligatorio per legge, tantomeno per i minorenni) o fuori. Fuori da un gruppo che si ritrova magari all’aperto, lo stesso gruppo con cui gli stessi bimbi condividono lo spazio a scuola. Al chiuso. Addio a calcio, basket, pallavolo, tennis, pattinaggio, danza…
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Molti cittadini di Biella del gruppo «Articolo 3» in riferimento alla CostituzioneItaliana, nei giorni scorsi, si sono dati appuntamento all’ingresso della caserma dei carabinieri mettendosi in coda, per poi presentare una denuncia ciascuno nei confronti del presidente del consiglio Mario Draghi. A preparare per tutti la querela già prestampata un avvocato di Genova. Draghi sarebbe stato denunciato, sulla base dell’articolo 610 del codice penale che recita, «chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni».
Il tutto riferito ai vari decreti liberticidi che non servono a evitare la diffusione del coronavirus. Un’azione organizzata dal gruppo biellese, in contemporanea con altre decine di gruppi con le stesse finalità, formatisi in tutta Italia.
Ma molte altre denunce stanno fioccando anche contro il generale Figliuolo, con l’accusa di “crimini contro l’umanità, omicidio colposo, abuso di autorità, violenza privata, procurato allarme e diffusione di notizie false, sequestro di persona è discriminazione”
L’appello, quindi, è quello di invitare gli italiani a mobilitarsi su questo fronte, inondando a più non posso di denunce questure e caserme.
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