4 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Il Paragone.it
Colpo di scena al Parlamento francese. Durante l’esame del disegno di legge per trasformare la tessera sanitaria in una tessera vaccinale, la maggioranza dei parlamentari dell’opposizione ha rifiutato di continuare la discussione. La brusca frenata – riferisce Le Figaro – sta interferendo con i piani liberticidi di Macron, che sperava di far entrare in vigore il giro di vite già il 15 gennaio. A sorpresa, alle proteste, si sono aggiunti i deputati Les Républicains (LR). La maggioranza ha espresso la sua “rabbia”, parlando di “irresponsabilità” delle opposizioni.
Fino ad allora, le discussioni sono andate avanti a rilento, con fastidio del governo che, dal marzo 2020, ha presentato il dodicesimo disegno di legge sulla gestione dell’emergenza sanitaria. Con questo testo – hanno dichiarato esponenti della maggioranza, il governo vorrebbe aumentare il ricatto sui circa cinque milioni di francesi dodicenni e gli adulti non vaccinati. L’obiettivo di Macron e dei suoi, è quello di colpire quella parte di elettorato che rifiuta il vaccino, che vota per le opposizioni. Nessun interesse per la salute pubblica, dal momento che il pass vaccinale si è rivelato inutile nell’arginare contagi, ospedalizzazioni e morti, ma solo uno sporco interesse a mantenere la poltrona, che da inizio pandemia è diventato privo di ogni freno.
I deputati delle opposizioni infatti hanno idee ben chiare: “Non pensare che avrai più sicurezza sanitaria perché avrai meno libertà”.
A riprova della forte contestazione di alcune disposizioni, erano stati presentati circa 700 emendamenti prima dell’esame del disegno di legge. Si tratta di quasi il doppio del testo discusso a ottobre, che autorizzava il governo a utilizzare il lasciapassare sanitario, se necessario, fino al 31 luglio 2022.
UN COLPO BEN ASSESTATO CONTRO MACRON, UNO DEI FIGLI DEMONIACI DEL GLOBALISMO MONDIALE, IL FRATELLO MASSONICO DI DRAGHI CHE STARÀ GUARDANDO CON SCONCERTO CIÒ CHE STA ACCADENDO IN FRANCIA. TUOCHE’ DICONO I CUGINI D’OLTRALPE!!!!! CHE DA QUESTA SFIDA LA MARIANNE, CHE PERSONIFICA LA REPUBBLICA FRANCESE ED I SUOI VALORI (LIBERTE’, EGALITE, FRATERNITE’) ABBIA LA MEGLIO SUL LE COQ (uno degli altri simboli francesi).
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto sull’estensione dell’uso del green pass e le quarantene. Le misure sono state discusse oggi nella riunione del Comitato tecnico scientifico e, dopo, nella cabina di regia Covid, prima di passare al Cdm. Le norme per modificare la quarantena erano state caldeggiate dai presidenti delle Regioni: il rischio, con l’aumento dei contagi, è che il Paese rimanga paralizzato, dicono i governatori.
Il parere del Cts è stato esaminato dalla cabina di regia a Palazzo Chigi presieduta da Mario Draghi sulla situazione Covid, per passare poi al Consiglio dei ministri convocato per le 19.30 e finito in tarda serata. Sul tavolo, secondo quanto viene riferito da diverse fonti, diverse misure, dall’estensione del Super Green pass alla modifica dei terminidi quarantena.
SUPER GREEN PASS/1 – Per quanto riguarda il Super green pass a tutti i lavoratori, la misura non è passata in cabina di regia. Il ministro Giancarlo Giorgetti avrebbe detto che se si volesse estendere l’obbligo, di fatto un “obbligo vaccinale” per i lavoratori, lo Stato dovrebbe assumersi la responsabilità per eventualiconseguenze. Dubbi anche M5s: “Non siamo contrari all’obbligo di super Green pass, ma con raziocinio. Forse conviene ragionare sull’obbligo vaccinale“, avrebbe detto il ministro Stefano Patuanelli.
SUPER GREEN PASS/2 – Nel corso della cabina di regia, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, si è discussa la possibilità di estendere il Green Pass rafforzato a tipologie di attività attualmente non contemplate dalla normativa. Il Cdm ha approvato l’estensione del Super Green pass ai trasporti a lunga percorrenza, fiere eimpianti sci.
