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‘Emergenza’

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06 Gennaio 2022 – Redazione Co.Te.Li

In attesa di esaminare sulla Gazzetta Ufficiale la versione scritta dei deliri annunciati ieri, l’Avv.Fusillo ha esaminato una serie di argomenti rimasti aperti dai video precedenti… Per comodità, visto la diversità dei temi trattati, il video sarà preceduto da un indice tematico ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

00:26 Truffe e contatti reali

02:46 Stato di Emergenza

06:04 Sequestro di persona nelle isole

08:33 Vademecum difesa al centro Vaccinale

13:54 Abbiamo cambiato idea?

https://youtu.be/6BaGjCBk1z0

È POSSIBILE GUARDARE IL VIDEO ANCHE SU RUMBLE ⤵️⤵️⤵️⤵️⤵️

https://rumble.com/vs1gy9-emergenza-o-colpo-di-stato.html

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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https://cataniacreattiva.it/emergenza-colpo-di-stato-e-sequestro-di-persone-per-gli-isolani-video-intervento-dellavv-fusillo-video/

03 Gennaio 2022 – Redazione Co.Te.Li

Anche il virologo Giulio Tarro si è espresso favorevolmente sulla variante Omicron. In un’intervista a “lospecialegiornale.it”. Il Prof. ha spiegato ciò che sta davvero succedendo con il nuovo ceppo Covid: continua l’opera di mistificazione della realtà – ha affermatoSono i numeri che ce lo dimostrano. Il 21 dicembre facendo una proporzione fra numero di tamponi e soggetti positivi abbiamo riscontrato un tasso di positività del 3,5% con 30mila nuovi casi. Il 21 dicembre dell’anno precedente la stessa proporzione era del 12%. Quindi l’emergenza non c’è, mi pare ovvio. C’è una notevole riduzione del tasso di positività rispetto ad un anno fa, e in più la variante che sta circolando oggi è la stessa che circolava in Africa quando da noi era estate, senza conseguenze gravi. Sono stati gli stessi africani a smentire gli allarmismi occidentali, dicendo che si stava esagerando nel dipingere la variante sud africana come devastante”.

Omicron come un’influenza? Esattamente – ha proseguito – non ci troviamo più di fronte ad una pandemia, bensì ad una classica endemia. La scorsa primavera è stato pubblicato sulla rivista Science, che rappresenta l’organo ufficiale dell’American Association for the Advancement of Science, uno studio in cui si spiega chiaramente come si stia gradualmente passando dalla fase pandemica a quella endemica. Quindi ci troviamo di fronte ad un’influenza tipica della stagione invernale, identica a tante altre che abbiamo conosciuto in passato. L’unica differenza sta nel fatto che non si tratta di un virus influenzale ma del covid, ma questo non giustifica il terrore mediatico che si sta diffondendo in questi giorni. Per altro è ormai assodato che per certi tipi di influenze da covid basta ricorrere alle terapie antivirali per via orale. Nel Regno Unito è già stato approvato da oltre un mese il farmaco della Merck chiamato Molnupiravir, mentre in Italia già da marzo è in uso il Remdesivir”.

Poi le battute finali e qualche frecciata:Covid alle battute finali, si sta indebolendo sistematicamente? E’ evidente, e lo sostengono tutte le persone di buon senso che si occupano di scienza senza seguire l’ideologia del terrore. Il problema è che diamo retta ai virologi che sostengono tesi instabili, ritenuti più bravi degli altri., perché invitati tutti i giorni nei salotti televisivi. Basti vedere quello che hanno convinto persino i genitori a vaccinare i bambini contro ogni logica, sia scientifica che di buon senso, e contro gli stessi bugiardini. Con i pediatri che, dopo averci ripetuto per mesi che il vaccino ai più piccoli causava più danni che benefici, oggi si sono improvvisamente convertiti sulla strada del terrorismo sanitario, quando sappiamo tutti che i bambini non corrono alcun rischio Covi”

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]

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di Lucia Giuliano

Appena sentito alla radio che il Comitato Tecnico Scientifico sta ridiscutendo i parametri per determinare i colori delle regioni.
Praticamente, con l’arrivo della bella stagione, il virus fisiologicamente tende ad affievolirsi, lo abbiamo visto l’anno scorso, di conseguenza per riuscire a mantenere lo stato di emergenza e continuare a limitare diritti e libertà dei cittadini, cambiano di nuovo i parametri di valutazione, non si guarderà piu infatti all’indice RT d’ora in avanti, poiche è destinato a scendere drasticamente con l’estate in arrivo, ora si deciderà in base alla percentuale di va**inati nella regione e al numero di persone ricoverate.
Lo capite o no ancora?
Ogni volta che non hanno più i numeri per tenerci chiusi, cambiano i parametri.

