31 Dicembre 2021 – Redazione Co.Te.Li
Il 2021 è stato l’anno della televisione imbavagliata, quella della censura a danno dei no vax e della demonizzazione costante di chiunque abbia provato a muovere critiche alla gestione dell’epidemia da parte del governo. Un piccolo schermo a un solo colore, senza più possibilità di espressione. Con risultati che, però, hanno lasciato molto a desiderare, a conferma di come la monotonia sulla quale si sono appiattiti i palinsesti dei principali canali abbia finito per non pagare…anzi!
Stando a una ricerca realizzata dallo Studio Frasi, ed elaborata sulla base dei dati Auditel, pubblicata da Tpi sulle proprie pagine, il bilancio televisivo del 2021, sarebbe molto negativo per le principali emittenti televisive. La platea complessiva è infatti scesa con un -7% in prima serata, con la Rai che in prime time ha perso il 3,5% dei propri spettatori e Mediaset a calare del 10,4%, Sky del 10,8% e La7 del 13,9%.
In crescita, invece, gli ascolti in prima serata delle cosiddette “altre terrestri” rilevate singolarmente da Auditel: Prime Video, Netflix, Disney+. Complessivamente queste reti hanno raggiunto 16% di share nelle 24 ore, superando Rai 1 (13,6%) e Canale 5 (12,4%). Il tutto mentre l’amministratore Rai, Fuortes, ha deciso di prolungare fino al 31 marzo lo smart working, a conferma della preoccupazione per il diffondersi della variante Omicron dalle parti di Saxa Rubra nonostante la corsa al vaccino.
Proprio nei giorni scorsi era arrivata la denuncia di un volto storico della tv italiana, il cantautore Adriano Celentano che, attraverso i propri profili social aveva lanciato un forte appello: “Basta con la dittatura dei talk show sui no vax”. L’artista aveva anche applaudito, pubblicamente, Maria Giovanna Maglie per la scelta di parlare apertamente di terapie alternative al vaccino.
E I FLOP NON FINIRANNO QUI…A BUON INTENDITOR POCHE PAROLE !!!
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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia MC Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di professionisti (insegnanti, economisti, medici, avvocati, ecc.) formatosi con l’unico intento di collaborare per la difesa della libertà di espressione (art. 21 della Costituzione Italiana e art. 11 della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea) e per la ricerca e condivisione della verità sui principali argomenti e fatti di rilevanza sia locale che globale]
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