SUPER GREEN PASS ANCHE PER TPL – Il Green Pass Rafforzato sarà necessario per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale. È, secondo quanto si apprende, una delle misure contenute nel nuovo decreto Covid approvato dal Consiglio dei ministri.
QUARANTENA/1 – Sono state approvate tre categorie di quarantena. La prima include le persone con dose booster o con vaccinazione completa da meno di 120 giorni (4 mesi) che hanno avuto un contatto stretto con un positivo manon hanno sintomi. Per loro non è più prevista la quarantena ma una forma di autosorveglianza e, al quinto giorno dal contatto con il caso positivo Covid-19, l’effettuazione di un tampone con esito negativo.
QUARANTENA/2 – Per le persone in possesso del Green Pass rafforzato da oltre 120 giorni (4 mesi), la quarantena si riduce a 5 giorni dagliattuali 7 con un tampone con esito negativo al termine di questo periodo.Per i non vaccinati, continuano a essere in vigore le attuali regole (quarantena di 10 giorni).
Le regole in vigore fino ad adesso prevedevano, per i contatti “stretti” delle persone positive al virus, un periodo di isolamento di una settimana per chi è vaccinato contro il Covid e di 10 giorni per chi non lo è. Al termine del periodo stabilito, in entrambi i casi, occorre sottoporsi a tampone -rapido o molecolare- per verificare la positività. In caso negativo, finisce la quarantena.
SERVIZI ESSENZIALI – Nessun giorno di quarantena per chi è impiegato nei servizi essenziali ed è vaccinato con booster e viene a contatto con un positivo. Dovranno però obbligatoriamente indossare la mascherina Ffp2per circa una settimana. Sarebbe questo, a quanto si apprende, l’orientamento del Cts alla fine della riunione di oggi.
MASCHERINE FFP2 – Tra i temi affrontati anche quello dei prezzi calmierati per le mascherineFfp2, ora obbligatorie sui mezzi di trasporto pubblico, in cinema, teatri, musei, stadi, palestre e altri luoghi al chiuso, su cui il governo ha trovato l’intesa. Il prezzo potrebbe aggirarsi intorno a un euro. Secondo quanto si apprende alla fine del Consiglio dei ministri, il prezzo delle mascherine Ffp2 sarà calmierato: a sollevare il tema è stato il Pd ma si tratta di una proposta “condivisa”, della quale ora sarà incaricata la struttura commissariale.
CAPIENZE STADI – Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende da fonti di governo, prevede che le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli impianti sportivi all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso.
OBBLIGO VACCINALE – Nel corso del Consiglio dei ministri i ministri di ForzaItalia si sarebbero espressi in modo favorevole all’obbligo vaccinale. Anche il Pd sarebbe a favore dell’obbligo vaccinale ma intanto avrebbe chiesto l’estensione del Super green pass a tutte le attività (misura che non è stata approvata), come un incentivo a vaccinarsi, spiegano fonti Dem.
ALTRE MISURE A GENNAIO – Il Consiglio dei ministri ha approvato un primo blocco di misure e, spiegano fonti di governo, un prossimo Cdm(presumibilmente già nei primi giorni di gennaio) potrà adottare ulteriori misure per fermare l’aumento dei contagi.
La Conferenza delle Regioni, presieduta dal presidente MassimilianoFedriga, preoccupata per il numero crescente di persone che – essendo entrate in contatto con conoscenti positivi – si ritrovano in quarantena, proponevano la modifica delle regole in vigore: ridurre – o cancellare – la quarantena obbligatoria per i contatti dei soggetti positivi al coronavirus, almeno per quelli vaccinati.
SCUOLA E QUARANTENA – Un’ulteriore proposta delle Regioni era quella di cancellare la quarantena per chi è vaccinato anche in ambito scolastico. Lo scopo è favorire il più possibile “la didattica in presenza anche nei casi in cui si registrassero delle positività nelle classi”, come spiega Raffaele Donini, coordinatore della commissione Salute in seno alla Conferenza delle Regioni e assessore alle Politiche per la Salute dell’Emilia-Romagna.
