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16 Novembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi e Monica Tomasello – Redazione Co.Te.Li

TRA LE VARIE NOTIZIE CHE CI GIUNGONO, QUELLA CHE PUBBLICHEREMO A SEGUIRE… POTRÀ SEMBRARE  UGUALE A TANTE ALTRE. MA IN REALTÀ PONE L’ACCENTO SU UN ERRORE COMMESSO DA MOLTI, CHE NON SI RENDONO CONTO DELLE CONSEGUENZE DEI PROPRI ATTI. TANTE FAMIGLIE, COLPITE DA EVENTI AVVERSI O DA LUTTI POST VACCINO, INIZIANO GIUSTE CAUSE CONTRO MEDICI, ENTI PREPOSTI O ALTRO, NON RENDENDOSI  CONTO CHE, PRIMA DI SOTTOPORSI ALLA SOMMINISTRAZIONE DEL SIERO , HANNO FIRMATO IL MODULO DI CONSENSO, CON IL QUALE SI ASSUMONO TUTTE LE RESPONSABILITA’ SULLE POSSIBILE CONSEGUENZE! MA VI RENDETE CONTO CHE FACENDO COSI VI SIETE ROVINATI CON LE VOSTRE STESSE MANI? MA SU QUESTO SCRIVERÀ LA COLLEGA MONICA TOMASELLO.
INTANTO INVITO I CONNAZIONALI ANCORA ANESTETIZZATI, AD AVVERTIRCI QUANDO INAUGURERETE NUOVAMENTE IL CERVELLO, PERCHÉ VI INVIEREMO UNA PIANTA COME NELLA MIGLIORE DELLE TRADIZIONI! (Marzia MC Chiocchi)

Adenan Jajov aveva appena 30 anni, e lascia una moglie e due figli piccoli. E adesso i familiari non si danno pace… La famiglia ha quindi incaricato un legale di fiducia per far chiarezza su quanto accaduto. La stessa Procura di Viterbo ha aperto una inchiesta, avviando un procedimento penale contro ignoti. Parti offese i familiari del giovane. 

Non sono un avvocato… ma… lo sanno i signori familiari, verso i quali esprimo il mio più profondo e sincero cordoglio, che prima dell’inoculazione il loro caro ha firmato un foglio chiamato “consenso informato”? E che attraverso quel foglio, sostanzialmente, l’unico che si è preso la responsabilità di qualsiasi eventuale conseguenza post inoculazione è stato l’inoculato stesso, ovvero il loro caro?

Adenan Jajov aveva appena 30 anni, e lascia una moglie e due figli piccoli. E adesso i familiari non si danno pace… La famiglia ha quindi incaricato un legale di fiducia per far chiarezza su quanto accaduto. La stessa Procura di Viterbo ha aperto una inchiesta, avviando un procedimento penale contro ignoti. Parti offese i familiari del giovane. 

Non sono un avvocato… ma… lo sanno i signori familiari, verso i quali esprimo il mio più profondo e sincero cordoglio, che prima dell’inoculazione il loro caro ha firmato un foglio chiamato “consenso informato”? E che attraverso quel foglio, sostanzialmente, l’unico che si è preso la responsabilità di qualsiasi eventuale conseguenza post inoculazione è stato l’inoculato stesso, ovvero il loro caro?

A me dispiace, e dico davvero! Ma come si può, dico io, assumersi una tale responsabilità e poi pretendere, nel caso di un qualsiasi evento avverso, che qualcuno ci ripaghi?