Ripercorriamo le fasi della “pandemia” e i vari cambi di parametri di valutazione⬇️

Allora, all’inizio la scusa per adottare restrizioni e reprimere diritti e libertà dei cittadini era il fatto che le terapie intensive erano sovraffollate e bisognava contenere il contagio per permettere che si calmasse l’emergenza ospedaliera. (anche se ancora ad oggi non c’è nessuna prova scientifica, nessuno studio, che attesti la validità dei lockdown, del distanziamento e dell’uso delle mascherine per limitare la diffusione del virus)
Poi è arrivata l’estate, e come accade dall’alba dei tempi, con il caldo, il sole e la bella stagione, il co**d come qualsiasi altra influenza virale è andato indebolendosi, facendo svuotare di fatto gli ospedali, e nonostante l’aumento esponenziale del numero di tamponi giornalieri per trovare positivi, siamo riusciti a passare un’estate quasi normale. A quel punto non avendo più pretesti per continuare a reprimere il popolo e di fatto archiviare la democrazia, il CTS (Comitato tecnico scientifico) ha cambiato i criteri di valutazione, poiché a Luglio c’erano 3 persone in Italia in terapia intensiva, da settembre infatti non importava piu se le terapie intensive fossero piene o meno, per far riprendere le restrizioni si è introdotto un indice RT al di sopra del quale automaticamente queste scattavano.
Prima di Natale peró i contagi erano talmente bassi che si rischiava di passare un Natale normale, l’Italia era tutta zona gialla, a quel punto per riportarci agli arresti domiciliari si è deciso che bisognava cambiare nuovamente questi criteri, e si è abbassato l’indice RT, così facendo ci siamo fatti un bel 40 giorni segregati in casa.
A Febbraio, dopo essere tornati in zona gialla per 2 settimane e aver riassaporato un po di semi libertà, siccome l’indice RT non è più sufficientemente, per rimetterci gabbia, cambiano di nuovo i criteri di valutazione della situazione, a quel punto non importava se l’indice RT è sotto la soglia limite, bisognava anche valutare le varianti “pericolosissime” del virus e così da una settimana all’altra mezza Italia è tornata arancione, LOCKDOWN!
Ora cambiano di nuovo per avere la scusa di mantenere le restrizioni anche d’estate.
Praticamente è dall’aprile del 2020 che gli ospedali non sono più in emergenza, le terapie intensive sono state addirittura meno affollate degli scorsi inverni, dati alla mano, ma nonostante questo, dopo un anno siamo ancora qui a parlare di coprifuoco e limitazioni di libertà!
Chi non vede queste palesi evidenze, deve avere qualche problema cognitivo. Forse sarebbe il caso di iniziare a svegliarsi e rendersi conto che questa “emergenza” è strumentalizzata e funzionale ad un cambio totale e permanente di modello sociale.

Cit. Weltanschauung italia

La Redazione

I poteri del governo di limitare la vita pubblica a causa della pandemia sono il tema della votazione federale in programma il prossimo 13 giugno. Un gruppo di cittadini ha lanciato un referendum contro la cosidetta ” Legge Covid” approvata dal parlamento lo scorso settembre. La Svizzera e’ uno dei primi paesi al mondo a dare ai suoi cittadini la possibilita’ di esprimersi sulla base legale introdotta per gestire la crisi del coronavirus. La legge e’ limitata fino al 31 dicembre 2021 e conferisce al governo la facolta’ di reintrodurre lo stato di emergenza qualora necessario, ma solo dopo essersi consultato con il Parlamento, le autorita’ dei 26 Cantoni, le organizzazioni padronali e i sindacati. Se respinta dai votanti alle urne, la legge e i suoi emendamenti sarebbero obsoleti nel giro di tre mesi, ovvero a settembre. Questo, perche’ le attuali misure, sono coperte dallo stato di emergenza di 12 mesi.

Quali sono i principali argomenti pro e contro la legge?

Gli oppositori ritengono che la legge sia superflua e che la maggior parte delle misure possa essere introdotta senza conferire poteri speciali al governo. Sono inoltre preoccupati che il testo possa rappresentare un pericoloso precedente, permettendo all’esecutivo di imporre in futuro, un regime autoritario. Oltre a questa opposizione di carattere generale, vi e’ un fondamentale scetticismo nei confronti della politica governativa di vaccinazione. I promotori del referendum, accusano le autorita’ di ignorare le potenziali controindicazioni per la salute, delle iniezioni. Un’altra parte degli oppositori, protesta contro quelle che vengono ritenute arbitrarie misure anticovid. Gli oppositori alla legge, inoltre, ritengono che, il numero limitato di decessi provocati dalla pandemia, non giustifichi la chiusura temporanea di negozi, ristoranti, le restrizioni della liberta’ di riunione o l’obbligo di indossare la mascherina.

Per chi sostiene la legge, invece, il testo e’ un passo necessario in linea con una clausola elvetica sulla legge per le epidemie, che vuole che i provvedimenti governativi sulle epidemie, debbano passare al vaglio del parlamento entro 6 mesi. Tutto cio’ darebbe maggiore sicurezza alla popolazione e alle aziende.

Perché i cittadini possono dire la loro?

Nel sistema della democrazia diretta svizzera, una decisione parlamentare puo’ essere impugnata e sottoposta a voto popolare, se almeno 50.000 firme valide, sono faccolte entro 100 giorni dall’approvazione del Parlamento. La Svizzera e’ il primo Paese al mondo a sottoporre le norme legate al Covid a voto popolare a livello nazionale. Un tale referendum e’ parte integrante del suo sistema politico, che da’ ai cittadini il diritto di voto su una legge e i suoi emendamenti. Non ci sono votazioni direttamente comparabili nella recente storia referendaria svizzera, anche se qualcosa di simile e’ avvenuto nel 2005 per la moratoria sull’uso di organismi geneticamente modificati in agricoltura.

Fonte: SEI SWISSINFO.CH