VACCINI – Dopo i sanitari, gli insegnanti e le forze dell’ordine, si discute anche della previsione dell’obbligo vaccinale per altre categorie di lavoratori. Si pensa in particolare a chi opera a stretto contatto con il pubblico, come ad esempio i dipendenti pubblici.
Legato al tema dei vaccini è la possibile revisione del sistema del Green pass in Italia. Di fatto, come ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, si guarda all’ipotesi di introdurre il Super Green pass – ottenibile solo da chi è vaccinato con almeno due dosi contro il Covid o è già guarito dall’infezione – “per tutto il mondo del lavoro, pubblico, privato e autonomo”.
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26 Dicembre 2021 – di Chiara Compagnucci (Business Online) – Redazione Co.Te.Li
In arrivo un doloroso taglio delle pensioni fino al 3%, risultato del crollo del Prodotto interno lordo. Ecco costa sta succedendo.
La crisi economica subita nelle scorse settimane e quella stimata per i prossimi mesi, saranno solo un assaggio delle conseguenze del coronavirus in Italia.
L’impatto del virus sarà più devastante di quel che potrebbe adesso sembrare e finirà per coinvolgere addirittura le pensioni.
In poche parole gli assegni previdenziali saranno più bassi, e non ci riferiamo a quelli che saranno erogati tra 10 o 20 anni perché, già nel 2022, il Covid-19 presenterà il suo conto.
Associato al nuovo sistema di calcolo delle pensioni, adesso basato esclusivamente sui contributi effettivamente versati (il cosiddetto metodo contributivo) e non più tenendo conto della media dell’importo degli stipendi negli ultimi anni (metodo retributivo), la riduzione del Pil ha effetti devastanti sulla rivalutazione del montante contributivo.
Per intenderci, si tratta di quella componente che incide nella determinazione della cifra finale dell’assegno previdenziale. Vediamo cosa sta succedendo.
Pensioni più basse del 3% per il covid
Per quale motivo l’importo delle pensioni è così strettamente legato all’andamento del Pil in Italia? Le ragioni sono particolarmente complesse e vanno ricondotte al metodi di calcolo degli assegni e all’introduzione del montante contributivo.
In sintesi, dal 1996 si applica il sistema di calcolo contributivo e non più il vantaggioso retributivo che porta con sé la rivalutazione del montante versato sulla base di un coefficiente calcolato ogni anno dall’Inps sull’andamento del Prodotto interno lordo nei 5 anni precedenti.
Se il Pil aumenta, cresce il montante accumulato, ma se cala ne risente in negativo e di conseguenza l’importo dell’assegno previdenziale diventa più basso. La novità è appunto il calo del coefficiente perché è appena la seconda volta dal 1996 che si verifica questa congiuntura.
Fino a questo momento è stato sempre positivo tranne una sola volta in cui però il governo dell’epoca era intervenuto per congelare l’applicazione della variazione e dunque la riduzione del montante.
Chi e quando subirà taglio dell’assegno
A subire le conseguenze della riduzione del Pil in questo periodo di coronavirus saranno coloro che andranno in pensione tra il 2022 e il 2023. La riduzione dell’importo potrebbe arrivare fino al 3% rispetto a quanto avrebbero percepito senza coronavirus.
Per capire quanto cambierà nella pratica l’assegno di pensione facciamo riferimento all’esempio proposto dal quotidiano il Messaggero.
Una persona nata nel 1956 che ha cominciato a lavorare nel 1980 e va in pensione nel 2023 a 67 anni, perde il 2,7% sulla parte contributiva della pensione e l’1,7% dell’importo complessivo della pensione lorda, calcolata con il sistema misto ovvero con il retributivo fino al 1996 e con il contributivo da quel momento in poi.
QUESTO È QUANTO ACCADRÀ SE NON COMINCEREMO A DIRE QUALCHE SANO E DECISO NO!!! E QUESTA SAREBBE UN’ECONOMIA IN SALUTE? CHISSÀ QUANDO CERTE TESTOLINE (ZUCCHE VUOTE) COMINCERANNO A RIFLETTERE! GESÙ BAMBINO AIUTACI TU!!!