Ed è proprio qui che sta tutto il nocciolo della questione! Si può essere d’accordo o meno sull’efficacia del vaccino, ma se tu, Stato, mi ricatti (perché di questo si tratta! Di un becero e vile ricatto!) ed io mi inoculo solo per poter andare a lavorare ad esempio…, poi non è che posso pretendere chissà cosa! Allora che lo si renda obbligatorio questo siero “benedetto”!Così, quanto meno, se ci succede qualcosa, qualcuno pagherà per le conseguenze…

Tu Stato! Vuoi che io mi vaccini? Benissimo! Allora te ne assumi anche le responsabilità! Sennò è troppo facile! È fin troppo facile puntare il dito contro chi non ha alcuna idea su come potrebbe far campare la sua famiglia in caso di decesso, o come potersi pagare le cure nell’eventualità di un qualsiasi evento avverso grave! Non siamo tutti milionari come la maggior parte di queste viro-star da salotto televisivo o come tutti quei politici che basta uno schiocco di dita ed in caso di ricovero hanno tutto un entourage di medici a disposizione nella loro single room in clinica privata! Noi siamo solo dei poveracci! E non ce lo possiamo permettere! Ma proprio per questo non possiamo nemmeno permetterci di perdere il lavoro! E Voi… vili ricattatori, lo sapete bene questo! E su questo dunque vi basate per indurci ad inocularci di nostra “spontanea” volontà.

Fonte: Il Tempo, articolo di Antonio Sbraga)

“Dall’autopsia non sono emerse patologie in grado di provocare l’arresto cardiocircolatorio che ha stroncato il 30enne: tutti i suoi organi sono apparsi integri. Ora col nostro consulente medico attenderemo la perizia del Tribunale per vedere se vi sono eventuali correlazioni con la seconda dose del vaccino Pfizer, che gli era stata somministrata 3 giorni prima della morte”, annuncia l’avvocato Angelo Di Silvio, il legale della famiglia di Jajov Adenan. Così si chiamava il 30enne di origini macedoni ma residente a Piansano, in provincia di Viterbo, morto per un malore improvviso nel pomeriggio di domenica scorsa, a 3 giorni dalla seconda dose di vaccino. Stroncato mentre stava giocando a calcetto con i suoi amici del paese dell’Alta Tuscia. In un momento di pausa si è accasciato su una panchina e le manovre di rianimazione tentate disperatamente dai compagni sono state vane. Anche i sanitari, dopo 40 lunghi minuti di tentativi, si sono dovuti arrendere constatando il decesso del 30enne, che lavorava come boscaiolo.

La famiglia ha subito incaricato l’avvocato Di Silvio per cercare di fare chiarezza sulle cause della morte. Sul caso è stata aperta un’inchiesta da parte della Procura di Viterbo, affidata al sostituto procuratore Michele Adragna, che ha avviato un procedimento penale contro ignoti, in cui risultano come parti offese i familiari del giovane. E ieri alle 15 e 30, al cimitero viterbese di San Lazzaro, sul corpo di Jajov è stata effettuata l’autopsia dal medico legale nominato dal pm Adragna, la dottoressa Benedetta Baldari. “Il medico legale – questo l’incarico nell’atto di nomina – deve individuare le cause della morte, i tempi e i mezzi, valutando altresì se procedere di propria iniziativa all’espletamento di altri atti che eventualmente appaiano necessari. Dica il consulente tecnico quale sia stata la causa e l’epoca della morte, tenendo conto del fatto che in data 04.11.2021 a Javov era stata somministrata la seconda dose di Pfizer; dica quant’altro utile a fini di giustizia; a tal fine analizzerà ogni documento in atti contenuto, con possibilità di accedere ad ogni altro ritenuto utile presso ogni soggetto, pubblico e privato”.

Il trentenne si era trasferito da tempo nell’Alta Tuscia, lasciando in Macedonia la moglie e due figli piccoli….
…Per continuare a leggere la notizia clicca su: Vaccino, muore a tre giorni dalla seconda dose mentre gioca a calcio. Giallo sul decesso a Viterbo: era sano)

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

di Fabio d’Angelo

Musumeci vuole scovare i non vaccinati.
Unità vaccinali di prossimità in tutti i comuni, nei centri commerciali ed attività produttive e sopra tutto negli uffici pubblici. Nel caso i dipendenti pubblici non volessero vaccinarsi, saranno spostati in altri reparti, anche cambiando la mansioni, in cui non avranno contatti con il pubblico.

