4 novembre 2021 – di Monica Tomasello

Adolf Hitler e Topolino, con i loro green pass perfettamente in regola, pare se ne stiano beatamente andando in giro per l’Europa… Quest’ultimo, in particolare, risulterebbe essere un giovane ventenne, in quanto la data di nascita riportata sul suo green pass sarebbe quella del 31 dicembre 2001.

Ovviamente stiamo parlando di green pass falsi! Qualcuno, infatti, pare sia riuscito a rubare alcune chiavi crittografate del sistema che genera i QR Code, per cui, avendo accesso al sistema in questione riesce a creare i certificati di vaccinazione anti Covid, i quali nonostante siano palesemente falsi, vengono dati per validi dalle app di verifica.

In Italia l’applicazione in dotazione agli esercenti è ad esempio “Verifica C19″, alla cui scansione, i corrispondenti QR code dei due green pass, sia quello a nome di Hitler che quello di Topolino, risultano essere assolutamente validi.

Nei giorni passati, a proposito della certificazione falsa di Adolf Hitler, avevamo sentito la ricostruzione di Enrico Ferraris, avvocato esperto di Data Protection. Secondo lui, alcune chiavi private del sistema «sono state abusate e non compromesse». Se però si vuole ovviare al problema, bisognerebbe revocare le chiavi corrispondenti a quei Green Pass falsi; il punto è che quelle chiavi riguardano anche molte altre certificazioni – invece legali – e ottenute in seguito a vaccinazione o ad esito negativo di un tampone. Wired ha riferito che la Commissione Europea e gli Stati membri sono al lavoro per creare un sistema di revoca dei green pass falsi. Nonostante la Commissione abbia affermato di aver bloccato il green pass di Adolf Hitler, ancora quest’ultimo risulta valido se scansionato con l’app italiana VerificaC19; questo perché probabilmente ci vuole del tempo affinché si aggiornino le app di controllo. Nell’attesa… Hitler e Topolino continuano le loro “scorribande” su e giù per l’Europa…

Nel blog 👉https://attivissimo.blogspot.com/2021/10/perche-questi-codici-qr-sembrano-green.html

si può rintracciare un’analisi ben dettagliata di cosa sia accaduto in questi ultimi giorni e il report è in continuo aggiornamento, dal momento che il blogger accoglie volentieri qualsiasi tipo di segnalazione possa essere utile alla ricostruzione dell’accaduto. Il 27 ottobre, il giornalista aveva scritto: «Mi è stata segnalata da fonte confidenziale l’esistenza di un codice QR che viene riconosciuto come green pass valido, sia da VerificaC19 sia da Covid-Check, ed è intestato a Mickey Mouse, data di nascita 31 dicembre 2001». Effettivamente, se proviamo a scansionarlo, appare la spunta verde e la dicitura «Certificazione valida in Italia e in Europa», allo stesso identico modo di come appare se scannerizziamo dei green pass veri.

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https://news.fidelityhouse.eu/cronaca/green-pass-falsi-e-funzionanti-ci-sono-anche-quelli-intestati-a-topolino-e-spongebob-528072.html

Qualche ora dopo il green pass di Topolino,  è arrivata anche una segnalazione sul green pass di Spongebob.

https://youtu.be/jANO2-6IM9E

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[Questo articolo è condiviso dal Comitato Tecnico Libera Informazione (Co.Te.L.I.), che vede la collaborazione di diversi giornalisti e blogger, tra cui le fondatrici Marzia  Chiocchi di Mercurius5.it e Monica Tomasello di CataniaCreAttiva.it, supportati da un team di medici ed avvocati, formatosi con l’unico intento di collaborare per la ricerca e condivisione della Verità sui principali fatti di rilevanza sia nazionale, che europea, che mondiale]

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