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21 Dicembre 2021 – di Marzia MC Chiocchi – Redazione Co.Te.Li
ASTRO DEL CIEL, PARGOL DIVIN…CHE E’ ACCADUTO AGLI UOMINI CHE POPOLANO LO STIVALE DELL’ITALICA STIRPE? A GUARDARLO NON SEMBRA PIÙ ESSERE CIÒ CHE ABBIAMO STUDIATO, AMMIRATO E VISSUTO FINO ALL’ARRIVO DI QUESTO PANDEMONIO SENZA PRECEDENTI! DOV’È FINITO QUEL POPOLO INTRAPRENDENTE, DI ARTISTI, EROI, SANTI, PENSATORI, SCIENZIATI, NAVIGATORI E TRASMIGRATORI, COM’È SCRITTO SULLA PARETE MARMOREA DEL PALAZZO DELLA CIVILTÀ A ROMA! E ANCHE CREATIVI, INVENTORI, GRANDI PROGETTISTI, CAPACI DI DARE LA FORMA PIÙ ELEGANTE, ARMONIOSA ED ESCLUSIVA AI NOSTRI SOGNI.
IN QUESTI DUE ANNI TUTTO SI È FERMATO, IN NOME DI UN VIRUS CHE, OLTRE A MINARE I POLMONI DI MOLTI, HA LESO ANCHE IL CERVELLO DI TROPPI, ANESTETIZZATO DA UNA NARRAZIONE TERRORIZZANTE, CONTINUATIVA, DAI TONI APOCALITTICI, I CUI PORTABANDIERA SONO STATI I MEZZI DI COMUNICAZIONE!!! SONO ENTRATI NELLE NOSTRE MENTI, COME LA FILOSSERA NELLA VITE, NON A GAMBA TESA, MA CON RAFFINATA MAIEUTICA (AL NEGATIVO), TIRANDO FUORI LA PARTE PEGGIORE DI NOI STESSI: QUELLA EGOISTICA, CATTIVA, ACCUSATRICE E GIUSTIZIERA, LAVORANDO AI FIANCHI DI CHI, PER RABBIA REPRESSA, NON VEDEVA L’ORA DI SCAGLIARSI SULL’ALTRO, DI TROVARE INESISTENTI CAPRI ESPIATORI DI UNA COLPA NON NOSTRA! E GLI ITALIANI, BRANCO DI PECORONI, CI SONO CADUTI CON TUTTE LE SCARPE! ANZICHÉ RIMANERE CENTRATI SUI FATTI, SI SON LASCIATI CONDIZIONARE DA CHI CONOSCE A MENADITO LA LABILITÀ MENTALE, DETTATA DALLA PAURA.
E COSÌ, ANZICHÉ COMPRENDERE CHE STAVANO DIVENTANDO BURATTINI DI MANGIAFUOCO ( DRAGHI), TROPPI ITALIANI SI SONO LASCIATI AMMALIARE DALLE PAROLE CHE, SOLO L’INNOMINABILE, SA SUSSURRARE A CHI NE SUBISCE IL FASCINO!!! E COSÌ, MOLTI DEI NOSTRI CONNAZIONALI HANNO CEDUTO AD UNA SPERIMENTAZIONE UMANA DI MASSA SENZA PRECEDENTI E SENZA BATTER CIGLIO, IN NOME DI UN AMORE SOCIALE CHE NON HANNO MAI EMOTIVAMENTE SENTITO, PERCHE’ LA MAGGIOR PARTE DI LORO, NON CONOSCE NEPPURE IL PROPRIO VICINO DI CASA!
SONO STATI COLPITI DALLA SINDROME DI STOCCOLMA VERSO IL PROPRIO CARNEFICE, ACCETTANDO TUTTO, SENZA LOTTARE PER LA PROPRIA DIGNITÀ E I PROPRI DIRITTI, LASCIANDOSI TRAVOLGERE DA UN CATERPILLAR DI EMOZIONI NEGATIVE, COME DOPO UN KNOCK OUT TECNICO!
MA SAPETE DA CHI VI STATE FACENDO MANOVRARE ?! SAPETE A CHI STATE DANDO ASCOLTO DA MESI?! A UNA MASSA DI VIRUS STAR CHE HANNO MALTRATTATO PREMI NOBEL COME LUC MONTAGNIER, CHE HA RISPOSTO, PER FORTUNA, A SUON DI QUERELE! LI AVETE VISTI NELL’ULTIMA PERFORMANCE DAL SAPOR NATALIZIO, NEL TENTATIVO DI PROMUOVERE LA MIGLIORE OFFERTA DI VACCINI SUL MERCATO? VE LA MOSTRIAMO NEL PIENO E PIÙ. RIDICOLO SQUALLORE CHE SI POTESSE TRASMETTERE.