Nella sua Ordinanza contingibile ed urgente n.75 del 07.07.2021, il Presidente della Regione Siciliana, allega i prospetti dei vaccinati in tutti i comuni della sua Regione. Ponendosi come obbiettivo il raggiungimento dell’80% della copertura fra i quasi cinque milioni di siciliani. Musumeci non obbliga nessuno, allo stesso tempo vuole evitare il contatto con il pubblico dei dipendenti pubblici. Ma siamo sicuri che sono solo i vaccinati a trasmettere il virus o forse lo fanno anche i vaccinati, anche se per una percentuale minore?

Comunicato stampa M.i.A.S Movimento Indipendentista e Autonomista Siciliano. Il Presidente del M.I.A.S., Umberto Mendola, in riferimento all’ordinanza Contingibile ed Urgente emanata dal Presidente della Regione Siciliana in data 07.07.2021, con la quale in modo particolare ha disposto il trasferimento dei dipendenti pubblici da mansioni che prevedono il contatto con il pubblico, fa presente quanto segue:

1) Il menzionato articolo 32 della costituzione italiana sancisce che La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Vero è che Musumeci non prevede nell’ordinanza alcun trattamento vaccinale obbligatorio, ma e altrettanto vero che prende di mira il personale operante con il pubblico della Pubblica Amministrazione. Il principio costituzionale tutela preminentemente il diritto fondamentale alla salute dell’individuo, rispetto all’interesse collettivo.
Da questo principio ne deriva che non si può in virtù di una libera scelta di trattamento sanitario dei pubblici dipendenti, far derivare una conseguenza cosi impattante nello svolgimento del lavoro, fino ad arrivare al demansionamento coatto. Se una scelta è libera la si deve rispettare, senza conseguenze discriminatorie.

2) il trasferimento dei dipendenti pubblici, stabilito nell’articolo 3 dell’ordinanza n.75, si basa su un presupposto errato, cioè che i vaccini autorizzati dall’Aifa siano contro il virus SARS Cov2, mentre in realtà sono contro i sintomi della malattia Covud-19. Quindi non preservano dal contagio da parte dei vaccinati, che alla seconda dose risultano essere nella misura del 4,6% , ma alla prima risultano essere nella misura del 58,8%.
https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/cronaca/2021/06/30/covid-in-alto-adige-1.559-positivi-dopo-il-vaccino-_58210cc5-1639-4673-9631-6dca24757789.html
Situazione di contagio certificata e confermata anche dall’Asp di Palermo con nota del 07.06.2021, indirizzata ai presidi ospedalieri da essa dipendenti.

Per quanto sopra anche tutti i cittadini, compresi i pubblici dipendenti con prima dose non dovrebbero avere contatti con nessuno nei luoghi pubblici, ed anzi dovrebbero essere messi in quarantena poiché a forte rischio di contagio nelle prime settimane dopo la prima dose. Più tosto fate il richiamo con la seconda dose per tutelare la salute pubblica e mettere in sicurezza i cittadini, sempre se che abbia fatto la prima dose vuole farlo, visti i numerosi sintomi avversi, di questa che risulta essere una vaccinazione sperimentale.

La scelta politica di vaccinare la popolazione solo con la prima dose si sta rivelando una scelta politica scellerata, come dimostra il forte aumento di contagi fra i vaccinati con variante Delta, sia nel Regno Unito, sia in Israele che sono i due maggiori paesi al mondo che hanno vaccinato con prima dose.

Si fa appello pubblico al Presidente Musumeci di revocare in autotutela la sua ordinanza n.75, perché anche la scelta delle unità di prossimità vaccinali in ogni comune della regione e nei luoghi di lavoro non rispetta le garanzie costituzionali dettate dall’articolo 32 della costituzione italiana. Bastano gli open days per dare la possibilità ai cittadini di vaccinarsi liberamente, andare fino a sotto casa con le unità vaccinali non rispetta la loro libertà e configura uno sperpero di denaro pubblico, considerando che molti cittadini siciliani non si vogliono vaccinare, come dimostrano le meticolose tabelle statistiche allegate all’ordinanza.

FONTI: https://t.me/ComEtiSSicilia/297

https://www.informareh24.it/2021/07/08/musumeci-attua-la-stretta/