ECCOLA ⤵️⤵️⤵️
VEDI ANCHE: ⤵️⤵️⤵️
PER QUESTO C’È CHI HA VOLUTO CALCARE LA MANO SUL RINCOGLIONIMENTO TUTTO ITALIANO, METTENDO IN RIDICOLO QUEI CONNAZIONALI CHE, ANZICHÉ VENERARE IL BAMBINELLO GESÙ, STANNO SEGUENDO INEBETITI IL DRAGONE, ANNULLANDO SE STESSI, E INOCULANDOSI QUALSIASI COSA IL “MONDIALISTA” PROPONGA.
ECCO, DUNQUE, IL PRESEPE CHE STA VIAGGIANDO SUL WEB, IN CUI LE PECORE (GLI ITALIANI), SONO IN ADORAZIONE DI DRAGHI, ORMAI LONTANI DALLE CELEBRAZIONI DEL SANTO NATALE, RIDOTTO DALLO STATO, CON LA COMPLICITÀ DELLA CHIESA, AD UNA FUNZIONE RELIGIOSA SPOGLIATA DI TUTTI I SUOI TRADIZIONALI CONTENUTI!
AD MAIORA!!!
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Maria Giovanna Maglie affonda il premier Draghi: “Il 22 luglio disse che il Green Pass dava la garanzia di potersi incontrare con persone vaccinate e quindi non contagiose. Il che è falso, pure i vaccinati si infettano, contagiano e finiscono in terapia intensiva. È a capo di un Governo che sta puntando solo sui vaccini per contrastare il Covid. E le cure? Questa è una politica sanitaria criminale“.
ECCO L’INTERVENTO DI MARIA GIOVANNA MAGLIE ⤵️
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Una eventuale ulteriore estensione dell’obbligo vaccinale a particolari categorie di maggiore contatto con il pubblico. Potrebbe essere questa una delle riflessioni – secondo quanto si apprende da fonti informate – sul tavolo della prossima Cabina di regia prevista per il 23 dicembre.
L’eventuale valutazione sarebbe fatta anche sulla base dei risultati della nuova indagine rapida (flash survey) decisa dal ministero della Salute per stimare la prevalenza della variante Omicron in Italia, che sarà effettuata lunedì 20 dicembre.
L’obbligo di mascherine all’aperto e la possibilità di chiedere un tampone, oltre al Green pass, per accedere a locali al chiuso particolarmente affollati, come le discoteche. Sono alcune delle misure che Draghi e compagni potrebbero valutare per “incoraggiare a osservare comportamenti prudenti” durante le festività. La riunione, sottolineano fonti di governo, serve a fare un punto della situazione alla luce dei dati aggiornati sul Covid e a fare valutazioni su eventuali misure per le imminenti feste. Si potrebbe riflettere anche sulla possibilità di accorciare la durata del Green pass.
E’ in Gazzetta ufficiale il Dpcm che indica le modalità per la revoca del Green pass qualora il possessore del certificato dovesse risultare positivo durante il periodo di validità del documento o in caso di pass falsi. A generare la revoca automatica in caso di positività è la ‘Piattaforma nazionale-Dgc’. La stessa revoca sarà comunicata anche al Gateway europeo. Sarà poi annullata automaticamente a seguito dell’emissione della certificazione verde di guarigione.
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La corsa all’ultimo guadagno degli imprenditori del settore ristorazione, rischia di vanificare i sacrifici che fino ad ora sono stati fatti. Dal 9 luglio, con l’iniziativa #IONONCISTO, sono emersi forti dubbi sul green pass, che molti commercianti hanno definito, a più riprese, economicamente fallimentare e socialmente discriminatorio. Ma il Governo ha fatto e sta facendo orecchie da mercante nell’ascoltare le lamentele e il dissenso chi non è d’accordo con queste misure restrittive più politiche che sanitarie. Mentre continua ad aumentare le tasse, le bollette delle utenze energetiche, nonostante lo stato di emergenza prolungato, le chiusure passate, che non hanno permesso di guadagnare nella giusta misura, per poterle pagare, lo Stato chiede, chiede, chiede!
Anzi, con l’incedere delle Festività natalizie, Draghi e compagni, sembra voler infierire per oscurare anche quel momento di serenità che il Natale dovrebbe regalare, nonostante tutto!
Alessia Brescia, portavoce e Presidente Associazione Ristoratori Veneto & ho.re.ca concorda con quanto già espresso da Leo Ramponi, Presidente dell’Associazione Ristoratori, aderente a Confcommercio, riguardo al protrarsi del danno catastrofico che la categoria sta subendo.
Il “terrorismo” che sta dilagando non fa altro che aggravare una situazione, sempre più avvolta in una pericolosa spirale.
TUTTO FA PENSARE AD UN IMMINENTE DEBACLE!!!
Il 65% delle disdette nel settore ristorazione sul territorio Veneto, ad esempio, vanno a braccetto con quelle del settore del turismo, con un calo di prenotazioni che sta massacrando entrambe le categorie. Il Supergreenpass non è stato altro che un caterpillar pronto ad asfaltare tutto ciò che ha incontrato e incontra.
E’ inutile ricordare quanto il mondo della ristorazione stia soffrendo dal marzo 2020” , e sarebbe l’ora, diciamo noi, che la categoria si ribellasse per farsi ascoltare da un governo che, volutamente sordo, sta eludendo qualsiasi richiesta atta a trovare un punto d’incontro per ricostruire il Paese.
Qualcuno ha dovuto abbandonare l’attività, perché il periodo è stato molto molto pesante”racconta un ristoratore romano. Da Nord a Sud il Covid ha spazzato via certezze e abbassato saracinesche: il fatturato è calato di almeno il 40% e il 95% delle strutture è a rischio insolvenza. Smart working e restrizioni non hanno aiutato.
Roma è la prima città d’Italia per ristoranti chiusi nel 2020, seguono Milano e Torino.
PER APPROFONDIRE ⤵️⤵️⤵️
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La terza dose è già un flop. Gli italiani sono sempre più restii e le prenotazioni vanno a rilento. Così il governo, anche su questo, sta già pensando a come correre ai ripari! Ma i cittadini prendono tempo. Come spiega anche il quotidiano di regime “La repubblica”…”la corsa è iniziata da tre settimane ma è bassa la partecipazione dei concorrenti più attesi: i fragili”. Le coperture tra gli anziani non sono ancora soddisfacenti. “Ci sono 6,6 milioni di over 60 che potrebbero richiedere il richiamo ma non lo fanno”.
I numeri dei cosiddetti fragili sono chiari: “Ben 1,7 milioni di over 80, il 59% di coloro che hanno concluso il primo ciclo, non si sono ancora presentati per la terza dose. E questo anche se praticamente per tutti loro sono già passati 5 mesi dalla somministrazione della seconda dose. Il dato tra i settantenni è peggiore. Su circa 4 milioni che già potrebbero chiedere il booster, 2,4 milioni (il 60%) non si sono ancora presentati agli hub”. Infine ci sono i sessantenni.
“In questa fascia di età circa 4,1 milioni si sono vaccinati tra dicembre 2020 e i primi di luglio, cioè oltre cinque mesi fa. Ebbene, all’appello mancano ancora 2,5 milioni di queste persone, quasi il 61% del totale”. In tutto questo, come sempre, le Regioni viaggiano a velocità diverse e ad aver più problemi sono quelle dove la prima fase della campagna non è andata bene.
Dov’è lo “schiacciante” successo della campagna vaccinale di Draghi e Figliuolo? TROPPE BUGIE LE BUGIE SINORA RACCONTATE
Gli ospedali sono ormai in prevalenza occupati da contagiati vaccinati con due dosi. Spiega sempre a “La Repubblica” Adriano Peris, che dirige la rianimazione del policlinico fiorentino di Careggi:“Ce ne sono anche nella nostra terapia intensiva. Chi arriva da noi ha una malattia identica a quella dei non vaccinati.”
RICORDIAMO CHE TRA COLORO CHE RIFIUTANO LA TERZA DOSE CI SONO MOLTE PERSONE CHE HANNO SUBITO EVENTI AVVERSI DOPO LA DOPPIA INOCULAZIONE E…HANNO PAURA!!!
ANCORA UNA VOLTA…REPETITA IUVANT!
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24 Novembre 2021-di Marzia MC Chiocchi – Redazione Co.Te.Li – grafica Monica Tomasello
ALLA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO BASTO’ IL BACIO DEL PRINCIPE AZZURRO PER SVEGLIARSI, GESTO ALQUANTO PIACEVOLE, STIMOLANTE E DI GRAN BENEFICIO; AL CORPO DI POLIZIA, INVECE, È STATO NECESSARIO ASPETTARE CHE, DA ANGELI PROTETTORI DEGLI ORGANI GOVERNATIVI, E CASTIGATORI DEL POPOLO CHE NON RISPETTAVA LE IMPOSIZIONI DI CONTE PRIMA, E DI DRAGHI ADESSO, VENISSERO DECLASSATI A PLEBE, A CUI SONO RICHIESTE UBBIDIENZA E ATTI SACRIFICALI, TRA I QUALI, ACCETTARE SENZA PROFERIR PAROLA, L’OBBLIGO VACCINALE PREVISTO.
E COSÌ, DOPO AVER SPESO IL RUOLO DI GIUSTIZIERI DELLA NOTTE, ECCOLI DALL’ALTRA PARTE DELLA BARRICATA, A DOVER DIRE NO, IN SENSO ASSOLUTO, AD UNA COERCIZIONE ANTICOSTITUZIONALE. MA DOVEVAMO ARRIVARE FINO A QUESTO PUNTO PER CAPIRE L’APPRODO SCELTO DAL GOVERNO FILO MASSONICO? BENVENUTI TRA NOI, CARI POLIZIOTTI! PENSAVATE DI ESSERE I PREDILETTI E UNTI DAL SIGNORE, SOLO PERCHÉ INGUAINATI IN UNA DIVISA? NO…PROPRIO NO! AI NOSTRI POLITICANTI LE PERSONE NON INTERESSANO, QUANTO INVECE AMANO DIVERTIRSI NEL FAR CREDERE COSE CHE POI SMENTIRANNO! PENSAVATE DI ESSERE RISARMIATI DA QUALSIASI OBBLIGO?
ADESSO AVANTI CON LE BARRICATE, COMINCIATE A STARE DALLA PARTE DEL POPOLO E AIUTATECI A LIBERARE QUESTO MERAVIGLIOSO PAESE DALLA DITTATURA DOLCE…PURTROPPO IN CRESCENDO FERALE!
ECCO COSA STA ACCADENDO ⤵️⤵️⤵️
In queste ore il governo Draghi sta per varare una nuova stretta verso i non vaccinati, con l’introduzione di un Super Green pass pensato per rompere ogni resistenza residua degli italiani. I sindacati di polizia hanno ribadito ancora una volta il loro no alle imposizioni a danno degli agenti. Con una lettera indirizzata al premier Mario Draghi, ai ministri Lamorgese, e Speranza e ai dipartimenti di pubblica sicurezza del ministero degli Interni, la Cosap (Coordinamento sindacale appartenenti alla polizia) ha sottolineato la propria contrarietà “all’obbligo vaccinale in generale e in particolare per la categoria che si fregia di rappresentare, gli operatori della Polizia di Stato”.
Nel mirino della Cosap, le ultime indicazioni sulla terza dose, che il governo punta a rendere obbligatoria per alcune specifiche categorie, accompagnate da studi che dimostrerebbero quanto sia fondamentale procedere il prima possibile a una nuova somministrazione. “Accade però che, leggendo i dati dell’ultimo Report esteso dell’ISS (Istituto superiore di sanità)” pubblicato il 7 novembre “emerge un dato di diverso tenore. In esso si evidenzia come vi siano stati 424 casi di persone non vaccinate ricoverate in terapia intensiva, dunque il 64% del totale. La restante percentuale è composta da persone che hanno già iniziato la profilassi vaccinale, avendo fatto almeno una dose. Anche a voler considerare solo i vaccinati con doppia o tripla dose (booster), essi rappresentano comunque il 33,8% dei casi”.
Sottolineando poi come la situazione delle terapie intensive nelle strutture ospedaliere italiane sia ancora buona, Cosap si è schierata a favore “della libertà di scelta se vaccinarsi o meno e tale diritto può concretamente essere esercitato solo se le informazioni vengono correttamente fornite, illustrando i vantaggi e gli eventuali svantaggi della vaccinazione diversificati per le diverse casistiche”. RISPOSTE CHE NON SARANNO MAI EVASE!!!
Citando poi uno studio dell’università di Newcastle secondo il quale “i guariti da Covid potrebbero essere danneggiati da un’eventuale vaccinazione: su 972 operatori sanitari che avevano contratto il virus, quelli che si sono successivamente sottoposti all’inoculazione hanno visto “aumentare i rischi di eventi avversi”.
In conclusione, “non si può tacere che allo stato attuale, valutando i numeri, cioè i ricoveri e l’occupazione delle terapie intensive, non appare assolutamente logica una normativa, di natura emergenziale, che imponga a determinate categorie l’obbligo vaccinale”.
Il sindacato Cosap si è detto contrario a tale scenario e ha diffidato il governo “dal prevedere per decreto l’obbligatorietà per i poliziotti che liberamente hanno scelto di non aderire alla campagna vaccinale. Altresì diffida dal porre in essere qualsivoglia provvedimento (ad es. sospensione dal servizio, cambio di mansione, blocco stipendiale…) che interessi il personale che si sottragga al paventato obbligo vaccinale”.
Fonte: Il Paragone
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]
23 Novembre 2021 – Redazione Co.Te.Li – Fonte: Byoblu
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria stiamo ormai convivendo con un continuo ribaltamento delle regole democratiche che prima conoscevamo. Nel momento in cui il Parlamento sembra essere sempre più esautorato dalla sua funzione legislativa ecco che i lobbisti riescono a trovare un ampio spazio per influenzare le decisioni politiche.
Schwab ricevuto a Palazzo Chigi
In questo senso è probabilmente da interpretare l’enigmatico incontro che si è svolto tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il misterioso ingegnere tedesco Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, la riunione annuale che raccoglie alcuni personaggi di spicco della politica e della finanza occidentale. Cosa si sono detti Draghi e Schwab?
La Presidenza del Consiglio ha pubblicato una nota informativa in merito, un testo piuttosto asciutto e sintetico che non soddisfa le domande legittime dei cittadini.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha incontrato oggi pomeriggio, a Palazzo Chigi, il Fondatore e Presidente esecutivo del World Economic Forum (WEF), Klaus Schwab. Il colloquio si è incentrato sul prossimo Meeting Annuale del WEF previsto a Davos a gennaio del 2022 e sui principali dossier globali oggetto anche della Presidenza italiana del G20, con particolare riferimento al tema della ripresa economica e sociale post pandemica.
È piuttosto paradossale che un incontro così importante, che riguarda evidentemente il futuro dell’economia italiana, venga liquidato con queste poche righe.
Un passo dell’agenda del Great Reset?
Che cosa si sono detti di preciso Draghi e Schwab? Hanno preso decisioni vincolanti per lo Stato italiano? C’è una trascrizione dell’incontro e se sì, perché non renderla pubblica? E soprattutto per quale motivo il Primo Ministro italiano ha deciso di accogliere il rappresentante di un’organizzazione privata come se fosse il capo di uno Stato?
Domande che necessitano di chiarimenti, soprattutto alla luce dell’ambiguità della figura di Schwab. Ricordiamo che l’ingegnere tedesco è infatti l’autore del saggio “Covid 19: The Great Reset”, in cui descrive il progetto già’ illustrato al precedente World Economic Forum. In pratica si tratta della riorganizzazione della società a seguito della diffusione del virus.
Chiusure delle attività e distanziamenti interpersonali, secondo Schwab, dovrebbero essere colti come una grande opportunità per avviare un processo di digitalizzazione esasperata, condita con un pizzico di ecologismo. Secondo l’ingegnere tedesco tale progetto dovrebbe quindi passare oltre le centinaia di migliaia di attività che saranno costrette alla chiusura, sia per le restrizioni che per la conversione ecologica forzata.
Un cittadino tedesco è liberissimo di ipotizzare la società del futuro che più desidera, tuttavia il problema sorge quando un individuo come Schwab, senza alcuna legittimità democratica, non solo cerca di influenzare le politiche occidentali attraverso un forum privato, ma addirittura chiede e ottiene udienza da un Primo Ministro.
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